La fine dell’era Seed e la Second Division – La storia del Charlton (parte 4)
5 min readContinua la serie sul Charlton! Nell’ultimo articolo, abbiamo parlato di un momento storico per questa squadra, ovvero la vittoria della FA Cup. Oggi, invece, racconteremo più stagioni degli Addicks, attraversando anche dei periodi complicati per il Club oppure avvenimenti indimenticabili diventati celebri per la squadra biancorossa.
Il rischio retrocessione
Gli Addicks, nella stagione 1947-1948 e 1948-1949, ottennero un 13° ed un 9° posto in First Division. Nell’annata 1949-1950, invece, le cose si complicarono per il Charlton, che rischiò la retrocessione. Tuttavia, la formazione londinese riuscì a salvarsi vincendo un incontro all’ultima giornata per 2-1, contro il Derby County, in una trasferta non semplice. Con un 20° posto nella graduatoria, la squadra fondata nel 1905 non visse l’incubo retrocessione e rimase in First Division.
Il copione non cambiò più di tanto per la stagione successiva: i ragazzi di Seed lottarono per prolungare la propria permanenza nella massima divisione. Anche questa volta ci riuscirono, aiutati anche da un campione come Hans Jeppson, che realizzò 9 gol in 11 presenze dando un contributo molto importante agli Addicks, che ottennero la salvezza. La formazione rossobianca potè godersi le giocate del bomber svedese soltanto per quell’annata, dato che il giocatore fece le valigie a fine stagione per trasferirsi in Italia, dove giocò per Atalanta, Napoli e Torino, segnando non pochi gol.
Il debutto di una leggenda del Charlton
John Hewie, per il Charlton, è stato qualcosa di più di un semplice difensore. Scendendo in campo 530 volte con la maglia degli Addicks, ha dimostrato di amare il Club ed è diventato l’idolo di tanti tifosi per via di questo suo attaccamento alla maglia. Ha giocato per tutta la sua carriera a Londra e, nel 1951, esordì con la squadra nata nel 1905. Fu un grande terzino, tuttavia diventò celebre poichè giocò in ogni ruolo, anche in porta in 4 occasioni. Parliamo di un campione così straordinario e che ha amato così tanto il Charlton che ha indossato sempre quella divisa rossobianca dal 1951 al 1966. Era nato in Sudafrica, tuttavia scelse di giocare con la Scozia, vista la sua parentela. In nazionale, disputò ben 19 incontri e debuttò nel 1956, in una partita contro l’Inghilterra terminata 1-1, giocatasi ad Hampden Park.
Una vittoria da record
Il 12 settembre 1953, il Charlton ospitò il Middlesbrough al The Valley. Tra l’altro, nel Boro c’era un fuoriclasse come Wilf Mannion, un attaccante straordinario. Tuttavia, in quell’incontro, non riuscì a trovare la via del gol e la sua squadra verrà umiliata dagli Addicks.
Quella partita, fu vinta dai ragazzi di Seed, che dominarono e vinsero con 7 reti di scarto. Sul web, si trovano poche immagini e pochi racconti della partita, tuttavia, secondo alcuni match report, pare che, clamorosamente, fu la formazione ospite a sbloccare l’incontro. Il Charlton realizzò in totale 8 gol: il sudafricano Eddie Firmani, in una forma straordinaria, mise a segno una tripletta, oltre a lui, anche Sid O’Linn e Gordon Hurst lasciarono un segno indelebile sulla partita, trovando entrambi per due volte la via del gol. La rete rimanente fu segnata da Stuart Leary. Fu un successo indimenticabile, con la squadra di Seed che, aiutata da grandi campioni e da un pubblico numeroso, dominò e umiliò il Middlesbrough.
L’autore di 3 di quegli otto gol, dopo 4 anni magici con gli Addicks, dal 1951 al 1955, lasciò il Valley e si trasferì in Italia, dove vestirà le maglie di Sampdoria, Inter e Genoa. Dopo queste 3 avventure nel nord del nostro Paese, decise di giocare a tornare per il Charlton. Dopo 8 anni lontano dall’Inghilterra, tornò ad abbracciare il pubblico londinese che tanto lo aveva amato in quegli anni in cui aveva vestito la divisa rossobianca. Fu un ritorno magnifico e una grande folla di supporters andarono ad accoglierlo al SE7, iniziando a sognare. In totale, questo giocatore straordinario, metterà a segno 89 gol in 177 presenze.
L’addio di Seed e la retrocessione
Nel settembre del 1956, finì l’era Seed. Il tecnico, che aveva scritto la storia del Club e che allenava gli Addicks dal 17 maggio 1933, fu licenziato e dovette lasciare il Valley. Dopo tantissimi anni magnifici, dopo aver condotto il Charlton alla vittoria più grande della sua storia, quella magica FA Cup del 1947 e dopo altri straordinari successi, dovette salutare i tifosi. Una leggenda che, ancora oggi, a distanza di tantissimi anni, i sostenitori della squadra nata nel 1905 amano. Un personaggio che è stato in grado di rendere grande un club che non aveva mai vissuto la First Division.
Il Charlton, dopo lo storico addio di Seed, abbandonò la massima divisione del calcio inglese e tornò in Second Division. Gli Addicks, per loro sfortuna, restarono in quel campionato per non pochi anni, restando lontani dalla First Division per tanti alti, fu quasi una maledizione.
Una partita indimenticabile contro l’Huddersfield
La formazione londinese, nel suo primo anno di ritorno nel secondo gradino della piramide del calcio inglese, giocò una partita diventata famosissima per via del risultato finale, contro l’Huddersfield Town. Il 21 dicembre 1957, andò in scena una partita tra la squadra rossobianca e i Terriers. C’erano circa 12.000 spettatori allo stadio, che assistettero all’incontro in quella fredda giornata. Les Massie sbloccò l’incontro e il Charlton, che giocava in casa quella partita, fu costretto a rincorrere. Alex Bain raddoppiò poco più tardi e la partita si mise davvero in salita per gli Addicks. Johnny Summers riaprì la partita al 47′. Tuttavia, l’idea di potere recuperare la partita si rivelò presto un’illusione. Al 49′, il giocatore della squadra ospite che aveva segnato 14 minuti prima lasciò nuovamente il segno sull’incontro e trovò la via del gol. Bill McGarry diede poi il colpo di grazia segnando il quarto gol. Al 62′, arrivò pure il quinto gol dell’Huddersfield. Che batosta per i londinesi! Un minuto dopo, John Ryan segnò il 2-5, che sembrava un gol capace appena di rendere quella sconfitta meno amara. Tuttavia, Johnny Summers, un giro di lancette dopo, segnò il terzo gol degli Addicks, il secondo in due minuti. In circa 120 secondi, la formazione di casa tornò in partita. Ma sembrava ancora troppo ripida la vetta da scalare, specialmente perchè il Charlton giocava in 10, visto che Derek Ufton aveva abbandonato il terreno di gioco nei primi minuti della partita per via di una slogatura di una spalla. Ma, quel giorno, il club londinese scrisse la storia proprio perchè riuscì a ribaltare quel risultato. L’autore del 3-5 segnò ancora una volta al 73′, poi ancora al 78′ e, un’altra volta, all’81’. Trascinato dai gol del bomber inglese, i londinesi rimisero la testa avanti e completarono una rimonta in cui nessuno aveva creduto. L’impresa degli Addicks fu cancellata dal gol del pari di Stan Howard, arrivato all’86’. Ma qualcuno doveva ancora dire la sua ultima parola. Con un gol all’89’, John Ryan fece esplodere lo stadio e portò il Charlton alla vittoria di una partita pazzesca!