Novembre 20, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Antiste rompe l’equilibrio, Buso pareggia i conti: 1-1 tra Reggiana e Lecco

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Una Reggiana meno brillante del solito non riesce a sconfiggere il Lecco: 1-1 al Giglio.

I ragazzi di Nesta non riescono ad imporsi sul Lecco di Bonazzoli e conquistano un punto che potrebbe comunque fare comodo. È la squadra di casa a rompere l’equilibrio nel primo tempo con un meraviglioso gol di Antiste, ma nella ripresa lo spartito cambia. Gli ospiti riescono infatti a pareggiare i conti, colpendo un undici più spento rispetto a quello visto nella prima metà di partita. Polemiche nel finale per un presunto rigore non assegnato alla Regia, in seguito ad un contatto tra Varela e Crociata.

Tutte le notizie dei giorni prima della partita

La Reggiana ha fatto il punto sull’infermeria: sorgono buone notizie, ci sono due rientri importanti. Stiamo parlando di Sampirisi e Szyminski, che hanno superato i guai fisici che avevano accusato. Pajac ha un problema all’adduttore sinistro e sta cercando di tornare a disposizione per l’incontro con l’Ascoli. Pessimi aggiornamenti, invece, per quanto riguarda Pettinari e Romagna: Nesta non potrà schierarli fino a dicembre.

La società granata ha poi condiviso il progetto ioleggoperchè: dal 4 al 12 novembre sarà possibile recarsi nelle librerie e donare un libro alle biblioteche delle scuole della città.

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

Nesta, in conferenza stampa, ha presentato la partita dicendo:”Quella di domani sarà una sfida molto difficile, con una squadra che sta vivendo un buon momento di forma e che sta continuando nel suo percorso con grande entusiasmo”. Ha poi sottolineato come questo match sia fondamentale per ambedue le formazioni, che condividono lo stesso obiettivo, seppur, recentemente, i Granata siano riusciti a spingersi un po’ più in alto e a guadagnare qualche posizione in classifica. Visto che lo stesso allenatore dei Granata ha parlato più volte di “squadra omogenea sotto l’aspetto fisico-atletico”, si è curiosi di sapere se la formazione della Città del Tricolore sarà in grado di sostenere una partita così impegnativa dopo appunto le partite contro Feralpi e Genoa. L’ex allenatore del Frosinone ha dichiarato:” Questa settimana ci ha visti scendere in campo mercoledì in Coppa Italia e, insieme allo staff, abbiamo lavorato per gestire al meglio le energie dei calciatori anche alla luce di questo impegno. Speriamo di esserci riusciti”.

La conferenza stampa di Mister Emiliano Bonazzoli

Il tecnico dell’undici che sarà ospite a Reggio Emilia per disputare questa cruciale sfida con la Reggiana di Nesta ha descritto quest’incontro come un’opportunità per dare continuità al grande momento che la squadra sta vivendo. Ha poi definito la squadra avversaria una “rosa competitiva”, di cui ha fatto parte anche Davide Guglielmotti, ex di cui tanto si sta parlando e che, assieme a Marrone, tornerà a disposizione. Non si è allungata la lista dei calciatori che non potranno prendere parte a questa sfida:”Abbiamo avuto qualche ragazzo con la febbre in settimana ma hanno recuperato”. L’ex Fanfulla ha poi confermato l’assenza di Di Stefano, che, per via di una ferita al piede, non riesce a calciare il pallone. Per concludere, è stato fatto un discorso sullo schieramento:”Non vedo perchè cambiare modulo: abbiamo avuto riscontri positivi” ed è stata sottolineata l’importanza di un calciatore come Ionita in quest’organico:”La squadra ha beneficiato di Ionita e della sua crescita”.

Le formazioni

Reggiana: Abbiamo ormai appurato il fatto che a Nesta non piaccia essere prevedibile: anche oggi ci ha riservato delle sorprese. Torna Bardi tra i pali, nonostante la strabiliante prestazione di Satalino contro il Genoa. I due laterali di difesa sono Szyminski – panchina per il recuperato, ma evidentemente con un’autonomia ridotta, Sampirisi – e Pieragnolo. I due centrali sono Marcandalli e Rozzio. A centrocampo Kabashi sottrae la maglia da titolare a Cigarini dopo aver smaltito la febbre. Al suo fianco Portanova e Bianco, mentre sulla trequarti Girma, dunque non parte titolare Nardi, soluzione che ci si poteva attendere. Davanti Antiste (che nell’ultima gara ha addirittura ricoperto il ruolo di terzino destro) affiancato da Gondo.

Lecco: Bonazzoli, come anticipato, conferma il 4-3-3. Melgrati in porta, Lepore, Bianconi, Celjak e Caporale in difesa. Ionita, Galli e Sersanti nel reparto un po’ più avanzato e in attacco tridente con Buso, Novakovich, che, tra l’altro, era stato accostato ai Granata durante l’ultima sessione di calciomercato, e il talentuoso Crociata.

I due mister, foto: AC Reggiana

La partita

La Reggiana sfida il Lecco e va a caccia del terzo successo consecutivo in cadetteria, che permetterebbe di consolidare il proprio margine di vantaggio sulla zona retrocessione. Dall’altra parte c’è una squadra che, nonostante la vittoria dei play-off, ha dovuto cominciare il proprio campionato in ritardo, a causa di discutibili decisioni della Lega Serie B, che non ha accettato sin da subito l’iscrizione di questa formazione. Per i Blucelesti, quest’esperienza nella seconda divisione del calcio italiano non è cominciata nel migliore dei modi, con un esordio contro il Catanzaro che ha visto la banda di Foschi – oggi non più su questa panchina – perdere 3-4. Questa prima delusione è stata seguita da 5 sconfitte in 6 partite, con il primo punto che è maturato in casa del Modena da un incontro terminato 0-0. Tutto è cambiato quando le redini sono state ereditate da Bonazzoli, che ha perso in casa con l’Ascoli 0-2, ma ha fatto conquistare a questa formazione la prima vittoria stagionale, superando 1-2 il Pisa. Dopo questo successo è arrivato un trionfo memorabile in Sicilia, contro il Palermo, con il Lecco che è riuscito, clamorosamente, ad imporsi per 1-2. Dunque questa squadra non ha un obiettivo particolarmente diverso dal nostro, tuttavia sta riuscendo a riemergere dopo una fase iniziale complicata. Nesta e i suoi ragazzi, reduci da una prestazione niente male sul campo del Genoa – tuttavia non sufficiente per il proseguimento del cammino in Coppa Italia -, dovranno fare un’ottima partita per cercare di portare a casa altri tre punti.

La squadra entra in campo per effettuare il riscaldamento, foto: AC Reggiana

Una foto meravigliosa che ritrae Libutti e la sua solita infinita gentilezza, foto: AC Reggiana

L’ingresso in campo in campo delle due formazioni, foto: AC Reggiana

Le squadre si dispongono sulla solita fila orizzontale per l’inizio dell’incontro, foto: AC Reggiana

Prima dell’inizio della partita, viene rispettato un minuto di silenzio per l’alluvione che ha colpito la Toscana. L’incontro prende il via con la squadra di casa che gestisce il primo possesso. La prima occasione dell’incontro si fa attendere meno di un minuto: Pieragnolo mette subito il piede sull’acceleratore sulla corsia di sinistra, propone al centro per Gondo, che usa il fisico e si libera di Celjak, per poi andare alla conclusione. Melgrati neutralizza la botta rasoterra sul primo palo del numero 11. Poco dopo si iscrive alla partita anche il Lecco, con un’altra conclusione prossima al suolo, eseguita stavolta da Buso. Tiro privo di angolazione, intervento elementare per Bardi. Ospiti pericolosi nuovamente pochi minuti più tardi, con Novakovich che serve Crociata, il quale valorizza una sovrapposizione alla sua sinistra di Ionita e gli offre un pallone interessante, il 27 disegna un traversone intrigante, su cui, per poco, non arriva Buso, che avrebbe potuto spingere in fondo al sacco a porta spalancata, da posizione particolarmente ravvicinata. I padroni di casa se la cavano concedendo soltanto un corner ai Blucelesti con una deviazione di Bianco a sbarrare un controcross proprio del numero 99. Al minuto 14 la Reggiana combina un pasticcio in fase di uscita dal basso con Marcandalli che regala un pallone a Sersanti, il quale entra minacciosamente in area di rigore e sprigiona una conclusione ad incrociare che sollecita l’estremo difensore granata: primo vero intervento del suo match. Meglio i Manzoniani in questa fase embrionale di gara, Reggiana sovrastata dalle continue incursioni avversarie. Qualche giro di lancette più tardi Girma trova una grande linea di passaggio e, con un filtrante meraviglioso, premia un inserimento fantastico di Antiste, il quale tentenna un po’ nel controllo, Bianconi scaccia il pericolo. E qui l’ex Amiens si trovava a due passi dal bersaglio, che peccato. Al 24′, per la prima volta in questa partita, il direttore di gara estrae dal suo taschino il cartellino giallo: è all’indirizzo del centrocampista della formazione lombarda andato al tiro poco prima, entrato in ritardo sul già nominato Girma. La formazione di casa cerca di rendersi pericolosa tramite gli sviluppi di questo calcio di punizione, con Kabashi che mette un pallone morbido in area di rigore; Melgrati esce dai pali nella speranza di catturare l’oggetto fluttuante nella sua area di rigore. Tuttavia, la corsa verso la sfera dell’estremo difensore del Lecco viene interrotta quando quest’ultimo va a sbattere contro Celjak. Ne approfitta Rozzio, che, di testa, indirizza verso il bersaglio, ma deve fare i conti con il super intervento di Caporale, che riesce a deviare la palla, la quale va a sbattere sul palo e termina la sua corsa in calcio d’angolo. Occasione clamorosa per portarsi in vantaggio per la Reggiana. L’undici di Nesta ci riprova dalla bandierina: Girma disegna un traversone all’altezza del primo palo, arriva sul pallone Antiste, che calcia al volo di piatto, spedendo la sfera verso il bersaglio e trafiggendo Melgrati, che tocca, ma non può evitare il gol avversario! La Reggiana si porta avanti al Giglio! Pregevole gesto tecnico del classe 2002, che batte il portiere della compagine lombarda e firma la rete del vantaggio! Sigillo fondamentale, che arriva in un momento importantissimo, visto che la squadra di Nesta stava riscontrando diverse difficoltà in questa fase di partita.

Il gol del vantaggio in un disegno di Simone Ferrarini

L’autore dell’assist e il centravanti andato in rete festeggiano assieme il gol del vantaggio, foto: AC Reggiana

I Granata e la gioia dell’1-0, foto: AC Reggiana

I festeggiamenti della squadra dopo il sigillo del francese, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Al ventottesimo giro di lancette Portanova scova un corridoio interessante, percorribile dall’autore della rete del vantaggio. L’ex Genoa gli offre un pallone interessante, un po’ lungo, ma comunque raggiungibile. Il francese invita Girma ad andare al tiro, la conclusione dell’80 termina però sul fondo. Ha preso fiducia l’undici capitanato da Paolo Rozzio. Poco oltre alla mezz’ora è sempre il centravanti che ha stappato la partita a trovare il giocatore cresciuto nel settore giovanile della Lazio libero sulla destra, il quale si inventa un passaggio fenomenale in profondità per Gondo, che aggira Melgrati in uscita e deposita in rete. Ma sale la bandierina dell’assistente: si resta 1-0.

Gondo scavalca il portiere e realizza il 2-0, ma è tutto inutile: è fuorigioco, foto: AC Reggiana

Al 34′ il trequartista svizzero della formazione di casa trova Portanova con un colpo di tacco estremamente elegante; il 2000 ex Juventus, spalle alla porta, si gira e sfodera un tiro verso la porta, che termina largo di pochissimo. Grandissima opportunità per la Regia, nuovamente vicina al bis. A 7 e poco più dallo scoccare del terzo quarto d’ora di partita ci riprovano i Granata con un ispiratissimo Antiste, che punta Caporale e abbozza un cross che attraversa tutta l’area. La sfera giunge dalle parti di Pieragnolo, che offre, in qualche modo, a Bianco, il quale propone un traversone morbido interessante, rigettando il pallone nella zona calda. Ne approfitta Gondo, che gira di testa verso lo specchio della porta, ma non riesce ad imprimere molta forza a questa traiettoria; facile intervento per l’estremo difensore avversario, classe 1994, scuola Inter. Al minuto 41 il Lecco ha una ghiottissima chance di ristabilire la parità: Ionita trova Crociata sulla sinistra, il quale proietta un pallone in avanti per Caporale. Il traversone radente di quest’ultimo viene sporcato da Szyminski, con la sfera che diventa buona per Sersanti, che, praticamente, calcia un rigore in movimento. Il suo tiro è centrale, però, con Bardi che riesce a scampare il pericolo con una parata brillante. Ma non è finita, perché l’estremo difensore granata è chiamato a un secondo intervento, smanacciando e togliendo la sfera dalla disponibilità di Buso! Incredibile doppio salvataggio dell’estremo difensore in casacca 22! Qualche istante più tardi il direttore di gara chiama a sé Lepore, che viene ammonito per un intervento ai danni di Gondo, con cui ha interrotto una promettente ripartenza. Al 45′ viene comunicato l’extra-time: 60 secondi ulteriori. Nulla da riportare per quanto riguarda questo finale: tutti negli spogliatoi con la banda di Nesta che conduce l’incontro per 1-0. Buona prima parte di partita da parte della squadra dell’ex tecnico del Frosinone, che ha faticato nella parte iniziale, per poi scacciare la paura con una brillante conclusione di Antiste, al volo. Da lì in poi i Granata hanno trovato fiducia e creato i presupposti per andare a segno più volte, peccato per il mancato raddoppio. Nel finale tornano a farsi sentire i lombardi, che però non riescono ad andare in rete. L’undici della Città del Tricolore dovrà prestare grande attenzione, nella ripresa, ad evitare che gli avversari prendano iniziativa ed esercitino un controllo della sfida.

La seconda metà di partita riparte con il primo possesso che viene gestito dalla compagine ospite. Granata subito all’arrembaggio con Kabashi che pesca Pieragnolo largo sulla catena di sinistra; il laterale in maglia numero 3 ha tanto campo davanti a sé e avanza, vincendo anche un contrasto con Lepore. Successivamente disegna un tiro-cross che chiama in causa Melgrati, il quale respinge come può, ma la sfera è ancora buona per Portanova, che offre a Girma il pallone del 2-0, ma il numero 80 si divora il raddoppio calciando clamorosamente alto! Che occasione fallita! Errore imperdonabile! Il portiere avversario era per terra, inconcepibile come abbia fatto a non centrare lo specchio! Poco più tardi Crociata riesce a sbarazzarsi del terzino scuola Sassuolo della Reggiana sulla corsia di destra, per poi pennellare col mancino quello che, forse, doveva essere un traversone, ma che quasi si tramuta in un tiro. Provvidenziale intervento di testa in tuffo di Szyminski, che mette in angolo, rischiando anche un rocambolesco autogol. Al 53′ Sersanti flirta con il cartellino rosso arrestando un contropiede orchestrato da Bianco con un fallo tattico, ma l’arbitro non assegna la seconda ammonizione. Poco dopo Pieragnolo commette una scorrettezza ai danni di Crociata. Non ho capito se sia stato ammonito lui per il fallo o Bianco per proteste. Al decimo giro di lancette di questa ripresa un traversone di Crociata si trasforma in una conclusione insidiosa. Bardi compie un grande intervento prolungando in corner e non facendosi sorprendere. Ci riprovano dalla bandierina i Manzoniani, con un suggerimento in area di rigore all’altezza del primo palo. Si crea una mischia, allontana il terzino sinistro della banda di Nesta, che però concede un’occasione per provarci da fuori al 21 della compagine ospite, che prova il tiro verso la porta e manda alto sopra la traversa di poco. Altro brivido per la Regia, che si sta facendo travolgere. Al minuto 59 viene ammonito pure Girma per un fallo ai danni di Lepore. 2 giri di lancette dopo lo scoccare dell’ora di gioco Nesta rivoluziona il centrocampo: fuori Kabashi e lo svizzero andato a segno contro il Bari, che aveva appunto appena rimediato una sanzione pesante, dentro Crnigoj e Melegoni. Al 20′ della ripresa è proprio lo sloveno a raccogliere un pallone allontanato dalla retroguardia avversaria fuori dall’area di rigore, con una finta manda al bar Sersanti, poi prova un tiro. Conclusione debole e centrale, d’interno, facilmente ammaestrabile da Melgrati. Subito dopo si getta nuovamente all’attacco il Lecco. Buso vede un movimento di Ionita che detta il passaggio e gli offre un pallone invitante, il 27 mette poi un pallone in area di rigore, cerca di allontanare Pieragnolo. La sfera diventa buona per l’esecuzione al volo di Crociata, che viene respinta da Rozzio, pallone che schizza poi dalle parti di Lepore, che propone nuovamente al centro. Ne approfitta il citato poco fa Buso, che supera Bardi depositando in fondo alla rete. La Reggiana vede vanificarsi quanto di buono costruito nella prima metà di partita. Giusta conseguenza in seguito ad un avvio di secondo tempo decisamente inappropriato alla situazione in cui si era messa la partita. Al minuto 68 Bonazzoli sostituisce Galli con il grande ex, a cui tutto il popolo granata – me compreso – si era affezionato parecchio: Davide Guglielmotti. Io ancora non mi spiego perchè l’abbiamo mandato via. E non voglio sentire discorsi del tipo “C’erano tante soluzioni sulla fascia destra”. Era l’unico laterale di spinta che avevamo ed è stato il miglior esterno della scorsa Serie C. Al 70′ brillante incursione di Antiste, che poi suggerisce per Gondo, il quale abbozza un cross, esecuzione terrificante. A poco meno di 14 minuti dall’ora e mezzo di partita Ionita disegna un traversone insidioso sul secondo palo, Bardi compie un grande salvataggio smanacciando e azzerando le speranze di segnare lecchesi. Al settantanovesimo giro di lancette, i Granata cercano di riconquistare ciò che gli spetta. Melegoni inventa una palla profonda sul secondo palo, ma si intromette Caporale, che colpisce di testa. La sfera diventa buona per Portanova, che tiene a distanza Buso, poi prova una conclusione bassa di destro, ad incrociare, che si stampa sul palo! Regia vicinissima al nuovo vantaggio! Ma non è finita, perché il pallone torna dalle parti del nominato Melegoni, che offre a Bianco, il quale sguscia tra le maglie dei giocatori del Lecco, poi prova una conclusione di destro radente e velenosa, ma Melgrati respinge nuovamente con un intervento superlativo. Qualche istante più tardi si becca un cartellino anche Szyminski, colpevole di aver fermato illegalmente un contropiede della compagnie lombarda. A poco meno di 9 giri di orologio dal 90′ entrambi i mister apportano delle modifiche ai propri undici: nel Lecco escono Ionita e Buso, dentro Degli Innocenti e Tordini; Nesta manda dentro Varela e Sampirisi, fuori Gondo e il terzino destro polacco che era aveva appena visto il suo cognome finire sul taccuino del direttore di gara. All’86’ Crnigoj si fa beffe della pressione di Celjak chiudendo rapidamente un uno-due con l’appena nominato Varela. Prosegue la sua percussione addentrandosi in area di rigore, ma attardandosi troppo nell’andare al tiro, che viene deviato in angolo da Guglielmotti, il quale compie un intervento prodigioso. Al minuto 88 Tordini commette fallo su Bianco e si becca pure un cartellino per aver calciato via il pallone. Viene, inoltre, probabilmente, allontanato un componente della panchina della formazione ospite. Dopo un’ora e mezzo di partita arriva la segnalazione del recupero: 4 minuti. Al 93′ Antiste lancia il centravanti in maglia numero 7 andato a segno contro il Genoa in Coppa Italia, che cerca di entrare in area di rigore, c’è un contatto con Crociata, cade il giocatore della Regia, ma per il direttore di gara non c’è fallo. Esplode il Giglio: tutti reclamano il rigore. Ammonito Rozzio per proteste.

Le proteste dei giocatori di Mister Alessandro Nesta, foto: AC Reggiana

Mi risulta davvero difficile giudicare questo intervento, per cui non dirò niente, anche perché non sono un arbitro e non so cosa dica il regolamento. Dico solo che ho sentito opinioni diverse, tra chi affermava fosse rigore netto e chi riteneva non ci fossero gli estremi per assegnare il penalty. Comunque, se Girma non avesse sbagliato quel gol a porta vuota, non dovremmo nemmeno discutere di tutto ciò. Intanto Battistini prende il posto di Crociata. Nient’altro da riportare per quanto riguarda questi minuti aggiuntivi. Reggiana-Lecco termina 1-1, punto da non buttare per i Granata, che, però, avrebbero potuto portarne a casa 3.

Commento e opinioni personali

Parto col dire che mi sembra insensato attribuire la causa di questo pareggio – che, peraltro, secondo me, non è del tutto da buttare via – a quell’episodio finale. Se, come già detto, il nostro trequartista avesse segnato e avessimo iniziato meglio il secondo tempo, concedendo di meno, avremmo chiuso la partita prima. Quel presunto rigore è soltanto un episodio nell’arco dei 90 minuti, quindi diamogli il peso che merita, poi è ovvio che un penalty può fare la differenza, però, ripeto: se avessimo capitalizzato quell’occasione non ci sarebbe stata discussione. Che poi non dimentichiamo che abbiamo pure colpito due legni. E, secondo me, prima di esporre delle critiche, bisogna fare un discorso sull’avversario. Si ha una sorta di pregiudizio estremamente sbagliato che più si scenda di classifica, più le squadre esprimano un calcio monotono. Il Lecco fa un bel calcio e non si può discutere. Leggevo, nei giorni prima della partita, che Bonazzoli ha dichiarato di ispirarsi a Diana, con cui ha avuto modo di lavorare. Il modulo è differente, ma il concetto non è poi così diverso: ricerca dell’ampiezza e controllo della partita tramite il possesso. E quest’allenatore sta davvero trasformando una squadra che sembrava spacciata in una che può salvarsi. Quindi, dopo aver detto questo e dopo essersi congratulati con questo fantastico mister, possiamo parlare dell’aspetto tecnico-tattico. Il primo tempo, salvo il tiro iniziale di Gondo, non è cominciato nel migliore dei modi. Loro ci hanno messo in difficoltà e ci hanno minacciato più volte, poi, però, abbiamo avuto la fortuna di portarci avanti. E noi, spesso, dopo il gol, beneficiamo di una decina di minuti di grande livello, che si sono visti anche oggi. Peccato, però, che dopo l’intervallo le cose siano cambiate. A parte il palo di Portanova seguito dal tiro di Bianco e l’episodio finale, non abbiamo fatto tanto. I Manzoniani ci hanno procurato difficoltà sin da subito e, dopo aver ronzato attorno alla porta più volte, hanno segnato. E, secondo me, non è questo il vero guaio, bensì l’incapacità di reagire, dettata, forse, anche in parte dall’assenza di un cambio che possa spezzare la partita. Comunque, secondo me, è un risultato che ci sta, perché loro hanno battuto il Palermo – con cui abbiamo perso – e il Pisa – con cui abbiamo pareggiato -, quindi bisogna anche restare nell’ottica che noi dobbiamo salvarci, non arrivare nella parte alta della classifica: ogni punto è prezioso. Saranno fondamentali le partite con Cosenza e Ascoli.

Ma dedichiamoci alle nostre solite valutazioni individuali e alle nostre pagelle. Bardi una garanzia: respinge e dice la sua tutte le volte in cui può intervenire, sfodera una serie di riflessi niente male. Szyminski presta grande attenzione alla fase difensiva, non spinge quasi mai quando c’è da attaccare, ma questa è una sua caratteristica. Dorme un po’ in marcatura sul gol del pari lecchese. Molto bene Marcandalli, che ha lasciato pochi spiragli a Novakovich e ha fatto una fase difensiva eccellente. Sbaglia troppo spesso, però, in fase di costruzione dal fondo. Fondamentale la leadership di Rozzio in questa squadra. Oggi il capitano granata ha murato diversi tiri da fuori, non si è mai fatto saltare e ha pure sfiorato un gol di testa sull’uscita “nella terra di nessuno” di Melgrati. Pieragnolo dà il via alle danze con una prima incursione sulla fascia, seguita da un invito al tiro rivolto a Gondo, che vede la sua conclusione venire parata. Molto dinamico, è sempre un elemento aggiunto quando c’è da creare superiorità sulla sinistra, fatica di più quando deve contenere gli avversari. Bianco è andato vicino al gol del vantaggio, ha eseguito una serie di azioni individuali tipiche delle sue e ha amministrato bene il pallone. Kabashi rientrava dalla febbre e si vedeva: non è stato prestante come sa essere. Portanova uno dei più pericolosi: scheggia un palo, alimenta diverse manovre in fase offensiva e lotta tutte le volte che gli capita. Girma ha fatto un primo tempo clamoroso, in cui ha realizzato anche un assist. Pesa troppo però un secondo tempo non al livello del primo e l’errore clamoroso a porta spalancata. Finalmente stiamo vedendo il vero Antiste, un giocatore che porta scompiglio nelle difese avversarie, ha una corsa assurda ed è pure concreto. Bellissimo gol e altra prestazione niente male dopo le gare contro Feralpi e Genoa. Gondo poco incisivo, lavora bene spalle alla porta ma non fa la differenza. Grande prova di Crnigoj, che ha sfiorato il gol che poteva valere la vittoria. Però la prossima volta tira prima. Malissimo Melegoni: troppe palle perse, ha messo una serie di cross sul secondo palo senza motivo, si deve ancora ambientare. Varela entra e crea del casino, come suo solito. Soluzione sempre interessante a partita in corso. Mi è difficile, questa volta, valutare le scelte di Nesta. Questo perchè, indubbiamente, i suoi cambi non hanno funzionato come si aspettava. Però, allo stesso tempo, non scordiamoci che mercoledì ha giocato a Genova contro una squadra di Serie A con il turnover proprio per risparmiare energie per questa partita. Se a Marassi avesse schierato un undici come quello di questa gara, avrebbe perso per via della stanchezza contro un Lecco così determinato e propositivo. E, comunque, ha anche poche opzioni, ripeto: non ha un cambio che possa svoltare la partita, secondo me. Oggi non c’era un giocatore che ti faceva dire:”Adesso questo che entra cambia la partita”. Sicuramente è un lusso averlo e per la Reggiana non sarebbe una cosa da poco (ci sarebbe Vergara, se non si fosse fatto male), ma comunque arrivare la domenica sera con una squadra, come detto più volte da lui, non omogenea fisicamente e pareggiare contro una squadra che ha battuto il Palermo penso sia comunque positivo.

Bardi 7

Altra prestazione da incorniciare per l’estremo difensore della Regia, foto: AC Reggiana

Szyminski 5,5

Marcandalli 6,5

Altra grande prova del difensore centrale ex Pontedera, foto: AC Reggiana

Rozzio 6,5

La leadership del capitano Paolo Rozzio, foto: AC Reggiana

Pieragnolo 6

Il terzino di proprietà del Sassuolo nel bel mazzo di una sua sgroppata sulla fascia, foto: AC Reggiana

Portanova 6,5

Il tuttofare della Regia, foto: AC Reggiana

Kabashi 5,5

Il centrocampista albanese, oggi non brillante, foto: AC Reggiana

Bianco 6

Il centrocampista della Reggiana con il pallone tra i piedi, foto: AC Reggiana

Girma 6

L’autore del cross che ha portato alla rete di Antiste, foto: AC Reggiana

Antiste 7

Il migliore in campo, foto: AC Reggiana

Gondo 5,5

La prima punta della Reggiana, foto: AC Reggiana

Varela 6

Il centravanti granata che per poco non ha svoltato la partita conquistandosi un rigore, foto: AC Reggiana

Sampirisi s.v.

Crnigoj 6

Il centrocampista granata andato ad un passo dal gol del 2-1, foto: AC Reggiana

Melegoni 5

Nesta 6

Che schifo il Parma

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