Il calcio-balilla
6 min readTutti hanno giocato almeno una volta a biliardino, un gioco da tavolo che tutti amano per via della sua capacità di fare divertire chi lo pratica. Tutti vorrebbero rincorrere un pallone in un campo da calcio nel proprio giardino, ma non molti hanno la possibilità di averne uno. Allora ci si accontenta del non meno amato calcio-balilla, un gioco che tutto il pianeta conosce e che ha attirato tantissime persone. Potremmo definirlo come un “calcio da tavolo” una versione dello sport nato in Inghilterra e che ancora tutto il mondo ama che tutti possono permettersi di praticare. Alle 15.00 del pomeriggio dei vuoti giorni d’estate c’è sempre troppo caldo, allora, moltissime persone decidono di scendere nel bar sotto casa dopo mangiato, spendono quei pochi soldi che servono per avere le palline e si scatenano con una partita di calcio-balilla, che, la maggior parte delle volte, si rivela fin troppo competitiva. C’è poi chi è così appassionato che ne ha acquistato uno e lo tiene in casa propria, trattandolo come se fosse un cimelio, per poi disputare lunghissimi tornei con familiari e amici. E’ un calcio senza divise, scarpe e parastinchi ed è un calcio in cui, in un certo senso, si gioca con le mani, visto che i giocatori si muovono con le manovelle alle estremità dei tavoli, ma non è assolutamente una versione povera dello sport da cui ha preso ispirazione chi ha inventato il biliardino. Poi, ovviamente, come qualsiasi altra cosa che abbia a che fare con il calcio, ha i suoi stereotipi. C’è sempre il fenomeno che rulla tirando delle bombe così forti che l’avversario non riesce a parare perchè la pallina va così veloce che non si fa in tempo a spostare il portiere. Scontato dire che questo non si potrebbe fare ma, nonostante ciò, non manca mai chi delle regole se ne infischia e, quando l’avversario furioso per la scorrettezza subita gli fa notare che sta barando, l’autore del gesto poco sportivo nega l’evidenza e dice di non avere fatto nulla di vietato. I regolamenti poi variano, c’è chi fa valere il gol del portiere doppio, poi c’è sempre quel momento in cui la pallina va a finire in un punto dove nessun giocatore riesce ad arrivarci con i calciatori della sua squadra. In quel caso, ognuno adotta strategie diverse: qualcuno la sposta leggermente con il dito, qualcuno ci soffia sopra e qualcun altro la mette nell’angolo del campo così che poi scenda dal piccolo rialzo che si trova in tutti e 4 i punti in cui, nel calcio vero, ci sarebbero i corner. La cosa che però capita sempre è che chi deve spostare la pallina in quell’occasione prova a trarne vantaggio e, misteriosamente, almeno 9 volte su 10 finisce tra i “piedi” dei suoi giocatori. Ma questo è probabilmente il lato bello del calcio-balilla.
Storia
Il calcio-balilla non ha né un anno né un vero e proprio luogo di invenzione e fu brevettato in molti paesi da persone diverse. Tra i possibili inventori sono stati citati: per la Germania, Broto Wachter, per la Francia un operaio della Citroen e in Inghilterra l’inglese Harold Sea Thornton. Mentre in Italia fu costruito per la prima volta da un artigiano di Poggibonsi, un comune in provincia di Siena, nel 1937. Comunque, gli anni di nascita del gioco risalgono tra la fine della Prima Guerra Mondiale e l’ inizio della Seconda. Il nome deriva dal nomignolo del patriota genovese Giovan Battista Perasso, detto “Balilla”. Ad avviarne la produzione fu il francese Marcel Zosso nel 1947, il gioco ebbe successo in Francia e così decise di portarlo all’estero. Nel 1949, Zosso arrivò in Italia, dove trovò dei fornitori tra i produttori di casse da morto. La famiglia Garlando fu tra le prime a produrre biliardini in Italia e nel 1950 fu prodotto il primo di una lunga serie. Oggi, Garlando è leader mondiale del settore. Negli anni ‘50, il calcio-balilla si diffuse anche in America, perché i soldati americani che combatterono in Europa durante la guerra, conobbero il gioco e ne parlarono ad amici e parenti. Il biliardino si diffuse anche grazie alla frequente presenza in bar, pub, sale giochi… che lo resero un gioco bello, semplice, veloce, e come conseguenza alla frequente presenza, anche molto praticato. Oggi il calcio-balilla è diffuso in tutto il mondo ed è considerato uno sport, con federazioni, associazioni e campionati.
Regolamento
Il tavolo, di solito, è lungo tra i 110 e 120 cm, largo tra i 65 e i 72 cm, con rampe agli angoli per evitare che la pallina si fermi. Ci sono 8 aste, 4 per squadra. Gli omini, si trovano lungo le aste e il modulo del calcio-balilla è un 2-5-3 (per entrambe le squadre), prettamente offensivo, in quanto vince la squadra che arriva per prima a 10 gol, quindi c’è bisogno di tanti giocatori in attacco e meno in difesa, ma con un centrocampo folto che aiuta essa. Però ricordiamoci che, vista la scarsa lunghezza del campo, si può tranquillamente segnare con i difensori o con il portiere. Servono 2 giocatori per squadra: uno tiene l’asta del portiere e dei difensori e l’altro del centrocampo e dell’attacco. Un tavolo da gioco di biliardino non ha sempre 8 aste, ci sono delle varianti: i più piccoli ne hanno 4 o 6, ma ci sono anche quelli da 16.
A sorte si decide chi inizia il gioco, solitamente comincia il primo che prende la pallina. Pallina che si posiziona nella zona difensiva, e prima di essere lanciata verso la porta avversaria deve essere fatta battere contro una sponda del campo. Chi subisce gol batte il “calcio d’ inizio” successivo. È possibile passarsi la sfera tra ometti di aste diverse e anche della stessa stecca per un massimo di 10 secondi. Trascorso questo termine bisogna effettuare un tiro, altrimenti si commette fallo. Se l’ultimo passaggio è effettuato tra 2 ometti della stessa stecca o se si ferma la pallina, oppure se lo stesso ometto tocca la pallina 2 volte, prima di tirare in porta, bisogna far battere la pallina sulla sponda. In caso contrario si commette fallo. Chi fa girare l’ asta per più di 360° (nel linguaggio comune si dice “frullare”) commette fallo. Un’altra scorrettezza è quando la palla scavalca una o più stecche, eseguendo un pallonetto, che, anche se fortuito, non è consentito. E dopo un pallonetto bisogna far sbattere la palla su una sponda prima di tirare, altrimenti è fallo. Se la pallina entra in porta, ma poi esce, il gol è comunque buono.
Queste erano le origini e le regole del biliardino, un gioco a cui tutti possono giocare, divertendosi con gli amici, anche con chi non è appassionato di calcio.
Tornei
Il biliardino è un gioco per tutti, non è praticato soltanto in luoghi come bar ma ci sono anche dei veri e propri tornei e delle competizioni importanti. Addirittura, esiste la Coppa del Mondo di calcio-balilla. A partire dal dopoguerra, infatti, ha preso sempre di più le sembianze di uno sport. Nel 1998, anno in cui proprio la nazionale di calcio francese si laureava campione del mondo, a Parigi è stata giocata la prima edizione dei Mondiali di biliardino. Nel 2002 è poi stata fondata la International Table Soccer Federation (ITSF), che conta addirittura 50 nazioni affiliate. Ha la sua sede a Nantes e i suoi obiettivi sono proprio quelli di promuovere questo sport e stabilire le sue regole. Nel 2004, abbiamo ospitato la prima edizione del Campionato del mondo Itsf, che si è disputato in Valle d’Aosta. Hanno partecipato 80 giocatori da 20 nazioni e questo ha dimostrato che, anche quando mostra il suo lato competitivo, il calcio-balilla è capace di unire tante persone e di farle divertire, che forse conta di più della conquista del titolo. Il torneo è stato poi vinto da Frederic Collignon, un belga.
Nel maggio 2006, l’ITSF ha organizzato la prima Coppa del mondo delle nazioni in Germania, ad Amburgo, dove, per la prima volta, i giocatori hanno dovuto sfidarsi su tutti i tipi di tavoli ufficiali.
L’International Table Soccer Federation organizza eventi internazionali come l’annuale World Cup e World Championships. Tra l’altro, la prima era inizialmente prevista in concomitanza con la FIFA World Cup ma, a partire del gennaio del 2009, è stata eseguita ogni anno. Nel 2006, alla prima edizione della Coppa del Mondo ITSF, l’Austria si è conquistata l’oro, la Germania l’argento e il Belgio il bronzo.
Il calcio-balilla più lungo del mondo
Il calcio balilla-più lungo del mondo dovrebbe essere questo ed è andato in scena in via Roma, a Torino. Il 24 settembre del 2015, 424 giocatori si sono sfidati su un tavolo da 121 metri, composto da 106 biliardini.
(Articolo di Cristiano Cavallaro e Andrea Ascari)