Ottobre 16, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Tante emozioni ma nessun gol: 0-0 tra Reggiana e Salernitana

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La Reggiana conquista un punto prezioso da un’avvincente sfida con la Salernitana. I padroni di casa sfiorano il vantaggio con una punizione di Portanova, terminata sulla traversa. La Salernitana crea tanto e va più volte vicina al gol, ma un monumentale Bardi tiene l’incontro ancorato allo 0-0. Prossimo match sabato prossimo, contro la Carrarese.

“Incontriamo una squadra forte” – Le parole di Mister Viali in sala stampa

Sono tanti gli aspetti interessanti sottolineati in conferenza stampa da mister Viali. Stavolta non partiamo dall’infermeria, bensì dalla valutazione della partita con il Sudtirol da parte del tecnico granata. “Domenica non eravamo gli stessi. Sotto l’aspetto dell’atteggiamento abbiamo sicuramente sbagliato qualcosa”, ha detto. Dopodiché, ha ovviamente aperto una parentesi sugli indisponibili per il confronto con la Salernitana: non saranno della gara Lucchesi e Sampirisi – fortunatamente l’entità dell’infortunio subito dall’ex Frosinone è meno grave di quanto ci si potesse aspettare e starà fuori “soltanto” due settimane -. Il tecnico, tuttavia, ha giustamente sottolineato come non tutti i ragazzi da lui convocati abbiamo i 90 minuti nelle gambe – tra questi ovviamente c’è l’appena rientrato Girma -. Nella descrizione dell’avversario, inoltre, l’allenatore della Regia è stato chiaro:“Incontriamo una squadra forte”, ha affermato. Ha poi aggiunto:”E’ una squadra con un’identità ben precisa. Vuole provare a comandare la partita, ha qualità tecniche. Ha preso qualche gol di troppo, ma credo che sia ancora troppo presto per unire le statistiche alle caratteristiche delle squadre”.

Un ottimo attacco, ma una difesa scricchiolante – L’avversario

E’ un test davvero importante questo per i Granata, i quali affrontano una formazione che ha militato in Serie A fino all’anno scorso. La Salernitana, tuttavia, non è partita nel migliore die modi. Ha battuto il Cittadella all’esordio e sconfitto la Sampdoria alla terza giornata, ma ha perso 3 partite in questi primi 5 confronti, con Sudtirol, Mantova e Pisa. Il punto di forza di quest’undici è sicuramente la fase offensiva, la quale ha fruttato 9 gol e può fare affidamento su calciatori di spessore come Verde e Simy. Sono tante, allo stesso tempo, le reti incassate però: 10 dall’inizio di questa Serie B. I campani possono, tra l’altro, contare su una serie di calciatori niente male. Oltre a quelli già citati, infatti, ci sono Maggiore e Soriano a centrocampo, senza scordare Ferrari in difesa – tre ex Serie A -. E’ una compagine, inoltre, che predilige l’amministrazione del gioco e che soltanto in una partita non ha avuto la maggior parte del possesso palla, ovvero nel match contro il Mantova (gara persa). La Reggiana dovrà, inoltre, vendicare una scandalosa sconfitta a tavolino, inflittale dal giudice sportivo nel lontano 2020, quando la formazione di Alvini – alla ricerca disperata di punti salvezza – non poté scendere in campo a causa di un focolaio Covid. Si sono affrontate davvero raramente queste due compagni dal 2000 ad adesso, tuttavia l’ultimo successo degli ospiti risale al 2011, mentre la squadra oggi guidata da Viali non batte i campani dal lontano 1995.

Qui, in allegato, la nostra presentazione completa della partita, fatta in collaborazione con la pagina di ‘Dodicesimo Granata’:
https://www.instagram.com/p/DAKwE8Os-yp/?igsh=Z2ZtN2t2cHFlZDcy

Le formazioni

Reggiana: Ci sono un paio di interessanti novità nello scacchiere dell’allenatore della Reggiana. In difesa ritrova spazio Fiamozzi, dopo l’infortunio subito da Sampirisi. Sul lato opposto agisce Fontanarosa, mentre al centro c’è la solita coppia costituita da Rozzio e Meroni. In cabina di regia torna Reinhart, dopo l’ultima prova non convincente di Stulac. A suo supporto Sersanti e Portanova. Tridente d’attacco formato da Vergara, Gondo e Maggio.

Salernitana: Martusciello decide di rinunciare a due pedine importanti come Verde e Simy. Schieramento speculare per il tecnico degli ospiti, che, a protezione della porta di Sepe, mette Stojanovic, Bronn, Ferrari e Njoh. Nel reparto intermedio immancabile Amatucci, affiancato da Maggiore e Reine-Adelaide. In attacco Hrustic, Wlodarczyk e Braaf.

I due mister (foto AC Reggiana)

La partita

Comincia l’incontro con il primo calcio al pallone che viene dato dai padroni di casa. Bellissima cornice di pubblico allo Stadio Giglio – oltre 2000 sostenitori ospiti, nonostante nella città campana si festeggi la festa del patrono -. Avvio da incorniciare per la banda di Viali, con Vergara che riesce a ritagliarsi lo spazio per andare alla conclusione sull’out di destra, ma la sua botta sul primo palo viene respinta da un attento Sepe. Sarebbe tutto stato vano, in ogni caso: il direttore di gara, a fine azione, comanda una punizione a favore dei campani. Altra chance per la Reggiana al 5′ su calcio da fermo: Ferrari è costretto a rifugiarsi in corner dopo un traversone teso uscente dal destro raffinato di Portanova. Dalla bandierina non riesce a graffiare l’undici di casa, tuttavia Reinhart è bravo a scippare un pallone a Braaf e ad offrirlo a Fontanarosa, che apparecchia la tavola per un destro a rientrare di Maggio, troppo largo però. Si iscrive alla partita la compagine ospite dopo meno di 11 minuti dall’inizio della gara. Stojanovic trova un bel guizzo sul binario di destra e suggerisce al centro, Reine-Adeleide arpiona la sfera, lasciandola a Wlodarczyk, il quale allarga per il nominato in precedenza Braaf, totalmente libero di scoccare la conclusione. Il suo tiro viene respinto da Bardi, che compie un prodigio ma involontariamente fa schizzare il pallone su Rozzio: ci pensa Fontanarosa a scacciare ogni guaio, spedendo in corner. Nuovamente minacciosa più tardi la squadra di Martusciello: Hrustic serve il riferimento del reparto offensivo granata, il quale restituisce, ma il tentativo del numero 8 viene deviato in calcio d’angolo. Sugli sviluppi di questo corner, intanto, viene esposto uno striscione in Curva Sud, il cui messaggio è davvero condivisibile:“Romagna non mollare”. Doveroso mettere per un attimo da parte i colori che si rappresentano per condividere la propria solidarietà a chi sta vivendo un periodo buio. Da ricordare che i sostenitori della Regia avevano realizzato una bellissima iniziativa a supporto di chi ha vissuto il disastro dell’alluvione già l’anno scorso. Da segnalare, oltretutto, il fatto che anche i tifosi salernitani hanno voluto lanciare un messaggio di vicinanza agli abitanti della nostra regione ad inizio match. Tornando al campo, al 25′ la formazione ospite ha una grossissima occasione da gol. Maggiore trova un corridoio interessante e serve Wlodarczyk, dimenticato da un disattento Paolo Rozzio, uscito in maniera del tutto errata sul portatore di palla. Il calciatore polacco va alla conclusione da dentro l’area di rigore, ma trova una risposta impeccabile di Francesco Bardi! Ha respinto il tiro con i piedi: probabilmente si aspettava – a giudicare dal tuffo – una conclusione sul primo palo, tuttavia l’attaccante della formazione ospite ha scelto di calciare dall’altro lato e l’estremo difensore livornese è stato bravissimo a dire di no in extremis. Dalla bandierina si rivela innocua la Salernitana. Ne approfitta per ripartire la Reggiana, con una bella azione orchestrata da Vergara, il quale ramifica la manovra trovando Gondo sulla sinistra: l’ivoriano suggerisce al centro per Maggio, ma l’ex Pro Vercelli non riesce ad arrivare puntuale al banchetto. Prova poi a dire un’ultima parola con una conclusione da fuori il giocatore che aveva alimentato questo cambio di fronte, ma centra la sagoma di un avversario. Risponde immediatamente la compagine ospite: Njoh fa partire un invitante traversone dalla sinistra, all’indirizzo di Reine-Adelaide, che combatte con il capitano avversario. La sfera si impenna e il portiere della Reggiana è bravo a respingere con il pugno, facendo tuttavia finire la sfera sui piedi di Wlodarczyk. Quest’ultimo invita poi Braaf ad andare alla conclusione: la sua saetta si spegne fortunatamente sul fondo. Al 29′ sale in cattedra Fontanarosa, che sradica il pallone dai piedi di Hrustic, per poi convergere verso la porta: lo ferma con le maniere forti Bronn, il quale vede il suo nome finire sulla lista dei cattivi. Calcia Portanova, che dipinge una traiettoria splendida, con cui scavalca la barriera e fa vibrare la traversa della porta difesa da Sepe! Ad un passo dal vantaggio i Granata! Più tardi i padroni di casa provano ad uscire in bello stile dalle retrovie, con lo straripante ex terzino sinistro della Ternana che prova a combinare con Portanova, ma Stojanovic lo ferma irregolarmente e viene ammonito. Giallo anche all’indirizzo di Reinhart pochi attimi più istanti: si era fatto scippare la sfera dal numero 8 avversario, dunque, per non correre rischi, ha deciso di sopprimere una potenziale incursione di quest’ultimo aggrappandosi alla sua maglia. Rischia grosso più tardi la squadra di casa, con Gondo che tenta di servire Vergara sulla destra, ma il suo passaggio viene letto bene da Braaf. L’esterno sinistro della Salernitana semina il panico sulla fascia ed entra in area di rigore, tuttavia non riesce a far partire il tiro. La retroguardia granata – con anche la complicità dell’ex centravanti dell’Ascoli, afflitto probabilmente da qualche senso di colpa – riesce poi a limitargli lo spazio e a costringerlo a giocare la sfera all’indietro, ma ecco che arriva in maniera fulminea Sersanti. Quest’ultimo recupera il pallone e tampona un taglio che poteva diventare una ferita grave. Meroni allontana successivamente senza fronzoli. Torna a farsi sentire la squadra di casa più tardi, con una bella sventagliata di Rozzio, che coglie sulla corsia di sinistra Portanova, il quale rientra e abbozza la conclusione ad effetto, ma non centra il bersaglio. Verso il tramonto di questa prima frazione di gioco, continua a premere la squadra di casa, con una bella percussione di Vergara, che offre poi a Gondo, il cui traversone viene sbarrato in angolo. Non riesce a pungere dalla bandierina la squadra di casa; tutti negli spogliatoi dopo 45 giri di lancette – nemmeno un minuto di recupero -.

Via alla ripresa con Viali che decide di cambiare il centravanti: comincia la partita di Okwonkwo, out l’ivoriano. E proprio il nigeriano, dopo nemmeno 80 secondi dall’inizio di questa ripresa, viene servito da Vergara e, con un destro in diagonale, trafigge Sepe. Soffocata sul nascere, però, la gioia dei tifosi della Reggiana: era in fuorigioco l’ex Cittadella.

Il gol annullato al centravanti granata (foto AC Reggiana)

Impiega meno di 5 minuti a salire sul palcoscenico in questa ripresa la banda di Martusciello: la punta in maglia numero 20 offre la sfera a Hrustic con un tocco delicato, quest’ultimo fa partire un missile all’altezza del primo palo, ma Bardi disinnesca con un prodigioso intervento. Continua ad insistere la formazione di casa, supportata da un pubblico che continua ad aumentare i decibel. Al 56′, sugli sviluppi di un corner, Vergara disegna una traiettoria panoramica, all’altezza del primo palo: Meroni si contende la sfera con Stojanovic e il pallone in qualche modo finisce tra i piedi di Sersanti, che trova al centro dell’area di rigore Rozzio. Il capitano della Reggiana si allunga in scivolata per indirizzare verso lo specchio, ma non riesce a superare il portiere avversario. Buon momento, tuttavia, per i ragazzi di Viali. Corre ai ripari il tecnico dell’undici ospite: staffetta tra Wlodarczyk e Torregrossa – calciatore di una certa esperienza -, dentro anche Verde, che rileva Hrustic. Poco più tardi è Maggio a provare a sfondare in contropiede: Amatucci si intromette con un tackle parecchio deciso e il direttore di gara fischia il fallo e assegna un cartellino al centrocampista della squadra campana. Scelta che – va detto – sembra sbagliata: l’intervento era sì ruvido, ma comunque pulito. All’ora di gara costruisce un’interessante azione offensiva la Salernitana. Reina-Adelaide trova Maggiore, che trasmette sulla destra all’ex centravanti del Pisa appena sceso in campo, il quale pesca in area di rigore proprio il nominato un attimo fa Reina-Adeleide, inseritosi nel frattempo. Quest’ultimo, con un elegante colpo di tacco, riesce a servire Braaf, che, da due passi, spedisce clamorosamente fuori! Si divora il gol del vantaggio la compagine ospite! Al minuto 63 l’ex allenatore del Cosenza inserisce nuova linfa: esce un Sersanti sottotono, che lascia spazio ad Ignacchiti. Pochi giri di lancette più tardi è Martusciello a richiamare uno dei suoi interpreti: Amatucci – con un cartellino sulle spalle – lascia spazio a Soriano, altro calciatore arrivato ad altissimi livelli in carriera. Torna a sgasare successivamente Maggio, il quale trova un bel guizzo sull’out di sinistra, per poi far partire un’intrigante tiro-cross, rivelatosi però innocuo. Al 70′ pericoloso Verde, che scaraventa un violento sinistro all’altezza del primo palo, ma trova la risposta di un – come sempre – attento Bardi. Diciamo che dopo l’errore di Pisa si sta facendo perdonare alla grande. A 18 dalla segnalazione del recupero il mister della Salernitana fa giungere al termine le partite di Reina-Adelaide – giocatore davvero fantastico – e Braaf: dentro Tello – verrà, tra l’altro, ammonito poco dopo il suo ingresso in campo – e Dalmonte. Dopo 75 giri di lancette dall’inizio ecco puntuali le contromisure di Viali ed ecco che lo stadio applaude un calciatore sontuoso, che vede finalmente terminare un calvario: Natan Girma. Entra, assieme a lui, Cigarini; fuori Portanova e Maggio. Al minuto 82 commette una sbavatura Vergara, che consegna la sfera agli avversari. Ne approfitta Soriano, che si mette in proprio, poi offre a Torregrossa, il sperimenra prova la conclusione. Il suo mancino è veemente ma privo di angolazione: altra parata che Bardi può aggiungere al suo lungo curriculum. Negli istanti successivi Viali sostituisce l’esterno destro di proprietà del Napoli, visibilmente stanco dopo una dispendiosa prova: esordio in maglia granata per Marras. All’89’ Girma si mette in mostra con un bel guizzo sulla corsia di sinistra, succeduto da un tiro potente sul primo palo, ma che non desta problemi a Sepe. Altra leggerezza di Rozzio poco più tardi, con Tello che lo anticipa di testa, servendo Dalmonte, per poi sovrapporsi a sinistra. Il passaggio di ritorno per il numero 70 è preciso, ma il colombiano manda alto sopra la traversa di sinistro, cestinando un’occasione clamorosa. Entriamo, nel frattempo, nei minuti di recupero: 4 giri di lancette aggiuntivi. A 50 secondi dallo scoccare del 94′ Verde prova un tiro di mancino da fuori, ma spedisce alto sopra la traversa. L’ultimo sussulto è degli ospiti: proprio il nominato poco fa Tello disegna un traversone interessante all’altezza del primo palo, dove c’è Torregrossa, che gira verso la porta, ma Bardi mette il punto esclamativo ad una partita monumentale, compiendo un vero e proprio miracolo. Ci prova poi una seconda volta l’ex attaccante della Samp, ma la Reggiana riesce a scampare un guaio serio. Triplice fischio al Giglio: la squadra di Viali conquista un punto importante contro la Salernitana.

Considerazioni sparse

Non puoi pensare di segnare sempre e solo con gli esterni. La prestazione della Reggiana è stata decisamente positiva, considerando l’avversario che si aveva davanti e che giocatori ha schierato (ignorando un avvio di stagione non ottimale, che non significa assolutamente niente). La fase offensiva, tuttavia, è stata ancora una volta un anello debole all’interno del gioco. Portanova, Maggio e Vergara si sono dati da fare sulle fasce, tuttavia non è stato sufficiente per stappare la partita. Non credo che sia un caso che il gol di Okwonkwo – seppur annullato – sia arrivato da un inserimento -. Gondo è un giocatore indubbiamente funzionale, ma non è normale che un attaccante non tiri mai in porta in 45 minuti. Ho l’impressione che si stia cercando di camuffare le difficoltà evidenti del reparto offensivo granata con il solito discorso ‘E’ una squadra costruita non per segnare con la punta, ma con gli inserimenti degli altri calciatori’. Tornando alla rete annullata: siamo sicuri che una punta fisica sia per noi più valida di un giocatore più portato ad attaccare lo spazio? Secondo me, il nigeriano potrebbe presto rubare il posto all’ex Cremonese, il quale non ha mai convinto dall’inizio della stagione. E comunque rimane il fatto che in rosa hai tre centravanti – teniamo da parte il ‘caso’ Pettinari – e non hai mai segnato con uno di questi. Gondo, Vido e Okwonkwo non hanno mai trovato la gioia personale.

Cambiando discorso, bisogna assolutamente fare i complimenti alla Reggiana, perché finora soltanto il Mantova era riuscito a fermare l’attacco di questa squadra. La fase difensiva è stata buona, fatta eccezione per qualche svarione difensivo di Rozzio. Va apprezzato, comunque, il fatto che questa formazione giochi con una certa prudenza.

Non mi ha convinto a pieno, invece, il centrocampo. Tolto Reinhart, la cui fase di impostazione non mi è dispiaciuta, mi è sembrato leggermente meno pungente Portanova. Senza dimenticare l’incredibile traversa colpita su punizione, non è riuscito a spingere più di tanto sulla fascia, per poi magari andare a calciare a rientrare, come tanto gli piace. Oggi meno frizzante pure Sersanti, purtroppo.

Sicuramente bisognerà essere più bravi ad indirizzare a proprio favore gli episodi della partita, perché la Reggiana sta pagando troppo questo fattore già dall’anno scorso. Puoi tenere la palla per 89 minuti, ma se non segni e gli avversari hanno anche solo un tiro, rischi di perdere. Senza fare necessariamente un elenco, con il Mantova hai sbagliato un fuorigioco e ti sei fatto un autogol – due punti persi -, con il Brescia Gondo si è divorato una rete che avrebbe potuto chiudere in anticipo la partita e lo stesso vale per Ignacchiti a Genova. Non vince sempre chi merita, chi tiene di più il pallone o chi crea di più. Bisogna entrare nell’ottica che anche le partite ‘sporche’, in cui trionfi magari grazie all’unica occasione che ti crei, valgono più di un pari dopo aver dominato (anche se non è il caso di questa sfida).

Per concludere, questo è un punto conquistato e non due persi, perché riuscire a fermare una formazione che ha giocatori come Reine-Adelaide, Maggiore, Amatucci, Verde – nemmeno partito titolare -, e non solo, non è da tutti. La Salernitana ha tirato 15 volte – la Regia 10 – e oltre il 50% delle volte ha preso la porta – contro il meno del 20% dei padroni di casa, a testimoniare il discorso che facevamo prima sull’attacco -, inoltre ha costruito 102 attacchi. Quindi, arrivare a dire che questi siano due punti persi è sbagliato indubbiamente. Le considerazioni sul gioco andrebbero fatte mettendo da parte il risultato, perché chi dice che anche con il Sudtirol la prova non sia stata buona afferma qualcosa di inesatto. Sicuramente, questa squadra è stata più responsabile rispetto allo scorso weekend e ha portato a casa un punto meritatissimo.

Le pagelle

Bardi 8,5: Saracinesca. I suoi interventi permettono alla Reggiana di non lasciare il campo senza punti in tasca. Risponde alla grande su Wlodarczyk, Hrustic, Verde, Torregrossa e non solo. Partita straordinaria del portiere granata.

Foto AC Reggiana

Fiamozzi 6: Classica partita ordinata, quasi impeccabile in fase di contenimento e arricchita da qualche scatto sulla destra.

Foto AC Reggiana

Rozzio 5,5: Nel primo tempo esce inutilmente su Maggiore, che serve Wlodarczyk alle sue spalle, il quale per poco non trova il gol del vantaggio. A fine partita si fa anticipare da Tello, azione in cui la Salernitana arriva a sfiorare ancora il gol.

Foto AC Reggiana

Meroni 6: Buona prova dell’ex Cosenza, che libera più volte l’area di rigore con qualche intervento importante ed utile alla causa.

Foto AC Reggiana

Fontanarosa 6,5: Quando parte palla al piede è davvero imprendibile: Bronn è costretto a fermarlo spendendo un cartellino giallo, ma non solo lui fatica ad arginarlo. Buona prova difensiva, anche se nel secondo tempo cala leggermente.

Foto AC Reggiana

Sersanti 5,5: Meno brillante del solito, riesce comunque a rendersi utile in fase di possesso e spezza un paio di azioni avversarie. Ha bisogno di riposarsi per ritrovare la condizione.

Foto AC Reggiana

Reinhart 6: Prende un cartellino evitabile, dopo aver strattonato una avversario, in seguito ad aver perso scioccamente un pallone. Imposta comunque in maniera corretta e disputa una buonissima partita.

Foto AC Reggiana

Portanova 6: Spacca la traversa su calcio di punizione e va più volte al tiro sul palo lontano. Brilla di meno, tuttavia, nel secondo tempo, faticando a creare problemi alla retroguardia avversaria.

Foto AC Reggiana

Vergara 6: Danza sul pallone e crea scompiglio sulla corsia di destra. Un po’ meno impattante rispetto al solito, ma comunque pericoloso quando inventa.

Foto AC Reggiana

Gondo 5: Dialoga bene con i compagni, ma per il resto si vede troppo, troppo poco. Non crea alcun tipo di problema agli avversari, non vede mai la porta e perde un pallone da cui Braaf per poco non arriva a segnare.

Foto AC Reggiana

Maggio 6: Molto attivo sulla corsia di sinistra, rende la vita difficile al diretto marcatore, ma non impensierisce mai Sepe.

Foto AC Reggiana

Subentrati:

Okwonkwo 5,5: Gli viene annullato un bel gol dopo nemmeno 100 secondi dal suo ingresso in campo. Per il resto risulta poco partecipe durante il gioco e non graffia mai.

Ignacchiti 6: Prova non esaltante ma importante: mette ordine in mezzo al campo.

Foto AC Reggiana

Girma 6: Entra e fa vedere qualche sprazzo del ‘vecchio sé’, che, prima dell’infortunio, ubriacava spesso i difensori. Speriamo impeghi poco a tornare come prima.

Foto AC Reggiana

Cigarini 6: Libera un paio di volte l’area di rigore e fa valere l’esperienza in mezzo al campo.

Foto AC Reggiana

Marras s.v.

Foto AC Reggiana

Viali 6,5: Da non sottovalutare l’atteggiamento trasmesso alla squadra. A differenza del match contro il Sudtirol, i suoi ragazzi prestano maggiore attenzione a non cadere in errori banali. Decide di lanciare dal primo minuto sia Portanova che Maggio, anche se forse si aspettava qualcosa di più da entrambi. Nulla da dire sui cambi, poco impattanti ma funzionali. Deve assolutamente inventarsi qualcosa per rendere più efficaci gli attacchi dei suoi giocatori.

Foto AC Reggiana

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