Dal 1892 ad oggi, Goodison Park “The Grand Old Lady”
10 min readDal 1892 ad oggi, uno stadio eterno, chiamato Goodison Park e soprannominato The Grand Old Lady, amato da tutti i tifosi di Liverpool sponda Everton, visto che hanno provato le loro più grandi emozioni proprio lì. Uno stadio con una storia straordinaria che ospita partite di calcio da più di un secolo e che nessuno dimenticherà mai.
La nascita
Era un periodo in cui stavano nascendo i primi grandi stadi capaci di contenere un buon numero di tifosi, la Scozia faceva concorrenza agli Inglesi nella costruzione di queste strutture ed infatti sorsero Ibrox nel 1887 e Celtic Park che venne inaugurato contemporaneamente allo stadio dei Toffees. Goodison Park fu il primo grande stadio inglese ed i lavori si conclusero nel 1892.
La squadra di Liverpool spese inizialmente £3.000 per la sistemazione del terreno e per la costruzione delle tribune su tre lati, due di queste scoperte e che potevano ospitare fino a 4.000 spettatori e un’altra coperta con 3.000 posti a sedere, ci vollero £1.460 per la costruzione di tutto ciò. Fu necessario spendere altri soldi per tabelloni (£150) cancelli e capannoni (£132 e 10 scellini) e 12 tornelli (£7 e 15 scellini).
Il 24 agosto del 1892 è una data storica per l’Everton e soprattutto per il suo stadio perchè è il giorno in cui prese vita Goodison Park. Nessuno poteva immaginare cosa sarebbe poi successo in quel campo, nessuno poteva immaginare quali emozioni avrebbe provato seduto in uno dei posti del The Grand Old Lady, era uno dei primi grandi capitoli della storia dei Toffees, un capitolo che nessuno ha ancora finito di scrivere perchè questo magico posto viene utilizzato ancora al giorno d’oggi. La struttura venne inaugurata da Lord Kinnaird e Frederick Wall, due funzionari della FA Association, davanti a una folla di 12.000 persone che assistettero, in modo alquanto confuso, a un breve incontro di atletica leggera seguito da una selezione di musica e uno spettacolo pirotecnico.
La prima partita fu il 2 settembre del 1892, quando l’Everton battè per 4-2 il Bolton. Nell’ottobre di quell’anno, la pubblicazione Out of Doors riportò:
Behold Goodison Park!
“Ecco Goodison Park!” tradotto in italiano.
Nessuna immagine bastava a fare capire la grandezza di quel campo, che poteva tranquillamente rivaleggiare con quelli da baseball più importanti d’America. A Liverpool, sembravano tutti orgogliosi di come avesse preso forma il progetto dello stadio, su tre lati del campo c’erano tribune coperte, mentre sul quarto c’era un terreno così bene arginato con migliaia di carichi di cenere che si poteva avere una visione del gioco perfetta da qualsiasi angolazione.
It appears to be one of the finest and most complete grounds in the kingdom, and it is hoped that the public will liberally support the promoters
“Sembra essere uno dei terreni più belli e completi del regno, e si spera che il pubblico sosterrà liberamente i promotori” in italiano.
L’Everton provò a celebrare la nascita della sua nuova casa alzando qualche trofeo, ma inizialmente non ci riuscì, perchè dovette “accontentarsi” di un secondo posto prima in FA Cup nel 1893 e poi in First Division nel 1895, quando la coppa fu vinta dal Sunderland che terminò la stagione con un distacco di 5 punti in campionato sulla formazione di Liverpool. In Inghilterra si parlava sempre di più dello stadio dei Blues per via della sua splendida struttura, della meravigliosa vista che si aveva sul campo e per la larghezza del campo, inoltre avevano stupito i soldi investiti nella costruzione dell’impianto, si parlava tanto di come la società volesse uno stadio che si facesse notare e potesse competere coi più celebri della Gran Bretagna. Era un posto di una certa maestosità e non a caso ospitò, per la prima volta nella sua storia, la finale di FA Cup in cui il Notts County vinse contro il Bolton e alzò il torneo di calcio ufficiale più antico del mondo davanti a 37.000 spettatori, unica volta in cui è riuscito ad alzare quel titolo, il solo trofeo che le Magpies possono vantare oltre alla loro Coppa Anglo-Italiana.
Ai tempi, L’Everton era la squadra più ricca d’Inghilterra, i 30.000 che nel febbraio di quel 1893 assistettero alle partite dei Blues erano considerati tantissimi, per quegli anni erano statistiche straordinarie. Tuttavia, sembrava mancasse ancora qualcosa per poter dire che quello stadio fosse davvero magnifico ed erano già previsti lavori per perfezionare ulteriormente la struttura, infatti, nel 1895, fu costruito il nuovo stand Bullens Road, che costò £3.407, mentre il lato coperto di Goodison Road fu coperto, quest’ultima operazione costò £403.
C’era già una certa rivalità con il Liverpool che era cominciata con Anfield, che era inizialmente lo stadio dei Toffiees, ma che gli fu sottratto dal proprietario del terreno su cui era costruito lo stadio, il quale aveva dei rapporti con la società dell’Everton che stavano peggiorando sempre di più e infatti arrivò successivamente a proibire ai Blues di utilizzare il campo, che decise di tenersi, per poi fondare il Liverpool. C’è sempre stato un clima molto teso tra le due società, la rivalità esiste da più di un secolo e tutt’oggi i derby del Merseyside non hanno un’atmosfera così tranquilla. Nel 1901, il Liverpool vinse il suo primo campionato e la tensione aumentò notevolmente.
Il Goodison Park che oggi conosciamo continuò a prendere forma verso il 1907, quando la società fece delle nuove spese, costruendo uno stand a due piani al Park End, che costò £13.000. Nel 1909 fu fatto un altro storico investimento, visto che venne costruita la grande tribuna principale su Goodison Road, che ospitava tutti gli uffici e le strutture dei giocatori, ci vollero £28.000 per realizzare il progetto e rimase in piedi fino al 1971.
Altre £12.000 furono spese per cementare i terrazzamenti e sostituire la pista di atletica; un giornalista di Athletic News scrisse:
Visitors to Goodison Park will be astonished at the immensity of the new double-decker stand
in italiano:”I visitatori di Goodison Park rimarranno sbalorditi dall’immensità della nuova tribuna a due piani”.
L’architetto era Archibold Leitch, nato nel 1865 a Glasgow e specializzato proprio nella costruzione di stadi nelle Isole britanniche, il suo balcone portava il suo marchio incrociato, che può essere tutt’ora visto sullo stand di Bullens Road di fronte.
In un periodo in cui stavano sorgendo stadi sempre più capienti, belli e fascinosi, sorsero strutture capaci di rivaleggiare con the Grand Old Lady per il primato di campo più attrezzato della nazione, tuttavia i Toffiees si ripresero questo onore e il loro stadio ospitò la finale di coppa tra Newcastle e Barnsley nel 1910. Questo straordinario stadio si guadagnò un altro grandissimo onore quando divenne la prima sede della lega ad essere visitata da un monarca regnante, quando George V e la Regina Mary vennero a visitare gli scolari locali.
Lo stadio non fu utilizzato solo per le partite di pallone, visto che fu usato dal Territorial Army per delle esercitazioni. Ma non finì qui, perchè anche celebri squadre di baseball statunitensi come Chicago White Sox e New York Giants disputarono una partita di esibizione qui e, secondo quanto riferito, un giocatore ha colpito una palla sopra la tribuna principale.
Leitch progettò un altro cambiamento che fu messo in pratica nel 1926 e che costò £30.000, quando venne costruita un’altra tribuna a due piani sul lato opposto della Bullens Road.
Negli anni ’30, l’Everton prese in prestito un’idea dall’Aberdeen, con cui aveva giocato una partita amichevole. Pittodrie è stata la casa di quelli che, presumibilmente, sono stati i primi ricoveri in assoluto dello staff tecnico. Dopo aver preso spunto dagli Scozzesi e dopo avere adottato l’idea a Goodison Park, si è presto diffusa ovunque e, adesso, la “tana coperta” è una caratteristica di quasi tutti i terreni del mondo.
Dopo la visita di di George V e della Regina Mary, lo stadio dell’Everton accolse calorosamente altri ospiti importanti e godette di una seconda visita reale, visto che George VI e la Regina Elisabetta (madre della regina Elisabetta II che tutti noi conosciamo oggi) andarono a visitare il nuovo Gwladys Street Stand, appena realizzato, con un lavoro che costò £50.000.
Lo stadio dei Blues continuò a diventare sempre più importante e in Inghilterra si continuava a parlare di Goodison Park come un impianto straordinario ed estremamente moderno, che diventò l’unico campo in Gran Bretagna ad avere ben 4 tribune a 2 piani e infatti si affermò recentemente come lo stadio più avanzato del Regno Unito. La seconda guerra mondiale portò dei danni allo stadio dei Toffees, la posizione non aiutò, visto che si trovava molto vicino al porto di Liverpool, il club ricevette infatti £5.000 dalla War Damage Commission per riparare i danni; questo è un fatto che purtroppo si ricollega alla storia di oggi, visto che la Donbass Arena, stadio dello Shakhtar Donetsk, è stato bombardato dall’esercito russo. Non molto tempo dopo aver concluso i lavori, l’Everton ospitò nel suo stadio il maggior numero di tifosi di sempre, furono infatti 78.299 gli spettatori che, il 18 settembre del 1948, si goderono lo splendido derby con il Liverpool in Division One.
Un altro avvenimento che resterà nella storia dello stadio costruito nel 1892 è sicuramente quello di una partita amichevole che si giocò il 9 ottobre del 1957. Tutto tranne che una partita amichevole. Una sfida che di “amichevole” aveva appunto soltanto il nome, visto che gli avversari furono i Reds. Un Derby del Merseyside che resterà nella storia.
Il Club decise di fare un’altra grande spesa l’anno successivo, installando 20 miglia di cavo elettrico sotto il campo, per un costo di £16.000. Il sistema riusciva a sciogliere ghiaccio e gelo in maniera più efficace, ma gli scarichi non erano in grado di sopportare le grandi quantità di acqua e per questo motivo, nel 1960, la pece fu scavata e furono posizionati nuovi tubi di drenaggio.
Gli anni ’60, come gli anni ’30, evocano dolcissimi ricordi ai tifosi dell’Everton, poichè hanno visto i Blues vincere due campionati e una FA Cup. In Inghilterra si giocarono poi i Mondiali del 1966, vinti proprio dai Tre Leoni e proprio a Goodison Park si giocarono ben 5 partite, le più importanti Corea del Nord-Portogallo ai quarti di finale (Portogallo che aveva affrontato il Brasile in cui giocava un certo Pelè nella fase a gironi) e Germania Ovest-Unione Sovietica in semifinale. La magnificenza dell’impianto, il suo essere moderno e l’immenso fascino avevano fatto sì che si giocassero tante partite di quella Coppa del Mondo, solo Wembley ospitò più partite dello stadio dei Blues in quel Mondiale che gli Inglesi si ricorderanno per sempre.
Nel 1971, Goodison Park subì un altro cambiamento: la tribuna a due piani del 1909 su Goodison Road, di cui si parlava tanto bene, venne demolita per fare posto ad una nuova ed imponente a tre livelli. Il vecchio stand era costato £28.000 ed era quindi considerato immenso, la nuova tribuna costò un enorme milione di sterline ed era grande quasi il doppio, fu la più grande della Gran Bretagna fino al 1974, quando il Chelsea aprì la sua mastodontica e magnifica East Stand. Poichè il Goodison Road Stand era così alto, i tralicci dei riflettori furono smontati e le lampade furono posizionate sui carriponte lungo il tetto. Il vecchio tetto di Bullens Road fu sostituito da uno moderno molto più piatto e anche lì furono installati carriponte simili.
Purtroppo, quando entrò in vigore il Safety of Sports Grounds Act nel 1977, la capienza dello stadio venne ridotte da 56.000 posti a sedere a 35.000, principalmente a causa di ingressi e uscite obsoleti. Di conseguenza, l’Everton dovette separarsi da £250.000 per aumentare la capacità fino a 52.800. La cifra del 1986 era di 53.419, di cui 24.419 seduti. Lo stadio cambiò ancora all’inizio degli anni ’80, quando Gwladys Street Stand venne sostituita da un rivestimento blu, dando al tetto un aspetto ricco di colori. Nel 1987, il tetto venne sostituito da uno a spiovente che si estendeva sui terrazzamenti sottostanti, i quali si univano a quello della Bullens Road, creando una continua su due lati del terreno.
Il successivo sviluppo fu quello della conversione dello stadio in un impianto per tutti i posti, a seguito del Taylor Report, all’indomani della strage di Hillsborough.
Ciò richiese la conversione del paddock, del recinto e dei terrazzamenti di Gwladys Street in alloggi con posti a sedere. Il terrazzamento di Park End rimase temporaneamente ma fu aperto solo per le partite importanti, la ragione di questo era la prevista riqualificazione del Park End, questo fu realizzato nella prima parte del 1994. L’ultima volta che gli spettatori rimasero sulla terrazza fu il 19 gennaio alla ripetizione del terzo round della FA Cup, in una partita contro il Bolton. Il vecchio stand fu demolito nel mese di febbraio e i lavori cominciarono poco dopo. Il nuovo stand Stanley Park End è ad un livello e con una capacità di 6.000 spettatori. Fu inaugurato il 17 settembre 1994 da David Hunt MP e anche il Football Trust diede un contributo di 1,3 milioni di sterline. Il termine dei lavori del Park End portò la capienza fino a 40.100 tifosi, cifra ai tempi superata solamente dalle capacità previste di Old Trafford ed Anfield, nessuna delle quali in un’area così ristretta come Goodison Park.
Negli anni della Premier League, ci furono solamente cambiamenti superficiali del terreno. L’obiettivo dei Toffees era quello di assicurarsi una nuova casa permanente, con i progetti su un terreno sul King’s Dock della città alla fine degli anni ’90 che alla fine furono colpiti dai costi di sviluppo in crescita. Una ricerca meticolosa di un’alternativa culminò con i piani presentati nell’ambito di una partnership a tre con il Knowsley Borough Council, Tesco e il club per uno sviluppo di negozi e terreni nell’area di Kirkby nel Merseyside.
Nel 2009, a seguito di un ampio processo di revisione, i piani furono respinti dal governo. Goodison Park rimase sostanzialmente invariato dallo sviluppo dello stand di Park End sebbene gli alloggi a schiera dietro il nuovo stand siano stati comprati e demoliti verso la fine degli anni ’90 per ospitare un parcheggio aggiuntivo, fu anche eretto un tendone che fornisce ulteriori strutture per l’ospitalità durante le partite. The Grand Old Lady ha ora una capienza di 39.572 posti.