Una grande Reggiana conquista un punto dall’ardua gara di Cremona
21 min readLa Reggiana torna da Cremona con un punto in tasca: sblocca il match Marcandalli, pareggia Coda
Una grande prestazione dei Granata vale l’ennesimo risultato positivo di questa stagione. Il primo tempo è ricco di emozioni ma si va a riposo a reti bianche. Nella ripresa è decisiva un’incornata del difensore centrale di proprietà del Genoa, che porta la banda di Nesta avanti. I Grigiorossi, tuttavia, riescono a riagguantare il pari con un gol straordinario di Coda.
Tutte le notizie dei giorni prima della partita
Come di consueto, si è tenuta la conferenza stampa di Goretti, tra l’altro dopo la chiusura del calciomercato, in cui il direttore sportivo della società granata ha parlato di tutte le mosse compiute in questa finestra di trasferimenti invernale. Ne parleremo meglio, tuttavia, in occasione della prossima giornata. Questo perché nessuno dei giocatori approdati a Reggio a gennaio ha ancora esordito e si può ancora dire poco, se non nulla. Soprattutto, vorrei vedere giocare almeno una volta Blanco.
Novità importante per quanto riguarda Okwonkwo, il centravanti arrivato allo scadere del mercato: gli è stato permesso quantomeno di allenarsi con la squadra, tuttavia non potrà comunque giocare, come si sapeva, fino al 25 febbraio.
Per i 60 anni di Immergas – compleanno festeggiato negli scorsi giorni -, il club ha voluto fare gli auguri all’azienda, in particolare, ovviamente, al Presidente Onorario Amadei.
Non c’è pace per Crnigoj. Il calciatore sloveno, che stava entrando in condizione e si stava finalmente prendendo lo spazio che un giocatore come lui dovrebbe avere all’interno di un organico come quello granata, ha rimediato una lesione al retto femorale destro durante la gara contro la Feralpi. Dunque non sembra un problema da poco ed è davvero un peccato perché arriva dopo due prestazioni – quella di Bari soprattutto – particolarmente positive.
La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta
Partendo dagli indisponibili: non potranno prendere parte a questa trasferta dunque il centrocampista sloveno , Romagna e Pajac tuttavia potrà tornare in campo Gondo. In conferenza stampa, però, Nesta ha fatto preoccupare un po’ tutti, dicendo che Girma ha accusato un fastidio che, quantomeno, non dovrebbe portare alla sua esclusione dalla lista dei convocati. Il tecnico della Regia è tornato sulla partita con la Feralpi e ha manifestato il suo dispiacere: “Siamo stati delusi tutti dalla partita, da quello che ci siamo fatti sfuggire”. Ha poi specificato: “I primi 12 minuti fatti male, il perché succede facciamo fatica a spiegarcelo anche noi”. L’allenatore dei Granata ha presentato il match di Cremona affermando: “Andiamo ad affrontare una squadra forte, sarà una partita complessa”, per poi aggiungere: “Tutti insieme dobbiamo andare a Cremona consapevoli della difficoltà, ma bisogna andare a fare la partita, come sappiamo anche fare”. Si è tornato, inoltre, a discutere di Pettinari e della possibilità di rivederlo in campo con l’undici dell’ex mister del Perugia, che aveva anticipato che sarebbe stato reintegrato. Il campione del mondo ha spiegato: “Pettinari ha bisogno di campo, di giocare con la palla, perché si è allenato a parte per tanto tempo”. C’è stata poi una frase molto interessante detta da Nesta, che riguarda lo stile di gioco della sua squadra e la sua carriera da calciatore: “Io ho fatto il difensore ma tutti mi dicono che sono più offensivo che difensivo”. Per concludere, vale la pena proporre un aneddoto raccontato sempre dall’uomo che sta guidando questa Reggiana in questo campionato. Riguarda la scelta di Rubinacci, personaggio fondamentale per la società, con cui lo stesso tecnico dell’undici della Città del Tricolore si confronta spesso. Lo condividiamo senza alterare più di tanto le parole dell’allenatore:
Come ho beccato Rubinacci: mai visto e conosciuto, vado al corso al master a Coverciano, ci siamo tutti e, durante le lezioni, ognuno fa le domande e tu ascolti. Erano tutti ex giocatori meno uno: Rubinacci. Ho detto:
”Questo chi è?”
Però, poi iniziava a parlare, sentivo che aveva delle sensibilità e delle letture importanti. Io ho tanti amici che potevo portare come secondo a fare il percorso da allenatore. Prima cosa che ho fatto, quando mi hanno offerto la prima panchina: ho chiamato Rubinacci, perché credo che abbia delle letture del calcio di una volta che io non ho e non avrò mai. Lui è stato talmente tanto sul campo, dall’altra parte – io ho fatto il giocatore -, che ha sviluppato delle cose che io non avrò mai, perciò lui compensa quello che non ho io e, magari, io compenso quello che non ha lui. Ecco perché funzioniamo, a prescindere dai ruoli: è proprio una questione di esperienze. Io ho iniziato che non sapevo fare niente, nemmeno dare le casacche, mentre lui era un professore, quindi ci siamo sempre compensati.
Mister Nesta e la sua panchina a Cremona, foto: AC Reggiana
Lo stadio
Lo Stadio Giovanni Zini è, a mani basse, uno dei più belli che abbia visto. Innanzitutto, è comodissimo parcheggiare, perché c’è una vasta area nei pressi del settore ospiti destinata soltanto appunto per i sostenitori della squadra avversaria della Cremonese. L’impianto è tenuto molto bene, grazie anche alla manutenzione recente, ed è peraltro uno dei pochi di proprietà di una società in Italia. Il settore ospiti non è di certo trascurato: è ampio, con i seggiolini nuovissimi e puliti. Si sviluppa più in larghezza che in altezza e non è nemmeno molto distante dal campo. Mi ha sorpreso il fatto che non ci fosse nemmeno un teleschermo, ma ci sarà una scelta della società a riguardo. Circa 15.000 posti per una realtà non tanto diversa da quella di Reggio Emilia – forse anche questo uno dei motivi che sta alle radici del gemellaggio tra le tifoserie -, dunque niente male. Ogni settore, escluso quello degli ospiti – giusto che se passano i piacentini si bagnino quando piove -, è coperto. In poche parole, è uno stadio che ha praticamente tutto e che è perfetto per ospitare le famiglie. Il campo era, nonostante la fitta pioggia, in condizioni niente male: sembrava realmente un tappeto verde. Davvero difficile trovare difetti in una struttura come questa che – va ribadito – è oggettivamente una delle migliori che abbia visto e che ha anche un importantissimo valore affettivo per i sostenitori grigiorossi e per la loro passione tramandata di generazione in generazione.
Una foto dello stadio scattata a fine partita
Le formazioni
Cremonese: 3-5-2 per i padroni di casa, con Stroppa che riserva qualche sorpresa. Saro tra i pali, salvaguardato da Sernicola, Bianchetti e Lochoshvili. Sulle corsie laterali Ghiglione e Johnsen. A centrocampo Castagnetti – nato a Montecchio Emilia -, Abrego e Falletti. Le due punte – i due pezzi da novanta di questa formazione – sono Vazquez e Coda.
Reggiana: Solito 3-4-2-1 per Nesta, con una novità importante: Girma non figura nell’undici iniziale. Sampirisi, Rozzio e Marcandalli proteggono la porta di Bardi. Sul lato sinistro sfreccia Pieragnolo, mentre su quello opposto Fiamozzi. I centrocampisti sono Kabashi e Bianco, sulla trequarti proposto Portanova, nonostante il momento non brillante, affiancato da Melegoni. Gondo riesce a recuperare in tempo e parte titolare. Panchina, a sorpresa, per Antiste.
La partita
I Granata sfidano una delle squadre più complete e in forma del campionato, che ha collezionato 12 punti negli ultimi 5 incontri. Questa compagine, peraltro, vanta la miglior difesa del campionato – 16 reti incassate, ultima risalente al 26 dicembre -. Stroppa, successore di Ballardini in questa stagione, il quale non si è rivelato un abile traghettatore, è riuscito a trovare un cambio di andamento importante, da squadra che vuole tornare nella massima serie. Inoltre, ha anche messo in mostra un curioso tratto distintivo dei suoi risultati: le vittorie per 1-0. I Grigiorossi, infatti, hanno vinto le ultime quattro partite, trionfando tutte le volte appunto con questo risultato, superando Cosenza, Spezia, Brescia e Lecco. L’undici lombardo, peraltro, ha un asso nella manica, che è stato decisivo anche all’andata. E stiamo parlando, ovviamente, di Coda: centravanti più proficuo della stagione – solo Casiraghi, centrocampista del Sudtirol, nonchè rigorista, ha segnato più di lui – che è sempre un’arma in più. Tuttavia, per l’undici di casa pesano assenze di giocatori come Collocolo, Ravanelli e Antov.
Una presentazione più dettagliata del match, fatta in collaborazione con la pagina di Dodicesimo Granata
Spettacolo sugli spalti già prima che cominci il match, con le due tifoserie che celebrano uno storico gemellaggio, anzi, qualcosa di più: un’indissolubile unione di generazione in generazione, come affermato dai sostenitori della Cremo in uno striscione esposto. Coreografia meravigliosa quella dei sostenitori di casa, che colorano il loro settore con strisce grigie, rosse e granata, oltre che con una bianca centrale.
La meravigliosa coreografia della Curva della Cremo, foto: AC Reggiana
I supporters reggiani rispondono esponendo uno striscione, con su scritto: Lo cantiamo a più non posso: nostro fratello è grigiorosso.
I tifosi granata onorano il gemellaggio, foto: AC Reggiana
I numerosissimi e rumorosissimi tifosi granata, foto: AC Reggiana
Pochi istanti prima del calcio di inizio, foto: AC Reggiana
In questo clima di festa, con questa cornice di pubblico unica, prende il via l’incontro, con il primo possesso che viene amministrato dai padroni di casa. Primo squillo che si fa attendere circa centoventi secondi, con una conclusione di Coda che si spegne sul fondo, tiro abbondantemente alto. Continuano a studiarsi le due squadre e, nonostante il grande divario di classifica, regna l’equilibrio: nessuna compagine prevale significativamente sull’altra, ovvio è che i ragazzi di Stroppa hanno mezzi più potenti, ma i Granata tengono botta. Abbozza un tiro da fuori Castagnetti al minuto 6, ma viene sporcato in angolo, probabilmente da Marcandalli. Falletti tocca corto per Falletti, che mette di prima intenzione in mezzo, all’altezza del primo palo, ma la retroguardia di capitan Rozzio libera. Ha preso fiducia la formazione lombarda, che, come previsto dallo spartito, adesso fa la partita. Dopo circa 8 giri di lancette ecco una nuova possibilità dalla bandierina, in seguito ad un traversone di Johnsen profondo. Secondo la terna arbitrale, Pieragnolo ha toccato di testa, allungando in corner la vita della sfera, dunque nuova chance su calcio da fermo per i padroni di casa, tra i mugugni di giocatori e sostenitori granata. Altro cross all’altezza del legno più vicino, scaccia il pericolo, almeno per un attimo, la Regia. Coda raccoglie e tenta di proporre nuovamente in area, ma non ci riesce. A ridosso del 13′ gli ospiti vanno vicinissimi alla rete del vantaggio: Melegoni, con una sventagliata illuminante, premia un gran movimento a tagliare sul primo palo dell’ex Cremonese Gondo. Il numero 11 ammaestra la sfera e tenta di superare Saro in uscita, ma manda alto. Occasione clamorosa per i ragazzi di Nesta! Passaggio straordinario realizzato dal centrocampista numero 72, peccato per la finalizzazione non impeccabile, ma non era semplicissimo. Sta di fatto che la compagine proveniente dallo Stadio Giglio è assolutamente in partita e sta lottando con ardore, senza soffrire nemmeno più di tanto. Approccio giusto al match quello della squadra di Reggio Emilia, che conquista un angolo al minuto 14. Traiettoria lunghissima uscente dal piede di Kabashi, che attraversa tutta l’area di rigore. Bianco arriva a ricevere sul lato opposto del campo, nuovo pallone scodellato nella zona calda, allontana il pericolo la compagine di casa. Giallo pesante dopo 16 giri di lancette all’indirizzo dell’esterno destro ex Genoa dei Grigiorossi, autore di un intervento irregolare ai danni di Bianco, che stava tentando una delle sue solite sgasate palla al piede. Nuova opportunità per gli ospiti al 17′, con il centrocampista albanese con la 77 sulle spalle che dipinge un traversone sul secondo palo, laddove si trova Pieragnolo, marcato da Ghiglione. L’esterno sinistro della Reggiana arriva a toccare la sfera di testa, ma non riesce a spedirla verso la porta e, involontariamente, serve Gondo, che prova la frustata al volo, ma non riesce a centrare il bersaglio. Continuano a macinare occasioni i Granata, che devono spesso stare attenti al palleggio avversario ma che, finora, hanno creato le azioni più promettenti. Nuovo nome sulla lista dei cattivi del direttore di gara dopo circa 19 giri di orologio: è quello di Abrego, intervenuto in ritardo in scivolata sul numero 3 della formazione della Città del Tricolore, che prima aveva apparecchiato la tavola con l’ausilio del capo per la conclusione del centravanti ivoriano, suo compagni di squadra. Dopo 20 minuti tenta di mettere in area di rigore un pallone interessante il numero 18 della Cremonese, ma colpisce la sagoma del sollecitato più volte nel giro di pochi minuti Pieragnolo, altro giro dalla bandierina. Batte corto il citato nelle righe precedenti Ghiglione, che trasmette a Falletti, il quale restituisce. Parte così un traversone intrigante, respingono gli ospiti, ma non è finita, perchè Coda può dire l’ultima parola con un mancino al volo. Bardi si fa trovare pronto e neutralizza la conclusione sul primo palo del centravanti in casacca numero 90. Qualche istante più tardi Fiamozzi litiga con il pallone e lo regala al nominato un attimo fa Falletti, che disegna un traversone, Vazquez taglia sul primo palo e trova l’impatto di testa, ma manda fuori. Perde maldestramente in uscita un’altra palla la Regia, da un’esterno all’altro: stavolta è il turno del laterale di proprietà del Sassuolo, che fa un grosso regalo a Ghiglione, il quale, un po’ egoisticamente, opta per la soluzione individuale e cerca la porta, senza trovarla, però. Ancora pericoloso il numero 7 della Cremo, arrivato dalla Ternana nell’ultima finestra di trasferimenti, innescato stavolta dal centravanti ex Pavma. La conclusione del classe 1992 viene deviata in corner da Rozzio. Traversone interessante, ma Bardi c’è e smanaccia. Al 27′ ci prova su calcio di punizione, da posizione ravvicinata, ancora Falletti, ma la sua conclusione si infrange sulla barriera. La sfera resta lì, allora Vazquez sprigiona una conclusione verso la porta, schermata da Fiamozzi con un braccio – secondo i giocatori della squadra di casa – ma l’arbitro non è dello stesso avviso: si prosegue. Altro giro dalla bandierina conquistato dai ragazzi di Stroppa al minuto 33. Ci sono due palloni in campo, ma si gioca comunque: dopo un paio di passaggi, viene invitato a crossare Falletti, Lochoshvili sfrutta l’invitante pallone offerto dal 7 e tenta di trafiggere di testa Bardi. Ma l’estremo difensore della Regia, con una parata sensazionale, riesce a tenere la partita ancorata sullo 0-0, allontana successivamente la difesa di mister Nesta. Miracolo del portiere livornese! Più tardi, un ispirato Gondo mette in difficoltà Bianchetti, che lo ferma con le cattive sulla corsia di destra, estinguendo così una possibile ripartenza, giallo per il capitano della compagine lombarda. Ennesimo pretesto per fare male dalla bandierina per i padroni di casa, arriva alla conclusione il solito Coda, che colpisce male, tuttavia. Conclusione innocua. Al 38′ la Cremonese ha l’occasione per portarsi in vantaggio: Marcandalli scivola e Vazquez ne approfitta per dirigersi verso la porta. Il numero 20 entra in area di rigore e va alla conclusione, ma un monumentale Rozzio interviene in scivolata e mura la sua conclusione! Intervento provvidenziale del capitano dei Granata! Dunque ancora un corner e ancora un’incornata inoffensiva, intervento elementare per il portiere della compagine ospite. Interessante occasione su calcio di punizione per Melegoni a meno di due giri di lancette dalla segnalazione del recupero. Esecuzione pessima, touchdown. Al 45′ si fa valere anche un altro centrale della retroguardia granata, il nominato poco fa Marcandalli, che vanifica una pericolosa conclusione di Coda da dentro l’area di rigore, dalla destra dell’are di rigore. Non è finita, però, perchè il centravanti della Cremo, dopo aver sfiorato la gioia personale, ha la possibilità di fare esultare un compagno. Con un suggerimento morbido cerca, infatti la testa del collega di reparto ex Siviglia, ma c’è un fondamentale anticipo, forse di Sampirisi, che tiene in vita la Reggiana. Entriamo in tanto nel recupero: 1 minuto. E chiude in attacco la banda di Stroppa, che porta a casa il suo ottavo corner. Pallone gettato in area con veemenza, libera Fiamozzi sul primo palo. Nient’altro da riportare per quanto riguarda questi primi 45 minuti, squadre negli spogliatoi con il match bloccato sullo 0-0.
Risultato che non rispecchia lo spettacolo messo in mostra: le due squadre hanno messo in mostra, entrambe, un bel calcio, e hanno creato tante occasioni interessanti. Diversi meriti vanno alle due retroguardie: per quella della Cremo parlano le statistiche – è la migliore della Serie B -, mentre, per quanto riguarda la Regia, c’è da fare i complimenti a tutti e tre. Grazie a loro, infatti, oltre che ad una preparazione impeccabile di Nesta e del suo staff, perchè la squadra sa stare compatta e sa coprirsi in fase di non possesso, siamo ancora sullo 0-0. Tutti e tre sono stati cruciali in più occasioni, con interventi che hanno negato la rete della rottura dell’equilibrio ai lombardi.
Primo pallone della ripresa mosso dalla compagine della Città del Tricolore, nessuna novità per quanto riguarda i due schieramenti. Prova un’incursione sulla sinistra Johnsen al 50′, che poi sfodera una conclusione dalla distanza, fuori misura, però. Travolgenti i Grigiorossi in questa arrembante fase embrionale di ripresa: dopo 7 minuti e una manciata di secondi Falletti prova a proporre un pallone intrigante in area, ma il difensore centrale in maglia numero 4, leader della formazione ospite, devia in angolo. Batte lo stesso Falletti, che offre al presente nelle vicinanze Castagnetti. Nuova palla gettata nel cuore dell’area, attenta ancora la difesa degli ospiti, ma non è ancora tramontata l’azione. Vazquez, infatti, raccoglie e disegna un nuovo traversone. Il nominato qualche riga fa Johnsen riesce ad ammaestrare la sfera e a offrirla a Coda, che sferra un destro radente verso il bersaglio. Bardi superato, ma ci pensa Gondo – di norma un attaccante – a respingere, evitando il sigillo del vantaggio grigiorosso! Salvataggio che vale come una rete, per il numero 11 della Regia. Non respirano gli ospiti: poco dopo ci riprova il numero 7 della formazione di Stroppa, anche stavolta senza trovare gli esiti desiderati. E proprio quest’ultimo si becca un cartellino qualche istante più tardi per un fallo su Pieragnolo. Dopo circa 11 giri di lancette dall’inizio di questo secondo tempo Melegoni, su invito di Kabashi, tenta di mettere al centro un pallone interessante, ma Abrego interviene e mette in angolo. Ruggiscono i tifosi presenti nel settore ospiti, che accompagnano la squadra intonando a gran voce il coro Che bello è… che da qualche mese è diventato un tormentone per il popolo granata. Traversone proprio del 72 – il quale aveva ottenuto questa chance dalla bandierina un attimo prima – e Marcandalli, con un colpo di testa, spedisce in fondo al sacco! La Reggiana ha stappato la partita a Cremona! Ha segnato il difensore di proprietà del Genoa! Adrenalina indescrivibile per i sostenitori dell’undici di Nesta! Mette il punto esclamativo ad una partita, finora, fantastica il 27!
Il gol di Marcandalli in un disegno di Simone Ferrarini
La gioia dei giocatori dopo il gol del vantaggio, foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Un gol che Marcandalli mai dimenticherà, foto: AC Reggiana
Ovviamente, però, i padroni di casa non ci stanno e al 59′ vanno ad un passo dal pari. Palla profonda di Ghiglione dalla fascia destra, ad attraversare l’intera area di rigore, Johnesn – almeno, dovrebbe essere lui – trova a rimorchio Vazquez, che indirizza verso il bersaglio, ma deve fare i conti con un altro sublime intervento dell’estremo difensore della compagine ospite. Non è di certo giunta al termine, tuttavia, la manovra offensiva dei padroni di casa. Johnsen, nominato un attimo fa, dal fondo del campo, mette un pallone invitante in area di rigore, Sampirisi non riesce ad allontanare, la sfera, dunque, resta nell’area di pericolo. L’attaccante numero 20 dei ragazzi di Stroppa, come un avvoltoio, tenta di arrivare sulla sfera, per spedirla in rete, ma la Reggiana, in qualche modo, grazie anche ad un intervento di Bardi, si salva e, dopo una furibonda mischia, riesce a spazzare. Ma la Cremo non demorde: nuovo suggerimento interessante dell’esterno sinistro in maglia 71 dei Grigiorossi, Marcandalli sale in cielo e, secondo il pubblico di casa, tocca la sfera con un braccio. L’arbitro, tuttavia, decide di non assegnare la massima punizione a sfavore della formazione ospite. E poco dopo ci prova Castagnetti, con un velenoso mancino dalla distanza, con cui, per poco, non scheggia la traversa. Gioco interrotto, intanto, per permettere di rivedere in sala VAR l’intervento del centrale difensivo dell’undici di Nesta. Si attende ansiosamente, nel settore ospiti, di sapere se ci sono o meno gli estremi per fischiare un penalty. E, per fortuna, tutto va per il verso giusto: niente tiro dal dischetto per i lombardi. Pochi istanti in seguito Portanova passa il testimone ad Antiste, prima mossa di Nesta. Anche Stroppa si gioca una carta al 66′ e si tratta di Zanimacchia, si accomoda in panchina Ghiglione. A poco meno di 23 giri di lancette dall’ora e mezzo di partita Bianco sguscia sulla destra ed entra in area di rigore, per poi sfoderare un destro insidioso sul primo palo, Saro si oppone. Per poco non riesce a spedire in rete il centravanti francese, appena entrato, sulla ribattuta, tra l’altro. Grossa occasione, per poco sfumata. Al minuto 70 il nominato poche righe orsono Zanimacchia serve Coda a centro area, con un cross perfetto. Il bomber in maglia numero 90 trova una giocata da campione e, con una conclusione al volo, spedisce la sfera – la quale, nella sua traiettoria, ha anche baciato il palo – in fondo alla rete. E qui si può solo applaudire. Gesto tecnico meraviglioso.
Reazione immediata – alquanto apprezzabile – dei Granata: Melegoni penetra per vie centrali e calcia con il destro sul legno più lontano, a rientrare, senza alzare più di tanto la sfera da terra. Va ad un passo dal sigillo del 2-1 la banda di Nesta. E proprio il 72 finisce sulla lista dei cattivi un paio di minuti più tardi per un fallo sull’autore del clamoroso assist per l’attaccante più prolifico di questo campionato. Freschezza per questi 15 minuti restanti: Gondo – si sapeva che non aveva i 90 minuti – esce assieme al giocatore in maglia granata che è appena stato ammonito, dentro Varela e Girma. All’81’ Bianco si fa sottrarre la sfera da Castagnetti – contatto da rivedere – e allora può fare male a campo aperto la Cremonese. Azione orchestrata da Vazquez, che poi offre a Falletti, il quale si accentra, prende la mira e scocca una freccia. Una traiettoria meravigliosa, che supera Bardi e che vale il vantaggio dei padroni di casa. Ma attenzione, perchè il direttore di gara viene richiamato al monitor per valutare l’episodio precedente, ovvero il contrasto tra il centrocampista numero 19 della squadra di casa e il giocatore di proprietà della Fiorentina, pupillo di Nesta. In seguito ad un’attenta revisione, l’arbitro decide di annullare il gol! Si resta sull’1-1! Strappa un giro dalla bandierina a meno di 4 minuti dall’ora e mezzo di gara la Reggiana. Disegna il cross Kabashi, Saro interviene e smanaccia. Il tuttofare numero 42 degli ospiti sperimenta, allora, un tiro, che viene deviato. La sfera si impenna e Marcandalli ripropone di testa al centro per Rozzio – non proprio uno con il fiuto del gol -, che addomestica il pallone per poi tentare di spedirlo in fondo alla rete, ma spedisce alto sopra la traversa.
L’occasione avuta dal capitano dei Granata, foto: AC Reggiana
Intanto giungono al termine le partite di Falletti, Vazquez e Castagnetti, per quanto riguarda la sponda grigiorossa: spazio per Majer, Quagliata e Tsadjout. Al 90′ il regista albanese della Reggiana interviene in scivolata per prendere palla, Johnsen non riesce a frenare la corsa e pianta lì il piede: cartellino rosso! Reggiana in superiorità numerica in questo finale, che si prospetta molto interessante. Ammonito anche Majer, presumibilmente per proteste. Corre ai ripari il tecnico della formazione di casa: Rocchetti entra al posto di Rocchetti. Quest’ultimo, però, al minuto 96 compie un’ingenuità clamorosa: cercando di servire Bianchetti, regala la sfera al nuovo attaccante dei Granata. Il 7 punta la porta, poi si defila leggermente e calcia, destro sporcato e altra chance dalla bandierina, per la Regia, a coronare una super prestazione! Pennellata del solito Kabashi dalla bandierina, sul primo palo sbuca Antiste, ma non riesce a centrare lo specchio. Al minuto 98 fa partire una conclusione da fuori il centrocampista numero 77 dei Granata, ma il suo tiro viene respinto. E questa era l’ultima azione! La Reggiana ferma un’altra big di questo campionato: 1-1 a Cremona!
La squadra saluta i tifosi a fine partita, foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Commento e opinioni personali
Non pensavo saremmo riusciti a fare punti a Cremona; da questa squadra, ormai, ci si può aspettare di tutto, sia in positivo che in negativo: si va dal buttare due punti con la Feralpi al fermare la Cremonese in casa. Stavolta non c’è nulla da criticare: è stata una partita giocata alla grande, con l’atteggiamento giusto sin dall’inizio. Ho capito che avremmo potuto portare a casa il risultato quando ho visto, nei primi minuti, la squadra resistere al gioco della Cremonese, senza farsi sottomettere. Abbiamo alternato momenti di sofferenza ad altri in cui siamo stati noi a fare male a loro. Siamo andati in vantaggio con un gol su calcio piazzato, contro la miglior difesa del campionato: non prendevano gol da più di un mese. Contro queste squadre – l’avevamo imparato all’andata, così come a Genova in Coppa Italia o con il Como in campionato, per esempio – se fai gol prima dell’80’, a meno che non si riesca a raddoppiare, è difficile lo stesso conquistare i tre punti. Si tratta di squadre così attrezzate che bastano 10 minuti ad alta intensità per farti male. E, infatti, grazie ad un capolavoro di un giocatore a cui la serie B sta platealmente stretta, i Grigiorossi hanno pareggiato. Comunque, la nostra retroguardia, davanti ad un giocatore così, affiancato peraltro da un giocatore come Vazquez, non ha di certo sfigurato: partita eccezionale del terzetto difensivo.
Bardi 7,5: Come al solito, tantissimi interventi clamorosi e decisivi. Scontato dire che non potesse fare nulla sulla meraviglia di Coda, per il resto si fa sempre trovare pronto e sfoggia riflessi assurdi, in particolare sul colpo di testa di Lochoshvili.
Il portiere della compagine ospite cattura la sfera, foto: AC Reggiana
Sampirisi 6,5: Si conferma una sicurezza. Si prende la scena poche volte, ma, quando interpellato, risponde sempre in maniera corretta. Prezioso in fase difensiva, fondamentale la sua esperienza contro giocatori come quelli della Cremo.
Rozzio 7,5: Romagna quest’anno gli ha sottratto la maglia da titolare più volte, ma il capitano, quando gioca, è sempre una garanzia. Evita un gol con una scivolata di cui il suo allenatore – uno che di interventi come quello se ne intende – sarà molto fiero. Rende la vita difficile anche ad un attaccante esperto come quello della formazione lombarda, allo scadere della partita sfiora un gol che avrebbe mandato in visibilio il settore ospiti.
Marcandalli 8: Oggi tutti i voti sono altissimi. Un gol di testa pesantissimo, ma non solo: nel primo tempo scherma un tiro di Coda potenzialmente pericoloso, interviene più volte con efficacia. Per poco non causa un rigore, ma, comunque, gioca una partita eccezionale, da giocatore di Serie A, dove presto militerà.
L’autore della rete dei Granata, foto: AC Reggiana
Fiamozzi 6: Ordinato come suo solito, fa il suo compito in maniera corretta. E non aveva di certo un cliente semplice da accontentare su quella fascia.
Il numero 15 in possesso della sfera sulla destra, foto: AC Reggiana
Pieragnolo 6: In fase di spinta è fenomenale, ma fa ancora fatica a difendere. Comunque, le sue incursioni sono spesso pericolose e, nel primo tempo, involontariamente, offre a Gondo un pallone che, per poco, non è valso un gol.
L’esterno sinistro della Regia cerca uno spunto sulla fascia, foto: AC Reggiana
Kabashi 5,5: Troppo lezioso, perde un pallone sanguinoso in occasione del pari dei Grigiorossi, ma è stato Nesta stesso a chiedergli di tenere palla. Risulta comunque utile in fase di costruzione.
Il centrocampista albanese svetta di testa, foto: AC Reggiana
Bianco 7: Ennesima partita clamorosa la sua. Le sue azioni individuali sono una meraviglia per gli occhi di noi tifosi granata e una spina nel fianco per gli avversari. Prova un tiro interessante, disinnescato da Saro. Tanta qualità come suo solito.
L’incontenibile fantasista della Reggiana, foto: AC Reggiana
Melegoni 6,5: Da non dimenticare il suo lancio per Gondo nel primo tempo, da cui, per poco, non è scaturita una rete. E’ suo il cross per Marcandalli in occasione dell’1-0. Può ancora crescere, ma è già una prova di alto livello, sperando venga seguita da altre (purtroppo, questo giocatore, quest’anno si è dimostrato un po’ altalenante)
Il talentuoso centrocampista della Regia, foto: AC Reggiana
Portanova 5: Deve lavorare mentalmente per tornare quello di inizio campionato. Altra prestazione incolore, non riesce ad incidere, non entra mai in partita.
Il trequartista dei Granata, foto: AC Reggiana
Gondo 6,5: Gioca la maggior parte della gara senza il collega Antiste, ma si fa comunque valere con qualche sponda interessante. Sfiora la rete nel primo tempo, è sempre una soluzione interessante quando la Regia deve costruire.
Il riferimento offensivo dell’undici di Mister Nesta, foto: AC Reggiana
Girma s.v.: Ha giocato più di un quarto d’ora, è vero, ma queste pagelle non sono fatte per un fantacalcio, per essere chiari. Mi è troppo difficile valutare il suo operato, perchè non ho visto niente, se non qualche passaggio impreciso.
Il giocatore svizzero, non incisivo stavolta, foto: AC Reggiana
Antiste 6: Vivace, nel finale non va lontano al gol con un colpo di testa. Buon impatto sulla partita, anche se non riesce a trovare il gol (non che fosse facile).
L’attaccante francese, foto: AC Reggiana
Varela 6: L’azione nel finale in cui punta Bianchetti è la descrizione di questa sua stagione: un giocatore acerbo contro tanti esperti. Fatica ad essere concreto, ma risulta utile per tenere alta la sfera.
Il numero 7, foto: AC Reggiana
Nesta e staff 8: Voto assolutamente alto, ma c’è un motivo, che adesso spiegherò. Innanzitutto, per correttezza, diamo un 8 anche allo staff, perchè le partite non le prepara di certo solo Nesta. Comunque, si è vista una squadra che sapeva esattamente cosa fare. Stava raccolta quando aveva palla la Cremo e costruiva con qualità quando era in possesso. Gol contro la miglior difesa del campionato, prestazione eccellente del collettivo e trame di gioco interessanti. Non si poteva desiderare una Reggiana migliore.