Portsmouth-Southampton: una battaglia navale che prosegue da oltre 120 anni
17 min readCi troviamo nel sud dell’Inghilterra, nella contea dell’Hampshire, ove sorge la città di Portsmouth. Parliamo di un’area abitata da oltre 205.000 persone, suddivisa nei distretti residenziali di Buckland, Copmon, Cosham, Eastney, Fratton (tenete bene in mente questo nome), Hilsea, Kingston, Milton, North End, Portsea, Paulsgrove e Somers Town. La maggior parte di questa città giace sulla Portsea Island, dove il Solent sfocia nella Manica. Si tratta di un’isola, come indicato dal nome, la cui area misura quasi 25 km² e dove troviamo un villaggio di pescatori. Uscire da quest’isola è quasi impossibile, poichè sono numerose le indicazioni stradali, così come i cartelli su cui è possibile leggere “Fuori città”, ma non viene fornita nessun’altra informazione su come abbandonare questo luogo. Ciò perchè, a una ventina di miglia di distanza, c’è la città rivale di Southampton. E il calcio inglese, ovviamente, non poteva che regalarci l’ennesima meravigliosa storia da raccontare: Portsmouth contro Southampton, il South Coast Derby.
Le due città
Cominciamo dalla città più famosa: Southampton. E’ abitata da 254.000 persone e presenta uno dei maggiori porti del Regno Unito, famoso perchè collegava con l’America Settentrionale; da qui, inoltre, è partito il Titanic. Durante la Seconda Guerra Mondiale, come tante altre città inglesi, è stata vittima dei numerosi bombardamenti della Luftwaffe, che l’hanno notevolmente danneggiata.
Adesso parliamo di Portsmouth, fondata nel 1180 da Jean De Gisors, di cui abbiamo tanto da raccontare. Avrete capito che la ragione della rivalità tra le due città è il proprio porto, visto che, da sempre, fanno a gara per avere quello più importante. Il nome di questa città, letteralmente, fa subito pensare a ciò: la bocca del porto, tradotto in italiano (porto che c’era a Portchester, vicino la città di cui stiamo parlando, che, una volta, era conosciuto come Portus Adurni). Un’atra ipotesi sull’origine del nome è la seguente: deriva da un capitano chiamato “Port” (vecchio nome piuttosto comune in Inghilterra) unito con il termine anglosassone “mutha”. Il simbolo di Portsmouth è la Spinnaker Tower, i cui lavori sono cominciati nel 2003 e terminati nel 2005.
Il Southampton FC
E’ arrivato il momento di parlare delle due squadre, partendo proprio dalle rispettive fondazioni. Più avanti parleremo del derby e dei vari scontri disputati. Innanzitutto, il Southampton vanta una FA Cup, conquistata nel 1976, e la sua casa è il St Mary’s Stadium. Il club prese vita nel novembre del 1885, in seguito a una riunione di un’associazione chiamata St Mary’s Church of England Young Men’s Association. Il primo match fu disputato sul campo posteriore dell’Hampshire County Cricket Club a Banister Court. Il risultato finale fu una schiacciante vittoria per 5-1 contro il Freemantle. Un giornale locale, l’Hampshire Independent, pubblicò il sabato successivo il resoconto della partita. Purtroppo, però, fu un riassunto molto breve, tant’è che vennero citati soltanto Ned Bromley, realizzatore di una tripletta, e il capitano A.A. Fry, che mise a segno due gol. Rimane anonimo l’autore del gol del Freemantle, oltre a “a member of the St Mary’s team” e al resto della squadra. Inoltre, l’Independent commise l’errore di identificare i Saints (soprannome dei giocatori del Southampton) come “Y.M.C.A”. Tuttavia, com’è possibile leggere nella frase di copertina, c’è scritto che la squadra vincitrice dell’incontro fu fondata “in connection with the St Mary’s Young Men’s Association” (“in connessione con la St Mary’s Young Men Association”). Si trattava di un’organizzazione dichiaratamente “muscular christian” dunque “cristiana muscolare”. I suoi membri, ai tempi, erano importanti negli affari parrocchiali, soprattutto come insegnanti di scuola domenicana e coristi. La “Y.M.A.”, oltre allo studio della Bibbia, aveva altri interessi, come il cricket e la ginnastica, per esempio. Gli Young Men si unirono alla Hampshire FA nel 1887. Nell’annata 1890-1891, questa squadra vinse la Hampshire FA Junior Cup dopo averla conquistata tre volte in tre stagioni consecutive. Nell’annata 1891-1892, il St Mary’s partecipò alla FA Cup, ma l’avventura si concluse abbastanza presto. I Saints, infatti, eliminarono il Warmley (vicino Bristol) in trasferta, travolgendolo con un pesante 4-1, ma poi arrivò la sfida con il Reading. Il Southampton trionfò, superando gli avversari con un 7-0, ma gli sconfitti protestarono e dichiararono che la formazione vincitrice della sfida disputò quell’incontro con due giocatori “illegali”. La FA accolse la protesta e i Saints abbandonarono la competizione. Tuttavia, confermarono il loro grande stato di forma conquistando la Hampshire FA Senior Cup nel 1892 e nel 1893.
Il Portsmouth FC
Adesso parliamo del Portsmouth FC, oggi famoso poichè è gestito interamente dai tifosi. Il club fu fondato il 5 aprile 1898 al numero 12 di High Street, nell’Old Portsmouth. Il primo presidente fu John Brickwood, proprietario della Brickwoods Brewery, mentre il primo allenatore Frank Brettell. Il Pompey (soprannome di cui spiegheremo tra poco l’origine) si affiliò alla Southern League nel 1899 e disputò il suo primo incontro il 2 settembre 1899, contro il Chatham Town, che fu sconfitto per 1-0.
La casa del club è da sempre Fratton Park. Lo stadio sorge, infatti, a sud-est del distretto di Fratton, citato a inizio articolo. Quest’impianto, oltre che per la sua età, è famoso perchè la sua tribuna più antica ancora in uso oggi, ovvero la South Stand, fu costruita negli anni ’20 su progetto di – indovinate chi – proprio lui: Archibald Leitch. Questa parte di Fratton Park è il cuore dello stadio, poichè ospita la sala riunioni, gli uffici e gli spogliatoi.
Il Portsmouth Point
Prima abbiamo citato il soprannome della squadra, ovvero “Pompey”. L’origine di questo appellativo è davvero curiosa. Secondo la versione più probabile, deriva da “Pom. P.”, ovvero l’abbreviazione di “Portsmouth Point”. scritta leggibile sul porto della città. Ma che cos’era questo “Portsmouth Point”? Si tratta di una zona della città conosciuta anche come “Spice Island”, che fa parte della Old Portsmouth. L’appellativo “Isola delle spezie” deriva dalla squallida reputazione della zona, che era nota come “Spice of life” (spezia della vita). A Portsmouth Point era facile trovare uomini che venissero arruolati nella marina di Nelson. In quest’area c’erano infatti numerosi ostelli, che offrivano loro un posto in cui passare la notte. La zona era famosa perchè c’erano moltissime prostitute. Quest’area forma il lato orientale dello stretto ingresso del porto di Portsmouth, di fronte a Gosport, sul lato occidentale. Il Point, storicamente, era fuori dai confini di Portsmouth e, con il passare dei secoli, è stato controllato grazie alle diverse fortificazioni che ne blindavano l’accesso. Nel XVI secolo furono attestati dei muri ed un cancello, che separavano il Point dal resto di Portsmouth. Questo cancello, nel 1571, era noto come North Gate e fu ricostruito intorno al 1600 per poi venire successivamente rinominato King James’s Gate dopo altri lavori nel 1687. Sul lato sud furono costruite la difese militari che proteggevano l’ingresso del porto. Nel 1500 fu dato il via alla costruzione di edifici civili nella zona, con magazzini di vario tipo. Lo sviluppo della zona proseguì in maniera positiva, tant’è che, nel XVII secolo, il Point diventa una destinazione popolare per i marinai in licenza delle navi ormeggiate a Spithead. Ciò porta la zona a diventare famosa per via dei comportamenti lascivi, visto che l’area era piena di pub e bordelli, come appare nell’incisione di Thomas Rowlandson, intitolata al Point. Tra l’altro, quest’ultima opera divenne ispirazione per l’omonimo brano musicale realizzato da William Walton, scritto nel 1925 per orchestra completa. Negli anni ’60 del XIX secolo furono rimossi i cancelli che controllavano l’accesso a questa zona. Oggi l’area fa parte dell’ambita e storica città di Portsmouth, e contiene la maggior parte delle prime difese rimaste della città di Camber Dock. Tutt’oggi, Camber Dock presenta una piccola flotta di pescatori ed un mercato del pesce. Adesso che abbiamo capito cos’è il Portsmouth Point e abbiamo conosciuto la sua storia, potremo dunque intuire perchè i tifosi del club tengano a questo posto.
Un’ipotesi su come “Pompey” sia diventato soprannome sia della squadra di calcio che della città stessa è dunque legato a come i marinai stessi abbreviavano “Portsmouth Point” nei diari di bordo, a mano, ma certamente non è nemmeno improbabile l’altra spiegazione legata alla scritta presente nel porto. Per tutte le altre possibili ricostruzioni, vi consigliamo di dare un’occhiata qui.
Torniamo al Portsmouth FC
Tre o quattro giorni dopo la prima partita disputata dal Portsmouth, terminata con una vittoria per 1-0 in favore del Pompey, la squadra nata nel 1898 gioca la sa prima gara a Fratton Park. Si tratta di un’amichevole, ma non contro una avversario qualunque: il Southampton. E’ il primo South Coast Derby della storia. Una sfida che da tantissimi anni regala spettacolo ed emozioni uniche. Il primo scontro tra queste due formazioni rivali fu vinto dal Portsmouth per 2-0; trovarono la via del gol Dan Cunliffe – ex giocatore del Liverpool – ed Harold Clarke, che aveva vestito precedentemente i colori dell’Everton. Il Pompey fu promosso in massima serie per la prima volta nel 1927. Questo club visse due grandi momenti prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e negli anni successivi alla fine del conflitto. Infatti, raggiunse più volte la finale di FA Cup, prima di vincerla sconfiggendo per 4-1 in finale il Wolverhampton nel 1939. Inoltre, Fratton Park vide il suo fascino aumentare con la costruzione, nel terzo decennio del ‘900, della tribuna nord, anch’essa ancora in uso. Il periodo di massimo splendore del Pompey arrivò nel dopoguerra, con la vittoria della Division One nel 1949 e nel 1950.
The Rivalry
Adesso parliamo della storica rivalità tra le due città e tra le due squadre. I fatti che innescano questo sentimento sono curiosi ma non sempre così chiari. Proviamo a descrivere le partite più importanti e i principali eventi che hanno creato tensione ed hanno peggiorato i rapporti tra le due città, per cercare di farvi capire come mai ci sia questa rivalità. Concludiamo dicendo che gli scontri tra le tifoserie di cui parliamo sono pochi, molti meno rispetto al Dockers Derby, su cui abbiamo pubblicato un articolo mesi fa.
Uno dei primi fatti che ha portato le due città ad essere in rivalità risale a mezzo millennio fa. Si dice che tutto sia nato circa nel 1510, quando fu costruita la Mary Rose, una nave da battaglia molto celebre, d’epoca Tudor, costruita su idea di Sir John Daltry. Quest’ultimo, in quel periodo, lavorava per Enrico VIII, Re d’Inghilterra, che visse a Southampton, nella residenza dei Tudor. I componenti di un fondo beneficiario che aveva la responsabilità di occuparsi della manutenzione dell’imbarcazione, ovvero il The Mary Rose Trust, hanno affermato ripetutamente che la nave fu costruita a Portsmouth.
Tuttavia, di acqua sotto i ponti, dal 1510 ad oggi, ne è passata. Per cui, nonostante questa storia sia molto affascinante, non è la causa della rivalità che consociamo noi oggi, ma posiamo vederla come una lontana avvisaglia. Avrete capito, però, che il disprezzo tra queste due città nasce per motivi davvero particolari. Abbiamo già raccontato il primo derby – quella famosa amichevole di Fratton park terminata con il successo del Pompey – adesso facciamo un salto in avanti nel tempo di qualche mese. Siamo nell’aprile del 1900 e Portsmouth e Southampton si sfidano in Southern League, dunque possiamo definire questa sfida come il primo derby di sapore ufficiale. Il risultato finale, anche questa volta come nel primo incontro, fu un 2-0 in favore del Pompey, che si aggiudica quindi il primo Hampshire Derby ufficiale. Fu un successo di grande prestigio per la formazione nata nel 1898, poiché si contendeva il titolo proprio con il Southampton, in quegli anni. Tant’è che la Southern League fu conquistata dai Saints nel 1901, ma nell’annata successiva fu il Pompey a mettere le mani su di essa. Ma, nel 1903 e nel 1904, la squadra che aveva perso il primo South Coast Derby riuscì a vincere questa coppa. Dunque, nei primi anni del nuovo secolo, furono i due club vicini e in rivalità a contendersi il trofeo. Una data fondamentale per questa sfida è il 13 gennaio 1906, quando Portsmouth e Southampton si sfidarono per la prima volta in FA Cup. Le due città avevano l’occasione di dimostrarsi la migliore facendolo in questo incontro di una competizione sacra per gli inglesi. La tensione va alle stelle. Il match è così sentito che, per via della grande affluenza di pubblico prevista per il primo incontro, gli ufficiali di stato civile di entrambe le città decisero di rinviare le elezioni generali del 1906 alla settimana successiva. Questo South Coast Derby si disputò al The Dell, vale a dire l’ex casa dei Saints, che fu inaugurato il 3 settembre 1898. Quattordicimila persone assistettero a quella sfida, con i tifosi del Portsmouth che tentarono, a fianco dei loro giocatori, di mettere in ogni modo in difficoltà Bill Stead, portiere inesperto alla seconda presenza in prima squadra con il Southampton. Tuttavia, l’estremo difensore riuscì a resistere e realizzò una “phlegmatic performance” e concesso soltanto un gol al Pompey, che ne incassò ben 5. L’unica rete del Portsmouth fu messa a segno dal goleador Dan Cunliffe. I Saints passarono il turno, ma vennero sconfitti dal Liverpool per 3-0. Nella stessa stagione 1920-1921, entrambi i club furono ammessi alla Football League e in questa annata, l’11 settembre 1920, si disputò il primo Hampshire Derby in quella categoria. Il risultato finale fu un 2-0 per i Saints, che inoltre – dopo due stagioni in Third Division – vinsero il campionato e parteciparono di diritto alla Second Division. Tuttavia, il Portsmouth raggiunse presto il Southampton conquistando una promozione molto importante. Ma fu ancor più celebre quella del 1927, che permise ai Blues di accedere alla First Division. Il Pompey divenne così il primo club del sud al di fuori di Londra a raggiungere la massima serie del calcio inglese. Fino a quei tempi, le due formazioni si erano sfidate 10 volte in Football League: 4 trionfi dei Saints, 3 del Portsmouth e 3 pareggi. Dal 1927 al 1960 la supremazia dei Blues fu piuttosto netta: arrivarono spesso davanti in classifica – spesso non di poche posizioni -. Vinsero la FA Cup nel 1939 e conquistarono 2 campionati nelle annate 1948-1949 e 1949-1950. Ma la superiorità del Pompey, durata per diversi decenni, terminò nel 1960. Quell’anno, i Saints ottennero la promozione in Second Division con il Portsmouth che aveva già abbandonato la First nella stagione precedente. Dagli anni ’60 in avanti, i Saints furono protagonisti di un grande e sorprendente processo di crescita e si trovarono quasi ogni anno in una categoria superiore rispetto ai rivali e, inoltre, i Blues perderanno qualsiasi sfida di Coppa contro il Southampton. La distanza tra le due società, che vedeva i Saints nella massima categoria ed il Portsmouth sprofondato negli abissi, fece si che i due club s’incontrassero poche volte in quel periodo. Tuttavia, giustamente, momenti importanti come la morte del portiere del Portsmouth, Aaron Flahavan, calciatore nato a Southampton, unì insieme ad altri eventi di questa importanza le due tifoserie. Gli anni ’70 furono ricchi di avvenimenti importanti per queste due squadre. Fino all’inizio di questo decennio, il rapporto tra le due tifoserie sembrava tutto meno che un clima di rivalità. Addirittura, i tifosi, quando non potevano assistere alla partita della squadra del proprio cuore perché giocava in trasferta, andavano a vedere giocare la formazione della città vicina. C’è chi dice che l’odio derivi dalla diversa fortuna economica delle due città. Nel 1976 si hanno due importanti cambiamenti per entrambe le città e per le rispettive squadre. Il porto internazionale di Portsmouth fu costruito di fianco al nuovo sperone autostradale M275, inaugurati entrambi nel 1976. Questo avvenimento non fu visto per niente bene dai portuali di Southampton, che reputavano questo progetto una minaccia per il porto della propria città. Nel 1978 il Southampton si guadagnò la promozione in First Division. Inoltre, durante il corso degli anni ’70, ci furono diversi episodi di teppismo calcistico. Nel frattempo, un Portsmouth messo sempre peggio perse il quinto derby di fila in un periodo compreso tra il 1966 e il 1976. Sempre nel 1976, i Saints, che si trovavano in Division Two, ottennero una storica vittoria in finale di FA Cup, contro il Manchester United, formazione di Division One. Grazie ad un successo per 1 a 0 in questa competizione, il Southampton riuscì a mettere le mani sulla coppa, alzandola al cielo di Wembley. L’autore del goal fu Bobby Stokes, nato a Portsmouth. Nello stesso anno, il Pompey venne retrocesso in Third Division. Dunque, un giocatore nato a Portsmouth fece vincere il primo ed unico trofeo della sua storia ad un eterno rivale della squadra della sua città d’origine, che, nel frattempo, stava vivendo uno dei momenti peggiori degli ultimi decenni.
All’iniziò degli anni ’80, il fuoco della rivalità tra Portsmouth e Southampton divenne ancor più ardente poiché i servizi di traghettamento attraverso la Manica furono spostati a Pompey. La stagione 1987-1988 ci offrì un grande spettacolo per quanto riguarda questo derby. Per la prima volta nella loro storia comune, le due formazioni rivali si sfidarono nella massima serie del calcio inglese. Fu la prima annata in cui i tifosi dei Saints utilizzarono il termine “skate” per rivolgersi ai sostenitori del Pompey. Il Portsmouth pareggiò 2-2 in casa, a Fratton Park, e vinse in trasferta al The Dell di Southampton per 0-2. Tuttavia, nonostante le soddisfazioni nel derby, i Blues furono retrocessi in Division Two dopo appena una stagione. Nel 2003, il Pompey riuscì a completare un lungo processo di ricrescita del club, che ottenne una promozione indimenticabile in Premiership. Questo evento riaccese la storica rivalità con il Southampton: era la prima volta che le due squadre si incontravano in una regolare competizione di campionato dalla stagione 1987-1988 della First Division. I Saints ebbero la meglio e conquistarono due dei tre Hampshire Derbies disputati tra le due squadre nell’annata 2003-2004, contro una sola vittoria del Pompey.
Harry Redknapp e i presidenti dei due club
Un motivo di grande odio tra le tifoserie fu Harry Redknapp: infatti, il tecnico inglese allenò il Portsmouth, ma tradì questi colori passando al Southampton e, dopo una breve esperienza su questa panchina. tornò al Pompey. Tra l’altro, questo suo comportamento portò anche i presidenti delle due società a litigare pubblicamente. Rupert Lowe, presidente del Southampton, Milan Mandaric’, del Portsmouth, non misero di certo un freno alla propria lingua e non si risparmiarono qualche “frecciatina” – qualcosa di più -. Lowe chiese poi un’inchiesta sulle scommesse irregolari nel periodo precedente alla riconferma di Redknapp. Si dice che la risposta di Mandaric’ fu questa: gli inviò per posta un’anatra in scatola come “regalo” di Natale (quando cominciò la diatriba, Lowe era a caccia). Aumentò così l’odio tra le tifoserie.
La beffa di Peter Crouch
Abbiamo già parlato di Redknapp, ora torniamo indietro nel tempo per raccontarvi una partita che lo riguardò da vicino. La rivalità si infiammò con la sua nomina a manager del Southampton nel dicembre del 2004. Erano passati pochi giorni dalle dimissioni da tecnico del Pompey che aveva firmato, meno di un mese prima, i Saints avevano il Portsmouth al St. Mary’s Stadium. Il mese successivo il Southampton sconfisse i Bluse in FA Cup, con uno storico goal dell’ex di Peter Crouch, su rigore, all’ultimo respiro – giocatore che tornerà al Pompey nel 2008 -.
La vendetta del Pompey
Il calcio offre sempre un’occasione per vendicarsi. Nell’incontro successivo in campionato, a Fratton Park, il Portsmouth trionfò per 4-1, nell’unico ritorno come avversario da parte di Redknapp in quello stadio. Per i Saints fu ulteriormente umiliante poichè il Pompey, il 15 maggio 2005, perse una sfida di Premier League in casa del West Bromwich, regalando così 3 punti ad una formazione che lottava proprio con il Southampton per la salvezza. Questa caduta dei Blues contribuì alla disfatta dei rivali che furono retrocessi in seconda serie per la prima volta dal 1978. I tifosi del Portsmouth celebrarono la sconfitta come una vittoria, visto che i Saints dovettero abbandonare la Premier League dopo la sconfitta del Pompey. Al termine del campionato, i Blues si trovarono in sedicesima posizione con 39 punti, seguiti da West Bromwich, con 34, Crystal Palace con 33, così come il Norwich, in ultima posizione, invece, il Southampton con 32. Scoppiarono nuove polemiche quando, dopo la retrocessione con i Saints, Redknapp passò al Portsmouth: aveva lasciato i Pompey nel 2004 per allenare i rivali, per poi tornare a guidare i Blues. Sicuramente i tifosi del Southampton ricorderanno meno volentieri dei “nemici” l’avventura di questo manager come tecnico della propria squadra. Infatti, il mister inglese, passò dalla retrocessione con i Saints alla vittoria della FA Cup con il Portsmouth. Questo celebre trofeo era stato messo nella bacheca dei Blues l’ultima volta nel 1939. Così facendo i Pompey ruppero un digiuno di trofei che proseguiva dal 1950. Fu un goal di Nwankwo Konu al minuto 37 contro il Cardiff City che permise al Portsmouth di alzare al cielo di Wembley la coppa. Inoltre, in quella formazione, c’era un certo Sol Campbell. Nel 2009 le cose peggiorarono ulteriormente per i Saints, che subirono una retrocessione pesantissima e sprofondarono in League One.
Dal 2010 ad oggi
Nel 2010 si giocò un altro South Coast Derby. Le due formazioni si sfidarono in FA Cup al St. Mary’s e l’incontro terminò con una schiacciante vittoria per 4-1 in favore dei Blues. Tuttavia, i Pompey non ricorderanno troppo volentieri quella stagione; nonostante il grande traguardo della finale di FA Cup raggiunta, fu un’annata brutta e assai complicata. I risultati ottenuti in campionato furono piuttosto deludenti e il Portsmouth fu retrocesso dopo aver subito una penalizzazione di 9 punti per colpa delle proprie difficoltà economiche. La crisi peggiorò l’anno dopo: entrambi i derby terminarono in parità, ma le sorti dei due club furono ben diverse. I Saints furono promossi in Premier League, i Pompey subirono una retrocessione in League One, dopo essere stati tormentati ancora dai problemi economici. Bisogna dunque aspettare un bel po’ di tempo per assistere ad un altro South Coast Derby. In assenza del Pompey vennero promossi il Bournemouth e il Brighton, due squadre di due città vicine a Southampton (rispettivamente distanti 48 e 97 km). I media descrissero gli scontri tra queste squadre come “South Coast Derby”. Ma, visto che la storia condivisa tra i club era quasi inesistente, i supporters del Southampton non considerarono mai “derby” gli scontri con Cherries e Seagulls. Nel settembre del 2019 le due formazioni si sfidarono in League Cup. L’incontro finì 4-0 per il Southampton che, con 11 tiri, realizzò 4 reti, mentre i Pompey con 16 non trovarono mai la via del goal. Inoltre, come riportato dal Corriere della Sera, prima della sfida accadde un fatto spiacevole, quasi comico per com’è finito. Un uomo di 52 anni sferrò un pugno ad un cavallo della Polizia. Lo stesso cavallo rincorse il tifoso che, ad un certo punto, cadde a terra e fu bloccato dagli agenti. Il supporter fu arrestato per crudeltà verso gli animali. Inoltre, altri 4 uomini furono trattenuti in custodia cautelare, tra cui uno ritenuto in possesso di materiale pirotecnico. Altri due giovani, uno di 18 e l’altro di 19 anni, vennero fermati con l’accusa di reato contro l’ordine pubblico. Successivamente la Polizia dichiarò che il cavallo, chiamato Luna, non si fece male e rimase in servizio.
Il 2015: Emirates e la Spinnaker Tower
Torniamo indietro nel tempo per raccontarvi una vicenda che non riguarda il calcio, ma centra con questa rivalità. Nel 2015 diecimila abitanti di Portsmouth firmarono una petizione contro la decisione del Consiglio Comunale della città di consentire ad Emirates di usare la sua livrea rossa e bianca per la sponsorizzazione della Spinnaker Tower – rosso e bianco sono i colori del Southampton -. Il Consiglio trovò un accordo con Emirates per usare invece il blu e l’oro, colori del Portsmouth.
Soprannomi
I tifosi del Portsmouth chiamano quelli del Southampton “scum” o “scummers”. Alcuni tifosi del Pompey ritengono che “scum” sia nata da un’acronimo che sta per “Southampton City (o Corporation) Union Man”. Si tratta di un termine che avrebbe avuto origine quando i lavoratori portuali di Southampton avrebbero attraversato, negli anni ’30, i picchetti dei lavoratori portuali di Portsmouth in sciopero. Questa storia, tuttavia, è improbabile perchè le due città si basano su due tipi di porti completamente diversi: Southampton ha un porto mercantile, mentre Portsmouth uno navale. I tifosi del Southampton, dal canto loro, cominciarono a chiamare i rivali “skates” dopo che, nel 1988, una fanzine dei Saints – The Ugly Inside – chiese ai suoi lettori di suggerire un termine offensivo per indicare i tifosi del Portsmouth. “Skates” fu scelto come alternativa a “matelot” per descrivere i marinai della marina, essendo la città rivale sede della Roayal Navy.
Oggi, seppur con tante difficoltà, i Saints militano in Premier League. Invece, i Pompey si trovano in League One. La distanza è dunque notevole, ma ci auguriamo di poter tornare ad assistere a quest’incontro così spettacolare e ricco di storia.