Feralpisalò 3-1 Reggiana, partita da dimenticare per i Granata
18 min readUna Reggiana già in vacanza cade in casa della Feralpisalò. Granata sconfitti 3-1 nel primo impegno di Supercoppa.
Una Reggiana deludente cade sulle rive del Garda contro la Feralpisalò a causa di una prestazione parecchio deludente con la vittoria del trofeo (anche se non particolarmente importante) che sembra irraggiungibile. Bisognerebbe infatti vincere contro il Catanzaro con uno scarto piuttosto largo. Peccato perché gli errori non sono stati soltanto tecnici, la svista principale riguardava l’atteggiamento: per almeno 45 minuti gli ospiti sono stati passivi e i padroni di casa hanno trovato due volte la via del gol in pochissimo tempo. Che dormita! In appena 15 minuti la compagine di Vecchi stende i Granata con le firme di Pittarello e Zennaro. Guglielmotti rimette i suoi compagni in carreggiata nel secondo tempo con un gol spettacolare. Siligardi ristabilisce le distanze nel finale.
I giorni prima della partita
L’1 maggio i sostenitori granata hanno celebrato un anniversario particolarmente speciale. Infatti, 29 anni prima, appunto il primo maggio 1994, la Regia dei tempi d’oro, che militava in Serie A, vinse a San Siro grazie ad un meraviglioso gol di Esposito, che valse la salvezza. Speriamo di ripetere quanto fatto dalla banda di Marchioro in quell’annata l’anno prossimo, seppur ci troviamo una divisione più in basso.
Da condividere poi questo bel post de La Gazzetta Granata, che ha pubblicato questa bellissima foto in cui le figure più importanti del “dietro le quinte” della Regia si sfidano in un avvincente incontro di calcio-balilla.
Fausto Rossi, uno dei registi di questa Reggiana, che, in quest’annata estenuante, si é confermato un giocatore di spessore davvero importante, ha annunciato la pubblicazione del suo libro Storie di Serie B.
Le emozioni passate insieme in questi anni meritavano di essere raccontate nel modo migliore per poter celebrare e scolpire nei cuori granata una grandissima cavalcata.
Mi auguro che possa essere, in maniera sfiziosa, un ricordo indelebile per chi ama la Reggiana e la Città di Reggio Emilia spiega il numero 5 della Regia.
Giusto poi ricordare il Grande Torino. Il 4 maggio tutto il mondo del calcio ha ricordato questa formidabile formazione, la quale, 74 anni fa, dopo aver scritto la storia di questo sport, fu coinvolta nella terribile sciagura di Superga dove tutta la squadra perse la vita.
“Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta”. – Indro Montanelli
Abbiamo scritto un articolo sul Toro di quegli anni, lo lasciamo qui sotto:
Bentornato Libu! Dopo aver passato un periodo particolarmente complicato a causa del grave infortunio al perone rimediato mesi fa, l’esterno destro della Regia torna a disposizione di Mister Diana. E adesso sarà davvero importante questo giocatore, visto che, purtroppo, Guiebre ha rimediato un problema fisico piuttosto grave, che lo porta a chiudere anticipatamente questa stagione in granata: una frattura del malleolo.
La mattina del giorno della partita si é tenuto nella sala conferenze dello Stadio Giglio un importante Convegno chiamato “Responsabilità sociale nel calcio, sostenibilità una scelta vincente. Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo” organizzato da Unimore e dalla società granata, le quali promuovono progetti sulla responsabilità sociale da diversi anni. Erano presenti, tra i tanti, il Presidente della Reggiana Carmelo Salerno e Matteo Marani, Presidente della Lega Pro.
Le formazioni
Feralpisalò: 4-3-1-2 per i padroni di casa. Pizzignacco in porta. Difesa composta da Tonetto, Di Gennaro, Pilati e Bergonzi. A centrocampo Balestrero, Carraro e Hergheligiu. Zennaro trequartista e in attacco Pittarello e Guerra.
Reggiana: L’ex della partita, mister Aimo Diana, adopera il suo solito 3-5-2 e stupisce tutti con un paio di scelte particolari (e, infatti, come al solito, non é andata particolarmente bene con le nostre probabili formazioni, purtroppo). Sorpresa tra i pali: parte tra i pali, a sorpresa, Voltolini e non Venturi. La retroguardia é esattamente come ce l’aspettavamo: Luciani, Cremonesi e Laezza. Rozzio deve infatti fare i conti con un problema fisico e quindi non figura nell’undici iniziale. L’esterno destro é il solito Guglielmotti. Sulla fascia sinistra, seppur abbia finalmente smaltito l’infortunio, non giocherà Libutti, visto che é da tanto che non disputa un incontro e deve riprendere confidenza, oltre che un minutaggio di una certe elevazione. Toccherà dunque a Fiamozzi fare avanti e indietro per la corsia su cui solitamente agisce Guiebre (come già detto, non a disposizione per via di una frattura del malleolo). I centrali di centrocampo sono Rossi, il quale vince nuovamente il ballottaggio con Cigarini, Muroni, che sorpassa Vallocchia nella contesa ad una maglia da titolare, e Nardi, nonostante non sia in uno stato fisico ottimale. Novità anche per quanto riguarda il reparto offensivo: il Tagliagole Adriano Montalto parte dalla panchina. Il duo d’attacco é infatti costituito da Rosafio e Pellegrini.
La partita
La Reggiana, dopo aver vinto il campionato, partecipa alla Supercoppa Serie C, una competizione che coinvolge Feralpisalò, Catanzaro e appunto i Granate, dunque le formazioni che hanno vinto il Girone A,B e C. In un torneo triangolare, dunque, le neopromosse in Serie B sono chiamate a dare spettacolo e a prepararsi al meglio al salto di qualità. Detto così sembra qualcosa di importante, ma, alla fine, questa contesa del trofeo non rappresenta quanto si vorrebbe vedere. Infatti assume un volto totalmente diverso: partite non particolarmente frizzanti tra formazioni che trasformano (e io dico anche giustamente, perché non ha senso rischiare di farsi male con un campionato che deve ancora cominciare) le gare in partite amichevoli. Sembra quasi un modo per non mandare le squadre in vacanza troppo presto. E, sinceramente, credo anche che sia un tentativo della Lega Pro di fare ricevere alla Serie C la visibilità che merita. Nel senso che la Serie C é un campionato di livello alto, pieno di giocatori molto giovani, piccole realtà o formazioni che si sono affermate anche in categorie superiori che devono ripartire dal basso dopo fallimenti o retrocessioni, che però viene un po’ soffocato dai diritti televisivi. Infatti non c’é il piacere di dire: “Guardo una partita di Serie C per passarmi il tempo” o magari perché si é curiosi di guardare delle squadre che comunque mostrano un gran calcio, perché nessuno, purtroppo, fa l’abbonamento all’azienda che si occupa della trasmissione di questo campionato, poiché per vedere Serie A e Serie B sono necessari altri due abbonamenti differenti e quindi anche un costo maggiore. Non credo che sia stato un caso il fatto che questa sfida tra la compagine di Vecchi e quella di Diana sia stata trasmessa anche su Rai Sport. E, alla fine, la scelta di disputare questo torneo triangolare é anche comprensibile, perché é necessario fare acquisire un certo valore ad un torneo che merita di essere più guardato, sia nel nostro Paese che all’estero. La Reggiana arriva a questo appuntamento molto rilassata, con dei calciatori che non sono nelle loro condizioni migliori e che, dopo aver fatto festa, devono recuperare il ritmo partita acquisito nel corso della stagione. Questa non é però una scusa o una giustificazione per giocare male: scendere in campo e fare una brutta partita solo perché questo torneo ha un valore basso sarebbe un errore, una mentalità sbagliata, oltre che una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi accorsi a vedere la Regia.
In seguito a questa lunga premessa, possiamo cominciare a raccontare la sfida. I sostenitori granata regalano sin da subito un’atmosfera davvero spettacolare, cantando a squarciagola, al momento dell’ingresso in campo delle due compagini, E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato! Coro che, negli ultimi giorni, é ormai diventato un tormentone. Sono i padroni di casa ad amministrare il primo possesso di questa sfida. E proprio i Verdazzurri realizzano un avvio di gara particolarmente arrembante, con la Reggiana che non scende in campo con il piglio giusto e sin dall’inizio é costretta a difendere e a sopportare le aggressive incursioni avversarie. Rumorosissimo il pubblico di fede granata, il quale comincia ad intonare, in seguito ad una manciata di minuti di gioco, Ovunque noi andrem’ per sempre canterem “Alé alé alé la Regia alé” Dopo appena 9 minuti c’é la prima occasione dell’incontro. Voltolini, con il piacevole sottofondo sonoro regalato dai sostenitori ospiti, che cantano in qualunque stadio giocherai… noi non ti lasceremo mai! cerca Nardi con un passaggio in verticale dalle retrovie, commettendo però un’ingenuità clamorosa. Carraro infatti aggredisce il 24 e gli sottrae la sfera, offrendola successivamente a Pittarello, che, dalla destra dell’area di rigore, sprigiona una conclusione di destro rasoterra ad incrociare e mette a segno la rete del vantaggio della Feralpi. Inizio terrificante per i Granata, che non danno segni di vita. La cosa che più mi stupisce non é l’errore in fase di uscita, bensì l’approccio alla partita totalmente errato. Zero creatività, timidi tentativi di fraseggio e personalità assente. Gli ospiti fanno l’opposto. E, alla fine, si può condannare quanto si vuole il portiere che ha commesso un errore grave, ma il gol era nell’aria e, se non fosse arrivato in questo momento, sarebbe arrivato poco dopo. È comprensibile la scelta di giocare con un po’ più di calma, ma questo non può significare spegnere il cervello. Blackout. E questo non é da Reggiana. Il popolo granata non si fa tuttavia abbattere e canta a volume più alto di prima, intonando Segna per noi… vogliamo vincere! Al quarto d’ora altra svista della compagine ospite in fase di uscita dal basso. Luciani, largo sulla destra, si allunga troppo il pallone e se lo fa soffiare da Zennaro, che poi lo lascia a Pittarello. Quest’ultimo vede la strada spalancarsi e conduce la sfera, per poi giocarla al 25 (che l’aveva precedentemente rubata al disattento braccetto di destra della retroguardia della Reggiana), il quale sfodera una conclusione precisa verso l’angolino basso alla sinistra di Voltolini. Palla in fondo al sacco e raddoppio Feralpi. Sembra di essere tornati a Fiorenzuola. È giusto provare a fare qualcosa di diverso nelle partite in cui, visto il valore scarso che hanno, puoi permettertelo, ma da una squadra così non ti aspetti certamente delle leggerezze di questo calibro. Pessimo inizio di gara degli ospiti e padroni di casa in vantaggio più che meritatamente. La formazione ospite, dopo avere subito due reti facilmente evitabili, schiaccia il tasto “reset” e, sostenuta dai suoi numerosi e rumorosi tifosi presenti, effettivamente reagisce, ma mancano le occasioni. I Leoni del Garda addormentano peraltro la partita, in seguito ad aver costruito un vantaggio solido e difficilmente abbattibile. Al 22′ salgono ancora i toni delle voci dei tantissimi tifosi della Regia, i quali cantano Forza la Reggiana… sempre al tuo fianco! A 3 giri di lancette dalla mezz’ora ecco finalmente un’opportunità per la squadra di Reggio Emilia. Sulle note di un coro (dal testo non riportabile a causa di una volgarità elevata) dei tifosi della Regia contro i Bagoli, Luciani, ultimo uomo a cui, come di consueto, viene richiesto il compito di impostare dal fondo, lancia lungo e cerca Pellegrini. La sventagliata del 16 è particolarmente precisa e il centravanti granata, all’interno dell’area di rigore, con le spalle rivolte verso la porta, cerca di amministrare nel modo migliore la sfera. Dopo averla addomesticata, la gioca a Rosafio, il quale trova un varco interessante in area di rigore e vi si infila, per poi fare partire una conclusione di sinistro. Il tiro viene però respinto da Pizzignacco, che sfodera un gran riflesso e mantiene la porta inviolata. Allontana poi la difesa della Feralpi. A 14 giri di lancette dal 45′ Pellegrini tenta un’incursione, ma va a sbattere sulle mura della squadra di casa, la sfera schizza poi dalle parti di Rosafio. Quest’ultimo tenta la conclusione dalla distanza, ma la sfera termina abbondantemente alta sopra la traversa. Al 32′ i tifosi della Reggiana cantano a volume altissimo
Alé, Reggiana alé
Non tifo per gli squadroni ma tifo te.
Granata é una malattia, non é un color,
la maglia che porti addosso é un’ossession’!
Nei minuti successivi accadrà davvero poco, quasi niente. La gara prende un ritmo quasi soporifero, con la Feralpisalò che non ha ovviamente voglia di elevare i ritmi di gioco e governa l’incontro dopo aver stabilito un distacco importante dagli ospiti. A 5 minuti dall’annuncio del recupero ci riprovano i ragazzi di Diana. Al 41′ il giocatore il più propositivo della Reggiana, Guglielmotti, porta a casa un calcio d’angolo mettendo al centro un pallone invitante che viene però deviato in calcio d’angolo. Gli ospiti non riescono tuttavia a rendersi pericolosi sugli sviluppi di questo tiro dalla bandierina. Al 44′ l’instancabile supporto dei tifosi della Reggiana sfocia in un coro cantato a volume altissimo, ovvero Sono granata al 100% e mai nessuno mi cambierà. Il primo tempo finisce senza recupero. 2-0 per i padroni di casa, a referto Pittarello e Zennaro. Basta una parola per descrivere questo primo tempo: delusione. Sarà vero che abbiamo vinto il campionato e che conta esclusivamente quello, quindi trionfare a Salò sarebbe quasi superfluo, ma é inaccettabile che una squadra giochi un primo tempo simile. Ma la cosa più assurda non é il gioco, perché magari fossero errori tecnici o tattici, sarebbe molto più difficile criticare l’undici di Diana, che merita assoluto rispetto dopo quanto ha costruito in questo lungo percorso. La cosa peggiore é che gli errori derivano da un approccio totalmente errato. Di questi undici giocatori, soltanto uno ha dimostrato carattere: Guglielmotti. Va bene andare in trasferta e perdere anche 20-0, purché si metta un minimo di spirito in quello che si fa, un briciolo di carattere. Non si può vedere una cosa del genere. E pur comprendendo la stanchezza e la voglia di arrivare al termine di questa stagione, mi sembra davvero stupido fare una partita simile. E poi sono d’accordo nel dire che questo torneo é un peso, perché non serve a nulla, ma almeno fate finta di impegnarvi.
Il pallone, Foto: AC Reggiana
La ripresa comincia con gli ospiti che muovono il primo pallone. Ci sono subito delle novità per quanto riguarda l’undici della Reggiana: Hristov prende il posto di Cremonesi. Al 47′ la Reggiana prova ad iscriversi alla partita con una manovra offensiva poco efficace. Raccoglie il pallone Tonetto, il quale si mette in mostra conducendo la palla per svariati metri e realizzando un’iniziativa personale degna di nota. Parte dal limite della sua area di rigore e, dopo aver saltato Rossi, arriva addirittura sulla trequarti, nella metà campo opposta. Poi sprigiona un tiro di mancino radente e centrale, Voltolini, impreciso, blocca in due tempi. Azione favolosa del terzino sinistro della Feralpi. Io, fossi Goretti, un pensierino ce lo farei… soprattutto dopo l’infortunio di Guiebre (Regia che comunque dovrà rinforzarsi acquistando almeno due esterni sinistri: purtroppo sappiamo che l’ex Modena farà ritorno alla base molto probabilmente, Nicoletti, purtroppo, non lo vediamo da un bel po’. Non ci sono altri esterni che possano giocare su quella fascia). Il 3 della squadra di casa é davvero bravo in entrambe le fasi, poi ha una falcata niente male. E dopo 48 giri di lancette accade l’unica cosa che non doveva accadere: infortunio per Laezza. Ha un taglio al volto, avrà bisogno di qualche punto di sutura. Provando a ricostruire quanto accaduto, penso si sia fatto male quando, cadendo, é andato involontariamente a sbattere contro il piede di Zennaro, che, anche lui per sbaglio, l’ha colpito in volto. Al 51′ il 23 della Regia lascia il terreno di gioco dopo essere stato medicato dallo staff sanitario granata. Vistosa fasciatura in fronte per il giocatore della compagine di Diana. Viene sostituito da Varela. La Reggiana, adesso a trazione anteriore, si sbilancia. I Granata passano ad un 4-3-3, con Guglielmotti e Fiamozzi che si abbassano nei ruoli di terzini. Il centrocampo non varia, cambia solo l’assetto offensivo, con l’artiglieria della Regia che adesso ha un’arma in più. A 7 giri di lancette dallo scoccare dell’ora di gioco la tifoseria ospite canta a gran voce Ovunque sarai non ti lascerò mai. Il centravanti gettato poco tempo prima nella mischia dal tecnico della formazione di Reggio si fa vedere sin da subito con le sue azioni personali e, al minuto 54, dopo essere arrivato a fondo campo, propone al centro un pallone morbido per Rosafio, che non riesce però ad indirizzare la sfera verso il bersaglio. Al giro di orologio numero 57′ Rossi innesca Nardi sulla sinistra con un suggerimento preciso. Il 24 della Reggiana offre poi a Fiamozzi, che allarga sulla destra per Guglielmotti, la locomotiva della Reggiana. Il 44 granata, tuttavia, anziché provare l’ennesimo spunto palla al piede, decide di provare una conclusione dalla distanza. E così sprigiona un tiro di destro ad incrociare potentissimo e anche abbastanza alto. Traiettoria imprendibile, con il pallone che si insacca alla destra di Pizzignacco. Meraviglioso gol dell’esterno destro della squadra di Diana, che mette a segno un gol capolavoro e riapre la partita. C’era bisogno del giocatore con più carattere per raddrizzare una partita tremenda. Sigillo meritatissimo per il giocatore della squadra ospite. Che missile! Solo applausi per un calciatore che ha dato tutto dall’inizio di quest’annata ad oggi.
La rete di Guglielmotti, foto: AC Reggiana
I giocatori celebrano la rete messa a segno, foto: AC Reggiana
I festeggiamenti, foto: AC Reggiana
E ora la Regia acquisisce una fiducia maggiore e, dopo aver ritrovato l’entusiasmo giusto, si getta nuovamente all’attacco. Due giri di orologio in seguito allo scoccare dell’ora di gioco gli ospiti ottengono una chance invitante su calcio di punizione, sulla trequarti, in seguito ad un fallo di Zennaro ai danni di Rosafio. La distanza é notevole, ma i ragazzi di Diana sanno che possono rendersi pericolosi anche sugli sviluppi di questo calcio da fermo. Calcia di mancino il centravanti della Regia con il numero 7 sulle spalle e, con una pregevole conclusione, supera la barriera allestita dall’estremo difensore della Feralpi e indirizza verso lo specchio la sfera. La palla, però, termina sul fondo dopo aver sfiorato il palo alla sinistra di Pizzignacco. Reggiana vicina al gol del pari con una magia del suo attaccante, alla ricerca di conferme dopo un’annata un po’ al di sotto delle aspettative. Al 64′ Vecchi opta per una tripla sostituzione: fuori Hergheligiu, Pittarello e Zennaro, dentro Palazzi, Siligardi (grande ex dell’incontro) e Butic. Nei minuti successivi la partita prende una piega già vista: i Granata si sforzano e cercano di graffiare gli avversari, ma non trovano varchi poiché l’attenta retroguardia dei Leoni del Garda non concede spazi. Dopo 70 giri di lancette anche Pellegrini prova un tiro dalla distanza di sinistro, ma non riesce ad inquadrare la porta e manda alto sopra la traversa. A 18 giri di lancette dal 90′ si fanno risentire i padroni di casa. Il 26 della Feralpi entrato in campo da poco trova con una palla profonda l’altro subentrato, in maglia numero 9; quest’ultimo vede Voltolini fuori dai pali e si fa ingolosire dal pallonetto dalla lunga distanza, ma il risultato finale non é un granché. Al 73′ Varela riceve da Rosafio e cerca una conclusione a giro dalla distanza, ci troviamo sulla fascia sinistra. Blocca il portiere della squadra di casa. Due minuti più tardi Diana si gioca due carte interessanti: Capone e Cigarini, escono l’ex Sassuolo Pellegrini e Nardi, altro che oggi ha fatto gli straordinari. Al giro di lancette numero 31 della ripresa i tifosi provenienti da Reggio Emilia cantano A spasso con te! A 11 dall’ora e mezzo di partita ecco Musatti per la Feralpi, con Guerra che gli cede il posto. All’81’ il 28 che ha da poco effettuato il suo ingresso in campo si libera di due avversari e poi calcia da lontano. 1-0 per la NASA. Dopo 81 giri di lancette ecco Montalto, fuori Muroni. All’83’ i sostenitori della Regia intonano Tu non resterai mai da sola: la Sud/il GV sarà sempre con te! A 4 dal 90′ viene ammonito Cigarini per un intervento su Carraro. Un attimo dopo i tifosi della Regia cominciano a cantare Ci sentirai cantare e battere forte le mani…Qualche istante più tardi i Gardesani sostituiscono Balestrero con Salines. E nel frattempo avviene anche il cambio di coro: si passa a Reggiana gol… fino al 90′! Al minuto 88 Granata pericolosi sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il numero 8 granata spedisce la sfera nel cuore dell’area di rigore, Hristov, completamente libero, schiaccia di testa. La palla finisce la sua corsa sul fondo. Buona occasione per gli ospiti. Cigarini, già in un paio di occasioni, ha fatto la differenza. Da quando é entrato lui c’é più ordine e la squadra assume un’identità un po’ più chiara. È sicuramente un vantaggio avere a disposizione sia lui che Rossi, diciamo che le alternative a centrocampo non mancano. All’ora e mezzo di gioco ecco la segnalazione del recupero: si proseguirà per altri 5 giri di lancette. La Reggiana continua a spingere, ma i padroni di casa riescono ad arginare gli avversari, come già fatto in precedenza. Non riescono a sfondare i Granata. Al 93′, a recupero dunque inoltrato, attacca la Feralpi. Palla profonda di Carraro su calcio di punizione, Butic gioca molto bene spalle alla porta e apparecchia la tavola per il tiro di Siligardi, che, con il mancino, supera Voltolini con una conclusione dalla distanza spettacolare. 3-1 Feralpi e partita archiviata. “Complimenti” tra l’altro all’autore del gol per aver esultato mettendo la mano sull’orecchio, per stuzzicare i tifosi avversari. Stai giocando un trofeo che vale meno di zero, abbi almeno un minimo di riconoscenza nei confronti di chi ti ha sostenuto quando eri a Reggio. Alla fine, per il mondo granata, sei soltanto uno dei tanti, per giunta ex bagolo. Dopo 95 minuti giunge al termine la gara tra i Gardesani e la Reggiana. Brutta frenata per la banda di Diana, che avrebbe potuto fare di meglio, specialmente nella ripresa.
I giocatori salutano i tifosi a fine partita, foto: AC Reggiana
I tifosi della Reggiana, foto: AC Reggiana
I sostenitori granata, foto: AC Reggiana
Ancora i tifosi ospiti, foto: AC Reggiana
Forza Cremo!
La Cremo é viva e può ancora salvarsi! I Grigiorossi hanno infatti sconfitto 2-0 lo Spezia e hanno guadagnato tre punti fondamentali in chiave salvezza, superando appunto una diretta concorrente alla conquista di questo obiettivo. Sarebbe un raggiungimento davvero importante, anche se ancora difficile da ottenere, e meritato per una tifoseria speciale che da tantissimo tempo sostiene anche la Reggiana.
Complimenti al Genoa!
Grifone, é Serie A. I Rossoblù tornano nella massima divisione del calcio italiano dopo aver scontato un anno di pena nel purgatorio della Serie B. La banda di Gilardino, resasi autrice di una splendida cavalcata, ha infatti ottenuto la promozione in A. Nel capoluogo ligure é esplosa la festa. Inoltre, é un traguardo ancor più bello per i sostenitori genoani che vedranno i rivali della Sampdoria, sprofondare in B, rischiando peraltro il fallimento. Onore a questa squadra e quest’ambiente meraviglioso per il raggiungimento di questo splendido obiettivo. Davvero grazie anche a loro per il supporto riservatoci in queste stagioni.
Commento
Non mi dà fastidio perdere, mi dà fastidio perdere senza aver giocato. Puoi perdere 100-0, ma se dai tutto quello che hai, esci per lo meno dal campo a testa alta. Oggi abbiamo regalato un tempo e quindi non si può essere contenti di questa squadra. E non condivido l’opinione di chi dice che non si può contestare la squadra perché ha vinto il campionato, perché avere una mentalità simile, a maggior ragione dopo aver vinto la Serie C, non può essere questa. Eravamo già tutti in vacanza e penso che Diana avrebbe dovuto evitare che questo accadesse. Avevo paura che potesse capitare una cosa simile e purtroppo é andata così.
Male Voltolini. Sarà che non giocava una partita da tanto tempo, ma non dà sicurezza. Colpevole inoltre di aver regalato il primo gol agli avversari. Non ha il carattere di Venturi. Luciani deludente, anche lui ha commesso un errore grave, che é costato alla Reggiana un gol. Tutto sommato ha fatto una buona partita, con la sua solita costruzione dal basso, ma non siamo ai soliti livelli. Cremonesi ok, si fa trovare pronto quando occorre. Laezza bene: lotta tanto, non si fa saltare e mostra il suo solito carattere. Passiamo agli esterni: bene entrambi. Fiamozzi ha fatto la solita partita ricca di tante giocate non eclatanti ma comunque importanti e corrette, però resto dell’idea che potrebbe mettere qualcosa in più nella fase offensiva. Guglielmotti migliore in campo. Cuore, testa, voglia di giocare, personalità… tutto ciò di cui la Regia aveva bisogno oggi. Nardi era stanco e non é riuscito ad esprimersi come sa fare, non capisco perché Diana non abbia scelto Vallocchia. Rossi un po’ al di sotto delle aspettative, specialmente dopo le ultime partite. Un po’ disordinato, ha inventiva ma non riesce ad innescare con una certe continuità i centravanti. Rosafio mi é piaciuto: si é vista un’enorme voglia di rifarsi dopo l’annata non brillante e ha sfiorato il gol, peccato non l’abbia trovato. Pellegrini bene: solita vivacità e attacco della profondità, avrebbe meritato qualche occasione in più. Hristov ha fatto una buona partita e, anche se non é stato chiamato in causa spesso, si é fatto trovare pronto. Varela ha aggiunto la sua solita imprevedibilità al gioco della squadra ospite ed era quello che ci voleva. Cigarini mette ordine e amministra correttamente il pallone. Capone prova a spingere e a riscattarsi, ma non si rende mai pericoloso. Montalto senza voto causa il basso minutaggio ottenuto, ma comunque é stato parecchio statico come al solito.
Voltolini 5
Luciani 5,5
Foto: AC Reggiana
Cremonesi 6
Foto: AC Reggiana
Laezza 6
Guglielmotti 7,5
Muroni 5,5
Foto: AC Reggiana
Rossi 5,5
Foto: AC Reggiana
Nardi 5,5
Foto: AC Reggiana
Fiamozzi 6
Rosafio 6,5
Foto: AC Reggiana
Pellegrini 6
Foto: AC Reggiana
Diana 5
Hristov 6
Varela 6
Foto: AC Reggiana
Cigarini 6
Capone 5,5
Foto: AC Reggiana
Montalto s.v