La Reggiana torna a perdere il Derby del Secchia in casa dopo oltre 70 anni
14 min readGrandissima umiliazione per la Reggiana di Viali: il Derby del Secchia termina con un successo del Modena. Granata momentaneamente in vantaggio con Portanova nei primi giri di lancette, tuttavia la sua rete viene annullata dal VAR. I Canarini dunque reagiscono e trovano il vantaggio con Pedro Mendes, la cui rete si rivelerà decisiva per consegnare ai Canarini un successo all’interno delle mura nemiche che mancava da oltre 70 anni.
Tutti gli altri risultati e la classifica dopo questa giornata
Pisa 2-0 Bari
Sudtirol 2-2 Mantova
Frosinone 1-2 Sassuolo
Cesena 2-1 Cosenza
Sampdoria 0-0 Spezia
Palermo 1-2 Catanzaro
Cittadella 0-0 Cremonese
Brescia 0-0 Carrarese
Salernitana 1-2 Juve Stabia
La classifica dopo questa giornata:
Sassuolo 40 – Pisa 37 – Spezia 34 – Cremonese 25 – Cesena 25 – Juve Stabia 25 – Bari 24 – Catanzaro 23 – Palermo 21 – Modena 20 – Brescia 20 – Carrarese 20 – Mantova 19 – Reggiana 18 – Sampdoria 18 – Salernitana 17 – Cosenza 16 – Frosinone 16 – Sudtirol 14 – Cittadella 14 -.
“Troviamo una squadra con giocatori di grande qualità” – Le parole di Viali in sala stampa
Mister Viali è voluto tornare sulla recente vittoria contro i Grigiorossi, che ha dato la defibrillata di cui l’ambiente necessitava:“Con coraggio si può fare partita contro qualsiasi avversario in questo campionato e la partita di Cremona l’ha dimostrato”. Oltretutto, ha parlato del prossimo avversario dei Granata, ovvero il Modena di Mandelli, affermando che i suoi ragazzi affronteranno un undici con giocatori di grande qualità. L’auspicio, ovviamente, è quello di tornare a vedere una squadra competitiva e con lo spirito combattivo che si è visto nell’ultimo match. L’allenatore della Regia, dunque, ha commentato il cambio di passo avuto dai suoi calciatori:“Credo che nelle ultime partite sia cambiata la consapevolezza” . Tornando al derby, in tanti hanno parlato dei Canarini come una formazione in un momento complicato, dando anche uno sguardo alla graduatoria. Viali, però, non ha la minima intenzione di abbassare la guardia, anche perché ha detto esplicitamente:”La classifica, fino ad oggi, è veramente relativa”. Il successo, pertanto, potrebbe dare un grande slancio al vincitore, poiché entrambe le compagini sono reduci da un periodo non particolarmente brillante. Il mister della formazione che giocherà in casa in questo incontro, dunque, ha descritto così le due formazioni che si sfideranno al Giglio:“Due squadre in salute che stanno cercando il salto di qualità”.
4 partite senza perdere – Uno sguardo all’avversario
E’ molto particolare e delicato il momento in casa gialloblu, poiché l’esonero di Bisoli ha portato alla candidatura di Mandelli, decisione societaria che ha suscitato un po’ di sconforto all’interno della piazza. Questo per il semplice fatto che il nuovo mister non ha mai avuto un incarico tra i grandi. Tuttavia, le parole dell’attuale tecnico del Brescia dopo la gara contro lo Spezia, in seguito a 6 match senza trionfi, hanno portato la dirigenza, per forza di cose, ad allontanarlo -“Non sono più l’uomo adatto”, aveva affermato il mister nato a Porretta Terme -. Il nuovo condottiero dei Canarini, però, ha fatto capire che, malgrado l'”inesperienza”, sa davvero il fatto suo. Infatti non ha mai perso da quando guida l’undici gialloblu, anche se i tifosi avrebbero sicuramente voluto vedere la squadra fare il carico di punti in uno dei confronti con Cosenza, Mantova e Salernitana, da cui sono scaturiti appena 3 pareggi. Il momento del Modena, tuttavia, non si può certamente definire critico, poiché l’ultima sconfitta è ormai un lontano ricordo. Quest’undici, tra l’altro, può contare su una serie di pedine che potremmo definire irremovibili all’interno dello scacchiere del tecnico. Parliamo, ovviamente, in particolare del formidabile trequartista Palumbo – 60% di partecipazione alle reti gialloblu quest’anno – e Pedro Mendes, reduce da qualche acciacco fisico ma che l’anno scorso è arrivato in doppia cifra con il retrocesso Ascoli.
Le formazioni:
Reggiana: 4-1-4-1 per Viali. Nessuna novità in una difesa composta da Libutti, Meroni, Lucchesi e Fontanarosa. Nel cuore del campo spazio per Kabashi, che ritrova una molto attesa maglia da titolare, supportato da Sersanti e Portanova. Sulla fascia destra spazio per le sgommate di Marras, dalla parte opposta Vergara. Unica punta Pettinari, reduce dalla bella prova di Cremona.
Modena: 3-4-2-1, come anticipato, per i Canarini. Gagno in porta, retroguardia formata da Dellavalle, Cauz – ex del match – e Zaro. A destra Magnino, dalla parte opposta Cotali, al centro Gerli e Santoro. A supporto dell’unica punta Mendes Caso e Palumbo.
La partita
Cornice di pubblico meravigliosa allo Stadio Giglio, che si colora di granata e regala grande spettacolo. In tribuna, sotto una splendida raffigurazione di Piazza Prampolini, appare uno striscione con su scritto – tradotto dal dialetto -:”Per la tua gente e per la tua città… vincere”. La Curva Sud, invece, si riempie di bandiere bianche e granata; il messaggio è chiaro:”In campo e sui gradoni… combattiamo per questi colori”.
Via alla partita con il primo possesso che viene manovrato dai Canarini. Partenza arrembante dei Granata, che si fanno minacciosi dopo nemmeno due minuti. Marras offre un invitante pallone a Pettinari, che, spalle alla porta, riesce a resistere alla carica di Cauz e a servire Portanova. Quest’ultimo è bravo a sgusciare tra Dellavalle e Zaro e a trafiggere Gagno, stappando la gara. Peccato che si rivelerà una grande illusione, poiché il VAR annullerà la rete per un presunto precedente fallo di Marras ai danni di Zaro. Decisione a dir poco dubbia. E proprio l’ex esterno del Cosenza è bravo, poco più tardi, a conquistare un interessante calcio di punizione, subendo una scorrettezza da parte di Cotali. La battuta è del centrocampista che aveva trovato la rete del momentaneo vantaggio – poi purtroppo cancellata -, che, con un traversone piuttosto teso, trova la testa di Pettinari. Quest’ultimo, però, non riesce a centrare lo specchio della porta e spedisce alto. Al 10′ il direttore di gara inaugura il suo taccuino: punito Zaro per un intervento a gomito largo sul centravanti granata in casacca numero 23. Dopo 20 giri di lancette si iscrivono definitivamente alla gara gli ospiti, con un traversone tagliente di Cotali: Sersanti è ben posizionato e mette di testa in angolo. Dalla bandierina va Palumbo, che pennella una traiettoria insidiosa con il suo mancino. In seguito ad una doppia deviazione, Magnino abbozza la conclusione di mancino, ma centra Portanova. La sfera schizza, però, dalle parti di Pedro Mendes, che, di destro, spedisce alle spalle di Bardi, insaccando il vantaggio gialloblu.
Al minuto 27, Santoro sopprime una potenziale incursione del nominato poco fa Portanova e finisce sulla lista dei cattivi. Timida reazione della Regia, che negli istanti successivi riesce a strappare un giro dalla bandierina, ma non a graffiare. Dopo diversi giri di lancette in cui i padroni di casa tentano di imbastire un’azione offensiva realmente pericolosa, il Modena torna a piantare le tende nella metà campo avversaria, con il solito Palumbo che tenta di suggerire al centro, ma trova una deviazione, dunque ne scaturisce un giro dalla bandierina in favore dei Canarini. Da corner per poco non nasce il raddoppio dei gialloblu, con Zaro che sovrasta un disattento Lucchesi e scheggia la traversa con un’incornata. Allontana poi in acrobazia Marras, ma viene fischiato un fallo in attacco. Pochi minuti più tardi, una Reggiana troppo fragile si fa trovare impreparata su una ripartenza avversaria. L’azione è orchestrata ancora dal fantasista in maglia numero 10, che percorre tutto il corridoio centrale, poi premia un grande inserimento di Caso, sfuggito alle spalle di Kabashi. Quest’ultimo sterza, liberandosi di Meroni, poi va alla conclusione, ma spedisce incredibilmente alto, fallendo miserabilmente la palla del raddoppio. Ma la squadra di casa sta subendo troppo. Sicuramente è da apprezzare la volontà di cercare il pareggio, tuttavia il Modena sta penetrando con troppa facilità, agevolato da una retroguardia parecchio scricchiolante. Prosegue l’assolo ospite, con Santoro che si accentra dalla sinistra e scocca la conclusione, potente e a rientrare sul secondo palo. Per fortuna dei Granata, la traiettoria si esaurisce a lato di un soffio, ma che brivido per Bardi! Si è completamente spenta la squadra di Viali e ciò è inammissibile. Continua a scorrere il tempo sul cronometro del direttore di gara ed ecco la segnalazione del recupero: 60 secondi supplementari. Nulla di interessante accade in questo extra-time, dunque le formazioni si dirigono negli spogliatoi con la banda di Mandelli in vantaggio. Buoni primi 15 minuti dei Granata, peccato che la rete di Mendes abbia avuto un effetto davvero pesante sotto il piano psicologico. La Regia, infatti, ha smesso di creare e ha iniziato a subire troppo, tanto da rischiare di incassare anche il raddoppio dei Canarini. Atteggiamento che non è stato, finora, quello adatto per un derby. Unica nota positiva di un primo tempo disastroso un pubblico che non ha accusato assolutamente la rete dello svantaggio e ha continuato a supportare un undici ferocemente criticabile.
Il secondo tempo prende il via con i Granata che danno il primo calcio al pallone. Nonostante il risultato, Viali decide di non apportare ancora alcuna modifica al suo undici. Subito aggressivi i padroni di casa, che fanno ruggire la Curva Sud conquistando un giro dalla bandierina in meno di 60 secondi dal fischio d’inizio della ripresa. Sugli sviluppi di questo corner, i Granata tentano di realizzare uno schema, ma il risultato finale è qualcosa di terrificante. Ma i padroni di casa rimangono lì: traiettoria uscente dal raffinato mancino di Kabashi, ma la sfera viene rigettata al limite dell’area di rigore. La raccoglie Marras, che manda al bar Palumbo con una finta di tiro, poi sfodera la conclusione, centrando però Meroni. Dopo la deviazione di quest’ultimo, tuttavia, la sfera centra la sagoma di Cauz, con i Granata che recriminano un calcio di rigore per un presunto tocco di mano – l’arto sembrerebbe attaccato al corpo -. Tenta poi di allontanare la retroguardia canarina, ma Sersanti, di testa, rispedisce nella zona calda, cercando Lucchesi: l’ex difensore granata si intromette, tamponando il numero 44 e schermando il suo tentativo di trafiggere Gagno da posizione ravvicinata. Sale, tuttavia, la bandierina dell’assistente. Prova a piantare le radici attorno alla porta avversaria la banda di Viali, che poco dopo guadagna una nuova chance dalla bandierina, ma la battuta è nuovamente abominevole. Tuttavia, negli istanti successivi, è scaltro Pettinari ad ottenere un altro calcio d’angolo. Il traversone è all’altezza del primo palo, con Portanova che prolunga sul secondo. L’estremo difensore gialloblu è bravo a smanacciare, anticipando il nominato un attimo fa Pettinari, che, peraltro, commette fallo. Buon avvio di secondo tempo da parte dei padroni di casa, ma manca ancora qualcosa per pensare di poter impensierire Gagno. I tiri da fuori, finora, sono stati davvero pochi e potrebbero essere un ingrediente importante per arrivare a ristabilire l’equilibrio. Al tramonto del minuto 57 il tecnico della Regia effettua una sostituzione: Vido prende il posto di Vergara. Davvero strana la decisione di richiamare in panchina il gioiellino di proprietà del Napoli. E sorge spontanea una domanda: oggi giocherà Maggio? O torneremo ad assistere alla solita telenovela? Nel frattempo, proprio il centravanti in maglia numero 10 appena entrato in campo ha subito una grossa palla gol. C’è un calcio di punizione interessante sull’out di sinistra, da cui i Granata potrebbero cogliere impreparato il Modena, visto che i centimetri non mancano. Il traversone è congegnato dal solito Kabashi, che, come anticipato, trova la testa di Vido, con un servizio sul primo palo. E’ bravissimo, però, l’estremo difensore dei Canarini a prolungare in angolo e a cancellare il potenziale gol del pareggio avversario. L’azione su corner termina con un sinistro di Marras, in seguito ad un pallone spedito nella zona calda dal regista albanese della Regia e sputato dalla retroguardia ospite, che finisce però alle stelle. Pochi istanti più tardi, tuttavia, sale in cattedra Palumbo, che sgattaiola sul binario di destra, poi suggerisce al centro, ma il suo traversone è respinto. Ci prova una seconda volta, ma nessun compagno riesce a spedire in fondo al sacco. Ripropone poi al centro Santoro, ma Meroni allontana. Non è ancora tramontata, tuttavia, l’azione offensiva canarina, poiché Magnino offre di testa all’ex Ternana da cui era partita la manovra ospite, che premia una sovrapposizione di Gerli. Il cross di quest’ultimo è perfetto per il nominato un attimo fa Santoro, che riceve sul secondo palo e prova a superare Bardi con un piazzato rasoterra, ma Meroni si oppone in qualche modo, con la sfera che centra poi anche la sagoma di Libutti. Il pallone torna, però, tra i piedi dell’ex Perugia, ma è ancora una volta formidabile l’ex difensore del Cosenza, che respinge. Ci prova poi un’ultima volta il centrocampista dei Canarini, ma non trova la porta e spedisce a lato e non di poco. Che rischio per i padroni di casa! 6 minuti dopo lo scoccare dell’ora di gara prova ad intavolare una nuova azione offensiva la Reggiana, con un traversone rasoterra di Sersanti, sporcato in corner da Gerli. Cross di Kabashi. Ancora una volta un regalo agli avversari. Traiettoria lenta e morbida, facile preda dei guantoni di Gagno. Continua a premere la banda di Viali: Vido ramifica un’azione offensiva interessante, trovando sulla sinistra Portanova, che, con un tocco elegante, serve Pettinari, il quale, però, si impappina e perde l’attimo giusto per tirare. La conclusione arriva, infatti, da posizione ormai troppo defilata, con Cauz che si oppone. Pochi secondi in seguito, è ancora l’ex centravanti del Benevento a rendersi pericoloso: Marras suggerisce al centro con il mancino e il bomber granata, di testa, indirizza verso la porta, spedendo alto sopra la traversa, seppur non di molto. Il buon momento dei padroni di casa allarma Mandelli, che dunque decide di inserire nuova linfa: dentro Idrissi e Duca, fuori Cotali e Caso. L’allenatore della Reggiana, invece, decide di aggiungere un po’ di fantasia al suo reparto offensivo: Girma prende il posto di Kabashi, mentre Fiamozzi rileva Fontanarosa. A 20 dalla segnalazione dei minuti di recupero, c’è un’incomprensione tra Lucchesi e Portanova. Ne trae profitto Mendes, che prende la mira ed esplode un colpo violentissimo dalla distanza, fortunatamente centrale. Bardi respinge con un intervento monumentale e tiene a galla i Granata, che hanno sempre meno tempo per rimettere in piedi questa gara. Cambio per i Gialloblu al 73′: Gerli passa il testimone a Battistella. Pochi istanti più tardi ecco che la lista dei cattivi si allunga: l’ex terzino dell’Empoli ferma con le maniere forti un’azione individuale di Duca, finendo sulla lista dei cattivi. Sul punto di battuta c’è Palumbo, che abbozza un tiro-cross, ma Bardi allontana dando un cazzotto alla sfera. Al minuto 76 prende iniziativa Marras, che si accentra, poi sperimenta la conclusione di mancino da fuori, la quale sarebbe terminata probabilmente a lato. Il suo tiro, tuttavia, centra in pieno Pettinari, che devia e, involontariamente, per poco non beffa un già distesosi Gagno. Purtroppo, però, la corsa del pallone si spegne a lato di pochissimo. Nuovo sussulto dei padroni di casa dopo 82 giri di lancette. Girma trova, con un bel suggerimento, Pettinari, che fa filtrare per Lucchesi – ormai nelle vesti di attaccante aggiunto -, il quale offre a Portanova, che trasmette per Marras. L’esterno destro granata, troppo frettolosamente, va alla conclusione, ignorando altre soluzioni, ma la sfera termina abbondantemente distante dal bersaglio. Negli istanti successivi è bravo il centravanti della Regia a conquistare un calcio di punizione, subendo fallo da Santoro. Viali capisce che è arrivato il momento di aggiungere un saltatore: esce tra gli applausi Libutti, dentro Gondo. La battuta è affidata a Fiamozzi, ma i padroni di casa non riescono a rendersi pericolosi. A 4 giri di lancette dalla segnalazione del recupero Mandelli si gioca due carte importanti per salvaguardare il risultato: abbandonano il terreno di gioco Mendes e Magnino, dentro Gliozzi e Caldara. Poco più tardi Battistella opta per la mossa del tappeto e stende Lucchesi: cartellino giallo. Passa inesorabile il tempo e lo spartito non cambia: la Reggiana ronza attorno alla porta di Gagno, ma non affonda il colpo. Entriamo nel recupero: 5 giri di lancette. All’alba di questo extra-time ci riprovano i padroni di casa, con Girma che pesca in area di rigore Gondo, il cui controllo è un po’ macchinoso e non gli permette di andare al tiro. Libera il Modena. Al 92′ Gondo prende posizione con il gomito largo su Zaro: cartellino giallo – discutibile decisione arbitrale – per l’ivoriano. Nel finale, per evitare una potenziale ripartenza avversaria, Gliozzi spende il giallo stendendo Marras. Prova il tutto per tutto con le ultime energie rimaste la banda di Viali, ma niente da fare. Cala il sipario. Delusione enorme per i Granata, che escono dal Giglio sconfitti. Il Modena non vinceva a Reggio Emilia da oltre 70 anni.
Considerazioni sparse
2 vittorie dal 31 agosto ad oggi. 2 successi in 14 partite. Match più importante della stagione fallito. Tuttavia, visto che la Reggiana non è in zona play-out, nessuno se la sente di criticare. La verità è che questa squadra, in 14 incontri, ha giocato con agonismo soltanto 3 volte: contro Cesena, Cremonese e Sassuolo. Anche in questa gara, la fame che ci si aspettava si è vista per i primi due minuti; per i restanti 43 del primo tempo il Modena ha dominato, segnato e rischiato di raddoppiare. Nella ripresa, sicuramente, è stato creato di più, ma i tiri da fuori sono rari, i calci piazzati vengono tutti sprecati e le vere palle gol sono un miraggio. E’ mancata quella cattiveria che bisogna avere per vincere le partite ad ogni costo. Non è questo l’atteggiamento giusto per giocare un derby. Serve voglia di rappresentare la maglia e di onorarla e oggi di calciatori disposti a fare ciò vedo soltanto Bardi, Sampirisi, Rozzio, Libutti, Kabashi – malgrado tanti errori -, Portanova, Marras e Sersanti. Non è possibile scendere in campo in una partita così importante e subire per la maggior parte del primo tempo, smettendo completamente di giocare per 40 giri di lancette. Oltretutto, anche quando si provava a creare qualcosa, poi si subiva in contropiede, perché il Modena aveva troppi spazi per penetrare una retroguardia fragile. Viali non è stato capace, in 14 partite di fila, di defibrillare una squadra che non sembra affamata e che crea troppe poche palle gol e sperpera quel poco che ha a disposizione. Inoltre, è veramente una vergogna il fatto che il giocatore più tecnico e dinamico che hai a disposizione non giochi nemmeno un minuto. C’era bisogno di pareggiare, ma il mister ha preferito mettere dentro Vido, calciatore che, tolto il gol di Cremona, non è mai stato al centro del progetto, e Girma e Gondo, che hanno fatto solo danni. Mai Maggio. Mai il talento più interessante che si era intravisto a inizio campionato, che ti ha fatto vincere con il Brescia. Non parlerò di statistiche, tattica o altro stavolta, perché per una volta vorrei sottolineare il fatto che questa squadra non sta giocando con il cuore e con la grinta giusta per vincere le partite ed è arrivato il momento di svegliarsi, poiché ha già fallito 4 scontri salvezza e per oltre un mese non ha mai conquistato i 3 punti. Ma tutto ciò viene mascherato da una classifica cortissima che ci vede momentaneamente fuori dai play-out. Non si può andare avanti così. Il Modena non vinceva al Giglio da 74 anni: ciò dovrebbe bastare alla squadra per capire la bassezza raggiunta.
Le pagelle
Bardi 6,5: Nulla può sul gol di Pedro Mendes. Si rivela fondamentale, perché evita più volte il raddoppio canarino e tiene i Granata a galla fino a fine partita.
(Foto AC Reggiana)
Libutti 6: Attento, garantisce una buona guardia e disputa la solita partita ordinata e priva di grandi sbavature.
(Foto AC Reggiana)
Meroni 6: Fase difensiva priva di grandi errori, tuttavia si fa saltare da Caso nel primo tempo, con il Modena che per poco non sigla il bis.
Lucchesi 6: Si fa anticipare da Zaro su calcio d’angolo da cui deriva la traversa canarina, ma gioca come centravanti aggiunto per buona parte di gara e disputa una discreta partita.
Fontanarosa 5: Molto timido e indeciso in troppe occasioni. Si fa saltare facilmente e non si propone quasi mai sulla sinistra per accompagnare la manovra.
Marras 6: Una delle poche note positive. Porta scompiglio con diverse azioni individuali pericolose. Da un suo sinistro deviato da Pettinari non scaturisce, per poco, la rete del pari.
Sersanti 6: Leggermente meno nel vivo del gioco in questa partita, riesce comunque ad essere partecipe in più azioni granata.
Kabashi 5: Batte malissimo diversi calci piazzati ed è troppo lento con il pallone tra i piedi.
Portanova 6: Uno dei più battaglieri assieme a Marras. Trova il gol in apertura – annullato poco più tardi -, ma poi si spegne.
Vergara 5: Non riesce a brillare. Il suo dinamismo non crea problemi alla retroguardia gialloblu.
Pettinari 5,5: Buon lavoro spalle alla porta e ogni tanto prova ad impensierire Gagno di testa, ma non crea mai grandi problemi.
Vido 5: Mai pericoloso, tocca pochi palloni.
Girma 4,5: Entra in campo e non capisce che l’obiettivo è pareggiare, non cercare delle giocate individuali inutili. Perde in maniera sciocca diversi palloni.
Fiamozzi 5,5: Si fa ammonire da appena entrato, per il resto non disputa una brutta gara.
Gondo s.v.
Viali 4,5: Schiera la miglior formazione a sua disposizione, peccato che questa regali praticamente un tempo al Modena. Nella ripresa i cambi non portano alcun frutto. L’unica sostituzione che si sarebbe voluta vedere, per l’ennesima volta, è rimandata alla prossima gara. 2 vittorie in 14 partite.