Altra delusione per la Reggiana: 0-1 contro il Cosenza
12 min readAltra partita, altra sconfitta, altra delusione: la Reggiana cade in casa contro il Cosenza dell’ex Max Alvini. I Granata concedono troppe palle gol nel primo tempo, incassando una rete di Ricciardi, e non riescono a produrre quasi niente. Ennesima prestazione sottotono e quinta gara su undici senza reti siglate.
Tanti giovani promettenti – Uno sguardo all’avversario
Poiché Mister Viali non ha tenuto la solita conferenza stampa – probabilmente per ragioni di tempo, visto il fitto calendario -, procediamo direttamente con la presentazione dell’avversario. Il Cosenza si trova attualmente nella penultima piazza della classifica, con 7 punti raccolti. Non bisogna dimenticare, tuttavia, il fatto che a quest’undici sono state sottratte 4 lunghezze in graduatoria a causa di qualche problema economico che ha afflitto il club. Uno dei punti di forza dei Lupi è sicuramente la fase difensiva, poiché – proprio come i Granata, tra l’altro – hanno incassato finora appena 10 reti: dalla decima alla ventesima posizione del campionato, soltanto Bari e Catanzaro ne hanno subiti di meno. Allo stesso tempo, però, la fase offensiva dei calabresi non convince: con 8 sigilli messi a segno, è il terzo peggiore del torneo. Il cammino dei silani, finora, è stato piuttosto tortuoso, poiché, tolto un brillante successo all’esordio contro la Cremonese, i risultati non sono stati particolarmente entusiasmanti. L’ultima vittoria, infatti, risale allo scorso 15 settembre, giorno in cui i Rossoblu sono riusciti ad imporsi sulla Sampdoria. Nelle ultime cinque gare, però, il Cosenza non ha mai fatto il carico di punti, cadendo due volte e pareggiando in tre occasioni. Sarà interessante, oltretutto, assistere a questa partita per via dell’organico dei Lupi, composto da tanti calciatori giovani. Tra questi ci sono il classe 2000 Ricciardi, il 2002 scuola Roma Ciervo, il brasiliano Charlys – 2004 – e il 2000 Fumagalli in attacco. In questa gara, tra l’altro, scenderanno in campo parecchi ex da ambedue le parti: in casa Reggiana ci sono Meroni e Marras, con una cinquantina di gettoni alle spalle con i Silani, mentre nel Cosenza ci sono Max Alvini – che non ha bisogno di presentazioni – e Simone Mazzocchi, il quale ha timbrato il cartellino 7 volte in maglia granata nella stagione 2020-2021. La Reggiana, per concludere, scenderà in campo con l’obiettivo di spezzare un tabù, poiché non batte la formazione calabrese dalla Serie C1 del 2009; l’ultimo trionfo ai danni dei calabresi risale al dicembre del 2020, quando trovò la via del gol Varone, in trasferta. Attenzione, però, perché i Lupi non perdono in trasferta dalla seconda giornata, contro il Mantova.
Le formazioni
Reggiana: 4-4-2 per Viali, che accantona così la retroguardia a 3. La novità in difesa è Libutti, che parte titolare, a discapito di Fiamozzi (ancora infortunato Sampirisi). A sinistra confermato Fontanarosa, mentre i due centrali sono ancora Meroni e Lucchesi. Il cuore del centrocampo non è più affidato ad un deludente Stulac, bensì ad uno scalpitante Reinhart, coadiuvato da Sersanti. Sull’out di destra sfreccia Marras, mentre a sinistra gioca Portanova. Davanti Vergara dialoga con Vido.
Cosenza: 3-4-2-1 per gli ospiti. Micai tra i pali, in difesa Martino, Dalle Mura e Caporale. Sulle corsie laterali Florenzi e Ricci, mentre al centro Charlys e Kouan. Alle spalle di Strizzolo Rizzo Pinna – che pochi anni fa, in questo stadio, fece un gol splendido da centrocampo ai tempi della Lucchese – e Ricciardi.
La partita
La partita comincia con il primo possesso che viene gestito dagli ospiti, in una cornice di pubblico davvero niente male – 8.500 presenze complessive -. Dopo nemmeno 5 minuti c’è già la prima palla gol del match. Rizzo Pinna cerca con un passaggio Ambizioso Ricciardi; Fontanarosa è in netto anticipo, ma il suo intervento in scivolata è impreciso. Ne approfitta l’ex Avellino, che si dirige verso la porta e, a tu per tu con Bardi, va alla conclusione, disinnescata, però, da un grandissimo intervento dell’estremo difensore di casa, che tiene il match ancorato allo 0-0. Subito un brivido per la Reggiana, grave sbavatura del terzino di proprietà dell’Inter. E proprio il classe 2003, poco più tardi, riesce a trovare la testa di Meroni su calcio d’angolo, inventando una traiettoria molto interessante. L’incornata di uno dei tanti ex dell’incontro, però, si spegne a lato, seppur di poco. Al 9′ è sempre il laterale proveniente dal vivaio nerazzurro a finire sotto i riflettori, in seguito ad una contesa della sfera con Charlys sul binario di sinistra. Arriva per primo – con notevole anticipo – il giocatore in maglia granata, ma il direttore di gara non è dello stesso avviso e ammonisce proprio lui. Grave errore. Al minuto 12 si allunga la lista dei cattivi, con Kouan che ferma irregolarmente Vergara alle porte dell’area di rigore: punizione da una mattonella interessante per i padroni di casa. Esplode il colpo Portanova, ma centra il muro eretto da Micai. Dopo 20 giri di lancette, i Granata pagano una grave disattenzione su rimessa laterale: Ricciardi trova Florenzi, che, da posizione defilata, prova a sorprendere Bardi, il quale è bravo ad opporsi nuovamente con una grande parata. Timido sussulto qualche minuto più tardi per la Regia, con Portanova che si accentra e scocca il tiro, ma centra la sagoma del centrocampista cosentino ammonito in precedenza. Il Cosenza, però, non ci sta e va nuovamente vicino al vantaggio: Strizzolo trasmette a Florenzi, che, da fuori area, sprigiona la botta, sfiorando il palo alla destra di Bardi. Pessimo primo terzo di gara dei ragazzi di Viali. Verso il tramonto del minuto 31, Marras intercetta un passaggio rasoterra sugli sviluppi di angolo – schema non riuscito ai Lupi – e riparte in contropiede, per poi provare il cambio gioco per Vergara. Quest’ultimo, però, viene ostacolato da Florenzi, che lo ferma in maniera irregolare e vede il suo nome finire sul taccuino del direttore di gara. Al 37′ i padroni di casa hanno finalmente un’opportunità interessante. Portanova prova ad intrufolarsi in area di rigore, ma gli viene scippato il pallone da Florenzi, che prova poi ad uscire in bello stile, ma gli viene sradicata la sfera. Sul lato destro dell’area di rigore, infatti, Marras abbozza una conclusione, ma viene schermata. Reinhart trova poi una bella percussione e arriva fino a fondo campo, per poi suggerire al centro per Vergara, il quale, di testa, non riesce, purtroppo, a centrare il bersaglio. Intrigante manovra offensiva dei Granata, che cercano la scossa dopo un primo tempo a tinte rossoblu. Pochi istanti più tardi torna ad affacciarsi il Cosenza: Florenzi disegna un traversone interessante, trovando la testa di Strizzolo, il quale pizzica per Ricciardi, che, con un destro in diagonale, infila Bardi. Ospiti meritatamente in vantaggio verso il tramonto di questa prima frazione di gioco. Parziale che rispecchia gli sforzi compiuti dai due undici finora.
Al 43′ prova a sgusciare sull’out di destra Marras, ma Caporale interrompe con le maniere forti la sua avanzata e viene ammonito. Negli attimi successivi c’è un acceso duello tra Portanova e Martino al limite dell’area di rigore, ma l’arbitro decide di non intervenire in nessun modo – scelta tutt’altro che condivisibile -. Passano i secondi ed ecco che entriamo nei minuti di recupero: concessi 60 secondi di extra-time, in cui, però, non accade niente degno di nota. Tutti negli spogliatoi con i Lupi che hanno le chiavi della partita. Granata spenti, inconcludenti e troppo scricchiolanti dietro.
All’intervallo Viali riflette a lungo su come poter rendere la sua artiglieria maggiormente tagliente: la sua decisione è quella di sostituire un impalpabile Vido, per inserire un Pettinari che non giocava una fetta di partita così consistente da mesi. Cambio anche per Max Alvini: Kourfalidis rileva Kouan. Comincia la ripresa con i padroni di casa che danno il primo calcio al pallone. Rischia subito di combinare una frittata Marras, che interviene su Ricci in maniera un po’ imprudente all’interno dell’area di rigore, ma non ci sono gli estremi per assegnare il rigore, fortunatamente – come confermato dagli assistenti in sala VAR -. A cavallo tra il 53′ e il 54′ Strizzolo soffoca una bella progressione palla al piedi di Lucchesi, venendo ammonito. Subito dopo, i padroni di casa riescono ad imbastire una splendida azione offensiva. Vergara trova Portanova – da segnalare anche un intelligente velo di Pettinari, fondamentale per fare arrivare la sfera all’ex Genoa -, che offre un pallone invitante a Sersanti. L’ex Lecco riesce ad insinuarsi in area di rigore e prova a sfoderare la conclusione, ma Charlys interviene in scivolata e compie un recupero sontuoso, evitando la rete del pari. Corre ai ripari il tecnico degli ospiti: Venturi e Zilli rilevano Caporale e l’ex centravanti del Modena – entrambi con un cartellino sulle spalle -. Al minuto 57 Meroni si reinventa centrocampista e, con un brillante inserimento, detta il passaggio di Marras, per poi servire, in area di rigore, Portanova, autore di un ottimo inserimento. Il numero 90 cerca di sorprendere Micai sul primo palo, ma l’estremo difensore dei Rossoblù mantiene la porta immacolata con una grande risposta. L’ex Genoa, però, era in posizione irregolare, quindi sarebbe stato, in ogni caso, tutto vano. Poco più tardi, una traiettoria panoramica su calcio da fermo è facile preda dei guantoni dell’estremo difensore avversario. Il nominato poco fa Meroni va a poi a disturbare il portiere avversario poco prima che questo possa andare al rinvio, finendo sulla lista dei cattivi. Circa 120 secondi dopo lo scoccare dell’ora di gara, Marras entra in ritardo su Rizzo Pinna e si becca un cartellino giallo – il terzo in casa Reggiana -. Poco più tardi la lista si allunga e il nome nuovo è quello di Ricciardi, colpevole di non aver permesso agli avversari di battere la rimessa con le mani nell’immediato. Alvini richiama subito, per precauzione, l’autore della rete del vantaggio, che passa il testimone a Cimino. Viali si tiene la carta Girma per i restanti 22 minuti – più recupero -: fuori uno dei tanti ex di questo match, ovvero il numero 7 Marras. Al 74′ Vergara riesce a sgattaiolare sul binario di destra e a proporre al centro. Kourfalidis – con un braccio secondo i ragazzi di Viali e i sostenitori granata – appoggia al proprio portiere. L’arbitro, però, in seguito anche ad un consulto con la sala VAR, decide di non assegnare il tiro dal dischetto. Torna a presidiare la porta avversaria la banda di Alvini, con Rizzo Pinna che scocca una tagliente conclusione ad incrociare, la quale si smaterializza a lato, dopo un miracolo di Bardi. L’ex Lucchese, tuttavia, si era aggiustato la sfera con un braccio, come ravvisato a fine azione dal direttore di gara. Il tecnico dei padroni di casa manda poi dentro Maggio, che rileva Fontanarosa. Reggiana a trazione offensiva in questo finale. Al 79′ il Cosenza conquista un interessante calcio di punizione nella metà campo avversaria, che gli permette di prendere ossigeno e di scodellare un pallone nell’area di rigore avversaria. Da capire se sia finito sulla lista dei cattivi Reinhart o Sersanti – o entrambi -. Al minuto 82, il tecnico dei padroni di casa sostituisce uno stanco Libutti con Fiamozzi, dentro anche Cigarini, che prende il posto di Reinhart. Al minuto 85 Vergara, con un cross delicato, imbecca la testa di Portanova, il quale, da dentro l’area di rigore, non riesce a trafiggere Micai. Grandissima occasione per la Regia. Prova a piantare le tende nella metà campo avversaria, per questo finale, la formazione di casa, che conquista una chance anche dalla bandierina. Il traversone è di Cigarini, ma l’estremo difensore dei Lupi mette fuori smanacciando. Abbozza, allora, la botta da fuori di mancino Vergara, ma trova la deviazione avversaria. Poco più tardi, per i padroni di casa, ci prova ancora Girma, che cerca la soluzione individuale dalla distanza, ma non crea problemi al portiere dei Silani. Dopo 88 giri di lancette spazio per un altro ex: Simone Mazzocchi, che eredita il posto in campo da Florenzi. Passano i secondi, intanto, ed ecco che entriamo nel recupero: concessi 7 giri di lancette aggiuntivi, il minimo sindacabile dopo le tante interruzioni – i Lupi hanno saputo giocare con il cronometro molto bene -. Al 92′ Kourfalidis interrompe l’avanzata di uno straripante Girma e viene ammonito. Subito dopo la Regia riesce ad imbastire un’intrigante manovra offensiva, con il trequartista svizzero che chiude un triangolo con Pettinari e prova a ritagliarsi lo spazio per la conclusione. Charlys termina bene e la sfera schizza sulla sagoma del nominato poco fa Kourfalidis, scatenando le proteste dei padroni di casa, che vogliono il calcio di rigore. L’arbitro, però, riesce a mantenere la calma e non assegna il tiro dal dischetto alla Reggiana, dopo anche un colloquio con i colleghi in sala VAR. Al 96′ i Granata vanno ad un passo dal pari: Vergara, con una pennellata, trova la testa di Meroni, che indirizza verso la porta, ma manda alto di pochissimo. Chiedono un calcio d’angolo per un presunto tocco di Micai i ragazzi di Viali, ma l’arbitro non è d’accordo. Prova a premere fino all’ultimo istante l’undici di casa, ma non riesce più a creare problemi ad un Cosenza raccolto davanti alla porta, capace di soffrire caparbiamente fino alla fine. Ecco il triplice fischio: il Cosenza di Alvini si impone 0-1 sulla Reggiana allo Stadio Giglio. La firma è quella di Ricciardi.
Considerazioni sparse
Fa davvero male vedere la Reggiana giocare così. La bella vittoria con il Frosinone ci aveva illuso: sembrava che quest’undici fosse tornato quello di inizio campionato, ma purtroppo non è così. Nel primo tempo ho visto una squadra che non è riuscita quasi mai a creare delle palle gol importanti e, anzi, ha subito troppo le incursioni del Cosenza. Portanova dà l’impressione di essere parecchio spento e anche oggi non sembrava nel vivo del gioco, così come Vergara, tenuto da parte per tanto tempo e riutilizzato soltanto in questa gara. Sembra quasi, purtroppo, che sia lui che Maggio si siano scoraggiati dopo questo lungo periodo in cui non hanno – incomprensibilmente – ottenuto più volte la maglia da titolare. Oltretutto, la palla gira con meno qualità e fluidità di prima, purtroppo. Di giocatori, in quel reparto, ne sono stati cambiati – Stulac si è alternato a Reinhart, così come Portanova e Sersanti ad Ignacchiti e non solo, tuttavia il risultato non è cambiato particolarmente. Il problema di questa Reggiana, pare, dunque, ancora una volta, mentale. Non è possibile che una squadra giochi tre partite perfette e poi crolli così verticalmente. Serve davvero un’iniezione di fiducia. Parlando della ripresa, anche qui le azioni da rete create sono state troppe poche. E, se sei costretto a rispolverare un attaccante che era fuori rosa un mese fa per provare a pareggiarla, vuol dire che hai proprio tanti problemi davanti. Rispetto al primo tempo, purtroppo, è cambiato pochissimo, poiché la Regia ha di nuovo fatto una grande fatica a creare problemi a Micai. Quinta partita senza fare gol su 11: è quasi il 50%. Peccato, per concludere, per quel colpo di testa di Meroni, che avrebbe meritato il pari, però, se non riesci a fare gol contro queste squadre e a vincere queste partite, la salvezza diventa quasi irraggiungibile.
Le pagelle
Bardi 6,5: Dopo 5 minuti ipnotizza Ricciardi e tiene il risultato momentaneamente ancorato allo 0-0. Compie un altro grande intervento sulla conclusione di Florenzi più tardi.
(Foto AC Reggiana)
Libutti 5,5: Buona fase difensiva, in cui non commette errori particolarmente gravi, dando il suo contributo. Spinge troppo poco, però, in fase di possesso.
(Foto AC Reggiana)
Meroni 6: Buonissima guardia in fase difensiva e pericoloso anche sui calci da fermo, tanto da sfiorare il pari con un’incornata verso la fine del match.
(Foto AC Reggiana)
Lucchesi 5,5: Compie qualche guizzo palla al piede interessante, ma scricchiola un pochino in fase difensiva. Prima prova non totalmente convincente di un ragazzo davvero promettente.
Fontanarosa 5: Sfortunato a rimediare un cartellino giallo inesistente, disputa davvero una brutta partita. Ad inizio gara manda in porta Ricciardi sbagliando un intervento in scivolata, perde completamente il duello con Ricciardi.
(Foto AC Reggiana)
Marras 5,5: Corre tanto e si impegna, ma non riesce a creare particolari problemi alla retroguardia avversaria.
(Foto AC Reggiana)
Reinhart 5: Non riesce a fungere da metronomo per il palleggio granata. A parte un bel traversone per Vergara, combina poco.
(Foto AC Reggiana)
Sersanti 5,5: Meno frizzante del solito, non riesce a trovare la rete del pareggio a inizio secondo tempo, da dentro l’area, davanti a Micai.
(Foto AC Reggiana)
Portanova 5,5: Anche oggi troppo poco incisivo. Prova a lottare e a farsi valere, ma non riesce mai a graffiare.
(Foto AC Reggiana)
Vergara 5,5: Ritrova finalmente la maglia da titolare, nel finale disegna il traversone che porta all’incornata con cui Meroni, per pochissimo, non trova il pari. Risulta, però, meno pericoloso del solito.
(Foto AC Reggiana)
Vido 5: Un fantasma. Non combina niente nel primo tempo e nella ripresa lascia spazio a Pettinari.
Panchina:
(Foto AC Reggiana)
Pettinari 5,5: Entra ad inizio ripresa e lavora bene spalle alla porta, tuttavia non conclude mai verso la porta.
(Foto AC Reggiana)
Girma 5,5: Ancora palesemente fuori forma, non si accende mai e non crea pericoli.
(Foto AC Reggiana)
Maggio 5,5: Nel finale sbaglia ogni singolo cross, facendo respirare il Cosenza.
(Foto AC Reggiana)
Fiamozzi s.v.
(Foto AC Reggiana)
Cigarini s.v.
(Foto AC Reggiana)
Viali 5: Ogni partita porta qualche novità all’interno della formazioni, ma la solfa non cambia e i problemi rimangono. Purtroppo, la sua squadra non riesce a segnare nemmeno con le mani. La sua compagine, nel match contro il Cosenza, non riesce a fare girare la sfera in modo fluido, non riuscendo a disputare la partita che avrebbe dovuto condurre, ovvero di controllo del gioco, aspettando il momento migliore per segnare. Scricchiola anche la fase difensiva. Il suo undici ha avuto un calo inspiegabile.