La Reggiana mette il primo mattone: a Como finisce 2-2
17 min readLa Reggiana guadagna il primo punto stagionale: la partita di Como termina 2-2, grande pareggio dei Granata, che erano in svantaggio 2-0.
La Reggiana riesce a guadagnare un punto dall’insidiosa trasferta di Como. Pessimo primo tempo dei Granata, che però hanno rimediato a due sbavature difensive giocando una grande ripresa e mettendo a segno due reti con Pettinari e Vido. Il primo ha trovato la via del gol con un sinistro insaccatosi sotto l’incrocio dei pali dall’interno dell’area di rigore, il secondo ha trasformato un tiro dal dischetto allo scadere in seguito ad un fallo subito da Vergara. La Regia affronterà nel prossimo impegno, finalmente tra le mura amiche, il Palermo.
Tutte le notizie dei giorni prima della partita
Guglielmotti al Lecco. La Reggiana saluta il suo laterale destro, dopo una magnifica esperienza in granata che lo ha visto grande protagonista dell’ultima brillante stagione, coronata con la promozione in Serie B. È davvero difficile dire addio ad un calciatore che ha sempre dato il massimo, è sempre stato decisivo e, oltre che un calciatore eccezionale, si è dimostrato – cosa ancor più importante – una persona veramente gentile e disponibile con tutto il mondo granata, dai compagni ai tifosi.
Per sempre nella storia di questa società.
Grazie di tutto, Davide.
Parlando invece dell’aspetto tecnico-tattico, riservo una mia opinione personale a riguardo: questa cessione è una scemenza. Ribadendo per l’ennesima volta il fatto che io non riesco a capire tutta questa foga per Fiamozzi, con tutto il rispetto per lui, visto che è pur sempre un professionista, ma come fai a vendere l’unico esterno sinistra di spinta che hai in rosa? Va bene che non giocherai più col 3-5-2 – salvo sorprese improbabili di Nesta – e va bene che da quel lato siamo coperti visto che ci sono anche Libutti e un altro calciatore che arriverà, ma perché devi liberarti di un giocatore che l’anno scorso ti ha cambiato la stagione? Resto perplesso, ma faccio un grande in bocca al lupo a questo atleta per il futuro.
Finalmente la Reggiana ha potuto tesserare Sposito, giovane portiere dalle intriganti prospettive, che ha già fatto un po’ di esperienza disputando tante partite tra le categorie di Serie D e C.
6203 abbonati. La tifoseria granata ha raggiunto un traguardo memorabile, uno dei più importanti della sua storia. La campagna sarà aperta fino al prossimo 29 agosto. Fa piacere leggere come i sostenitori siano vicini alla squadra, in una stagione che sarà molto difficile, come già emerso dalle prime gare di questa stagione.
La conferenza stampa
Alle ore 12 del giorno della vigilia di questo tanto atteso incontro con il Como, Nesta ha presentato la sfida e sottolineato tanti aspetti importanti.
Innanzitutto ha rilasciato una considerazione interessante e condivisibile riguardante la sconfitta di Cittadella: “Quelle partite magari devi portarle a casa col pareggio: non sempre si possono vincere le partite come dici tu”, per poi completare il discorso con: ”Devi saper giocare anche quelle partite in cui l’agonismo è alto”. Successivamente ha introdotto la gara che la sua squadra sta per disputare, esponendo un tema molto importante di questa partita, che appunto potrebbe essere il potente organico avversario: ”Partita con altre caratteristiche rispetto a Cittadella. Il Como ha diversi giocatori che possono metterci in difficoltà”. Il tecnico, spesso tempestato di quesiti inerenti al calciomercato durante queste conferenze stampa, ha rilasciato una dichiarazione importante a riguardo: “La cosa che non mi piace è che ancora abbiamo tante situazioni aperte sia di uscita che di entrata”. Il mister, con la sua grande esperienza da calciatore alle spalle, non manca di regalarci una frase molto bella – ne ha detta almeno una per ogni conferenza stampa -:” Domenica voglio essere giudicato per quello che faremo io e la mia squadra”. Un tema di cui si sta parlando tantissimo è la poca produttività offensiva della Reggiana, ma come combatterla? Nesta ha provato a spiegare cosa sia mancato nell’ultima partita in Veneto, dichiarando che, a parer suo, i centravanti erano troppo distanti. Come consuetudine ha ringraziato i sostenitori che saranno al fianco della squadra nella prossima partita – 500 cuori granata al seguito -:”I tifosi sono l’anima di questo sport”. Durante l’intervista il responsabile della comunicazione Marcello Tosi ha fatto sapere in diretta che è stato raggiunto un traguardo importante: “In queste ore abbiamo superato i 6.000 abbonamenti, che è uno dei dati più importanti della storia della Reggiana” e dunque la Regia potrà fare affidamento, anche questa volta, sul suo eccezionale ambiente.
Lo stadio
Per il capitolo descrizioni ignoranti e dove trovarle, ecco il Sinigaglia di Como.
Sullo stadio ci sono tantissime cose da dire. Tralasciando il fatto che i tifosi sono stati trattati come bestiame, non puoi pagare 22 euro di biglietto in curva, peraltro in una partita tra due squadre di bassa classifica di Serie B. 22 euro non li paghi nemmeno in Serie A. L’impressione è che il prezzo sia stato questo perché ci si trova vicino al lago, ma dove siamo? A 4 Hotel con Bruno Barbieri? Paghiamo la location? Poi occhio che mancava il topper sotto i seggiolini. Inoltre, per entrare nel settore ospiti, ci sono voluti 15 minuti, una volta raggiunto l’impianto, poiché ci sono soltanto 3 tornelli (e a volte ci mettevano anche diverso tempo per leggere i biglietti digitali). In seguito ad una sfilza di insulti alla proprietà britannica del Como, si entra. Curva ospiti distante diversi metri dal terreno di gioco – e non perché è presente la pista di atletica – e divisa a sua volta in due parti, una contenente più seggiolini, l’altra meno capiente. Tutto sommato non è nemmeno male, ma la gestione dell’ordine pubblico è stata imbarazzante. Gli altri settori sembrano tenuti bene, partendo dalle tribune laterali ed arrivando alla curva dei sostenitori di casa. Alla fine dei conti è un bello stadio, anche se tutt’altro che funzionale, ma sono convinto che se non ci fosse stato il lago dietro il biglietto sarebbe costato 10 euro.
Una foto dello stadio
Le formazioni
Como: 4-3-1-2 per la compagine di casa. Semper in porta, difesa con Vignali a destra, Ioannou a sinistra ed Odenthal e Barba al centro. In mezzo al campo Iovine, Abildgaard e Bellemo. Sulla trequarti Chajia, le due punte sono Cutrone e Cerri.
Reggiana: Nesta risponde con uno schieramento a specchio. Bardi in porta. Sulle corsie laterali della difesa agiscono Fiamozzi – a destra – e Pieragnolo – a sinistra -, al centro Romagna e Marcandalli. Cigarini amministra il centrocampo, composto da lui, Nardi, che trova una maglia da titolare, e Bianco. Sulla trequarti gioca Portanova, così come si era potuto evincere dalle dichiarazioni di Nesta in conferenza stampa. Il grande assente è Girma, che si siede in panchina. Davanti confermato – contro qualche aspettativa – Lanini, affiancato da Pettinari, che vince il ballottaggio con Vido e Varela.
La partita
C’è tanta voglia di rivalsa in casa Reggiana, dopo la non splendente prestazione in quel di Cittadella, costata una caduta pesante alla banda di Nesta. La formazione della Città del Tricolore approda a Como per la prima tappa di un Tour de Force che la vedrà impegnata, dopo questa sfida, contro Palermo e Pavma nel giro di pochi giorni. La curiosità del pubblico non si è spenta, l’avvio di stagione – salvo appunto la partita in Veneto terminata con una sconfitta – è stato positivo, ma adesso c’è da ripetersi. L’avversario, seppur non sia dei più inaffondabili del campionato, è di tutto rispetto, con tanti atleti che sono arrivati anche oltre alla cadetteria. La compagine lombarda, di cui tanto si è parlato in questi anni dopo l’arrivo di Dennis Wise all’interno della società, oltre a quello di Fabregas, che oggi à ancora in società e lavora per le giovanili, è reduce da una sconfitta per 3-0 contro il Venezia, seppur immeritata. I Granata hanno l’arduo compito di mettere il bastone tra le ruote ai Biancoblù, anche loro alla ricerca di un successo che possa scacciare gli incubi.
Cara Reggiana, adesso tocca a te dimostrare di poter competere in questa categoria.
Dopo la solita entrata in campo con le due squadre disposte sulle due classiche file e un Forza Regia alè cantato a volume altissimo si parte. Primo possesso gestito dal Como.
Al 4′ si iscrivono alla partita i padroni di casa, con Chajia che, in seguito ad una giocata raffinata, allarga per Iovine, che disegna un traversone interessante sul secondo palo. Fiamozzi dorme e non si accorge dell’arrivo in corsa di Ioannou, che colpisce di testa e spedisce in fondo alla rete. Reggiana punita alla prima disattenzione. Errore imperdonabile del terzino destro granata, che si è perso clamorosamente l’uomo. Una distrazione capita a tutti, però io continuo a non capire come faccia ad essere titolare dopo diverse partite in cui ha fatto male. E il bello è che abbiamo appena lasciato partire Guglielmotti. Bella idea. Dopo circa 6 giri di lancette gli ospiti guadagnano un tiro dalla bandierina, in seguito ad un cross di Pieragnolo deviato. L’iniziativa da corner della formazione ospite, però, non trova alcun esito degno di nota. Al minuto 10 Lanini prova a farsi sentire con una conclusione da fuori, che viene però murata. A 3 giri di orologio dal quarto d’ora di partita la formazione proveniente della Città del Tricolore cerca di minacciare la porta avversaria con una chance su calcio da fermo. Punizione battuta sulla sinistra, cross interessante, Marcandalli pizzica di testa ma va molto distante dalla porta. Al 16′ grosso spavento per gli ospiti: il giocatore comasco andato a segno nei primi istanti di questa partita disegna un traversone dalla sinistra, che diventa però un tiro ed obbliga Bardi ad intervenire, prolungando in angolo. Attorno al ventesimo giro di lancette il centrocampista della squadra di Longo che aveva apparecchiato la tavola per l’incornata di Ioannou sul gol sfodera una conclusione rasoterra ma innocua da fuori. Parata scolastica per Bardi. Più tardi, per la Regia, ci prova il capitano Luca Cigarini, con un tiro da fuori radente e docile, intervento semplice per Semper. Al minuto 28 il Como risale agilmente il campo, con la palla profonda di Vignali, aggiustata da un tocco di testa di Chajia, che fa giungere la sfera nella zona di Cutrone, Fiamozzi irrompe con un anticipo, ma, involontariamente, apre un corridoio per Bellemo, che lo percorre con un bell’assolo, per poi cedere, al limite dell’area, al citato poco fa Chajia, che sprigiona una conclusione di prima intenzione, disinnescata al meglio da un intervento in scivolata di Romagna, che esulta come se avesse segnato un gol, dopo aver respinto il tiro dell’avversario. Al 34′ Cutrone, con la complicità di Bellemo, scippa il pallone a Cigarini, il capitano dell’undici di Longo dà origine ad un’individuale corsa sfrenata, per poi offrire all’ex centravanti del Milan, che riceve sulla sinistra e sfodera una conclusione a rientrare sul secondo palo, con cui supera un incolpevole Bardi. Un tiro clamoroso del 10, che però vede negarsi la gioia del gol dal legno alla sinistra del portiere ospite! Lariani ad un passo dal secondo sigillo. Sarebbe anche l’ora di entrare in partita. A 2 giri di orologio dal 45′ Portanova innesca la rapidità di Lanini con un passaggio morbido in profondità. Il 10, in seguito anche ad un affascinante gioco di gambe, subisce fallo. Calcio di punizione dal limite dell’area, seppur non da posizione centrale – siamo più sulla corsia di destra – per i Granata. L’ex attaccante del Novara attribuisce alla sfera una traiettoria velenosa, calciando con potenza e centrando il bersaglio, tuttavia non basta, perché Semper sfodera un riflesso importante – anche se non si è dovuto muovere più di tanto – e devia in angolo. Un attimo più tardi anche Pettinari si esibisce con un tiro da posizione interessante, basso e a rientrare, ma impotente. Intervento semplice per l’estremo difensore comasco. Poco dopo l’arbitro decide di assegnare un recupero di soltanto un giro di orologio, in cui non accade nulla da riportare. Non vedevo un primo tempo così sottotono da veramente molto tempo. Il primo gol era facilmente evitabile e – ancora peggio – una brutta Reggiana, incapace di reagire, in questa prima metà priva di personalità. Abbiamo messo il Como in condizioni di fare una partita perfetta, senza riuscire ad ostacolarlo. Sorprendentemente, il centrocampo non convince: manca l’allaccio tra questo reparto e i centravanti. E c’è andata bene, perché meritavamo di stare sotto almeno 2-0. Granata irriconoscibili.
La seconda metà di partita comincia con il primo pallone che viene giocato dalla squadra di Nesta, obbligata a reagire. E niente, neanche il tempo di dirlo che prendiamo il raddoppio. Siamo al secondo giro di lancette della ripresa. Chajia mette in mostra tutta la sua tecnica con una serie di giochi di gambe sulla fascia sinistra, per poi servire, tramite un colpo di tacco, che scodella un pallone allettante in area di rigore. Pieragnolo, che sarebbe potuto tranquillamente arrivare sulla sfera, scivola – citando un grande allenatore che se ne è andato da poco, “Difensore scivoloso, difensore pericoloso” (storica frase di mister Mazzone) -, la sfera arriva a Iovine, che realizza una bella sponda per Cerri, che, con la sfera a mezza altezza, realizza una conclusione stupenda. Gesto tecnico pregevole che porta la palla a depositarsi alle spalle di Bardi. I Biancoblù firmano il raddoppio. C’è da dire che forse il 6, che ha realizzato l’assist, ha toccato la sfera con il braccio, ma ciò non toglie il fatto che la Regia, in una cinquantina di minuti, non sia riuscita a combinare nulla di importante. Forse è arrivato il momento di iniziare a giocare a calcio. Al 54′ Bianco serve Pieragnolo largo sulla sinistra. Il terzino sinistro in maglia numero 3 prova uno spunto davvero interessante sulla fascia, arrivando fino in fondo. Successivamente mette in mezzo con un pallone morbido sul secondo palo. Pettinari tenta di approfittarne colpendo di testa, Ioannou respinge, tuttavia la sfera ritorna tra i piedi dell’attaccante numero 23, che poi sprigiona una conclusione potentissima di mancino. La sfera si insacca sotto l’incrocio dei pali! La Reggiana è viva! Gran gol del centravanti cresciuto nelle giovanili della Roma! Svantaggio dimezzato, i Granata possono sognare il pareggio!
Il gol di Pettinari in un disegno di Simone Ferrarini
Poco prima dell’ora di gioco Longo effettua un duplice cambio: entrano Kone – classe 2000 che ha militato nelle giovanili del Torino – e Kerrigan – ventitreenne irlandese ex Sligo Rovers -, escono Iovine e Chajia. Qualche istante più tardi Marcandalli viene ammonito in seguito ad una maestosa cavata ai danni del bagolo Alberto Cerri. Al minuto 63 Nesta stravolge il suo centrocampo: Kabashi e Girma prendono i posti di Cigarini e Nardi. Più tardi la Regia reclama un tiro dagli undici metri in seguito ad un contatto tra Portanova e Bellemo – a mio avvisto non da rigore -, successivamente la sfera giunge nella zona di Pettinari, che è un po’ macchinoso nel gestire questo possesso, ma riesce comunque a sfoderare un tiro, che viene respinto. Dopo 71 giri di lancette Pieragnolo esegue una pregevole azione individuale; la sfera, in qualche modo, arriva a Girma. Quest’ultimo si concede una giocata di fino, poi esegue un tocco preparatorio alla conclusione di destro – piede debole del 77- svirgolata del centrocampista albanese della Reggiana, che va molto lontano dalla porta. I Granata proseguono la loro ricerca della rete del pari. A 17 dall’ora e mezzo di partita entra Verdi – giocatore di cui si è tanto parlato in questi giorni visto che il Como ha da poco ingaggiato un ex Serie A -, fuori Cerri. Ingresso anche per Mustapha, fuori Abildgaard. Al 77′ Verdi sfodera un’affilata conclusione da fuori, Bardi risponde molto bene. Nesta cerca di rendere la sua artiglieria maggiormente tagliente in questo finale di partita: entrano Vergara e Vido, escono Portanova e Lanini. Il tecnico della compagine lombarda risponde mandando in campo Sala, fuori uno sfinito Ioannou. A 9 dal minuto 90 Kone stende Fiamozzi sul binario di destra, ammonizione per lui. Sul punto di battuta di questo calcio da fermo conquistato dal laterla destro della Regia ci sono il numero 30 Vergara, sceso in campo poco tempo fa, e Kabashi, che ha ereditato la fascia da capitano da Cigarini (l’alternativa era forse Lanini, che però ha lasciato il rettangolo verde), mette al centro. Traversone troppo sul portiere della formazione di casa, cresciuto nella Dinamo Zagabria, che blocca. A 7 giri di orologio Bellemo finisce sulla lista dei cattivi in seguito ad un intervento scorretto ai danni di Girma. Protesta e non poco il capitano della squadra di casa. All’88’ Vido lavora efficacemente la sfera offrendola a Vergara, che riceve sulla sinistra e mette un cross basso e teso in area di rigore. Girma tenta di avventarsi su di esso in scivolata, ma non arriva sulla sfera e travolge Kone – a parer mio era fallo -. L’azione non è ancora tramontata, però. Bianco raccoglie e offre con un elegante colpo di tacco a Kabashi, quest’ultimo sfodera un prepotente mancino, che viene però soffocato da Kerrigan. Continuiamo a ronzare attorno alla porta, ma non basta. Ammirevole la volontà di tentare di acciuffare il pareggio. Negli istanti successivi il mister della squadra della Città del Tricolore effettua una sostituzione e apporta nuove modifiche all’attacco: esce Pettinari, stanco e autore di una grande gara, prende il suo posto Varela, che avrà il compito di rendersi minaccioso con la sua imprevedibilità. Intanto i sostenitori ospiti cantano Segna per noi, vogliamo vincere! Sovrastando anche le voci comasche. Al minuto 89 Fiamozzi batte una rimessa laterale molto lunga, facendo arrivare la sfera addirittura in area. Odenthal pizzica di testa, la sfera giunge verso Vergara, che viene spinto da Mustapha. Per il direttore di gara È CALCIO DI RIGORE! LA REGGIANA HA L’OPPORTUNITA’ DI PAREGGIARE I CONTI DOPO UNA PARTITA DIFFICILISSIMA! Ammonito il giocatore del Como. Il coro dei sostenitori granata cantato a gran volume e citato poco fa si esaurisce un poco prima della battuta di questo penalty – riprenderà tra una manciata di istanti -. Dal dischetto va Luca Vido, che calcia alla sua destra. L’ansia raggiunge il suo culmine nel momento in cui si vede il portiere del Como indovinare l’angolo. Ma la suspense si estingue nel momento in cui il pallone finisce in fondo al sacco. CLAMOROSO PAREGGIO DEI GRANATA IN QUESTO INCANDESCENTE FINALE! LA REGIA TROVA IL 2-2 E COMPLETA UNA RIMONTA INSPERATA!
La rete dagli undici metri di Vido in un disegno di Simone Ferrarini
Vido dal dischetto, foto: AC Reggiana
Il centravanti della Reggiana festeggia la rete appena realizzata, foto: AC Reggiana
Vido si gode la gioia del gol con i compagni, foto: AC Reggiana
Esplode di gioia il settore ospiti, che riprende a cantare Segna per noi, vogliamo vincere! Pazzesco quanto accaduto al Sinigaglia. Arriva intanto la segnalazione del recupero: si giocherà per altri 5 minuti. Al 95′ Bianco tampona Kone, giallo per il centrocampista della Reggiana. Al novantaseiesimo giro di lancette il direttore di gara determina la fine della partita. LA REGGIANA PORTA A CASA IL SUO PRIMO PUNTO STAGIONALE! Iniezione di adrenalina, fiducia e coraggio per la formazione di Nesta, che da questa partita ha avuto le conferme di poter competere con tutti, in ogni situazione, che sia anche di svantaggio.
Commento
Se nella prima frazione dell’incontro avessimo giocato bene come abbiamo fatto nella ripresa avremmo vinto. Il primo tempo è stato qualcosa di inguardabile. Spero vivamente di non dover più assistere a qualcosa di simile. I due gol erano facilmente evitabili: Fiamozzi ha schiacciato un pisolino in occasione della prima rete e Pieragnolo è scivolato in un momento cruciale, che ci è costato una rete. Questa è dunque l’ennesima dimostrazione di come in Serie B ogni sfumatura possa costare caro. Un errore ti rovina la partita. Bisogna tuttavia fare i complimenti alla squadra per aver realizzato un secondo tempo fantastico, con due gol che hanno rotto un digiuno che durava da troppo – anche se non significa che i problemi riguardanti l’attacco siano risolti, perché nel primo tempo non abbiamo concluso niente in fase offensiva -. Bisogna essere veramente contenti di questo punto – sperando che sia il primo di tanti -, poiché, nel secondo tempo, la quadra di Nesta ha messo in mostra un’eccellente prova di carattere, che è valsa la ricostruzione dell’equilibrio, rotto precedentemente dai due sigilli comaschi. I dati DAZN mettono in evidenza diversi fattori interessanti. A me piace partire dal possesso palla, caratteristica chiave del gioco del mister della Reggiana, dato che, anche a Cittadella, era stata la squadra della Città del Tricolore a mantenere il possesso della sfera per più tempo. Oggi la Regia ha tenuto la sfera per 26 minuti e 33 secondi e, soprattutto, è riuscita a far derivare dal fraseggio diversi tiri, anche se non tutti particolarmente taglienti: 9 conclusioni, di cui 7 in porta, notevole miglioramento dopo la prima gara in Veneto, anche se sono state – come aveva anticipato dall’allenatore della squadra emiliana in conferenza stampa – due sfide totalmente differenti. I giocatori del Como hanno avuto la sfera tra i loro piedi per oltre tre minuti in meno, quindi da ciò si evince il fatto che i Granata, quando trovano fiducia, sanno mettere in atto il loro gioco.
Passiamo alle considerazioni relative ad ogni singolo giocatore. Bardi ha potuto poco sui due gol ma ha sfoderato degli ottimi riflessi in più occasioni. Non mi piace e non è corretto massacrare un giocatore di critiche, però Fiamozzi non mi è piaciuto per niente. Tralasciando il primo gol, mi ha proprio deluso anche in fase di smistamento del pallone e in fase offensiva, a parer mio – sarà pur vero che giochiamo a 4 – si proietta troppe poche volte, a differenza di Pieragnolo. Su quest’ultimo mi “sbilancio”, nel senso, nonostante abbia qualche responsabilità sul secondo gol, ha disputato un’ottima partita. Ha una falcata clamorosa e sulla fascia riesce sempre ad imporsi, inoltre è suo il cross da cui è scaturito il 2-2. La coppia Romagna-Marcandalli dà ancora ottimi feedback. Il primo ha evitato un gol di Chajia già fatto, il secondo si è fatto trovare sempre pronto. Sulle due reti non potevano fare più di tanto. Leggero calo di Cigarini dopo Cittadella. Nulla da togliere ad un sensazionale centrocampista, ma oggi ha perso quel pallone a centrocampo da cui è derivato il palo di Cutrone, che appunto poteva costare carissimo. Tuttavia ha confermato la sua ineccepibile maestria in fase offensiva e la sua leadership è sempre fondamentale. Bianco è un’ottima spalla del capitano granata. Tanti recuperi, giocate individuali e notevole capacità di impostare. Peccato per Nardi – che ricordo essere reduce da un risentimento -: non è riuscito a metterci del suo e a trovare le sue solite giocate personali. Portanova, seppur poco incisivo, ha fatto una buona partita nel ruolo di trequartista, anche se appunto non ha fatto nulla di eclatante, come ci si poteva invece aspettare. Per Lanini tanta corsa ma poca concretezza, si vede però la sua grande volontà di sbloccarsi dopo un’annata in C deludente. Pettinari potrebbe svoltare la stagione. Non è la risposta totale ai problemi della squadra, ma quantomeno ha dato segnali davvero importanti. Gol meritato che ha interrotto un’astinenza che sembrava intramontabile. Kabashi ha provato a farsi notare con un paio di tiri da fuori, da cui non sono derivati esiti molto positivi. Tutto sommato una discreta partita. Fisico ed eleganza per il subentrato Girma, autore di una prestazione positiva. Vergara aggiunge qualità al gioco e, secondo me, potrebbe prima o poi trovare un posto da titolare, che merita. Si è guadagnato il rigore da cui è scaturito il pari, siglato da Vido, che ha giocato bene nella fetta di partita concessagli. Merito anche di Nesta, che ha perfettamente azzeccato il cambio, ma che necessita di aggiustamenti dell’organico.
Le pagelle
Bardi 6
Cigarini, Bardi e Pieragnolo, foto: AC Reggiana
Fiamozzi 4,5
Romagna 6,5
Il difensore centrale granata in possesso della sfera, foto: AC Reggiana
Marcandalli 6
Il centrale difensivo della formazione ospite, foto: AC Reggiana
Pieragnolo 6,5
Il terzino sinistro della Regia sfida Iovine in un duello, foto: AC Reggiana
Cigarini 6
Nardi 5,5
Il 24 della Regia, foto: AC Reggiana
Bianco 6
Il centrocampista della Reggiana, foto: AC Reggiana
Portanova 5,5
Il 90 della Reggiana, foto: AC Reggiana
Pettinari 6,5
L’autore del primo sigillo tiene a bada Ioannou, foto: AC Reggiana
Lanini 5,5
L’attaccante granata conduce la sfera, foto: AC Reggiana
Girma 6
Kabashi 6
Il centrocampista albanese, foto: AC Reggiana
Vergara 6
Varela s.v.
Vido 6,5
Nesta 6,5
La squadra saluta e ringrazia il pubblico presente, foto: AC Reggiana
News del post partita
C’è un’importante news arrivata dopo il termine di questa sfida: Mario Sampirisi è granata! Più di 80 presenze in Serie A e oltre 180 in cadetteria per questo terzino destro, che ha tutte le potenzialità per fare bene in questa stagione (ne parleremo meglio nel pezzo su Reggiana-Palermo).