Due legni sbarrano la strada alla Reggiana: 0-1 contro la Dinamo City
5 min readNel terzo test amichevole del pre-season, la Reggiana inciampa sulla Dinamo City. Nel primo tempo i Granata disputano una partita nettamente migliore, scheggiando prima la traversa con un’incornata di Sersanti, poi il palo con un sinistro di Maggio. Nella ripresa tanti cambi e tanti ragazzi della Primavera: l’inesperienza porta un evidente calo e la compagine albanese riesce a stappare la partita.
Le formazioni
Reggiana: Viali torna ad adottare il 4-4-2 e sceglie tanti interpreti che erano partiti titolari già contro il Masone. Tra i pali stavolta c’è Bardi, al centro della difesa si condividono il palcoscenico Rozzio e Meroni – finalmente in campo assieme -, mentre i laterali sono Fiamozzi e Cavallini. Sulla corsia di destra sfreccia Vergara, mentre dalla parte opposta si vede per la prima volta Maggio. Davanti confermati Gondo e Okwonkwo.
Dinamo City: 4-1-4-1 per la formazione ospite. Sali in porta, protetto da Meksi, Hoxha, Muzek e Quintalinha. Sulle fasce agiscono a sinistra Vila e a destra Qardaku, in mezzo Zaberja, Dita e Qefalija. Unica punta Karamba.
La partita
Accolta da tantissimi sostenitori – molti dei quali non hanno potuto assistere all’inizio del match a causa della lunga fila al botteghino -, la Reggiana scende in campo in questo secondo match amichevole del ritiro di Toano con l’obiettivo di continuare a mettere minuti nelle gambe. Il primo sussulto si fa attendere meno di 300 secondi: è un mancino rasoterra di Okwonkwo, che però si rivela innocuo. Gli ospiti rispondono dopo 11 giri di lancette con un diagonale rasoterra che evapora a lato. Una delle chance più ghiotte di questo primo tempo arriva, tuttavia, pochi istanti più tardi. Il trascinatore è ancora il centravanti nigeriano, che prova a sfondare sull’out di sinistra, si intrufola in area di rigore e cerca di centrare il bersaglio. La sua conclusione viene respinta, con la sfera che schizza sui piedi di Vergara, il quale cerca di centrare lo specchio, ma il suo tiro viene respinto. E’ buono l’inizio di partita della squadra di Viali, che trova qualche trama interessante, riuscendo ogni tanto a minacciare la porta avversaria. A dimostrazione di ciò c’è l’altra gigantesca opportunità avuta dai Granata al quarto d’ora, quando Sersanti, su calcio d’angolo, riesce a prevalere di testa e ad indirizzare verso il bersaglio, scheggiando, però, la traversa. L’azione tramonta soltanto, tuttavia, quando il pallone finisce tra i piedi di Reinhart, ben appostato fuori dalla zona calda, che, però, sciupa un’interessante opportunità mandando alto. Vengono concessi 3 minuti di extra time e proprio all’alba del recupero Maggio si scatena. L’ex Pro Vercelli riesce, infatti ad arpionare elegantemente un pallone lungo proveniente dalle retrovie, in seguito si accentra e calcia con il suo mancino affilato, che, dopo una leggera deviazione, svernicia il palo. Si va a riposo con la gara ancora serrata sul risultato di partenza, tuttavia la formazione di casa ha messo in mostra un buon calcio, seppur ancora troppo poco fluido, arrivando vicina alla rete in più di un’occasione.
Qualche immagine del primo tempo
Nella ripresa l’ex tecnico del Cosenza decide di non stravolgere completamente l’assetto, ma di cambiare solo buona parte delle sue pedine. In porta c’è ancora l’estremo difensore livornese, in difesa Libutti eredita la fascia da capitano – sempre scontato dire quanto sia meritata -, i due centrali sono Stramaccioni e Nahounou, a sinistra Urso. In cabina di regia Kabashi, coadiuvato dal centrocampista che nel primo tempo ha centrato la traversa e da Vido, in un’insolita posizione di mezz’ala/trequartista. Sul binario di destra trova ancora ossigeno Vergara, così come Maggio dalla parte opposta. Il riferimento offensivo è Pettinari. Il primo pericolo della ripresa viene creato dalla Dinamo City, che riesce a perforare sulla corsia di sinistra, per poi scoccare il tiro, che viene respinto. La sfera giunge allora sui piedi di Karamba, che calcia di fatto un rigore in movimento, ma di piatto spedisce alto sopra la traversa. Fatica ad inserirsi in questa ripresa la formazione di casa, che si rende minacciosa solo quando Urso riesce ad arrivare fino in fondo al campo e ad abbozzare un tiro-cross, prontamente disinnescato dal portiere avversario. Poco più tardi Viali decide di richiamare in panchina l’esterno destro scuola Napoli e mette dentro il giovane Camara. Non sarà, tuttavia, l’unico dei cambi di questa ripresa, perché presto troveranno spazio altri giovani. Dopo 72 giri di lancette, però, purtroppo, trova il vantaggio la formazione ospite: Qardaku riceve un pallone invitante dalla fascia destra e deposita comodamente in fondo al sacco. Pochi istanti più tardi, dalla panchina, dopo Motta – che nel frattempo ha preso il posto di Bardi – entra Tessitori; presto sarà il turno anche di Kljajic, oltre che di D’Angelo. Crea veramente pochissimo in questa seconda metà di partita la formazione granata, che nella ripresa riesce a graffiare solo verso il tramonto del match. La chance ce l’ha Vido, che si insinua in area di rigore e scocca la conclusione, deviata però in angolo da un grande intervento dell’estremo difensore avversario. Il giocatore che l’anno scorso si è rivelato decisivo a Como ha un’altra opportunità interessante a recupero inoltrato, quando, con un’incornata, prova a depositare la sfera in fondo alla rete, ma la traiettoria è troppo morbida e il portiere cattura senza problemi. Termina il match tra il dispiacere della numerosa folla – oltre 1000 spettatori – e degli stessi giocatori in campo: Granata sconfitti nel terzo test del pre-season. Brusca frenata per la Reggiana, che ha fatto abbastanza bene nel primo tempo, purtroppo, però, nel secondo, è calata notevolmente. Di positivo resta il fatto che qualche idea di Viali – quale Fiamozzi a centrocampo – si è vista, ma la forma fisica non è ancora quella giusta.
Ha assistito al match anche il Patron Romano Amadei
La squadra saluta i tifosi al termine della partita
La brutta caduta, però, non ha influenzato l’umore dei sostenitori della Reggiana, che si sono presentati poi in piazza a Toano per la presentazione della squadra, regalandole una bellissima accoglienza. Hanno parlato i giocatori, ma soprattutto il direttore sportivo Pizzimenti – il quale non si è sbilanciato sul calciomercato – e Carmelo Salerno, che ha sottolineato quanto la società sia contenta di fare il ritiro sui nostri Appennini.
La presentazione
Da sottolineare, ad ogni modo, il fatto che l’unico giocatore che alle 23:30 era ancora in piazza a Toano a firmare autografi, scattare foto e chiacchierare con i tifosi fosse Lorenzo Libutti. Davvero un cuore d’oro, che l’ha portato meritatamente ad indossare la fascia da capitano in questa partita.