Novembre 20, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

2 anni di pochepalle.it

29 min read

Esattamente 2 anni fa abbiamo pubblicato su questo sito internet il nostro primo articolo. Per festeggiare il “compleanno” della nostra pagina, abbiamo deciso di scrivere un articolo in cui ognuno di noi ha raccontato gli articoli che ha realizzato dal 21 luglio scorso ad oggi. Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a creare tanti dei pezzi che abbiamo poi condiviso. 

Lorenzo Volponi

In quest’anno, sia io sia il sito siamo cresciuti molto: nonostante un periodo di stop dovuto alla scuola, ho sempre provato a seguire l’evoluzione di questo progetto, di cui io sono solo un membro minore. Abbiamo scritto diversi articoli molto studiati e curati, ci siamo molto impegnati, e i risultati si vedono: soprattutto su social come Facebook ci sono stati numeri importanti, che ci hanno permesso di fare anche le nostre prime interviste. 

A livello personale, sono anche migliorato nella scrittura, e questa cosa mi fa molto piacere, poiché la scrittura è una mia grande passione, e il sito mi permette di farlo abbastanza in libertà, scrivendo di ciò che mi piace; mi auguro che durante tutto l’anno prossimo possano arrivare nuove soddisfazioni, e che i numeri possano aumentare ulteriormente. 

Purtroppo durante quest’anno, per via della scuola e altri impegni non sono riuscito a scrivere molto, ma sono soddisfatto di alcuni miei pezzi; oltre alla rubrica “Dalla A alla Z, le storie di tutti i top club europei più importanti”, ne ho scritti anche altri. 

Parto col presentare il primo.

Questo è un articolo molto personale, in cui ho detto quali sono i giocatori che, secondo me, potrebbero comporre il miglior 11 della storia. Sono state tutte scelte abbastanza oculate e pensate, e ho cercato di creare una squadra più realistica possibile. Nel complesso sono ancora tutt’oggi molto soddisfatto delle mie scelte, che ritengo possano essere abbastanza corrette.

      

Questo invece è stato un articolo sicuramente più complesso da fare, poichè si trattava di dare una valutazione oggettiva alla stagione di tutte le squadre della Serie A, lasciando da parte simpatie e antipatie personali. Da scrivere è stato sicuramente lungo, anche perchè analizzare tutte le stagioni con attenzione non è stato facile, ma alla fine è risultato divertente, e credo che sia venuto un bell’articolo. Ho avuto alcune difficoltà dal punto di vista grammaticale poiché non lo facevo da un pò, ma alla fine ce l’ho fatta.

Questi sono stati i miei primi live testuali mai fatti, e devo ammettere che mi sono molto divertito a realizzarli: nonostante il livello discutibile delle compagini, le partite sono state entusiasmanti, e il dover scrivere in diretta le azioni importanti mi ha dato quella voglia in più di guardare la partita con attenzione, cosa che non sempre mi succede. Mi è molto piaciuto farli, e infatti probabilmente ne scriverò sempre di più, cercando sempre di migliorarmi. 

Questo articolo è uscito recentemente e tratta dell’Europeo Under 19 vinto dall’Italia, in cui ho raccontato quali sono i giovani italiani più promettenti che si sono fatti notare in questa competizione. Ho stilato una serie di nomi all’interno del pezzo, con una descrizione tecnica del giocatore più alcune considerazioni sulla sua carriera; per esempio ho scritto che è probabile che, nei prossimi anni, alcuni li vedremo protagonisti in Serie A. Alla fine ho anche aggiunto una breve riflessione sul sistema calcistico italiano per quanto riguarda i giovani.

Ho inoltre partecipato ad alcune interviste, sia scrivendo domande che di persona, e in particolare sono stato in presenza a quelle con Stefano Pellizzari, difensore della Fermana, e Giovanni Catanese, centrocampista del Pontedera: in quella con Pellizzari avevamo avuto diversi giorni per preparare le domande, quindi abbiamo potuto approfondire molto la carriera del difensore. Inoltre eravamo più persone ad intervistare, e ne è uscito un ottimo lavoro, soprattutto perchè le risposte dell’intervistato sono state ottime. Per quella con Catanese abbiamo avuto meno tempo, poichè l’addetto stampa del Pontedera ci ha avvisato con poche ore di anticipo della disponibilità del giocatore; abbiamo comunque fatto diverse domande con spunti interessanti, nonostante il poco tempo, e durante l’intervista eravamo solamente in due a parlare con l’intervistato: è comunque filato tutto liscio, l’intervista è uscita ed ha fatto numerose visualizzazioni che hanno dato visibilità al sito.

Cristiano Cavallaro

Partiamo da un articolo che appartiene alla vecchia “stagione del sito”, pubblicato il 19 luglio 2022, un brano sul Millwall, una squadra inglese che vanta una storia unica. È stato molto divertente preparare questo articolo perché è piuttosto interessante fare ricerca storica su squadre di calcio così vecchie. I Lions, inoltre, vantano un ideale particolarmente affascinante, che, secondo me, valeva la pena di condividere. Dunque in un primo articolo ho parlato della storia del club e ho cominciato, senza approfondire, a raccontare quello che vivono i tifosi del club. 

In seguito a questa prima pubblicazione ho deciso di dedicarmi unicamente alla tifoseria e a parlare della sua storica rivalità con il West Ham, spesso sfociata anche in scontri violenti. È una storia che, secondo me, ha dell’incredibile, e spero di essere riuscito a raccontarla nel migliore dei modi. 

Ho poi cambiato totalmente tipologia di pezzo e sono passato dal calcio inglese ai Mondiali del 1990, quando l’Italia aveva in rosa un giocatore straordinario come Roberto Baggio, che segnò un gol memorabile contro la Cecoslovacchia, che ho tentato di descrivere in questo pezzo: 

Un altro articolo molto importante è stato pubblicato un attimo dopo e riguardava la Reggiana neopromossa in Serie A nel 1993, quando ottenne i suoi primi 3 punti nella massima serie superando la Cremonese grazie ai centri di Futre e Mateut. 

Nei giorni successivi ho pubblicato un brano sulla storia di Paul Stratton, un tifoso dell’Everton che ha segnato un gol in un’amichevole estiva dei Toffees. È una storia molto particolare perchè questo supporters dei Blues ha visto da vicino l’orrore della guerra in Ucraina dei nostri giorni e la sua storia ha fatto molto scalpore perchè ha aiutato le famiglie rifugiate al confine tra Ucraina e Polonia. Colpito da questa vicenda, ho deciso di raccontarla sul nostro sito.

E finalmente la Reggiana. Dopo un’annata che aveva visto i Granata sfiorare l’obiettivo della promozione, era arrivato il momento di riprendere a parlare della tanto amata Regia, impegnata sul campo del Palermo in una gara di Coppa Italia piuttosto ardua. Ricordo che scrivere quel pezzo non è stato per nulla semplice poichè Mediaset ebbe la grande idea di non trasmettere la partita e io dovetti arrangiarmi con quello che avevo. Non finì bene: il Palermo ci sconfisse 3-2 e la banda di Diana, seppur avesse giocato una partita degna di nota, fu eliminata. 

Più tardi, dopo aver letto la storia di Wilf Mannion, calciatore protagonista di una grande carriera in Inghilterra, decisi di scrivere qualcosa su di lui. Infatti aveva anche combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale; questa storia mi aveva stupito parecchio e allora ho fatto quest’articolo:

Ho avuto poi il piacere di assistere ad un’amichevole a Rubiera tra Reggiana e Albinoleffe, poco prima che cominciasse il campionato, così, dopo aver assistito alla partita, ho deciso di raccontarla in uno dei soliti brani sulla formazione di Reggio Emilia, che quel dì vinse 3-2.

E comincia il campionato. La Reggiana, nella prima partita di questa lunga annata, ha ospitato la Lucchese. Non ero riuscito ad andare allo stadio, così ho dovuto accontentarmi degli highlights; tutto sommato è stato un articolo importante, perchè, per la prima volta, avevo parlato di una partita di campionato dei Granata nella maniera che preferivo, ovvero un racconto il più dettagliato possibile della partita. 

Mi ricordo che la seconda partita di campionato mi aveva lasciato l’amaro in bocca. La Reggiana aveva giocato molto male e aveva incassato un gol evitabile in contropiede da Disanto. Quel pezzo racchiude infatti parecchia frustrazione sfogata in un brano che non avevo minimamente voglia di scrivere, ma che, per correttezza, ho pubblicato ugualmente. Ho aggiunto poi quello in cui, a parer mio, la Regia doveva migliorare. E, come poi abbiamo visto, un grande allenatore come Diana riuscirà a plasmare al meglio la squadra e a colmare tutte le lacune. 

Quella disastrosa avventura in Toscana è stata, per fortuna, seguita da una grande vittoria per 4-0 contro l’Aquila Montevarchi. Mi viene ancora in mente il fatto che, per la prima volta, affinchè potessi terminare il lavoro, ho scritto per diverse ore, iniziando la sera e proseguendo di notte. Dopo essere arrivato ad un punto in cui la stanchezza facesse sì che vedessi Varela in porta anzichè attaccante, ho staccato per continuare l’indomani. Una volta finito questo brano, l’ho condiviso il più possibile, sperando che gli sforzi venissero ripagati. Non è andata proprio come volevo, ma era solo la prima di tante volte. Sottolineo però che io pubblico un articolo ogni volta che gioca la Reggiana soltanto perchè sono tifoso di questa squadra e lo faccio molto volentieri, a costo di scrivere per diverse ore. Però appunto per questa ragione non ho mai guardato più di tanto le statistiche, perchè non mi interessano più di tanto. 

Questa prestazione degna di nota è stata poi succeduta da un brillante successo in casa dell’Alessandria. La squadra cominciava a divertirmi: 6 gol segnati e 0 subiti nelle ultime due partite. Peraltro il gioco cominciava a piacermi sempre di più. Questa vittoria fuori casa mi fece pensare che questa squadra poteva realmente vincere il titolo. Peraltro l’anno prima era stata pesantemente criticata perchè faceva fatica a ottenere punti in trasferta, ma, come vedremo, i Granata diventeranno sempre più spietati nelle gare disputate lontane dal Giglio. 

Il 25 settembre per la Reggiana e i suoi tifosi è una data piuttosto importante: è il compleanno del club. Per fare gli auguri alla Regia ho dunque deciso di pubblicare un articolo – e lo rifarò quest’anno – che unisse la storia riguardante le fondazioni del club alla passione dei tifosi. 

In seguito al festeggiamento dei 103 anni, la banda di Diana ha ospitato in casa il San Donato Tavarnelle, una squadra di bassa classifica che però non era di certo venuta a Reggio in gita. Quella partita mi ha fatto tornare in testa qualche dubbio riguardante la squadra e qualche criticità che presentava; infatti il primo tempo, come scritto nel titolo, non mi era piaciuto. Nel secondo è poi venuto fuori un giocatore che, quando era in uno stato di forma niente male, era formidabile e mi piaceva molto, ovvero Rosafio. Quest’ultimo ha mandato in porta Montalto, che ha trovato la via del gol e ha fatto stare più tranquillo il popolo granata. Quel successo ha poi portato la Reggiana in vetta alla classifica. 

Questa vittoria importante ha certamente portato gioia ai tifosi della Reggiana, ma questa felicità è durata ben poco. Infatti i Granata hanno poi giocato una partita catastrofica contro il Fiorenzuola, fuori casa, terminata 5-0 in favore degli avversari. La più grande disfatta dell’undici di Diana in questa stagione. E io ho scritto il mio peggiore articolo sulla Reggiana, perchè, visto che non avevo voglia di raccontare i 5 gol subiti e la partita ridicola fatta dalla squadra, ho cercato di parlare unicamente di ciò che non mi convinceva di questa formazione e da ciò è scaturita la pubblicazione di un brano che tutt’ora non mi piace. Non ero di certo contento di parlare di questa sconfitta. 

Per fortuna ci siamo poi rifatti in casa, contro l’Ancona. C’è anche un po’ di rivalità con questa squadra e ricordo molto bene che la Reggiana aveva fatto una partita in fin dei conti buona. L’epilogo chiave del match, che ci ha consegnato i 3 punti, è stato un goffo autogol di Simonetti. Era una vittoria capace di migliorare l’umore dei tifosi, ma la Regia non era ancora infallibile, c’era qualcosa da sistemare. 

E, in seguito a questo trionfo cruciale, seppur derivante da un errore mastodontico degli avversari, la Reggiana ha ottenuto una vittoria indimenticabile in casa del Gubbio, una compagine di alta classe che era in grado – e lo fece – di mettere in difficoltà i Granata. Montalto ha segnato due reti e ha messo notevolmente in salita la partita agli avversari, che hanno avuto la vita un po’ più agevole in seguito all’espulsione di Kabashi. I padroni di casa hanno poi riaperto la partita con il sigillo di Mbakogu e hanno fatto vivere ai sostenitori della Regia un finale pieno di tensione. Negli ultimi giri di lancette sono stati infatti espulsi Bulevardi e mister Aimo Diana. Pian piano mi sarei quasi affezionato a quelle scenate del nostro allenatore negli ultimi minuti. Pochi allenatori hanno un carattere come il suo. E lui verrà cacciato tante altre volte nel corso del campionato. Tra l’altro, stavo cominciando ad inserire negli articoli, dopo avere ricevuto il suo consenso, i bellissimi disegni di Simone Ferrarini.

Dopo questa partita la Regia ha sfidato all’interno delle mura amiche il Cesena, formazione che poteva contendersi il titolo con noi. Quella serata è stata un disastro. I Granata hanno giocato una partita piuttosto brutta e il nervosismo aveva preso il sopravvento, specialmente in seguito all’espulsione di Rozzio. Diana è poi stato squalificato perchè lui, chiaramente, dopo essere stato espulso a Gubbio, non poteva essere presente in panchina. Però lui, durante l’incontro, ha parlato, almeno secondo chi ha deciso di condannarlo con la squalifica, con il vice Baresi utilizzando il telefono. Era stata una delusione incredibile quella partita. Al Cesena è stato inoltre concesso un rigore piuttosto generoso e la Reggiana ha cestinato così uno scontro diretto di pregevole importanza. Anche qui ho dovuto sfogare tutta la frustrazione in un brano che non avevo tanta voglia di realizzare.

C’è stata una doppia beffa, poi. Quella sconfitta pesante è stata infatti seguita da un pareggio in casa della Carrarese. La Reggiana aveva giocato molto meglio e si era portata in vantaggio, ma aveva incassato la rete del pari nel finale, rovinando una prestazione degna di nota. Ed è venuto fuori questo pezzo: 

Dopodichè è arrivata la tanto attesa scossa: un successo per 3-0 ai danni della Vis Pesaro, coronato da una prestazione importante e da un gioco affascinante. L’avversario era inferiore, ma era un successo fondamentale per riscuotersi dopo il brutto periodo e le difficoltà che la squadra stava manifestando. 

La Reggiana ha successivamente dovuto ospitare il Pontedera in una gara di Coppa Italia Serie C dal valore irrisorio. Sembrava che i Granata volessero perdere apposta. Diana aveva fatto turnover e la squadra era stata sconfitta. Era stata aperta una sola tribuna; insomma, alla Reggiana non interessava questo torneo, che infatti non metteva in palio nulla di importante per la formazione di Reggio Emilia. 

Il campionato ha poi visto i Granata protagonisti di una partita fondamentale a Chiavari, contro la Virtus Entella dell’ex Zamparo. È stata una partita piuttosto equilibrata e la Reggiana ha messo in mostra un gioco abbastanza divertente. Purtroppo, però, non è mai riuscita a ledere le mura nemiche e ha fallito nuovamente uno scontro diretto importante, anche se chiaramente non era facile vincere quella partita.

La Regia ha poi provato a riscattarsi nella gara casalinga successiva, contro il Pontedera, che aveva sfidato poco tempo prima, senza però vincere. Diana, sperando di ottenere riscontri più importanti dagli interpreti della fase offensiva, è passato ad un 3-4-3. Il Pontedera aveva stappato l’incontro con un capolavoro di Catanese – giocatore che poi ho avuto l’onore di intervistare assieme agli altri scrittori di questo sito (avevo chiesto proprio a lui l’intervista proprio perchè mi ricordavo di questo suo gol) -. Montalto ha poi pareggiato i conti e ha reso meno amaro il fine settimana. 

Dopo questo risultato poco esaltante la Reggiana ha fatto una delle trasferte più lunghe del campionato ed è approdata in Sardegna, per affrontare la Torres. Era il periodo in cui erano cominciati i Mondiali, ma io, per scelta, ho deciso di non pubblicare niente su questa Coppa del Mondo. Questo perchè avevo condiviso, mesi prima, un’intervista di Cantona qui sul sito e avevo parlato appunto del suo punto di vista, che io condividevo pienamente. Pertanto, anzichè dare valore allo svolgimento di questo torneo in Qatar, ho deciso di andare avanti soltanto con la Reggiana. 

Contro la compagine di Sassari i Granata misero a segno due reti con Montalto e Pellegrini. Ricordo che quando si è giocata la partita ero ammalato e, su entrambi i gol, ho esultato in maniera “contenuta” per via della febbre. Nell’articolo ho poi dato spazio alla mia felicità per questo successo importantissimo. Avevamo vinto ed eravamo primi in classifica. 

Poi c’è stato il derby con il Rimini. Indimenticabile. La Reggiana aveva realizzato due reti, una di Montalto ed una di Lanini, ed era riuscita a mandare al tappeto la compagine romagnola, in un’annata che era troppo povera di derby da giocare e ci si poteva limitare a questa partita e a quella contro il Cesena. In quest’articolo ho cercato di trasmettere tutta l’euforia che si provava a Reggio dopo quella gara. 

La Reggiana, in seguito al successo al Giglio contro i rivali romagnoli, ha affrontato la Recanatese. Si trattava di una squadra che non competeva certamente per gli stessi obiettivi dei Granata, tuttavia era in grado di mettere in difficoltà anche le grandi squadre. Si giocava a Macerata in un campo orribile: strettissimo, pieno di zolle e buche ed infangato. La banda di Diana, abituata al manto erboso del proprio stadio, ha fatto fatica a realizzare il suo solito gioco, tuttavia è stata abbastanza lucida per stappare la partita sul tramontare di essa con un rigore di Pellegrini, che si era conquistato Varela. È stato un successo davvero importante per i Granata, che hanno smentito così le critiche riguardanti gli scarsi risultati ottenuti in trasferta. 

L’undici di Diana ha poi sfidato la Fermana in trasferta. Ho ricordi molto felici di quella partita, perchè la Reggiana è riuscita a stendere una squadra importante nel giro di pochi minuti, realizzando tre sigilli: Rosafio e Montalto nel primo tempo e Pellegrini nella ripresa. In quella partita è poi subentrato Pellizzari, difensore ex Reggiana nato a Correggio, che è stato peraltro espulso. Ho avuto successivamente il grande piacere di intervistare anche lui, assieme ai miei amici, e ci ha raccontato delle storie davvero interessanti. 

La Regia ha poi sfidato fuori casa l’Imolese, una trasferta insidiosa su un campo ristretto e non in ottime condizioni. È stata una sfida piuttosto complessa per l’undici di Diana, che l’ha poi spuntata grazie ad un gol di testa di Cremonesi. 

E poi l’ultima prima di Natale: Lucchese-Reggiana. Confesso che ero molto teso per questa partita, ma, per fortuna, è andata bene. È stata una partita combattutissima, con Varela che ha spezzato l’equilibrio al minuto 76 e, successivamente, assieme a Laezza e all’incontenibile Diana, è stato espulso. C’era una tensione in campo incredibile e inoltre avevano vietato la trasferta ai tifosi granata. La Reggiana è riuscita tuttavia, seppur con grande fatica, ad ottenere un successo cruciale, che ha permesso ai Granata di celebrare le feste in cima alla graduatoria. 

E adesso cambiamo completamente format. Durante le vacanze di Natale sono riuscito a trovare il tempo per dedicarmi ad un articolo diverso dal solito. Sono infatti riuscito a raccontare un derby poco famoso ma ricco di storia, fascino e tradizione, che oggi si gioca poco spesso: il South Coast Derby. Portsmouth-Southampton. Ci sono voluti 3 giorni per studiare la storia, scrivere prima tutto il testo in cartaceo a penna – cosa che poche volte faccio perchè la copiatura su PC richiede molto tempo – e trascrivere sul sito. Tuttavia ne è valsa la pena, penso sia uno dei migliori pezzi che abbia mai scritto e ne sono piuttosto contento. 

Ma torniamo alla Reggiana. I Granata hanno ospitato, ad inizio gennaio, il Siena, compagine che aveva sconfitto la banda di Diana nel girone d’andata. È stata una delle volte in cui più mi sono divertito in uno stadio: gioco meraviglioso dell’undici di Reggio Emilia e 4 schiaffi rifilati alla compagine toscana. 

I Granata, poi, lanciati da un momento così positivo, hanno prolungato la striscia positiva sconfiggendo in trasferta l’Aquila Montevarchi per 1-2. Kabashi ha messo a segno una doppietta e ha steso la squadra avversaria. C’era un entusiasmo importante in quel momento: la Reggiana sembrava incontenibile. 

I Granata hanno poi affrontato in casa l’Alessandria, squadra che all’andata era stata sconfitta 0-2. A Reggio è stata una partita piuttosto combattuta, con la banda di Diana che è riuscita ad avere la meglio vincendo 3-2. È stato un articolo molto importante perchè per la prima volta ho potuto utilizzare – su autorizzazione dell’addetto stampa Marcello Tosi, che ringrazio – le foto ufficiali della società. 

Era impossibile fermare questa squadra. Nell’incontro successivo Diana e i suoi ragazzi hanno vinto in scioltezza sul campo del San Donato Tavarnelle: 0-3 ed ennesimo successo consecutivo. 

Ed ecco una partita molto importante: Reggiana-Fiorenzuola. All’andata i Granata, come già detto, erano stati umiliati. Questa volta, per fortuna, non è andata così. Una squadra ben posizionata in campo, capace di realizzare un gioco divertente da vedere e sicura di sè ha superato il Fiorenzuola 2-0. E allo stadio mi sono divertito tantissimo, perchè in Curva si percepiva proprio il clima di festa. L’articolo è stata l’incarnazione di tutta la gioia con cui ho assistito a quella gara. 

Successivamente, però, la stupefacente serie di successi è stata interrotta. I Granata sono stati infatti sconfitti dall’Ancona, in trasferta. Un avversario rispettabilissimo, una squadra di alta classe. La Reggiana si è portata avanti con il centro di Hristov, il quale ha stappato l’incontro con un’incornata vincente, ma la squadra di casa, trascinata da un grande Melchiorri, è riuscita a ribaltare l’incontro. Penso sia stata la prima ed unica volta in cui non ero arrabbiato quando ho dovuto parlare di una sconfitta, questo perchè la formazione di Reggio Emilia aveva dato del filo da torcere ad una squadra davvero forte ed è uscita dal campo a testa altissima. 

Ed è venuta anche fuori la resilienza di questa squadra, certamente non priva di carattere, anche se, in alcune occasioni, come ogni squadra che vive i suoi momenti difficili, aveva qualche calo. I Granata hanno manifestato la propria superiorità anche in casa con il Gubbio e hanno rifilato 3 gol ad una delle compagini più importanti dell’intero campionato. E anche questa volta, allo stadio, nonostante la squadra avesse appena perso nelle Marche, c’era un grandissimo clima di festa e ci si divertiva tantissimo. 

Mai divertito così tanto in uno stadio. Era un lunedì sera. Sono arrivato a Cesena poco speranzoso, temevo che la Reggiana avrebbe perso, non perchè avessi poca fiducia, ma perchè in Romagna erano convinti di poterla spuntarla e l’ambiente era piuttosto carico. La banda di Diana, tuttavia, nonostante fosse costretta a soffrire tantissimo in fase di possesso avversario,è riuscita a vincere una delle partite più importanti dell’anno. Nardi ha stappato l’incontro con un colpo di testa meraviglioso, che mai dimenticherò. Varela nel finale ha calciato a giro sul secondo palo e ha firmato il bis. A quel punto, nel settore ospiti – oltre 2700 persone – siamo impazziti tutti quanti. Mi rimarrà sempre impresso il ruggito della curva della Regia dopo questa seconda rete. Tutta l’adrenalina è sfociata in una serie di cori cantati a volume altissimo, tra cui l’indimenticabile Non si sente, non si sente niente! Rivolto alla tifoseria ospite, rimasta impassibile dopo il sigillo del nostro numero 18. E adesso prepariamoci. Perchè siamo in B. Adesso bisogna invadere Bagolandia. Ognuno deve abbonarsi allo stadio. E nessuno può mancare nelle due sfide contro il Pavma.

La Regia, sfortunatamente, non è riuscita a ripetersi nella gara successiva contro la Carrarese, terminata in parità, 0-0. Era una squadra stanca, che ha fatto quello che poteva fare, ma non è riuscita a fare la partita che voleva realizzare. 

I Granata si sono rifatti immediatamente: 0-3 in casa della Vis Pesaro. La Reggiana aveva ritrovato il gioco – ciò che nella precedente partita si era “scordata” – e ha ottenuto un memorabile successo grazie alle reti di due difensori, Cauz e Rozzio, e al sigillo dell’immancabile Varela, giocatore eccezionale in questa stagione, a partita in corso soprattutto. 

Dopodichè c’è stata la sfida con la Virtus Entella. La Reggiana, purtroppo, ha fallito un’opportunità immensa contro una contendente al titolo ed è stata punita da un gol di Favale. 

Purtroppo però c’è stata un’altra delusione, in casa con il Pontedera. La Reggiana ha creato un ventaglio incredibile di occasioni ma non è riuscita a spezzare l’equilibrio nemmeno una volta nell’arco di tutti e 90 i minuti.

La Reggiana, però, è riuscita a riscattarsi nella partita successiva, contro la Torres. La tifoseria ha voluto manifestare la propria vicinanza alla squadra in un momento così delicato accompagnandola con cori e fumogeni al momento dell’arrivo allo stadio. Kabashi ha poi trovato un gol che non scorderò mai e ha scacciato ogni incubo. Successo importantissimo, anche se difficilissimo da ottenere. 

La compagine della Città del Tricolore ha poi sfidato il Rimini in una gara difficilissima, in Romagna, contro una squadra non del livello della banda di Diana ma che comunque ha mandato in crisi la Reggiana. All’intervallo la formazione di casa vinceva 2-0. Nel finale Varela ha accorciato le distanze con un colpo di testa e Guglielmotti ha pareggiato i conti con un gol meraviglioso. Inoltre ricordo che il direttore generale Vittorio Cattani aveva portato l’autore della prima rete della formazione di Reggio in trionfo, sotto la Curva Ospiti. Davvero una persona gentile e generosa, ricordo che la settimana prima mi aveva chiamato al telefono per farmi gli auguri di compleanno. 

Il periodo buio dei Granata è proseguito nell’impegno successivo, contro la Recanatese. L’incontro ha avuto presto un padrone con la firma di Kabashi che si è fatta attendere appena 13 minuti; Alfieri, però, ha ristabilito la parità al 51’ e ha condannato la Reggiana ad un secondo pareggio consecutivo.   

L’undici della Città del Tricolore è riuscito a scacciare i guai superando la Fermana per 4-2 grazie a due capolavori di Nardi. Hanno poi trovato la via del gol Pellegrini e Guglielmotti e le due reti avversarie non sono bastate. Si è rivisto un clima di festa unico sugli spalti, con la Reggiana che si è meritatamente ripresa la vetta della classifica. 

E poi è arrivata quella partita che ci ha permesso di cantare E TANTO GIA’ LO SO CHE L’ANNO PROSSIMO GIOCO DI SABATO! Ovvero la vittoria sul campo dell’Olbia. Dopo appena due minuti Cauz ha rotto l’equilibrio con un gol indimenticabile. Ragatzu ha pareggiato i conti un attimo più tardi, ma Guiebre ha messo a segno la rete dell’1-2, che ha permesso alla Reggiana di rimettere la testa avanti. Durante tutta la partita arrivavano notizie da Chiavari, con l’Entella che non stava avendo vita facile con la Recanatese. Però, se volete leggere tutti i dettagli e rivivere l’adrenalina di quella partita e di ciò che è accaduto dopo, dovete guardare l’articolo che vi lasciamo qua sotto. Alla fine la sfida in Liguria termina 1-1. LA REGGIANA È IN B! E tutti i reggiani festeggiano, sia i presenti in Sardegna sia quelli rimasti in Emilia. 

Per quest’ultimo articolo della stagione della Reggiana vale lo stesso discorso fatto prima: leggete l’articolo che vi proponiamo qua sotto, perchè, detto sinteticamente come ve lo sto raccontando qua, non rende l’idea dell’immensità della gioia del popolo granata. La Reggiana ha giocato l’ultima sfida in casa contro l’Imolese, tuttavia la gara è passata in secondo piano perchè la festa ha preso il sopravvento su qualunque altro elemento, diventato un banale dettaglio. Coreografie, cori, fumogeni, festa in piazza, con presenza dei gemellati… è stato uno spettacolo incredibile! 

Per staccare un po’ dopo le numerosissime pubblicazioni sulla Reggiana ho pubblicato il live testuale della finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham – anche se confesso che ho sempre preferito il Millwall -.

Dopodichè, prestando più attenzione possibile all’aspetto tattico, per fare qualcosa di diverso, ho parlato anche della finale di Champions League. 

Per terminare, racconto anche della finale di Europa League: 

Per quanto riguarda tutte le interviste a cui ho partecipato assieme agli altri, le troverete tra poco in un paragrafo dedicato. Vi lascio però quella che ho realizzato – da solo perchè sono l’unico tifoso della Reggiana del gruppo – ad Ermete Fiaccadori. È stato fantastico intervistarlo poichè ha parlato di storie interessantissime della Reggiana di quei tempi e ci ha raccontato dei segreti della squadra che Pippo Marchioro portò in Serie A. 

Per concludere, un pezzo su Reggiana-Baiso terminato da pochissimo. 

Ci tenevo poi a ringraziare la pagina di larsanedpruvincia per avermi inviato del materiale da utilizzare nell’articolo su Reggiana-Imolese e per aver supportato gli articoli che ho scritto sui Granata. Per rispondere alla sua domanda:”Quando è nato il sito e cosa ti ha spinto a crearlo?” Posso dire che, innanzitutto, è nato il 21 luglio 2021 ed ha avuto origine poichè mi sembrava un buon passatempo per il tempo libero e volevo condividere quanto mi piaceva attraverso dei mezzi di visibilità come ad esempio un sito internet. Poi, per fortuna, sta andando anche piuttosto bene per quanto riguarda i numeri, i risultati ottenuti e la realizzazione dei contenuti che abbiamo pubblicato. 

Andrea Ascari

Il giorno prima dell’inizio della Serie A 2022-23 ho pubblicato un articolo in cui, per ogni squadra partecipante, ho parlato del mercato fatto – sia dei colpi in entrata che in uscita – e poi ho dato un mio pronostico su quello che potevano fare le varie compagini, non sempre prendendoci, ma si sa: fare pronostici è complicato e indovinare lo è ancora di più.

In seguito ai sorteggi dei gironi di UEFA Champions League, ho deciso di pubblicare un articolo, 

nel quale ho scritto come erano composti i diversi gruppi, facendo poi un’analisi di tutti gironi, dicendo chi poteva, secondo me, qualificarsi agli ottavi di finale, che tipo di cammino potevano fare le italiane e quali squadre, ai nastri di partenza, erano le principali candidate alla vittoria finale. 

Successivamente ho deciso di riproporre la stessa cosa, ma con i sorteggi dei gironi Europa League e Conference League.

Il testo di cui sto per parlare adesso si distacca un po’ da quelli che pubblichiamo di solito sul nostro sito; infatti ho semplicemente parlato dell’assegnazione del Pallone d’Oro – conferito a Karim Benzema – e ho espresso il mio punto di vista in merito a ciò.

Nel mese di novembre è iniziato il Mondiale, ed essendo un evento di tale fama e importanza, ho deciso di fare il live testuale della partita inaugurale – Qatar – Ecuador – che ha visto i sudamericani imporsi per 0-2 contro i padroni di casa. Questi ultimi hanno poi condotto un cammino deludente, arrivando ultimi nel girone con zero punti, un solo gol fatto e sette subiti. In questa edizione della Coppa del Mondo abbiamo visto per la prima volta i padroni di casa non superare neanche il girone.

Sempre inerente alla Coppa del Mondo, ho realizzato un altro live testuale, quello di Spagna – Costa Rica, e chi ha assistito al match ha visto anche una partita divertente, ma come da pronostico, non equilibrata: la nazionale all’epoca allenata da Luis Henrique ha spazzato via gli avversari, timbrando sette volte il tabellino.

La 13° giornata della Serie A appena passata, è stata a dir poco ricca di big match. Durante questo turno del campionato, erano ben tre le sfide tra i migliori club del nostro paese: Atalanta – Napoli, Roma – Lazio e Juventus – Inter, due derby e una sfida importante in termini di classifica. In quell’articolo ho parlato degli scenari che si potevano andare a formare in caso di vittoria dell’una o dell’altra compagine, dicendo anche chi secondo me, arrivava all’incontro da favorita e perchè. Anche questo è stato un articolo nel quale ho inserito le mie opinioni personali, in questo caso sugli incontri più importanti di quella specifica giornata di Serie A.

L’articolo di cui andrò a parlare adesso riguarda la strana e ancora non totalmente risolta vicenda che ha coinvolto la Juventus a partire dalla sera del 20 gennaio: in quella serata, tutti gli appassionati di calcio hanno sentito la notizia che riportava la penalizzazione di 15 punti per la Juventus, e io ho scelto di pubblicare un articolo in cui ho cercato di spiegare nel miglior modo possibile la situazione, sapendo comunque che non ci sarei riuscito.

Il 4 maggio è una data storica per il mondo del calcio italiano, e forse ricordare cos’è successo quel giorno del 1949 fa male, ma è giusto farlo. Come tutti sanno, il 4 maggio 1949 è il triste anniversario della strage di Superga, che vide coinvolti tutti coloro a bordo di quell’aereo che tornava da Lisbona a Torino, dopo un’amichevole giocata tra il Benfica e i piemontesi, ma quest’ultimi, purtroppo, non hanno completato il viaggio di ritorno. Noi, dunque, in questa giornata storica, ma triste allo stesso tempo, abbiamo deciso di parlare del Grande Torino che in Italia e all’estero ha dato spettacolo per anni.

Nel mese di giugno è tornata l’Italia di Roberto Mancini, che dopo le due partite di qualificazione ad EURO 2024 giocate a marzo contro Inghilterra e Malta, deve sfidare la Spagna in semifinale di Nations League, e per presentare la partita ho scritto un brano in cui parlavo delle probabili formazioni e dello scenario in cui erano coinvolti gli Azzurri in questa competizione, nella quale molti tifosi italiani speravano quantomeno di arrivare in finale, dopo la delusione Mondiale nel 2022.

L’ultimo articolo scritto interamente da me risale sempre a giugno, e tratta dell’Amburgo, una squadra di seconda divisione tedesca. Forse non tutti conoscono la storia che c’è dietro a questo fantastico club, anche se negli ultimi anni è diventata piuttosto celebre: questa squadra è diventata la più longeva della Bundesliga, infatti da quando è nata la competizione, l’Amburgo vi ha sempre partecipato, senza saltare mai un’edizione. Nasce proprio da qui l’idea di raccontare l’intera storia di questo magnifico club tedesco.

Le rubriche fatte assieme

La scorsa estate, il nostro sito, è stato caratterizzato dalla pubblicazione di molti articoli, e una buona parte di questi riguardava club inglesi e spagnoli. Ma come mai? Avevamo deciso di iniziare a pubblicare articoli di una rubrica, con cadenza giornaliera (solo il sabato e la domenica non uscivano articoli di questa rubrica), in cui parlare delle origini, della storia recente, del mercato estivo e di alcune curiosità di tutti i top club europei (infatti la rubrica era intitolata “Dalla A alla Z, le storie di tutti i top club europei più importanti”): decidemmo di partire dall’Inghilterra, all’epoca, e anche ora, lo stato che più di tutti rappresenta l’élite del calcio europeo e non. 

https://www.pochepalle.it/category/premier-league/

Successivamente passammo alla Spagna, un altro Paese in cui il calcio è amato e non poco, parlando anche qui di club importanti (ovviamente, su tutti, Real Madrid e Barcellona). Dobbiamo dire che la scrittura di questi articoli ci ha divertito molto, infatti è stato molto interessante conoscere la storia e le origini di ogni club.

https://www.pochepalle.it/category/laliga/

Gli articoli fatti assieme 

Quando è morto Pelè abbiamo deciso di scrivere un articolo, piuttosto lungo, per ricordarlo e abbiamo riguardato i Mondiali in cui questo fuoriclasse ha più brillato. Non l’abbiamo mai visto giocare, purtroppo, però ritenevamo il minimo indispensabile fare un pezzo per ringraziare questa leggenda per tutto quello che aveva fatto. Inoltre lo slogan del nostro sito – ormai l’avrete imparato a memoria – è una sua storica frase. 

Poi, stupiti dall’impresa del Cardiff che vinse la FA Cup nel 1927, abbiamo deciso di parlarne in un articolo ripercorrendo il loro percorso. 

Le interviste fatte finora 

La prima intervista che abbiamo realizzato è stata quella a Francesco Messori.È  stata una chiacchierata al telefono piuttosto interessante nel corso della quale ha risposto a 4 nostre domande raccontandoci tutto quello che ha vissuto; siamo rimasti stupiti dalla forza di volontà che lui ha, visto che l’ha portato a realizzare dei sogni che poche altre persone, con un problema fisico come il suo, avrebbero visto concretizzarsi. 

Poi abbiamo fatto qualche domanda a Stefano Pellizzari, difensore della Fermana che ha realizzato una stagione stupefacente in C. Gli abbiamo chiesto tantissime cose perchè era davvero interessante parlare con lui, vista la sua esperienza. Come tutti gli altri “ospiti” che abbiamo avuto è stato davvero disponibile – e lo ringraziamo tantissimo (lo stesso vale per gli altri che hanno assecondato i nostri piani per realizzare queste interviste) – e ha parlato di tantissimi aspetti importanti del mondo del calcio, oltre a ciò che ha vissuto in carriera. 

Restiamo sempre in C per parlare dell’intervento di Giovanni Catanese ai nostri “microfoni” (il telefono rotto di uno di noi che registra un audio pessimo). Avevamo mandato una mail all’ufficio stampa della società US Città di Pontedera e l’addetto stampa Luca Leggerini, in meno di 24 ore, ci ha contattato per darci conferma per l’intervista al centrocampista granata. Sono stati gentilissimi entrambi e ci hanno regalato un’opportunità stupenda. 

L’ultima intervista svolta finora, da Cristiano Cavallaro, riguarda la Reggiana degli anni d’oro, quella della promozione in Serie A. Ha infatti avuto il grande piacere di intervistare Ermete Fiaccadori, presidente che ha portato i Granata nella massima serie. Quest’ultimo, anch’egli davvero disponibile, ha raccontato delle storie fantastiche, inerenti non soltanto alla grande cavalcata della formazione della Città del Tricolore in quegli anni. 

SAN FAO 

L’ASD San Faustino è una squadra di seconda categoria, che gioca nella sezione di Reggio Emilia. È una squadra che certamente solo chi è della zona conosce. Ma abbiamo deciso di farci un articolo a riguardo perchè noi giochiamo a calcio in questa società. In questo testo abbiamo parlato della fondazione – avvenuta nel 1948 dopo gli anni bui della seconda guerra mondiale, per opera di pochi amici che frequentavano la zona di San Faustino – dei primi anni di storia, degli anni recenti di questa società; e una cosa piuttosto curiosa è la partnership con la Juventus nel 2006, che corrisponde con gli anni migliori della storia di questa società.

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