Passo falso della Reggiana a Bolzano. Domenica il derby con il Cesena
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Dopo la brillante vittoria contro il Palermo, la Reggiana non riesce a prolungare la striscia positiva e va a sbattere sul Sudtirol di Castori. Granata puniti da due colpi di testa, uno di Pyythiä e uno di Pietrangeli, nonostante una prova abbastanza positiva, caratterizzata da un 67% di possesso e 15 conclusioni. Domenica pomeriggio il tanto atteso derby emiliano-romagnolo con il Cesena.
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Foto AC Reggiana
“Incontriamo una squadra che sta bene” – Le parole di Viali in sala stampa
Nella conferenza stampa pre partita, Viali ha toccato diverse tematiche importanti, condividendo anche una descrizione interessante dell’avversario. “Incontriamo una squadra che sta bene”, ha spiegato il tecnico, che ha poi illustrato come Castori stia pian piano risollevando gli altoatesini. A dimostrazione di ciò c’è l’ultimo successo maturato sul campo del Frosinone: un secco 0-3. Una formazione che, dunque, ha alleviato il suo digiuno dalle reti: basti pensare che ha rifilato 3 gol al Sassuolo capolista. Come di consueto, il mister ha speso due parole sull’infermeria. L’unico indisponibile è Nahounou, alle prese con una febbre da qualche giorno. Migliorano, invece, le condizioni di Girma: “Difficilmente partirà titolare, ma sta meglio e sta cercando la condizione”, ha dichiarato il timoniere della Reggiana. Analoga valutazione per i due volti nuovi Sosa e Kumi:”Ho trovato due giocatori molto accesi e sono molto contento della crescita che stanno avendo giorno dopo giorno”, ha detto Viali. Per concludere, il tecnico dell’undici della Città del Tricolore ha parlato di Castori come una persona che stima anche dal punto di vista umano, per poi raccontare il suo passato al Sudtirol. “Ho ancora ottimi rapporti con persone che ho conosciuto lì. È stato un percorso di crescita per me, perché comunque era il secondo anno che facevo tra i professionisti”, ha affermato il mister.
Soltanto 9 punti raccolti in casa, ma le ultime due partite hanno restituito entusiasmo – L’avversario
Quando si parla del Sudtirol non bisogna assolutamente limitarsi a dare uno sguardo alla classifica. Seppur arranchi in piena zona play-out con 17 punti conquistati, infatti, le ultime due prove hanno mostrato come Castori sia riuscito a premere i tasti giusti per rianimare i suoi ragazzi. Questa compagine ha messo a segno 6 reti in due partite ostiche, riuscendo ad estrapolare dei punti da due confronti tutt’altro che semplici. I diversi sigilli siglati, scendendo nel dettaglio, provengono da una serie di calciatori davvero interessanti, tra l’altro. Uno di questi è il capocannoniere Rover, che ha timbrato il cartellino 4 volte, ma soprattutto dal centravanti Odogwu. Seppur abbia trovato la gioia personale una volta in meno, infatti, ha intavolato ben 6 assist, in questo campionato. E poi c’è Casiraghi, calciatore che non ha bisogno di particolari presentazioni, in quanto ogni anno si rivela un trascinatore imprescindibile per i Biancorossi. Tanti calciatori interessanti, dunque, che Castori dispone nel 3-5-2, con cui riesce a coprire molto bene gli spazi, evolvendo lo schieramento in un 5-3-2. La compagine altoatesina, inoltre, avrà una motivazione in più per cercare di fare il carico di punti in questo incontro, ovvero la soddisfazione di tornare a regalare un successo al proprio pubblico all’interno delle mura amiche. Con soltanto 9 punti conquistati al Druso, i Biancorossi sono appunto la squadra che ha fatto peggio in casa. Dall’altra parte, ad ogni modo, c’è una Reggiana motivata, reduce da un successo per 2-1 contro il Palermo. I Granata, inoltre, vorranno prolungare la striscia di risultati positivi, che per ora vale un 6° posto nella graduatoria degli undici che meglio hanno performato nelle recenti 5 gare.
Le formazioni
Sudtirol: E’ un 3-5-2, come detto, lo scacchiere prediletto da Castori. In porta Adamonis, protetto da una difesa costituita da Giorgini, Pietrangeli e Veseli. A destra sfreccia Molina, dalla parte opposta Davi. A centrocampo Pyythia, Praszelik e Casiraghi. In attacco Merkaj e Odogwu.
Reggiana: Nel 4-3-3 di Viali la difesa non cambia mai. Sampirisi agisce a destra, Libutti a sinistra e al centro Lucchesi e Meroni. Nel reparto intermedio torna a spiccare il nome di Ignacchiti, che, assieme a Sersanti, supporta Reinhart. Tridente offensivo costituito da Portanova, Gondo e, a sorpresa, Kumi, che prende il posto dello squalificato Vergara.
La partita
L’incontro comincia con il primo possesso che viene gestito dalla Reggiana, chiamata a cancellare la sconfitta d’andata e sostenuta da quasi 900 supporters. Il primo squillo è proprio della compagine ospite, dopo nemmeno 3 minuti: Reinhart si destreggia bene in mezzo al campo, poi offre a Gondo, che però spedisce alto dalla distanza. Touchdown. La risposta dei padroni di casa arriva poco dopo su calcio di punizione. Casiraghi sorprende tutti e, anziché scoccare la conclusione, allarga per Davi, il quale propone al centro, trovando una deviazione che vale un primo giro dalla bandierina. Il traversone è tagliente, ma i padroni di casa non riescono a trovare l’incornata vincente per sorprendere Bardi. Negli istanti successivi, tuttavia, conquistano un nuovo giro dalla bandierina. Con un po’ di affanno, la retroguardia di Viali riesce ad allontanare, o meglio, a rimandare il pericolo. Gli altoatesini continuano, infatti, a premere, assediando letteralmente la porta avversaria. L’estremo difensore granata viene chiamato nuovamente all’intervento quando Casiraghi suggerisce al centro per Giorgini, che va alla conclusione di prima intenzione. L’estremo difensore livornese interviene a mano aperta e concede un altro corner alla banda di Castori, ma stavolta la pratica è più agevole per la difesa della Regia. All’alba del minuto 9 c’è spazio anche per una manovra offensiva da parte degli ospiti. Kumi sguscia sulla sinistra e trasmette al centro per Gondo, che non trova la porta nemmeno stavolta, però. Al 14′ si riaffaccia nella metà campo avversaria la formazione biancorossa. Casiraghi premia un inserimento sul binario di sinistra di Davi, che mette un pallone teso in area di rigore per Pyyhtiä, il quale insacca il vantaggio altoatesino con un colpo di testa che non lascia scampo a Bardi. Completamente solo, qui, il finlandese. Grave disattenzione da parte della compagine proveniente dallo Stadio Giglio, che ora dovrà aumentare i giri del motore per cercare di cambiare le sue sorti.
Prova a rimettersi in carreggiata nei giri di lancette successivi la Reggiana. Portanova sgasa sull’out di sinistra, poi trasmette a Sersanti, il quale alza la testa e cambia gioco, servendo Sampirisi dalla parte opposta. L’ex Monza scocca il tiro, ma svirgola malamente la conclusione. Si sgretola così un’intrigante manovra offensiva intavolata dalla compagine ospite, che però dà un bel segnale di speranza. Altro squillo dei Granata nei minuti seguenti, quando quello che probabilmente era un cross da parte di Portanova si tramuta in un tiro, diventando insidioso per Adamonis. Quest’ultimo è costretto a rifugiarsi a fatica in calcio d’angolo. Dalla bandierina i Granata tentano di sorprendere i Biancorossi, ma questi riescono inizialmente a resistere. L’azione termina però solamente dopo un’azione individuale di Gondo, che è bravo a ritagliarsi lo spazio per esplodere la conclusione, seppur da posizione defilata. Si fa trovare pronto il portiere del Sudtirol, che cattura la sfera e sventa la minaccia. Al 26′, Ignacchiti, in una contesa aerea con Merkaj, commette fallo ed inaugura il taccuino del direttore di gara. Pochi istanti prima, tra l’altro, c’era stato un check al VAR per un contrasto di Veseli, giudicato poi regolare. Per poco, però, il centrocampista granata appena finito sulla lista dei cattivi non riesce a farsi perdonare: Portanova scodella un pallone invitante in area di rigore e l’ex Empoli tenta di eseguire una sponda, ma trova l’opposizione del medesimo Veseli. La sfera tuttavia spiove, quindi il numero 25 sfodera una violenta conclusione di mancino, che si spegne sul fondo. Brivido per il Sudtirol. La più nitida occasione prodotta dalla Reggiana finora. Alla mezz’ora i Granata si fanno nuovamente vivi: Reinhart disegna una traiettoria interessante per Gondo, che esegue un’ottima sponda per Kumi, tuttavia il suo destro non sorprende Adamonis. Conclusione troppo centrale, ma altra bella azione proposta dagli ospiti. Nei minuti successivi la gara va un po’ alla deriva, con la Regia non riesce a penetrare la difesa ermetica della squadra di casa, la quale, ogni tanto, tenta a sua volta di intavolare qualche pericolo, senza però ferire. Si accende per l’ultima volta in questo primo tempo la trama quando Ignacchiti sferra un mancino potente da fuori, assorbito in due tempi dall’estremo difensore biancorosso. Si entra nel recupero – 60 secondi supplementari concessi -, ma, tolto un tiro di Reinhart soppresso sul nascere, non accade nulla di particolarmente avvincente. Termina la prima frazione di gioco con la compagine proveniente dalla Città del Tricolore in svantaggio. Meriti del Sudtirol, che ha lasciato produrre ai Granata davvero poche azioni salienti. L’approccio alla partita, però, non è stato dei migliori. Fondamentale trovare una defibrillata nella ripresa.
Il gioco riprende con il primo calcio al pallone che viene dato dagli altoatesini. Nessuna novità di formazione da ambedue le sponde. Si getta subito all’avanscoperta la formazione ospite. Sampirisi opta per una traiettoria profonda, cercando Gondo. Quest’ultimo è bravissimo a spezzare la marcatura di Pietrangeli con una finta di corpo davvero spettacolare, seguita da un suggerimento per Portanova. L’ex Genoa, tuttavia, con uno splendido velo, fa sì che la sfera giunga tra i piedi di Sersanti. Quest’ultimo ha letteralmente la palla del pareggio, ma si fa ipnotizzare da Adamonis, che si oppone e nega l’1-1. Grave errore da parte del tuttofare della Regia, che qui avrebbe potuto davvero riportare sulla retta via i suoi compagni. Bellissima, però, questa trama offensiva progettata dai ragazzi di Viali. Peccato, appunto, per la mancata finalizzazione. Al 50′ c’è la prima chance di questa ripresa per il Sudtirol, su calcio da fermo. Casiraghi mette un pallone invitante in area di rigore e trova la testa di Pietrangeli, il quale indirizza verso il bersaglio, superando un tutt’altro che irresistibile Bardi. Doccia fredda per la formazione ospite, che vede così tutti i buoni propositi di questa ripresa diventare molto più complicati da realizzare.
Si fa attendere circa 4 minuti la controffensiva avversaria, quando Ignacchiti, oggi particolarmente ispirato, prende la mira e tenta la botta da fuori. Il pallone termina la sua corsa a lato, non particolarmente distante dello specchio. Ed ecco che arriva la prima mossa di Viali per raddrizzare una partita complicata: Kumi passa il testimone a Vido. Due centravanti in campo, adesso, per la Regia. Al 58′ prova la botta da fuori anche Portanova su un calcio di punizione rimediato da Gondo. Il suo destro è insidioso, ma la retroguardia altoatesina riesce a liberare. Un’altra iniziativa da parte degli ospiti passa nuovamente dai piedi di Ignacchiti pochi istanti in seguito. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto dal centravanti mandato in campo dall’ex tecnico del Cosenza in questa ripresa, tenta una timida conclusione di destro da fuori, sporcata in corner. Sugli sviluppi di questo calcio da fermo, però, gli ospiti non riescono a rivelarsi pericolosi. Al minuto 64 nuova iniziativa interessante da parte dei Granata: Sampirisi pennella un cross con il mancino, Gondo gira di testa verso lo specchio, ma non desta problemi all’estremo difensore avversario. E adesso cominciano a diventare davvero tante le occasioni proposte dalla Reggiana. Il Sudtirol sembrerebbe aver addormentato un po’ la partita, ereggendo un fortino davvero difficile da abbattere davanti alla porta di Adamonis. La prestazione, finora, non si può giudicare particolarmente negativa, purtroppo però manca spietatezza negli ultimi metri. Si sa, inoltre, quanto Castori sia bravo a salvaguardare il punteggio mettendo tutti i suoi effettivi a protezione del bersaglio. Anche oggi lo sta dimostrando. E proprio l’ex tecnico del Carpi si gioca una carta interessante al 67′: El Kaouakibi rileva Pyyhtia. Sostituzione anche in casa Reggiana, con Viali che schiera un calciatore di grande estro, ovvero Maggio. Esce Libutti, dunque ci attendiamo una formazione a trazione offensiva. Al minuto 72 ha una chance su punizione il Sudtirol. La mattonella è sulla corsia di sinistra, perfetta per il destro a rientrare di Casiraghi. Quest’ultimo, infatti, per poco non sorprende Bardi con una traiettoria panoramica. L’estremo difensore della Regia è però bravo a smanacciare in corner ed evitare la rete del definitivo ko. Su calcio d’angolo, per poco gli altoatesini non firmano la terza rete. Odogwu svetta di testa e tenta di indirizzare verso la porta, ma una deviazione smorza la sua incornata in calcio d’angolo, con la sfera che si spegne a lato di pochissimo. Nei giri di lancette successivi il Sudtirol riesce a conquistare un altro corner. Altro tempo che va, altre speranze che svaniscono. Sta gestendo benissimo il vantaggio la squadra di casa, che sta somministrando un sonnifero all’incontro. Poco più tardi Castori apporta due modifiche al proprio scacchiere: il giocatore simbolo Casiraghi passa il testimone a Martini, lo stesso fa Merkaj con il capocannoniere Rover. Nei minuti successivi comincia a piovere sul bagnato per quanto riguarda gli ospiti, che non stanno più riuscendo a ronzare attorno alla porta di Adamonis. Giallo per Vido, in seguito ad un intervento in ritardo su Molina. Si allunga la lista dei cattivi quando Maggio è costretto a spendere il cartellino per interrompere un potenziale contropiede dei padroni di casa. Viali decide che è arrivato il momento del tutto per tutto: staffetta tra Gondo e Pettinari, Fiamozzi entra al posto di Sampirisi, così come Girma, che rileva Portanova. Più tardi si becca un cartellino giallo anche il subentrato Martini, probabilmente colpevole di aver detto qualche parola di troppo al direttore di gara. Duplice avvicendamento in casa Sudtirol a cavallo tra i minuti 85 ed 86: spazio per Mallamo e Kofler, abbandonano il rettangolo verde Molina e Veseli. Poco più tardi sale in cattedra il nominato in precedenza Maggio. Dopo una respinta della retroguardia avversaria, controlla la sfera di petto e, di mancino, la scaraventa verso la porta, sfiorando clamorosamente la traversa. E qui non è andato lontano da un gol capolavoro come quello contro il Mantova. La Reggiana, forse, avrebbe potuto abbozzare qualche conclusione da fuori in più, visti i pochissimi spazi concessi dalla difesa avversaria. E’ probabilmente troppo tardi per recuperare, ma è bello vedere come questa squadra non molli. All’89’ cerca la scossa Vido, che tenta di destreggiarsi in mezzo al traffico del lato sinistro dell’area di rigore, per poi sperimentare il tiro. Nessun problema per il portiere avversario. Scorre il tempo sul cronometro del direttore di gara ed ecco il recupero: 4 giri di lancette ci separano dal verdetto del campo. E proprio all’alba di questo extra-time, ecco che i Granata riescono ad abbattere il fortino altoatesino. Girma dialoga bene con Maggio, chiudendo un triangolo e sfondando sul lato destro dell’area di rigore, per poi andare alla conclusione rasoterra in diagonale, che non lascia scampo ad Adamonis. Forse c’è qualche piccolissima speranza per gli ospiti in questo finale, se non fosse che il VAR strozza la gioia dei sostenitori provenienti da Reggio Emilia. Sersanti aveva involontariamente toccato la sfera con un braccio precedentemente, dunque la rete viene cancellata. Un epilogo già vissuto, che viene accolto con un po’ di sana ironia nel settore ospiti, tra applausi ironici e risate. Chiude quantomeno in attacco la compagine ospite, che vuole regalare un finale un pizzico meno amaro alla sua gente. Sugli sviluppi del corner, però, la compagine ospite non riesce a rendersi minacciosa. Triplice fischio al Druso: la Reggiana inciampa sul Sudtirol. Prova tutto sommato buona, ma gli altoatesini sono stati molto più cinici.
Considerazioni sparse
E’ doveroso premettere che questa sconfitta non può cancellare quanto di positivo è stato seminato nelle ultime partite. Sicuramente c’è tanto amaro in bocca perché questo è un altro scontro salvezza fallito, ma la prestazione non è stata poi così male. E’ stato indubbiamente un peccato incassare gol così presto, ma soprattutto per il modo in cui è arrivato: Pyyhtiä era completamente solo. Da quel momento, è venuta fuori la Reggiana che conosciamo, che ha creato parecchio ma non ha capitalizzato. Il Sudtirol non ha concesso spazi, dunque è stato difficile penetrare con le incursioni di calciatori come Portanova, Sersanti, Maggio e non solo. Inutile, inoltre, ribadire quanto si sia sentita la mancanza di Vergara. Sarebbe stato opportuno, forse, provare qualche tiro dalla distanza in più. Nel secondo tempo, purtroppo, il gol è arrivato ancora troppo presto e ha tagliato le gambe alla Reggiana. Anche qui c’è rammarico, perché era un gol decisamente evitabile. Tra l’altro, un attimo prima Sersanti aveva avuto l’opportunità di pareggiare. Dal 2-0, la squadra che ci auguravamo di vedere si è vista solamente a sprazzi, ma tanti meriti sono stati anche del Sudtirol, che ha veramente anestetizzato la gara. Statistiche alla mano, però, i Granata sono arrivati alla conclusione 15 volte, mentre i Biancorossi 9, e il possesso palla è stato detenuto al 67% dagli ospiti. Sicuramente si poteva essere più cinici e risparmiarsi quei due gol – su uno c’è anche la colpevolezza di Bardi -, ma almeno è stata data continuità alle prestazioni, cosa che non è scontata. Fondamentale, dunque, continuare con questa propositività, cercando però di essere più concreti e di regalare di meno.
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Le pagelle
Bardi 5: Con la partita di oggi abbiamo appurato che è umano anche lui. Sul secondo gol commette un grave errore e non garantisce la solita sicurezza tra i pali, ma rimane ovviamente un punto cardine della squadra.
Sampirisi 6: Copre abbastanza bene e si concede qualche guizzo nella metà campo avversaria. Si inventa, inoltre, diverse palle profonde interessanti.
Meroni 5,5: In più frangenti fatica e non poco con Odogwu, ma tutto sommato disputa una discreta partita.
Lucchesi 5,5: Forse ha qualche responsabilità sul gol dell’1-0, dove la sua marcatura non è propriamente stretta. Per il resto, interviene spesso in modo corretto.
Libutti 6: Partita priva di gravi errori. Difende bene, ma non riesce a dare un grande contributo in chiave offensiva.
Sersanti 6: Sbaglia clamorosamente davanti al portiere, fallendo l’occasione per pareggiare i conti. Per il resto, si rende protagonista di molte cavalcate palla al piede classiche del suo repertorio e in mezzo al campo domina.
Reinhart 6: Borseggia diversi palloni, sguscia tra le maglie biancorosse e costruisce molto bene in fase di possesso.
Ignacchiti 6: Uno dei più pericolosi, con diversi tiri da fuori. Smista bene la sfera e non commette particolari errori.
Kumi 5,5: Il talento si vede, ma è ancora un po’ acerbo. Prova ad impensierire il portiere avversario con un destro potente, su sponda di Gondo, ma non ci riesce. Ha qualche responsabilità in occasione del vantaggio altoatesino.
Gondo 5,5: Nel primo tempo non sfrutta un’occasione interessante, ricevendo da un cross e spedendo a lato praticamente lisciando il pallone. Realizza, tuttavia, qualche sponda interessante e calcia un po’ più del solito.
Portanova 5,5: Non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco. A parte un cross che si tramuta in un tiro, non fa registrare nulla di significativo.
Panchina:
Vido 5: Mai realmente pericoloso, se non nel finale. Non riesce a graffiare.
Maggio 6: Pericoloso il suo tiro nel finale, cerca di farsi largo con qualche giocata.
Girma 6,5: Entra e segna un bel gol, che fa sperare che possa tornare ai livelli dello scorso anno. Peccato solo per la decisione del VAR.
Pettinari s.v.: Entra assieme a Girma e Fiamozzi, ma è troppo poco per giudicare la sua prova.
Fiamozzi s.v.: Stesso discorso fatto per Pettinari.
Viali 5,5: Costretto a ridisegnare la formazione viste le squalifiche di Vergara e Marras, propone Kumi dal primo minuto, ma questa mossa non appaga a causa dell’inesperienza del ragazzo. La sua squadra incassa due gol ingenui – non è colpa sua ovviamente -, ma la reazione avviene soltanto nel primo tempo. Nella ripresa la sua squadra crea veramente poco e sembra quasi arrendersi, accendendosi solo in alcuni momenti.