Gennaio 30, 2025

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La Reggiana supera il Palermo e si porta a +6 dalla zona play-out

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Dopo la sconfitta di Salerno maturata nel finale, la Reggiana ritrova il sorriso, sconfiggendo 2-1 il Palermo di Dionisi. Nel primo tempo ci pensa Lucchesi a rompere il ghiaccio con un’incornata su calcio d’angolo con cui supera Sirigu, tutt’altro che impeccabile nell’intervento. Il vantaggio granata, purtroppo, resiste solamente per una decina di minuti: Ceccaroni ripaga i padroni di casa con la stessa moneta, trafiggendo Bardi di testa. La ripresa si apre con il nuovo vantaggio dei ragazzi di Viali, siglato da Sersanti, che, grazie anche ad un assist fantastico di Vergara, spedisce il pallone in fondo al sacco con un mancino ad incrociare che non lascia scampo al portiere avversario.

“Dobbiamo fare una partita totale” – Le parole di Viali in sala stampa

Sono stati diversi i temi toccati da Viali in sala stampa, alla vigilia del match contro il Palermo. Uno di questi è stata la scorsa partita, poiché il tecnico della Regia, essendo squalificato, non aveva potuto parlare ai microfoni nel post-gara. Le sue parole, nonostante la beffa finale, sono state:”Questa squadra sta crescendo a vista d’occhio”, una considerazione con cui non si può essere in disaccordo, vista la continuità nelle prestazioni che stanno avendo i suoi ragazzi. Fondamentale, tuttavia, non avere cali di concentrazione, come sottolineato dallo stesso allenatore, che non abbassa la guardia:”L’obbligo che abbiamo adesso è quello di non fare passi indietro”. Il condottiero della compagine della Città del Tricolore, tra l’altro, è tornato ad analizzare la classifica dopo parecchio tempo, sottolineando come essa sia particolarmente corta. “E’ talmente fluida che bisogna vivere le partite singolarmente, una alla volta”, ha detto. A Viali è stato poi chiesto di porre la lente di ingrandimento sul Palermo e la sua descrizione è stata particolarmente interessante. “Ultimamente stanno giocando con un 3-5-2, modulo che, in fase di possesso, avevano già riproposto in passato, seppur avessero un atteggiamento tattico diverso”, ha spiegato il mister dei Granata. Quest’ultimo ha poi aggiunto:”Ora stanno mantenendo questa filosofia di calcio, ma con interpreti meno offensivi: hanno due esterni più bassi, due quinti, dunque hanno trovato una quadratura di equilibrio”. E poi c’è il discorso dell’organico, poiché il Palermo ha a disposizione tanti calciatori di assoluto livello, che, come sottolineato dal tecnico dell’undici della Città del Tricolore, potrebbero creare problemi anche a partita in corso, con i cambi. Non si accettano, tuttavia, alibi. Viali è stato chiaro:”Dobbiamo fare una partita totale”.

Seconda miglior difesa del torneo – Uno sguardo all’avversario

Mettendo da parte il discorso delle individualità, di cui tutti sono a conoscenza – vista anche la notizia delle ultime ore di un possibile approdo in rosanero di Pohjanpalo -, è opportuno sottolineare altre caratteristiche davvero importanti del Palermo. I Rosanero, infatti, non raccolgono la sfera dal fondo del sacco dall’ultima partita del 2023, contro il Cittadella. Solamente 19 reti subite: è la seconda retroguardia più rocciosa del torneo, alle spalle dello Spezia. L’undici siciliano, peraltro, è composto da parecchi giovani interessanti, basti pensare che nell’ultima sfida solamente due calciatori avevano almeno 30 anni, ovvero il portiere Sirigu e la bandiera Brunori. All’interno dello scacchiere del tecnico Dionisi, tra l’altro, c’erano tre ragazzi nati dopo il 2000: Gomes, Pierozzi e Ranocchia, nomi davvero di lusso per questa categoria. Quello che però ha contraddistinto in negativo questa formazione sono stati i diversi passi falsi con formazioni ampiamente alla portata. Le Aquile, infatti, hanno lasciato per strada parecchi punti contro undici come Salernitana, il già nominato Cittadella – con cui hanno perso sia all’andata che al ritorno -, Frosinone, Sampdoria e Carrarese. E chissà che la Reggiana non possa aggiungersi a questa lista. Oltretutto, la compagine guidata dall’ex mister del Sassuolo ha fatto fatica in passato a trovare la via della rete: tra le prime 10 formazioni della classifica, nessuno ha segnato di meno. Questo vuoto, tuttavia, sta venendo colmato da Le Douaron, centravanti francese salito in cattedra negli ultimi incontri: 4 sigilli nelle ultime 5 sfide per lui. Il Palermo, tra l’altro, ha raccolto 9 punti nelle ultime 5 partite; solamente tre squadre hanno fatto di meglio.

Le formazioni

Reggiana: Viali riabbraccia Lucchesi dopo l’espulsione rimediata contro il Bari e torna a proporlo a fianco di Meroni in difesa. I terzini sono, invece, Sampirisi, che agisce a destra, e Libutti, il quale strappa nuovamente il posto a Fontanarosa. A centrocampo, a sorpresa, non gioca Ignacchiti, bensì convivono Kabashi e Reinhart, i quali potrebbero scambiarsi la posizione in fase di impostazione. La mezz’ala di sinistra è, invece, ovviamente Sersanti, calciatore di cui la Reggiana non può fare a meno. Il tridente d’attacco è formato da Vergara, Gondo e Portanova.

Gli undici scelti da Viali (Foto AC Reggiana)

Palermo: 3-5-2 per la compagine ospite. Tra i pali Sirigu, arrivato a stagione in corso per rimpiazzare l’infortunato Gomis. In difesa Baniya, Nikolaou e Ceccaroni. Il direttore d’orchestra del reparto intermedio rosanero è Gomes, supportato da Vasic e Ranocchia. A destra sfreccia Pierozzi, a sinistra Lund. I due centravanti sono Brunori e Le Douaron.

La partita

L’incontro prende il via con il primo possesso che viene gestito dagli ospiti, sostenuti da quasi 2000 tifosi. Nei primi minuti, la gara fatica a decollare, fino a quando non prende iniziativa Le Douaron, che sfreccia sull’out di sinistra, per poi proporre al centro. E’ fondamentale l’intervento di Libutti, che è ben posizionato e anticipa Pierozzi, il quale avrebbe calciato a porta spalancata. I Granata si iscrivono alla partita al 14′, sugli sviluppi di un corner: Kabashi pennella un traversone profondo e trova la testa di Lucchesi, il quale riesce a superare un tutt’altro che irresistibile Sirigu e a firmare la rete del vantaggio! Inizio da favola per la Reggiana, che, dopo nemmeno un quarto d’ora, ha già sbottonato una partita complicata. Il pubblico di casa, però, deve presto tornare a fare i conti con il VAR, che ultimamente è stato una disgrazia per la compagine della Città del Tricolore. Dopo essersi assicurati che, nell’arco della traiettoria delineata dal regista albanese, la sfera sia sempre rimasta in campo, l’arbitro convalida ‘definitivamente’ la rete e i supporters della compagine di casa possono festeggiare per una seconda volta! Reclamavano, inoltre, una posizione di offside di Vergara gli ospiti, ma il talento di proprietà del Napoli era tenuto in gioco da Ranocchia.

Il gol di Lucchesi raffigurato da Simone Ferrarini in uno dei suoi disegni

La gioia di Lucchesi (Foto AC Reggiana)

Al minuto 21 il Palermo riesce ad intavolare una potenziale azione pericolosa: Le Douaron, sul fondo del campo e contenuto da Lucchesi, fa sgorgare la sfera dalle parti di Brunori, il quale, però, si attarda troppo nello scoccare il tiro. E’ provvidenziale il recupero di Sersanti, che evita guai seri, schermando la conclusione del centravanti avversario. Si rigetta all’attacco la formazione ospite quando sono passati 25 giri di lancette dal calcio d’inizio. Ranocchia mette un pallone invitante in area di rigore, imbeccando Ceccaroni, che realizza un grande inserimento e spinge la sfera in fondo al sacco. Dura troppo poco il vantaggio granata, ma la partita è ancora lungo e lo spettacolo si prospetta sempre più divertente.

E proprio l’autore della rete del pareggio, poco dopo, riesce ad intrufolarsi nuovamente in area di rigore con un movimento ammirevole, seguito da un colpo di tacco, con cui trova Lund. Quest’ultimo suggerisce poi al centro per Le Douaron, che, però, spedisce alto di mancino da posizione ravvicinata. Pochi giri di lancette più tardi, la banda di Viali prova a ronzare attorno alla porta di Sirigu, in cerca del nuovo vantaggio. Vergara progetta un cross intrigante e Portanova gira di testa verso il bersaglio, ma l’estremo difensore avversario assorbe la sfera senza troppi problemi. Mancava angolazione e potenza, ma va apprezzato lo spirito della Regia, che non sta affatto demordendo dopo aver incassato l’1-1. Non è di certo la prima trama offensiva pericolosa intavolata dalla compagine di Viali, inoltre. Scorre il tempo sul cronometro del direttore di gara ed ecco che entriamo nel recupero: concessi 120 secondi supplementari. Nulla di degno di nota, fatta eccezione per un cartellino giallo rimediato da Brunori per un intervento su Meroni, accade in questo finale. Le due compagini si dirigono negli spogliatoi con la partita ancora in bilico. Partita equilibrata al Giglio, con la Reggiana che era riuscita a portarsi in vantaggio, ma ha poi subito uno dei diversi attacchi ben strutturati dagli ospiti. Metà partita ancora da scrivere che si prospetta molto avvincente.

Comincia la seconda frazione di gioco con il primo calcio al pallone che viene dato dai padroni di casa. Nessun cambio da ambedue le sponde. Il primo sussulto si fa attendere pochi giri di lancette. Al 47′, Vergara, con una sventagliata fantastica da metà campo, trova Sersanti in area di rigore: l’ex Lecco va alla conclusione di mancino in diagonale, spedendo la sfera all’angolino e non lasciando scampo a Sirigu! I Granata rimettono la testa avanti all’alba di questa ripresa! Invenzione fantastica da parte del talento di proprietà del Napoli, che qui ha servito il compagno con un lancio incredibile. La gara, però, è ancora infinita, dunque la banda di Viali non dovrà abbassare la guardia.

La rete di Sersanti in un disegno di Simone Ferrarini

L’esultanza di Sersanti (Foto AC Reggiana)

La banda di Viali prova ad approfittare del momento complicato dei Rosanero e, pochi minuti più tardi, va nuovamente vicina al gol. L’azione nasce da un altro servizio profondo impeccabile, stavolta di Kabashi, che innesca la corsa di Portanova sul binario di sinistra. L’ex Genoa riesce ad intrufolarsi in area e a scoccare il tiro, senza però imprimere molta potenza, complice anche il disturbo di Baniya. L’estremo difensore del Palermo riesce a disinnescare, bloccando in due tempi. E proprio l’appena nominato Baniya, nei giri di lancette successivi, rimedia un cartellino giallo per aver interrotto sul nascere un guizzo dell’autore del nuovo vantaggio della Regia, oggi davvero in uno stato smagliante. Il primo a finire sulla lista dei cattivi dei Granata è il regista albanese, che, al 58′, entra in scivolata in netto ritardo su Vasic. Buon approccio al secondo tempo da parte della compagine di casa, che ha ristabilito le distanze e, soprattutto, non ha mai subito alcuna iniziativa delle Aquile. Allo scoccare dell’ora di gara, Dionisi tenta di dare una defibrillata alla sua squadra: abbandonano il terreno di gioco Vasic e Gomes, dentro Segre e Verre. Poco più tardi, i Rosanero vanno ad un passo dal gol che vanificherebbe il sigillo di Sersanti. Ranocchia suggerisce in verticale per Brunori, marcato da Meroni. La sfera tuttavia sfila e diventa buona per Le Douaron, che, da due passi, manda clamorosamente alto. Si sgretola la possibilità di rientrare in carreggiata per i siciliani: che errore da parte del francese! E questo è un segnale importante: le Aquile sono ancora in partita e la squadra cdi casa non può permettersi di distrarsi nemmeno per una frazione di secondo. La Reggiana, però, reagisce subito: Vergara sradica la sfera dai piedi di Lund, poi apparecchia la tavola per la conclusione di Sersanti. Il centrocampista di proprietà della Juventus Next Gen, però, non riesce a colpire il bersaglio, dunque la sfera si spegne sul fondo. E qui, se l’ex Pro Vercelli avesse messo un pallone più lento e soprattutto rasoterra, la conclusione del suo compagno sarebbe potuta essere migliore. Pochissimi istanti più tardi, tuttavia, siamo già dall’altra parte, con la gara che si fa sempre più combattuta. Verre trasmette per Segre in area di rigore, ma questo viene messo giù da una spinta dell’autore del 2-1 granata. Il direttore di gara non abbocca e non assegna il penalty, fortunatamente. Dopo 72 giri di lancette, Viali decide di giocarsi due carte: Vido, ex della sfida, entra al posto di Gondo, mentre Marras prende il posto di Kabashi. Con ogni probabilità, si abbasserà sulla linea dei centrocampisti Portanova e la regia sarà affidata completamente a Reinhart. Al minuto 75, Marras si fa soffiare un pallone sanguinoso e fa scattare la ripartenza a campo aperto del Palermo. Orchestra la manovra offensiva il nominato non molto tempo fa Verre, che percorre tutto il corridoio centrale, per poi offrire a Brunori. Il centravanti rosanero disegna poi un interessante traversone, cercando Le Douaron sul secondo palo, disturbato da Lucchesi. Reclamano un tocco di mano del difensore della Regia gli ospiti, ma nemmeno stavolta l’arbitro indica il dischetto. Sul calcio d’angolo, il traversone è a centro area per Le Douaron, il quale gira con un’incornata la porta, superando Bardi. Sulla linea di porta, però, Libutti riesce a colpire di testa, mantenendo la gara ancorata al 2-1! Intervento clamoroso del terzino della Regia! Non sono ancora terminati, però, i problemi per la retroguardia della compagine di casa. La sfera torna infatti nella zona calda e si innesca un vero e proprio parapiglia, ma Vergara allontana, sbrogliando una situazione ingarbugliata. Ma qui va visto e rivisto il salvataggio del numero 17 della squadra di casa!

Il clamoroso salvataggio di Libutti rappresentato da Simone Ferrarini in uno dei suoi disegni

Negli istanti successivi, Marras finisce sulla lista dei cattivi dopo aver protestato in modo piuttosto acceso con il direttore di gara. Tra l’altro, era pure diffidato. Non ci voleva proprio: salterà la gara con il Sudtirol. Dionisi vuole forze fresche per questo finale e le contromisure sono Diaikitè ed Henry; abbandonano il terreno di gioco Pierozzi e il centravanti francese che aveva sfiorato la rete del pari sul corner negli attimi precedenti. All’81’, un monumentale Sersanti mette il punto esclamativo su una prestazione da incorniciare: conquista un calcio di punizione nella metà campo avversaria e fa rifiatare i compagni, dopo essersi fatto falciare da Verre, costretto a sopprimere con le maniere forti uno dei tanti guizzi dell’ex Lecco. Prima della battuta del calcio da fermo, però, il mister della Regia effettua una sostituzione: uno stanco Portanova passa il testimone a Kumi, giocatore arrivato da poco che vuole dimostrare le sue qualità. Al minuto 83, Vergara interviene in scivolata in netto ritardo su Ceccaroni e, a fine azione, viene sanzionato dall’arbitro. Anche lui era diffidato, dunque i Granata non potranno contare su un calciatore imprescindibile a Bolzano. Dopo 87 giri di lancette, il Palermo ha la possibilità di rientrare in partita su calcio di punizione: la mattonella è centrale e la distanza dalla porta è ridotta. La traiettoria uscente dal piede di Ranocchia è parecchio velenosa e difficile da leggere: la sfera sfiora il palo e si esaurisce sul fondo, dopo aver fatto prendere un grande spavento ai ragazzi di Viali. L’ex giocatore del Monza, proprio dopo questa conclusione, abbandona il manto erboso dello Stadio Giglio: spazio per Saric. I Granata rispondono schierando Sosa, che rileva Vergara. E’ chiaro, dunque, quale sarà lo spartito di questi pochi minuti rimanenti. Al tramonto del minuto 90, Diakitè finisce sulla lista dei cattivi dopo qualche parola di troppo con l’arbitro. Concessi, intanto, 5 giri di lancette supplementari. Come ci si poteva aspettare, i ragazzi di Viali tentano di sbilanciarsi il meno possibile, difendendo con le unghie e con i denti questo punteggio favorevole. Questo extra-time è parecchio spezzettato, complice anche un problema fisico accusato da Meroni. Tanto nervosismo in campo, con il tecnico del Palermo che esclama:”Non si gioca mai”. Al 95′, Kumi è bravo a fare ammonire Nikolaou, costretto a stenderlo per evitare una sua avanzata. Ossigeno per la Reggiana. E proprio il ragazzo in prestito dal Sassuolo, negli istanti successivi, ha una chance per chiudere definitivamente i giochi. C’è tanto spazio sul binario di sinistra, poiché il Palermo è sbilanciato in avanti, e il classe 2004 se lo prende tutto, mettendo il piede sull’acceleratore. Purtroppo, però, si allunga troppo la sfera, favorendo l’intervento in presa bassa di Sirigu. Avrebbe potuto e dovuto gestire meglio questa chance il velocista dei Granata, che qui non è riuscito a dare la mazzata finale alla gara. Nel ribaltamento di fronte rosanero, Brunori finisce a terra in area di rigore, con il pallone che termina poi tra le braccia di Bardi. Reclamano, ovviamente, un calcio di rigore i siciliani, ma non c’è assolutamente niente – e il direttore di gara è dello stesso avviso -. Il gioco riprende con il rinvio profondo dell’estremo difensore della Regia, che coincide con il tanto atteso triplice fischio! Grandissimo successo dei ragazzi di Viali, che superano così l’ostacolo Palermo e si allontanano sempre più dalla zona play-out!

Considerazioni sparse

Una cosa che forse non si è sottolineata abbastanza in questi giorni, a causa della sconfitta di Salerno, è stata la fantastica continuità nelle prestazioni da parte della Reggiana. I ragazzi di Viali, pur perdendo all’ultimo respiro, avevano fatto un’ottima partita in Campania, nonostante l’inferiorità numerica. Il trend positivo di prestazioni, però, va ormai avanti dalle feste di Natale, dal 2-1 contro la Juve Stabia. Da lì soltanto una partita persa, come detto: tutte le altre sono state vinte, eccetto quella con il Bari, da cui è scaturito un pari a reti bianche – anche lì si giocò con un uomo in meno -. Insomma, è bello vedere come il mister sia finalmente riuscito a plasmare la sua squadra. La prestazione di Cittadella è ormai un lontano ricordo: il gioco è nettamente più fluido, i gol sono di più e soprattutto la squadra è più matura. 10 punti negli ultimi match per la formazione della Città del Tricolore; ne hanno raccolti di più solo Cremonese e Pisa. Davvero niente male. Parlando però della partita contro i Rosanero, la prima frazione di gioco è stata piuttosto equilibrata. Il gol di Lucchesi poteva essere uno spartiacque, tuttavia il vantaggio è durato troppo poco. Ceccaroni ha fatto sì un bell’inserimento, ma era un gol che si poteva tranquillamente evitare. Nella ripresa, con il sigillo di Sersanti arrivato all’alba dei rimanenti 45 minuti, lo spartito è chiaramente cambiato. Se nel primo tempo il possesso palla era un 50% condiviso da entrambe le formazioni, nel secondo i Rosanero hanno detenuto il 65% di questa statistica. Dunque, il copione è stato chiaro: i ragazzi di Dionisi hanno cercato fino alla fine di pareggiare, senza però trovare la via del gol. Sottolineo, tuttavia, un dato: le Aquile, tolto quel colpo di testa di Le Douaron, non hanno mai calciato in porta. Sicuramente Brunori non era in giornata, ma la banda di Viali ha difeso molto bene, subendo poco. E’ poi inutile sottolineare quanto sia fondamentale per questa squadra Sersanti, un giocatore che va riscattato a qualsiasi cifra a fine stagione. Detto questo, è fantastico vedere una formazione che ha questa determinazione, che battaglia su ogni pallone, che crea spesso i presupposti per segnare, che prevale in mezzo al campo e che subisce poco. E’ un undici, come detto, davvero maturo, il quale deve mantenere questo andamento per centrare la salvezza.

Le pagelle

Bardi 6: Prende un bello spavento quando un passaggio per Brunori si tramuta in un assist per Le Douaron, che fortunatamente calcia alto. Sul gol di Ceccaroni non può nulla. Per il resto, risulta quasi inoperoso, perché i Rosanero arrivano a concludere verso la porta solamente in due occasioni in 90 minuti.

Sampirisi 6,5: Da quella parte gironzola Lund, un cliente scomodo, tuttavia il terzino destro granata riesce a contenere molto bene.

Meroni 6,5: Cancella completamente Brunori, vincendo ampiamente il duello. Garantisce solidità in copertura.

Lucchesi 7: Trova la gioia personale, sbottonando la partita – complice anche l’errore di Sirigu -. Sul gol del pareggio, però, non marca di certo bene Ceccaroni, che pareggia i conti.

Libutti 7: Il suo salvataggio sul colpo di testa di Le Douaron permette ai Granata di conquistare questi 3 punti. Pierozzi non riesce mai a sfondare su quella fascia e il numero 17 si propone spesso anche in chiave offensiva.

Reinhart 6,5: Tanta raffinatezza e qualità in mezzo al campo. Smista bene la sfera e fa vedere giocate di classe.

Kabashi 7: Disegna un traversone splendido su calcio d’angolo, da cui nasce il sigillo granata. Effettua diversi recuperi e smista con precisione.

Sersanti 8: Firma il nuovo vantaggio della Reggiana con un sinistro ad incrociare su cui poco può Sirigu. Più tardi ha anche la chance per solidificare il vantaggio, ma non riesce ad inquadrare lo specchio. Giganteggia in mezzo al campo, conquistando più volte il pallone e prevalendo con giocate di fino.

Vergara 7: Inventa la traiettoria panoramica da cui deriva il 2-1 e si rivela minaccioso sulla sua corsia. Unica leggerezza lo sciocco giallo rimediato, che gli costa un turno di squalifica.

Gondo 6: Spalle alla porta riesce, come sempre, a fare il suo classico gioco, dialogando bene con i compagni.

Portanova 6: Stranamente meno ispirato rispetto al solito, fa registrare un colpo di testa privo di potenza e centrale e un tiro arrivato troppo tardi che non desta pericoli a Sirigu. Buona prova, ad ogni modo, caratterizzata da un contributo importante anche in fase difensiva.

Panchina:

Marras 5: Perde un pallone deleterio e il Palermo ne approfitta per farsi largo in contropiede. Rimedia un giallo stupidissimo che lo porta a saltare il prossimo match.

Vido 6: Non entra proprio nel vivo della gara, ma comunque si rende utile per la squadra.

Kumi s.v.

Sosa s.v.

Viali 7,5: E’ un voto che va oltre alla prova messa in mostra contro il Palermo, ma che deriva dalla crescita che ha avuto la sua squadra, come detto in precedenza. Propone stranamente Reinhart come mezz’ala, a discapito di Ignacchiti, e la mossa appaga abbastanza. Riesce, grazie ai giocatori più tecnici, ovvero Sersanti e Vergara – normalmente anche Portanova – a colmare quelle difficoltà di trovare la via del gol di cui tanto si parlava poco tempo fa. La sua squadra non va quasi mai in affanno, resta sempre in partita e conquista tre punti vitali.

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