Rayo Vallecano, la “terza squadra di Madrid” – Dalla A alla Z, le storie tutti i club europei più importanti
6 min readIl Rayo Vallecano De Madrid è una società calcistica di Madrid, che attualmente milita in Primera Divisiòn, la massima serie spagnola, alla sua ventesima partecipazione nel campionato. Lo stadio di casa del club è il Campo de Fútbol de Vallecas, noto anche come Stadio Teresa Rivero. L’allenatore del club è Andoni Iraola. Il palmarès del club non è molto ricco, potendo contare solamente su una Copa de la Liga Segunda Divisiòn nel 1968, un antico trofeo che si giocava tra i club di seconda serie; 1 Segunda Divisiòn nel 2017-18; 2 coppe di Segunda Divisiòn B, nel 1984-85 e nel 2007-08; e altrettante coppe di Tercera Divisiòn, nel 1955-56 e 1964-65.
Le origini
In un periodo dove a darsi lotta erano le due squadre di Madrid, Atletico e Real, un gruppo di borghesi decise di fondare un nuovo club: così, nel 1924, a casa di Doña Prudencia Priego, nacque il Rayo Vallecano. Venendo oscurato dagli altri due grandi club della capitale spagnola e non potendo permettersi grandi campioni, per i primi 27 anni il club rimase tra la Segunda e la Tercera Division. Nel 1931, agli inizi della guerra civile spagnola, la società aderì alla Federación Obrera de Fútbol, entrando a far parte di un campionato ufficiale fin dall’inizio della sua storia; campionato dove rimase fino alla stagione 1939-40, anno dell’elezione del nuovo presidente Miguel Rodríguez Alzola, che iscrisse il Club alla Federación Castellana de Fútbol. La “ribalta” del Club iniziò nel 1950, l’anno dove venne firmato un accordo di collaborazione fra il Rayo e l’Atletico. Questo accordo portò, fra le altre cose, ad un cambio di colori del club, e alla vecchia divisa bianca venne aggiunta una striscia rossa.
La storia recente
Dopo 12 stagioni consecutive in Primera Division, nella stagione 2002-03 la squadra venne retrocessa in Segunda Division: il Rayo, gestito in panchina da Fernando Vázquez, Gustavo Benítez e Antonio Iriondo, arrivò all’ultimo posto. Nella stagione successiva, nonostante il Club partisse ad inizio stagione aspirando alla promozione dopo una sola annata, El Rajito venne clamorosamente retrocesso in Segunda Divison B, arrivando al 21° posto. Carlos Oruè venne scelto come allenatore per cercare di riportare in Segunda Division il club, ma venne battuto ai playoff dal Real Unión de Irún.
Dopo ben 4 stagioni con altrettanti allenatori in panchina, ed una sconfitta in finale playoff contro l’Eibar, nella stagione 2007-08 arrivò finalmente il ritorno nella seconda serie spagnola. Dopo la vittoria del Gruppo I. Dopo la vittoria nello spareggio contro il Benidrom, il Rayo affrontò prima Linares, e poi in finale lo Zamora. I Rayistas riuscirono a trionfare anche durante questa partita, grazie all’1-0 all’andata e al 2-0 al ritorno.
La stagione del ritorno in Segunda Division A fu un’ottima annata per il Club: Pepe Mel venne confermato allenatore, e il Rayo fece sognare ai tifosi per gran parte della stagione una doppia promozione, salvo poi terminare con un ottimo quinto posto in classifica. La stagione successiva fu invece molto più turbolenta: dopo un buon avvio di stagione, ci fu una grande crisi di risultati dopo Natale; Pepe Mel venne esonerato ed al suo posto arrivò Felipe Miñambres sulla panchina del club, che traghettò i Rayistas all’11° posto, a soli 3 punti dalla zona retrocessione.
L’annata 2010-11 fu caratterizzata dai gravi problemi economici che afflissero il club ed in generale tutta la Spagna. Come nuovo allenatore venne nominato José Ramón Sandoval, ma nè lui nè i giocatori percepirono a lungo lo stipendio. Il proprietario del Rayo Ruiz Mateos, colpito dalla crisi, fu costretto a vendere il club a Raúl Martín, che permise alla prima squadra, alla squadra riserve e a quella femminile di arrivare fino a fine stagione.
Il 27 giugno 2011, il club entrò ufficialmente in procedura di insolvenza. Il secondo posto ottenuto e il conseguente ritorno in Primera Division permisero però alla società di andare avanti, e il nuovo presidente Martín prese le redini del club acquisendo il 98% delle azioni, e occupandosi dei debiti.
Un grande mercato estivo, che vide approdare a Madrid, fra gli altri, l’ex Liverpool Dani Pacheco, e il ritorno di Diego Costa nella finestra invernale permisero al club di raggiungere una salvezza al cardiopalma, grazie alla vittoria per 1-0 all’ultima giornata contro il Granada.
La stagione 2012/13 vide uno storico 8° posto dal parte del Rayo, che grazie alle sanzioni inflitte al Malaga per la procedura fallimentare avviata permise alla squadra di qualificarsi per la Coppa UEFA.
la stagione successiva vide una nuova retrocessione del Rayo, nonostante gli 11.007 abbonati a sostenere la propria squadra del cuore. José Ramón Sandoval, Rubén Baraja e Míchel vennero nominati alla guida della squadra, che chiuse con un anonimo dodicesimo posto la prima stagione in Segunda Division.
La stagione 2017-18 vide un altro storico traguardo: la squadra guidata da Míchel ottenne per la prima volta nella storia il titolo di Segunda Divisiòn, raggiungendo il primo posto della lega. La gioia per la promozione fu però passeggera perché, nonostante il record di 13.000 abbonati, il Rayo andò incontro ad una nuova retrocessione.
La scorsa stagione
Il Rayo Vallecano, nella stagione passata, ha ottenuto 20 risultatati utili, 11 vittorie e 9 pareggi, che hanno fatto totalizzare 42 punti in campionato e conquistare la dodicesima posizione, che di solito è un piazzamento tranquillo, lontano dalla zona retrocessione, ma non nel caso della Liga 2021-22, in quanto il Rayo, al dodicesimo posto, aveva solo 4 punti in più del Granada che si è piazzato diciottesimo. I gol fatti in stagione sono 39, mentre quelli subiti sono 50. Se si segna un gol a partita va sempre bene, l’importante, a tal punto, è non prenderne altri, quindi il miglioramento della difesa è di sicuro un obiettivo. Adesso ricordiamo qualche risultato sorprendente, quei risultati che in pochi si sarebbero aspettati, del Rayo nella scorsa stagione: vittoria per 1-2 sul campo dell’Athletic Bilbao, la vittoria in casa e fuori per 1-0 contro il Barcellona, l’1-1 in casa fuori con il Valencia, pareggio in casa contro il Betis (1-1), e pareggio per 1-1 contro Siviglia e Real Sociedad.
La stagione in corso
Nelle amichevoli estive di pre-campionato, sono arrivati i seguenti risultati: 0-0, 1-1 e 2-2, rispettivamente contro Real Valladolid, Manchester United e Birmingham; poi le vittorie contro il Leganes per 1-2, e contro lo Sheffield Wednesday per 2-0. Invece, sul mercato, il Club di Madrid si è rinforzato prendendo a parametro zero Salvi Sànchez, Unai Lopez e Diego Lopez; poi in prestito è stato preso Florian Lejeune dal Deportivo Alavés; a titolo definitivo sono arrivati Abdul Mumin dal Vitòria Guimaraes e Pep Chavarria dal Real Saragozza; infine, l’unico partente, è stato Jonathan Montiel, in prestito, al Levante. Il campionato del Rayo non è iniziato benissimo, ma neanche male, visto il sorprendente 0-0 alla prima giornata al Camp Nou e uno 0-2 contro l’Espanyol alla seconda. Poi sono arrivate due sconfitte: 0-2 in casa contro il Mallorca e 2-1 in casa dell’Osasuna. Di sicuro poteva fare meglio il Rayo, che anche solo con la vittoria contro il Mallorca, avrebbe già iniziato a mettere in serie una buona quantità di risultati utili consecutivi.
Lo sapevate che?
- La stagione 2014-15 è storica da molti punti di vista: prima di tutto ricorre il 90° anniversario del Club, un importantissimo traguardo nella storia di ogni società. Il Rayo vede inoltre lo storico traguardo di 5 stagioni consecutive in massima serie, per la prima volta nella sua storia;
- La maggior parte della tifoseria Rayista si è distinta, negli anni, per i forti ideali antifascisti. I Bukaneros sono il maggior gruppo organizzato della tifoseria del Club. Dal punto di vista dei gemellaggi, la tifoseria rayista possiede un forte rapporto con le “Brigadas Amarillas”, ultras del Cadice. Invece, per quanto riguarda le rivalità, i Bukaneros hanno forti rivalità con le tifoserie concittadine di Real Madrid, Atletico Madrid e con quella del Getafe.