La Reggiana conquista un punto da un’avvincente gara contro lo Spezia: 0-0 al Giglio
19 min readI Granata soffrono ma non escono dal campo sconfitti: 0-0 allo Stadio Giglio e terza gara senza prendere gol
Uno Spezia molto aggressivo crea tantissime occasioni ma non riesce a trovare la via del gol: il fortino dei ragazzi di Nesta resta in piedi fino all’ultimo. La Regia conquista un punto prezioso e trova la quinta gara consecutiva senza perdere. Nel finale, però, Kabashi lascia i suoi compagni in inferiorità numerica per via di una testata ai danni di Pio Esposito.
Tutte le notizie dei giorni antecedenti alla partita
La Lega B ha annunciato le date e gli orari degli anticipi e dei posticipi che vedranno i Granata impegnati dalla 34a alla 36a giornata di questo campionato. Venerdì 19 marzo, ore 20:30, l’undici di mister Nesta ospiterà al Giglio il Cosenza, poi sarà il turno di Palermo, una delle trasferte più impegnative di questa stagione, che sarà sabato 27 aprile, ore 16:15. Per concludere, il tanto atteso derby con il Modena si disputerà l’1 maggio alle 18:00.
Passando all’infermeria, purtroppo non ci sono notizie rincuoranti: Bardi, ancora alle prese con una distorsione rimediata sul campo dell’Ascoli, non potrà scendere in campo in questo match contro lo Spezia.
Possiamo adesso spostarci su qualche news sicuramente più piacevole: Bianco e Marcandalli saranno impegnati rispettivamente con l’Under 21 e l’Under 20 della nostra nazionale, in occasione, per quanto riguarda il primo, delle gare di qualificazione ai prossimi Europei, mentre, per quanto riguarda il secondo, per la prossima gara di Elite League.
La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta
Partiamo, come al solito, dalla lista degli indisponibili: continua ad essere presente il nome di Bardi, mentre si può, finalmente, depennare quello di Sampirisi. In questi giorni si è parlato tanto di Portanova, poiché la FIGC ha dichiarato, in parole povere, che non prenderà decisioni prima che avvenga il processo penale. Nesta ha parlato del calo avuto da questo giocatore, sicuramente causato, almeno in parte, anche da tutto ciò che non riguarda esclusivamente il campo: “Per me sta facendo un’ottima stagione, per tutto quello che sta succedendo intorno”. L’allenatore dei Granata ha, inoltre, fatto un’accurata descrizione dei Bianconeri, affermando che la posizione che occupano in classifica non rispecchia i risultati ottenuti negli ultimi due mesi. Successivamente, ha aggiunto: “Adesso sono in crescita, proprio a livello di punti, perciò è una squadra forte, che ha giocatori forti”. L’ex mister del Frosinone, inoltre, ha dichiarato che non riesce a darsi una spiegazione sullo scarso equilibrio che c’è tra i risultati ottenuti in casa e quelli ottenuti in trasferta. Ha poi premiato un giocatore che si sta rivelando, come in ogni stagione, un giocatore fondamentale, ovvero il capitano Rozzio. Il tecnico ha detto: “Rozzio si è ritagliato un posto importante col lavoro, con le prestazioni”, sottolineando, dunque, come questo giocatore sia stato doppiamente bravo a mettersi a disposizione dopo l’infortunio di Romagna, garantendo sicurezza e giocando ottime partite. “Sta facendo una stagione super” ha specificato un attimo dopo.
Le formazioni
Reggiana: Solito 3-4-2-1 per Nesta. Confermato Satalino in porta, poiché Bardi non ha ancora smaltito l’infortunio. Sampirisi, come detto, può tornare a calcare il prato del Giglio; al suo fianco, in retroguardia, Rozzio e Marcandalli. Sulle corsie laterali Fiamozzi e Pieragnolo, i due centrocampisti sono Kabashi e Bianco. Sulla trequarti, a supporto di Gondo, unica punta, Portanova e Girma.
Spezia: Modulo speculare per gli ospiti. Zoet tra i pali, protetto da Mateju, Hristov e Nikolaou. Sulle fasce Cassata ed Elia, con Nagy ed Esposito in mezzo. Davanti tridente costituito da Verde, Jagiello e Falcinelli.
La partita
La Regia torna in campo dopo il soffertissimo successo maturato sul campo del Catanzaro, con la speranza di conquistare un successo che le permetterebbe di fare un bel balzo in classifica, anche in chiave play-off – più un sogno che una possibilità concreta, ma mai dire mai -. L’avversario è lo Spezia, un undici che, ai nastri di partenza di questo campionato, era dato tra i favoriti, tuttavia i risultati ottenuti non hanno rispecchiato le aspettative. Questa formazione ha debuttato in campionato con Alvini – un personaggio che il mondo granata conosce piuttosto bene – in panchina. Quest’ultimo, però, è stato esonerato dopo 13 partite che lo hanno visto ottenere appena un successo. Ha ereditato il ruolo D’Angelo, il quale ha fatto sì che la rotta cambiasse. Infatti, dopo un paio di sconfitte con Sampdoria e Parma è riuscito a trionfare nei confronti con Ascoli e Bari. Successivamente c’è stato un nuovo periodo complicato, a causa di un calendario che metteva nel giro di poche settimane i liguri davanti a formazioni molto attrezzate. Gli Aquilotti, però, hanno poi cambiato registro: dal 27 gennaio ad oggi sono stati sconfitti appena una volta, vincendo in tre occasioni e pareggiando in quattro.
Qui sotto una presentazione più precisa della formazione che sarà ospite della banda di Nesta allo Stadio Giglio oggi, fatta in collaborazione con la pagina di Dodicesimo Granata
Tra l’altro, questa è una partita molto sentita dai sostenitori della squadra che rappresenta la città del Tricolore, i quali hanno tappezzato la città di striscioni il cui messaggio era sempre lo stesso: l’invito a vincere il match. Per capire un po’ meglio l’accesa rivalità che si tramanda tra le due tifoserie, vi proponiamo uno spezzone di una nostra vecchia intervista a Nico Facciolo, uno che ha vissuto sulla sua pelle questa partita, in tempi, però, diversi, in un calcio più povero, ma più appassionato:
È sempre stata è una partita, per i tifosi reggiani e per gli spezzini, particolare, poiché qualche anno prima c’erano stati incidenti a La Spezia: avevano spaccato macchine, quando i Granata avevano vinto il campionato nel 1981. La partita più sentita con i liguri è stata quando, nella stagione 1988-1989, abbiamo trionfato 3-0, l’anno in cui abbiamo vinto il campionato. In quella partita fui colpito da una biglia sul naso, dietro la curva degli spezzini. Ti giocavi la partita: lo Spezia arrivò terzo in classifica quell’anno.
L’ingresso in campo, foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
E, proprio come più di 30 anni fa, c’è una cornice di pubblico meravigliosa allo Stadio Giglio – sfiorate le 10.000 presenze, inoltre -. In tribuna ecco tre striscioni, che portano un messaggio essenziale:“Per la tua città, forza Reggiana, combatti e vinci”. Anche la Sud si mette in mostra a pochi istanti dal calcio di inizio di questa partita, esponendo un altro striscione, con su scritto:”Ed ecco la Regia entra in campo… fortissimo batte il mio cuor”.
Lo spettacolo sugli spalti, foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Primo possesso gestito dai padroni di casa e, dopo 30 secondi e poco più, ecco il primo cartellino del match: è all’indirizzo di Portanova, per un intervento in scivolata in ritardo, sull’out di destra, ai danni di Esposito. Altra sanzione disciplinare al 5′, stavolta se la becca Rozzio, per aver fermato irregolarmente un’azione individuale interessante di Falcinelli. Forse non ci poteva essere una fase di avvio più complicata per i padroni di casa, che, pochi istanti più tardi, rischiano addirittura di incassare la rete bianconera. Sampirisi interviene di testa su una sventagliata di Esposito e appoggia comodamente a Marcandalli. Quest’ultimo, però, commette una grande ingenuità, facendosi soffiare la sferra da Cassata, il quale offre a Verde, che cerca la porta con un tiro alquanto debole, ma indirizzato all’angolino basso alla destra di Satalino. Il pallone esce di poco, ospiti ad un passo da un sigillo che sarebbe stato pesantissimo. Al nono giro di lancette la formazione di casa riesce a prendere una boccata di ossigeno, con un’incursione di Gondo sul binario di destra, il quale sfida Hristov e tenta di intrufolarsi in area di rigore. Duello fisico tra i due, ma ha la meglio il giocatore della compagine ligure, mentre il centravanti granata perde l’equilibrio. Rumoreggia il pubblico, che chiede un tiro dal dischetto, ma il direttore di gara non è d’accordo e – giustamente, perché sembra che il numero 11 abbia accentuato il contatto – dice che si può proseguire. Al minuto 12 chance su calcio di punizione, sul binario di sinistra, per i Bianconeri: traversone dell’attaccante in maglia 99, andato vicino alla rete in apertura; colpisce di testa il capitano della Regia, ma rischia di concedere un angolo agli avversari, serve dunque un ulteriore intervento di Sampirisi, – anche lui utilizza il capo – per evitare guai e concedere una semplice rimessa con le mani. Dopo 17 giri di lancette Girma finisce a terra dopo un contatto con Mateju, in un accesso duello aereo, dunque entra in campo lo staff medico. Nuovo sussulto degli ospiti al 19′, con un cross dalla sinistra di Jagiello; viene chiamato ancora in causa Rozzio che, pure stavolta, prolunga di testa, ma il pericolo non è ancora stato sventato, perché un avvelenato Verde si coordina per un tiro al volo, ma la realizzazioni non è delle più impeccabile. Non è giunto al termine il monologo spezzino: poco più tardi Esposito tenta un lancio con il suo piede raffinato e trova sulla destra l’ex attaccante della Roma, che ha già creato scompiglio in questa fase di avvio; quest’ultimo arpiona la sfera, poi la offre a Cassata, che si prende gioco di Bianco e calcia. Satalino, però, con un intervento fondamentale, riesce a negare la gioia del gol alla formazione ospite. La Regia sta soffrendo troppo. Al venticinquesimo giro di lancette Pieragnolo fa ruggire i suoi tifosi, con un suggerimento a centro area sporcato da Mateju, il quale concede un giro dalla bandierina alla formazione avversaria. Traversone all’altezza del primo palo di Kabashi, colpisce di testa il 29 della formazione ligure, con la sfera che si impenna. La raccoglie Portanova, che abbozza una conclusione dalla distanza, la quale viene respinta. Il pallone schizza dalle parti di Bianco, che prende la mira e scocca una freccia, ma non trova il bersaglio. Al 29′ il braccetto di destra in casacca numero 31 della formazione di casa disegna una linea panoramica, con cui trova Gondo in area di rigore. L’attaccante granata colpisce di testa, ma la traiettoria – a metà strada tra un tiro a cui non è stata attribuita la potenza necessaria (non che fosse semplice) e un suggerimento per il centrocampista del Genoa citato poco fa (quest’opzione sembra più plausibile) – è tutt’altro che tagliente: Zoet sale in cielo e cattura la sfera. Poco più tardi i Granata, che stanno pian piano crescendo, riescono ad imbastire un’azione con un guizzo per vie centrali di Girma, il quale offre poi a Bianco, ma il suo passaggio di ritorno è impreciso e la retroguardia spezzina allontana. Qualche istante più tardi l’esterno sinistro della squadra di casa si fa sottrarre ingenuamente la sfera da Nagy: è costretto a fermarlo con le maniere forti e a finire sulla lista dei cattivi. Nuova azione per gli ospiti non molto dopo, con un lancio dalle retrovie di Nikolaou, che cerca Falcinelli. La sfera prende una traiettoria insolita e Rozzio fatica a leggerla; l’ex Modena ne approfitta per puntarlo, andare sul mancino e calciare a incrociare, ma strozza troppo la conclusione, che termina larga. I padroni di casa rispondono con un cambio gioco di Bianco, che trova Fiamozzi sul binario di destra. Il numero 15 mette un pallone invitante sul secondo palo, laddove sbuca Girma, che calcia al volo e colpisce il legno più lontano! Prova poi a spingere in fondo al sacco Portanova sulla ribattuta, ma gli Aquilotti si rifugiano in corner. Cross sul primo palo, Cassata interviene di testa: i padroni di casa possono utilizzare un nuovo gettone dalla bandierina. Il 90 dei Granata stavolta tocca corto per Kabashi, che offre all’ex esterno destro dell’Empoli, che scodella un pallone intrigante a centro area, dove sbuca Marcandalli, che impatta di testa, ma mette a lato. Prova un’altra giocata l’esterno in maglia numero 15 poco più tardi, disegnando un traversone dall’out di sinistra, stavolta. Mette fuori la retroguardia bianconera, che, involontariamente, concede a Kabashi di sfoderare un tiro velenoso con il suo mancino educato, che non gli permette, però, di centrare il bersaglio di pochissimo. Al 43′ gli ospiti riescono a costruire una splendida azione e a sfiorare il vantaggio. Nagy, innescato da Verde, trova, con un elegante colpo di tacco, Cassata sul binario di destra, quest’ultimo suggerisce al centro con un passaggio rasoterra tagliente. Falcinelli arriva in anticipo su Rozzio ed indirizza verso la porta, ma Satalino disinnesca con un intervento prodigioso. Jagiello si contende poi la sfera con Portanova e il pallone, in qualche modo, finisce dalle parti di Elia, che ci prova con il destro, ma svirgola.
Il riflesso di Satalino, foto: AC Reggiana
Ad un paio di decina di secondi dalla segnalazione del recupero Pieragnolo tenta di insinuarsi nel corridoio centrale, ma Esposito lo sbilancia e finisce sulla lista dei cattivi. Il direttore di gara aveva concesso, per un attimo, il vantaggio, tuttavia questo non si è concretizzato. E, poco più tardi, ecco la segnalazione del recupero: soltanto un giro di lancette. Il minuto di extra time si apre con un mancino dalla distanza di Nagy, offuscato in calcio d’angolo. Traversone di Verde, allontana la retroguardia granata ed ecco che giunge al termine la prima frazione di gioco di questa gara molto combattuta.
La ripresa comincia con gli Aquilotti che danno il primo calcio al pallone. Nessuna novità di formazione: in campo gli stessi 22 della prima metà di partita. Al minuto 48 Nagy riesce a penetrare sul lato destro dell’area di rigore e a mettere al centro, dopo una deviazione la sfera si impenna e viene bloccata da Satalino, fin qui sempre molto attento. Squillo granata a 5 giri di lancette dall’inizio di questo secondo tempo. Fiamozzi innesca Portanova largo sulla destra, il 90 mette un pallone invitante al centro, allontanato dalla difesa bianconera. Bianco raccoglie al limite dell’area e, con un tocco di suola raffinato, offre a Kabashi. Il suggerimento dell’ex Fiorentina è, però, troppo corto, dunque l’albanese, al momento della conclusione dalla distanza, viene ostacolato dal già nominato Nagy. Il numero 77 resta giù dopo un contatto inevitabile con l’ungherese, ma si rialza non molto tempo dopo, per fortuna. Qualche istante più tardi Marcandalli va a pizzicare Verde nella metà campo bianconera, il suo intervento irregolare, però, gli costa un giallo. Pare un po’ esagerata questa punizione, tant’è che Nesta non sembra d’accordo, la sua reazione lo porta a venire richiamato dall’arbitro. Si riaffaccia nella metà granata la formazione ospite, con Elia che sfreccia sulla corsia di sinistra, poi mette un pallone invitante in area di rigore, Falcinelli colpisce di testa ma non attribuisce forza alla traiettoria, con il pallone che si impenna e costringe Satalino, disturbato, tra l’altro, da Cassata, a rintanarsi in corner. Traversone del 99 dell’undici ospite all’altezza del secondo palo, Hristov arriva con i tempi giusti ma spedisce alto sopra la traversa. Al 58′ nuova incursione ligure, con Verde che trova Cassata sul lato destro dell’area di rigore. Il numero 29 ringrazia l’offerta del compagno e sprigiona un destro violento verso la porta. L’estremo difensore dei Granata è bravo a rispondere con un grande intervento, bloccando in un secondo momento. Al 61′ Bianco, con una pennellata, trova Gondo al centro dell’area di rigore, il centravanti della formazione di casa colpisce di testa, ma non riesce a centrare il bersaglio per pochissimo. Brivido per i Bianconeri. E, intanto, l’allenatore della squadra di casa decide di sostituire Portanova con Melegoni. Forze fresche negli ultimi metri per la compagine che oggi gioca all’interno delle mura amiche. Al minuto 63 Marcandalli prevale su Esposito con il fisico, poi fatica a tenere in campo la sfera e il direttore di gara assegna un calcio d’angolo a favore dei Bianconeri. Vola, però, un cartellino: se lo becca Cassata per un intervento proprio sul talento di proprietà del Genoa, per essere entrato in scivolata in ritardo qualche frazione di secondo dopo il fischio dell’arbitro. Il cross è di Esposito, che trova Hristov a centro area, quest’ultimo tenta di trafiggere Bardi con un colpo di testa insidioso, ma non riesce a trovare la porta. C’è stata, però, una deviazione di Gondo – fondamentale, peraltro, perché ha evitato che la traiettoria si esaurisse in fondo alla rete -, quindi altro corner per i ragazzi di D’Angelo. Altro traversone pericoloso, ma nessuno riesce a spingere verso la porta, dalla parte opposta sbuca Jagiello – o, quantomeno, dovrebbe essere lui -, che, però, mastica la conclusione e non impatta nel migliore dei modi. Allontana successivamente la retroguardia dell’undici di casa, prima con Kabashi poi con Marcandalli. Nuova azione di attacco per gli Aquilotti, orchestrata da Elia, che riceve sulla sinistra e si accentra, poi tenta di sorprendere Satalino dalla distanza con un destro graffiante. Il portiere della Reggiana, però, si supera e, con una parata spettacolare, devia in angolo. Cross tagliato sul primo palo, dov’è appostato, però, un attento Gondo, che rispedisce al mittente concedendo un nuovo calcio da fermo. Sinistro profondo di Verde, cercato probabilmente Hristov, che, però, manca l’appuntamento con la sfera. Quest’ultima sfila, diventando buona per Jagiello, che sperimenta un tiro, dirottato in angolo. Calcia Esposito, con la sfera che arriva dalle parti di Sampirisi, il quale riesce ad appoggiare di petto al proprio estremo difensore, che blocca e si accartoccia. Al 71′ Nesta si gioca due carte interessanti: Gondo si prende il boato del suo pubblico e passa il testimone ad Okwonkwo, che debutta così in maglia granata, mentre Pettinari entra al posto di Girma. Anche il tecnico dell’undici ospite apporta un paio di modifiche al proprio undici: Bandinelli rileva il nominato qualche riga orsono Jagiello, Falcinelli fa spazio a Francesco Pio Esposito. Subito un’occasione per l’attaccante nigeriano che ha appena effettuato il suo ingresso in campo: Bianco trova il centravanti in maglia 23 – un altro che è entrato da poco -, il quale trasmette con il tacco proprio al 18, che prova il tiro dalla lunga distanza. Gli esiti non sono quelli sperati, poichè la sfera termina larga e la traiettoria non sembrava pericolosa, ma è bello, comunque, vedere il Giglio applaudire un giocatore che ha finalmente superato un interminabile calvario, causato da una squalifica per doping. Al minuto 78 Bianco scivola, rischiando di perdere un pallone sanguinoso, ed è sfortunato perchè, involontariamente, tocca la sfera con il braccio: punizione interessante per i liguri. Non riesce, però, a rendersi pericolosa sugli sviluppi di quest’azione la compagine ospite, che, tuttavia, continua a ronzare attorno alla porta difesa da Satalino. All’ottantesimo giro di lancette Melegoni alimenta, con una linea di passaggio notevole, un’interessante azione offensiva. Con un suggerimento in diagonale, infatti, riesce a trovare Okwonkwo sulla sinistra dell’area di rigore. Il ragazzo in prestito dal Bologna cerca la porta con il mancino, troppo alto, però. D’Angelo, pochi attimi più tardi, decide di mandare in campo Vignali, fuori Cassata. All’84’ è bravo il centravanti preso da Goretti allo scadere di questo calciomercato ad anticipare Vignali: fallo da posizione interessante e giallo per il giocatore dello Spezia. Batte il numero 72 della Regia, che cerca qualcuno in area con una traiettoria bassa, spazza la difesa bianconera, sfuma così un’occasione potenzialmente intrigante. All’ottantasettesimo giro di lancette Verde tenta una conclusione a rientrare sul secondo palo, ma non trova la porta. Altro spavento, però, per i sostenitori granata. Dopo quasi un’ora e mezzo di gioco, la formazione ospite tenta di imbastire una delle ultime azioni offensive della sua partita. Bandinelli, con un sinistro panoramico, trova l’incornata di Pio Esposito in area di rigore, Satalino respinge, ma non può niente sulla ribattuta di Vignali, che appoggia comodamente in porta. Ma il gol viene annullato a causa di una spinta dell’appena nominato Esposito ai danni di Sampirisi. Scintille negli istanti successivi, con Kabashi che si becca ingenuamente un cartellino rosso per via di una testata ai danni del 9 dello Spezia, che non si esenta dal fare una scenata patetica. Giallo anche per lui. Spazio per Moro nel finale, un giocatore che la società granata, in una fallimentare campagna acquisti del mese di gennaio, aveva cercato a lungo. Si accomoda in panchina Nagy. Nesta, invece, è costretto a correre ai ripari: esce Pettinari, giocatore che era entrato circa 20 minuti fa, entra Cigarini. 4 giri di lancette da recuperare. E, clamorosamente, il centrocampista di proprietà dell’Atalanta appena entrato sente subito un problema al muscolo. Da specificare che non si era riscaldato – o, almeno, credo -, poiché non aveva avuto tempo e il suo ingresso non rientrava nei piani di Nesta. Al 96′ Pieragnolo allontana di testa su un traversone di Verde. Ripropone nella zona calda, usando il capo, Bandinelli, che trova Vignali, il quale offre a Pio Esposito, che cestina una ghiottissima occasione mandando alto sopra la traversa con un tiro al volo. Ma l’arbitro fischia contro lo Spezia, probabilmente per un fallo subito in precedenza dall’esterno di proprietà del Sassuolo. E questa è l’ultima occasione del match. Cala il sipario al Giglio: la Reggiana conquista un punto d’oro da una partita davvero complicata.
I giocatori salutano e ringraziano i tifosi a fine partita, foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
Commento e opinioni personali
Ennesima conferma del fatto che la classifica non sia un indicatore della facilità della partita che si deve affrontare. Uno Spezia più deciso, unito e aggressivo ci ha messo in seria difficoltà dall’inizio alla fine della partita. Ancora una volta va premiata la nostra fase difensiva, perchè oggi abbiamo seriamente rischiato di perdere. Non prendiamo gol dal 27 gennaio, questo è davvero un dato importante, poichè, per quanto ci si lamenti di vedere troppo spesso la “Pareggiana”, riuscire a portare a casa sempre almeno un punto è fondamentale in chiave salvezza. Tanti, oggi, avrebbero voluto una vittoria e, secondo me, troppi la davano per scontata. Tralasciando il fatto che la Serie B sia un campionato pazzo e che, comunque, queste partite vengano sempre caricate dagli ambienti, quindi nessuno vuole perdere, guardate a modo i punti che i Bianconeri hanno raccolto nelle ultime partite: poche squadre hanno fatto di meglio. Questo punto, per me, è un risultato positivo, perché abbiamo rischiato troppo spesso di andare in svantaggio. Da queste partite, tra l’altro giocate con un uomo in meno nel finale, devi essere contento se non torni a casa a mani vuote. Invece, da partite come quella di Ascoli, è giusto essere più delusi. Oggi, comunque, oltre ad un’ottima fase difensiva, abbiamo assistito a qualche sprazzo di Okwonkwo, un giocatore che può sicuramente fare bene ad un attacco troppo sterile. Non è la risoluzione di tutti i problemi, ma di una parte sicuramente, anche se adesso deve mettere minuti nelle gambe. Detto questo, mi auguro che a Venezia si riesca ad andare in gol, perché sennò sarebbe un dato piuttosto sconcertante (specificando, però, che un pari non sarebbe affatto male nella prossima partita).
Satalino 7: In una partita quasi a senso unico deve intervenire più volte e riesce sempre a sfoderare dei riflessi decisivi, come quello su Falcinelli, o come quello su Elia. Prestazione ottima di un portiere che dà grandi sicurezze.
Uno dei grandi interventi del portiere che sta sostituendo alla grande Bardi, foto: AC Reggiana
Sampirisi 6: Ordinato, ottima prova a livello difensivo, senza strafalcioni e con tanti interventi positivi in fase di contenimento.
Il braccetto di destr della retroguardia granata in un duello con Falcinelli, foto: AC Reggiana
Rozzio 6,5: Viene sollecitato più volte, fatica a contenere Falcinelli – un cliente decisamente scomodo -, ma riesce spesso a cavarsela con i suoi interventi. Una sentenza nel gioco aereo.
Il capitano della Reggiana in un duello in area di rigore, foto: AC Reggiana
Marcandalli 6: Perde un pallone maldestramente nella prima frazione di gioco, che per poco non porta gli ospiti al vantaggio. Va vicino alla gioia personale con un colpo di testa nella difesa.
Il difensore centrale dell’undici di Nesta fa valere il fisico, foto: AC Reggiana
Fiamozzi 6: È suo il traversone per Girma, in occasione del palo scheggiato appunto dallo svizzero. Difende bene e gioca con molta diligenza.
L’esterno destro della Regia, foto: AC Reggiana
Pieragnolo 6: Buona fase di spinta, anche se risulta un po’ meno pericoloso del solito. Gara senza grossi errori, risorsa importante per la squadra.
L’esterno sinistro di proprietà del Sassuolo, foto: AC Reggiana
Bianco 6: Nel secondo tempo disegna un traversone panoramico con cui trova la testa di Gondo. Qualche guizzo interessante lo porta a liberarsi degli avversari, imposta spesso con qualità. La pausa gli farà bene per ricaricare le pile, poiché Nesta non ha mai potuto fare a meno di lui.
Il tuttofare di proprietà della Fiorentina prova un tiro da fuori, foto: AC Reggiana
Kabashi 5: Già soltanto per l’ingenuità commessa il voto va abbassato, perchè è un grosso danno per la squadra. Non sempre presente, smista qualche pallone in maniera corretta, magari potrebbe provare qualche tiro da fuori in più (con la Feralpi ne era valsa la pena, per esempio).
Il centrocampista albanese gestisce un pallone prestando attenzione all’arrivo di Verde, foto: AC Reggiana
Portanova 5,5: Prende un cartellino dopo meno di un minuto, non riesce a rendersi pericoloso e vede poco la porta, tuttavia lotta su diversi palloni.
Il giocatore in maglia numero 90 con la sfera tra i piedi, foto: AC Reggiana
Girma 6: Un po’ ad intermittenza, probabilmente per via della stanchezza. Colpisce un palo al volo, ma per il resto appare poche volte.
Il trequartista svizzero cerca un guizzo, foto: AC Reggiana
Gondo 6,5: Grande gara di sacrificio. Salva una rete su calcio d’angolo avversario stando appostato sul primo palo, difende bene la sfera spalle alla porta e sfiora la rete di testa.
L’attaccante ivoriano, foto: AC Reggiana
Melegoni 6: Preciso, offre ad Okwonkwo una ghiotta possibilità di andare al tiro con un illuminante passaggio in diagonale.
Il centrocampista di proprietà del Genoa in un’azione personale, foto: AC Reggiana
Okwonkwo 6,5: Ha tantissima voglia di giocare e si vede. Si presenta con un paio di tiri mal calibrati, ma che comunque fanno percepire il fatto che un giocatore esperto e desideroso di impattare faccia comodo alla squadra.
Il centravanti di proprietà del Bologna si insinua tra le maglie dei giocatori dello Spezia, foto: AC Reggiana
Pettinari s.v.: Gioca più di un quarto d’ora, ma, a parte un colpo di tacco per il compagno di reparto nigeriano, non realizza molto. Il mister lo richiama in panchina dopo il rosso rimediato da Kabashi.
L’attaccante della Regia, foto: AC Reggiana
Cigarini s.v.
L’ex Siviglia, poco spazio per lui in questa partita, foto: AC Reggiana
Nesta 6,5: La fase difensiva è studiata nei minimi dettagli e, grazie anche a tre interpreti fantastici nel reparto arretrato, i Granata mantengono la porta inviolata. La squadra subisce tanto, come a Catanzaro, ma conquista un risultato tutto sommato positivo. I cambi, tranne un Pettinari poco appariscente (non per colpa sua), portano i loro frutti.
Il tecnico della Regia chiede scusa a Pettinari dopo il cambio, spiegandogli le sue ragioni (era costretto a fare così, per fare entrare Cigarini), foto: AC Reggiana