Reggiana in Serie B: l’analisi giocatore per giocatore
25 min readVisto che la Reggiana ha vinto il campionato e l’anno prossimo dovrà giocare in Serie B, é opportuno cominciare a fare un’analisi riguardo i giocatori che Diana ha avuto a disposizione in questa magnifica annata, terminata come speravamo. Di seguito il mio personalissimo giudizo su tutti i calciatori che il tecnico granata ha potuto schierare in questa stagione.
L’analisi giocatore per giocatore
Innanzitutto é necessaria una premessa: sono tutti pareri personali. Inoltre, le valutazioni sono esclusivamente legate al rendimento ottenuto durante il corso della stagione e il giudizio riguardo la possibile conferma in B, l’anno prossimo, non é necessariamente collegato con il voto. Per concludere, questa non é la squadra che vorrei vedere durante la prossima stagione, ma semplicemente una serie di considerazioni riguardo ogni calciatore che ha giocato almeno un minuto quest’anno (é scontato infatti dire che la Reggiana dovrà intervenire sul mercato).
Turk: Breve parentesi in prestito dal Parma a Reggio Emilia. In un lasso di tempo decisamente corto, dimostra di essere un portiere capace di sfoderare prestigiosi riflessi. Nella prima gara casalinga di campionato incassa un gol da centrocampo da Pinna, contro la Lucchese. Per il resto si rende spesso autore di prestazioni brillanti, anche se dà l’impressione di essere un po’ disorientato, qui a Reggio. Forse proprio questa sua poca confidenza in un ambiente completamente diverso da quello in cui si trovava precedentemente lo porta, gradualmente, a trasmettere meno sicurezza a tifosi e squadra, per poi cedere il posto tra i pali al solito Jack Venturi. Non si discutono certamente le sue doti, infatti non a caso adesso gioca alla Sampdoria e probabilmente farà una carriera degna di nota (anche in chiave nazionale), però, a Reggio, non si é trovato particolarmente bene. A metà stagione viene rispedito al mittente dopo aver trovato poco spazio (lo stesso DS Goretti aveva dichiarato, nella conferenza stampa di metà stagione in cui furono chiamati in causa lui, Salerno, il DG Vittorio Cattani e il Vice Presidente Fico, che i Gialloblù erano insoddisfatti dello scarso minutaggio ottenuto da questo giovane talento).
Turk 5,5/10
Venturi: Solita e solida sicurezza tra i pali. Eredita il posto tra i pali da Turk e si conferma un portiere fenomenale. Che bello rivedere questo giocatore difendere la porta del Giglio in seguito a tutti gli infortuni che lo hanno assalito! Rispetto al collega che ha lasciato Reggio per tornare a Parma garantisce un’affidabilità maggiore. Dotato di una personalità davvero importante, guida spesso la difesa con la voce, facendosi sentire di continuo. Tra l’altro proprio il suo carattere e il suo affidamento verso la maglia granata hanno portato la tifoseria ad innamorarsi di lui (non soltanto per i festeggiamenti, ma, in generale, Jack é sempre stato molto disponibile e gentile con tutti i sostenitori della Regia). Sfodera anche lui delle parate sensazionali e tiene continuamente la porta immacolata. In 28 uscite, dopo essersi meritatamente conquistato il posto tra i pali in seguito a mille sacrifici, una personalità fantastica e una voglia di giocare incredibile, incassa solamente 17 reti. Nonostante non abbia mai parato un rigore (fortunatamente non abbiamo commesso tanti falli all’interno della nostra area di rigore quest’anno), ha sempre dimostrato una solidità incredibile e ha compiuto degli interventi davvero miracolosi in più uscite. Aiutato anche da una retroguardia che ha compiuto un’annata sontuosa, é sempre stato una certezza fondamentale. Questo giocatore é un grande esempio per tutti perché non si é mai arreso neanche dopo essere stato tormentato in maniera davvero pesante dai problemi fisici.
Venturi 8/10 Adatto alla Serie B
Voltolini: Poco utilizzato e quindi poco da dire. Nel periodo in cui Turk non brilla Diana lo lancia nelle gare contro San Donato Tavarnelle e Fiorenzuola. Incassa 5 reti in appena 2 presenze, visto che, purtroppo, figurava nell’undici iniziale protagonista del blackout di Fiorenzuola, tuttavia colleziona anche un clean sheet in una gara casalinga. Anche lui é a Reggio da tanti anni e merita davvero l’affetto del suo pubblico.
Voltolini s.v
Hristov: Arriva alla Reggiana in estate, con il campionato alle porte, e non trova parecchio spazio, ma spesso si rende protagonista di prestazioni di pregevole fattura. Per tutta la stagione rappresenta un’opzione importante per Diana, pur non figurando quasi mai nell’undici iniziale. Giocatore che, certamente agevolato da una fisicità spaventosa, rende spesso la vita difficile agli attaccanti che marca e si rende anche letale di testa. Ad Ancona, in una trasferta persa dai Granata (che tuttavia uscirono dal campo a testa altissima) trova la gioia personale con un’ incornata vincente che rappresenta il momentaneo vantaggio della Regia, prima della risalita degli ospiti. Non é un giocatore particolarmente bravo con i piedi e spesso viene sacrificato nella costruzione dal fondo, che viene continuamente lasciata a Luciani, giocatore sontuoso di questa squadra, tuttavia, anche lui fa vedere di essere capace di arginare chiunque provi a saltarlo.
Hristov 6,5/10 Adatto alla Serie B
Rozzio: Pilastro della squadra. Capitano e trascinatore della Reggiana in questa magica annata. Miglior difensore della Serie C. Bandiera granata, conduce anche in questa stagione, con grande saggezza, la banda di Diana al successo, governando abilmente la retroguardia. Pure lui aiutato da una fisicità devastante, erige un muro davanti alla porta di Venturi e non si fa saltare mai. In tutta la stagione non credo di averlo mai visto sbagliare un colpo di testa o un intervento. Unica pecca l’espulsione rimediata contro il Cesena, in un match cruciale di questa Serie C. Per il resto, anche lui, mette in mostra una solidità difensiva davvero eccezionale. Pure lui, seppur tecnicamente non sia al livello di Luciani, costruisce la manovra dal fondo e non esita nell’eseguire sventagliate splendide, con cui lancia i velocissimi esterni o con cui cerca i punti di riferimento offensivi. Quando la Regia vive un momento buio, lui tira fuori la voce e ribalta la situazione. Quando le cose vanno male lui migliora la situazione. Non sbaglia una partita. Rappresenta inoltre un’arma importante sui calci d’angolo, vista appunto la sua fisicità e le sue doti nel colpo di testa. Seppure gli attaccanti che l’hanno affrontato non avranno certamente bei ricordi di questo difensore, poiché non é che proprio accarezzi i centravanti che marca, é un giocatore estremamente corretto: 4 cartellini gialli e una doppia ammonizione in 28 partite. Ha superato un infortunio tempo fa e, una volta tornato, ha dimostrato subito di essere essenziale per questa squadra. Trova inoltre una rete, che corona la sua fantastica annata. Capitano, leader, colonna portante, bandiera della Reggiana. Rozzio é tutto.
Rozzio 9/10 Adatto alla Serie B
Cremonesi: Chiamato in causa poche volte e meno incisivo rispetto alla scorsa stagione. Giocatore capace di imporsi di testa grazie alla sua fisicità e arma da sfruttare sui calci da fermo, Michele Cremonesi viene coinvolto di meno in un’annata particolarmente importante. 12 presenze, ma 1 rete messa a segno, a dimostrazione di come possa essere utile per questa squadra. Coadiuvato da Rozzio é in grado di costruire una muraglia inaffondabile davanti alla porta di Venturi; purtroppo, però, finisce continuamente sulla lista dei cattivi del direttore di gara: 7 ammonizioni, dunque quasi un’ammonizione ogni due partite. Nonostante il poco coinvolgimento, sforna con continuità prestazioni di spessore e si dimostra, come l’anno scorso, una soluzione importante per il tecnico della Regia. Alla fine, il basso minutaggio é derivante da una retroguardia che ha sempre dato certezze e dunque cambiare gli interpreti non avrebbe avuto molto senso. Cremonesi resta un giocatore utile e che potrà fare la sua parte, in caso di rinnovo, anche in B.
Cremonesi 6/10 Adatto alla Serie B
Laezza: Torna in campo dopo una lunghissima assenza causa infortunio, é il vero acquisto del mercato estivo granata. Dopo un periodo infinito lontano dal campo torna a calpestare il manto erboso del Giglio e si rivela un giocatore quasi indispensabile per la Regia. Non particolarmente veloce ma comunque dotato di un fisico che gli permette di imporsi sugli attaccanti avversari, non si fa mai saltare e non sbaglia neanche un colpo di testa. Insuperabile nell’uno contro uno e dotato di una personalità davvero importante, si dimostra un pilastro della retroguardia della squadra di mister Diana, il quale ha proprio lodato, nell’ultima conferenza stampa, il comportamento e la professionalità di questo calciatore, che non ha mai mollato nonostante i problemi fisici che lo hanno afflitto, per poi tornare in campo e realizzare prestazioni importanti. Se Venturi mantiene spesso la porta inviolata lo fa anche grazie al notevole contributo di questo giocatore. Purtroppo il suo carattere lo porta anche a subire qualche cartellino di troppo. Finisce sulla lista dei cattivi 5 volte per essere stato ammonito, rimedia inoltre 2 doppie ammonizioni ed un’espulsione, quest’ultima sul campo della Lucchese (i Granata trovarono lo stesso la vittoria, però) per un fallo non necessario a centrocampo e anche abbastanza doloroso per l’avversario. Purtroppo uno dei problemi di questa Regia é questo: quando saltano i nervi, si buttano le partite.
Laezza 7,5/10 Adatto alla Serie B
Chiesa: Quasi mai chiamato in causa, si fa trovare pronto nonostante sia acerbo quando Diana lo getta nella mischia. 1 sola presenza per lui in quel di Montevarchi, quando entrò al posto di Cauz.
Chiesa s.v.
Cauz: Giocatore duttile, forte tecnicamente e difficile da superare, si dimostra ancora una volta un giocatore utile all’interno dell’organico granata. Non sempre titolare, si trova spesso in ballottaggio con Laezza, ma quando Diana lo schiera lui risponde sempre alla grande. Tra i difensori della formazione di Reggio Emilia é probabilmente quello più adatto per arginare un centravanti imprevedibile e capace di attaccare la profondità. È giovane ma gioca come un giocatore d’esperienza e rappresenta anche un elemento chiave per il futuro della Reggiana. Non figura sempre nell’undici titolare e questo alla fine fa capire quanto sia messa bene in questo reparto la formazione di Diana. Inoltre, per lui non vale certamente il discorso fatto con Laezza: 4 cartellini in 24 partite, dunque 1 ogni 6 incontri. Anche lui rappresenta un’arma aggiunta sugli sviluppi dei calci d’angolo. Trova peraltro un bottino pregevole per essere il braccetto di sinistra di una difesa a 3: 2 reti messe a segno in questa bella annata. È lui a stappare la gara di Olbia, quella che porterà la Reggiana alla vittoria del titolo dopo il risultato della Recanatese contro l’Entella. Un calciatore che la Reggiana deve tenersi stretto.
Cauz 7/10 Adatto alla Serie B
Nicoletti: Purtroppo per lui, questo breve capitolo in maglia granata non conterrà racconti particolarmente piacevoli. Arriva a Reggio con l’obiettivo di rinforzare la corsia di sinistra e di fare rifiatare un Guiebre che (tra poco parleremo anche di lui) ha dovuto fare gli straordinari per tutto l’anno. 5 apparenze con la formazione di mister Diana, coronate peraltro da un assist. Parliamo sicuramente di un giocatore interessante, che ha del potenziale niente male e che non ha fatto fatica ad inserirsi in quest’undici, tuttavia un gravissimo infortunio lo sta tenendo impegnato tutt’ora. È un peccato non aver potuto vederlo correre avanti e indietro per la fascia dello Stadio Giglio durante il corso di questa stagione.
Nicoletti s.v.
Luciani: Seppur fisicamente non sia un carro armato, dimostra durante il corso dell’intera stagione di essere un difensore fenomenale, perfetto per il gioco di Diana. Gioca braccetto nella retroguardia a 3 governata sempre con esperienza assieme al compagno, nonché capitano, Paolo Rozzio e mette in mostra sia le sue doti difensive, sia quelle tecniche. Il mister della Reggiana adopera spesso un calcio offensivo in cui la spinta degli esterni conta tantissimo e spesso predispone una linea difensiva piuttosto alta, che, in fase di impostazione, arriva addirittura a pestare la linea del centrocampo. Luciani risulta particolarmente utile in questa fase di costruzione e diventa quasi una sorta di regista aggiunto. Inoltre, ogni tanto, riesce a farsi notare anche con qualche sovrapposizione, scattando alla destra dell’esterno e proponendosi anche in avanti. È stato, per tutta l’annata, uno dei pilastri di questa squadra ed é certamente un giocatore di alto livello. Anche lui é inoltre piuttosto duttile, poiché può ricoprire anche il ruolo di terzino destro nella difesa a 4, adoperata da Diana sin dall’inizio nell’incontro con il Catanzaro (anche se, ormai lo sappiamo tutti, il tecnico granata predilige la difesa a 3). La cosa che un po’ preoccupa di questo giocatore é il fisico, poiché compirà 34 anni il prossimo gennaio e dunque non é detto che riuscirà a mantenere gli straordinari ritmi avuti quest’anno (31 presenze, 74% di titolarità e 70% di minuti giocati). Tuttavia, se dovesse riconfermarsi il giocatore di quest’ultima annata sotto quest’aspetto, sarebbe nuovamente una risorsa primaria per la squadra.
Luciani 7,5/10 Adatto alla Serie B
Libutti: Nelle gerarchie di Diana parte dietro rispetto a Guglielmotti, per poi ottenere stabilmente il posto da titolare in seguito all’infortunio del 44. Presenta caratteristiche differenti rispetto al compagno con cui si contende il posto sul binario di destra. Infatti quello che porta probabilmente il tecnico granata a preferire inizialmente l’ex Renate é l’accelerazione, poiché pochi, in Serie C, vantano un cambio di passo simile. Il 17 granata, tuttavia, mostra sin dall’inizio di avere una marcia in più per quanto riguarda la fase difensiva e la sua partecipazione alla manovra offensiva é spesso molto importante per la squadra. Contare i chilometri percorsi da questo calciatore durante l’arco dell’intera annata é quasi impossibile, con tutte le volte che si é proposto in avanti per ricevere il pallone (magari scodellandolo successivamente in area di rigore) e con tutte le volte che si é posizionato alla destra di Luciani nel momento in cui occorreva serrare gli spazi agli avversari. Bandiera di questo club, dopo tutte le stagioni disputate con il granata cucito sulla pelle, si riconferma ad altissimi livelli per l’ennesima stagione e guadagna meritamente l’affetto dell’intera piazza, che si é affezionata già da tempo ad un calciatore che é a Reggio da una vita. Purtroppo, anche lui, subisce un grave infortunio, ovvero la rottura del perone, che lo porta a vedere il campo da lontano per svariato tempo. Adesso é tornato a disposizione e, da qui in avanti, potrà ancora dare tanto alla Reggiana, come fatto in questi anni in maniera fantastica.
Libutti 7/10 Adatto alla Serie B
Fiamozzi: Approda alla corte di Diana il 17 gennaio ed é un colpo di mercato interessante, oltre che economico (il 15 granata era infatti rimasto svincolato) per la Reggiana, la quale ha bisogno di rimpolpare le corsie laterali, che hanno bisogno di un innesto per rafforzarsi viste le soluzioni limitate. Inizialmente non convince, anzi, delude parecchio. Ci si attende tanto da un prospetto che ha calcato i campi della Serie A indossando la casacca dell’Empoli, ma, almeno in seguito alle prime uscite con la formazione di Reggio Emilia, mette in evidenza le sue grandi difficoltà nell’adattarsi al calcio della Serie C. Sarà sicuramente un livello inferiore, ma anche un calcio diverso. Sicuramente il periodo di stop non l’avrà aiutato, ma, comunque, ci si aspettava qualcosa di più. Pian piano comincia a crescere e a migliorare, realizzando una buona fase difensiva e mostrandosi anche in avanti qualche volta, seppur non con la stessa accelerazione di Guglielmotti o Libutti. Se fosse arrivato in condizioni migliori, avrebbe certamente potuto fare qualcosa in più.
Fiamozzi 5,5/10 Non adatto alla Serie B
Cigarini: Leader, direttore d’orchestra, cervello e cuore della squadra. La Reggiana é costretta a fare a meno di lui per diverso tempo a causa dell’infortunio rimediato a Salò durante la gara dei play-off dell’anno scorso, tuttavia il reparto dà segnali importanti anche quando manca un giocatore del calibro di Cigarini a governare la squadra. Al suo rientro la squadra assume un volto nuovo e mostra un calcio differente dettato proprio dall’ex Atalanta, il quale si conferma un calciatore fenomenale, nonché metronomo dell’undici di Diana. Non é un fantasista, tutt’altro, e non ha assolutamente lo strappo che hanno le mezzali, Kabashi e Nardi. Ciò che lo contraddistingue, però, é la testa. Sarà più lento di loro, ma, nel vedere la giocata o comunque la linea di passaggio percorribile, é fenomenale. È una colonna portante della squadra anche sotto aspetti differenti, vale a dire la comunicazione. Dotato di un’esperienza pazzesca acquisita giocando in giro per l’Italia e non solo, riserva a tutti i compagni le proprie indicazioni e si rivela un allenatore in campo, che sa esattamente cosa fare in ogni situazione. Peraltro é molto elegante ed é dotato di una tecnica strepitosa. Dunque, seppur sia un calciatore che non incanta con dei dribbling particolarmente spettacolari, si conferma, grazie a delle caratteristiche che nessuno ha in Serie C, un pilastro di questa Reggiana, nonché un giocatore indispensabile per Diana. Vanta dei numeri niente male, inoltre, per un centrocampista che gioca davanti alla difesa: 4 assist in 16 presenze (numero di apparenze esponenzialmente ridotto rispetto a quello della scorsa annata a causa appunto del problema fisico accusato).
Cigarini 7/10 Adatto alla Serie B
Rossi: Solita certezza per la Reggiana. Dimostra, come ogni anno, una grande autorevolezza e, in fase di impostazione, sbaglia raramente la giocata. Giocatore di esperienza e grande amministratore di ogni pallone che gli finisce tra i piedi, imposta l’azione meravigliosamente, lanciando spesso i compagni che chiedono il pallone. Come Cigarini, Fausto Rossi é un calciatore che merita una categoria di livello superiore alla Serie C e lo dimostrano le stagioni con i club di prestigio per cui ha giocato (non tutti riescono a mettere a segno un gol contro il Barcellona di Messi). Anche lui é una pregevole garanzia in fase di possesso, poiché é lui che spesso alimenta le azioni posizionandosi in cabina di regia e, coadiuvato dai compagni di reparto, spesso si abbassa, avvicinandosi sulla linea di difesa, o addirittura posizionandosi su di essa, per provare il lancio lungo sull’esterno o comunque per trovare una linea di passaggio valida per sfondare (come successo ad Olbia, ad esempio). Sa giocare molto bene il pallone, a volte muovendolo con dei suggerimenti corti, a volte provando delle sventagliate o dei campi diversanti, e altre volte ancora con l’imbucata. Spesso i suoi passaggi sono davvero illuminanti e questo giocatore rappresenta una colonna portante di questa squadra, non a caso, nel finale di stagione, é riuscito a vincere più volte il ballottaggio a centrocampo con Cigarini.
Rossi 7,5/10 Adatto alla Serie B
Nardi: Grandissimo colpo di mercato della società. Giocatore sontuoso, fondamentale per questa squadra. Quando lui brilla, la Reggiana ha una marcia in più. Arriva in prestito dalla Cremonese (quest’ultima é retrocessa matematicamente in B e dunque, purtroppo, non sappiamo se avremo ancora a disposizione questo gioiellino per la prossima stagione) e, sin dagli albori della sua avventura in granata, dimostra una meravigliosa padronanza del pallone e delle doti tecniche incredibili. Oltre che un regista, é un grande fantasista, poiché quando decide di mettersi in proprio non lascia scampo a nessuno e trova spesso delle giocate efficaci e alle volte anche eleganti, con cui spesso si apre dei varchi interessanti per penetrare con le sue incursioni. È inoltre dotato di un tiro pazzesco (guardate la partita contro la Fermana a fine campionato) ed ha una personalità assurda. È uno dei pochi giocatori che, anche quando la squadra ha fatto fatica, non é stato messo in discussione. Diana l’ha sempre schierato e il 24 non ha mai deluso, sfornando prestazioni ottime ogni volta (le uniche partite in cui non è stato particolarmente brillante sono state quelle in cui é stato schierato quando non era al top della forma, poiché il calendario ha spesso avuto degli impegni piuttosto ravvicinati e il mister della Regia non voleva fare a meno di un calciatore così importante). I Granata non possono fare a meno di un calciatore come lui, perché é stato uno dei pochi giocatori a rendersi cruciale anche nelle partite complicate per la squadra. 37 partite, 5 gol e 2 assist, semplicemente un fenomeno di cui non si può fare a meno.
Nardi 8/10 Adatto alla Serie B
D’Angelo: Utilizzato raramente da mister Diana e poco più di una soluzione aggiunta per un centrocampo che sta molto bene e che non dipende certamente dall’ex 27 granata, decide di abbandonare Reggio in seguito ad un inizio campionato non positivo. Sicuramente un buon giocatore (come dimostrato nella trasferta di Palermo in Coppa Italia) ma non di particolare importanza per la Reggiana. In un reparto ricco di risorse, un calciatore come lui rappresenta semplicemente un’opzione per fare riposare i centrocampisti “tartassati” dal tecnico della Regia per via della loro affine tecnica e la loro cruciale importanza. Si trasferisce all’Avellino in seguito ad una prima fetta di stagione non particolarmente brillante allo Stadio Giglio.
D’Angelo s.v.
Sciaudone: Minutaggio irrisorio per lui nel corso di questo campionato. Trova spazio soltanto nelle ultime uscite e disputa tutto sommato delle buone partite, tuttavia la Reggiana può andare avanti anche senza di lui (ovviamente non perché sia un giocatore di basso livello, anzi, ha spesso dimostrato il contrario, ma semplicemente perché ci sono delle alternative importanti, su cui l’allenatore della Reggiana fa maggiore affidamento). È un giocatore con delle caratteristiche pregevoli, poiché é più fisico di diversi compagni di reparto e sa farsi notare con delle giocante interessanti negli ultimi 30 metri di campo. Tuttavia, probabilmente, il suo futuro sarà da altre parti e non continuerà a giocare allo Stadio Giglio (contratto in scadenza il 30 giugno e, dopo il poco spazio concessogli durante la stagione, sembra difficile che la società gli proporrà il rinnovo), dunque, dopo queste belle stagioni in granata (l’ex Cosenza é qua dall’estate del 2021) si può soltanto dire grazie ad un giocatore come lui: grazie!
Sciaudone s.v.
Kabashi: Altra clamorosa intuizione della società durante il mercato estivo, arriva a Reggio e si rivela da subito il faro della Reggiana, che, quando c’é nebbia fitta, può contare sulle sue giocate. Anche lui, seppur non abbia lo strappo di Nardi, é considerabile un fantasista, poiché é un calciatore che imposta molto bene l’azione e spesso si fa notare con giocate individuali di pregevole fattura. Vanta un sinistro magico e spesso si rende particolarmente incisivo trovando dei sigilli importanti con le sue imprevedibili conclusioni da fuori. Preciso, elegante e infermabile, l’albanese impiega poco tempo a conquistare la fiducia dei tifosi, che restano spesso incantati davanti alle progressioni palla al piede e alle invenzioni di questo calciatore che ha vestito la maglia della Juve ai tempi delle giovanili. Lui e Nardi mostrano a Diana di essere due calciatori su cui si può sempre fare affidamento e per il tecnico granata é spesso difficile cambiare le mezzali, che sono spesso più incisive degli attaccanti (il reparto offensivo, dopo ne parleremo, é stato piuttosto deludente, infatti, fatta eccezione per un centravanti che citeremo tra poco). Se non ci fossero stati lui e l’ex Cremonese, la stagione della Reggiana sarebbe stata notevolmente più complessa, poiché l’undici di Diana non avrebbe potuto fare affidamento su dei giocatori che, anche nei momenti più complicati, erano in grado di incidere sulla partita. Kabashi ne é un grande esempio: contro la Torres, in un periodo che ha visto la Reggiana attraversare delle difficoltà importanti, ha trovato la via del gol con una conclusione spettacolare da fuori. Questa squadra non può fare a meno di un giocatore con queste caratteristiche e, soprattutto, con questa personalità. I numeri, inoltre, parlano chiaro: 5 gol e 5 assist in 30 presenze con la Regia.
Kabashi 7,5/10 Adatto alla Serie B
Muroni: Figura poco spesso nella formazione iniziale di Diana, tuttavia si mette sempre a disposizione della squadra e disputa delle partite di livello importante. Giocatore non particolarmente fisico ma dotato di sopraffina tecnica, prova spesso delle incursioni stimolanti con cui scavalca gli avversari che si intromettono nel suo cammino verso la porta. È sicuramente un giocatore interessante, che può sempre tornare utile in questa squadra, tuttavia non ci si aspetta di vederlo nell’undici titolare del prossimo anno con una certa continuità. Rappresenta sicuramente una soluzione importante, anche a partita in corso, e arricchisce notevolmente l’organico granata. Si trovano pochi giocatori con queste abilità tecniche e le sue azioni individuali sono spesso efficaci, oltre che belle da vedere. Inoltre, nonostante il basso minutaggio, ha collezionato un bottino niente male: 24 apparenze, 1 gol ed 1 assist.
Muroni 6/10 Adatto alla Serie B
Orsi: Minutaggio non elevato per lui: 64 minuti in Coppa Italia Serie C e 14 in campionato. Giocatore giovanissimo e che quindi ha bisogno di trovare più frequentemente il campo, viene ceduto a metà stagione in prestito in Serie D.
Orsi s.v.
Vallocchia: Arriva a Reggio nella finestra del calciomercato invernale con lo scopo di rimpolpare il centrocampo. Pur non avendo il posto da titolare garantito, dimostra a Diana di poter sempre fare affidamento su di lui e spesso, seppur non sia un giocatore che vede la porta così frequentemente, si rende piuttosto utile. Non realizza giocate eclatanti, anzi, spesso gioca semplice per i compagni più vicini e provando anche ogni tanto, con il suo raffinato mancino, delle sventagliate che si rivelano interessanti. Grande innesto della società, poiché non ha faticato particolarmente ad inserirsi in questo ambiente e a sfoderare prestazioni significative sin dall’inizio. Alla fine si “limita” a mettere ordine in mezzo al campo, facendo un po’ da lavatrice in quel ruolo, e spesso questo compito si rivela importante. Tra l’altro é un giocatore giovane che ha già giocato in categorie maggiori, quindi può rappresentare, qualora la società decidesse di tenerlo (e potrebbe essere una buona idea) a Reggio, una soluzione interessante anche in chiave futuro. Inoltre, se dovesse continuare così, potrebbe avere sempre più possibilità di figurare nell’undici di Diana, anche se, come già detto, raramente questo tecnico scomoda Kabashi e Nardi. Tuttavia Vallocchia resta un calciatore molto interessante e può tranquillamente affrontare la B.
Vallocchia 6,5/10 Adatto alla Serie B
Guglielmotti: Accelerazione clamorosa + personalità= giocatore sensazionale. Guglielmotti é stato per tutta l’annata un calciatore su cui (escluse ovviamente le volte in cui era ai box per via di problemi fisici) la Reggiana ha potuto e, anzi, dovuto fare affidamento. Quando gli viene offerto dai compagni il pallone, lui parte in solitaria sulla fascia destra, seminando il panico sulla corsia e arrivando fino in fondo, concludendo l’azione personale con un traversone o magari con un tiro. Provvisto anche di una buona dote nella fase difensiva, questo giocatore fa passare giornate terrificanti a tutti gli avversari che hanno il compito di marcarlo. Statistiche da urlo per un esterno che gioca in una squadra che difende a 3: 5 gol e 5 assist in 27 presenze. Il suo carattere, tuttavia, lo porta ogni tanto a perdere anche la testa, come successo sul campo del Rimini. 1 espulsione (doppia ammonizione) e 6 cartellini gialli non sono il massimo per un giocatore che deve compiere infinite corse sulla fascia per eseguire entrambe le fasi. Finire sul taccuino del direttore di gara é una cosa pessima per lui, perché, in caso di sua espulsione, la Reggiana deve apportare delle modifiche importanti al suo undici, poiché perdere Guglielmotti significa lasciare la fascia completamente libera (non c’é nessuno alle sue spalle che lo copra). È un esterno che é spesso letale quando calcia da fuori, poiché é in grado di sprigionare delle conclusioni imparabili per tutti i portieri, come successo sempre in Romagna. È un calciatore formidabile in fase offensiva che può tranquillamente fare il salto di categoria.
Guglielmotti 7,5/10 Adatto alla Serie B
Guiebre: Da esterno destro ad esterno sinistro. Arriva in prestito dal Modena, che decide di non trattenerlo in gialloblù e di lasciarlo maturare in Serie C. Questo innesto si rivela forse il migliore della campagna acquisti di Goretti, poiché avrà praticamente sempre il posto da titolare garantito e non deluderà mai le aspettative. Giocatore tecnicamente clamoroso, dotato di un’accelerazione strepitosa e di una capacità di puntare l’uomo degna di nota, semina il panico sulla corsia di sinistra dello Stadio Giglio con delle incursioni palla al piede infermabili. Diana lo “massacra” (ovviamente in senso buono) dal punto di vista fisico non condendogli quasi mai un po’ di riposo (anche per assenza di mancini che potessero giocare da quella parte) ma il giocatore del Burkina Faso non accusa mai la stanchezza. Dà sempre un contributo indispensabile per la squadra. Quando la Reggiana non può contare sulla sua corsa, la partita si complica, perché questo giocatore costituisce un po’ la trazione offensiva di questa squadra, seppur non sia un centravanti. E dunque sarà importante, l’anno prossimo, avere un giocatore di spinta sul binario percorso ininterrottamente da Guiebre, in questa magica annata. Purtroppo la sua permanenza a Reggio non é certa, tutt’altro, poiché il cartellino non é di proprietà della società granata e il Modena, conscio di aver comunque ceduto a titolo temporaneo un giocatore niente male, lo rivorrà indietro, chiaramente. Purtroppo la sua avventura alla corte di Diana non si é conclusa nel migliore dei modi, poiché ha rimediato una frattura del malleolo che lo terrà lontano dai campi per un bel po’. Tuttavia si può soltanto fare i complimenti ad un calciatore che ha dato un contributo formidabile alla squadre: 34 partite, 2 gol e 6 assist. E mai verrà scordata la sua rete ad Olbia, partita che i sostenitori granata mai dimenticheranno poiché é valsa la promozione in Serie B.
Guiebre 7,5/10 Adatto alla Serie B
Rosafio: Che peccato. È impossibile scordarsi quel gol dell’anno scorso contro l’Entella, che ci permise di continuare a sperare (anche se poi sappiamo tutti com’é finita) nella conquista del titolo. Purtroppo é passato da giocatore capace di risolvere le partite a gara in corso a giocatore bersagliato dal pubblico per le sue scadenti prestazioni. È un calciatore estremamente interessante, però, questo non si può negare. Quello che più colpisce di Rosafio é il ruolo che ricopre, perché tutti, leggendo le formazioni, vediamo il 3-5-2 con lui prima punta, tuttavia bisogna anche osservare correttamente la fetta di campo che ricopre. Diana gli ha fatto interpretare un ruolo che non é assolutamente quello del centravanti (ed é stata, secondo me, una mossa corretta) e infatti abbiamo visto spesso quest’ultimo andare alla ricerca del pallone in zone del campo tutt’altro che avanzate, anzi, a volte addirittura a centrocampo. Dunque é una soluzione importante per la Regia perché ha delle caratteristiche uniche, tuttavia non ha lasciato il segno. Purtroppo, il suo finale di stagione, fatta eccezione per la partita con il Catanzaro, é stato terrificante. Ricordo l’assist realizzato contro il San Donato Tavarnelle (in casa), che é stato davvero un passaggio illuminante per Montalto, ma, per il resto, ha lasciato l’amaro in bocca. Forse il mister avrebbe potuto concedergli qualche minuto in più in alcune partite, ma ciò non giustifica una brutta annata. E poi é ancora difficile da scordare il rigore sbagliato in casa del Rimini. I rigori si sbagliano, non é quello il problema. La cosa brutta é che lui ha calciato con l’unico scopo di rispondere alle critiche del pubblico. Dunque ha tirato un pallone pesantissimo con una porta piuttosto ristretta a causa di ciò che stava vivendo. E continuo a dire che quel rigore l’ha sbagliato il pubblico granata, non Rosafio. La sua stagione non é un granché, tuttavia sono convinto che, se dovesse tornare ai vecchi ritmi, potrebbe essere molto utile anche in B.
Rosafio 5,5/10 Adatto alla Serie B
Varela: Il miglior attaccante della Reggiana in un’annata in cui il reparto avanzato ha fatto veramente tanta fatica. Quando schierato nella seconda metà dell’incontro non lascia scampo a nessuno. Si porta a spasso i difensori con i suoi dribbling ubriacanti, attacca la profondità di continuo e, quando gli arriva la palla tramite l’imbucata, non lascia scampo agli avversari. Anche questo é stato un acquisto perfettamente azzeccato da parte di un direttore sportivo che ha compiuto un lavoro eccellente. Resto convinto che la sua energia interminabile vada preservata per la ripresa e dunque non credo che dovrebbe figurare nell’undici che approccia la partita dal primo giro di lancette. Questo perché, quando entra durante gli sviluppi dell’incontro, quando la retroguardia avversaria comincia ad essere un po’ più in affanno, spacca la partita. Incontenibile. Attaccante sensazionale, che ha un rendimento pazzesco quando entra nella ripresa. È un centravanti di movimento che si libera di tutti gli avversari che si intromettono sul suo cammino con delle azioni individuali che non sono interrompibili. E poi, quel gol a Cesena… E’ stata una rete che nessuno dei tifosi della Reggiana presenti quella sera in Romagna scoderà. Un destro a giro sul secondo palo imprendibile che valse il raddoppio granata (finì 2-2 la partita). Non penso ci sia tanto altro da dire, un giocatore fantastico! Ha svoltato la stagione di una squadra che necessitava di maggiori conferme in quella zona del campo ed ha messo a segno delle reti davvero decisive. 4 gol e 3 assist in 25 partite. Bello ricordare inoltre il primo gol con la Reggiana, quando segnò, in quel di Lucca, con il fianco e, nella stessa partita, venne espulso.
Varela 8,5/10 Adatto alla Serie B
Lanini: Calo clamoroso. Dov’é finito il Lanini dell’anno scorso? La stagione, per lui, si apre nel migliore dei modi con una doppietta ai danni della Lucchese, ma questa partita degna di nota sarà succeduta da prestazioni deludenti. Le sue caratteristiche le sappiamo ormai a memoria: eccellenti doti tecniche e infallibilità assurda sotto porta. Quest’anno, i gol, non sono mancati (10 in 37 apparenze), tuttavia non possiamo affermare assolutamente che abbia ribadito i ritmi dell’anno scorso. È pur sempre vero che é arrivato in doppia cifra, ma questa stagione non é stata degna di nota. Il centravanti che conosciamo e che vogliamo vedere noi é quello che punta l’uomo e non ha paura di cercare il tiro dalla distanza, quello di quest’anno, però, é stato irriconoscibile. È stato poche volte brillante, anzi, spesso sotto tono ed é stato un peccato perché se la Regia avesse potuto contare maggiormente su questo centravanti, avrebbe trovato più volte la via del gol e avrebbe vinto il campionato prima di quanto fatto. Purtroppo l’attacco ha deluso parecchio e Lanini rappresenta la maggior delusione della stagione granata. Tuttavia vale lo stesso discorso fatto con Rosafio: se torna ai precedenti ritmi, si rivela un giocatore di cruciale importanza per questa squadra. Stagione sufficiente (per via dei 10 centri stagionali), ma comunque ci si aspettava di più.
Lanini 6/10 Adatto alla Serie B
Montalto: Del tutto fuori luogo nel gioco di Diana. Centravanti statico, che protegge il pallone giocando spalle alla porta, realizza una stagione tutto sommato buona, che lo vede mettere a segno ben 9 reti, tuttavia non sembra la risposta ai problemi dell’attacco granata. Alla Reggiana serve un attaccante che possa rendersi pericoloso sin dall’inizio e non soltanto a partita in corso, in parole povere: serve un Varela da 90 minuti (e non sto dicendo che quest’ultimo non possa reggere una partita intera, sto dicendo che ha un rendimento maggiore quando gettato nella mischia nella seconda frazione di gioco). Secondo me, l’idea della società era quella di prendere un giocatore con caratteristiche simili a quelle di Arrighini, utilizzato dai Granata nella scorsa stagione: centravanti fisico, utile per evitare la manovra dal fondo e abbozzare qualche lancio lungo e che magari avesse il fiuto del gol. Il fiuto del gol ce l’ha eccome, ma non é un giocatore che rappresenta una risorsa per questa squadra. La Reggiana può tranquillamente andare avanti senza di lui. Non fa gioco, non si muove e, quando non é in giornata, non si muove nemmeno. Sicuramente gli va riconosciuta una bravura incredibile nel colpo di testa, però non mi ha mai convinto. Non é il centravanti di cui necessita questa squadra. Tuttavia, visto il bottino ottenuto, tra l’altro nonostante i problemi fisici, la sua stagione non é considerabile negativa. Quindi, per me ha fatto un buon anno, può giocare in B, ma la Reggiana può andare avanti senza di lui, senza problemi.
Montalto 6/10 Adatto alla Serie B
Pellegrini: Lui e Varela i migliori dell’attacco della Reggiana. Diana ha sempre potuto contare su di lui e ha dato segnali più che positivi sin dall’inizio della stagione, con una presentazione interessante in Coppa Italia, contro il Palermo. È l’esatto opposto di Montalto (anche perché, fisicamente, sono due calciatori completamente diversi): continua ricerca del pallone con diversi movimenti, attacco della profondità e tecnica sopraffina, oltre che un’ottima precisione sotto porta. Altra intuizione fenomenale di Goretti, che ha capito, prima che iniziasse l’anno, che questo era il giocatore che faceva al caso della Reggiana. Arriva in prestito dal Sassuolo dopo aver vestito la maglia granata prima che la società purtroppo fallisse e dunque ritorna a casa, seppur il suo cartellino sia di proprietà della società neroverde. La sua stagione é a dir poco eccezionale. Tralasciando i numeri, é stato fondamentale nello stile di gioco del tecnico granata, con i giocatori da lui predisposti che potevano fare affidamento su un centravanti straordinariamente dotato tecnicamente. Anche per lui poco da dire: annata straordinaria coronata dal raggiungimento della doppia cifra, oltre che da 5 assist in 35 apparenze, con Diana che ha sempre potuto fare affidamento su questo calciatore che merita la B.
Pellegrini 7,5/10 Adatto alla B
Capone: Fiore mai sbocciato. Approda in granata con l’incarico di risolvere i problemi di una squadra che, se non avesse Varela e Pellegrini, farebbe una fatica enorme nel trovare la rete. Purtroppo, però, non riesce mai a compiere quanto richiestogli. Sicuramente é bravo tecnicamente, ma non ha mai convinto, a partire da quando é stato schierato con la Vis Pesaro. Una delle poche scommesse perse da Goretti, che ha contato su questo giocatore proveniente dal Sudtirol sperando che potesse fare la differenza, ma non ha assolutamente ottenuto quanto sperava. Mai efficace, poca cattiveria sotto porta (e quel gol che si é divorato contro la Recanatese ne é la dimostrazione) e non indispensabile all’interno dell’organico granata. Brutta, brutta avventura a Reggio.
Capone 5/10, Non adatto alla Serie B
La Reggiana dopo la vittoria contro il Cesena, foto: AC Reggiana