Novembre 20, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Una Reggiana deludente perde 2-1 in casa del Modena

17 min read

Una pessima Reggiana cade in casa del Modena: i Gialloblù vincono 2-1. Prossimo impegno in casa con il Brescia.

La Reggiana gioca senza cattiveria agonistica a Modena e prende gol dopo meno di un minuto. La reazione arriva tardissimo, verso il tramonto del primo tempo, con un timido tiro di Da Riva. Nella ripresa riagguanta il pari Antiste, con un colpo di testa che illude il pubblico di fede granata. La banda di Nesta torna, infatti, ad abbassare i ritmi e incassa la rete del nuovo svantaggio più avanti. Nel finale espulso Pieragnolo, che non sarà a disposizione contro il Brescia.

Tutte le notizie dei giorni prima della partita

La Reggiana ha presentato il progetto “Non è solo un gioco: riflessioni e testimonianze a sostegno della formazione del giovane calciatore”. Si tratta di un’iniziativa organizzata dalla società granata in collaborazione con Assocalciatori e Lega Serie B, che si terrà il prossimo 6 dicembre, dalle 14:30, allo Stadio Giglio. I temi principali dell’evento saranno: l’analisi delle nuove problematiche legate al panorama dei settori giovanili, tra le quali le scommesse sportive, l’abuso di farmaci e il doping.

E’ tornato a parlare in conferenza stampa anche il Direttore Sportivo Roberto Goretti.

C’è stato, grazie anche ad uno dei diversi sponsor del club, un evento importante per quanto riguarda il calcio femminile. E’ stata presentata, infatti, l’attività appunto delle ragazze della Reggiana. Tramite diversi membri della società, è stato fatto il punto sulla situazione attuale e si è discusso, anche, dei progetti futuri.

Novità per quanto riguarda il bollettino medico, o di guerra, chiamatelo come vi pare. Io ancora non capisco come sia possibile che ogni settimana ci sia un nuovo infortunato, sembra che in allenamento si rincorrano con i coltelli. Tornano a disposizione Szyminski, Romagna e Pettinari, che, però, hanno pochi minuti nelle gambe. Indisponibile Cigarini, per lui problema muscolare al soleo destro, Kabashi ha acccusato un affaticamento al flessore della coscia destra, mentre per Gondo si tratta di un guaio muscolare al bicipite femorale sinistro.

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Sono 2347 i sostenitori della Regia che accompagneranno la propria squadra del cuore in questa complicata trasferta. Questo derby, come tutti gli altri, regalerà grande spettacolo sugli spalti.

Lo stadio

Avendo assistito a questa partita dal vivo, proverò, come mio solito, a descrivere un po’ com’è lo stadio del Modena. Parto col dire che loro hanno una comodità che noi non abbiamo, vale a dire il corto tragitto che separa i tifosi dalla stazione. Ho impiegato solamente mezz’ora, infatti, a tornare da questa città che odio. A Reggio, il Giglio è vicino alla stazione dell’alta velocità, con il binario proprio accanto all’impianto, tuttavia, il treno che dovrebbe fermarsi anche lì, dal Città del Tricolore, passa una volta ogni gol di Fiamozzi. Comunque, il Braglia non mi piace, non solo perchè è lo stadio dei Gialloblù. Appena entrato mi ha dato l’illusione di essere estremamente piccolo, cosa che, alla fine dei conti, non è vera, però, appunto, ti dà quest’impressione. Il settore ospiti era, ovviamente, trattato male, sappiamo tutti che è così ovunque. L’assenza di una copertura fa sì che si formi del muschio nei buchi – chi va allo stadio con una certa continuità può capire di cosa parlo – al centro delle sedute. A me non piace lamentarmi delle curve in cui vado, perchè se vai lì – lo dico sempre – devi avere in conto di non avere i comfort della tribuna, ma, per farla corta, non penso che tutto ciò valga 20 euro. Un settore ospiti non può essere così caro. C’è gente che per andare a Modena e tornare – mezzi di trasporto e ticket per vedere l’incontro – ha speso 60 euro. Comunque, riesco a capire come mai convenga così tanto alla società: è comodo da gestire, è sicuro, è in prossimità della stazione e non credo costi troppo.

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

Il tecnico della Reggiana è partito, come di consueto, dai tanto discussi rientri di Romagna e Pettinari, ma, purtroppo, non sorgono notizie particolarmente positive, poichè entrambi non potranno nemmeno partire titolari:”Nell’emergenza potrebbero essere messi, sennò partiranno un po’ fuori”. Si va a Modena per assistere ad un Derby del Secchia elettrico, dalla grande atmosfera, dunque l’allenatore dei Granata ha rilasciato un paio di frasi interessanti a riguardo:”A me piace quando si alza un po’ la tensione” e “Più gente c’è, più devi essere carico”. L’ex mister del Frosinone ha successivamente presentato l’avversario, con una descrizione piuttosto accurata:“Il Modena è una squadra forte: si vede che la società è riuscita a costruire un gruppo forte, di categoria. Ha trovato la sua dimensione in B, un buon livello. Ha un ottimo allenatore, che dà organizzazione e gioco, poi ha grandi individualità, per me ha tre o quattro giocatori veramente importanti”. Nesta ha, anche, parlato dell’identità di gioco che dovrà assumere la sua squadra in questo match:”Non dobbiamo mai perdere il nostro calcio, perchè, per me, ci dà dei vantaggi”.Si è poi parlato della fase difensiva e di quella offensiva, il campione del mondo ha dichiarato:“Per me la difesa fa bene: concediamo poco”, tuttavia ha anche criticato il reparto offensivo:“Quando attacchiamo tocca fare di più”.

Le formazioni

Modena: 4-3-2-1 per la squadra di Bianco. Seculin in porta – indisponibile Gagno -, in difesa Cotali, Pergreffi, Zaro e Ponsi. A centrocampo Magnino, Palumbo e Duca, sulla trequarti Manconi e Tremolada. Unica punta Falcinelli.

Reggiana: La squadra della Città del Tricolore risponde con un modulo speculare a quello dei Gialli, dunque non viene adoperata l’opzione del 4-3-1-2 con Varela in attacco, come ci si aspettava. La difesa è composta da Sampirisi, Rozzio, Marcandalli e Pieragnolo. A centrocampo Nesta lancia Da Riva, giocatore che ha ottenuto in minutaggio bassissimo in questa stagione. I suoi compagni di reparto sono Portanova e Bianco. Alle spalle di Antiste ci sono Girma e Melegoni, quest’ulltimo è un altro ragazzo che si sta ancora ritagliando uno spazio.

Il saluto tra i due mister, foto: AC Reggiana

La partita

È una partita che non ha bisogno di alcuna presentazione: è il Derby del Secchia, un incontro che per reggiani e modenesi è estremamente importante, per via della sua storia e della sua tradizione. I Granata sono chiamati dal loro popolo a vincere, specialmente dopo la sbavatura in casa con l’Ascoli, gara da cui sarebbero dovuti arrivare i tre punti, per tornare a respirare dopo un lungo periodo senza successi. I Piccioni arrivano a questa sfida dopo aver messo in archivio un pari in quel di Bagolandia; prima di quella partita erano maturate una sconfitta con la Sampdoria e una bella serie di vittorie ai danni di Brescia, Ternana e Catanzaro. Questi risultati positivi sono stati, inoltre, preceduti, da un pareggio sul campo del Bari, che ha consentito ai Gialli di non perdere dal 21 ottobre all’11 novembre.

Prima dell’inizio della partita, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, hanno messo i piedi sul manto erboso del Braglia i giocatori delle formazioni “for special” di Reggiana e Modena, accompagnati anche da una serie di dirigenti e tecnici. Davvero una bella iniziativa, promossa dalle due società.

Ingresso in campo delle due squadre, foto: AC Reggiana

Le due squadre entrano in campo accompagnate dalle coreografie delle tifoserie. Si fanno sentire i tifosi del Modena, che da tanto tempo cercano di fare qualcosa che non sia inguardabile e che non presenti dei problemi, ma anche quest’anno non ce l’hanno fatta. Forse era finito il toner, fatto sta che lo sfondo giallo e blu appunto della coreografia ha assunto una tinta decisamente più sbiadita in tribuna. In tutti i derby ci provano, ma nulla fila mai liscio. Grande risposta da parte del pubblico reggiano, che sventola diverse bandiere granata e riesce a farsi sentire, cantando sopra ai supporters dei Piccioni. Espongono un messaggio piuttosto chiaro i tifosi della Reggiana:”IN ALTO I NOSTRI COLORI“. Adesso sta alla squadra fare quanto richiesto dagli oltre 2.000 presenti nel settore ospiti.

La meravigliosa coreografia dei tifosi della Reggiana, foto: AC Reggiana

IN ALTO I NOSTRI COLORI, foto: AC Reggiana

Si parte con il primo possesso che viene amministrato dalla Regia, riconquistano subito, però i padroni di casa, in seguito ad una sventagliata di Sampirisi non andata a buon fine. Dopo nemmeno un minuto Tremolada trova Falcinelli con una palla profonda dalla fascia sinistra, il numero 11 offre poi a Manconi, che fa partire una conclusione rasoterra e angolata, che supera Bardi e vale l’1-0 del Gialloblù. Peggior inizio non poteva esserci; è alquanto ridicolo che una squadra si presenti ad una gara così importante dormendo sin dal principio e giocando senza agonismo, senza cattiveria. Accenno di reazione da parte degli ospiti al 9′ con una sgasata di Antiste, che propone al centro, spazza senza esitare Zaro. Niente da fare, 0 occasioni prodotte in 10 minuti. Niente di niente. Qualcosa di inguardabile. Squadra veramente senza carattere, io non mi spiego come uno come Nesta, che di derby ne ha giocati mille, non sia riuscito a trasmettere un briciolo di grinta a questa formazione. In una partita come questa, ancor prima di qualunque discorso tattico, dev’esserci della combattività. In questa fase embrionale di partita ha dominato la squadra di casa, noi non abbiamo fatto nulla. Dopo undici giri di lancette la squadra della Città del Tricolore conquista un giro dalla bandierina, tuttavia non riesce a rendersi pericolosa dagli sviluppi di questa situazione. Chance per i padroni di casa al quattordicesimo giro di lancette con una brillante verticalizzazione del trequartista in casacca numero 10 – sempre solo, privo di marcatura -, che offre a Falcinelli, il quale sfodera una conclusione molto potente dalla distanza, che innesca la risposta di un Bardi estremamente attento, che spedisce in angolo con un grande riflesso. Ci sono delle voragini in mezzo al campo ed è inspiegabile, concediamo tantissimi spazi a loro, che, indubbiamente, hanno diverse qualità per colpire e lo stanno facendo. Si trovano con troppa facilità i loro centrocampisti e i giocatori del loro reparto avanzato. Al 22′ lancio lungo di Cotali, Marcandalli si preoccupa esclusivamente di Falcinelli e si fa trovare fuori posizione, con la palla che lo scavalca. Si apre così la porta per un’avanzata di Tremolada, che manda al tiro l’appena citato Falcinelli, che spara verso il bersaglio. Compie un altro prodigio Bardi respingendo con le gambe la conclusione di mancino del centravanti avversario. Poco più tardi sprigiona una conclusione di sinistro Palumbo, ma la palla termina abbondantemente sul fondo. Circa 10 giri di lancette più tardi è ancora il fantasista ex Cosenza ad andare dalla bandierina. Il suo traversone viene respinto dall’estremo difensore della Regia, che poi compie un altro miracolo, rispondendo ad un destro tagliente di Manconi con una parata sensazionale! Solo angolo per il Modena, parata incredibile del portiere dei Granata! Al trentaseiesimo giro di lancette Bianco cerca di servire Melegoni, probabilmente non notificato dell’arrivo dell’avversario – si tratta di Pergreffi -, che interviene duro e in ritardo in scivolata: estrae il cartellino giallo l’arbitro. A 1 e poco più dal terzo quarto d’ora di partita il centrocampista scuola Genoa della Regia vede un bel taglio di Antiste e gli offre un pallone interessante; il capitano della squadra di casa entra come un farabutto e non va nemmeno vicino alla sfera, Duca mette in corner. Non riesce a sfruttare quest’opportunità dalla bandierina la banda di Nesta. Si arriva al 45′ ed ecco la segnalazione dei minuti di recupero: saranno 2. E proprio in questi pochi giri di lancette gli ospiti arrivano al tiro per la prima volta, con Sampirisi che trova Da Riva, che chiude un uno-due con Portanova. Successivamente va alla conclusione verso lo specchio, blocca in due tempi Seculin, che fino ad ora era stato uno spettatore non pagante. Decisamente troppo poco in questa prima metà. Si va a riposo col Modena meritatamente in vantaggio, anzi, avremmo meritato di essere in svantaggio di almeno due reti. Non puoi giocare un derby così. Questa Reggiana è inguardabile! Nemmeno un briciolo di personalità. Primo tiro arrivato decisamente troppo tardi, pochissime occasioni create e tante, troppe subite. Errori continui nel posizionamento, inoltre. Mi sembra che Nesta una volta si sia lamentato pesantemente con Melegoni per non essere andato a pressare sul laterale sinistro. Non riesco a capire come sia stata preparata questa situazione, perchè loro poi scavalcano la linea dei centrocampisti andando sui trequartisti – mai marcati – e lì si crea uno spazio immenso. Grave errore affidare le redini del centrocampo a giocatori inesperti come Da Riva e l’appena nominato Melegoni. So bene che opzioni erano ridotte, ma a quel punto gioca con il 4-3-1-2 con Varela punta e amen. Non puoi gettare nella mischia uno che ha giocato così poco in una partita così. E comunque hai fatto densità in mezzo al campo ma Tremolada prende palla con una facilità disarmante. La marcatura a uomo su di lui e su Manconi non esiste. Fase di non possesso terrificante, andiamo un pochino meglio quando siamo noi a governare la sfera, ma comunque non riusciamo a renderci pericolosi. E, comunque, manca dell’agonismo. L’ho già detto mille volte, ma non puoi farti asfaltare così sul campo. Sembra che i giocatori non abbiamo percepito l’importanza della partita. Errori su errori, nemmeno un minimo carattere.

Si riparte con il primo possesso mosso dai Piccioni. Novità nell’undici ospite: fuori Da Riva e dentro Crnigoj. Finalmente cambia registro la formazione della Città del Tricolore, che conquista prestissimo un angolo con uno spunto del nostro terzino sinistro in maglia numero 3 sulla sinistra, che poi propone al centro, mette in corner Duca e il Settore Ospiti ruggisce. Dalla bandierina va Portanova, che disegna un traversone intrigante all’altezza del primo palo. Antiste arriva a colpire di testa e indirizza verso la porta, ma la sfera va a sbattere sulla traversa e si esaurisce sul fondo. Prima occasione da gol per la Regia. Al 50′ Bianco esegue un brillante cambio di gioco e trova Pieragnolo largo sulla sinistra, che propone un pallone morbido di mancino in area di rigore, trovando l’incornata vincente di Antiste, che trafigge Seculin e sigla il gol del pareggio! Hanno ristabilito l’equilibrio i Granata! Era doveroso cambiare atteggiamento e, finalmente, la banda di Nesta si è riportata in carreggiata.

Il gol del pareggio, foto: AC Reggiana

Esulta il francese, foto: AC Reggiana

Girma si gode il momento con l’autore della rete, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

I giocatori condividono la gioia del momento con i propri tifosi, andando a festeggiare sotto al loro settore, foto: AC Reggiana

La squadre celebra il sigillo che vale l’1-1, foto: AC Reggiana

Pochi giri di orologio più tardi Bianco impedisce a Duca di sfrecciare sulla fascia, fermandolo con una cavata degna delle divisioni più basse del calcio amatoriale. Cartellino, comunque, speso correttamente. Al minuto 58 Zaro entra in ritardo su Girma, siamo poco oltre al cerchio di centrocampo, non arriva il cartellino, che qui era netto. Scelta che, comunque, rispecchia lo stile di arbitraggio del direttore di gara, che ha sempre lasciato correre tanto senza sventolare quasi mai un giallo. Non contento, il centrale difensivo in maglia 19 del Modena entra in ritardo nuovamente, sempre sull’80 granata. Fallo e nemmeno qui ammonizione, che sarebbe dovuta arrivare anche solo per somma di scorrettezze. Poco più tardi ci prova Duca con un destro affilato verso la porta, partito dalla fascia sinistra. Bardi sporca in angolo con un intervento efficace, seppur non stilisticamente perfetto. Subito dopo l’ora di incontro Crnigoj ferma irregolarmente proprio il giocatore avversario andato al tiro un attimo prima, il nome del centrocampista sloveno finisce sul taccuino dell’arbitro. Al 64′ Bianco si gioca la carta Bozhanaj, fuori Tremolada. Il neoentrato prova subito una sgattaiolata sulla destra, interrotta da un fallo del nostro trequartista svizzero classe 2001, anche lui adesso fa parte della lista dei cattivi. Al minuto 68 interessante azione costruita dai Piccioni sulla catena di sinistra, con Manconi che offre a Falcinelli e si propone nuovamente, ricevendo il passaggio di ritorno. Il 17 suggerisce al centro, la sfera sfila e arriva dalle parti di Magnino, che supera Bardi con una conclusione rasoterra a incrociare, ma deve fare i conti con un intervento in scivolata sulla linea pazzesco da parte di Marcandalli! Si lamentano per un presunto tocco con il braccio del 27 i padroni di casa, ma non è dello stesso avviso il direttore di gara. Subito dopo è il nominato poco fa Bozhanaj a commettere un’irregolarità ai danni di del 31 avversario, altro giallo. Check da parte del VAR, che, dopo una riflessione abbastanza lunga, sceglie di confermare le decisione presa sul campo: l’arto è attaccato al corpo. Qualche istante in seguito il 30 albanese dell’undici di casa prova una conclusione da fuori e trova un gol capolavoro, che vale il nuovo vantaggio del Modena. Punita così la Reggiana, colpevole di aver abbassato i ritmi dopo i primi 5 minuti buoni di questa ripresa. Nesta risponde mandando in campo Varela, fuori Girma. Al 76′ bello spunto di Antiste sulla destra, che poi apparecchia la tavola per una conclusione di Crnigoj, che manda altissimo sopra la traversa. Circa tre minuti più tardi Melegoni mette un pallone nella zona calda su calcio d’angolo, arriva a colpire di testa Rozzio, con la sfera che si impenna e arriva all’altezza del secondo palo. Marcandalli, sempre tramite l’ausilio del capo, ripropone al centro per Sampirisi, che prova a spedire verso lo specchio con una conclusione di sinistro da dentro l’area piccola, ma Seculin compie un grande intervento e tiene il risultato ancorato al 2-1. A poco più di 9 e mezzo dalla fine ci prova Duca con un un’incursione sulla sinistra, seguita da una conclusione verso il bersaglio, Bardi si fa trovare pronto e si oppone. Dopo 82 giri di lancette il tecnico dell compagine ospite manda dentro Lanini, si accomoda in panchina Portanova. Al minuto 89 il nostro 72, per mettere il punto esclamativo su una partita disastrosa, si becca un cartellino per un fallo su Pergreffi. Al 90′ fuori Antiste, stanchissimo dopo una grande prova, dentro Pettinari, esce anche Sampirisi, prende il suo posto Fiamozzi. Ed ecco l’annuncio del recupero: 5 minuti. Pochi giri di orologio dopo trova spazio Oukhadda, esce Manconi. Ultima chance ad extra time già concluso per la Regia, con una possibilità su calcio d’angolo, sale anche Bardi. Il traversone dell’ex Standard Liegi arriva a Pieragnolo, il suo tiro viene, però, murato. E proprio il 3 in maglia granata commette l’ingenuità di calciare la sfera addosso a Ponsi una seconda volta, innescando la ripartenza dei Piccioni, la porta è vuota. Il nostro terzino sinistro lo ferma illegalmente da ultimo uomo. Rosso. Triplice fischio: una pessima Reggiana perde a Modena, momento buio per la squadra della Città del Tricolore.

La squadra va a salutare e ringraziare il pubblico, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Commento e opinioni personali

Penso sia impossibile racchiudere l’infinità di errori, dai più ai meno gravi, in questo breve commento. Comunque, parto col ribadire, per l’ennesima volta, l’aspetto dell’agonismo. Sei la Reggiana e vai a Modena a giocarti il derby, la grinta minima dev’essere che, se c’è un pallone a metà strada tra te e l’avversario, tu entri e lo spedisci in tribuna. Noi, invece, gli abbiamo lasciato il dominio del gioco, gli abbiamo fatto muovere la sfera con una facilità assurda, non li abbiamo contrastati e siamo entrati in partita dopo oltre 40 minuti. Prendere gol dopo 37 secondi penso sia un’umiliazione pazzesca. E ciò è frutto di un approccio alla partita sbagliato totalmente. Poi, difesa e centrocampo sono stati qualcosa di imbarazzante. Ho avuto l’impressione che ci fossero tantissimi errori di posizionamento. C’è stata un’azione, citata nella parte sulla partita, in cui, su una panoramica di Ponsi, Marcandalli ha pensato esclusivamente a Falcinelli, lasciando uno spazio enorme, in cui si è intramesso Tremolada. Quest’ultimo ha poi servito l’11, l’appena citato Marcandalli era in ritardo anche qui, infatti sono arrivati al tiro, e abbiamo quasi preso gol. E’ inspiegabile. Adesso, cercando di aiutarmi con dei miei schemi, proverò a dire cosa non ha funzionato nel centrocampo.

Qui si vede benissimo che Melegoni è in ritardo – e di tanto – sul terzino sinistro, in fase di pressione. A questo punto, l’avversario ha totale libertà di impostare e anche moltissimo tempo.

Immagine partita: DAZN

Palla lunga, centrocampo scavalcato e completamente in ritardo. Manconi ha tutto lo spazio per impostare – il rettangolo bianco, circa – con i 4 di centrocampo che devono rientrare di corsa.

Immagine partita: DAZN

Ma questa, chiaramente, è solo una situazione, che però credo basti per dimostrare quanto abbiamo fatto male lì in mezzo. Ho proprio, purtroppo, l’impressione che i giocatori non abbiano recepito le indicazioni dell’allenatore. Bene il reparto offensivo, finalmente Antiste è sbocciato e sarà cruciale fino a fine anno.

Adesso parliamo di ogni giocatore. Super Bardi, il quale ha sfoderato dei riflessi davvero importanti, che ci hanno permesso di non incassare una valanga di gol. Rientro complesso per Sampirisi, che ha spinto poco, ma ha sfiorato il pari su calcio d’angolo, gli ha negato la rete un super Seculin. Malissimo i due centrali. Forse Rozzio avrebbe potuto fare qualcosina in più sul primo gol, quantomeno provando ad arrivare a colpire di testa. Per quanto riguarda Marcandalli, ho già parlato della dinamica a cui mi riferisco, ma, oltre a quella, ha fatto altri errori gravi. Difficilissimo dare un voto a Pieragnolo: fa assist ma si fa anche espellere, direi 6 perchè uno bilancia l’altro. Tanta voglia, si è proposto spesso sulla sinistra, buona prova. Da Riva è stato il primo a tirare in porta nella nostra squadra, comunque si è visto poco, partita complicatissima per lui, non ha mai marcato il trequartista. Bianco non mi è dispiaciuto in fase di impostazione, ma, finchè non si ritrovano i meccanismi di inizio anno, con cui si servono le punte, dove lui può fare la mezz’ala liberamente, può fare poco. Portanova sarebbe potuto essere più incisivo negli ultimi metri di campo. Girma dovrebbe fare più luce: totalmente assente in fase offensiva, presta quantomeno qualche servizio importante quando deve interrompere le avanzate avversarie. Male Melegoni. Non ha visione periferica, è sempre in ritardo in fase di pressione, perde mille tempi di gioco quando deve impostare e non è per niente efficace davanti. Unica nota positiva della giornata Antiste, che ha trovato un gol che ripaga i tanti sforzi che ha compiuto. Super partita la sua. Passiamo ai cambi. Nulla da dire per i subentrati nel finale Lanini, Fiamozzi e Pettinari (quest’ultimo non è ancora in condizione), ho visto troppo poco. Crnigoj non mi è piaciuto, non ha avuto un impatto significativo. Varela inconcludente, peccato. Io non ho vinto un Mondiale e di calcio non ne capisco di certo quanto lui, ma non approvo la scelta di Nesta di fare partire titolari i citati poco fa Da Riva e Melegoni, per motivi già detti. Avrei confermato il 4-3-1-2. I cambi non hanno fatto la differenza – questo ovviamente non dipende esclusivamente da lui -, la squadra non ha seguito le sue indicazioni ed era continuamente schierata male. Buona fase di possesso, ma c’è tanto da sistemare.

Bardi 7

Il nostro estremo difensore, uno dei migliori in campo, foto: AC Reggiana

Sampirisi 6

Il nostro terzino destro, foto: AC Reggiana

Rozzio 5,5

Il capitano, foto: AC Reggiana

Marcandalli 5

il difensore centrale della Regia, foto: AC Reggiana

Pieragnolo 6

Il terzino di proprietà del Sassuolo, assist e cartellino rosso per lui oggi, foto: AC Reggiana

Portanova 5,5

Il numero 90 sfida Cotali, foto: AC Reggiana

Bianco 5,5

Il 42 dei Granata, foto: AC Reggiana

Da Riva 5

Il 21 svetta di testa, foto: AC Reggiana

Girma 5

Il trequartista in casacca 80, foto: AC Reggiana

Melegoni 5

Il giocatore di proprietà del Genoa cerca di combinare con Portanova, foto: AC Reggiana

Antiste 7

Il centravanti francese, foto: AC Reggiana

Fiamozzi s.v.

Crnigoj 5,5

Il 33 cerca di gestire la sfera, foto: AC Reggiana

Varela 5,5

Pettinari s.v.

Lanini s.v.

L’attaccante della Regia, foto: AC Reggiana

Nesta 5

Il tecnico, foto: AC Reggiana

E’ quasi sempre impegnata

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