Dicembre 4, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La Reggiana crea tanto, ma non capitalizza: il Sassuolo vince 0-2 al Giglio

16 min read

La Reggiana gioca con grande grinta e disputa un’ottima partita, arrivando al tiro ben 18 volte, tuttavia viene penalizzata dal poco cinismo sotto porta. Il Sassuolo stappa il match prima di andare a riposo con un colpo di testa di Thorstvedt, poi raddoppia nella ripresa con un tiro di Mulattieri sul primo palo, che non lascia scampo a Bardi.

La classifica dopo questa giornata:

Sassuolo 34 – Pisa 31 – Spezia 30 – Cremonese 24 – Cesena 22 – Bari 21 – Palermo 21 – Bescia 19 – Juve Stabia 19 – Mantova 18 – Catanzaro 17 – Sampdoria 17 – Cosenza 16 – Modena 16 – Salernitana 16 – Carrarese 16 – Reggiana 15 – Frosinone 13 – Sudtirol 13 – Cittadella 13.

“Andremo allo stadio per fare una partita sopra le righe” – La conferenza stampa di Mister Viali

Ci sono novità dall’infermeria, purtroppo non soltanto positive. Partiamo con il dire che l’intervento a cui è stato sottoposto il capitano Paolo Rozzio è perfettamente riuscito. Chiaramente, la bandiera granata sarà ai box ancora per mesi, tuttavia fa ovviamente piacere il fatto che il percorso che sta compiendo per tornare in campo stia procedendo bene. Torna a disposizione, invece, il centravanti nigeriano Orji Okwonkwo. In dubbio, invece, l’acciaccato Lucchesi, che comunque figura nella lista dei convocati. Nonostante ciò, l’ex tecnico del Cosenza non accetta alibi:Vogliamo fare una partita gagliarda”, ha affermato. Gli è stato poi chiesto di parlare di un calciatore che nella passata stagione era stato cruciale, ma che quest’anno – a causa anche del pesante infortunio subito – non sta trovando continuità, ovvero Girma. “Anche lui si rende conto che, se paragonato allo scorso campionato, gli manca lo scatto nel breve”, spiega Viali, che poi aggiunge:“Sicuramente sta crescendo però”. Il mister della Reggiana ha poi presentato la partita in maniera impeccabile:“Il nostro pubblico verrà con la voglia di vedere una squadra che possa fare qualcosa di straordinario e che possa esaltarsi. Andremo tutti allo stadio con questa adrenalina, per fare una partita sopra le righe”.

Una macchina (quasi) perfetta – Uno sguardo all’avversario

Trovare criticità in questa squadra è davvero complicato. Primo in classifica con 31 punti raccolti, il Sassuolo vanta l’attacco più prolifico del torneo, oltre alla terza miglior difesa. Imbattuto da agosto e reduce da una scoppiettante vittoria per 4-0 sulla Salernitana, l’undici di Fabio Grosso è andato a segno in ogni match di questo campionato, tranne in quello contro lo Spezia – retroguardia che ha incassato meno reti finora -. Quello che fa più paura, però, sono i top player disposti dal tecnico neroverde nel suo 4-2-3-1. Oltre agli ex Romagna e Pieragnolo (e al secondo portiere Satalino), ci sono infatti calciatori del calibro di Thorstvedt, coccolato da diverse squadre di Serie A durante lo scorso mercato, Berardi, che non ha bisogno di presentazioni, Laurientè, calciatore che ha già avuto un impatto notevole nella massima categoria, e non solo, se pensiamo anche a Mulattieri e Pierini. Sarà, dunque, complicatissimo, per i Granata, sconfiggere questa formazione – anche nell’ultimo confronto, risalente a oltre 16 anni fa, la Regia fu sconfitta -. Tuttavia, oggi la formazione di Viali scenderà in campo per portare in alto – come sempre, ma stavolta dovrà farlo con maggiore orgoglio – i suoi colori. Nessun tifoso granata, infatti, dimentica le angherie di una multinazionale che ci avrebbe voluto sparire o convertire in tifosi neroverdi, attirando anche i ragazzi con la scusa della Serie A vicino casa. Oggi più degli altri giorni, come se fosse un derby – e non è un derby questo, perché un derby è una tradizione e questa partita non lo è -, bisogna essere più fieri di essere reggiani e di rappresentare la propria città. Questa partita va vinta e dedicata a chi non ha mai mollato ed è andato in giro per l’Italia – anche in Serie D – onorando le proprie origini, indipendentemente dal verdetto dei 90 minuti, dalla categoria e da quanto umiliante fosse una sconfitta.

Le formazioni

Reggiana: Viali, ancora una volta, riserva qualche novità all’interno della sua formazione – oggi un 4-5-1 -. La difesa è formata da Sampirisi, Meroni, il recuperato in extremis Lucchesi e Libutti, adattato a sinistra. Sulla corsia di destra sfreccia Marras, dalla parte opposta spazio per le cavalcate di Vergara. Orchestra guidata da Reinhart, supportato da Portanova e Sersanti. Davanti Gondo.

Sassuolo: Moldovan tra i pali. Retroguardia composta per la metà da ex granata: Pieragnolo sulla sinistra, a destra Toljan e al centro Romagna e Muharemovic. A centrocampo Boloca e Obiang. Tridente di supporto al centravanti Pierini composto da Berardi, Thorstvedt e Laurientè.

Gli undici scelti da Viali (foto AC Reggiana)

La partita

Le squadre scendono in campo accompagnate da una splendida cornice di pubblico. I sostenitori granata espongono con orgoglio i propri colori, mostrando le sciarpe e cantando a squarciagola in Curva Sud. In tribuna, invece, una splendida opera di Simone Ferrarini, accompagnata da uno striscione con su scritto “La fede non si compra”, rimarca l’orgoglio provato dai tifosi della Regia nel rappresentare la propria città, indipendentemente dai risultati, cosa che i sostenitori del Sassuolo non possono certamente comprendere.

Condividiamo con voi, dunque, tutta la passione e il calore degli oltre 10.000 cuori granata, racchiusi in due foto.

(Foto AC Reggiana)

Via alla gara con il primo possesso che viene gestito dai Neroverdi. Spinta dal calore della sua piazza, la Reggiana si fa minacciosa dopo appena 2 minuti. Sersanti sradica il pallone dai piedi di Thorstvedt e percorre il corridoio centrale palla al piede, per poi sfoderare la conclusione, sporcata da Romagna. La sfera diventa buona, tuttavia, per Gondo, il quale, di mancino, da dentro l’area di rigore, chiama all’intervento Moldovan, con Toljan che mette poi in corner. Ottimo approccio alla partita da parte dei padroni di casa, il cui pubblico sta letteralmente fungendo da dodicesimo in campo. Sugli sviluppi di questo calcio d’angolo è nuovamente l’ex Lecco a farsi pericoloso, pizzicando la sfera di testa, ma non trovando la porta. Dopo 10 giri di lancette dal fischio d’inizio la compagine ospite ha una chance su calcio da fermo sull’out di sinistra, in seguito ad un fallo causato da Sampirisi ai danni di Berardi. Si occupa della battuta Pierini, ma la retroguardia granata riesce a liberare l’area di rigore. Poco più tardi il direttore di gara è chiamato ad estrarre il primo cartellino del match: è all’indirizzo di Sersanti, colpevole di aver soffocato un’incursione del trequartista norvegese avversario aggrappandosi alla sua maglia. Al minuto 17 i padroni di casa provano a fare male al Sassuolo con un’intrigante manovra offensiva. Ad orchestrarla è Gondo, che allarga poi a destra per Marras, il quale, in seguito ad una bella percussione, trasmette a Portanova. Quest’ultimo riceve all’interno dell’area di rigore e, girandosi in maniera improvvisa, scocca la conclusione, non trovando la porta per pochissimo. Brivido per gli ospiti. Più tardi ecco che il direttore di gara ammonisce anche un calciatore della compagine ospite: stiamo parlando di Thorstvedt, autore di un fallo su Reinhart. Altra opportunità per i Granata poco più tardi: suggerimento profondo per Gondo, che aggancia, converge e poi prova ad aprire il compasso per servire Marras, ma questo suo passaggio è impreciso e viene letto da Pieragnolo. Grandissima chance sciupata dal centravanti ivoriano, che ha fatto tutto bene, realizzando una bella azione individuale, ma poi ha sbagliato la cosa più semplice. Negli istanti successivi, è costretto ad alzare bandiera bianca Romagna. Purtroppo, anche nel suo trascorso a Reggio Emilia era stato tormentato da diversi problemi fisici. Va fatto, pertanto, un grande in bocca al lupo ad un ragazzo che in carriera è stato sfortunatissimo. Prende il suo posto Odenthal, reduce da una grandissima annata al neopromosso in Serie A Como. A cavallo tra il minuto 27 e il minuto 28, si accende una mischia nel cuore del campo, in seguito ad un diverbio tra Portanova e Laurientè. Il direttore di gara ammonisce entrambi. Dopo lo scoccare della mezz’ora il Sassuolo ronza insistentemente attorno all’area di rigore avversaria. L’ex laterale sinistro della Regia conquista un corner disegnando un traversone sporcato in corner da Sampirisi. Dalla bandierina i Neroverdi tentano uno schema e arrivano a scodellare la sfera nella zona calda: Bardi risponde ed evita guai. Da sottolineare, in questo equilibrato e divertente primo tempo, il fatto che Libutti sta facendo il centrocampista aggiunto in fase di possesso, un’interessante mossa di Viali. Al 41′ il nominato in precedenza Sampirisi riesce ad imporsi sulla destra e a mettere il piede sull’acceleratore, suggerendo poi al centro per Gondo. Quest’ultimo si coordina bene, ma l’impatto con il pallone non è di certo impeccabile e il Sassuolo disinnesca agilmente. Negli istanti successivi l’arbitro è chiamato ad ammonire un altro calciatore neroverde, ovvero Pieragnolo. Mentre stiamo per entrare nel recupero, la Reggiana prova a sbloccare la partita con una pericolosa manovra offensiva. Gondo dialoga bene con Vergara, il quale gli offre nuovamente il pallone con un filtrante interessante. Purtroppo, però, l’ivoriano manca completamente il controllo e deve intervenire in scivolata per anticipare Moldovan, uscito in presa bassa nella speranza di prendere la sfera, e fare arrivare il pallone tra i piedi di Portanova. Quest’ultimo tenta di scavalcare l’estremo difensore avversario, costretto a rientrare di corsa tra i pali, ma quest’ultimo riesce a catturare la sfera. Clamoroso l’errore del centravanti granata, che si è già divorato due gol. Sta facendo indubbiamente un buon lavoro in fase di costruzione dell’azione, tuttavia sotto porta non riesce ad incidere – cosa che un attaccante dovrebbe avere nel sangue -. Concesso, nel frattempo, un supplemento di 60 secondi. In questo extra-time, i Neroverdi hanno una chance su calcio da fermo: Berardi dipinge una traiettoria davvero niente male e Thorstvedt, con un colpo di testa, punisce una Reggiana con la testa già in spogliatoio, siglando il vantaggio ospite. Protesta la compagine di casa, poiché l’autore della rete ha tirato per la maglia Meroni, ma il direttore di gara, dopo anche un consulto con i colleghi in sala VAR, non torna sui suoi passi. Ammonito Sampirisi per proteste. Tutti negli spogliatoi con il Sassuolo in vantaggio 0-2. Peccato, perché la prestazione dei Granata era stata impeccabile: non avevano rischiato niente e avevano prodotto più palle gol. Quando davanti, però, hai un centravanti tecnicamente così indietro e incapace di buttarla dentro, capita questo. Ripagati dalla stessa moneta con cui abbiamo conquistato un punto a Cesena: supremazia del gioco e rete incassata con una delle poche azioni subite. Non si può andare in svantaggio a 20 secondi dalla fine del primo tempo.

Comincia la seconda frazione di gioco con il primo calcio al pallone che viene dato dalla Regia. Nessuna novità di formazione né da una parte, né dall’altra. L’arbitro è subito costretto a segnare sul suo taccuino un nome nuovo: quello di Marras, entrato duro su Pierini. Pericoloso il Sassuolo al 50′: Berardi suggerisce per il nominato un attimo fa Pierini, che va alla conclusione. Bardi devia e la sfera sbatte sul palo, con Laurientè che prova poi a correggere in tap-in, ma Lucchesi compie un grande salvataggio e cancella il raddoppio già pregustato dal Sassuolo. Sale, tuttavia, la bandierina del direttore di gara: l’ex Venezia era in posizione di offside. E’ stato ammonito, nel frattempo, anche Meroni, per proteste. E’ il quinto calciatore granata a finire sulla lista dei cattivi: la metà dei giocatori di movimento di Viali ha un giallo sulle spalle. Timido sussulto degli ospiti al 54′ su calcio da fermo: altra traiettoria interessante abbozzata su calcio da fermo e colpo di testa nella mischia, che si rivela però innocuo. Torna a graffiare poco più tardi, però, la compagine neroverde. Thorstvedt, su invito di Obiang, scaraventa la sfera verso il bersaglio con un sinistro abbastanza angolato e particolarmente violento. Bardi, però, compie un vero e proprio miracolo, deviando in corner con un intervento fenomenale. Dalla bandierina il Sassuolo tenta di nuovo lo schema, ma non impensierisce la difesa avversaria. Verso lo scoccare dell’ora di gara ecco che Viali pensa bene di rendere maggiormente tagliente la sua artiglieria: Pettinari prende il posto di un deludente Gondo. Spazio anche per Girma, che ha bisogno di mettere nuovi minuti nelle gambe; abbandona il terreno di gioco Marras. Dopo diverso tempo dall’ultima volta, i Granata si rigettano all’attacco: Sersanti sgattaiola sul binario di sinistra, poi offre a Portanova, che prende la mira ed esplode un colpo, ma trova la risposta di Moldovan. Allontana senza fronzoli Pieragnolo. Reggiana pericolosa con il suo uomo più determinato e temibile dalla distanza. Al 65′, mentre la Sud realizza una meravigliosa sciarpata, Vergara dialoga bene con Girma, provando ad intrufolarsi in area di rigore con un uno-due. Muharemovic, però, legge bene e spazza in fallo laterale. Duplice avvicendamento, intanto, in casa Sassuolo: Laurientè passa il testimone a Mulattieri – si sposta sulla fascia Pierini e il subentrato va a fare la punta -; la stessa cosa fa Pieragnolo con Paz. Spinge la Reggiana nel frattempo, che sta aumentando i giri del motore. Portanova realizza una bella incursione sulla destra, poi suggerisce per Vergara, la cui conclusione viene respinta. La sfera termina poi tra i piedi di Pettinari, che trova Girma, il quale, con un elegante colpo di tacco, restituisce. L’ex centravanti del Benevento prende la mira e, di sinistro, va alla conclusione a rientrare sul secondo palo, ma non riesce a centrare lo specchio per pochissimo! Ad un soffio dalla rete del pari i Granata! C’è stata, tuttavia, una leggere deviazione di Moldovan – difficile da percepire sul momento, ma il direttore di gara evidentemente l’ha notata -, dunque ha una nuova chance dalla bandierina la squadra di casa. La battuta è corta, ma il cross sbilenco, corto e rasoterra. Mulattieri è ben appostato e intercetta, ma il suo controllo è difettoso e Sampirisi si getta come un avvoltoio sulla sfera, venendo messo giù dall’avversario: cartellino per il classe 2000 e ghiotta chance per i padroni di casa. Calcia Portanova, ma il suo destro è troppo alto e si spegne sul fondo, tra i mugugni del pubblico. Mentre entriamo nei 20 giri di lancette finali, sulle note di un Che bello è… che echeggia sugli spalti dello Stadio Giglio, la Reggiana ha un’opportunità su calcio da fermo. Dipinge il traversone con il suo raffinato destro Reinhart, che trova Sampirisi, il quale prolunga per Lucchesi, che, da due passi, spedisce clamorosamente alto sopra la traversa. Errore imperdonabile del centrale difensivo granata. Altro gol mangiato. Al 72′ Girma commette un fallo evitabile su Berardi e finisce sulla lista dei cattivi. Ammonito, poco più tardi, anche Paz, autore di un brutto intervento su Vergara. Al minuto 77 torna in avanti il Sassuolo. Thorstvedt verticalizza per Berardi, il quale si appoggia a Obiang. Quest’ultimo allarga per Toljan, che mette al centro per Mulattieri: l’ex Frosinone trafigge Bardi e insacca il raddoppio neroverde. Fantastica azione da parte degli ospiti, che colpiscono la Reggiana in un momento in cui stava giocando particolarmente bene. Doccia fredda per i Granata, ma c’è ancora un finale tutto da scrivere.

Prende subito delle contromisure il mister dell’undici di casa: dentro Urso e Vido, fuori Libutti e Vergara.

I due ragazzi sostituiti da Viali, autori di due prove più che buone (foto AC Reggiana)

Non demorde la formazione di Viali, la quale ha mantenuto uno spirito battagliero per l’intera gara e vuole continuare in questi pochi minuti rimanenti. Vido conquista una punizione interessante al limite dell’area, dopo un intervento irregolare – sanzionato dall’arbitro – di Odenthal. Ci riprova Portanova, ma il suo destro si stampa sulla barriera. E proprio l’ex Genoa si accascia per terra poco dopo, in preda ai crampi, e abbandona il campo tra gli applausi del suo pubblico. Spazio per Maggio, che avrebbe meritato uno spezzone maggiore forse. Grosso richiama in panchina, per questo finale, Berardi, gettando nella mischia Volpato. Iannoni, invece, rileva Thorstvedt. Pochi istanti in seguito, il Sassuolo va vicino al tris: l’appena nominato Iannoni trova alla sua sinistra Pierini, che, da dentro l’area di rigore, va alla conclusione, ma scivola al momento del tiro e spedisce alto sopra la traversa. Sale la bandierina dell’assistente, tuttavia la posizione sembrava regolare. Risponde la compagine ospite, con Girma che, su invito di Lucchesi, cerca l’angolino basso con un tiro rasoterra di punta, ma non riesce a colpire il bersaglio. Entriamo, intanto, nel recupero: concessi 6 giri di lancette supplementari. Ci prova senza molte pretese al 92′ la banda di Viali su calcio da fermo: Vido gira di testa verso la porta, ma senza imprimere forza. Cattura senza fare fatica Moldovan. Poco più tardi, sempre l’ex Palermo propone per Pettinari in area di rigore, ma l’incornata dell’ex Ternana è lenta e fuori dallo specchio. Non vuole mollare la compagine di casa, che al minuto 95 ci prova ancora col centravanti cresciuto nella Roma, il quale riceve da Girma e sperimenta un diagonale pericoloso, che termina a lato di poco. Chiude in attacco il Sassuolo, con un destro rasoterra di Paz, che richiama all’intervento in tuffo Bardi. Raccoglie poi Volpato, che cerca sul secondo palo Iannoni, il quale non riesce, tuttavia, a spingere la sfera in fondo alla rete. Cala dunque il sipario: la Reggiana esce sconfitta dal SUO stadio, tuttavia si gode gli applausi dei suoi tifosi, contenti di aver visto una squadra che ha lottato con ardore e fatto di tutto per conquistare un risultato importante, purtroppo non arrivato.

Considerazioni sparse

Non voglio partire dall’analisi della partita, ma preferisco parlare prima di quanto accaduto in questo match sugli spalti. Il senso di appartenenza dimostrato dai sostenitori della Reggiana è stato fantastico e non lo dico soltanto per lo spettacolo iniziale, ma per via del fatto che non hanno mai smesso di cantare, nemmeno dopo il 0-2. Questo vale più di ogni cosa, perché tifare questa squadra vuol dire saper soffrire e gioire davanti a quello che ad un tifoso qualsiasi del Sassuolo sembrerebbe spaventosamente poco. Sono venuti in 700 e non si sono mai sentiti. E basta con la scusa “Sassuolo è un paese di circa 40.000 abitanti”, perché a Reggio si sono viste piazze delle stesse ‘dimensioni’ venire più numerose – vedi il Lecco, peraltro in zona retrocessione, nello scorso campionato -, che si sono fatte sentire molto di più. La verità è che chi tifa neroverde vive il calcio come un intrattenimento e non come un modo di rappresentare le proprie radici. Sottolineo questo perché rimango dell’idea che il calcio debba essere dei tifosi e dunque il business che circola attorno ad esso rovina semplicemente lo sport più bello di tutti.

Parlando della partita, devo dire che l’avvio mi è piaciuto tantissimo. La squadra si è gettata subito alla ricerca del vantaggio, con una grande impavidità. Per qualche minuto ho anche pensato che la Reggiana potesse portarsi in vantaggio, purtroppo, però, se non capitalizzi le occasioni che hai a disposizione, non torni mai a casa con più di un punto. Sono stanco di dire che questa formazione sia senza una punta decente da due anni. La situazione è ormai tragicomica. Gondo è un giocatore sì propositivo, ma di una povertà tecnica clamorosa. Si è divorato almeno due gol. E poi non si può andare sotto a primo tempo terminato. Non puoi spegnere il cervello prima che l’arbitro fischi la fine. Bisogna, comunque, condividere i dati di questa gara, perché devono fare capire diversi concetti. La Reggiana ha avuto il 47% del possesso palla – numero onestissimo, considerando che si giocava contro la capolista – e ha tirato 18 volte. Peccato soltanto che appena 5 di queste conclusioni – circa il 28% – fossero all’interno dello specchio. Il Sassuolo ha subito di più, calciando appena 8 volte, tuttavia ha preso lo specchio in 4 occasioni. Dunque, bisogna davvero iniziare ad essere più cinici. Tante volte si arriva in porta senza la cattiveria di volerla tirare giù. Toccherà chiedere a Babbo Natale, nella letterina, per la centesima volta, una punta, augurandoci che la società non vada a prendere ancora una volta un calciatore che non è in salute o che comunque non possa fare meglio di quelli già presenti in rosa. E’ da lodare, tuttavia, l’atteggiamento della Reggiana, che ha davvero combattuto e giocato meglio del Sassuolo, malgrado il punteggio. L’augurio è che a Cremona l’atteggiamento non cambi. Consapevoli che, se l’avversario fosse stato un po’ più alla portata dei Granata, l’incontro sarebbe stato senza dubbi vinto, bisogna smettere di criticare ferocemente senza essere onesti, perché questa squadra ha dato tutto e bisogna esserle grati.

Un’immagine del secondo tempo (Foto AC Reggiana)

Le pagelle

Bardi 7: Sul mancino di Thorstvedt realizza una parata clamorosa. Compie tantissime parate sensazionali ed evita che il Sassuolo dilaghi.

(Foto AC Reggiana)

Sampirisi 6,5: Ottima fase difensiva, sulla corsia di destra riesce a proporsi più volte, arrivando anche al traversone. Guida con leadership e si rivela ancora fondamentale.

(Foto AC Reggiana)

Meroni 5: Si fa sovrastare dal norvegese in occasione della rete neroverde. Disattento nell’azione del secondo gol avversario.

Lucchesi 5,5: Non commette particolari errori in fase difensiva, tuttavia si divora la chance dell’1-1 da due passi.

Libutti 6: Mette il fiato sul collo a Berardi e non gli concede mai grossi varchi. Molto bravo in fase di contenimento, lavora anche come centrocampista aggiunto quando la Reggiana è in possesso.

Marras 6: Partita un po’ diversa per lui rispetto al solito. Costretto a tornare spesso per dare manforte a Sampirisi, vede meno la porta, ma comunque guida qualche azione offensiva interessante.

(Foto AC Reggiana)

Portanova 7: Sarebbe bello avere in campo 11 calciatori con la sua stessa grinta. Lotta, conquista il pallone, si propone, sfreccia sulla fascia destra, va al tiro più volte… Prova davvero fantastica dell’ex Genoa, che esce dal campo spompato dopo aver dato tutto.

(Foto AC Reggiana)

Reinhart 6: Partecipa attivamente al gioco, imposta bene e disegna diverse traiettorie intressanti sui calci da fermo.

Sersanti 6,5: Trascina i compagni con diverse incursioni pericolose, intavolando delle intriganti azioni offensive. Mette grande personalità in quello che fa e non sbaglia praticamente mai. Da non sottovalutare, inoltre, il fatto che ha giocato per la maggior parte della gara con un giallo pesante sulle spalle.

(Foto AC Reggiana)

Vergara 6: Non gli viene concesso molto spazio, ma riesce comunque a combattere e a portare un po’ di scompiglio sulla sinistra.

Gondo 4,5: Dialoga bene con i compagni, ma sotto porta è indescrivibile. Si divora due gol e abbandona il campo dopo un’ora di gara.

Subentrati:

Pettinari 6,5: Entra in campo e va vicino più volte al gol, specialmente con quel mancino a rientrare sul secondo palo.

Girma 6: Buon ingresso in campo, aggiunge un po’ di qualità alle manovre offensive della Regia. A fine match tenta una conclusione rasoterra ambiziosa da fuori.

Vido s.v.

Urso s.v.

Maggio s.v.

Viali 6,5: Riesce a riflettere sulla squadra ciò che i tifosi volevano vedere: l’agonismo. La sua formazione combatte, crea più palle gol degli avversari e gioca meglio, tuttavia non riesce a trovare la rete. I cambi, soprattutto Pettinari, portano i loro frutti, tuttavia ancora non mi capacito di come Maggio o non entri, o scenda in campo agli sgoccioli del match (comincio a pensare che tra i due si siano incrinati i rapporti, ma mi auguro non sia così). Per il resto, come detto, lo spirito della sua squadra è quello giusto e a Cremona bisogna tornare a fare punti per allontanarsi dalla zona play-out.

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