2 punti al vento e tanta amarezza: la Reggiana pareggia 1-1 a Frosinone
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La Reggiana fallisce un altro scontro salvezza: 1-1 a Frosinone. I Granata impiegano 42 minuti a sbottonare la partita, con un destro di Sersanti che termina sotto l’incrocio dei pali. Nella ripresa, però, cresce la squadra di casa, che arriva a minacciare più volte la porta di Bardi, agguantando il pari con un colpo di testa di Koutsoupias, in pieno recupero. Tanto rammarico, viste anche le palle gol non capitalizzate da Gondo.
“Portanova e Marras ancora in dubbio” – Le parole di Mister Viali in sala stampa
Viali, in una lunga chiacchierata in sala stampa, ha toccato tanti temi. Uno di questi è stata la difficoltà nello svolgimento degli allenamenti a causa del maltempo. Il tecnico, infatti, ha dichiarato che, per lui e i suoi ragazzi, è stata una settimana pesante. L’ex mister del Cosenza, tuttavia, potrebbe recuperare due calciatori molto importanti per quanto riguarda il reparto offensivo, ovvero Marras e Portanova. “Stiamo cercando di fare arrivare nel modo migliore alla gara entrambi”, ha affermato. Il condottiero granata, ad ogni modo, ha dichiarato che, vista la crucialità della sfida, non schiererà titolari giocatori che sono al 50 o al 60% della forma. Viali, successivamente, ha rilasciato qualche parola sulle ultime gare. “Ciò che contano sono i risultati”, ha detto, aggiungendo successivamente:”ma la crescita nelle prestazioni è netta”. Un punto di vista condivisibile, malgrado il malumore di un successo che si fa attendere da troppo tempo. Dopodiché, ha descritto accuratamente il Frosinone, prossimo avversario dei suoi ragazzi, in cerca di riscatto e reduce da un pareggio contro un grande avversario. “I Giallazzurri hanno fatto un grande mercato e sono cambiati molto rispetto al girone d’andata”, ha detto il timoniere della Reggiana. È poi sceso nel dettaglio:”Nell’ultima partita contro il Catanzaro, hanno optato per un sistema di gioco diverso: hanno usato per la prima volta il 4-3-3, a discapito del 3-5-2. Sapere se confermino questo o tornino all’antico è per noi relativo”.
Una squadra che non vince dal 26 dicembre – L’analisi dell’avversario
E’ ormai inutile ribadire il fatto che il Frosinone sia senza ombra di dubbio la squadra che ha più deluso finora in campionato. Retrocessa dalla massima serie, dopo aver anche sfiorato la salvezza, in molti si attendevano un cammino ricco di successi, tuttavia, almeno finora, questa compagine non è riuscita a mettere in pratica ciò. I Giallazzurri, infatti, arrancano in penultima piazza, dopo aver racimolato appena 22 punti. Sono diversi i problemi che affliggono la squadra guidata da mister Greco, dunque, basti pensare che nessuna formazione ha segnato meno gol dei laziali e nessun altro ne ha incassati di più. Al Benito Stirpe, quindi, va in scena un match tra due undici con l’ambizione in comune di vincere per tornare a dare una boccata d’ossigeno, seppur la classifica sia certamente più spietata per i Leoni. Questi ultimi, infatti, non assaporano la gioia del successo dallo scorso 26 dicembre, data del trionfo contro la Salernitana. E questo è proprio uno dei temi dell’incontro, poiché la Reggiana ha accusato lo stesso problema dello scorso anno, ovvero la grande fatica nell’imporsi sulle dirette concorrenti negli scontri salvezza, mentre i Giallazzurri ne hanno falliti appena due. Uno di questi, inoltre, è stato proprio contro i ragazzi di Viali (mentre l’altro con la neopromossa Carrarese). Rimanendo su questo discorso, il Frosinone ha fatto registrare pareggi con Sampdoria e Sudtirol, imponendosi invece su Cittadella, Cosenza e la nominata poco fa Salernitana. Tra l’altro, le truppe di Greco hanno fermato formazioni di alto livello, come la Juve Stabia, il Palermo, il Catanzaro – due volte – e persino il Pisa in inferiorità numerica, battendo inoltre il Cesena. Nell’ultima gara, peraltro, è stato proposto dall’allenatore un modulo differente, ovvero un 4-3-3, a discapito dell’usuale 3-5-2. E’ interessante, tra l’altro, analizzare l’organico di questa formazione, poiché, sempre nel match più recente, sono stati schierati appena due calciatori che avessero almeno 30 anni e ben 6 delle pedine presenti all’interno dello scacchiere di Greco erano atleti nati dopo il 2000.
Le formazioni
Frosinone: Il mister dei Ciociari conferma il 4-3-3 per cui aveva optato già nell’ultima partita. Tra i pali Cerofolini, ex della partita, in difesa Oyono, Monterisi, Lusuardi e Di Chiara – giocatore che ha trascorso un periodo in granata, tra l’altro -. A centrocampo Koutsoupias, Bohinen e Darboe. Tridente d’attacco formato da Canotto, Ambrosino e Kvernadze.
Reggiana: E’ un 4-3-2-1 l’abito tattico indossato dai ragazzi di Viali – oggi non presente in panchina a causa della squalifica rimediata contro il Cesena -. La difesa è composta da Sampirisi, Meroni, Lucchesi e Libutti. Nel reparto intermedio, a sorpresa, non figura Reinhart – forse ancora non al meglio dopo l’influenza -, dunque l’impostazione è affidata a Kabashi. Quest’ultimo è supportato da Ignacchiti e Sersanti. Il centravanti è il solito Gondo, supportato da Vergara e Girma.

Gli undici scelti da Viali (Foto AC Reggiana)
La partita
Semafori verdi al Benito Stirpe con il primo possesso che viene gestito dagli ospiti. Diversi ex in campo quest’oggi, non solo tra le file del Frosinone, ma anche sponda Reggiana. Bardi e Sampirisi, infatti, hanno vestito la maglia giallazzurra a lungo – 150 gettoni per il portiere granata, 28 per il terzino destro -. Fatica ad accendersi la partita nei primi giri di lancette, con entrambe le squadre che sono disposte in campo in modo ordinato e concedono pochi varchi. Nessuno squillo nell’arco dei primi 10 giri di lancette, fatta eccezione per due timidi tentativi di sfondare sulla destra di Vergara, che però non trovano alcun esito fortunoso. Ci pensa la formazione di casa a rompere il ghiaccio, dopo oltre 12 minuti volati a fuoco lento: Koutsoupias prende la mira dalla distanza e scocca il tiro, che termina abbondantemente alto sopra la traversa, però. Poco più tardi, i Giallazzurri riescono persino a conquistare un giro dalla bandierina, ma la banda di Viali liberano l’area di rigore senza fare fatica. Negli istanti successivi, i ragazzi di Guidetti provano a ripagare gli avversari con la stessa moneta. Girma viene cercato da una palla proveniente dalle retrovie, congegnata da Lucchesi, e, da un duello con Monterisi, riesce ad estrapolare un corner. Il traversone è dello specialista Kabashi, che trova la testa di Meroni, il quale prova in vano di eseguire una torre. Allontana la minaccia la squadra di casa. Trama tutt’altro che avvincente allo Stirpe, con i ragazzi di Guidetti che detengono il pallino del gioco, faticando però ad intavolare qualche azione pericolosa. Al 23′ prova nuovamente ad imbastire un’azione offensiva la compagine ospite, ma il cross proveniente dal magico mancino di Vergara è facile preda dei guantoni di Cerofolini. Bisogna attendere il minuto 28 per assistere alla prima palla gol. Sampirisi dipinge un traversone panoramico dal binario di destra e trova Vergara, il quale, di testa, tenta di indirizzare verso il bersaglio, ma spedisce a lato, seppur di poco. Finalmente un’azione interessante costruita dagli ospiti. Il Frosinone sta sbagliando tanto in fase di impostazione e fa fatica ad arrivare anche solo sulla trequarti. Evidente il dislivello tecnico e tattico tra le due compagini, ora però è necessario affondare il colpo. Quando quasi un terzo dell’incontro è andato in archivio, prova ad illuminarsi Gondo. L’ivoriano, infatti, prima esplode una conclusione di mancino, che viene respinta, poi tenta di mettersi in proprio, defilandosi sulla destra e cercando successivamente Ignacchiti sul secondo palo. Quest’ultimo, tuttavia, non riesce ad arrivare sul pallone e a spedirlo in fondo al sacco. Tre minuti dopo la mezz’ora, mette il piede sull’acceleratore Sersanti – calciatore che potrebbe rivelarsi fondamentali con le sue incursioni -, che poi abbozza una conclusione da fuori, deviata in corner. Dagli sviluppi di questo calcio da fermo, però, i Granata non riescono a creare pericoli. Negli istanti successivi, Libutti spende il cartellino giallo, mettendo fine ad una possibile avanzata di Canotto. Al 37′ arriva la risposta dei padroni di casa: Di Chiara scocca il tiro dalla distanza, ma centra la sagoma di Meroni. Sampirisi è poi chiamato a fare gli straordinari per evitare il calcio d’angolo -. Al minuto 42, torna a farsi minacciosa la Reggiana, con un cross dipinto da Libutti. Gondo scivola e la sfera prosegue la sua corsa; Lusuardi respinge, ma senza allontanare, consegnando di fatto il pallone a Sersanti. Quest’ultimo ringrazia togliendo la ragnatela dall’incrocio dei pali e firmando una rete che sancisce il vantaggio granata e che rompe un digiuno che persisteva da oltre 180 giri di lancette. Gol nel giorno del suo compleanno per l’ex Lecco e grande festa per gli oltre 300 supporters provenienti da Reggio Emilia. Ma la gara è ancora lunga.

L’autore del gol del vantaggio (foto AC Reggiana)
Inaspettatamente, paga a caro prezzo un abbassamento della guardia la formazione ospite negli istanti successivi al sigillo realizzato. Vergara è costretto a prendere un cartellino e a concedere una punizione molto invitante per tamponare la ferita prima che possa diventare emorragia. La battuta è di Ambrosino, il quale supera la muraglia eretta da Bardi e centra perfettamente lo specchio della porta. L’estremo difensore granata riesce, però, a disinnescare, deviando in corner e tenendo a galla i suoi compagni. Presidia a lungo la porta avversaria il Frosinone, che prima ci prova con una conclusione da fuori di Koutsoupias, la quale viene respinta, poi con un colpo di testa di Lusuardi, fortunatamente innocuo. Declina il tempo sul cronometro del direttore di gara ed ecco che entriamo nel recupero: concessi 60 secondi supplementari. L’extra-time, però, si protrae a lungo per un problema fisico accusato da Meroni. Ad ogni modo, nulla di interessante accade in questo finale e, dopo 47 giri di lancette e una manciata di secondi, si chiude la prima frazione di gioco.
La seconda metà di gara comincia con il primo possesso che viene orchestrato dai padroni di casa. Una sola novità di formazione: l’ex Roma Darboe passa il testimone a Pecorino. Frosinone a trazione offensiva sin dal principio di questa ripresa, che regala subito emozioni, poiché i Ciociari impiegano 40 secondi a conquistare un giro dalla bandierina. Sugli sviluppi di questa palla inattiva, la sfera sgorga dalle parti di Kvernadze, la cui conclusione viene deviata; ne deriva un nuovo corner. Anche stavolta, in qualche modo, il pallone giunge nella zona del georgiano, ma il suo secondo tiro nel giro di pochi secondi viene nuovamente respinto. Al 49′ l’epilogo è molto simile: altro calcio d’angolo ottenuto dai padroni di casa e azione che termina con una botta da fuori, stavolta da parte di Di Chiara. Anche qui c’è l’opposizione della muraglia granata, dunque ne scaturisce una nuova possibilità dalla bandierina. Stavolta, però, i laziali non riescono ad affondare il colpo e la manovra evapora con un fallo in attacco fischiato dal direttore di gara. I Giallazzurri reclamano, tuttavia, un possibile penalty per un presunto tocco con il braccio di Girma, ma, dopo un dialogo con la sala VAR, si decide che non ci sono gli estremi per assegnare la massima punizione. Negli istanti successivi, dopo il monologo dei padroni di casa in questa fase embrionale, prova a distendersi la Reggiana. Ignacchiti sgasa sulla corsia di sinistra, poi suggerisce al centro per il nominato in precedenza Girma, il quale, con una finezza, prova a trasmettere per Gondo. Di Chiara, però, riesce ad eseguire un recupero fondamentale, anticipando l’ivoriano, che aveva pure perso l’equilibrio al momento del tiro. Torna a farsi minacciosa la compagine proveniente dallo Stadio Giglio poco più tardi. Il trequartista svizzero dei Granata offre a Vergara, il quale percorre il binario di destra, poi restituisce con un suggerimento al centro. Il talento maturato nelle giovanili del Servette abbozza, dunque, la botta di prima intenzione, ma spedisce alto. In questo avvio di ripresa piuttosto concitato, che ha visto entrambe le squadre intavolare qualche azione pericolosa in momenti diversi, ha una nuova opportunità su calcio di punizione il Frosinone. Calcia il già decisivo poco fa Di Chiara, che pennella una traiettoria con cui scavalca la barriera, ma anche la traversa, seppur per pochissimo. Ad un passo dalla rete del pari la formazione di casa. Splendida battuta da parte del laterale sinistro giallazzurro. Continua a farsi intrigante questa seconda metà di partita, con i Granata che, al minuto 57, hanno un’altra opportunità importante. L’azione si sviluppa sulla catena di destra: Vergara trasmette, con un raffinato passaggio d’esterno, a Girma, il quale, di tacco, prova a restituire. Koutsoupias, però, è in anticipo e prende posizione. Il talento di proprietà del Napoli, tuttavia, riesce a scippargli il pallone. Dopodiché, con un altro passaggio raffinato, trasmette per Gondo, il quale, però, clamorosamente, non riesce a concludere, favorendo l’intervento di Cerofolini, dopo aver provato a dribblarlo di suola. Gravissimo errore del centravanti della Regia. E purtroppo non è il primo. Poco più tardi Greco escogita un duplice cambio: escono Bohinen e Canotto, entrano Kone e Ghedjemis. Anche dopo l’ora di gioco, tenta timidamente di minacciare la porta nemica la compagine ospite. Sampirisi inventa un traversone, ma la sfera viene messa fuori. Libutti tenta allora la botta dalla distanza, ma non riesce a centrare lo specchio. Più tardi, però, Guidetti è chiamato ad eseguire un cambio forzato: un dolorante alla coscia Lucchesi è costretto ad abbandonare il terreno di gioco; dentro Fiamozzi – ex -, con Sampirisi che si sposterà al centro della retroguardia. Giunge al termine anche la gara di Gondo; eredita il suo posto all’interno dello scacchiere Portanova. Risponde mister Greco poco più tardi: Begic rileva Kvernadze. Continua a cercare di rimettersi in carreggiata la squadra di casa e lo fa al 72′, con un tiro dalla distanza di Koutsoupias. La traiettoria è potente, ma centrale e rasoterra, dunque Bardi cattura la sfera senza grandi problemi. Continua, però, a premere la compagine giallazzurra, che riesce ad intavolare un’altra azione pericolosa poco più tardi. Di Chiara, con un traversone, imbecca la testa di Pecorino, che esegue un’ottima sponda per Ambrosino. Quest’ultimo, con un fucilata, prova a spedire la sfera in fondo al sacco, ma l’estremo difensore granata riesce ad opporsi con un grande intervento. Reclamano un calcio di rigore per un presunto tocco con il braccio da parte di Sampirisi i padroni di casa, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e non viene nemmeno richiamato al monitor. Ha aumentato i giri del motore il Leone e i Granata continuano ad essere in affanno. Altro pericolo all’alba del minuto 76, ma il colpo di testa del nominato poco fa Ambrosino si spegne sul fondo dopo aver sorvolato di pochissimo la traversa. Continua ad attaccare la compagine allenata da mister Greco negli istanti successivi. Fiamozzi si avventura troppo e si fa sradicare il pallone da Kone, che poi percorre il corridoio centrale, scoccando successivamente la conclusione. Quest’ultima è particolarmente violenta, ma priva di angolazione, dunque Bardi riesce a respingere senza grosse difficoltà. Quasi inutile sottolineare quanto sia stato fondamentale anche oggi l’estremo difensore della Regia. Tanto merito è anche suo se il parziale sorride ancora a lui e ai suoi compagni. All’80’, il tecnico del Frosinone decide di aggiungere un centravanti ad un attacco già dall’importante peso specifico: esce Di Chiara ed entra Partipilo. Il vice di Viali si gioca, invece, le carte Vido e Reinhart; fuori Girma e Kabashi. Il nuovo attaccante granata impiega, tra l’altro, pochissimo ad entrare in partita. Al minuto 82, su invito di Vergara, apparecchia la tavola per il tiro da fuori di Portanova, che però viene murato da Monterisi; riesce persino ad evitare il corner la formazione di casa. La risposta dei Giallazzurri è immediata: Ghedjemis si fa largo sulla destra, poi offre a Partipilo, il quale, dopo un bel dribbling, esplode la conclusione, fortunatamente centrale. Bardi è attento e dice di no, mettendo un punto esclamativo ad una prestazione sublime. Tra l’84’ e l’85’, il direttore di gara è chiamato ad estrarre il cartellino in due occasioni: prima sanziona Kone, per proteste, poi Reinhart, per aver interrotto con le maniere forti un guizzo dell’incontenibile ex attaccante del Pavma, già pericoloso in precedenza. L’argentino, tra l’altro, era diffidato. Questa proprio non ci voleva. Declina il tempo sul cronometro del direttore di gara e, quando mancano circa 180 secondi alla segnalazione del recupero, Guidetti sostituisce Vergara, in preda ai crampi, con Marras. Ancora protagonista l’arbitro poco dopo: Ghedjemis finisce sulla lista dei cattivi dopo un intervento irregolare ai danni di Fiamozzi. E finalmente entriamo nel recupero: 5 minuti ci separano dal verdetto del rettangolo verde. Subito pericoloso, all’inizio di questo extra-time, l’undici di Greco. L’esterno francese ammonito in precedenza inventa una traiettoria panoramica e trova la testa di Monterisi, che esegue una sponda per Begic. Quest’ultimo tenta di sorprendere Bardi sul primo palo, ma il portiere livornese riesce ad opporsi distendendosi alla sua destra; ne deriva un corner. La battuta è corta, Partipilo scodella poi un pallone invitante in area di rigore e trova Koutsoupias, il quale svetta di testa e spedisce in fondo al sacco. Incredibile pareggio dei Leoni allo Stirpe. Reggiana agganciata a partita praticamente terminata.
Mentre ci avviciniamo al tramonto di questo match, la formazione ospite prova a rimettere la testa avanti sugli sviluppo di un calcio da fermo. Reinhart inventa un traversone, ma la difesa del Frosinone riesce ad opporsi, con la sfera che giunge, tuttavia, dalle parti di Sersanti. Quest’ultimo riesce a coordinarsi e a provare il tiro al volo, ma non ad inquadrare il bersaglio, anche se per poco. Nient’altro di degno di nota accade in questo finale. Titoli di coda a Frosinone: 2 punti buttati dai Granata, acciuffati nel finale da un colpo di testa di Koutsoupias.

Considerazioni sparse
Devo dire che questa Reggiana non mi è particolarmente dispiaciuta, tuttavia si sono alternate, tra primo e secondo tempo, luci ed ombre. Ad inizio partita, i ritmi erano particolarmente basse e le due compagini erano intente a non sbilanciarsi, a giocare con prudenza. Secondo me, però, nei minuti successivi, è emerso il divario che c’è tra le due compagini a livello tecnico, poiché il Frosinone ha sbagliato tanti passaggi in fase di impostazione. I Granata, ad ogni modo, non sono riusciti ad assediare la porta di Cerofolini e, tolti i guizzi del solito Vergara e qualche giocata interessante di Girma, hanno creato davvero troppo poco. Sicuramente, andare a riposo con una rete di vantaggio non è male, però, forse, il margine sarebbe potuto essere più ampio. Quantomeno, i ragazzi di Guidetti avrebbero potuto attaccare con maggiore qualità e continuità. Nella ripresa, secondo me, i ritmi sono calati troppo. Senz’altro è venuto fuori il Frosinone, che è partito forte e ha minacciato più volte la porta di Bardi. Ad ogni modo, i Granata hanno giocato con molta meno personalità rispetto ai primi 45 minuti. Se poi non dai la spallata decisiva alla partita quando ne hai la possibilità – le due occasioni di Gondo, per esempio -, rischi proprio che accada quello che è successo. Senza Portanova, questa squadra fatica parecchio a graffiare. Prendere lo specchio solamente 2 volte in 90 minuti non va bene. Sicuramente è importante essere cinici, ma, se si produce così poco, si fa fatica a portare a casa le partite. Ad ogni modo, i Giallazzurri hanno calciato 17 volte – a differenza della Regia, arrivata al tiro in 10 occasioni – e hanno centrato il bersaglio in 7 momenti diversi. I numeri, pertanto, si commentano da soli. Sui calci d’angolo, tra l’altro, i ragazzi di Guidetti hanno sofferto troppo. Tralasciando il gol finale – ingenuità che non ha bisogno di commenti -, il Frosinone aveva sfiorato il gol sugli sviluppi di queste situazioni almeno tre volte. Fondamentale ritrovare al 100% Portanova, collante essenziale tre il reparto intermedio e l’attacco.
Le pagelle
Bardi 7: Solita prestazione impeccabile. Nel primo tempo si fa trovare pronto sul calcio di punizione di Ambrosino, mentre nella ripresa riesce a dire di no sia a Partipilo che a Begic, con delle parate davvero importanti.
Sampirisi 6: Buona guardia e contributo prezioso in chiave offensiva. Nel primo tempo mette un cross al bacio per Vergara, che però non trova la porta di testa.
Meroni 6: Garantisce una buona solidità difensiva, tuttavia ha qualche responsabilità sul gol del pareggio giallazzurro nel finale.
Lucchesi 6: Costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio, riesce, ad ogni modo, a difendere in modo corretto e a non concedere varchi.
Libutti 6: Impeccabile in fase di contenimento, dove si fa valere con tanti interventi decisivi. Da un suo cross deriva il vantaggio della Regia. Si fa vedere poco in avanti, però.
Ignacchiti 6: Partita priva di giocate particolarmente interessanti, tuttavia dà un apporto importante in fase di palleggio.
Kabashi 6: In tante azioni, il pallone passa dai suoi piedi e lui smista correttamente. Amministra con diligenza e non commette sbavature.
Sersanti 7,5: Solita partita superlativa dell’ex tuttofare del Lecco. Quando si mette in proprio, non c’è nulla da fare per gli avversari. Splendido il gol del vantaggio – nel giorno del suo compleanno, tra l’altro – e da lodare anche il tiro al volo nel finale, nonostante l’esito non felice.
Vergara 6: Molto attivo nella prima fase di gara, ma poi cala e non riesce, soprattutto nella ripresa, a portare scompiglio. Mette Gondo davanti a Cerofolini, dopo un’importante riconquista della sfera, ma l’ivoriano non sfrutta l’opportunità.
Girma 6: Nelle ultime partite era risultato un po’ confusionario e aveva perso diversi palloni in modo ingenuo. Stavolta riesce a creare qualche pericolo e ad alimentare diverse azioni. Si intravedono sprazzi del vecchio Girma, che si spera di ritrovare.
Gondo 5: Sciupa una grande occasione, tentando in vano di dribblare il portiere. Lega poco con i compagni, commette diversi errori – tra cui il fallo da cui deriva la punizione di Di Chiara, per poco non terminata in rete -. Poco presente nelle manovre e tutt’altro che spietato sotto porta.
Panchina:
Portanova 6: Dà un contributo importante alla squadra, ma non riesce a rendersi particolarmente pericoloso.
Fiamozzi 6: 25 minuti circa privi di grandi errori, in cui riesce a garantire una buona copertura.
Vido s.v.
Reinhart s.v.
Marras s.v.
Guidetti 5,5: Non si può attribuire la colpa dei due punti buttati all’allenatore ovviamente, tuttavia ci si poteva attendere qualcosa di più. Il calo avuto dai suoi ragazzi nella ripresa è particolarmente preoccupante. Ad ogni modo, le soluzioni da lui escogitate portano qualche frutto. Limitato nelle scelte, sceglie 11 giocatori che si fanno trovare pronti, così come i subentrati. La Reggiana, però, dà l’impressione di essere ancora troppo fragile.