Athletic Bilbao, il simbolo dei Paesi Baschi nel mondo – Dalla A alla Z, le storie di tutti i club europei più importanti
5 min readL’Athletic Club de Bilbao, di solito conosciuto come Athletic Club (in Spagna soprattutto) o più semplicemente come Athletic, è una società calcistica spagnola, con sede nella città di Bilbao, nei Paesi Baschi. Il Club, dalla nascita, può contare nel suo palmarès: otto campionati spagnoli, ventitré Coppe di Spagna, tre Supercoppe di Spagna, una Coppa Eva Duarte, e una Coppa dell’incoronazione, vale a dire l’equivalente della prima edizione della Coppa del Re, sebbene la Federazione calcistica spagnola non la reputi tale. Il Club basco gioca le proprie partite casalinghe nella “Catedrál”, il ristrutturato stadio di San Mamés, un impianto che può ospitare fino a circa 53.000 tifosi. L’allenatore che attualmente guida i Leones è Ernesto Valverde, ex-giocatore dell’Athletic e vincitore di due campionati spagnoli da allenatore con il Barcellona.
Le origini
Siamo nel nord della Spagna, nella Biscaglia di fine ‘800. È qui che, durante il periodo dell’industrializzazione, Bilbao e i suoi dintorni vissero, negli ultimi anni di quel secolo, un’impennata di passione per il calcio. I coloni britannici ai tempi presenti nel territorio e i giovani di quelle zone che avevano studiato nelle isole, spinti da un forte entusiasmo per questo nuovo sport, diedero vita, nel 1898, all’Athletic Club e cominciarono a disputare le loro prime partite al campio di Lamiako (a Leioa, comune di circa 30.000 abitanti). Nel 1902, inoltre, i giocatori indossarono per la prima volta le divise bianco-blu, debuttando all’estero, e vinsero il primo titolo: la Copa Coronación Alfonso XIII (la Coppa dell’Incoronazione Alfonso XIII). Il Club registrò poi il proprio statuto e integrò il Bilbao FC, creando dunque l’Athletic Club Sucursal de Madrid. Tra l’altro, nel 1889, il Sunderland Daily Echo, quotidiano britannico, aveva raccontato che si era disputata una partita a Bilbao tra marinai inglesi; questo conferma dunque come sia stata fondata questa storica squadra. Poco più tardi, arrivarono anche i celebri colori: il rosso e il bianco. Questa non fu l’unica novità introdotta dopo i primi anni dalla fondazione del Club: tramite un voto dei membri della dirigenza, infatti, si decise che la militanza all’interno della squadra sarebbe stata riservata ai soli giocatori baschi o, al massimo, ai francesi residenti nei Pirenei, ma di discendenza diretta basca. Qualche anno dopo, la formazione abbandonò il Lamiako e si trasferì per un breve periodo a Jolaseta (a Getxo, piccolo comune della zona), prima di stabilirsi definitivamente a Bilbao, nel 1913, iniziando i lavori di costruzione del loro iconico stadio, La Catedrál di San Mamés.
Foto di squadra dell’Athletic Bilbao dei primi anni (sito ufficiale del Club)
La storia recente
Partiamo dal 1996 e arriviamo al 2000, quindi parliamo dell’era Luís Miguel Fernández. Nel 1998 la società festeggia il centenario, centrando, sul campo, la qualificazione in Champions League e prolungando le celebrazioni, tra gli altri, con un concerto di Luciano Pavarotti al San Mamés, un’amichevole contro il Brasile, e una carovana in viaggio per i vari luoghi della Biscaglia. Per quanto riguarda il calcio giocato, però, il periodo post-centenario non è buono e infatti nelle due stagioni seguenti, i biancorossi non vincono alcun trofeo. Negli anni seguenti, la squadra basca si piazza sempre a metà classifica, centrando solo una volta la qualificazione alla Coppa UEFA. Nel settembre 2006, però, accade un avvenimento importante all’interno della società: viene eletta per la prima volta nella storia del Club un presidentessa donna, Ana Urquijo Elorriaga, agente immobiliare di Bilbao. Nel 2009, l’Athletic di Joaquín Caparrós riesce ad arrivare in finale di Copa del Rey, ma lì i Leones si devono arrendere allo strapotere del primo, irresistibile, Barcellona di Guardiola, che infatti si impone col punteggio di 4-1. Nel 2011-12, i baschi sono guidati dal grande allenatore argentino Marcelo Bielsa, che li porta in finale di Copa del Rey e di Europa League. In entrambe le partite, però, arriva una sonora sconfitta per 3-0 in Europa League con l’Atletico Madrid e in Coppa di Spagna di nuovo contro il Barcellona. Nel 2013-14, il Bilbao arriva 4° in campionato e ottiene l’accesso ai preliminari di Champions League, competizione alla quale i Leones effettivamente accedono ma che, tramite il terzo posto nel girone, abbandonano presto, venendo “retrocessi” in Europa League (dove poi verranno eliminati dal Torino). Inoltre, i biancorossi raggiungono nuovamente una finale di Coppa del Re, di nuovo contro il Barcellona, e forse il vostro intuito vi porta a pensare alla sconfitta. Così è stato, vincono ancora i blaugrana, questa volta per 3-1. È il 17 agosto 2015, quando l’Athletic gioca un’altra finale di coppa (questa volta è la Supercoppa di Spagna) contro il Barcellona. Questa volta la spuntano i Leones ottenendo la vendetta dopo le tre finali di Coppa perse. I biancorossi vincono addirittura 4-0 in casa, all’andata, e pareggiano 1-1 al Camp Nou, e tornando a sollevare un trofeo dopo trentuno anni di astinenza.
Ana Urquijo, la prima presidentessa donna della storia del Club.
I tifosi dell’Athletic a Bucarest prima della finale di Europa League 2011-12 contro l’Atletico Madrid.
La scorsa stagione
Immagine della scorsa stagione
La stagione in corso
La nuova stagione dell’Athletic Bilbao è iniziata bene per la squadra di Valverde. Ricordiamo che il mercato, per questo club, è certamente più complicato dato che, ovviamente, possono essere acquistati solamente giocatori baschi. Dunque, la dirigenza non può fare il mercato che tante altre società possono permettersi. Nonostante ciò, i rojiblancos hanno avuto un avvio di campionato positivo e dopo due partite si trovano a quota quattro punti in classifica, in virtù del pareggio inaugurale contro il Maiorca e la vittoria per 1-0 contro il Valencia di Rino Gattuso.
Lo sapevate che?
- Nel 2010, è stato fatto un sondaggio con i tifosi per capire se andare avanti a giocare soltanto con calciatori baschi o meno. Il 93% degli aficionados era favorevole con la proposta del Club e dunque non è cambiato nulla rispetto alle storiche tradizioni della società;
- Nonostante i titoli di Liga non siano gli stessi di Barcellona e Real Madrid, l’Athletic è riconosciuto, in patria, come la terza grande squadra del Paese, anche prima dell’Atlético Madrid. Questo è dovuto al fatto che i Leones, al pari di Barça e Real, è l’unica squadra a non essere mai stata retrocessa in Segunda División;
- La grande particolarità dell’Athletic è la “regola” di comprare solo giocatori di origini basche o che hanno fatto il settore giovanile in una delle sette provincie di Heuskal Herria. I Leones sono l’unica squadra al mondo ad avere una politica simile, dopo che la Real Sociedad (l’altra grande società basca) l’ha abbandonata in tempi recenti.