Nottingham Forest, riportare in alto il nome di un club straordinario – Dalla A alla Z, le storie di tutti i club europei più importanti
7 min readIl Nottingham Forest è una squadra che, in virtù della promozione arrivata grazie al successo nei play-off di Championship della scorsa stagione, milita in Premier League. E’ una delle squadre con più fascino in Inghilterra per via dei suoi successi internazionali e anche grazie a personaggi indimenticabili come Brian Clough, che si sono legati indissolubilmente alla storia del Club. I Tricky Trees hanno nella loro bacheca una First Division, due FA Cup, quattro Coppe di Lega, un Charity/Community Shield, due Coppe dei Campioni, una Supercoppa UEFA e una Coppa anglo-scozzese. Oggi, il tecnico del Forest è il gallese Steve Cooper, ex selezionatore delle giovanili inglesi e poi manager dello Swansea. Il Club gioca al City Ground, impianto dal fascino straordinario e inaugurato nel 1898. La casa dei Reds è inoltre capace di ospitare più di 30.000 persone.
Le origini
La storia dei Tricky Trees comincia nel 1865, quando un gruppo di giocatori di shinney (uno sport simile all’hockey) di Nottingham parteciparono ad una riunione al Clinton Arms di Shakespeare Street. Qui fu approvata la proposta di un certo JS Scrimshaw di cominciare a praticare il football e prese così vita il Nottingham Forest Football Club, una squadra con un fascino straordinario. La prima partita della storia dei Reds fu contro il Notts County, l’altra squadra della città, il 22 marzo 1866: fu subito derby dunque. In quella riunione si decise anche che il Club avrebbe acquistato una dozzina di berretti con nappe del colore “rosso Garibaldi”, dal nome del famoso patriota italiano, allora molto famose in Inghilterra: vennero così stabiliti i colori ufficiali della squadra, che ancora oggi riporta la citazione del Garibaldi red sulle tribune del City Ground. Nel 1888, quando venne costituita la Football League, al Club venne respinta la richiesta di partecipare e dunque il Forest si iscrisse alla Football Alliance, che vinse nel 1892 (assicurandosi in questo modo un posto in campionato). L’annata 1897-1898 fu forse una delle più incredibili di quei primi anni di vita del Club. Dopo aver perso le quattro precedenti semifinali, i Reds riuscirono a compiere un cammino meraviglioso in FA Cup. Nella prima partita si sbarazzarono del Grimsby Town con un rotondo 4-0 e, nel turno successivo, ripeterono la grande prestazione contro il Gainsborough Trinity. La partita seguente fu contro il West Brom e fu molto più complicata delle altre, con i Reds che vinsero 3-2 in una combattutissima partita. In semifinale, la squadra sfidò il Southampton e pareggiò per 1-1, venendo così costretta al replay (vinto poi 2-0) che permise al Forest di giocare l’attesissima finale contro gli acerrimi rivali del Derby County. L’incontro si disputò in una magica atmosfera creata da una cornice di pubblico di 62.000 tifosi e, sebbene i Reds fossero considerati sfavoriti, le reti di Arthur Capes (doppietta) e John McPherson permisero al Forest di sollevare la loro prima grande coppa. Nel 1898, il Club si trasferì al City Ground dopo che una raccolta fondi concertata permise di ottenere le 3.000 sterline necessarie. Con una FA Cup in bacheca e ambizioni in abbondanza, il futuro prometteva molto bene per i Tricky Trees.
La storia recente
Partiamo dal 1975, con l’anno che rappresenta l’inizio dell’era Brian Clough. In quel periodo, il Forest si trovava in Second Division, ma il tecnico inglese riuscì a riportare i suoi ragazzi in massima serie appena due anni dopo l’inizio della sua gestione. L’annata successiva fu straordinaria per i Tricky Trees. Il Club, compiendo uno dei più grandi miracoli della storia dello sport, si proclamò infatti campione d’Inghilterra (davanti al Liverpool) e vincitore anche della League Cup in una stagione davvero magica. L’anno dopo, se possibile, è stato ancora più magico. Nonostante il secondo posto in campionato, il Club ha messo in bacheca ben tre titoli: il Community Shield, la Coppa di Lega e la prima, indimenticabile, Coppa dei Campioni. Il cammino nella competizione europea fu straordinario: ai sedicesimi di finale, i Tricky Trees sfidarono proprio il Liverpool, con cui tanto avevano lottato per la vittoria del campionato in quegli anni e si imposero con un totale di 2-0; poi l’AEK Atene (a cui i Reds rifilarono un perentorio 7-1); poi, ai quarti, lo Zurigo (5-2 totale); e il Colonia in semifinale (i tedeschi vennero eliminato solo dall’1-0 della partita di ritorno, dopo il 3-3 dell’andata). In finale, gli inglesi se la giocarono, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, contro il Malmö e grazie alla rete di Trevor Francis (che venne poi a giocare anche in Serie A con le maglie di Sampdoria e Atalanta) sollevarono per la prima volta nella loro storia la “coppa dalle grandi orecchie”. Per tutti coloro che pensavano ad un gran colpo di fortuna dei Reds, Brian Clough preparò una sorpresa ancora più incredibile nella stagione successiva. Oltre alla vittoria in Supercoppa UEFA, il Club tornò a vincere la Coppa dei Campioni, imponendosi questa volta contro l’Amburgo di Felix Magath e Kevin Keegan, grazie alla rete di John Robertson (che aveva fornito a Francis l’assist nella vittoria della stagione precedente).Per quanto riguarda gli ultimi anni, invece, il Forest ha vissuto una serie di stagioni particolarmente tribolate, essendo stato lontano dalla massima serie inglese per ben 23 anni consecutivi e avendo, in questo periodo, militato anche in League One. Per fortuna dei tifosi dei Reds, la maledizione che sembrava accompagnarli dal 1999 è stata rotta a Wembley lo scorso maggio.
La scorsa stagione
La scorsa stagione è entrata nella storia del Club, poiché, attraverso i play-off, i Reds si sono guadagnati il loro ritorno nella massima divisione inglese. Oltre ad un quarto posto in campionato, maturato attraverso una rimonta straordinaria firmata dallo stesso Steve Cooper (che aveva sostituito Chris Hughton alla guida del Club e lo aveva ritrovato all’ultimo posto della classifica di Championship), i Tricky Trees hanno compiuto un ottimo percorso anche in FA Cup, dove sono stati eliminati ai quarti di finale, dopo essersi sbarazzati di squadre come Arsenal e Leicester. La finale del play-off, giocata a Wembley davanti a circa 80.000 tifosi, è stata vinta per 1-0, contro l’Huddersfield Town, altro Club che ha una grandissima storia nella massima divisione del calcio inglese. Il Forest si è portato in vantaggio dopo l’autogol di Levi Colwill e, come nelle storiche finali di Coppa dei Campioni vinte, i Tricky Trees hanno trionfato per 1-0.
La stagione in corso
Il Forest, grazie alla promozione in Premier League, ha guadagnato una cifra molto alta di denaro che è stata usata soprattutto per costruire una squadra capace di competere alla massima divisione. Gli acquisti sono stati tantissimi, ben 14 ad oggi, e anche di alto livello, come dimostrano gli arrivi di: Dean Henderson, Jesse Lingard (entrambi dal Manchester United), Taiwo Awoniyi (dall’Union Berlin per una cifra record per il Club), Emmanuel Dennis (dal Watford), Moussa Niakhaté (dal Mainz), Neco Williams (dal Liverpool), Remo Freuler (dall’Atalanta) e Cheikhou Kouyatè (dal Crystal Palace). Oltre ad aver pescato anche alcuni buoni talenti dalla Championship, il Club è riuscito anche a mantenere il pezzo più pregiato della propria rosa, il giovane talentino gallese Brennan Johnson, autore di ben 18 gol nello scorso campionato. Secondo le speculazioni, inoltre, il proprietario greco Evangelos Marinakis (che detiene le quote di maggioranza anche dell’Olympiakos), sta per regalare ai tifosi del Club un vero e proprio gioiello: il centrocampista francese Houssem Aouar, proveniente dal Lione, un giocatore capace di far compiere il vero salto di qualità alla squadra. Nelle prime due uscite stagionali, il Forest ha perso all’esordio contro il Newcastle (0-2) e ha vinto al ritorno al City Ground contro il West Ham (1-0 con anche un rigore parato): un discreto avvio per una squadra che mancava in Premier League dal 1999.
Lo sapevate che?
- L’Arsenal deve le sue divise rosse al Nottingham Forest. Era il 1895 e due anni dopo la squadra del nord di Londra sarebbe diventata un club professionistico, grazie all’acquisto di Fred Beardsley, Bill Parr e Charlie Bates. Questi tre portarono con loro la loro storica divisa rossa del Forest, Club con cui avevano giocato precedentemente, dalla quale poi l’Arsenal prese ispirazione per le proprie divise;
- il record di cui vanno più fieri i tifosi del Club, però, è quello che vede il Forest essere l’unica squadra d’Inghilterra ad avere più titoli internazionali (le due Champions) che nazionali (la sola First Division 77-78). A simboleggiare il doppio successo europeo, inoltre, ci sono le due stelle presenti sopra il classico albero, nel logo della società.
- anche il Forest è stato un pioniere. Nel 1874 fu la prima squadra inglese a indossare i parastinchi, anche se fuori dai calzettoni, e, nel 1878, la partita contro lo Sheffield Norfolk fu accreditata come la prima occasione in Inghilterra in cui l’arbitro aveva usato un fischietto. Nello stesso decennio Sam Widdowson ideò la formazione “classica”, composta da un portiere, due terzini, una linea di tre mediani e cinque attaccanti. Questa tattica ha resistito alla prova del tempo ed è stata ampiamente utilizzata fino agli anni Sessanta;