Una buona Reggiana non riesce a compiere l’impresa: a Marassi il Genoa vince 1-0
13 min readIl primo impegno ufficiale di questa stagione termina con una sconfitta: a Marassi, il Genoa, come da pronostico, riesce ad imporsi 1-0. La Reggiana riesce a mettere in mostra tanti talenti, mandando in campo 7 ragazzi nati dopo il 2000 e, soprattutto, a non sfigurare contro una formazione ampiamente superiore. Dopo un primo tempo equilibrato, ci pensa Messias, trovato brillantemente da Malinovskyi, a rompere l’equilibrio. I Granata, andati anche vicini al pari con un colpo di testa di Vido, escono comunque dal campo tra gli applausi dei tifosi.
Il nuovo arrivato Ignacchiti, ragazzo molto promettente maturato nel Pontedera lo scorso anno (foto: AC Reggiana)
“Vorrei trovare una Reggiana pronta” – La conferenza stampa di Mister Viali
Nonostante le due brutte cadute in ritiro, mister Viali si sta pian piano conquistando l’ammirazione del pubblico. E non sta facendo ciò soltanto grazie al poco di positivo che già si intravede, in termini di gioco, ma anche grazie alla sua personalità. In questa conferenza stampa, infatti, si è vista una persona molto trasparente, professionale e, soprattutto, con le idee chiare. Come di consueto, la prima domanda è stata sugli indisponibili: Cavallini, che si era fatto male con il Legnago, potrà giocare, ma lo stesso non vale per Bardi – infiammazione alla spalla – e Kabashi. Il mister, peraltro, non ha nascosto come la squadra non sia ancora completa, a causa della condizione atletica non del tutto ottimale – andrà recuperata prima del match con il Mantova – e qualche reparto da rimpolpare. La Reggiana è ancora un cantiere aperto, ma il tecnico non va in cerca di alibi: “Vorrei trovare una squadra pronta”. Ha aggiunto, inoltre, che vorrebbe che la sua formazione rimanesse sempre all’interno della partita e che, in qualche modo, provasse a limitare le grandi qualità dell’avversario. Inevitabile, ovviamente, qualche quesito sul mercato: l’ex allenatore del Cosenza, seppur non si sia particolarmente sbilanciato, ha affermato che la trattativa con il Genoa per Portanova è in fase avanzata. Trattativa, peraltro, che si è chiusa nelle ultimissime ore, con l’ex Juventus che è finalmente tornato a Reggio Emilia. Ha speso, oltre tutto, parole positive in favore di Stulac e Ignachitti: ha sottolineato le qualità del primo, soprattutto per quanto riguarda i calci piazzati, e ha definito il secondo come un giovane promettente, reduce da una positiva esperienza in Serie C.
Mister Viali seduto in panchina al Ferraris (foto: AC Reggiana)
“C’è la necessità di intervenire e la società lo sa” – La conferenza stampa di Mister Gilardino
Come sottolineato dal campione del mondo del 2006, in casa Genoa sono parecchie le assenze: Marcandalli, ex della partita, Matturro, Ankeye e Retegui non scenderanno in campo. Gilardino ha raccontato come il passaggio dell’attaccante della nazionale all’Atalanta sia avvenuto nel giro di pochissimo tempo, provocando grande stupore. Dunque, poiché si è ad un passo dalla realizzazione dell’affare, il talento maturato nel Boca Juniors non sarà del match. L’allenatore del Grifone, tra l’altro, ha manifestato la grande irritazione che gli provoca questa situazione: “Per me è una follia che il mercato sia aperto fino a fine agosto”. Si è parlato, ovviamente, anche di Gudmundsson, che quasi sicuramente non vedremo in campo in questa gara, poiché ha un problema all’adduttore, ma, soprattutto, è ad un passo dalla Fiorentina. “Albert è ancora un giocatore del Genoa, anche se con un problema all’adduttore che sta smaltendo”, ha affermato il condottiero dei Rossoblù. Peraltro, i cambi a disposizione sono davvero pochi, vista la lunga lista degli indisponibili citati. Gilardino risolverà il problema così: “Verranno in panchina Pittino, Calvani, Honest, Accornero, Papadopoulos, Fini ed Ekhator”, calciatori che si sono rivelati – parole sue – piacevoli sorprese in ritiro.
Le formazioni
Genoa: 3-5-2 per il Genoa, marchio di fabbrica di Gilardino. Leali in porta – ricordiamo che il Genoa ha ceduto Martinez, rimpiazzandolo con Gollini -, Vogliacco, Bani – ex della partita – e De Winter in difesa. Sulle corsie laterali Aaron Martin e Sabelli, in mezzo al campo Frendrup, Badelj e Thorsby. Il mister decide di affidare il reparto offensivo, viste le grandi assenze, a Vitinha e Messias.
Reggiana: Tanti giovani in casa Reggiana, a partire dalla porta, dove l’esordiente in prima squadra Motta prende il posto dell’infortunato Bardi. La retroguardia, in questo 4-3-3 scelto da Viali, è formata da Fiamozzi, Rozzio, Meroni e Cavallini, altro ragazzo che debutta con i grandi. Cigarini in cabina di regia, coadiuvato da Sersanti ed Ignachitti, approdato a Reggio Emilia proprio nelle scorse ore. Davanti Maggio, Gondo e Vergara.
Il saluto tra i due allenatori (foto: AC Reggiana)
La partita
Primo impegno ufficiale di questa stagione, che speriamo possa terminare con il raggiungimento della salvezza. L’avversario è il Genoa di Gilardino, formazione che ha raggiunto una salvezza comoda con ampio anticipo lo scorso anno e che si è resa protagonista di un brillante cammino. I Granata, tra l’altro, hanno affrontato il Grifone anche lo scorso anno, perdendo 1-2, dopo essersi portati avanti, inoltre, con un gol di Varela, oggi alla Torres. In questo momento della stagione, però, in cui le due formazioni sono ancora acerbe, l’obiettivo principale di ciascun undici è quello di mettere carburante nel serbatoio e, in casa Reggiana, di mettere in vetrina qualche giovane promettente. Un match, peraltro, che non regalerà spettacolo soltanto sul rettangolo verde, ma anche sugli spalti, visto il gemellaggio tra le due tifoserie.
Comincia il match con il primo pallone che viene gestito dai padroni di casa, i quali riescono a rendersi minacciosi dopo nemmeno due minuti. L’azione è orchestrata da Vitinha, che allarga per Sabelli sull’out di destra, il quale disegna un profondo traversone: Thorsby riesce a sovrastare Meroni, ma non ad indirizzare verso la porta. Libera la formazione ospite grazie a Cavallini. Risposta immediata dei Granata: bel guizzo di Gondo, che percorre il corridoio centrale, poi offre ad Ignacchiti, sfuggito a De Winter. Il giovane talento maturato nel Pontedera lo scorso anno va alla conclusione, ma trova la risposta con i piedi di Leali. Buonissima partenza, tuttavia, degli ospiti, che hanno avuto così la prima palla gol dell’incontro. Al 6′ minuto il Grifone sfiora l’1-0 grazie ad un’altra incornata del già nominato Thorsby, pescato da un bel traversone di Martin. Motta riesce, fortunatamente, a disinnescare con un intervento in due tempi non semplice, a causa anche di una deviazione.
Uno dei tanti interventi del classe 2005 (foto: AC Reggiana)
Al minuto 9 Rozzio perde maldestramente il pallone, facendosi intercettare un passaggio da Sabelli. La sfera schizza sui piedi di Messias, che si accentra e sferra un sinistro violento, ma trova la superlativa parata del portiere classe 2005 dell’undici avversario, che mette in angolo. Il cross è profondo, Bani esegue un’ottima torre: a colpire di testa da due passi è nuovamente il numero 2, il quale mette a lato di pochissimo. Poco più tardi il direttore di gara estrae il primo cartellino del match: è all’indirizzo di Badelj, che ha soffocato una bella iniziativa di Sersanti con una scivolata. Nuovo brivido per la Regia dopo 16 giri di lancette: Thorsby, nonostante un intervento ruvido di Vergara – verrà ammonito a fine azione -, riesce ad allargare per Martin, il quale scocca una conclusione di mancino violenta, ma centrale. Molto bravo, anche qui, l’estremo difensore dei Granata a farsi trovare pronto e a spedire in corner con una grande parata. Grifone pericoloso ancora dalla bandierina: il cross è per Vitinha, che riesce a centrare il bersaglio, ma anche questa volta Motta riesce a compiere un intervento prodigioso, da cui scaturisce l’ennesimo angolo. Traversone intrigante, Vergara si trova la palla tra i piedi ma non allontana e Vogliacco ne approfitta servendo Frendrup al limite. Il danese offre poi a Vitinha, che danza sulla sfera per poi suggerire nuovamente al centro: Bani trova l’incornata da dentro l’area piccola, ma manda alto sopra la traversa, cestinando una ghiottissima occasione. Sussulto della Reggiana poco più tardi, con un’incursione di Maggio sul binario di sinistra, il quale tenta poi di proporre al centro, ma Leali cattura in presa alta. Al minuto 23 l’arbitro interrompe il gioco e manda le squadre a rinfrescarsi: cooling break. Dopo 27 giri di lancette Sabelli tratteggia un cross molto profondo, con cui trova Martin dalla parte opposta. L’esterno sinistro della formazione di casa va alla conclusione al volo di mancino, che viene sporcata da Rozzio, il quale, rischiando anche di siglare una brutta autorete, concede un altro giro dalla bandierina. Stavolta la Reggiana riesce a coprirsi. A meno di due minuti dallo scoccare della mezz’ora, Messias si mette in proprio, saltando agilmente Cavallini, per poi abbozzare una conclusione di sinistro, ma il pallone termina in Gradinata Sud. Al 37′ la squadra di casa riesce a costruire una bella azione, che termina con una conclusine di mancino di Frendrup, che sollecita Motta: intervento semplice per lui, autore di un ottimo primo tempo finora. Insiste, però, il Genoa, con una bella iniziativa sulla destra di Sabelli, che propone poi al centro per il centravanti in casacca numero 9, il quale prova ad allungarsi per arrivare sulla sfera, ma manca all’appuntamento con la sfera. Continua a presidiare la porta avversaria il Grifone: splendida sventagliata di Bani, che trova Thorsby, il quale addomestica di petto e calcia verso il bersaglio. Attento nuovamente il giovane portiere degli ospiti. E proprio l’ex Sampdoria ha un’altra grande chance poco più tardi: Messias lo serve in area di rigore con uno splendido cross, il norvegese controlla e calcia, ma non trova lo specchio. Al minuto 42 si mette in luce Vergara, che sprigiona un velenoso tiro di mancino, deviato in corner. Traiettoria lunga uscente dal mancino di Vergara, Rozzio riesce ad imporsi di testa, ma il suo tentativo viene deviato, assorbe poi Leali, che blocca in presa bassa. Pochi istanti più tardi prova un’incursione anche Maggio, il quale converge e sperimenta un tiro sul secondo palo, che termina largo. Al 45′ ecco la segnalazione del recupero: due giri di lancette ci separano dal finale di questa prima frazione di gioco. Niente di particolarmente eccitante accade in questi 120 secondi extra: tutti negli spogliatoi con la partita ancora serrata sullo 0-0. Buona prova della nostra Reggiana finora, che, pur soffrendo parecchio sui traversoni, è riuscita a resistere ad un Genoa che ha assediato la porta di Motta. Interessante anche qualche iniziativa in chiave offensiva, seppur non sia arrivato il gol. I Granata sono riusciti, inoltre, a rimanere sempre in partita, giocando con grande diligenza.
Comincia il secondo tempo con il primo possesso che viene governato dalla formazione ospite. Parte forte il Grifone, con Vitinha che impegna subito Motta, il quale riesce a compiere un altro intervento importante, respingendo. Pochi giri di lancette più tardi, il capitano Rozzio finisce sulla lista dei cattivi per aver soffocato una potenziale iniziativa di Sabelli con un intervento irregolare. Al 51′ ha una chance su calcio di punizione l’undici di Gilardino. Seppur la posizione sarebbe ottimale per un destro, decide di andare al tiro Martin, ma il suo mancino si infrange sulla barriera. Negli attimi successivi il direttore di gara assegna un cartellino giallo a Meroni per proteste. Adesso entrambi i centrali difensivi sono ammoniti. Prosegue l’assedio del Genoa, con Vitinha che offre un invitante pallone a Messias, l’ex Milan si accentra, sterza – mandando a vuoto il capitano avversario e Cavallini – e sprigiona un tiro potente, ma centrale. Motta respinge e blocca in due tempi. Primi avvicendamenti del match in casa Reggiana al minuto 55: Viali richiama Maggio e Cigarini, che passano i testimoni a Reinhart e Okwonkwo. Negli istanti successivi la formazione ospite approfitta di un rinvio sbagliato da Leali per provare a lasciare il segno. Orchestra la manovra Vergara, che trasmette a Gondo al limite dell’area, l’ivoriano cerca a sua volta il centravanti nigeriano appena entrato, ma il passaggio non è preciso. Chiude Bani ed evapora così una potenziale occasione da gol. Pochi istanti in seguito il gioiellino di proprietà del Napoli si fa sentire, accentrandosi per poi sfoderare un sinistro appuntito da fuori, ma il portiere del Genoa riesce a respingere. Il Grifone torna dalle parti di Motta subito dopo, con una conclusione abbozzata da Messias che viene sporcata in corner; dalla bandierina non riesce a rendersi pericolosa la banda di Gilardino. Continua l’assolo rossoblù: altra grande chance a meno di due minuti dallo scoccare dell’ora di gioco. De Winter svetta di testa su un rinvio proveniente dalle retrovie della metà campo granata, Badelj prolunga per Vitinha, il quale offre al compagno in maglia numero 10, che si coordina per calciare al volo, ma non trova il pallone. Cavallini prova a metterci una pezza, ma involontariamente offre la sfera a Thorsby, il quale va al tiro, murato in scivolata da Reinhart. Nuovo squillo dei padroni di casa pochi istanti più tardi, con Martin che trova l’attaccante ex Crotone con un bel passaggio in orizzontale, il brasiliano prova un mancino radente, conclusione non impeccabile e pratica agevole per Motta. Poco dopo Gilardino sostituisce il suo capitano, mandando in campo Malinovskyi, dentro anche Zanoli, che rileva Sabelli. Anche Viali effettua un cambio: Libutti rileva un dolorante Sersanti, sperando che non sia nulla di grave. Al 64′ buona iniziativa degli ospiti, con Meroni che arriva ad impattare di testa su calcio d’angolo, ma spedisce alto. Negli istanti successivi i Granata provano ad affacciarsi dalle parti di Leali, con Vergara che prova a disegnare un traversone, ma questo si rileva troppo potente e profondo. Riconquista il pallone il Grifone, che si distende in contropiede. Il già citato Zanoli realizza una bella percussione sulla fascia destra, poi offre a Messias, che trasmette al centrocampista ucraino sceso in campo pochi istanti fa. L’ex Atalanta, con una brillante finta di tiro, evita Ignacchiti, poi nota il meraviglioso movimento del compagno che gli aveva appena passato il pallone e lo serve con un passaggio perfetto. Il brasiliano supera Motta con un tocco delicato e porta avanti il Grifone! Crolla il castello difensivo dei Granata, ma qui vanno riconosciuti i meriti dei due giocatori che hanno confezionato questo gol: superlativo assist del numero 17 e grande inserimento dell’ex Crotone, che ha poi trovato la gioia personale con un bel gesto tecnico. Esplode Marassi!
Pochi istanti più tardi arriva il momento del cooling break: si rinfrescano i giocatori delle due squadre, visto il caldo soffocante. Al 76′ Viali manda in campo nuova linfa: Vido e Urso rilevano Fiamozzi e Cavallini, per una Reggiana che adesso è a trazione offensiva. Pochi giri di lancette più tardi proprio l’appena entrato Vido guida un’intrigante manovra di attacco, per poi sfoderare un tiro rasoterra, che si spegne sul fondo, abbondantemente largo. Grande occasione non sfruttata, anche perché l’ex Palermo ha ignorato Okwonkwo, che aveva fatto un bell’inserimento. A circa 6 giri di orologio dalla segnalazione del recupero Gilardino si gioca la carta Ekhator; giunge al termine la partita di Vitinha. Opportunità per la Reggiana qualche attimo più tardi. Vergara conquista un pallone sperperato dalla difesa del Genoa e sguscia sulla corsia di destra, liberandosi di De Winter ed entrando in area di rigore. Purtroppo, però, preferisce la soluzione individuale all’altruismo e, anziché proporre al centro, calcia basso sul primo palo, di mancino, senza creare problemi a Leali. Si disperano i sostenitori granata presenti nel settore ospiti. Torna a farsi minaccioso il Grifone poco dopo: Messias tratteggia un cross, Rozzio svetta di testa, ma il pallone diventa buono per Thorsby, che controlla e calcia, ma respinge proprio il capitano della Reggiana. Prova a ripartire l’undici ospite, facendo affidamento su Gondo, che viene trattenuto irregolarmente da De Winter: si allunga la lista dei cattivi. Palla gol incredibile per i Granata al 90′: Libutti offre a Vergara, che trova sulla sinistra Okwonkwo, il quale scodella un invitante pallone al centro. Vido gira di testa verso il bersaglio, Leali si salva con una grandissima parata e il nominato poche righe fa Thorsby mette in corner. Segnalati, intanto, 5 minuti di recupero. Non riesce ad incidere dalla bandierina la formazione di Viali, ripartono così i Rossoblù, con una bella incursione di Messias, che offre poi al subentrato Ekhator, il quale calcia forte sul primo palo. Motta, però, mette il punto esclamativo su una partita perfetta, respingendo con una parata straordinaria. Spazio anche per Fini in questo finale, esce proprio il numero 10 del Grifone, applaudito dal pubblico. A recupero inoltrato, Ignacchiti sfodera un timido tiro rasoterra, che non impensierisce Leali. È questa l’ultima azione della partita: cala il sipario a Marassi. Reggiana eliminata dalla Coppa Italia, ma autrice di una prestazione piuttosto positiva.
I giocatori salutano e ringraziano i supporters a fine gara (foto: AC Reggiana)
Considerazioni sparse
Sarà vero che un Genoa spogliato di campioni come Ekuban, Gudmundsson e Retegui non sia una formazione competitiva come quella che ha stupito un po’ tutti in campionato, ma la Reggiana è riuscita a fare bella figura. Considerando anche i subentrati, sono scesi in campo 7 giocatori nati dopo il 2000 e nessuno di questi ha fatto male. Motta si è dimostrato un gigante tra i pali all’esordio in prima squadra – lui che è un 2005 -, Cavallini ha fatto una buona fase difensiva, Sersanti e Ignacchiti hanno portato qualità a centrocampo – lo stesso vale per il subentrato Reinhart – e Maggio e Vergara sono due giocatori di grande inventiva, dotati di una tecnica sublime. Questo ribadisce quanto questa società voglia lavorare con i calciatori giovani, valorizzandoli. E questa partita è stata un’ottima occasione per mettere in vetrina tanti atleti interessanti, che potrebbero davvero fare una carriera importante. Oltre tutto, la squadra, pur soffrendo parecchio sui calci da fermo – cosa che ci può anche stare -, ha fatto una buona guardia, non concedendo troppo. Non è stato sufficiente per fermare le fiammate di Messias, calciatore che non ha bisogno di presentazioni, il quale, appena ha trovato un giocatore sontuoso come Malinovskyi, dotato di grande impostazione, si è ulteriormente entusiasmato. Non convince a pieno l’attacco, dove ancora manca un riferimento offensivo importante. Gli esterni sono molto forti e creano scompiglio, ma, senza sminuire la buona prova di Gondo, forse servirebbe un finalizzatore migliore. C’è da ringraziare, comunque, una squadra che in due occasioni, a Marassi, contro il Genoa, è stata capace di fare vedere tutte le sue doti, rendendo la vita complicata entrambe le volte ad una formazione di Serie A. E siamo sempre più curiosi di vedere la nostra Regia debuttare contro il Mantova.
Maggio, il classe 2002 che l’anno scorso si è fatto notare con la maglia della Pro Vercelli (foto: AC Reggiana)