Novembre 19, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Crystal Palace: le aquile di Vieira si vogliono confermare – Dalla A alla Z, le storie di tutti i club europei più importanti

5 min read

Il Crystal Palace Football Club, conosciuto semplicemente come Crystal Palace, è una squadra fondata nel 1905 a Londra, nello stadio dove si sarebbe dovuta ospitare la finale di FA Cup di quell’anno: Selhurst Park, un impianto da 25.073 spettatori. Durante la sua storia ha militato solamente vent’anni nella massima serie inglese e, per questo motivo, non può contare su alcun titolo di rilievo, né in patria né a livello internazionale. Gli allori di cui si può fregiare il Club, comunque, sono: due titoli di seconda divisione, una Third Division e una Full Members Cup, la “Champions League” inglese disputatasi durante gli anni del ban della UEFA dopo il disastro dell’Heysel. L’attuale allenatore della squadra è l’ex stella di Arsenal e Juventus tra le altre, Patrick Vieira.

Le origini

Tutto cominciò nel 1861, quando dei lavoratori del Crystal Palace, lo storico palazzo di Londra costruito nel 1851 per la prima Esposizione Universale, decisero di fondare una squadra di calcio, che prese proprio il nome della celebre struttura. La prima partita fu giocata nel marzo del 1862 e fu persa per 4-3 contro le riserve del Southampton. Questo legame fa del Palace la squadra di Premier League più antica (senza contare lo Stoke City, nato un anno prima ma non più presente in massima serie), tra quelle che giocano ancora a livello professionistico. Inoltre, il club è uno dei membri fondatori della Football Association e della FA Cup. Per questo motivo, il Palace, a giugno 2022, ha aggiornato il suo stemma per celebrare le sue origini risalenti al 1861 e il suo ruolo fondamentale nello sviluppo del calcio moderno. Nel 1920 il Club venne eletto nella Football League e, al primo tentativo, vince la Third Division South garantendosi la promozione in seconda divisione. Nel 1924, infine, cominciò a giocare a Selhurst Park, che è ancora la casa delle Eagles, uno dei tanti impianti progettati da Archibald Leitch. Nelle stagioni precedenti, infatti, il Club aveva disputato i suoi incontri al The Nest (“il nido”, nome piuttosto azzeccato per lo stadio delle Aquile), sempre nella zona di Selhurst, impianto abbandonato però dopo la Prima guerra mondiale, quando l’esercito britannico lo aveva utilizzato come base militare.

Un libro dei verbali del 1863, in cui il Crystal Palace è indicato come una delle classi fondatrici dell’organizzazione. 
Il Crystal Palace

La squadra del 1905
Primo stadio del Crystal Palace
Squadra del 1912-1913
Storia dei loghi
Una partita al The Nest Stadium dopo la Prima Guerra Mondiale

 

Selhurst Park in fase di costruzione 

L’apertura di Selhurst Park

La storia recente

Partiamo dalla stagione 1989-90, salvezza ottenuta nonostante la sconfitta record di 0-9 contro il Liverpool, ma se vogliamo che la stagione abbia un senso per essere ricordata in futuro, pensiamo alla finale di FA Cup, giocata contro il Manchester United e raggiunta grazie a una vittoria per 4-3 proprio contro i Reds. La finale termina sul 2-2, e quindi si gioca il replay (si applica quando, una partita che dovrebbe essere secca, finisce in parità), vinto poi dai Red Devils.

In ventun’anni, partendo dal 1993 e fino ad arrivare al 2014, il club retrocesse ben cinque volte, tornando quasi sempre subito in Prima Divisione. Nel 1998, tra l’altro, si concluse anche il cambio di proprietà: l’allora proprietario Noades cedette il club a Mark Goldberg, imprenditore che si presentò con il progetto “Europa entro 5 anni”, e il club giocò la Coppa Intertoto in quell’anno, arrivando così all’obiettivo del progetto di Goldberg. La squadra fu uno “yoyo team” tra gli anni ‘90 e i primi anni 2000: poca stabilità, ma costante dimostrazione di forza visto che la squadra, dopo una retrocessione, tornava quasi sempre in Premier League al primo tentativo. Il Club, dopo la retrocessione del 2004-05, rimase più a lungo in Championship, andando solo qualche volta vicino alla promozione giocando i play-off. È nel 2012-13, però, che il Palace ritorna a sorridere: 5° posizione in campionato, vittoria nella finale play-off (2-1 ai supplementari contro il Watford) e promozione che, questa volta, non si ferma a una sola stagione.Nel 2013-14, le Eagles ottennero una sola vittoria nelle prime nove giornate, vedendosi così costretti a rescindere il contratto con Ian Holloway, manager della promozione in Premier e protagonista nella massima serie anche sulla panchina del Blackpool. A lui subentrò Keith Millen e, successivamente, le redini del Club furono affidate a Tony Pulis, che raggiunse la salvezza arrivando all’11° posto (e mantenendo così viva la tradizione di “never relegated manager” diventata una sorta di marchio di fabbrica per l’allenatore gallese). Negli anni successivi, il Palace continuò ad ottenere salvezze in Premier League, mai con troppa difficoltà. E nella stagione 2015-16, il club torna a giocare la finale di FA Cup contro il Manchester United (di nuovo), e anche questa volta è sconfitta (2-1 dopo i tempi supplementari). 

I giocatori della finale di FA Cup del 1990

Festa promozione nel 2013.

I giocatori festeggiano la permanenza in Premier League per la prima volta. 

Finale di FA Cup del 2016.

Dal 2017 al 2021, la squadra fu guidata da Roy Hodgson. 

Roy Hodgson

La scorsa stagione

La scorsa stagione del Palace non è stata per niente male. Le Eagles, con 48 punti, sono arrivate 12° in classifica, tenendosi costantemente distanti dalla zona retrocessione e arrivando alla salvezza senza problemi, a differenza di quello che pronosticavano i bookmakers. Inoltre, con 15 pareggi, il Palace è la squadra che ha ottenuto il maggior numero di segni X di tutta la Premier, al pari del Brighton. I ragazzi di Vieira, infatti,  si sono rivelati molto difficili da battere anche per le squadre più forti del campionato, come  dimostrano le vittorie contro: Manchester United (1-0 all’ultima di campionato), Arsenal (3-0), Everton (3-1), Manchester City (0-2 in una trasferta indimenticabile) e Tottenham (3-0). E’ una squadra che ha potuto e continuerà a contare su un mix di giocatori giovani e talentuosi e altri d’esperienza che, assieme a mister Patrick Vieira, sanno cosa voglia dire militare in Premier League. Basti pensare anche a questa curiosa statistica: Wilfried Zaha, Joel Ward e James McArthur, tutti e tre attualmente in rosa, sono tra i dieci giocatori più presenti della storia del Club (Zaha è il primo in assoluto) e hanno collezionato, insieme, la bellezza di 984 partite con la maglia rossoblu delle Eagles.

Patrick Vieira 

immagine della scorsa stagione 

La stagione in corso

Sul mercato, l’unico acquisto di rilievo finora è stato Cheick Doucouré dal Lens per 21,30 milioni di euro. Da osservare con un occhio di riguardo è anche il giovane Malcolm Ebiowei, arrivato dal Derby County appena retrocesso in League One e che, alla prima stagione di Championship, ha già incantato. Attualmente, il Club è in tournée precampionato nel sud-est asiatico e ha collezionato giù quattro vittorie (contro Millwall, Ipswich Town, Gillingham e Queens Park Rangers, tutte in impegni disputati in Inghliterra); 2 pareggi (contro Accrington Stanley e Leeds) e 2 sconfitte (contro Liverpool e Manchester United). L’ultima partita prima dell’esordio in Premier contro l’Arsenal sarà contro i francesi del Montpellier. 

Lo sapevate che?

  • Il  soprannome attuale della squadra nacque grazie ad un vecchio dirigente della Club, che cambiò simbolo e colori della squadra in onore del Benfica. In origine il soprannome era quello di Glaziers e i colori sociali il vermiglio e l’azzurro;
  • per un periodo anche il Wimbledon, durante i suoi anni di Premier League, ha giocato nello stadio del Crystal Palace;
  • Ian Wright, una delle leggende più famose del Club, nella stagione 1989-90 fece doppietta in finale di FA Cup. Tre anni dopo, un suo gol con la maglia dell’Arsenal, causò la retrocessione del Crystal Palace.

Steve Coppell, Mark Bright e Ian Wright

Lascia un commento