Dicembre 25, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Battuta d’arresto per la Reggiana: la Ternana si impone 0-2

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Una pessima Reggiana cade in casa contro la Ternana: i Rossoverdi vincono 0-2

Una brusca frenata per i ragazzi di Nesta, che perdono clamorosamente contro le Fere. Un approccio alla partita sbagliato porta Rozzio e compagni ad incassare una rete dopo appena 9 minuti. Nella ripresa si vede una formazione più motivata e pericolosa, ma poco incisiva, che subisce persino il raddoppio degli ospiti, arrivato al 75′ con Raimondo.

Tutte le notizie dei giorni prima della partita

Partiamo dall’infermeria: il centravanti Luca Vido ha finalmente ripreso ad allenarsi con la squadra. Ha avuto modo di esprimersi soltanto nelle prime giornate di campionato, poi un pesantissimo infortunio l’ha costretto a fermarsi. Fortunatamente, però, il calvario sta per giungere al termine e la Reggiana potrà – ci auguriamo presto – riabbracciare un giocatore che è già stato decisivo e che potrebbe continuare a risultare utile.

C’è stata una grossa novità, negli scorsi giorni, per quanto riguarda il “dietro le quinte”. Il Direttore Generale Vittorio Cattani è, infatti, stato nominato Vicepresidente del club. Una “promozione” più che meritata per un personaggio fantastico per questa società, non solo per il suo modo di lavorare, ma anche per la persona che è. Come riportato dalla Reggiana in un post, il membro della società ha dichiarato:“Questo incarico, del quale sono fortemente onorato, non muta il mio approccio all’attività quotidiana come figura di riferimento nell’ambito delle diverse aree operative del club. Sono grato alla Proprietà per questo riconoscimento che mi rende ancora più orgoglioso del percorso fatto in questi anni non solo in campo, ma anche al di fuori, grazie al rapporto con i nostri tifosi, gli sponsor e le istituzioni della città”.

Continuiamo a parlare di società, stavolta per condividere un’iniziativa stupenda promossa da essa, in occasione della Giornata Nazionale del Braille. I Granata, nel match contro la Ternana, scenderanno in campo indossando divise con i nomi dei calciatori scritti appunto con questo sistema scrittura inventato da Luis Braille. Nel mondo del calcio, nessuno aveva dato origine a un’iniziativa come questa, dunque bisogna davvero fare i complimenti al club, anche perchè è giusto utilizzare il calcio – un potenziale strumento di comunicazione potentissimo, visto l’elevato numero di persone che lo seguono – come mezzo per promuovere progetti come questi.

Per concludere, è arrivato in prova Leorat Bega, giocatore svizzero classe 2003, alto 1,93m. Si tratta di un profilo indubbiamente interessante, anche perchè questo atleta sa giocare sia come mediano che come difensore, tuttavia è del tutto fuori forma e quindi dovrà seguire un percorso per entrare in condizione. Non gioca dalla stagione 2021-2022, dunque ci sarà un lungo lavoro da fare per permettergli di tornare a disputare un incontro.

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

Nesta, come di consueto, ha esordito in conferenza stampa parlando dell’infermeria e, per fortuna, non ci sono notizie negative, fatta eccezione per Girma. Quest’ultimo non era partito titolare a Cremona per via di un problema fisico e, purtroppo, tutto ciò potrebbe verificarsi anche in occasione di questa sfida contro i Rossoverdi, poichè la pubalgia continua a tormentarlo. Il tecnico, però, ci ha anche riservato una news positiva, riguardante Blanco: potrà finalmente scendere in campo, è pronto. L’ex allenatore del Perugia, inoltre, ha detto che squadra vorrebbe vedere in questa sfida:“Mi aspetto una Reggiana pronta subito, che, in casa, abbia voglia di fare una partita importante, coinvolgente per la gente. Probabilmente abbiamo giocato meglio in trasferta, meno in casa, perciò è uno step importante, per noi, fare diventare lo stadio di casa una cosa un pochino più complessa per gli altri”. Purtroppo, però, è doveroso anticipare che non andrà come avrebbe desiderato il mister. Si è nuovamente parlato di Pettinari: potrà tornare a calpestare il manto erboso dello Stadio Giglio, seppur non abbia i 90 minuti nelle gambe. Per concludere, il campione del mondo ha speso due parole su Bega, il giovane citato prima:”Con lo palla non l’ho visto”, Nesta ha poi aggiunto che questo ragazzo è arrivato in uno stato fisico non ottimale.

Le formazioni

Reggiana: Un 3-4-2-1 insolitamente privo di grandi sorprese, per l’undici di casa. Sampirisi, Rozzio e Marcandalli sono i tre che compongono la retroguardia e che custodiscono la porta di Bardi. Largo a sinistra Pieragnolo, Fiamozzi agisce sul lato opposto. In cabina di regia Kabashi, coadiuvato dalla fantasia di Bianco, e sulla trequarti Antiste e Melegoni, che supportano l’unica punta Gondo. Dunque non riesce a recuperare Girma.

Il tecnico della Reggiana arrivato allo Stadio Giglio, foto: AC Reggiana

Ternana: Breda continua a proporre una difesa a 3, con Sgarbi, Capuano e Lucchesi che proteggono il bersaglio salvaguardato da Iannarilli. I due esterni sono Casasola e Carboni, in mezzo ci sono Luperini, De Boer e Amatucci. Attacco costituito da Gaston Pereiro – grande innesto recente della proprietà umbra – e Favilli. Si accomoda quindi in panchina Raimondo, contro diverse aspettative.

La partita

Le Fere sono state descritte come una “squadra fastidiosa” dal tecnico dei Granata in conferenza stampa. L’undici di Breda, infatti, all’andata aveva mandato al tappeto la compagine della Città del Tricolore vincendo per 3-0, seppur il mister della formazione capitanata da Capuano fosse un altro. Le cose sono certamente cambiate e, adesso, questa squadra, nonostante abbia dati negativi come la difesa – peggio della Ternana hanno fatto solo Sampdoria, Spezia, FeralpiSalò e Lecco -, non sembra del tutto rivitalizzata, ma comunque più competitiva ed in forma. 5 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte da quando è iniziato il campionato per l’undici che oggi sarà ospite al Giglio, 8 punti a separare in graduatoria le rispettive formazioni, ma questi sono soltanto numeri. Inoltre, questa squadra è stata piuttosto attiva nel mercato, cedendo Diakitè al Palermo e aggiudicandosi un giocatore talentuoso come Gaston Pereiro, compagno di reparto di Raimondo – talentuosissimo giovane scuola Bologna, anche se oggi non figura nell’undici iniziale – che ha giocato in massima serie, oltre che in Champions League.

Qui sotto un’analisi più approfondita dell’avversario fatta in collaborazione con la pagina di Dodicesimo Granata

Il mister dei Granata percorre il tunnel per poi accomodarsi in panchina a pochi istanti dal calcio d’inizio, foto: AC Reggiana

Le due squadre si preparano a scendere in campo, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Semafori verdi, dopo un minuto di silenzio per le vittime della tragedia di Firenze, allo Stadio Giglio, con gli ospiti alla guida del primo possesso.

La squadra abbracciata durante il minuto di silenzio, foto: AC Reggiana

Partenza arrembante della Ternana, che sfrutta subito le lacune di una squadra – la Reggiana – non scesa in campo con il piglio giusto. Il primo tiro dalla distanza è di Favilli e non si fa attendere più di 2 minuti, ma Bardi interviene senza fare molta fatica. Risposta immediata ma inefficace dei padroni di casa al quarto giro di lancette: rimessa profonda di Pieragnolo dalla sinistra, viene pescato Gondo, il quale lavora un buon pallone e lo offre di testa a Bianco. Quest’ultimo tenta la conclusione, ma l’impatto non è dei migliori, il suo tiro non è impeccabile e la sfera non va nemmeno vicina al bersaglio, ma, anzi, addirittura attraversa l’intera area di rigore, per poi venire allontanata. Nuovo squillo circa un paio di minuti più tardi, con i ragazzi di Nesta che riscuotono un giro dalla bandierina da una deviazione di Capuano su un traversone di Antiste, innescato in profondità. La formazione di casa non riesce, tuttavia, a rendersi pericolosa dagli sviluppi di questa azione. Altra manovra qualche istante dopo, con Melegoni che chiude un triangolo con Gondo e prova la botta da fuori, ma c’è la chiusura in scivolata di Sgarbi. E proprio quest’ultimo lascia un segno indelebile sulla partita al 9′: Carboni fa partire un traversone interessante dalla sinistra, Sampirisi mette fuori e il difensore centrale della Ternana con il 32 sulle spalle calcia al volo di sinistro e supera un impassibile Bardi. Si fa subito in salita la gara per la formazione che rappresenta la Città del Tricolore, che torna, purtroppo, a sbagliare l’approccio alla partita.

Blackout dei Granata, con il tuttofare di proprietà della Fiorentina che, pochi giri di orologio più tardi, si fa scippare la sfera da Luperini, il quale orchestra una potenziale azione pericolosa, per poi suggerire per Favilli, che dipinge un sinistro a rientrare sul secondo palo. L’estremo difensore della Regia è chiamato all’intervento nuovamente, ma, stavolta, compie una grande parata e allunga la vita della sfera in corner. Prova la ciurma dell’ex tecnico del Frosinone a farsi sentire dopo la rete incassata e i successivi minuti di sconquasso: altro angolo conquistato dopo 14 giri di orologio dal fischio d’inizio. Nessuna insidia per gli umbri. Qualche attimo più tardi la banda di Breda cala il bis con un lancio di Casasola per il nominato poco fa Luperini, che invita Carboni a mettere in fondo al sacco a porta vuota, ma sale la bandierina: l’autore dell’assist era in posizione irregolare. Cartellino pesante in casa Ternana al 17′: ammonito Lucchesi per un intervento in ritardo su Bianco. Stessa sanzione per Gondo per un intervento falloso un po’ prima della trequarti qualche attimo più tardi. Non molto tempo dopo l’esterno sinistro l’esterno sinistro classe 2003 dei Rossoverdi stuzzica l’estremo difensore della formazione di casa, il quale interviene e respinge con i pugni. A circa 90 secondi dalla mezz’ora di match Pieragnolo trova una bella combinazione con Melegoni, con cui chiude un uno-due, poi effettua il suo ingresso in area di rigore e fa partire una conclusione a incrociare di sinistro, ma strozza troppo il tiro e la sfera termina larga sul fondo. Tornano a rivelarsi travolgenti al minuto 31 gli ospiti, con una conclusione fuori misura di Favilli. Pallone che termina alto sopra la traversa. Tentano di reagire i ragazzi di Nesta, con Kabashi che, con una traiettoria morbida, trova Gondo spalle alla porta. Quest’ultimo offre ad Antiste, che sfodera un mancino potente ma non abbastanza preciso da centrare il bersaglio. Quantomeno danno segni di vita i padroni di casa. A 10 e pochissimi secondi dal terzo quarto d’ora di gara l’esterno sinistro scuola Sassuolo dei Granata finisce sulla lista dei cattivi per aver messo un freno ad un’azione individuale, per vie centrali, di Gaston Pereiro, non di certo un cliente facile da assecondare. Al 37′ il centravanti francese della Regia attiva l’appena nominato Pieragnolo con un passaggio sulla corsa, con il 3 che riesce a sfuggire a Luperini. L’esterno sinistro di proprietà in maglia numero 3 tenta di proporre al centro, ma si fa trovare pronto e allontana tempestivamente in scivolata Capuano, tuttavia non è ancora tramontata l’azione offensiva della Regia. Questo perchè Melegoni riesce a sottrarre a Sgarbi la sfera, schizzata lì in seguito alla lettura del capitano della Ternana. L’ex Standard Liegi fa buona difesa del pallone e offre a Bianco, che scocca una freccia dalla distanza, ma colpisce la sagoma di Amatucci, che sporca la traiettoria. Ne scaturisce una nuova possibilità dalla bandierina. L’azione si raffredda dopo la respinta della retroguardia umbra, che libera la zona calda sugli sviluppi di un corner pericoloso. Il laterale sinistro della Regia, uno dei più attivi in questo primo tempo che si sta rivelando un fiasco, è costretto ad abbozzare un tiro da fuori per evitare che, perdendo palla, possa scaturirne un contropiede. Il suo tentativo, però, non è stilisticamente impeccabile e il risultato finale non è dei migliori: meta. Ghiotta opportunità a circa 5 minuti dalla segnalazione del recupero per i padroni di casa. Sampirisi trova una linea di passaggio interessante e serve Antiste, che innesca, con un raffinato suggerimento di prima, Gondo. Il centravanti della Regia prova a trafiggere Iannarilli con una veemente conclusione, ma gli ospiti riescono a salvarsi. Tra l’altro, l’estremo difensore dei Rossoverdi era uscito dai pali e davanti a sè aveva Lucchesi, che era intervenuto a sua volta nella speranza di murare il tiro in scivolata. Comunque, se anche la punta in casacca numero 11 avesse segnato, il gol non sarebbe stato convalidato a causa di una posizione di offside solare. Nuovo brivido, stavolta per la compagine guidata da Nesta, a poco più di un minuto dall’annuncio dei minuti di recupero. Stavolta l’azione si sviluppa sulla catena di destra, con Gaston Pereiro che viene innescato da Casasola, poi disegna un traversone interessante, con cui premia un’incornata di Carboni, che, però, non riesce a colpire il bersaglio. Qualche istante in seguito Bianco commette una leggerezza in fase di impostazione, con il suo passaggio che si rivela errato e viene intercettato da Luperini. La sfera schizza nella zona di Favilli, il quale tenta la frustata da fuori. Tiro violento, ma radente e centrale, disinnesca Bardi. Intanto viene annunciato l’extra time: 180 secondi. Non accade niente di degno di condivisione in questo finale. Le due squadre si dirigono negli spogliatoi con gli ospiti che conducono la gara con un sottile vantaggio.

Una Regia così sottotono non si vedeva dal match con la Feralpi. Questa squadra ci ha abituato a frenate brusche in questo cammino, a partite approcciate in maniera non proprio impeccabile. Purtroppo, questa, sembra essere una di quelle. Sin dai primi attimi, seppur qualche guizzo in chiave offensiva si sia visto, si è capito come la testa non fosse quella giusta. Questa formazione, che, se è in giornata, è in grado di giocarsela anche con compagini delle piazze più prestigiose di questo campionato, è afflitta da questo tipo di problema psicologico, che oggi è tornato a verificarsi. Per avere un andamento stabile e non altalenante, Nesta e il suo staff, anche se immagino non sarà semplice, dovranno assolutamente capire le cause che portano, in determinati incontri, quest’undici allo sbando. La formazione che abbiamo visto recentemente sarebbe benissimo in grado di imporre il proprio gioco contro una squadra come questa, tuttavia non ci stiamo riuscendo e stiamo faticando parecchio, peraltro abbiamo subito fin troppe occasioni. I due esterni, Carboni e Casasola, hanno troppa libertà. In mezzo al campo si pasticcia parecchio. Davanti Gondo fa il suo compito in maniera abbastanza corretta, ma manca un po’ di dinamismo. Ci si augura di vedere un undici con un volto diverso in questo secondo tempo. Attenzione che l’ex mister del Frosinone potrebbe giocarsi la carta Girma, il quale potrebbe stringere i denti e disputare una fetta della ripresa.

Studia i possibili cambi all’intervallo l’uomo che è al timone della Reggiana, squadra oggi poco brillante: Melegoni passa il testimone a Portanova. E’ la squadra che deve recuperare lo svantaggio a gestire il primo possesso di questi secondi 45 minuti. Si iscrivono immediatamente alla ripresa i Granata, che conquistano un calcio di punizione interessante. Si occupa della battuta Portanova, il suo traversone è basso e diventa buono per Rozzio, che cerca di girare verso la porta con il tacco, ma il suo tentativo viene murato. Il capitano commette poi fallo in attacco per un contrasto con Amatucci. L’arbitro assegna addirittura un cartellino giallo, che, francamente, sembra un po’ eccessivo. Lo spartito non sembra aver subito grosse mutazioni in questa seconda frazione di partita: si sforzano di inventarsi qualcosa i padroni di casa, ma graffiano i ragazzi di Breda. Al 54′ Pereiro salta abilmente Bianco e si accentra, per poi scoccare una freccia, ma il suo sinistro diretto all’angolino viene deviato da Bardi in calcio d’angolo, altro fremito per la squadra che rappresenta la Città del Tricolore. A realizzare il traversone dalla bandierina è proprio l’autore della conclusione che stava per rivelarsi letale un attimo prima. Il suo cross trova la testa di Favilli – o, meglio, dovrebbe essere lui -, ma la sua incornata si spegne a lato. A circa 2 minuti dall’ora di incontro un’azione della Reggiana si ramifica con Fiamozzi, che riceve largo sulla destra e fa partire un traversone interessante, è costretto a rintanarsi in angolo Capuano. Battuta profonda di Kabashi su questo corner, Rozzio, con l’ausilio del capo, prova a centrare lo specchio, ma Iannarilli blocca. Nuovo sussulto dei padroni di casa, ma è ancora troppo poco. Al minuto 60 il 42 della compagine che rappresenta Reggio Emilia interviene in anticipo su Luperini e si mette in mostra con un’azione individuale lodevole, percorrendo tutto il corridoio centrale. Sgarbi soffoca la sua avanzata con un intervento irregolare, che gli costa un cartellino e che permette ai Granata di tentare di ferire i Rossoverdi su questo calcio di punizione da posizione ravvicinata. Nel frattempo, il mister della squadra di casa apporta un tripla modifica al suo undici: il citato qualche riga fa Fiamozzi lascia spazio a Girma, Antiste si dirige verso la panchina e lascia spazio a Blanco – esordio per lui -, infine, Pettianri ritrova qualche minuto a distanza di parecchio tempo, esce Gondo. Ma torniamo al calcio di punizione: Kabashi dipinge, con il suo mancino educato, una traiettoria interessante, abbastanza potente, ma troppo centrale e alta, seppur non di molto. Cerca di presentarsi nel migliore dei modi l’ex Como che ha da poco intrapreso ufficialmente la sua avventura nella Città del Tricolore: Portanova, sulla catena di destra, lo trova con una bella imbucata, il 20 allora cerca di suggerire al centro, deviazione in angolo. Nulla di realizzato neanche stavolta. Non demordono i Granata, che negli attimi successivi riescono a costruire una bella manovra. Pettinari riceve spalle alla porta da Sampirisi e, con una finezza – un colpo di tacco davvero elegante -, premia un inserimento del nominato poche righe orsono Portanova, il quale cerca un tiro-cross – sembra più probabile che volesse la seconda opzione -, con Girma che stava arrivando in corsa, ma non trova nè il compagno nè la porta. Il tentativo a metà strada tra un traversone e una conclusione del numero 90 della Regia per poco non si consuma addirittura in fallo laterale; è bravo Pieragnolo a raccogliere la sfera e a danzare su di essa per disorientare Casasola, che concede ancora un’opportunità su calcio d’angolo. Nel frattempo arriva il momento di Raimondo, giunge al termina la gara di Favilli. Toniamo alla chance su calcio da fermo: anche stavolta la Ternana riesce a cavarsela. Prosegue l’assedio dei ragazzi di mister Nesta a meno di 22 minuti dall’ora e mezzo di partita. Bianco, sul lato corto di destra dell’area di rigore, mette un pallone rasoterra al centro, trovando Blanco – sembra uno scioglilingua, ma dovremo abituarci alla sottile differenza dei nomi di questi due atleti -. Quest’ultimo calcia di prima intenzione e la sfera sbatte sul braccio di Lucchesi, ma l’arbitro non fischia e si prosegue. Lo spagnolo dunque ci riprova di destro, ma l’estremo difensore dei Rossoverdi si oppone con una straordinaria parata con i piedi. Spazzano successivamente gli ospiti, mentre il pubblico continua a mugugnare. Il direttore di gara, però, negli attimi successivi, non viene sollecitato ad andare a rivedere l’accaduto al monitor e, dunque, non viene concessa la massima punizione a sfavore della Ternana. Restano parecchi dubbi a riguardo, ma prima di criticare l’arbitraggio bisognerebbe guardare la propria prestazione e pare oggettivo che la Reggiana oggi non possa permettersi di spostare il focus della partita su un episodio come questo. Al 71′ continuano a spingere i ragazzi capitanati da Rozzio: Kabashi trova Portanova libero all’altezza del secondo palo e lo serve con un lancio impeccabile. Il giocatore in maglia numero 90 tenta la giocata impossibile coordinandosi per calciare al volo, ma non trova gli esiti che si augurava. Poco più tardi Breda manda in campo Dalla Murra e Faticanti, che ereditano i posti in campo di Amatucci e Lucchesi. Dopo diverso tempo, al minuto 76, torna ad affacciarsi dalle parti di Bardi la compagine ospite. L’appena nominato Faticanti offre a de Boer, che gli gioca il pallone di ritorno sulla corsa, il ragazzo cresciuto nel settore giovanile della Roma mette al centro per Raimondo, il quale deve solo spingere. Archiviano la pratica gli ospiti, grazie ad un’azione ben elaborata e finalizzata al meglio. Granata feriti nell’orgoglio, dopo diverso tempo passato a ronzare – inefficacemente, purtroppo – attorno alla porta di Iannarilli.

Per gli ultimi 13 giri di lancette circa Nesta decide di preservare le energie di Bianco, viene rispolverato il professore Luca Cigarini. Si tocca la gamba destra il ragazzo scuola Fiorentina, che potrebbe aver accusato, dunque, un problema muscolare. Sarebbe davvero un disastro perdere un giocatore come lui. Il centrocampista in maglia numero 8 che ha appena effettuato il suo ingresso in campo mette i piedi sul terreno di gioco ed è subito chiamato a battere una punizione. L’ex Atalanta realizza un traversone interessate, con Rozzio che tenta di sfruttarlo e indirizza verso la porta di testa, ma l’estremo difensore dei Rossoverdi cattura la sfera. Qualche attimo più in là anche Kabashi sperimenta un tiro da fuori alquanto velleitario, intervento elementare per il portiere della compagine ospite. Spazio per Labojko e Marginean in questo finale, in casa Ternana: out il citato in precedenza de Boer e Pereiro. Blanco conquista un calcio di punizione all’80’ da posizione interessante. Tenta il tiro verso la porta il centrocampista albanese, ma la traiettoria è priva di angolazione e debole, dunque il suo tiro a malapena solletica il numero 1 ospite, che “inghiotte” il pallone. Continua a giocare con il cronometro la formazione umbra, che, con il nominato poco fa Marginean, porta a casa un angolo, grazie alla chiusura di Sampirisi. Traversone profondo, libera Marcandalli. Pianta le tende nella metà campo avversaria la formazione rossoverde, che prima tenta di rendersi pericolosa con un nuovo cross piuttosto lungo, stavolta sugli sviluppi di un calcio di punizione – anche qui, brava a evitare il pericolo la retroguardia granata – poi con un altro pallone scodellato in area. Rozzio ci mette la testa, la sfera si impenna e gli ospiti guadagnano il massimo: l’ennesima occasione per fare passare qualche secondo da corner. Traversone diretto nella zona calda del 25 subentrato nella ripresa, Luperini arriva a colpire con il capo, ma spedisce alto. Regia battagliosa con le residue energie al minuto 86. Cigarini fa partire dalla bandierina un traversone all’altezza del dischetto dell’area di rigore, cerca in qualche modo di controllare la sfera Girma, ma non ci riesce, perchè la palla si impenna. Il centrocampista svizzero, dopo questo scarabocchio, finisce a terra in seguito ad un contrasto con il 73 avversario, un altro che ha trovato spazio in questa ripresa. Il giudice di gara indica il dischetto del rigore, ma è una mera illusione, poichè, nei minuti successivi, in seguito ad una revisione al monitor, verrà annullato il penalty. Mi viene anche da dire che il nostro numero 80 non sia stato proprio furbissimo a rialzarsi subito dopo l’assegnazione del tiro dal dischetto, perchè comunque – anche se è ovvio che gli arbitri guardino i contatti, non le reazioni dei giocatori in campo – fai capire che hai accentuato notevolmente il contatto. Entriamo, nel frattempo, nel recupero: 5 giri di orologio. Nulla di eclatante accade in questo finale. Triplice fischio: torna a perdere a distanza di parecchio tempo la Reggiana: al Giglio trionfano 0-2 i Rossoverdi.

Commento e opinioni personali

Parto con il dire che a me, almeno quest’anno, non va di essere particolarmente critico: una Reggiana che oscilla tra la decima e la tredicesima posizione in Serie B non la vedevamo da un po’. A me, come ad altri, piace sognare i play-off, ma bisogna restare con i piedi per terra e capire che, finchè non arriviamo a 42 o 43 punti, non possiamo fare altro che pensare alla salvezza. E, comunque, seppur ci siano tanti aspetti che possono essere migliorati, non scordiamo che questa squadra non perdeva dal 16 dicembre.

Detto questo, è da molto che non ci aggiudichiamo una vittoria in casa e questo trasmette grande dispiacere. Tuttavia, io credo che il motivo non sia il campo in cui si giochi – lo dimostra la vittoria di Bari, per esempio -, bensì un problema psicologico. E’ inspiegabile come un undici passi dall’andare vicino alla vittoria contro una delle compagini più attrezzate del campionato, mettendo in mostra una prestazione sublime, a disputare una gara così sottotono contro una formazione che è assolutamente abbordabile. Ci sono delle partite – più spesso accade contro le squadre di bassa classifica – in cui sbagliamo completamente l’approccio. E questo calo mentale è difficile da spiegarsi. Sarebbe bello – ne parlavo anche con i ragazzi di Dodicesimo Granata, che ringrazio, perchè stanno condividendo tutti i miei articoli – tornare a vedere la tifoseria accompagnare il pullman quando arriva allo stadio, come fatto l’anno scorso in occasione di Reggiana-Torres. L’incitamento, in un caso simile, può avere solo risvolti positivi, i fischi no: aggiungono pressione e basta. Comunque, io ripeto, per concludere, che non bisogna essere troppo feroci con una squadra che sta facendo molto bene e che sta superando le aspettative di agosto, secondo me.

Bardi 5,5: Resta ineccepibilmente fermo sul gol del vantaggio ternano, viene chiamato in causa più volte anche più avanti e risponde con pregevoli interventi.

Il portiere dei Granata in un intervento in tuffo con i pugni, foto: AC Reggiana

Sampirisi 6: Utile in fase di copertura, non concede spiragli agli avversari, forse uno dei migliori in campo in questa Reggiana deludente.

Il 31 dei Granata sbuca sul primo palo su un traversone basso, foto: AC Reggiana

Rozzio 5,5: Si perde Raimondo in occasione del bis ospite, per il resto disputa una partita buona e di sacrificio. Rende la vita difficile a Favilli, che fatica spesso a liberarsi di lui. Nel finale gioca come centravanti aggiunto

Il capitano dei Granata svetta di testa e va a duello con Pereiro, foto: AC Reggiana

Marcandalli 5: Ci si ricorda poco e niente della sua partita di oggi. Poca personalità e diversi palloni persi ingenuamente.

Il difensore centrale dei Granata, foto: AC Reggiana

Fiamozzi 5: Fa tanta fatica ad arginare Casasola, tenta di spingere sulla destra pochissime volte e con scarsi risultati.

L’esterno destro della Regia, foto: AC Reggiana

Pieragnolo 5,5: Uno dei più attivi in fase di possesso: spinge tanto sul suo lato e crea scompiglio. Tuttavia, in fase difensiva soffre tantissimo, concedendo troppa libertà a Carboni.

Il laterale sinistro della Regia prova un’incursione, inseguito da Capuano, foto: AC Reggiana

Kabashi 5: Poca sostanza, diversi errori in fase di impostazione. Ha qualche chance su punizione, ma le cestina tutte.

Il centrocampista albanese, oggi meno brillante del solito, foto: AC Reggiana

Bianco 5,5: Si fa soffiare due palloni pesantissimi nella prima metà. Nella ripresa scende in campo più motivato e prova qualche azione individuale, ma vede raramente la porta.

Il centrocampista della Fiorentina tenta una giocata che fa parte del suo repertorio, foto: AC Reggiana

Melegoni 5: Prova incolore la sua. Abbozza una conclusione, che gli viene respinta, poi scompare completamente.

Il ragazzo di proprietà del Genoa si contende la sfera con Casasola, foto. AC Reggiana

Antiste 5: Davanti serve movimento e lui raramente riesce a trovare i tempi di inserimento giusti. Mai pericoloso.

L’attaccante francese ostacolato da diversi giocatori della Ternana, foto: AC Reggiana

Gondo 5,5: Lavora bene spalle alla porta e tenta di fare salire la squadra. Non riesce ad essere un trascinatore della squadra nei momenti complicati.

L’attaccante in maglia numero 11, foto: AC Reggiana

Cigarini 6: Batte bene una serie di calci di punizione importanti. Pregusta la rete su calcio di rigore, il quale viene, però, cancellato dal VAR.

Portanova 5,5: Un po’ meglio delle altre volte, trova qualche guizzo interessante e duetta bene con la squadra, senza, però, incidere.

Il trequartista dei Granata, foto: AC Reggiana

Girma 5: Si vede come fisicamente non stia bene. Si procura un penalty, che gli viene annullato. Non riesce a fungere da collante tra centrocampo e attacco.

Il numero 80 della Reggiana, in questo match disordinato e improduttivo, limitato dalla pubalgia, foto: AC Reggiana

Blanco 6: Ispirato, riesce, con la sua tecnica, a mettere in difficoltà la retroguardia avversaria, ma si rivela poco concreto.

L’interessante attaccante arrivato dal Como, foto: AC Reggiana

Pettinari s.v.: Ribadendo ancora che questi non sono voti da fantacalcio, ma semplicemente mie opinioni, non me la sento di dargli un voto, perchè ho visto troppo poco. Comunque, da qui in avanti, potrebbe tornare a fare comodo.

Il centravanti tornato a disposizione dopo parecchio tempo, foto: AC Reggiana

Nesta 5,5: Deve assolutamente capire come mai questa squadra abbia questi cali in certe partite. Questa Regia ci ha già fatto sognare tanto, però bisogna cominciare a vincere anche con le squadre di bassa classifica, in casa soprattutto. I cambi sono azzeccati ma non impattanti come probabilmente si aspettava.

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