Dicembre 22, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Nel 1905, il calcio stava facendo passi da gigante nella società argentina. Pian piano, questo sport stava diventando sempre più popolare e le persone che lo praticavano aumentavano notevolmente. La Plata dista quasi 60 chilometri da Buenos Aires ed è una città che, in quegli anni, si stava preparando ad accogliere il football, o meglio, el fútbol. L’ Estudiantes nacque grazie a dei giovani studenti liceali ed universitari che cominciarono a sentirsi esclusi dai dirigenti del Gimnasia y Esgrima, visto che preferivano la scherma e la ginnastica piuttosto che il calcio. Questo insieme di ragazzi, dunque, decise di fondare una squadra, con l’obiettivo di praticare quest’attività in una città appena costruita e popolata (La Plata fu fondata il 19 novembre del 1882). Inoltre, avevano frequentato lo stesso istituto dei fratelli Schoedden, che poi fondarono l’ Alumni, un’altra storica squadra argentina, che vincerà ben 10 campionati. La sera del 4 agosto, 20 di questi ragazzi si riunirono nel negozio di scarpe Nueva York, in Avenida 7 tra il 57 e il 58, e firmarono l’atto di fondazione. Nacque così un club argentino che vincerà ben 6 campionati, alzerà per 4 volte la Coppa Libertadores e altri prestigiosi titoli, riuscendo poi a fare innamorare tantissime persone grazie al suo fascino. Tutt’ora, El León (soprannome della squadra) fa innamorare tantissime persone che seguono questo stupendo sport, che non smette di regalarci storie incredibili che continuiamo a raccontare. Questa è proprio una delle bellezze del calcio, visto che, indipendentemente dai livelli delle partite o delle competizioni, ci permette di conoscere favole di squadre o atleti che, partendo dal basso, hanno raggiunto gli obiettivi più prestigiosi. 

Il primo presidente della storia dell’ Estudiantes fu Miguel Gutiérrez, che ottenne una sovvenzione di $200 per acquistare i primi kit e i vari attrezzi per gli allenamenti. La maglia era rossa e bianca, con i bastoni sin dall’ inizio, in onore agli Alumni, perché, come già raccontato, i fondatori dei Pincharratas avevano frequentato la stessa scuola dei fondatori degli Alumni, la prima squadra a vincere tutto in Argentina. Il primo campo da gioco utilizzato dall’Estudiantes si trovava tra la 19° e la 51° strada e, proprio lì, avvenne il debutto contro il Nacional Juniors di Buenos Aires. La partita si concluse con il risultato di 2-0 in favore dei padroni di casa. Ma per fare il debutto ufficiale nella Federazione calcistica argentina, bisognerà aspettare il 1906, attesa che fu poi ripagata da una vittoria per 11-0 contro il Racing. Verso la fine del 1906, iniziò il sogno della “1 y 57”. Il governo provinciale cedette il terreno del vecchio velodromo di El Bosque grazie agli sforzi di Nazario Robert, funzionario comunale e presidente del club. Lo stadio fu inaugurato il 25 dicembre 1907 e si trasferì tra la strada 55 e 57. La tribuna era per 800 persone, ma per la prima partita ufficiale di calcio bisognerà attendere fino al marzo del 1908. Quel giorno l’Estudiantes prevalse per 2-1 su La Plata F.C. e vennero venduti circa 1000 biglietti. 

I titoli arrivarono presto: nel 1908, l’Estudiantes vinse il torneo Cuarta, nel 1911, fu promosso nell’ élite del calcio argentino e, nel 1913, fu campione della Liga Profesional Argentina. Vittoria del campionato condita da 14 vittorie e una sola sconfitta. Il gol che decretò la vittoria del titolo fu siglato da Jorge Hirschi, che anni più tardi divenne presidente del club. L’era del dilettantismo vide prevalere l’ Estudiantes sui rivali del Gimnasia, infatti, i biancorossi, su 14 partite giocate, ne persero solo una. 

Nell’ era Hirschi, il club crebbe esponenzialmente, infatti raggiunse gli 8000 soci. Inoltre, il campo incorporò recinzioni olimpioniche, tribune a 20 assi, una piscina olimpionica, un ristorante e l’arginatura e l’abbellimento del terreno.

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