Dicembre 23, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La Reggiana sbanca Palermo: 1-2 al Barbera, mercoledì il derby

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Una grandissima Reggiana esce dal momento critico sconfiggendo il Palermo. Nel primo tempo, nonostante l’ottima prestazione dei Granata, riescono a portarsi avanti i Rosanero grazie ad una rete di Brunori. Nella ripresa due perle reindirizzano la partita dalla sponda emiliana: prima Portanova realizza un’opera d’arte su punizione, poi Rozzio trova un capolavoro su calcio d’angolo, trafiggendo Pigliacelli con una conclusione al volo. Mercoledì il tanto atteso confronto con il Modena di Bisoli.

Tutte le notizie dei giorni antecedenti alla partita

La società granata, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, ha ribadito il suo impegno nelle politiche della sostenibilità ambientale. In particolare, ha aderito al progetto di “Economia circolare” profuso dalla UEFA, che ha come obiettivo quello di ottimizzare il consumo, oltre a quello del riciclo delle risorse in tutte le sedi e in tutti gli eventi ufficiali. Il club, nel post che vi lasciamo qua sotto, ha condiviso alcune delle iniziative che verranno compiute.

Pessime notizie per quanto riguarda l’infermeria. Sampirisi, un giocatore imprescindibile, ha rimediato una “lesione al passaggio mio-tendineo del retto femorale sinistro” – questa la nota della società – nello scorso match contro il Cosenza: dunque, per lui, la stagione è finita. I tempi di recupero, infatti, sono piuttosto lunghi: dalle 8 alle 10 settimane. Davvero un peccato, perché questo calciatore è stato essenziale in campionato, rivelandosi un leader, oltre che un pilastro della retroguardia.

Nonostante la proibitiva distanza, saranno più di 350 i tifosi che supporteranno i Granata in questa ardua trasferta. Tre partite pessime e un viaggio chilometricamente lungo – aereo sostanzialmente obbligatorio – non bastano per fermare la sconfinata passione dei sostenitori reggiani.

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

L’allenatore della Reggiana è tornato sull’ultimo match, terminato con un’umiliante sconfitta per 0-4, condividendo il suo dispiacere per quanto accaduto e spiegando che per tutti – giocatori, staff, dirigenti e non solo – si è trattata di una bella batosta. Tuttavia, Nesta ha subito messo nel mirino la gara di Palermo, affermando con convinzione: “La differenza la fa la reazione”. Sarà una sfida tosta contro una delle corazzate di questa cadetteria, che vanta uno dei reparti offensivi più prolifici di tutto il torneo. La difficoltà, come anticipato prima, sarà quella di non poter contare sull’ordine che abitualmente garantisce Sampirisi, alle prese con un brutto infortunio. Libutti sembra il miglior candidato per la maglia da titolare, poiché le condizioni di Szyminski sono, come detto dall’ex mister del Frosinone, ancora da monitorare, visto che è reduce da un infortunio alla schiena. Si è ipotizzata, inoltre, qualche possibile novità, per colmare le lacune che si sono messe in evidenza nelle ultime partite. Il tecnico, però, ha escluso ogni possibile cambio ed è stato molto schietto: “Meno confusione, cose più semplici possibile, con il nostro stile di gioco”. Davvero significativa la frase con cui Nesta ha concluso il suo intervento, che ben dimostra il suo assoluto impegno e la sua missione di dare forza a una squadra in difficoltà: “Io sono l’allenatore e devo portare ottimismo”.

Le formazioni

Palermo: 3-5-2 per la formazione di casa. Pigliacelli a protezione del bersaglio, in difesa Diakitè, Lucioni e Nedelcearu. Sulle corsie laterali Buttaro e Lund, in mezzo Henderson, Gomes e Di Franccesco. Reparto offensivo costituito da capitan Brunori, affiancato da Mancuso.

Reggiana: Rispondono con il loro classico 3-4-2-1 gli ospiti, scacchiere che presenta un paio di sorprese. Satalino in porta, in difesa ritrova la maglia da titolare Libutti, al centro Rozzio, affiancato da Marcandalli. Sulla catena di destra Fiamozzi, su quella opposta Pieragnolo, in mezzo Kabashi strappa il posto a Cigarini, accanto all’albanese Bianco. Confermato Melegoni sulla trequarti, che fa reparto con Portanova, a supporto dell’unico centravanti Gondo.

I due mister, foto: AC Reggiana

La partita

Impegno davvero arduo per la banda di Nesta, che approda in Sicilia con l’obiettivo di tamponare un’emorragia di risultati negativi che sembra interminabile. L’avversario è il Palermo, una formazione che ambisce certamente a qualcosa di più prestigioso – come la promozione tramite i play-off – ma cheha avuto non poche difficoltà nell’arco della stagione. E’ attualmente 6° con 52 punti e vanta il terzo miglior attacco del campionato, tuttavia è una delle squadre che ha incassato il maggior numero di reti in questa Serie B – ben 48, terza peggior difesa della cadetteria -. Questa formazione ha debuttato con Corini al timone della flotta, che ha mantenuto l’incarico per 31 giornate, per poi venire esonerato, passando il testimone al tecnico Mignani, reduce, tuttavia, da un trascorso non particolarmente felice in quel di Bari. I Rosanero, peraltro, sono quinti per punti fatti in casa – 27 -, tuttavia, non solo per il periodo di transizione da un mister ad un altro, sono in uno stato di forma pessimo. L’ultimo successo è, infatti, ormai un lontano ricordo e questa compagine è 19° nella graduatoria degli undici che hanno raccolto più punti negli ultimi cinque confronti. Non bisogna, però, sottovalutare questa formazione per nessuna ragione, poiché all’andata i Granata, autori nel complesso di un’ottima partita, furono sconfitti per 1-3, da uno straripante Palermo, che seppe sfruttare la superiorità numerica dettata dall’espulsione di Marcandalli. Le Aquile, ai tempi, viaggiavano a ritmi diversi – una sola gara persa nelle prime dieci giornate – e la Reggiana si stava ancora ritagliando una sua dimensione in questa competizione. Come finirà questo match?

Qui sotto una presentazione più dettagliata della sfida, fatta in collaborazione con i ragazzi di Dodicesimo Granata

L’ingresso in campo delle due squadre, foto: AC Reggiana

L’incontro comincia con il primo possesso che viene gestito dall’undici capitanato da Rozzio. Partenza arrembante della compagine ospite, con Kabashi, servito da Libutti, che, con un intelligente passaggio profondo, scavalca Nedelcearu, premiando la corsa di Gondo. Il numero 11, da posizione defilata, cerca di centrare la porta, ma trova l’opposizione in scivolata del rumeno, ne deriva un calcio d’angolo. Non riesce a rendersi minacciosa sugli sviluppi di questo corner la formazione che rappresenta Reggio Emilia, tuttavia va premiato l’avvio propositivo della ciurma di Nesta. Nuovo sussulto dei Granata pochi minuti più tardi, con un’azione orchestrata da Melegoni sull’out di sinistra, il quale offre poi a Pieragnolo. Il suo suggerimento si rivela leggermente troppo profondo, il laterale mancino in prestito dal Sassuolo deve allungarsi per scodellare la sfera all’interno dell’area di rigore. La corsa prosegue con il pallone che viene raccolto da Fiamozzi, il quale trasmette al centrocampista albanese. Quest’ultimo si accentra per poi scoccare la conclusione, centrale ma insidiosa, risponde Pigliacelli e si salva il Palermo. Avvio piuttosto equilibrato, anche se va riconosciuto alla Reggiana il fatto che la padrona della partita, finora, sia stata proprio lei, arrivando più di una volta dalle parti dell’estremo difensore avversario. Non è ancora giunto al termine il monologo granata: connessione tra i due centrocampisti al 14′, con l’ex Fiorentina che, autore di un bell’inserimento, viene premiato dal compagno di reparto, poi mette un pallone insidioso in area di rigore, Portanova riesce a pizzicare di testa, la sfera sfila e Diakitè, senza fronzoli, spazza e concede un nuovo giro dalla bandierina all’undici proveniente dallo Stadio Giglio. Battuta di Kabashi, svetta di testa l’appena nominato Diakitè, che, di fatto, apparecchia la tavola per un tagliente mancino al volo di Pieragnolo, che si stampa sulla sagoma di Brunori, prova poi a correggere in rete Rozzio, ma deve fare i conti con uno strepitoso riflesso del portiere rosanero! Attenzione, però, perchè i giocatori della Regia reclamano un presunto fallo di mano del capitano delle Aquile, il quale ha schermato lo stupefacente gesto tecnico del numero 3 granata. Il bomber con il 9 sulla schiena ha letteralmente parato il tiro dell’esterno sinistro della formazione ospite! Clamorosa la mancata concessione del penalty, tuttavia quello che potrebbe aver portato l’arbitro a non assegnare la massima punizione è il fatto che le braccia fossero attaccate al corpo. Tutto, comunque, molto discutibile. Si iscrive alla partita la compagine di Mignani al minuto 19, con Gomes che sprigiona un destro particolarmente audace e non inquadra lo specchio. Nuova manovra offensiva del Palermo al 20′, con un cross basso di Lund, che trova Mancuso, il quale governa correttamente spalle alla porta il pallone, poi invita al tiro Brunori, che cerca il piazzato sul palo lontano, ma manda a lato. Torna a farsi sentire la formazione ospite circa tre giri di lancette più tardi, con Libutti che disegna un traversone raffinato all’altezza del primo palo, ma Gondo non riesce ad arrivare puntuale all’appuntamento con la sfera. Rosanero di nuovo all’attacco al minuto 27, con un cross panoramico di Henderson su calcio da fermo (battuto sulla catena di destra), Kabashi, con l’ausilio del capo, per poco non propizia un’autorete, ma se la cava mettendo in corner. Battuta corta, Di Francesco delinea un traversone invitante, che premia un’incornata di Nedelcearu, il quale, però, spedisce alto sopra la traversa. Nuovo spunto dei Granata al 29′, con un traversone profondo dalla sinistra di Pieragnolo, l’esterno sinistro danese del Palermo decide di rifugiarsi in angolo, vista anche la pressione di Fiamozzi alle sue spalle. Cross minaccioso di Melegoni, arriva a colpire di testa Rozzio, che, però, non trova il bersaglio, con la sfera che si esaurisce sul fondo, dopo aver sorvolato di parecchi metri il legno orizzontale. Partita davvero combattuta: poco dopo la mezz’ora il capitano del Palermo, innescato da Lund, scodella un pallone intrigante e cerca Mancuso, il quale prova a spingere in fondo al sacco, ma non trova la sfera e l’azione si dissolve con un rinvio dal fondo concesso alla Regia. Pericoloso nuovamente sul binario di sinistra il numero 9, che stavolta sfida Libutti, tenta di superarlo con una finezza, il ragazzo in casacca numero 17 lo ferma commettendo fallo e il direttore di gara estrae il cartellino giallo. Si occupa della battuta della punizione Henderson, che, anzichè indirizzare un pallone nella zona calda, tenta di sorprendere tutti offrendo a Lund, che prova la conclusione da fuori, ma scarabocchia, controbatte Melegoni e allontana poi il pericolo la compagine ospite. Nuova occasione per le Aquile un attimo più tardi, con una sventagliata dell’appena nominato Lund, Kabashi buca clamorosamente l’intervento, ne approfitta così Di Francesco. L’ex Lecce arriva a fondo campo, successivamente tenta di proporre al centro, ma Rozzio si intromette, colpendo, però, il centrocampista albanese citato un attimo fa: si lamenta animatamente il Barbera, che reclama un fallo di mano, ma il 77 ha toccato con la spalla, dunque la decisione dell’arbitro è corretta. Al 35′ Lucioni imposta dalla retrovie e, con una palla profonda in verticale calibrata alla perfezione, trova Brunori, il quale, con una giocata sontuosa, tocca la sfera al volo, superando in scioltezza Satalino, poi deposita in fondo alla rete di mancino! 1-0 per i padroni di casa, gesto tecnico straordinario del bomber rosanero, che, con un controllo di un’eleganza assurda, ha mandato al bar l’estremo difensore avversario, per poi siglare la rete del vantaggio. Ma attenzione, perchè sale la bandierina dell’assistente: gol momentaneamente annullato. Poco più tardi, però, grazie alla revisione in sala VAR, il sigillo viene convalidato: la posizione è regolare! Dunque rimane realtà la meravigliosa giocata del classe 1994, da ammirare anche lo splendido assist fornito dal numero 5 delle Aquile. Peccato, poichè gli ospiti si erano fatti valere, creando più occasioni e presidiando più a lungo la porta avversaria.

Nuovo timido tentativo dell’esterno destro rosanero qualche giro di lancette più tardi, ma il 3 non riesce a centrare il bersaglio, il portiere ospite osserva la sfera spegnersi a lato. Al minuto 43 intervento ruvido in scivolata di Marcandalli su Buttaro: giallo inevitabile e questo non ci voleva, perchè il difensore granata era diffidato, pertanto salterà il derby con il Modena. Sarà complicato, per Nesta, ridisegnare la difesa, qualora non dovesse tornare ad avere a disposizione Szyminski. Entriamo, intanto, nell’extra time: concessi 60 secondi ulteriori, in cui nulla di degno di nota accade. Tutti a riposo con i padroni di casa in vantaggio, nonostante un’ottima prova dei Granata, che, seppur siano sotto, stanno dimostrando di aver trovato la scossa che gli serviva dopo le ultime pessime prestazioni.

Comincia il secondo tempo con il primo calcio al pallone che viene dato al Palermo, nessuna novità di formazione da ambedue le sponde. Non cambia identità all’alba della ripresa la Regia, che parte forte, proprio come aveva fatto a inizio match. Da un duello tra Lucioni e Gondo ne deriva un corner a favore dei Granata: Kabashi tocca corto per Melegoni, dunque Fiamozzi, che torna dall’albanese, il quale abbozza un traversone, il trequartista di proprietà del Genoa in casacca numero 90 che sfiora di testa e indirizza verso il palo lontano. E’ costretto a compiere un prodigio Pigliacelli, che si allunga e disinnesca: nuovo giro dalla bandierina per la formazione ospite.

Il superlativo intervento di Pigliacelli, foto: AC Reggiana

Ancora il pregiato mancino del numero 77, che trova l’incornata di Rozzio in area di rigore, il quale cerca di trafiggere il portiere avversario, ma quest’ultimo si fa trovare nuovamente pronto e sventa la minaccia con una straordinaria risposta! Mancuso tenta poi di allontanare, ma colpisce in pieno Di Francesco: protestano i giocatori della formazione ospite, convinti che il giocatore dell’undici di casa abbia toccato la sfera con un braccio. L’arbitro, però, non è dello stesso avviso e, neanche stavolta – qui la decisione sembra più condivisibile – concede il tiro dal dischetto. Lavoro poi per il VAR, che non richiama, tuttavia, al monitor il direttore di gara. Pianta le tende nella metà campo siciliana la formazione di mister Nesta: Gondo viene steso da Henderson, che finisce sulla lista dei cattivi e concede un calcio di punizione da posizione invitante agli ospiti. Sul punto di battuta ci sono Melegoni e Portanova: parte il secondo, che impugna il pennello e disegna una traiettoria stupenda, con il pallone che si insacca sotto la traversa! Esecuzione magistrale del numero 90, che ristabilisce l’equilibrio grazie ad una perla inestimabile! Gol meritatissimo, considerando che, indipendentemente dal risultato, sono stati i Granata, finora, a creare di più. E, finalmente, arriva la rete che rompe un digiuno che proseguiva imperterritamente da oltre 270 minuti!

Portanova e la sua fantastica punizione, foto: AC Reggiana

La festa della squadra, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Vuole rispondere il Palermo, che al 54’guadagna un corner grazie ad un break sulla destra di Buttaro, il quale tenta poi di suggerire in area di rigore, ma deve fare i conti con l’intervento in scivolata di Pieragnolo, che sporca in angolo. Henderson tocca corto per Di Francesco, il quale prova un nuovo cross, ma Fiamozzi non è d’accordo: nuova opportunità su calcio da fermo nell’arco di pochi giri di lancette. E, intanto, arrivano le contromisure di Mignani: Soleri e Segre rilevano Mancuso e il citato un attimo fa Henderson. Stavolta batte il 17, traversone all’altezza del primo palo, fatica a liberare il numero 3 dell’undici ospite, con la sfera che schizza di nuovo tra i piedi del figlio del mister del Frosinone, che abbozza un nuovo traversone. Questo è più profondo e si rivela perfetto per l’esecuzione al volo di Brunori, il quale impatta di piatto e, anzichè la forza, prova a piazzare, ma non trova gli esiti desiderati, calciando alto sopra la traversa. All’ora di gioco è ancora l’attaccante delle Aquile a tentare di destreggiarsi nei dintorni dell’area di rigore, ma stavolta la sua iniziativa viene soffocata. Tenta di farsi valere in ripartenza la formazione ospite, con Gondo che cerca poi Melegoni, ma il suo suggerimento è mal calibrato. Su invito di Kabashi, prova a proporre al centro dalla fascia destra Libutti: nuova deviazione, nuova chance dalla bandierina. Batte il numero 72, che, però, sperpera, con una traiettoria stretta che permette ai siciliani di difendersi senza fare troppa fatica. Non si smuove da lì la compagine ospite, che, però, non riesce ad impensierire Pigliacelli. Pochi istanti più tardi il Settore Ospiti si diletta a cantare un coro decisamente speciale, in vista di una partita speciale come il Derby del Secchia. Prova il guizzo sulla destra Fiamozzi al 66′, tentando poi di far partire un nuovo traversone, soffocato in angolo da Lund. Battuta bassa all’altezza del primo palo del nominato qualche riga fa Melegoni, mette fuori Segre. Raccoglie, però, Kabashi, che ritorna dall’ex Standard Liegi, il quale cerca la testa di Gondo, ma trova quella di Soleri, che allunga la vita della sfera. Il pallone, allora, diventa buono per il destro di Rozzio, che calcia al volo e insacca il vantaggio granata, battendo un incolpevole Pigliacelli! Clamoroso al Barbera: la Reggiana ha ribaltato il match: da 1-0 a 1-2! Splendido gol del giocatore che meglio rappresenta questa formazione!

La rete al volo del capitano Rozzio, foto: AC Reggiana

L’esultanza dell’autore del gol e dei compagni, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Il mister delle Aquile si gioca la carta Ranocchia: fuori Buttaro, padroni di casa che ora faranno di tutto per riagguantare il pari. Grandissima giocata di Gondo a 20 e poco più dalla segnalazione del recupero: su un pallone spiovente, è bravissimo il numero 11 ad offrirlo, giocando spalle alla porta, a Portanova, il quale sfida Nedelcearu, che temporeggia nel migliore dei modi, alla fine il 90 tenta il destro in diagonale, ma non riesce a colpire il bersaglio. Al 73′ si mette in proprio Lund, che sigla il gol della NASA. Mignani rinuncia ad un difensore e aggiunge e manda dentro due nuovi giocatori offensivi, per un finale ancora tutto da vivere: si accomodano in panchina il citato poco fa Nedelcearu e Di Francesco, la nuova linfa è data da Insigne e Traorè. Impiega pochissimi ad entrare in partita il ragazzo in casacca numero 14, che si accentra, poi premia un bel movimento di Soleri, che riceve e tenta di proporre al centro, ma l’autore del vantaggio della Reggiana è ben posizionato e allontana lasciando una nuova opportunità su calcio da fermo ai Rosanero. Sugli sviluppi di questa situazione arriva a colpire di testa Lucioni, che non trova il bersaglio ma guadagna un altro corner. Stavolta la battuta è corta, ci pensa poi Lund a tratteggiare un traversone profondo, con Libutti che manca l’appuntamento con il pallone, il quale diventa buono per Brunori. La punta dell’undici siciliano sfodera un sinistro tagliente, ma centra in pieno Solieri (suo compagno di squadra), che, di fatto, fa un grande regalo agli ospiti. Evapora così un’occasione per sancire il nuovo pareggio. Nuovo sussulto dei siciliani al 78′, con una traiettoria panoramica uscente dal destro di Segre, Gomes, all’altezza del secondo palo, riesce a trasmettere di testa all’autore dell’unico sigillo rosanero di oggi. Quest’ultimo prova a sgusciare tra una moltitudine di maglie granata, per poi provare ad offrire al capitano della sua squadra – azione confusionaria, non si capiscono bene le sue intenzioni – , pochi attimi più tardi prova la botta il numero 4, ma il suo tentativo si infrange sulla figura di Marcandalli, che deve compiere gli straordinari. Questo perchè la sfera giunge dalle parti di Soleri, che cerca di centrare il bersaglio, ma il difensore della Regia respinge nuovamente, stavolta in scivolata! I padroni di casa ritengono che il 27 abbia toccato il pallone con un braccio, ma l’arbitro, giustamente, non è dello stesso avviso. Tanto lavoro in sala VAR, ma il direttore di gara non viene richiamato a revisionare le immagini. Al minuto 79 Nesta cambia il riferimento offensivo: Gondo passa il testimone ad Okwonkwo. Pochi giri di lancette più tardi le Aquile si riaffacciano dalle parti di Satalino, con un pallone gettato nella mischia su corner che viene allontanato dalla zona calda per un attimo, lo ritrova poi il numero 11, che fa partire una conclusione priva di pretese, la quale si smaterliazza sul fondo. Altra azione individuale di Ranocchia dopo 83 giri di lancette: l’ex Juventus si insinua sul binario di destra, per venire poi steso da Pieragnolo, conquistando un prezioso calcio da fermo. L’incarico della battuta è affidato a Insigne, che tenta di aggirare la barriera, ma è ben appostato davanti a Satalino Kabashi, il quale scherma la conclusione dell’avversario e libera l’area. Pochi attimi più tardi è braga la Regia a ribaltare il fronte con un’azione individuale del suo centravanti nigeriano, che sprigiona pii una conclusione ad incrociare di mancino, soppressa dal brillante intervento in scivolata di Lund, che mura. Nuova chance per i siciliani sul tramonto dell’89’ con un traversone morbido del giocatore rosanero che aveva precedentemente battuto la punizione, il quale cerca la testa di Brunori. Quest’ultimo si rende protagonista di uno scontro aereo con Libutti che lo vede avere la peggio: rinvio dal fondo in favore dei Granata, resta dolorante a terra il capitano del Palermo. Forze fresche per la compagine ospite pochi istanti in seguito: Pajac rileva Pieragnolo, Cigarini eredita il posto a centrocampo da Bianco. Siamo entrati, intanto, nel recupero: 4 giri di lancette, che presto diventeranno 5. Gioca tanto con il cronometro – com’è giusto che sia – la formazione ospite in questo finale, che conquista due calci di punizione nella metà campo avversaria nel giro di pochi secondi, ciò significa ossigeno e non solo. Ultima preghiera del Palermo al 95′, con Insigne che inventa l’ultimo traversone, Soleri colpisce di testa, ma Satalino fa suo il pallone e si accartoccia. Prova ad imbastire un’ultima azione nel finale la formazione di casa, ma le speranze si esauriscono quando Traorè tenta di scodellare nella zona calda, chiamando in causa il portiere ospite, che cattura la sfera ed azzera le speranze siciliane. Rinvio profondo dell’ex Carrarese… ED ECCO IL TRIPLICE FISCHIO! LA REGGIANA SBANCA PALERMO E RITROVA UN ATTESISSIMO SUCCESSO! MERCOLEDÌ IL DERBY CON IL MODENA!

Qui sotto qualche immagine dei festeggiamenti – sono tutte foto ufficiali della Reggiana -.

Commento e opinioni personali

Questa squadra è pazza: mai nessuno si sarebbe aspettato di fallire le partite apparentemente più facili – Cittadella, Lecco e Cosenza – e di trionfare a Palermo. Sarà vero che abbiamo affrontato questa squadra in uno dei suoi peggiori momenti stagionali, ma non era di certo semplice portare a casa una vittoria da una gara contro una squadra che è pur sempre in zona play-off. Ed è ancor più soddisfacente perché i Granata hanno giocato a viso aperto, soffrendo principalmente nel finale, ma producendo più occasioni del quinto miglior attacco del campionato. Nel primo tempo siamo partiti forti e abbiamo subito creato i presupposti per fare male all’avversario e purtroppo, però, siamo stati feriti nell’orgoglio. La rete, infatti, è arrivata in uno dei nostri momenti migliori ed è stata una bella mazzata. Tanto più notevole, dunque, la reazione: ho rivisto un po’ l’undici di Venezia nella ripresa, ovvero una squadra battagliera sin dal principio, che, del resto, è andata ad un passo dal pari immediatamente, per poi trovarlo con una punizione perfetta di Portanova. E lì, a dirla tutta, per le mie aspettative poteva anche bastare, visto il livello dell’avversario. Invece siamo stati noi a travolgere loro e a cercare addirittura il secondo sigillo, arrivato con un capolavoro di Rozzio al volo. Nel finale, inoltre, la Regia ha saputo lottare, soffrire e mantenere il sangue freddo, senza scoprirsi mai e senza concedere più di tanto ai Rosanero. Questo successo è davvero importante, perché ci proietta verso il derby con una grande carica ed una consapevolezza importante: non siamo inferiori a nessuno. È arrivato il momento di rompere il tabù dei risultati negativi all’interno delle mura amiche: MERCOLEDÌ TUTTI AL GIGLIO PER IL DERBY!

Satalino 6: Forse condizionato dall’inesperienza, in occasione del gol del vantaggio del Palermo esita troppo nell’uscita: Brunori lo supera abilmente e firma il vantaggio. Per il resto non viene chiamato in causa più di tanto, nel finale fa passare secondi preziosi rimanendo per terra dopo le prese alte.

Libutti 7: Dopo tanto tempo torna a prova l’emozione della maglia da titolare. Si fa trovare pronto e, nel duello con Brunori, si fa valere. Gioca con grande diligenza, passando la maggior parte della partita con un cartellino sulle spalle: è bravo a non commettere ingenuità dopo il primo avvertimento. Posizionato sempre bene, si propone più volte anche in chiave offensiva. Calciatore di un’umiltà assurda, dimostra a Nesta che può sempre contare su di lui.

Rozzio 8: Realizza una rete al volo stupefacente, riesce sempre a giganteggiare nel gioco aereo. Sfiora il gol più di una volta di testa, facendosi sentire sugli sviluppi di ogni corner. In fase difensiva non commette alcuna ingenuità, guida con personalità e si rivela il solito punto di riferimento.

Il capitano dei Granata festeggia dopo la splendida rete messa a segno, foto: AC Reggiana

Marcandalli 7,5: Salva la porta con una scivolata che ricorda quelle che faceva il suo mister quando giocava in occasione di un tiro da distanza piuttosto ravvicinata da parte di Soleri. Bravo a contenere gli avversari, si fa trovare sempre al posto giusto, nel momento giusto, intervenendo in maniera corretta svariate volte.

Il difensore in prestito dal Genoa collabora con Rozzio in fase difensiva, foto: AC Reggiana

Fiamozzi 6: Disputa una gara un po’ più incolore rispetto al solito, fa molta fatica ad arginare uno straripante Lund. Si fa vedere più volte quando hanno palla i suoi compagni, alla fine dei conti disputa una partita semplice ma efficace.

Pieragnolo 6,5: Attacca parecchie volte lo spazio sul suo binario, ma con meno costanza delle altre volte. Nel primo tempo sfodera un tiro al volo stupendo, che causa la parta di Brunori – assurdo come non sia stato dato il rigore -. Buon lavoro in fase di contenimento su Buttaro.

L’esterno della Regia si mette in proprio sul binario di destra, foto: AC Reggiana

Kabashi 6,5: Grande gara di sacrificio per lui quest’oggi. È costretto a ripiegare più volte, lo fa senza problemi e non rinuncia ad impostare. Sbaglia qualche volta, ma, tutto sommato, gioca responsabilmente.

Il centrocampista albanese ragiona su come smistare il pallone, foto: AC Reggiana

Bianco 6,5: In una gara come questa è difficile ritagliarsi lo spazio per le azioni personali che fanno parte del suo repertorio. Più partecipe in fase difensiva, si fa valere più di una volta. Assieme a Kabashi muove spesso la sfera in maniera sicura e precisa.

La gioia del ragazzo in prestito dalla Fiorentina, con alle spalle Marcandalli, foto: AC Reggiana

Melegoni 6,5: Non so se sia stata una mia impressione o se in tanti abbiano notato questa cosa, ma oggi Melegoni ha sperperato molti meno palloni del solito. Non particolarmente partecipe, riesce comunque a legare bene con i compagni. Fa partire il cross da cui scaturisce il gol di Rozzio.

Il ragazzo in maglia numero 72 prova un passaggio d’esterno, foto: AC Reggiana

Portanova 7,5: La punizione un’opera d’arte, preceduta, tra l’altro, da un colpo di testa che per poco non ha propiziato un’altra rete. Non convincente il primo tempo, in cui si fa notare raramente, molto meglio la ripresa, che lo vede firmare un gol clamoroso.

L’autore del gol del pari accanto a Pieragnolo, foto: AC Reggiana

Gondo 6,5: Si fa sempre fatica ad apprezzare le sue partite, perchè è sempre chiamato a giocare spalle alla porta e raramente calcia verso il bersaglio. Tuttavia, anche oggi molto bravo nel proteggere la sfera, porta i compagni ad alzare il baricentro. Conquista la punizione da cui deriva il sigillo di Portanova.

Okwonkwo 6: Entra nel finale e combattere parecchio davanti, tentando più volte di minacciare la porta di Pigliacelli. Molto vivace, ma poco concreto.

L’attaccante della Regia si mette in proprio nel finale, foto: AC Reggiana

Antiste s.v.: gioca più di un quarto d’ora, ma è complicato da valutare

Cigarini s.v.

Pajac s.v.

Il ragazzo di proprietà del Genoa va alla bandierina per far passare secondi preziosi, foto: AC Reggiana

Nesta 7,5: Finalmente riesce a dare la scossa che serviva alla squadra. Tanti si aspettavano che la Reggiana a Palermo avrebbe giocato esclusivamente di contropiede, rimanendo serrata dietro. Invece, non è andata proprio così: per buona parte del match sono stati i Granata ad avere il pallino del gioco e a creare le occasioni. La sua formazione disputa un buonissimo primo tempo, ma va a riposo in svantaggio: il suo discorso trasmette ancora più energia ai suoi ragazzi, che pareggiano presto i conti nella ripresa. I cambi sono tutti corretti, i giocatori tirano fuori il carattere e non demordono: è questa la Regia che vogliamo sempre, è questa la Regia che vogliamo mercoledì contro il Modena.

La gioia incontenibile di Nesta, foto: AC Reggiana

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