Delusione Italia: 1-1 contro la Macedonia del Nord – il tabellino e la sintesi
4 min readItalia nuovamente frenata dalla Macedonia del Nord: Spalletti esordisce pareggiando 1-1.
L’avventura dell’ex tecnico del Napoli al timone della nostra nazionale prende il via con un pareggio deludente, non rispecchiante quanto messo in squadra dall’undici ospite, protagonista di una buona partita. La totale amministrazione del gioco non è bastata: gli Azzurri tornano a casa con un solo punto in tasca, frutto, almeno in parte, di una fase offensiva rivedibile.
Tabellino
Gol: Immobile (I) 47′; Bardhi (M) 81′.
Macedonia del Nord (4-2-3-1): Dimitrievski; Manev, Musliu (dal 78′ Serafimov), Zaykov, Alioski; Ashkovski (dal 74′ Dimoski), Bardhi; Elezi (dal 74′ Alimi), Atanasov (dal 91′ Iljazovski), Elmas; Miovski; all.: Milevski.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini (dal 59′ Scalvini), Bastoni, Dimarco (dall’82’ Biraghi); Barella, Cristante, Tonali (dall’89’ Raspadori) ; Politano (dal 45′ Zaniolo), Immobile, Zaccagni (dall’82’ Gnonto); all.: Luciano Spalletti.
Direttore di gara: Letexier
Ammoniti: Manev (M), Alimi (M); Dimarco (I), Tonali (I), Zaniolo (I).
Espulsi: /
Sintesi della partita
L’incontro prende il via con l’Italia che manovra il primo possesso. Sin da subito sono, com’era facilmente immaginabile alla vigilia di questa sfida, gli Azzurri a detenere il pallino del gioco, così da confinare gli avversari nella loro metà campo. Ogni tanto si cerca qualche suggerimento fulmineo sulla corsa degli esterni per innescare la loro velocità, con la retroguardia macedone che fatica a contenere gli attacchi della profondità della squadra del nuovo tecnico Spalletti. Al quarto d’ora Cristante ha l’occasione di timbrare il cartellino con un’incornata in seguito alla battuta di un calcio d’angolo. Schiaccia di testa la sfera, ma quest’ultima si esaurisce sul fondo. Al 19′ leggerezza di Politano, che perde la sfera in una zona sanguinosa del campo. Gliela sottrae e percorre la corsia laterale di sinistra Alioski, che poi coglie in area di rigore Miovski, il quale, però, ci perdona mandando fuori. L’undici dell’ex mister dell’Inter non demorde e, dopo aver ronzato attorno al bersaglio senza mai lasciare il segno, tenta di rompere il ghiaccio: Tonali detta il passaggio con un inserimento brillante e va alla conclusione radente e insidiosa di mancino, sul primo palo, ma la sfera sbatte sul legno. Un nuovo pericolo per l’undici di casa arriva al minuto 22, con il centrocampista in maglia numero 16, di proprietà della Roma, che prova a trafiggere Dimitrievski con un altro movimento ad attaccare il primo palo. L’estremo difensore della compagine di Milevski vanifica le speranze di segnare con un intervento prodigioso. Circa verso il finale di questo primo tempo ci prova Elmas – uno che Spalletti conosce bene -: gli viene concesso un varco e tenta di renderne profitto con un’incursione, che poi tramonta con un tiro basso, parato da Donnarumma. La risposta dell’undici campione d’Europa è però immediata: Zaccagni – quasi invisibile in questa partita – offre a Dimarco, che trova Immobile libero con un tocco interessante in avanti, l’attaccante della Lazio mette in mezzo e la sfera, dopo una deviazione, schizza dalle parti di Politano, che calcia un rigore in movimento, ma Alioski mura. Questa è l’ultima occasione da gol della prima metà di partita, le squadre si dirigono negli spogliatoi senza essere mai andate a segno. Italia autrice di una buona prestazione, ma colpevole di non essere stata cinica sotto porta. Dal prolungato fraseggio – al 12′ i dati esponevano un 74% di possesso a favore nostro – sono scaturite un po’ di chance per segnare, specialmente dai movimenti dei due esterni d’attacco, ma non riusciamo a spezzare l’equilibrio.
La ripresa comincia con gli ospiti che si gettano all’avanscoperta: Barella, dall’interno dell’area di rigore, scaraventa la palla verso la porta, ma colpisce la traversa. La sfera giunge successivamente dalle parti di Immobile, che deposita comodamente in fondo al sacco di testa, a porta sguarnita. Finalmente ecco la tanto attesa marcatura. A 23 dall’ora e mezzo di gioco Elmas lascia sul posto Zaniolo con una giocata brillante, poi offre a Bardhi, che subisce forse fallo da Immobile. Il pallone ritorna tra i piedi del numero 7, che fa partire un tiro basso sul secondo palo, a rientrare. La sfera termina a lato di poco, Italia tradita dalla troppa confidenza: abbiamo smesso di giocare. All’81’, in seguito ad un secondo tempo privo di emozioni, la squadra di casa ha un’opportunità su calcio da fermo. Si occupa della battuta il citato qualche riga fa Bardhi, che calcia a giro sul palo del portiere e supera Donnarumma, siglando la rete dell’1-1. Che beffa per gli Azzurri! Tanti sforzi per la squadra di Saplletti nel finale, che cerca di rendere più tagliente l’artiglieria mandando in campo gente come Biraghi, Gnonto e Raspadori, ma nulla da fare. Cala il sipario con l’Italia vittima di un secondo sgambetto da parte della Macedonia del Nord. Non comincia nel migliore dei modi l’avventura del tecnico toscano al timone della nostra nazionale. Bastano i dati per analizzare questa sfida: 634 passaggi completati dall’undici che rappresenta il nostro Paese, contro i 244 avversari, dunque la padronanza totale del gioco non è bastata. Fare 73% di possesso e tirare meno volte degli avversari è davvero complicato ed è certamente una statistica che mette in evidenza i numerosi problemi in chiave offensiva che questa squadra ha.