Dicembre 24, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

2 gol in 6 minuti e un punto prezioso. Clamorosa rimonta della Reggiana al San Nicola

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La Reggiana tira finalmente fuori il carattere e conquista un pareggio insperato. A Bari i padroni di casa trovano il vantaggio con Benali al 63′, per poi raddoppiare pochi minuti dopo con Novakovich. La risposta granata arriva nel finale, con una rete di Lucchesi, sugli sviluppi di un calcio da fermo, e un rigore trasformato da Gondo.

“A Bari non voglio timore” – Le parole di Mister Viali in sala stampa

Come di consueto, partiamo dall’infermeria, da cui arrivano notizie incoraggianti: come annunciato da Mister Viali, Rozzio e Gondo hanno ripreso gli allenamenti con il gruppo. Purtroppo, però, potrebbero non essere della partita Marras e Vido, alle prese entrambi con dei problemi muscolari. Il tecnico della Regia, tuttavia, non accetta alibi:”A Bari non voglio timore”, ha detto. Ha poi aggiunto una dichiarazione interessante:“Non voglio una squadra che subisca la partita, ma che la faccia”. L’ex mister del Cosenza ha poi presentato l’avversario in maniera molto accurata. Ha, infatti, sottolineato il fatto che i Biancorossi vengono da 9 risultati utili consecutivi, dunque hanno trovato continuità, per di più hanno un sistema di gioco definito. Oltretutto, ha grandi qualità, anche nei singoli. Ma la frase forse più intrigante dell’allenatore dell’undici che sarà ospite al San Nicola è stata:“Faremo tutte le analisi del caso per cercare di entrare in campo con le migliori condizioni psico-fisiche possibili”.

Imbattuti da 9 partite – Uno sguardo all’avversario

Partita davvero complicata per la Reggiana, che non vorrebbe assolutamente cadere in un vortice di sconfitte dopo la deludente prova di Palermo e la sconfitta interna con il Cosenza. L’undici da sfidare è il Bari di Moreno Longo, reduce da 5 pareggi consecutivi – 9 risultati utili consecutivi -. 9, tra l’altro, sono anche le reti subite in questo campionato dai Galletti finora: soltanto lo Spezia ne ha incassate di meno. Quello del Bari, inoltre, è uno degli organici più esperti di questa cadetteria: con 27,1 anni di età media, è il terzo meno giovane della torneo. Non mancano, tuttavia, dei giocatori niente male e parecchio giovani, all’interno dello scacchiere del mister: da segnalare Lella – classe 2000 -, il 2001 Dorval – uno degli esterni più interessanti di questo torneo – e il 2004 Favasuli. Sarà interessante, tra l’altro, in questa gara, assistere alle fase offensive di queste due compagini, poiché entrambe – seppur sia la Reggiana ad avere maggiormente questo problema – non hanno prodotto parecchie reti recentemente. I pugliesi non trovano, infatti, la via del gol da 210 minuti, ma possono sempre contare su un calciatore niente male come Lasagna – 40 sigilli in Serie A -. D’altra parte c’è un undici che non ha segnato in 5 delle 11 gare disputate finora – quasi il 50% – e che nelle ultime partite ha creato veramente poco. Dunque, seppur solamente un punto separi queste due formazioni nella cortissima graduatoria di questo campionato, ci attendiamo una partita piuttosto equilibrata. I precedenti, però, favoriscono la Reggiana, poiché l’anno scorso le due squadre si erano equivalse nella gara di andata, mentre al ritorno fu la banda di Nesta a trionfare, all’interno delle mura nemiche.

Le formazioni

Bari: 3-4-2-1 per i padroni di casa. Radunovic tra i pali, in difesa Pucino, Vicari e Obaretin. Sulle fasce Oliveri e Dorval, mentre a centrocampo giocano Maita e Benali. Assente Falletti davanti, dunque Sibilli e Manzari agiscono alle spalle di Lasagna.

Reggiana: Schieramento quasi speculare per Viali, che finalmente riabbraccia Sampirisi, in una retroguardia a 3 composta da lui, Meroni e Lucchesi. Interessante la disposizione del centrocampo, poiché manca un esterno sinistro di ruolo – in panchina Fontanarosa -: con ogni probabilità, a destra correrà Fiamozzi, mentre sulla fascia sinistra Sersanti; in mezzo Portanova, Reinhart e Ignacchiti. Davanti ritrova dopo tanto tempo la maglia da titolare Pettinari, dopo l’infortunio di Vido.

La partita

Comincia la partita con il primo possesso che viene gestito dalla compagine ospite. Buon avvio di partita della formazione di Viali: Portanova trova un bel guizzo sulla destra e prova a suggerire al centro, ma Vicari mette in corner. Dalla bandierina, i Granata – oggi in completo bianco – effettuano una battuta corta, per poi scodellare la sfera in area di rigore. Libera la retroguardia barese e la palla diventa buona per il giocatore che si era conquistato l’angolo un attimo prima: il suo sinistro si spegne sul fondo. Buonissimo approccio alla partita da parte dell’undici proveniente della Città del Tricolore. Dopo un paio di timide iniziativa da ambedue le parti nei primi 10 giri di lancette, Girma accende la partita: un suo destro dalla distanza non termina molto distante dall’incrocio dei pali, dissolvendosi sul fondo. La risposta dei Biancorossi è quasi immediata: Olivieri e Manzari dialogano molto bene sull’out di destra, con l’ex FeralpiSalò che prova poi una conclusione quasi rasoterra a rientrare sul palo lontano, scheggiando il legno! Ad un passo dalla rete del vantaggio i padroni di casa. Al 17′ il trequartista svizzero-eritreo dei Granata si fa sradicare il pallone da Sibilli, che verticalizza poi per Lasagna, il cui tiro finisce sull’esterno della rete. Per la seconda volta nell’arco di pochi minuti, i padroni di casa vanno vicini alla rete che stapperebbe l’incontro. Poco più tardi è la Reggiana – in un primo tempo ricco di emozioni – a rifarsi minacciosa: Ignacchiti inventa una traiettoria splendida, che valorizza uno scatto di Sersanti. Il centrocampista granata si intrufola in area di rigore, sfidando Vicari, per poi spostarsi la sfera sul sinistro. Alla fine va al tiro di destro – da capire se di punta o di esterno -, ma Radunovic è ben appostato e devia in angolo. Dalla bandierina la battuta è ancora corta e duettano nuovamente l’ex Pontedera e il calciatore che si era appena conquistato questo calcio d’angolo: traversone del primo ed incornata del secondo, che termina però alta. Ancora Bari al 23′: Oliveri, con la complicità di Pucino, riesce a sfondare sul binario di sinistra, per poi proporre a rimorchio per Manzari, che non inquadra il bersaglio, ma fa prendere un bello spavento ai suoi avversari. Ci riprova poco più tardi ancora il numero 18, con una conclusione radente però: l’estremo difensore granata si distende e cattura il pallone. Continua a presidiare la porta nemica il Bari, che ha ormai stabilmente preso le distanze dalla Reggiana: al minuto 29 è Olivieri a tentare la botta da fuori, ma non riesce a centrare la porta. Più tardi si riaffacciano nella metà campo avversaria gli ospiti: Girma offre a Pettinari e si butta in area di rigore, per ricevere il passaggio di ritorno – tramite una traiettoria morbida -, ma perde il duello fisico con Obaretin. Non ci sono assolutamente gli estremi per assegnare il penalty: grande presa di posiziona da parte del difensore del Bari. Proprio quest’ultimo, però, finisce sula lista dei cattivi a meno di 9 giri di lancette dalla segnalazione del recupero per un intervento irregolare ai danni del nominato poco fa Pettinari, sulla corsia di sinistra. Al 40′ i Galetti ottengono un giro dalla bandierina in seguito ad una brillante chiusura in scivolata di Sersanti. Non riescono a graffiare, però, sugli sviluppi di questo calcio da fermo i padroni di casa, che poco più tardi guadagnano un nuovo corner. Anche stavolta il compito è agevole per gli ospiti, che liberano immediatamente la zona calda. Lo stesso accade poco più tardi, con un tiro abbozzato dalla distanza, deviato in corner. Stavolta Bardi non riesce a fare sua la sfera in presa alta, ma era stato disturbato in maniera non corretta da una avversario: fallo in attacco. Ed è così che entriamo nel recupero: concessi 60 secondi extra. Provano a chiudere in attacco i Biancorossi, con Obaretin che cerca la giocata sull’out di sinistra, per poi proporre per Sibilli, il quale goffamente liscia la sfera e fa partire il contropiede granata. Reinhart riesce ad offrire a Girma, che orchestra questa intrigante manovra a campo aperto. Il nominato poco fa Obaretin, tuttavia, con uno scatto da centometrista, è bravo a recuperare il trequartista avversario, quasi portandogli via la sfera. Quest’ultima, infatti, diventa buona per Portanova, che prende la mira e calcia con violenza sul primo palo: ottimo intervento del portiere avversario, con la retroguardia pugliese che poi allontana. Termina così il primo tempo, tra i fischi del San Nicola. Primo spezzone di match dalla trama avvincente, con grandi opportunità da ambedue le parti. Leggermente più pericoloso, forse, il Bari, che ha fatto male sul binario di destra, approfittando di un Sersanti battagliero, ma comunque costretto a giocare in una posizione a lui non solita. Granata che, invece, ci hanno provato maggiormente con qualche proiettile da fuori, ma senza mai impensierire Radunovic.

Durante l’intervallo Moreno Longo architetta a lungo gli avvicendamenti che potrebbero permettergli di rompere l’equilibrio in questo match molto combattuto. Le sue mosse sono Novakovich – giocatore che fu molto vicino alla Reggiana di Nesta durante il mercato estivo – e Favilli: fuori Manzari e l’ex Carpi Lasagna. Via al secondo atto di questo incontro con il primo calcio al pallone che viene dato dai padroni di casa. Primo squillo del Bari dopo 5 minuti dal calcio di inizio di questa ripresa, con un sinistro stropicciato da fuori, dopo una respinta della retroguardia ospite su corner, che è facile preda dei guanti di Bardi. Poco più tardi Girma perde un pallone sanguinoso nella metà campo granata e il Bari ne approfitta. Benali ramifica l’azione servendo Novakovich, che, da dentro l’area di rigore, è altruista e, anziché andare al tiro, offre a Benali – ingannando, peraltro, Bardi, uscito dai pali nella speranza di murare l’eventuale tiro dell’ex Frosinone -, che deve solo spingere in rete. Leggerezza imperdonabile del trequartista svizzero-eritreo. Da ammirare, tuttavia, la bella azione intavolata dai padroni di casa.

Galvanizzato dal vantaggio, l’undici di casa torna all’attacco poco dopo: Favilli offre a Sibilli, che disegna uno splendido traversone per Novakovich, il quale, dopo l’assist, propizia anche il raddoppio. 3 minuti terrificanti per gli ospiti, che stanno vedendo quanto seminato nel primo tempo svanire in una frazione di secondo.

Viali prova a riparare al grave danno arrecato dai Galletti inserendo Vergara: fuori Fiamozzi, che l’anno scorso aveva trovato la rete proprio in questo stadio. Al 59′ i Granata hanno una chance su calcio di punizione dalla lunga distanza con Portanova: il suo destro ambizioso viene sporcato in corner da Radunovic, autore di una bella parata. Dalla bandierina la battuta è nuovamente corta, ma il pallone scodellato in area di rigore successivamente viene prontamente respinto dalla difesa pugliese. Pochissimi istanti più tardi l’ex Genoa ha un’altra possibilità su calcio da fermo, da mattonella simile, ma stavolta ancor più vicina alla porta. Il suo destro veemente viene deviato in angolo dalla barriera. Solito schema dalla bandierina, ma anche stavolta gli ospiti non riescono ad impensierire il portiere avversario. Al minuto 65 Viali richiama uno spento Pettinari e un deludente Girma: spazio per il rispolverato Gondo – reduce da un infortunio non da poco – e per il dinamismo di Urso. Più tardi Longo, che vuole forse addormentare la partita, sostituisce Obaretin – un giocatore per cui confesso di avere un debole – con Simic. Al 73′ Vergara danza sulla destra e mette un pallone invitante in area di rigore per Portanova: Olivieri anticipa di testa, con la sfera che diventa buona per un velleitario tentativo in rovesciata di Ignacchiti. Il classe 2004, però, non riesce a centrare lo specchio e spedisce alto. Doppio avvicendamento, subito dopo, per i Biancorossi: Sibilli e Maita passano i testimoni a Lella e Maiello. Non molla la Regia, che ci riprova con un altro sussulto del talento scuola Napoli, il quale brucia Dorval sulla destra, poi va al tiro, ma trova l’opposizione di Pucino. La sfera finisce poi dalle parti di Lucchesi, che va al colpo di testa, ma Radunovic cattura in presa alta e pone fine alla manovra offensiva degli ospiti, anticipando Portanova. Viali vuole nuova linfa per gli ultimi 10 giri di lancette rimanenti: fuori proprio Portanova e Reinhart, con Stulac che eredita le redini del centrocampo e Maggio che prende il posto dell’ex Juve. All’81’ i Granata hanno una possibilità su calcio da fermo: Urso pennella il traversone e Gondo pizzica di testa, prolungando sul secondo palo per Lucchesi, che, di sinistro, con l’esterno, trafigge Radunovic! Fischiato, tuttavia, un fuorigioco. Attenzione, però, perché il VAR decide di tornare sui passi del direttore di gara e convalida la rete dei Granata! Hanno riaperto i giochi gli ospiti! Lo svantaggio è dimezzato al San Nicola e si prospetta un finale davvero ricco di emozioni.

Si rigetta subito all’attacco la compagine ospite, che tenta la soluzione da fuori con Sersanti, ma il suo tiro è centrale e privo di potenza: intervento semplice per il portiere della formazione di casa. Poco più tardi, però, proprio l’estremo difensore dei Galletti sbaglia un rinvio, centrando Vergara, che prova in qualche modo ad addomesticare la sfera. Il gioiellino di proprietà del Napoli cerca poi di scavalcare proprio Radunovic, ma questo lo stende! Calcio di rigore per gli ospiti! Clamoroso quanto sta succedendo al San Nicola! I Granata hanno l’occasione che potrebbe valere un pareggio insperato! Dal dischetto va Gondo, che calcia alla sua sinistra: il portiere dei Biancorossi arriva a toccare la sfera, che sbatte sul palo e poi… finisce in rete! 2-2 a Bari! La Reggiana ha rimesso in piedi, nell’arco di pochissimi minuti, una partita che sembrava impossibile da recuperare! Straordinaria prova di carattere della formazione proveniente dallo Stadio Giglio!

Scorre il tempo sul cronometro del direttore di gara nel frattempo: entriamo in un abbondante recupero – 6 giri di lancette concessi -. Verso il tramonto del primo minuto di questo extra-time, Favilli finisce sulla lista dei cattivi per un intervento in ritardo su Sersanti. Calcia Stulac, che va diretto in porta, ma la sfera è facile preda dei guantoni dell’estremo difensore avversario. Non molla la banda di Viali, che continua a premere: l’ex centrocampista del Lecco, con gli ultimi millilitri di birra in corpo, va a raccattare una palla profonda sulla fascia destra, per poi proporre per Vergara, dunque ancora Stulac, con una conclusione sporcata. Altra parata non particolarmente complessa per l’ex Cagliari. Più tardi prova ad imbastire una manovra offensiva anche la compagine di casa: Lella prova a ritagliarsi lo spazio per un tiro, ma trova l’opposizione di Sampirisi. Il pallone si impenna, l’ex terzino del Frosinone prova dunque a controllarla – con un braccio secondo i Galletti, ma l’arbitro non è d’accordo, così come i colleghi in sala VAR -, quindi tenta la bordata Favilli, che non centra, però, il bersaglio. Al 96′ Gondo, sulla corsia di destra, è chiuso e fa la miglior cosa possibile: conquistare un calcio di punizione, che vuol dire ossigeno, che vuol dire vedere più vicino il traguardo. Leggerezza di un Dorval che oggi pare irriconoscibile. Va alla conclusione Urso, con la sfera che filtra, ma che presto abbandona l’area di rigore pugliese. Orchestra, infatti, una ripartenza potenzialmente deleteria per i Granata Olivieri, dopo una bella trasmissione di Benali. Azione quasi coast to coast del classe 2003, che viene poi abbattuto da Stulac: giallo inevitabile. Sul punto di battuta c’è proprio il ragazzo che ha subito il fallo, che tenta di sorprendere tutti, toccando di suola per Favilli. Quest’ultimo tenta una conclusione bassa e centrale, ma potente: Bardi riesce a disinnescare ed ecco il triplice fischio! Impresa della Reggiana a Bari, che, con carattere, conquista un punto d’oro!

Considerazioni sparese

Quando una squadra va male, si può discutere del modo in cui gioca, della formazione scelta dall’allenatore, degli aspetti tattici e di tante altre sfumature. La determinazione, però, è qualcosa che viene prima ancora di tutto ciò e la Reggiana non l’aveva dimostrata, finora. Questo risultato è stato fantastico proprio perché, per la prima volta in questo campionato, i Granata non hanno mollato niente, rimettendo in piedi una partita che sembrava persa. Sottolineo, tuttavia, il fatto che la banda di Viali non è stata brava soltanto nel finale. Ha, infatti, disputato un primo tempo secondo me davvero niente male, giocando con cautela e cercando di subire il meno possibile. Oltretutto, qualche occasione in contropiede, con qualche tiro da fuori, si era vista. Come anticipato da Viali in conferenza stampa, questa squadra aveva grandissime individualità e gli ospiti sono stati bravi – e fortunati – a non incassare alcuna rete da nessuno dei giocatori dell’undici pugliese. Nella ripresa, la squadra proveniente dallo Stadio Giglio non è forse scesa in campo con il piglio giusto e ha incassato due reti facilmente evitabili – soprattutto la prima -. Come detto, però, la grande prova di carattere messa in mostra nel finale vale tanto, anzi, tantissimo, perché regala una certezza in cui quest’undici deve cominciare a riporre maggiori speranze e fiducie, ovvero la voglia di non mollare mai. Per rispondere, oltretutto, a chi dice che i Granata non abbiano meritato questa punto, guardiamo anche i dati della gara – presi dall’applicazione Diretta -. Il possesso palla è stato per il 51% del Bari, dunque un dato piuttosto equilibrato. I tiri sono stati 10 per entrambe le squadre, così come gli angoli – 6 -. Dunque, la formazione di Viali non ha rubato un bel niente – e, anche se fosse, bisogna essere capaci di essere ‘corsari’ -. La Regia, per una volta, è stata semplicemente brava a capitalizzare ciò che ha avuto a disposizione, senza sperperare palle gol.

Le pagelle

Bardi 6: Ha sicuramente visto giornate di lavoro più impegnative, tuttavia risponde sempre presente con delle parate importanti.

(Foto AC Reggiana)

Sampirisi 6: Prestazione priva di particolari giocate eclatanti, visto il recente problema fisico, ma comunque ricca di interventi preziosi in fase difensiva.

(Foto AC Reggiana)

Meroni 6: Ha due clienti scomodissimi da marcare – Lasagna e Novakovich -, ma riesce comunque a fare una discreta partita. Si sente tanto la mancanza di Rozzio.

(Foto AC Reggiana)

Lucchesi 6,5: Non di certo impeccabile in occasione della seconda rete del Bari, ma firma un gol che trasmette entusiasmo ai suoi, i quali realizzano una straordinaria rimonta.

(Foto AC Reggiana)

Fiamozzi 6: Trova un Dorval tutt’altro che in forma e il compito è per lui più agevole. Non spinge tanto in chiave offensiva, ma fa buona guardia.

(Foto AC Reggiana)

Ignacchiti 6: Mette ordine dappertutto e imposta bene. E’ suo il lancio per Sersanti nel primo tempo, che porta l’ex Lecco a calciare poi di punta sul palo di Radunovic, da cui scaturisce un angolo.

(Foto AC Reggiana)

Reinhart 5,5: Soffre un po’ in fase difensiva e non riesce a dirigere nel migliore dei modi il centrocampo.

(Foto AC Reggiana)

Portanova 6,5: Molto ispirato, parte forte conquistando subito un angolo. Pericoloso su punizione e con altre botte dalla distanza, dà un bel segnale a Viali.

(Foto AC Reggiana)

Sersanti 6,5: Compie una partita di sacrificio, giocando sulla fascia sinistra e realizzando un buon lavoro in fase di copertura. Corre tantissimo e alimenta tante azioni offensive.

(Foto AC Reggiana)

Girma 5: Salvo un tiro da fuori area, combina solo guai. Perde troppi palloni per delle giocate troppo leziose e superficiali – su tutte quella da cui deriva la rete del vantaggio barese -.

(Foto AC Reggiana)

Pettinari 5: Dialoga bene ma poco con i compagni, non entra mai nel vivo della gara e non si rende mai pericoloso.

(Foto AC Reggiana)

Panchina:

Vergara 6,5: Semina il panico su quella fascia, con le sue danze sul pallone umilia Dorval e contribuisce a tante manovre offensive dei Granata.

Urso 6: Prova non particolarmente entusiasmante, ma comunque priva di errori, per un ragazzo che troverà sempre più spazio.

Gondo 7: Da decidere se sia questa o quella contro lo Spezia, quand’era appena arrivato, la prestazione migliore da quando veste la maglia granata. Bravissimo a propiziare l’assist per Lucchesi, in occasione della prima rete granata, rischia qualcosa con un rigore non proprio impeccabile, ma che basta per riacciuffare il pari.

Stulac 6: Prova qualche tiro da fuori, senza graffiare però.

Maggio s.v.

Viali 6,5: Trova la chiave di volta, giocando a 3 con una retroguardia che diventa a 5 in fase di non possesso, e serra gli spazi. Si inventa Sersanti quinto di centrocampo ed è un esperimento parzialmente superato. Nella ripresa forza Gondo, non al top della forma, e l’ivoriano raddrizza la gara. Lo stesso vale, seppur gli sia mancato il gol, per Vergara. Finalmente la sua squadra gioca con un po’ di sano agonismo.

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