Novembre 21, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La Reggiana spazza via l’AlbinoLeffe: 4-1 in amichevole

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La Reggiana supera anche il terzo test del pre-season. Cambiano i ritmi, il gioco diventa più entusiasmante, i nuovi acquisti danno segnali incoraggianti: 4-1 all’AlbinoLeffe.

A Cavola, i Granata trovano il terzo successo consecutivo in questa fase di preparazione alla stagione che sta per cominciare: vanno a referto Bianco, Varela, Nardi e Montalto. Una squadra più prestante attribuisce all’incontro una trama più avvincente rispetto alle recenti sfide – pur sempre terminate con positivamente -. Cominciano a macinare minuti anche i nuovi arrivi, da Vergara a Portanova e la tecnica di diversi singoli, oltre che un fraseggio spumeggiante, regala al pubblico uno spettacolo interessante e divertente. La Reggiana comincia a prendere forma, sempre più plasmata da un Nesta attento alle singole sfumature.

I giorni prima della partita

Importante innesto per la Reggiana: un giocatore fisico a centrocampo, che possa dire la sua in un centrocampo dall’elevata dote tecnica ma forse un po’ troppo esile. Arriva Natan Girma, centrocampista centrale svizzero con origini eritree. Parliamo di un calciatore di stazza considerevole, che potrebbe dire la sua anche sulle palle inattive, visto che è alto 1,90 metri. È un profilo interessante – oltre che giovanissimo: è nato l’11 dicembre 2001 – e su cui la società ha significativamente insistito. L’unica cosa che mi preoccupa è il fatto che questo atleta è stato martoriato dagli infortuni, tuttavia se non si è virato su altri calciatori ma si è scelto di concretizzare questo innesto significa che non dovrebbe risentire particolarmente di questi svariati acciacchi fisici.

Si è poi portato a termine il tesseramento di Nuhu Shaibu, altro calciatore notevole e giovanissimo, che abbiamo già ammirato contro il Baiso, in amichevole. Si tratta di un centrocampista scaltro con il pallone tra i piedi, che ha tanta personalità e spesso la manifesta con delle iniziative non solo individuali che si rivelano di tanto in tanto vincenti.

Ed ecco il colpo di mercato più recente: Antonio Vergara. Ha già fatto vedere – ma ne parleremo dopo – le sue doti nella prima partita in cui è stato schierato con delle giocate davvero raffinate. È un altro ragazzo giovanissimo – 21 anni il prossimo 16 gennaio – su cui la Reggiana vuole e, se dovesse avere una continuità importante, può fare affidamento. Ciò che più lo contraddistingue è la sua smisurata bravura, oltre che eleganza, quando ha il pallone tra i piedi. Cresciuto nelle giovanili del Napoli e reduce da un’avventura con la Pro Vercelli, questo calciatore aggiunge qualità ad un organico che già ne aveva, donandogli però anche imprevedibilità in più. Calciatore mancino davvero promettente che potrebbe fare la differenza nel prossimo campionato di Serie B.

Inoltre è stato presentato il primo Trofeo “Villiam Vecchi”, che coinvolgerà presto diverse squadre della provincia di Reggio Emilia, società professionistiche come Milan e Juventus, oltre che l’immancabile Reggiana.

Sarà il Pescara l’avversario della Reggiana in Coppa Italia: i Granata affronteranno i Delfini domenica 6 agosto 2023; si giocherà a Fiorenzuola. Inizio ore 18:00.

Le formazioni

Premetto che – poichè trattasi di amichevole – non sono sicuro di essere riuscito a ricostruire correttamente i due undici che si sono sfidati, tuttavia provo a descrivere i posizionamenti dei giocatori in campo dopo aver potuto constatare come si sono schierate le due formazioni. Per concludere sono consapevole che ci siano dei giocatori “fuori ruolo” ma, se li ho messi in quei ruoli, vuol dire che per una buona parte di partita – salvo ovviamente miei errori – li ho visti ricoprire quella zona del campo.

Reggiana: Nesta adopera un 4-2-2-2 con il centrocampo a rombo. Tra i pali Satalino, protetto da una retroguardia così formata: Duarte e Romagna al centro, Luciani gioca come laterale di destra, Fiamozzi svolge la stessa mansione ma dalla corsia opposta del campo. Davanti alla difesa ecco il direttore d’orchestra Cigarini, affiancato da Bianco, uno di quelli che si è aggregato da poco al gruppo. Più avanti Vergara e Portanova. In attacco Varela e Lanini.

Il centrocampo a rombo/quadrato scelto da mister Nesta

AlbinoLeffe: 4-4-2 per la compagine lombarda. Pratelli in porta, Borghini terzino destro, Munari – giocatore che mi ha particolarmente stupito e di cui parlerò successivamente – e in mezzo Marchetti e Milesi. La formazione bluceleste, a tratti, ha anche applicato una difesa a 5 in fase di non possesso. A centrocampo, sperando sempre di non aver visto male, Gusu, Doumbia, Brentan e Zanini. In attacco Longo e Zoma.

La difesa a 5 utilizzata in alcuni momenti della partita dagli ospiti

Qualche immagine del riscaldamento

La partita

L’ingresso in campo delle due squadre

Sugli spalti presente il Presidente Onorario Romano Amadei

Seppur la partita faccia pensare ad una sfida amministrata senza vistose difficoltà dai Granata – e così sarà, ma soltanto dopo che la Regia avrà interposto tra sè e gli avversari un solido vantaggio -, l’inizio, per la banda di Nesta, è alquanto complicato. L’AlbinoLeffe si getta all’avanscoperta e dopo appena un giro di lancette conquista il suo primo tiro dalla bandierina.

il calcio d’inizio

Al 4′ Zoma, calciatore dotato di un dinamismo difficile da contenere, riesce ad imporsi sulla retroguardia avversaria con un assolo ben sviluppato, per poi concludere l’azione con un destro radente privo di forza, che si spegne sul fondo, conclusione fuori margine. Un attimo più tardi Brentan viene innescato da un passaggio a rimorchio e, da posizione ravvicinata, tenta di trafiggere Satalino calciando di prima intenzione, ma non inquadrando il bersaglio. La Reggiana si iscrive alla sfida negli istanti successivi con il primo vero guizzo in maglia granata di Portanova, il quale sfodera una conclusione interessante sul primo palo, deviata in angolo dall’estremo difensore della compagine lombarda.

Portanova, foto: AC Reggiana

La banda di Nesta prende fiducia e, pian piano, cerca di governare l’incontro imponendo le proprie regole e il proprio gioco. Ne è una dimostrazione importante il tiro di Bianco al minuto 12, una botta dalla distanza che per poco non si insacca sotto l’incrocio dei pali. Il tiro si esaurisce sul fondo dopo aver illuso il pubblico supportante la squadra di casa, che per poco non ha visto con i propri occhi un gol capolavoro derivante da una prodezza di uno dei volti nuovi di questa formazione. A 3 giri di lancette dal 20′ ci prova anche Cigarini, con un tiro basso e centrale, privo di pretese, che viene bloccato in due tempi da Pratelli.

Luca Cigarini in lotta per la conquista del pallone, foto: AC Reggiana

L’AlbinoLeffe cerca di riaffacciarsi dalle parti di Satalino: Zoma trova uno spunto molto interessante, poi offre un pallone più che invitante a Zanini, il quale ha l’occasione di rompere l’equilibrio, ma grazia la sua ex squadra calciando in maniera a dir poco orrenda e spedendo la palla alta sopra il legno orizzontale. Dopo 21 giri di lancette l’8 della formazione di Reggio Emilia commette un fallo al limite dell’area di rigore e consegna un’allettante occasione di segnare, in una prima fase di gara piacevole e divertente, ai Blucelesti. Calcia Brentan, ma la palla si infrange sulla muraglia eretta dall’estremo difensore granata con lo scopo di proteggere la porta.

La punizione del giocatore dell’AlbinoLeffe

Al 24′ il gioco si interrompe: cooling break.

Le squadre rientrano in campo dopo la pausa

Siamo quasi allo scadere del primo terzo di partita quando Luciani, dalla destra, propone al centro con un traversone morbido, preciso ed intrigante. Lanini prova ad approfittarne cercando di spedire la sfera verso la porta con un colpo di testa da posizione ravvicinata. Purtroppo, però, non riesce ad attribuire una traiettoria velenosa al pallone e la Regia non riesce a capitalizzare una ghiotta opportunità di portarsi avanti.

Lanini, foto: AC Reggiana

Al 32′ i Granata provano a rendersi minacciosi tramite gli sviluppi di un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore, sulla destra. Ci sono Cigarini e Vergara sul punto di battuta, si pensa che uno dei due metterà al centro la palla con un traversone. Alla fine, però, il giocatore in maglia numero 30, con un passato nelle giovanili del Napoli, decide di sorprendere tutti: anziché realizzare un cross, gioca, con un suggerimento rasoterra, il pallone a Bianco, che si trova molto distante dalla porta, fuori dall’area di rigore. Quest’ultimo decide di calciare di prima intenzione e scaraventa la sfera verso la porta con una conclusione potentissima, che si insacca sotto l’incrocio dei pali. La Reggiana sblocca il match a Cavola: 1-0 grazie alla prodezza del 23.

Bianco in possesso della sfera, foto: AC Reggiana

La festa in campo dopo il gol del vantaggio, foto: AC Reggiana

E adesso i ragazzi di mister Nesta riescono a fare la loro partita e a dettare il gioco che vogliono realizzare. A 9 dal 45′ i Granata puniscono l’AlbinoLeffe, troppo pretenziosa in un’uscita dal fondo maldestra, che le costa caro. Lanini riconquista la sfera e calcia di prima intenzione sul primo palo, innescando la conseguente risposta dell’estremo difensore avversario. Successivamente, Milesi, nel tentativo di superare il pericolo, calcia con forza la sfera, ma nelle vicinanze c’è un grande avvoltoio come Varela, che, probabilmente speranzoso di poter spingere comodamente in fondo alla porta tirando in ribattuta, viene colpito dal pallone tirato dal difensore della squadra ospite. La palla si deposita in fondo alla rete: raddoppio granata. Al 39′ torna a farsi sentire un assatanato Portanova, il quale sprigiona una conclusione arrogante sul primo palo, deviata in angolo dal portiere della compagine lombarda. In seguito a 45 minuti ed una manciata di secondi di gioco che hanno premiato la formazione di Nesta, il direttore di gara decreta il termine della prima frazione dell’incontro. È una partita vivace, tra due squadre che mettono in mostra tanti calciatori dotati di un talento degno di nota. La gara della Reggiana, tuttavia, non ha ancora raggiunto il suo culmine. La squadra di Lopez – vice di Reja ai tempi della Lazio – non può dire di aver giocato male in questa metà di sfida. L’inizio, infatti, è stato arrembante e, per poco, dalle diverse occasioni costruite nell’alba della sfida non scaturiva il vantaggio bluceleste. Un calciatore dell’undici avversario che mi ha particolarmente stupito è Munari. Sembra abbia l’ossigeno infinito. Ha corso tantissimo sulla corsia di sinistra, sia con che senza il pallone, e ha prestato un’attenzione notevole in entrambe le fasi. Ed è un 2001, che peraltro può ricoprire pure i ruoli di esterno destro, esterno sinistro e terzino destro.        

Qualche immagine del primo tempo

l’intervallo

La ripresa prende il via e l’AlbinoLeffe cambia radicalmente il proprio undici: entrano Agostinelli, Gelli, Saltarelli, Toccafondi, Poletti, l’ex Genevier, Muzio, Piccoli, Angeloni e Toma. Lasciano il terreno di gioco Borghini, Marchetti, Milesi, Gusu, Munari, Brentan, Doumbia, l’altro ex granata Zanini, Longo e Zoma. L’assetto non dovrebbe tuttavia cambiare, visto che, dallo schieramento, sembra confermato il 4-4-2 dei primi 45 minuti di gioco. Nesta, almeno per il momento, fa l’opposto: neanche una sostituzione – arriveranno tra non molto -, scendono in campo gli stessi interpreti della prima fase di partita. L’unica piccola modifica riguarda l’estremo difensore: Sposito prende il posto di Satalino. Al 54′ si fa minacciosa la formazione granata, con Fiamozzi che realizza una corale azione individuale, per poi offrire la sfera a Portanova; quest’ultimo prende la mira e calcia a rientrare sul palo lontano, con la sfera che per poco non si insacca nell’angolino basso. Il prestigioso tiro dell’ex Genoa si esaurisce sul fondo. Circa al minuto 10 della ripresa ecco che la Reggiana assume un aspetto completamente differente. La disposizione dei calciatori non subisce alterazioni: confermato il 4-2-2-2, seppur i giocatori che lo compongono non siano gli stessi visti fino a questo momento. In difesa ecco Mbaye e Libutti agire sulle corsie laterali, Rozzio e Marcandalli, invece, si posizionano al centro.

Marcandalli svetta di testa, foto: AC Reggiana

In mezzo al campo si rivede la disposizione a rombo o quadrato: Vallocchia e Shaibu davanti alla difesa e, in posizione un po’ più avanzata, Nardi e Girma. In attacco Arrighini e Montalto, due centravanti che si sono visti assieme anche contro il Baiso e che formano un duo offensivo non particolarmente dinamico, ma comunque funzionale, come vedremo. Al quarto d’ora della seconda frazione d’incontro la banda di Nesta torna a minacciare la porta nemica. Arrighini, entrato da poco e nominato in precedenza, viene pescato da una palla profonda illuminante, sterza, illudendo la retroguardia lombarda, successivamente prova una conclusione rasoterra ma insidiosa. Pratelli respinge, ma la sfera resta lì. Nardi, più lesto di tutti, ne approfitta e appoggia comodamente in fondo al sacco, a porta sguarnita. Cambia l’artiglieria, se così si può dire, con un attacco differente, ma i Granata, con una vivacità interessante e piacevole agli occhi del pubblico nel gioco, continuano a manifestare la propria superiorità, dopo aver preso le distanze in seguito ad un avvio non esattamente convincente. Cinque minuti più tardi è l’altro componente del reparto offensivo a trovare la gioia personale: Montalto, dalla sinistra dell’area di rigore, sfodera un sinistro ad incrociare piuttosto tagliente, che trafigge l’estremo difensore avversario. Cala il poker la formazione neopromossa in Serie B: 4-0.

Montalto abbraccia Libutti dopo aver trovato la via del gol, foto: AC Reggiana

Il Tagliagole ha l’occasione di mettere a segno anche la doppietta 3 giri di lancette più tardi. Libutti realizza una percussione palla al piede sulla sua corsia, dopodiché propone al centro con un pallone morbido molto interessante. Il numero 9, andato a segno un attimo prima, svetta di testa e, già pregustante la doppietta, prova a spingere in fondo alla rete, ma manca clamorosamente il bersaglio.

Libutti, foto: AC Reggiana

Al 24′ solito cooling break.

Il cooling break, foto: AC Reggiana

A 19 dall’ora e mezzo di gioco i Granata, evidentemente non ancora sazi e vogliosi di timbrare il cartellino per la quinta volta, riescono a scatenare il panico nella metà campo avversaria. Il terzino sinistro granata – premiato con la fascia da capitano nell’amichevole contro il Baiso – realizza un’altra azione individuale degna di nota sulla fascia, per poi scodellare il pallone in area. La difesa bluceleste tenta invano di allontanare il pericolo, con la sfera che resta nella zona calda. Montalto cerca di approfittarne calciando di sinistro verso la porta, ma spedendo alto sopra la traversa. Al 31′ Girma, dopo diverse iniziative apprezzabili, si iscrive definitivamente alla partita con una timida conclusione da fuori, che non presenta insidie particolari, parata non complicata, ma fa piacere vedere come questo giocatore si stia inserendo sin da subito. A 9 dal 90′ la retroguardia della Regia, fisica, tuttavia sorprendentemente scricchiolante, commette un’ingenuità e concede un calcio di rigore agli avversari. Dal dischetto va Toma, che calcia ad incrociare, alla sua sinistra. Motta si tuffa dal lato giusto e riesce a respingere, tuttavia la sfera rimane lì e non può nulla sulla ribattuta di testa del 24. L’AlbinoLeffe sigla il gol della bandiera.

Il gol dell’Albinoleffe, foto: AC Reggiana

All’84’ Rozzio calcia da fuori di mancino, con la palla a mezza altezza, ma non centra lo specchio. Palla sul fondo di poco. Al 46′, dunque a partita praticamente finita, gli ospiti scheggiano anche un palo da fuori, il tiratore dovrebbe essere stato Muzio. Qualche secondo più tardi il direttore di gara si porta il fischietto alla bocca e decreta il termine della partita: la Reggiana vince 4-1. Brillante prova dei Granata.

Commento

Grande prova della Reggiana, la quale, dopo aver preso le distanze da una squadra che si è resa protagonista di una fase di avvio di gara arrembante, ha messo in mostra un gioco particolarmente divertente e ha trovato la via del gol 4 volte. Ciò che più conta però sono i segnali incoraggianti pervenuti da tutti i giocatori, in particolare dai nuovi arrivati. Satalino e Sposito non sono stati chiamati in causa più di tanto, quindi non si può dire molto su di loro.

Satalino, foto: AC Reggiana

Romagna mi convince; al momento è, secondo me, il miglior difensore che abbiamo in rosa, assieme a Rozzio, seppur abbiano caratteristiche diverse.

Romagna in possesso della sfera, foto: AC Reggiana

Duarte, invece, mi sembra che si debba ancora ambientare, ma prima o poi sboccerà. Anche Luciani ha fatto una partita importante, con numerose azioni individuali sulla destra e una fase difensiva niente male. Vale lo stesso per Fiamozzi che, rispetto alla scorsa stagione, sta crescendo. Il centrocampo è veramente interessante.

Luciani e Duarte a lavoro in fase difensiva, foto: AC Reggiana

Già la disposizione a rombo, secondo me, valorizza tantissimo i giocatori che lo compongono perché riescono a trovarsi con disinvoltura. Cigarini resta il direttore d’orchestra, gli altri sono tutti calciatori che aggiungono una qualità piuttosto rilevante al gioco. Bianco, Portanova e Vergara hanno fatto una partita straordinaria: hanno una dote clamorosa con il pallone al piede ed è impossibile toglierglielo. Il primo dei tre citati ha messo a segno un gol spettacolare, il secondo ci è andato vicino più volte e il terzo ha un talento pazzesco. Ha realizzato diverse giocate di fino particolarmente spettacolari e allo stesso tempo efficaci. Ha portato sconquasso ovunque andasse con la palla incollata al piede e gli avversari non riuscivano a stargli dietro. Si vede che ha fatto le giovanili in una società come il Napoli.

Vergara e Bianco, foto: AC Reggiana

Davanti Lanini ha giocato abbastanza bene e Varela ha trovato la via del gol, facendo la sua classica partita ricca di uno contro uno e movimenti del pallone imprevedibili.

Varela, foto: AC Reggiana

Tuttavia non può giocare in B così, la Reggiana: deve arrivare un attaccante da 20 gol a stagione. Passiamo alla squadra che abbiamo visto per la maggior parte del secondo tempo. Motta ha parato un rigore e quindi gli si può soltanto fare i complimenti. Mbaye ha lavorato bene dalla sua parte, Libutti è eccelso sulla sinistra con diverse giocate da solista importanti, terminate abbastanza spesso con dei cross. Rozzio e Marcandalli hanno concesso pochi spazi, tuttavia possiamo affermare che entrambi siano abituati a ben di peggio. Vallocchia ha fatto la sua classica gara semplice: ha messo ordine e impostato con precisione. Nuhu Shaibu è molto bravo, seppur giovanissimo, ed è veramente bravo quando si ritrova il pallone tra i piedi: è difficile toglierlo e lo smista anche bene. Nardi ha trovato il gol e ha dimostrato nuovamente di essere un giocatore fondamentale all’interno di questo organico.

Nardi conduce la sfera, foto: AC Reggiana

Girma mi piace, ci vuole un calciatore fisico in mezzo al campo. La tecnica è fondamentale e questa squadra ha tantissimi giocatori fortissimi sotto questo punto di vista, poi però bisogna anche avere un calciatore che ci metta fisicità e questo nuovo acquisto potrebbe essere la risposta ai problemi. Sull’attacco possiamo dire che sia Arrighini che Montalto hanno lavorato molto bene, con il Tagliagole che ha anche realizzato un gol importante.

Montalto, foto: AC Reggiana

Tuttavia mi auguro che non sia questa la coppia d’attacco definitiva perchè mi sembra troppo poco dinamica. 

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