Novembre 23, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Al Barbera il Palermo domina e vince 2-0

13 min read

Il Palermo surclassa la Reggiana e conquista i primi 3 punti casalinghi di questo campionato. I Rosanero stappano la partita co un destro in buca d’angolo di Gomes, per poi raddoppiare 11 minuti dopo con un tap-in di Henry. Nella ripresa i ritmi calano e i padroni di casa si limitano a contenere i Granata, mai realmente pericolosi e autori di una pessima prova.

“Non si può regalare nulla” – La conferenza stampa pre-gara di Mister Viali

Sono state sottoposte, in sala stampa, tantissime domande a Mister Viali, con cui sono stati toccati un po’ tutti i temi più importanti di questi giorni. Un quesito non scontato è stato quello sugli allenamenti sotto la pioggia battente. Il tecnico dei Granata ha dichiarato:”Il terreno è pesante e ce lo portiamo avanti dalla settimana scorsa, ma in fondo fa parte del mestiere”. Ha poi dato uno sguardo, con grande soddisfazione, all’ultima partita contro il Frosinone:”E’ venuta la gara che volevamo”, ha detto. Un match, peraltro, che ha visto i suoi ragazzi vincere grazie ad una doppietta di uno straripante Vido. L’ex tecnico del Cosenza ha parlato così del centravanti classe ’97 in conferenza:”L’avevo già provato in passato: ha dimostrato, in questa gara, di stare bene e di essere convinto in fase realizzativa”. Per concludere, all’allenatore della Regia è stato chiesto di presentare l’incontro con il Palermo e lui, ovviamente, ha rimarcato il fatto che Dionisi potrà contare su giocatori di grandissime qualità. Il segreto per fare una buona partita, dunque, sarà non regalare nulla.

Un organico che mette paura – Uno sguardo all’avversario

I Granata, dopo il brillante successo all’interno delle mura amiche contro il Frosinone di Vivarini – costato peraltro l’esonero a quest’ultimo, vogliono realizzare una striscia di risultati positivi. Per farlo, è necessario portare a casa almeno un pareggio da una partita ostica, contro un undici dell’alta classe: la formazione di Dionisi. Questa squadra, infatti, può fare affidamento su calciatori davvero niente male, come i talenti Gomes, Ranocchia e Segre a centrocampo, oltre ad altri atleti che fanno sempre la differenza in questa categoria, come Di Francesco ed Insigne. La compagine siciliana, peraltro, è in un ottimo stato di forma, tant’è che è la quinta ad aver fatto meglio nelle ultime 5 partite. Qualche criticità, tuttavia, si è intravista anche in casa Palermo, poiché quest’undici non ha approcciato la stagione nel migliore dei modi e ha lasciato qualche punto per strada. I Rosanero, infatti, non hanno ancora vinto in casa – soltanto due punti conquistati al Barbera – e a Modena hanno pareggiato una gara che avrebbero dovuto tranquillamente vincere, regalando di fatto un tempo ai Canarini, bravi a punire gli avversari e a conquistare un pari grazie ad una prodezza di Caldara. Sarà comunque difficilissimo, per i Granata, riuscire a fare il risultato in una piazza così calda e che adesso ha trovato un grande entusiasmo, tuttavia, l’anno scorso, nel capoluogo siciliano, la flotta ai tempi guidata da Nesta era riuscita ad imporsi 1-2, regalando una grande gioia ai suoi tifosi. Sarà interessante, oltretutto, assistere ai meccanismi difensivi e tattici di questa gara, poiché i ragazzi di Viali vantano di essere la seconda miglior retroguardia del torneo, mentre i Rosanero – che giocano con una linea a 4 – la terza.

Qui sotto trovate la nostra presentazione della partita, fatta in collaborazione con la pagina di ‘Dodicesimo Granata’.

Le formazioni

Palermo: 4-1-4-1 per la compagine siciliana. Tra i pali Desplanches, protetto da una difesa composta dai due centrali Baniya e Nikolaou e dai laterali Diakitè e Ceccaroni. La direzione del centrocampo è affidata a Gomes, coadiuvato da Segre e Verre. Sulle fasce Roberto Insigne e Di Francesco, a supporto dell’unica punta Thomas Henry, che ha ormai definitivamente tolto il posto da titolare a un bomber come Brunori.

Reggiana: Viali, ancora una volta, decide di non mandare in campo dal primo giro di lancette Portanova, Maggio e Vergara. In difesa, sull’out di destra, è ancora il turno di Fiamozzi, visto l’infortunio di Sampirisi, mentre a sinistra gioca Fontanarosa. I due centrali sono Lucchesi e Meroni. In regia Stulac – ex della gara -, affiancato da Sersanti e dalla sorpresa Ignacchiti. Alle spalle dell’unica punta Vido – altro giocatore che ha vestito la maglia rosanero – agiscono Marras e Girma.

La partita

Via al match con il primo possesso che viene gestito dagli ospiti. Bellissima cornice di pubblico al Barbera: numeroso e rumoroso sin dall’inizio il pubblico di casa; lo stesso vale per i 220 supporters della Regia approdati in Sicilia in mattinata. Buon approccio alla partita dei Granata, che al 6′ hanno subito una palla gol interessante. Sulla catena di destra, Ignacchiti trova Vido spalle alla porta, il quale appoggia per Stulac, che pesca Sersanti sul secondo palo: l’ex Lecco calcia di prima intenzione sul palo vicino, ma centra l’esterno della rete. Ottima manovra offensiva della banda di Viali, che dà subito un segnale importante agli avversari. Risposta quasi immediata, tuttavia, dei padroni di casa: Di Francesco premia un inserimento di Henry con un lancio fatto con i contagiri, l’ex Venezia si insinua in area di rigore, ma trova la chiusura in corner di Lucchesi, che tiene a galla i compagni. La battuta dalla bandierina è corta e Verre va al traversone sul secondo palo, ma nessuno riesce a spingere in fondo al sacco. Libera così la retroguardia dell’undici proveniente da Reggio Emilia, anche oggi privata di un infortunato Paolo Rozzio. Poco più tardi le Aquile hanno un’altra opportunità dalla bandierina, con l’azione che si conclude con una conclusione del nominato in precedenza Verre, la quale viene però respinta. Continua a presidiare la porta granata, tuttavia, la formazione siciliana. Nikolaou trova Di Francesco con una gran palla: l’ex Lecce va alla conclusione, ma viene murata da Meroni. La sfera rimane tra i piedi del 17, il quale – da valutare come – offre a Gomes. Il centrocampista francese prende il cecchino ed esplode un colpo che si insacca all’angolino alla sinistra di Bardi: 1-0 Palermo al Barbera, tra le proteste dei giocatori della Reggiana, che reclamano un tocco di mano di Di Francesco. Lungo dialogo tra direttore di gara e sala VAR, ma l’arbitro non è nemmeno chiamato a rivedere le immagini e non torna, dunque, sui suoi passi: gol valido e padroni di casa avanti. Giudicato, probabilmente, involontario il contatto tra l’arto del giocatore rosanero e la sfera.

Al 22′ sale nuovamente in cattedra l’ex centravanti del Verona, che prima allarga splendidamente a destra per Diakitè, poi va a recapitare proprio il cross di quest’ultimo, sovrastando in area di rigore il difensore granata in maglia numero 13 e non trovando il bersaglio per pochissimo, con un’incornata pericolosissima. L’impressione è che la rete del Palermo abbia spento la banda di Viali proprio nel suo momento migliore. Continua ad assediare la porta di Bardi l’undici rosanero, con Di Francesco che percorre tutto il corridoio centrale, per poi sfoderare una frustata da fuori, respinta da Lucchesi. La palla rimane lì: Insigne chiude un bel triangolo con Ceccaroni e va al tiro. Bardi devia e la sfera va a sbattere sulla traversa. Ci pensa Henry a correggere in rete e a solidificare il vantaggio dell’undici di casa. 11 minuti di fuoco del Palermo, che trova due reti importantissime nell’arco di pochissimi giri di lancette e piega una Reggiana che era anche partita con il piglio giusto.

Continua ad essere a senso unico questa prima metà di partita, con il nominato poco fa Insigne che serve l’autore del raddoppio spalle alla porta, il quale offre a Gomes, che trova sulla sinistra di Francesco: il suo sinistro violento viene deviato in angolo da un monumentale Bardi, che compie una grande parata. La Reggiana sta venendo letteralmente presa a pallonate, ma più per merito degli avversari che per demeriti suoi: qui, i Rosanero, sono andati al tiro con pochi scambi rapidi, cambiando lato in men che non si dica. Purtroppo, sta accadendo proprio ciò che Viali non voleva capitasse: il Palermo si sta esaltando e non poco. Per una decina di minuti circa, la compagine ospite riesce a prendere le distanze dagli avversari e a conquistare due calci da fermo, che si concludono, però, con un nulla di fatto. Al 44′ ha un’altra chance su punizione l’undici di Dionisi: la retroguardia granata allontana e prova poi la bordata da fuori di Francesco, ma spedisce alto. Scorrono i secondi sul cronometro – per il bene della Reggiana, se vogliamo, visto che un time out potrebbe solamente fare bene in questo momento – ed entriamo nel recupero: 60 secondi supplementari. E attenzione perché non è ancora giunto al termine l’assolo rosanero: gli ospiti perdono un brutto pallone in fase di uscita e Segre ringrazia mettendo al centro per Herny. L’attaccante classe 1994 non riesce a pizzicare, tuttavia, la sfera, con la traiettoria disegnata dal centrocampista rosanero che per poco non si tramuta in un tiro, terminando a lato di pochissimo. Ed ecco che termina la prima frazione di gioco: siciliani meritatamente in vantaggio grazie al sigillo di Gomes e al raddoppio dell’ex bomber del Venezia.

All’intervallo Viali cerca di dare una defibrillata alla sua squadra mandando in campo Portanova, che prende il posto di un deludente Girma, probabilmente ancora non al meglio dopo l’infortunio. Primo calcio al pallone della ripresa dato dai padroni di casa. Lo spartito purtroppo non cambia: nella fase di avvio di questa ripresa, l’appena sceso in campo classe 2000 perde maldestramente il pallone e Di Francesco ne approfitta offrendolo a Verre al limite dell’area di rigore. L’ex Sampdoria pensa alla conclusione, ma Ignacchiti si aggrappa alla sua maglietta e lo ferma con le maniere forti, finendo sulla lista dei cattivi. La battuta è di Insigne, ma fortunatamente non desta problemi, stampandosi sulla barriera. Più tardi, il figlio dell’allenatore del Venezia cerca di sgusciare sulla sinistra, ma Marras entra in ritardo e lo stende: altro nome sul taccuino dell’arbitro. Il cross è tagliente e Diakitè non riesce a trafiggere Bardi per pochissimo. Brivido per gli ospiti, che, tolto quel tiro di Sersanti ad inizio gara, non hanno ancora creato niente e hanno subito fin troppo. Al 53′ Fiamozzi va al rinvio profondo alla cieca, con la sfera che sembra facile preda della difesa. Non si intendono, però, Baniya e Nikolaou, dunque ne approfitta Vido, che entra in area di rigore e si libera di Desplanches con un tocco di suola. Deve solo appoggiare in rete… purtroppo, però, tocca il pallone d’esterno, senza imprimere potenza, e Gomes riesce a salvare clamorosamente sulla linea, in scivolata. Errore clamoroso del centravanti granata, che avrebbe rimesso in carreggiata i suoi. All’ora di gara cerca un sussulto su corner la banda di Viali, con il traversone di Fontanarosa che si rivela troppo panoramico. Successivamente, Stulac prova a proporre al centro con un traversone, ma la traiettoria è troppo lenta e l’ex portiere del Vicenza cattura in presa alta. Pochi giri di lancette più tardi avverte un problema fisico Baniya, che è costretto ad abbandonare il terreno di gioco qualche minuto dopo: dentro Nedelcearu. Dionisi ne approfitta per mandare dentro anche Vasic, che rileva Verre. Cambia totalmente il fronte d’attacco Viali: finalmente trovano spazio Vergara e Maggio – escono Marras ed Ignacchiti -, così come Okwonkwo, che eredita il posto nel reparto offensivo da Vido. E proprio l’appena entrato Vasic ha subito un’opportunità interessante: Segre realizza una bella incursione sull’out di destra e propone al centro proprio per lui, ma la sua conclusione viene murata da Sersanti. Al 72′ altro duplice avvicendamento in casa Palermo: Ceccaroni passa il testimone a Lund, lo stesso fa Herny con Le Douaron. A 15 dalla segnalazione del recupero, viene ammonito Gomes per un fallo nella metà campo avversaria. Provano a dare una scossa due dei subentrati degli ospiti: il gioiellino di proprietà del Napoli cerca con una palla profonda l’ex attaccante del Cittadella, ma Desplanches esce e di testa – in tuffo – allontana, prendendosi gli applausi del Barbera. Viali, intanto, rispolvera Pettinari: fuori Stulac, per una Reggiana che chiude la gara schierandosi a trazione offensiva. L’opposto fa il Palermo: Dionisi passa alla retroguardia a 5 per salvaguardare il punteggio. Continuano a dialogare Okwonkwo e Vergara successivamente, con il numero 30 che prova a suggerire al centro, ma la palla termina tra le braccia di Desplanches. Al minuto 85, il Palermo sfiora la terza rete: un incontenibile Diakitè mette un pallone invitante al centro per Di Francesco, che, per poco, non mette il punto esclamativo sulla sua splendida partita. La sua conclusione al volo termina a lato di pochissimo. Pochi istanti più tardi Dionisi fa rifiatare Insigne e si gioca la carta Buttaro. All’88’ Fontanarosa prova il tiro dalla distanza di mancino, ma l’estremo difensore avversario, con un grande riflesso, devia in corner. Entriamo, nel frattempo, nell’extra time: 6 minuti di recupero. Piove sul bagnato in casa Reggiana: il centravanti nigeriano accusa un dolore muscolare e non è in grado di continuare il match. La banda di Viali è costretta a terminare la gara in inferiorità numerica. Sembra, peraltro, un infortunio non da poco. Sarebbe, dunque, un enorme problema, considerando che anche Gondo è alle prese con un problema che lo terrà ai box a lungo e Pettinari è stato da poco reintegrato in rosa. Ultimo sussulto della Regia verso il tramonto dell’ultimo minuto di recupero: Vergara invita Maggio ad andare alla conclusione, ma il tiro rasoterra dell’ex Pro Vercelli si rivela un passaggio. Intervento semplice per l’ex portiere del Vicenza. E qui si esauriscono le speranze granata. Cala il sipario: il Palermo batte 2-0 la Reggiana e conquista il primo successo casalingo di questo campionato.

Considerazioni sparse

L’approccio alla partita era stato anche buono, con quell’occasione avuta da Sersanti ad inizio partita. Purtroppo, però, il gol del Palermo ha cambiato totalmente l’andamento della partita, a favore dei Rosanero. Lascia perplessi il fatto che l’arbitro non sia stato mandato a vedere l’accaduto al monitor, ma rimane il fatto che i padroni di casa hanno giocato nettamente meglio. Dopo la prima rete, i siciliani hanno dominato, arrivando più volte dalle parti di Bardi e trovando, infatti, anche il secondo sigillo. Nella ripresa, invece, si sono limitati a non scoprirsi e a mantenere il risultato, agevolati da una Reggiana che non ha saputo rimettersi in carreggiata per via di un errore clamoroso di Vido. Quello che mi viene da pensare è il fatto che magari bisognerebbe provare ad affrontare certe partite con una maggiore cura difensiva e non necessariamente sempre a viso aperto. Una squadra che deve salvarsi può benissimo accontentarsi di un pareggio e giocare contro squadre così dotate offensivamente ti porta indubbiamente a subire tanto, in questo caso forse troppo. Dunque, si potrebbe valutare l’idea di giocare certe partite con un fare attendista, ovvero aspettando sempre nella nostra metà campo, compatti e con gli spazi serrati. Le classiche partite ‘sporche’ che le squadre formazioni devono poi fare contro le grandi. Giocare a viso aperto sicuramente denota la personalità di Viali e dei suoi ragazzi, ma non sempre sarà la scelta migliore. Di positivo, tuttavia, rimane il fatto che la società ha preso un centrale difensivo come Lucchesi, che mi piace tantissimo e dà parecchia sicurezza. Piove sul bagnato, però, per quanto riguarda l’attacco: adesso la Reggiana ha, di fatto, un solo centravanti a disposizione, ovvero Vido, poiché Pettinari non gioca più di 20 minuti in una gara da mesi ed è stato appena reintegrato nel gruppo. Tornando alla partita, però, io credo che il 2-0 sia anche bugiardo, perché una squadra che tira 19 volte in 90 minuti, quasi sempre da dentro l’area – grazie alle moltissime occasioni create – merita obiettivamente di più. L’assenza di Rozzio, purtroppo, si è sentita, ma anche il centrocampo è stato troppo assente. Il Palermo ha mosso palla in orizzontale con un’eccessiva facilità, senza che nessuno glielo impedisse, purtroppo. Dunque il punteggio sarebbe potuto essere tranquillamente più rotondo, ad essere onesti. Per concludere, faccio lo stesso discorso dell’altra volta: non mi capacito di come Vergara e Maggio non siano partiti titolari.

Le pagelle

Bardi 6,5: Non può nulla sui due gol, anzi, in occasione del secondo è bravo a deviare sulla traversa con un grande riflesso. Chiamato in causa spesso, risponde sempre con ottime parate, che permettono ai suoi compagni di non subire l’imbarcata.

(Foto AC Reggiana)

Fiamozzi 5,5: Un po’ più scricchiolante del solito in fase difensiva – Di Francesco è un cliente scomodo -, fatica nel contenere gli avversari e spinge poco quando hanno palla i suoi compagni.

(Foto AC Reggiana)

Meroni 5,5: Si fa sovrastare con troppa facilità nel gioco aereo. Risente, probabilmente, dell’assenza di un leader come Rozzio.

(Foto AC Reggiana)

Lucchesi 6: Forse il migliore in campo della Regia, dopo Bardi. Recupera diversi palloni, vince parecchi contrasti e ferma diverse avanzate avversarie.

(Foto AC Reggiana)

Fontanarosa 6: Impegna Desplanches nel finale di gara, garantisce una buona copertura e disputa una buona partita.

(Foto AC Reggiana)

Ignacchiti 5: Completamente assente, non entra mai di fatto in partita. Risulta un po’ spento e dialoga veramente poco con i compagni.

(Foto AC Reggiana)

Stulac 5,5: E’ il cuore del centrocampo granata, ma non riesce mai di fatto a dare la scossa e sbaglia più volte il passaggio.

Sersanti 5,5: Tolta quell’occasione ad inizio partita, non appare ben inserito all’interno della partita e sembra meno pimpante del solito.

(Foto AC Reggiana)

Marras 5,5: Prova a produrre qualcosa in chiave offensiva, ma raramente crea problemi. Si dà da fare, ma non è sufficiente.

(Foto AC Reggiana)

Vido 4,5: Cestina clamorosamente la palla gol che avrebbe permesso alla Reggiana di tornare in partita. Si vede anche lui pochissimo e non crea problemi alla retroguardia avversaria.

(Foto AC Reggiana)

Girma 5: La sua presenza sul terreno di gioco quasi non si nota. Non è ancora al top della forma dopo l’infortunio e si vede.

(Foto AC Reggiana)

Panchina:

Portanova 5: Entra, perde diversi palloni e non combina niente.

(Foto AC Reggiana)

Maggio 5,5: Nel finale ha un’opportunità, ma grazia il Palermo con un tiro che si rivela un passaggio. Prova a realizzare qualcosa, ma con scarsi risultati.

(Foto AC Reggiana)

Vergara 5,5: Entrato in campo con il compito di risollevare i Granata, sperpera un’occasione interessante sbagliando un cross e non entra mai nel vivo della gara.

(Foto AC Reggiana)

Okwonkwo 5: Poco da dire: anche lui non riesce a creare nulla e nel finale esce per un problema muscolare.

(Foto AC Reggiana)

Pettinari s.v.

(Foto AC Reggiana)

Viali 5,5: Il modus operandi di questo mister è davvero particolare, ma bisogna continuare ad essere fiduciosi, perché tante volte azzecca la preparazione alla partita e indovina aspetti importanti. Oggi, però, la sua squadra è stata surclassata. Come detto, forse varrebbe la pena di iniziare a fare partite – almeno contro questi undici – più incentrati sulla copertura, per poi provare a fare male anche in contropiede, poiché tornare dal Barbera anche con un punto sarebbe stato già un ottimo risultato. Ancora non si capisce, tuttavia, come talenti come Maggio e Vergara non trovino spazio in questa squadra, dopo che ad inizio campionato sembravano irremovibili.

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