Arsenal 2-1 Leeds, le pagelle dei Gunners – Dial Square
12 min readL’Arsenal batte 2-1 il Leeds e si prepara nel migliore dei modi al derby con il Tottenham che si giocherà questo giovedì. Un successo meritatissimo, c’è stata una sola squadra in campo, per 90 minuti ha dominato la formazione di Arteta, che ha prodotto tantissime occasioni e ha messo a segno ben due gol. Forse, i Gunners avrebbero potuto essere ancora più cattivi sotto porta dato che 2 gol sono tanti, ma sono pochi se facciamo un bilancio con tutte le occasioni create dai giocatori del tecnico spagnolo. Una squadra con delle qualità offensive veramente straordinarie e che gioca la sua partita per 90 minuti nella metà campo avversaria. Le reti le firma Nketiah, che conferma il suo meraviglioso stato di forma grazie anche ad un Meslier che, ieri, ha vissuto un vero e proprio incubo giocando una pessima partita e commettendo errori davvero evitabili. Il 2-1, però, non è il massimo per l’Arsenal, perchè sono importantissimi i 3 punti che vogliono anche dire +4 sugli Spurs, però, dalla partita contro i Whties, è possibile trarre un bilancio che sarebbe potuto essere ulteriormente positivo. Difesa e portiere mai chiamati in causa, ma il gol che ha riaperto i giochi è davvero ridicolo e facilmente evitabile perchè Llorente è riuscito ad arrivare a calciare al volo sul secondo palo completamente indisturbato, senza che qualcuno si accorgesse del suo movimento. Tuttavia sono sempre 3 punti utilissimi che ci aiutano non poco, la classifica vede la squadra del nord di Londra in quarta posizione e adesso addirittura a -1 dal Chelsea che sta vivendo un periodo complicato e ha buttato la partita contro il Wolverhampton prendendo gol da Coady al 97′. L’obiettivo resta il quarto posto, ma perchè dovremmo accontentarci? Perchè non dovremmo sognare la terza posizione in classifica, che porterebbe inoltre l’Arsenal ad essere la squadra di Londra con il posizionamento più alto nella competizione?
Le pagelle
Ramsdale 6: Una partita in cui l’Arsenal avrebbe potuto giocare senza portiere. Ramsdale non è mai stato chiamato in causa dato che il Leeds non si è mai reso pericoloso, se non quando ha trovato il gol che sembrava avesse riaperto i giochi con Llorente, una rete per giunta evitabile perchè il giocatore della squadra di Marsch è riuscito ad arrivare su quel pallone senza venire mai ostacolato da un calciatore in maglia rossa e bianca. L’ex Sheffield United sarebbe anche potuto restare a casa seduto sul divano poichè non è quasi mai dovuto intervenire. Il gol era evitabile, forse viene da dire che (ma chiaramente non è un gol preso esclusivamente per colpa sua) sul gol incassato dai Gunners, avrebbe potuto richiamare la difesa ricordandole di stare più attenta e di seguire i movimenti di ogni giocatore, senza perdersi in maniera così sciocca l’autore del 2-1. Si può quindi dire che l’unica pecca di questa partita, per il portiere inglese, è quella di non avere mantenuto la porta inviolata, ma questo è accaduto non per demeriti suoi.
Cedric 6,5: Si pensava non dovesse neanche partire titolare, ma alla fine ha giocato tutta la partita ed è stato molto bravo in entrambe le fasi. E’ stato puntato poche volte ma non si è fatto mai saltare, inizialmente si pensava che, nello schieramento, andasse a giocare nella posizione di terzino sinistro per provare a contenere il pericolo Raphinha, anche perchè aveva già giocato, seppur non tante volte, in quella posizione e si pensava dunque che si sarebbe adattato per questa partita mettendosi sulla fascia sinistra, cercando di non farsi saltare con la sua esperienza. Ma, invece, ha giocato nel ruolo di laterale destro nella difesa a 4 schierata da Arteta, mentre Tomiyasu si è occupato, a sorpresa, del ruolo di terzino sinistro e ha fatto davvero un’ottima partita. Oltre alla bravura nella fase difensiva, è riuscito a spingere molto sulla sua fascia e ha giocato molto bene con Saka, inoltre ha messo in mezzo diversi cross e si è reso pericoloso più volte. Combinando con l’esterno destro inglese, è riuscito ad impensierire spesso la difesa dei Whites, riuscendo ad innescare più volte la velocità del numero 7 dei Gunners.
Holding 6: Anche lui viene coinvolto molte poche volte, ma risponde presente quando c’è bisogno. C’era una piccola possibilità che White rientrasse dato che il difensore dei Gunners ce ce l’aveva messa tutta per provare ad ottenere un posto da titolare in questa partita, ma non ci è riuscito ed è dovuto andare a sedersi addirittura in tribuna. Ma anche Holding si rivela una certezza per l’Arsenal, non ha sicuramente deluso e si sta rivelando una certezza in questa squadra. Il Leeds non è quasi mai riuscito a raggiungere con dei passaggi il suo attaccante giovanissimo Joe Gelhardt e questo è stato anche merito di Holding, non solo demeriti degli avversari. Questo difensore è davvero forte nel gioco aereo e riesce ad arrivare molto spesso sul pallone impattando ed anticipando l’avversario, nella partita di ieri non gli è capitato spesso ma l’ha fatto bene quando è stato chiamato in causa. Per il resto, la sua partita si è limitata a far girare il pallone con i classici passaggi corti da dietro che spesso un difensore centrale è chiamato a fare. Questo centrale, inoltre, è molto pulito e corretto, in 82 presenze con l’Arsenal ha perso soltanto 12 ammonizioni e non è mai stato espulso.
Gabriel 6: Fa la stessa partita di Holding. Un Leeds davvero incapace di fare male all’Arsenal rende davvero semplice il compito ai difensori, che intervengono davvero molto poco e non fanno altro che far girare il pallone da dietro. Un’altra prestazione positiva per questo giocatore giovanissimo e che è già una certezza per Arteta, inoltre lo è da tempo. Questo è un giocatore molto interessante e sarà davvero importante per l’Arsenal, colpisce come riesca ad utilizzare al meglio il suo fisico, è molto alto e di testa riesce veramente spesso (fatta eccezione nell’ultima partita in cui i Whites non hanno mai attaccato seriamente) ad anticipare l’avversario e a rendergli dura la vita. Quando va a saltare su calcio d’angolo può essere davvero un’arma in più per i Gunners dato che può anche venire raddoppiato, però, nello stacco e nell’impatto col pallone, anche favorito dalla sua statura, è davvero complicato da contenere.
Tomiyasu 6,5: Torniamo a vedere il Tomiyasu che vedevamo prima dell’infortunio. Nelle partite precedenti, in cui Arteta l’aveva schierato titolare o fatto subentrare, aveva giocato bene ma non era riuscito a dare una grande spinta (parlando di corsa) a cui ci eravamo abituati prima che si facesse male. E’ riuscito a recuperare molto bene, c’era bisogno di un altro po’ di tempo perchè recuperasse anche dal punto di vista della corsa e adesso è tornato il giocatore che conoscevamo anche da quel punto di vista. Pure lui non viene mai chiamato in causa dagli attaccanti avversari, facilitato anche da un compito più facile da svolgere visto la partita giocata con poca personalità da parte di Raphinha, da cui ci si aspettava di più. Fa girare bene il pallone, riesce a trovare molto spesso i suoi compagni sulla sinistra e quando spinge dà davvero fastidio agli avversari perchè si rivela quasi un esterno aggiunto, grazie anche a delle sovrapposizioni. C’è da dire che entrambi i terzini sono riusciti ad innescare molto spesso gli esterni ed è stato poi con giocatori con la rapidità di Martinelli e Saka che l’Arsenal ha impensierito la formazione di Marsch. Il giapponese e Cedric sono riusciti a trovare molto spesso gli esterni che giocavano sulla loro fascia e questa giocata, voluta tanto da Arteta probabilmente, ha fatto la differenza perchè è stata una sfida che i Gunners hanno vinto con le fasce, che non sono state innescate solamente da Xhaka ed Elneny.
Elneny 6,5: La solita partita dell’egiziano. Davvero assurdo come questo giocatore stia sostituendo Thomas Partey. Gioca delle partite “invisibili” nel senso che non si vede molto ma fa sempre una gestione della palla perfetta. Gioca semplice ma con efficacia, non perde il pallone e lo smista nel miglior modo possibile, allargando o giocando in verticale. Davvero un’ottima partita la sua, non viene altro da aggiungere. E’ riuscito pure a servire con uno splendido passaggio in verticale Odegaard, mandandolo di fatto al tiro, che, purtroppo, non è entrato. Ma queste sono giocate che l’egiziano ha nelle corde e che sa fare molto bene, ha una capacità incredibile di illuminare i compagni. E’ un regista che colpisce davvero per come sa trovare i compagni senza necessariamente lanciare lungo come fa Xhaka, ma realizzando passaggi corti, anche al compagno più vicino. E’ un mediano che magari fa una partita che non emoziona i tifosi però viene spontaneo continuare a chiedersi come mai non si parli tanto di questo giocatore. Se c’è una richiesta di mercato da fare all’Arsenal, prima di acquistare qualunque giocatore, è quella di rinnovargli il contratto in scadenza a giugno, non necessariamente per 5 anni, data l’età, ma comunque questo mediano deve essere ancora più importante in quest’Arsenal perchè è un ottimo centrocampista.
Xhaka 7: Dopo una brutta partita contro il West Ham, torniamo a vedere il giocatore che conoscevamo. Si è fatto vedere in ogni zona del campo, è andato a prendersi il pallone molto spesso e l’ha gestito in maniera quasi perfetta tutte le volte. Non l’abbiamo visto solamente nella metà campo dei Gunners, ma, molto spesso, è andato a ricevere nella metà campo avversaria. Rapido nel pensare come giocare il pallone, riesce presto e facilmente a passarlo servendo gli esterni o il trequartista. Il gol che ha sbloccato l’incontro nasce da un passaggio proprio dello svizzero per Martinelli, che poi ha fatto una giocata clamorosa e ha mandato al gol Nketiah. Viene basso a ricevere quando bisogna giocare da dietro, prova a cercare gli esterni sulla sua fascia con delle palle rasoterra sulla corsa e a volte azzarda anche un cambio gioco per servire l’ala che si trova sul lato opposto e, ogni tanto, prova anche a farsi sentire calciando dalla distanza con quel mancino estremamente potente che tutti noi conosciamo e che ci ha già mostrato contro il Manchester Untied.
Saka 6,5: Si inizia a parlare di attaccanti e, prima di analizzare le partite di ogni giocatore del reparto offensivo, è obbligatorio dire che ogni attaccante (e anche il trequartista Odegaard) ha fatto una partita perfetta là davanti. Innescato dai centrocampisti o da Cedric, è riuscito a rendersi pericoloso moltissime volte grazie alla sua corsa, puntando l’uomo o facendosi trovare smarcato. Lui e Martinelli sono due punti di riferimento importantissimi per quest’Arsenal, che deve e sa essere bravo nel muovere rapidamente il pallone e, di tanto in tanto, cercare le fasce, che possono saltare l’uomo partendo la palla o anche soltanto facendosi trovare smarcati. La difesa del Leeds gli ha lasciato fin troppa libertà e l’esterno inglese non ha perdonato, è riuscito a sfruttare la sua bravura nella corsa come sa fare e ha poi fatto vedere il suo mancino preciso. Una partita più che positiva, forse potrebbe azzardare il tiro dalla distanza un po’ più spesso perchè è una giocata che sa fare molto bene. Quasi sempre solo, fa sempre male all’avversario e torna a casa dopo avere giocato una partita fantastica in cui gli è mancato soltanto il gol.
Odegaard 7: Pure lui ha giocato una grande partita dopo una prestazione non particolarmente brillante contro il West Ham. E’ riuscito a farsi vedere molto spesso e ha gestito molto bene la palla, riuscendo sempre ad allargare per Martinelli o per Saka. Nel primo tempo, ha trovato quest’ultimo con un colpo di tacco splendido che ha messo fuori causa ogni giocatore avversario si trovasse nei dintorni e, soprattutto, ha offerto all’esterno destro la possibilità di tirare verso lo specchio. Calcia anche una bella punizione verso il 40′, con la palla che per poco non è entrata dopo un intervento di Meslier non impeccabile, che ha lasciato lì il pallone senza bloccare. Pure lui è proprio un punto di riferimento per la squadra, vista la sua posizione e vista la sua capacità tecnica, è sempre cercato da tutti i compagni che lo servono molto spesso. Ed inoltre questo è un giocatore con un margine di miglioramento incredibile vista la sua età. E’ già fenomenale, ma può fare ancora di più. Deve avere più continuità nelle prestazioni, ieri è stato perfetto e adesso ci si aspetta una grande partita anche nel derby, deve riuscire a non alternare prestazioni perfette e prestazioni non buone, deve riuscire a trovare un certo equilibrio. Giocatore fantastico.
Martinelli 8: Può sembrare un voto esagerato, ma non lo è. Giocatore clamoroso. Basta che i compagni lo servano, poi ci pensa lui a creare il pericolo. Punta l’uomo e lo salta con una facilità impressionante. Riesce a fare dei cambi di passo che sono davvero meravigliosi da vedere e sono veramente efficaci nel dribbling perchè mandano al bar l’avversario. Questo è un esterno che ha messo in difficoltà, in questa stagione, gente come Alexander Arnold e Jordan Henderson. L’accelerazione è unica, è davvero incredibile, è impossibile da fermare perchè riesce sempre a trovare un modo per saltare l’uomo. Inoltre, Arteta deve sempre pensare a lungo se schierare lui o Smith Rowe dal primo minuto, ed è una soluzione incredibilmente utile perchè il brasiliano ha un’esplosività mostruosa. Se parte prima l’inglese e quindi il tecnico spagnolo si tiene da parte la sua esplosività per il secondo tempo, il terzino che lo deve marcare non riesce a reggere fisicamente perchè prima uno e poi l’altro lo fanno correre per 90 minuti. Ieri è stato veramente un piacere guardare questo giocatore, che, grazie proprio alla sua corsa, ha fatto espellere Ayling, che non è mai riuscito a stargli dietro. E’ un giocatore fortissimo nel dribbling, come già detto, ma non è di certo un egoista. Basta andare a vedere l’assist fatto a Nketiah, con il gol dell’inglese che ha portato avanti i Gunners. E’ un giocatore di cui si parla veramente troppo poco e, forse, è pure sottovalutato. Bravissimo nel puntare l’avversario ma sa giocare benissimo anche coi compagni, che lo cercano e, a sua volta, lui cerca loro. Giocatore immenso e, pure lui, ha un margine di miglioramento larghissimo.
Nketiah 8: Partita assurda. Ormai, sembra che Arteta voglia affidare il ruolo di centravanti a lui, tenendosi Lacazette come una soluzione da provare a partita in corso. Non è fisico, ma riesce sempre ad anticipare i difensori e ad arrivare sul pallone, poi ha questa meravigliosa dote realizzativa. Tecnicamente è un giocatore di grandissimo livello, che riesce, assieme alla sua velocità, a mettere in difficoltà ogni difensore. Stupisce anche come, nonostante sia un giocatore veloce e poco fisico, non abbia bisogno di giocare solo ed esclusivamente con la palla bassa in profondità, sa anche gestirla quando gli arriva in altri modi. E’ un giocatore con delle statistiche veramente clamorose e ci auguriamo resti a Londra nonostante le voci di mercato perchè è un giocatore fondamentale. Assurdo come l’Arsenal, con giocatori così giovani in attacco, sia così forte. Doppietta per lui che è la conseguenza, nonostante anche un po’ di fortuna, di una partita fantastica. Il primo gol è arrivato sicuramente grazie ad un errore del portiere, ma non è così scontato quello che ha fatto l’attaccante perchè non tutti vanno a pressare il portiere quando riceve perchè spesso significa correre a vuoto, ma lui è stato bravo a capire che quella era un’opportunità buona di arrivare sul pallone. Bello anche il secondo gol, che è nato dopo una splendida azione personale di Martinelli, che poi l’ha servito a rimorchio e l’attaccante dell’Arsenal non ha perdonato. Anche lui è un giocatore giovanissimo che può diventare fenomenale.
Subentrati:
Pépé 5,5: Giocatore che, purtroppo, sta avendo un calo mostruoso. In campo, entra al 68′, ma, in partita, mai. Prende il posto di Saka a circa venticinque minuti dalla fine, con Arteta che l’ha schierato perchè l’esterno inglese era stanco visto quanto aveva corso. Il sogno del tecnico spagnolo era sicuramente quello di chiudere la partita con un gol del giocatore della Costa d’Avorio, che si sarebbe potuto rendere pericoloso con la sua velocità, ma non ha cambiato la partita. Si è fatto vedere poco spesso e non è riuscito a fare quello che voleva fare. Un giocatore giovane e che deve crescere, ma che deve assolutamente ritrovare fiducia per cancellare quello che sta vivendo.
Smith Rowe 6,5: In ballottaggio fino all’ultimo con Martinelli, ha preso proprio il posto proprio del brasiliano al minuto 78 ed è entrato in campo molto bene, si è proposto spesso tra le linee, come voleva Arteta, e ha gestito bene i palloni che gli sono arrivati. In un quarto d’ora circa, ha fatto la partita che da lui tutti ci aspettavamo e ha giocato molto bene, con la sua solita eleganza e con la sua grande capacità di fare girare il pallone. Poco da aggiungere, ha giocato molto bene dal momento in cui è entrato.
Lacazette s.v: Entra al 91′ al posto di Nketiah e quindi non è una partita valutabile. Di fatto, è sceso in campo solamente per far prendere gli applausi all’attaccante inglese.