Cerri gela la Reggiana dal dischetto all’ultimo respiro: la Salernitana vince 2-1 all’Arechi
16 min readCerri punisce due volte la Reggiana: prima con un colpo di testa, poi con un calcio di rigore tirato in maniera impeccabile a recupero inoltrato. La banda di Guidetti – squalificato Viali – torna a casa delusa, dopo essersi anche portata in vantaggio nonostante l’inferiorità numerica dettata da un cartellino rosso rimediato da Ignacchiti.
Lo stadio
Opportuno partire dicendo che acquistare i biglietti non è stato particolarmente semplice. Ha fatto scalpore, infatti, la vendita dei ticket per i sostenitori di casa a prezzi bassissimi – 4€ per entrare nella curva di casa -, tuttavia la distribuzione per gli ospiti ha avuto diversi problemi. Sono stati messi a disposizione, inizialmente, pochissimi titoli di ingresso – nemmeno 300 -, che sono stati consumati in nemmeno due giorni. Si è deciso, dunque, di aumentare la capienza, così si è arrivati a poco più di 400. Per quasi un giorno, quindi, non è stato possibile acquistare il biglietto per il settore ospiti e non si avevano nemmeno notizie su quali sarebbero potute essere le nuove disposizioni. Parlando dell’impianto, la sua posizione non è il massimo, poiché è veramente in mezzo al nulla, fuori dalla città. Tra l’altro, seppur la struttura abbia subito una ristrutturazione nel 2019, è evidente come questa debba essere sistemata, o quantomeno ritoccata. Lo stadio, infatti, è relativamente ‘giovane’ – inaugurato negli anni ’80 -, ma l’impressione, da fuori, è che sia molto più vecchio. All’entrata ci sono appena due tornelli, dunque è inevitabile la coda prima di entrare. Una volta presa posizione tra i gradoni, però, l’impatto è davvero notevole, poiché si percepisce subito quanto sia calda Salerno come piazza, con tutta la magnificenza della curva dei tifosi campani. In televisione, magari, la percezione che si ha è un po’ diversa, poiché sembra più largo effettivamente, tuttavia, come detto, l’Arechi ha un bell’effetto su chi lo visita per la prima volta. Lo spicchio destinato ai sostenitori ospiti, però, è in condizioni non proprio ottimali. Diviso in tre piani, la parte inferiore è inspiegabilmente frazionata, a sua volta, in due parti, con i tifosi granata che si sono disposti più a destra. I seggiolini sono in pessime condizioni, visto che scricchiolano parecchio – alcuni per poco non vengono via -. Di positivo, però, rimane la vicinanza al campo, poiché il settore è separato dal rettangolo verde solamente da un piccolo fossato, dunque si può vedere la partita da vicino. Purtroppo, il discorso che si fa è sempre il solito: questo impianto potrebbe essere davvero fantastico, ma merita assolutamente un restauro, così come tanti altri stadi del nostro Paese.
“La Salernitana è una squadra in evoluzione: dovremo essere molto lucidi” – Le parole di Viali in sala stampa
A distanza di qualche giorno, mister Viali è voluto tornare a parlare della sfida contro il Bari della settimana scorsa, costatagli, peraltro, una squalifica. “Ci sono stati momenti in cui la squadra sarebbe potuta andare in difficoltà, invece si è esaltata”, ha spiegato il tecnico, che ha poi aggiunto:”Portiamo dietro la lucidità con cui abbiamo combattuto dopo l’espulsione di Lucchesi”. Il condottiero granata ha aggiunto successivamente che non ama parlare di calciomercato prima delle partite, tuttavia ha speso due parole per presentare Sosa e Kumi, due prospetti interessanti arrivati rispettivamente da Bologna e Sassuolo. “Si sono aggiunti due calciatori in dei reparti in cui avevamo qualche limite numerico”, ha detto il mister dell’undici della Città del Tricolore. All’ex allenatore del Cosenza è stato poi chiesto di introdurre la gara e la descrizione è stata davvero interessante. Viali, infatti, ha affermato:”Ci saranno un po’ di incognite. La Salernitana ha fatto una sola gara con il nuovo allenatore e con qualche giocatore nuovo”, scendendo poi nel dettaglio:”E’ una squadra in evoluzione, con un allenatore che, pian piano, porterà le sue scelte tattiche”. Il timoniere della Regia ha poi proseguito la sua presentazione dell’incontro sottolineando come l’ambiente potrebbe essere davvero incisivo, visto che Salerno è una piazza caldissima e, tra l’altro, i biglietti sono stati praticamente regalati ai sostenitori di casa, viste le acque poco sicure in cui sta viaggiando la società campana, che avevano portato un po’ di disaffezione. Non si accetta, ad ogni modo, nessun alibi:”Dovremo essere molto lucidi”, sono state le parole pronunciate da Viali. Purtroppo, però, la lista degli indisponibili, in questi giorni, si è allungata con il nome di Pettinari, alle prese con un problema alla caviglia. Proseguono i percorsi riabilitativi di Girma e Rozzio, con il primo citato che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo. Un altro che non potrà prendere parte al match sarà, inoltre, lo stesso Viali, che ha rimediato un cartellino rosso nell’ultima partita. A sostituirlo sarà il suo vice Guidetti, che lo stesso ex mister del Cosenza ha lodato. “Abbiamo una filosofia comune. Lavoriamo assieme da tanti anni, ci conosciamo da molto. È una sinergia netta, quindi non mi sono posto alcun problema”, ha detto.
Un viaggio verso l’ignoto – Uno sguardo all’avversario
La Reggiana vuole allungare la striscia di risultati utili e, dopo lo 0-0 dell’ultima gara in casa, sfida la Salernitana, che ha recentemente subito una rivoluzione tecnica. La compagine campana, infatti, dopo oltre un mese senza trionfi – ultimo risalente a dicembre, contro la Carrarese -, il club ha deciso di licenziare mister Colantuono, affidando la prima squadra a Roberto Breda. Quest’ultimo ha esordito contro il Sassuolo, perdendo 1-2, mettendo tuttavia in mostra una grande prova, poiché i suoi ragazzi non hanno certamente sfigurato, arrivando a concludere più volte dei Neroverdi. E sarà vero che questa compagine è ultima in graduatoria, nonostante a inizio campionato ci si aspettasse che potesse competere quantomeno per i play-off, tuttavia l’organico non è niente male. Tolti il portiere Sepe e il centrale difensivo Ferrari, nessuno dei calciatori apparsi nell’undici iniziale – modulo 3-5-2 – dell’ultimo match aveva più di 28 anni. Tanti talenti, dunque, come i 2004 Ruggeri e Amatucci, ma anche il 2001 Njoh, senza dimenticarsi Maggiore, ex Spezia che ha militato persino in Serie A. Parlando dell’attacco, invece, si riponeva inizialmente molta fiducia in Simy e Verde, tuttavia questi non timbrano il cartellino proprio dalla gara contro la Carrarese citata prima. Per questa ragione, la società ha deciso di ingaggiare due bomber niente male: Raimondo, talento giovanissimo che, nell’ultima stagione, ha sfiorato la doppia cifra con la Ternana, e Alberto Cerri, centravanti da 90 presenze in massima categoria. Inoltre, la Salernitana si è aggiudicata, negli ultimi giorni, Lochoshvili, difensore di 26 anni proveniente dalla Cremonese. Per la Reggiana, dunque, i riferimenti saranno pochissimi. Le uniche certezze sono che i campani stanno trovando, pian piano, la quadra, e che, oltre a quanto già detto, la piazza sta tornando a sostenere la propria squadra, dopo aver manifestato i propri malumori, in seguito a dei risultati negativi che presto potrebbero convertirsi in positivi. La squadra della Città del Tricolore dovrà ripartire, dunque, dalle ultime ottime prove, in cui si è vista una formazione motivata, che, oltre a non prendere gol per più di 180 minuti, ha creato parecchie palle gol.
Le formazioni
Salernitana: 3-5-2 per Breda. Sepe tra i pali, in difesa Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili. Gli esterni sono Stojanovic e Njoh, mentre l’impostazione è affidata al solito Amatucci, sostenuto da Reine-Adelaide e Tongya. Coppia d’attacco costituita da Raimondo e Cerri.
Reggiana: Granata guidati, come detto, da Guidetti, vista la squalifica rimediata da Viali, tuttavia lo scacchiere rimane, ovviamente, il 4-3-3. Ridisegnata la difesa vista l’espulsione di Lucchesi nell’ultima partita: I due terzini sono Fiamozzi e Libutti, mentre i centrali Sampirisi e Meroni. Il regista è il solito Rienhart, coadiuvato da Sersanti e Ignacchiti. Il tridente offensivo è formato da Vergara, Gondo e Portanova.
(Foto AC Reggiana)
La partita
Il match comincia con il primo possesso che viene gestito dai padroni di casa. Bella cornice di pubblico all’Arechi, che torna a riempirsi dopo parecchio tempo e ruggisce dopo nemmeno un minuto, in seguito ad un corner strappato da Cerri. Il traversone è delineato da Njoh ed è perfetto per l’incornata di Ferrari, che però viene deviata da Sersanti, con la sfera che termina tra i guanti di Bardi. Il primo sussulto da parte degli ospiti arriva pochi giri di lancette più tardi, quando Ignacchiti conquista un calcio di punizione dopo essere stato messo giù da Reine-Adelaide. La posizione è piuttosto centrale, tuttavia la distanza dal bersaglio è notevole. E’ una mattonella interessante, però, per il destro ambizioso di Portanova, che sfodera una conclusione molto potente, ma priva di angolazione. Nonostante ciò, Sepe per poco non si fa sorprendere e, con un gesto tecnico rivedibile, si rifugia in corner. L’estremo difensore granata riesce a farsi perdonare facendo sua la sfera sul traversone proveniente dalla bandierina. Al minuto 11 arriva puntuale la risposta dei padroni di casa: Cerri dialoga bene con Reine-Adelaide, poi sfodera una botta da fuori area anche abbastanza potente, ma che non desta problemi all’attento Bardi. Prova, però, a piantare le tende nella metà campo avversaria la formazione ospiti: Lochoshvili tenta di insinuarsi nell’area di rigore avversaria con un bell’assolo, ma perde l’equilibrio in seguito ad un contatto con Reinhart. Sembra – e l’arbitro condivide quest’opinione – troppo poco per assegnare un penalty alla compagine di Breda. I ragazzi di Guidetti provano a riaffacciarsi dalle parti di Sepe negli istanti seguenti, sfruttando un calcio piazzato. Progetta il traversone Vergara, che imbecca Sampirisi: la sfera si spegne a lato di poco, senza, però, impensierire l’estremo difensore avversario. Al 14′ è un altro calciatore della formazione proveniente dallo Stadio Giglio a salire in cattedra: Sersanti abbozza una conclusione particolarmente velenosa dalla distanza, ma questa si esaurisce dopo aver sorvolato di pochissimo la traversa. Da sottolineare, tuttavia, il fatto che la compagine proveniente dallo Stadio Giglio, dopo aver concesso qualcosa in questa fase di avvio, sta prendendo le distanze dalla Salernitana – questo non è di certo il primo squillo da parte degli ospiti -. La Reggiana, tra l’altro, prova nuovamente a sbottonare l’incontro una manciata di giri di lancette più tardi. Vergara battaglia in mezzo al campo e riesce a riconquistare il pallone, offrendolo poi a Portanova. Quest’ultimo vede Sepe fuori dai pali e, cercando di imitare quanto fatto da Maggio a Mantova, prova a coglierlo di sorpresa da distanza considerevole, ma non riesce a centrare il bersaglio. Il talento di proprietà del Napoli nominato un attimo fa, pochi istanti in seguito, è bravo a disorientare Ruggeri con le sue danze sul pallone, per poi proporre al centro. L’ex estremo difensore del Pavma, che oggi sembra avere una saponetta tra i guanti, non riesce a bloccare la sfera, apparecchiando la tavola per la conclusione di Reinhart. L’argentino, però, spedisce clamorosamente alto. Si sgretola così un’altra opportunità importante. Prosegue, tuttavia, l’assolo granata, con Gondo che decide di esplodere un colpo dalla distanza al 28′, ma il portiere della compagine campana riesce ad assorbire la sfera dopo una deviazione che gli rende la pratica più agevole. Superata la mezz’ora, i padroni di casa vanno ad un passo dal vantaggio. La squadra ospite riesce ad allontanare di testa su calcio d’angolo, tuttavia la sfera diventa buona per Tongya, che la addomestica e pennella una conclusione a rientrare sul palo lontano, centrando però la traversa! Ad un passo dal vantaggio la Salernitana! Clamorosa traiettoria dipinta dal numero 7, che qui è andato ad un passo dal siglare la rete del vantaggio. Dopo 36 giri di lancette dall’inizio della gara, Reinhart interviene in modo piuttosto deciso su Amatucci: l’arbitro assegna un calcio di punizione e ammonisce il regista argentino. Un’altra entrata particolarmente ruvida è quella, nei minuti successivi, di Cerri, che abbatte Ignacchiti intervenendo con il piede a martello. Il direttore di gara estrae un cartellino giallo, tra le lamentele dei ragazzi di Guidetti, che chiedevano qualcosa di più e non avevano tutti i torti forse. E proprio il centravanti arrivato dal Como negli scorsi giorni, negli attimi successivi, prova a sorprendere Bardi con un colpo di testa, dopo aver recapitato un bel traversone di Stojanovic, ma manda alto. La stessa sorte trova un’incornata di Lochoshvili poco dopo. Tramonta senza recupero la prima frazione di gioco. Partita ancora serrata sul risultato di partenza, tuttavia lo spettacolo finora è stato piuttosto piacevole. Non sono mancate le occasioni né da una parte né dall’altra, con la Reggiana che avrebbe potuto rompere il ghiaccio con quel tiro di Reinhart, dopo la respinta incerta di Sepe, ma anche i padroni di casa, soprattutto con quel destro di Tongya, hanno sfiorato l’1-0 più volte. Rimane qualche dubbio, però, sulla sanzione ricevuta dal centravanti della Salernitana: l’espulsione non sarebbe stata propriamente un’eresia, visto che il piede era a martello, come detto.
La seconda metà di partita prende il via con una novità di formazione per quanto riguarda la compagine ospite: Gondo, dopo un primo tempo anonimo, passa il testimone a Vido. La ripresa impiega pochissimo tempo a farsi ripida, purtroppo. Al 50′, Ignacchiti interviene in scivolata su Cerri e il suo nome si aggiunge alla lista dei cattivi. Dopo aver analizzato l’accaduto al VAR, però, il direttore di gara trasforma il giallo in espulsione. Rimangono in 10 gli ospiti. E adesso il copione potrebbe cambiare. Sugli sviluppi del calcio da fermo, Tongya abbatte Vido al limite dell’area della Regia e viene sanzionato. Tanto tempo perso in questa fase di avvio, che già ci fa prevedere un recupero cospicuo. Dopo 55 giri di lancette, il nuovo bomber della squadra di casa, che aveva timbrato il cartellino anche contro il Sassuolo, trafigge, in seguito ad una verticalizzazione di Ruggeri, l’estremo difensore avversario sul primo palo. Sale, però, la bandierina dell’assistente: posizione assolutamente irregolare. All’ora di partita Portanova tenta di fare filtrare un pallone per Vido, ma trova l’opposizione di Ruggeri. L’ex centrocampista del Genoa commette poi una sciocchezza e, in preda alla frustrazione, trattiene per la maglia proprio il numero 13, rimediando il cartellino. Negli istanti successivi, la Salernitana torna a ronzare dalle parti di Bardi, utilizzando il corridoio centrale: Ferrari verticalizza per Cerri, che chiude una bella triangolazione con Reine-Adelaide, poi sprigiona la botta, ma trova l’opposizione di Sampirisi. La sfera diventa poi buona per Raimondo, ma questo centra la sagoma di Fiamozzi, che, però, nel tentativo di allontanare, restituisce all’ex Como, il quale, fortunatamente, si allunga troppo il pallone, facendoselo soffiare. Dopo aver sofferto per qualche minuto, la squadra ospite trova la scintilla che le serviva al 61′. In seguito ad un bel recupero di Sersanti, Vergara mette il piede sull’acceleratore e, partendo dalla sua metà campo, percorre tutto il binario di destra, con una percussione quasi coast to coast. Dopo un paio di finte con cui disorienta Lochoshvili, disegna uno splendido traversone, con cui trova, sul secondo palo, Portanova, che scheggia clamorosamente la traversa di testa. Ci pensa poi Vido a spingere in fondo al sacco, spezzando l’equilibrio all’Arechi! Reggiana in vantaggio nonostante l’inferiorità numerica! Letale il contropiede realizzato dai ragazzi di Guidetti, che qui hanno intavolato un’azione meravigliosa, grazie, soprattutto, ad una discesa splendida del gioiellino di proprietà del Napoli. Da ammirare, inoltre, il suo cross calibrato al millimetro per l’incornata dell’ex Genoa.
La gioia di Vido (foto AC Reggiana)
Adotta subito delle contromisure Breda, che vuole riportare in carreggiata i suoi ragazzi: abbandonano il rettangolo verde Raimondo e Reine-Adelaide, dentro Braaf e Caligara. E proprio quest’ultimo, al minuto 68, tenta di gelare Bardi sul primo palo con una conclusione di mancino da fuori, ma questa si smaterializza a lato. Subito dopo, il tecnico della Salernitana opta per un altro cambio: Verde rileva Tongya. Dopo qualche minuto in cui la Reggiana è stata costretta a rimanere rintanata nella propria metà campo, Guidetti si gioca due carte interessanti: esordio in maglia granata per il nuovo arrivato Kumi, che rileva uno sfinito Portanova; lo stesso fa Marras con Vergara. Sostituzione anche per i campani: Bronn prende il posto di Lochoshvili. E proprio l’esterno destro approdato a Reggio Emilia dal Sassuolo in questi giorni è costretto a spendere un cartellino dopo nemmeno 3 minuti dal suo ingresso in campo, interrompendo una possibile sgasata di Amatucci con le maniere forti. Sul punto di battuta c’è Verde, che, con il suo mancino raffinato, mette un pallone delizioso in area di rigore. Cerri ne approfitta e, con un colpo di testa, insacca il pareggio campano, spedendo la sfera alla destra di Bardi, che qui non può nulla. I giocatori della Reggiana ripongono poi le loro speranze in un prolungato check in sala VAR, ma, purtroppo, la rete viene convalidata. Crolla così il fortino della formazione proveniente dalla Città del Tricolore.
Corre ai ripari, in un Arechi davvero infuocato dopo il pareggio, mister Guidetti, che ora vuole salvaguardare il pareggio chiaramente: Sosa entra al posto di Fiamozzi. Si lancia ovviamente alla ricerca del vantaggio la squadra di casa, che, a meno di 10 giri di lancette dall’inizio del recupero, ha subito una grande chance. Amatucci ramifica una manovra offensiva, trovando sulla sinistra Braaf. Quest’ultimo si accentra, poi scocca il tiro, ma colpisce Reinhart, tuttavia la sfera torna dalle sue parti, dunque l’ex Udinese ci riprova, stavolta con il mancino, ma Sosa smorza il suo tentativo, poi Bardi fa suo il pallone. All’83’ Kumi fa intravedere qualche sprazzo del suo bagaglio tecnico, con una sua iniziativa interessante che viene interrotta da Caligara: giallo inevitabile. Negli istanti successivi, torna a premere la Salernitana: Cerri sfida Sampirisi e si intrufola in area di rigore, ma non riesce a ritagliarsi lo spazio per il tiro, quindi invita Stojanovic ad andare alla conclusione, ma il pallone termina in curva. Al minuto 87 Sersanti prova ad alimentare un’altra azione offensiva in contropiede, trasmettendo a Vido. Il centravanti della Regia avanza palla al piede, poi chiude l’uno-due con l’ex Lecco, il quale arriva sulla sfera senza avere più birra in corpo, in seguito all’ennesimo scatto da centometrista. La sua conclusione termina sul fondo, ma qui va apprezzata la cavalcata del tuttofare granata, che, nonostante la stanchezza, si è fatto tutto il campo imperterrito. La squadra di Breda fatica a trovare tracce interne, visto che la Reggiana è compatta, dunque Bronn prova il tiro dalla lunga distanza, non centrando per poco l’incrocio dei pali alla destra dell’estremo difensore della Regia. A nemmeno 60 secondi dalla segnalazione dei minuti di recupero, Reinhart lascia il campo stanchissimo: spazio per Kabashi in questo finale. Dopo una conclusione ambiziosa da fuori di Caligara, terminata a lato, ecco l’annuncio dell’extra-time: 8 giri di lancette. Un’eternità. Al 93′ ha un’occasione da balla bandierina la formazione di casa, ma l’undici proveniente dalla Città del Tricolore riesce a liberare. Prosegue l’assedio campano, con Cerri che, da dentro l’area piccola, manda alto di testa dopo un cross davvero invitante. L’attaccante della Salernitana, però, aveva sovrastato Sampirisi in modo irregolare: fallo in attacco. Al minuto 97 Verde scodella un pallone pericoloso in area di rigore, ma Kabashi è ben posizionato e interviene di testa. La sfera giunge dalle parti di Vido, che, però, la manca clamorosamente. Ferrari tenta di avventarsi su di essa, ma l’attaccante della Regia, provando nuovamente ad allontanare, colpisce il giocatore della Salernitana: rigore per i padroni di casa dopo 98 giri di lancette. Dal dischetto va Cerri, che calcia rasoterra alla sua sinistra, spiazzando Bardi e firmando il 2-1 campano. Doccia gelata per la formazione proveniente dallo Stadio Giglio, a cui va, però, riconosciuto il coraggio con cui ha lottato fino all’ultimo istante, disputando una partita davvero niente male, considerando anche l’inferiorità numerica.
Considerazioni sparse
E’ incredibile come le decisioni arbitrali girino sempre a sfavore della Reggiana. Ha fatto doppietta un giocatore che probabilmente avrebbe dovuto terminare la sua partita con largo anticipo. Oltretutto, 8 minuti di recupero – diventati poi 10 – sono più di mezzo tempo supplementare. E questi sono derivati, tra l’altro, dalla revisione delle immagini al VAR. Se dover prendere delle decisioni al monitor – e sbagliare comunque – vuol dire questo, le partite diventano infinite. Detto questo, seppur la Salernitana fosse in fondo alla classifica, questa gara era tutt’altro che scontata, perché parliamo di una formazione che ha avuto un cambio di gestione tecnica importante e ha anche fatto un mercato notevole. Hanno preso due punte in pochissimi giorni, mentre la Reggiana non ne ha ancora trovata una che sia realmente funzionale in 3 o 4 sessioni di mercato. Ad ogni modo, il primo tempo è stato buono, anche se Reinhart avrebbe potuto sfruttare meglio quell’occasione, che avrebbe fatto assumere uno spartito diverso al match. La ripresa, indubbiamente, è stata condizionata dal rosso dato dal direttore di gara – giusto, ma, come detto, ne mancava uno per gli avversari -, tuttavia va assolutamente ammirato lo spirito con cui i Granata hanno proseguito la loro partita. Segnare con l’uomo in meno sembrava impensabile, invece, grazie ad uno straripante Vergara, i giocatori di Guidetti ci sono riusciti. Difendersi per mezz’ora con l’uomo in meno è davvero difficile e non si può rimproverare niente ad un undici che, tra l’altro, ha dovuto adattare un terzino destro a centrale della retroguardia. Sicuramente, passare dal sogno dei 3 punti alla sconfitta nel giro di poche decine di minuti fa male, ma, per una volta, bisognerebbe fare un discorso diverso. Si è parlato tanto del fatto che questa squadra necessiti continuità. Dopo 3 risultati utili consecutivi, questa è venuta a mancare, tuttavia la prestazione è stata ottima. I giocatori hanno battagliato fino all’ultimo – chi con i crampi, chi con altri fastidi muscolari – e hanno realizzato una partita davvero avvincente. Questa Reggiana – e non lo si può negare – non c’entra assolutamente niente con quella delle 6 partite di fila senza vincere: lo spirito è diverso, il gioco è migliore e le trame offensive sono più accurate, così come la fase difensiva. Fondamentale continuare con questo atteggiamento.
Le pagelle
Bardi 6: Non viene chiamato in causa tante volte, ma si fa sempre trovare pronto, con interventi impeccabili.
Fiamozzi 6: Lavora bene in fase di contenimento, spinge poco sulla destra, ma comunque non commette errori.
Sampirisi 6: Adattato al centro per la squalifica di Lucchesi, riesce a difendere molto bene, prevalendo anche nel gioco aereo.
Meroni 6: Sul gol di Cerri, purtroppo, è fuori posizione. Per il resto, come il compagno di reparto, riesce a garantire una buona copertura.
Libutti 6: Classica partita ordinata, priva di sbavature e caratterizzata da una fase di contenimento più che buona.
Sersanti 6,5: Ha la forza di correre fino al 90′. Recupera diversi palloni, costruisce diverse azioni e domina in mezzo al campo.
Reinhart 6: Peccato soltanto per l’occasione sciupata nel primo tempo. Per il resto, aggiunge qualità al gioco, impostando molto bene.
Ignacchiti 5: Dopo una cinquantina di minuti un po’ incolore, rimedia un cartellino rosso per un brutto intervento su Cerri, che costringe la Reggiana a stravolgere i piani.
Vergara 7: Il gol nasce da una sua cavalcata fantastica sulla fascia destra. Si dà molto da fare e porta scompiglio.
Gondo 5: Mai dentro il vivo della partita purtroppo, non riesce ad incidere e perde anche il pallone in maniera sciocca più volte.
Portanova 6,5: Colpisce la traversa sul cross di Vergara, prima che Vido possa correggere in rete. Nel primo tempo, complice un’incertezza di Sepe, sfiora il gol del vantaggio. Peccato per il cartellino rimediato.
Panchina:
Vido 5,5: Sicuramente importante il gol in tap-in, peccato che il clamoroso errore nel finale costi una sconfitta alla Reggiana.
Kumi 6: Si intravede qualcosa di interessante. Tanta tecnica e tanta corsa. Peccato per il fallo da cui nasce il gol del pari.
Marras 6: Costretto a disputare una partita diversa, gioca più basso e non concede varchi.
Sosa s.v.: Disputa più di un quarto d’ora di incontro – e lo fa bene -, ma è poco per dare un voto.
Kabashi s.v.
Guidetti 6,5: Costretto a stravolgere i piani dopo l’espulsione di Ignacchiti, riesce a tenere la squadra sempre in partita, allestendo un bel fortino davanti alla porta, che, purtroppo, crolla dopo 76 minuti di strenua lotta. I suoi ragazzi, malgrado il punteggio, giocano un’ottima partita, la quale avrebbe potuto prendere un esito più felice se l’arbitraggio fosse stato migliore.