Una Reggiana inguardabile fallisce l’ennesimo scontro salvezza
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Una pessima Reggiana fallisce l’ennesimo scontro salvezza. Nell’anticipo del venerdì sera al Marulla, trionfa il Cosenza di mister Tortelli, che supera 1-0 la banda dell’ex Viali grazie ad un’incornata di Artistico. L’ultimo successo dei Granata è datato 26 gennaio. Domenica la sfida che vale una stagione contro la Sampdoria.
“Dobbiamo fare una partita totale” – Le parole di Mister Viali in sala stampa
Dopo la brillante prova di Catanzaro, che ha fruttato un punto prezioso – e per poco non ha portato una vittoria -, la Reggiana scende in campo alla ricerca di un altro risultato utile in chiave salvezza. A ribadirlo è stato lo stesso tecnico dell’undici della Città del Tricolore, che ha affermato:”Dobbiamo essere bravi a fare una partita totale”. Quest’ultimo, tra l’altro, ha avuto modo di lavorare con i suoi ragazzi direttamente in Calabria, dopo appunto il pari dello scorso fine settimana, senza dover neppure rientrare a Reggio, sui campi di Via Agosti. “Tutti quelli che hanno giocato l’ultima gara hanno recuperato bene. La Vibonese ci ha messo a disposizione delle strutture perfette per poter lavorare al meglio”, ha dichiarato il timoniere della compagine emiliana. Il mister ha poi dovuto rispondere ad una domanda sul suo ritorno a Cosenza, piazza che l’ha visto raggiungere la salvezza con ampio anticipo. Viali ha speso parole molto belle in favore della piazza che lo ha ospitato a lungo, affermando:”L’unica cosa che posso dire è che ho un ricordo fantastico di quell’esperienza”. E, a proposito dei Silani, il tecnico della Reggiana ha sottolineato come, nonostante il cambio allenatore, la squadra non sia cambiata radicalmente a livello tattico, seppur, a sua detta, si sia intravisto qualche miglioramento in termini di atteggiamento nel confronto con il Modena. Ad ogni modo, l’allenatore della Regia ha parlato anche di diversi dei suoi ragazzi. Uno di questi è stato Vergara, alle prese con un periodo non particolarmente felice:”A tutti i calciatori può capitare un movimento negativo durante la stagione”, ha dichiarato Viali. Si è poi discusso di Vido:”E’ il nostro capocannoniere: mi auguro che possa continuare così”. Per concludere, il direttore d’orchestra dei Granata si è detto ovviamente contento del possibile rientro di Rozzio entro il termine della stagione. “È un calciatore che anche solo con la presenza può fare una differenza notevole”, ha spiegato.
Ultimi in classifica, ma reduci da una grande prestazione – L’analisi dell’avversario
La Reggiana, come anticipato, ha assolutamente bisogno di rompere il tabù degli scarsi risultati maturati nei confronti con le dirette concorrenti alla salvezza e approda nuovamente in Calabria nel giro di nemmeno una settimana con il medesimo obiettivo: allontanarsi dalla zona play-out. L’avversario è il Cosenza, una delle formazioni sicuramente più in difficoltà di tutto il campionato, ma che non va per nessuna ragione sottovalutata. Senza dimenticare il fatto che a questa compagine sono stati sottratti 4 punti, bisogna mettere in luce come i Silani siano riusciti ad allestire una grande prova contro il Modena nella partita più recente, che li ha visti persino portarsi in vantaggio, per poi venire riacciuffati verso il termine del match. Seppur l’ultimo trionfo sia datato 8 febbraio – 1-0 contro la Carrarese-, i Rossoblu stanno cercando la quadra per riportarsi in carreggiata e la società si è mossa esonerando mister Alvini; ha ereditato il suo posto in panchina il tecnico Tortelli, che, come detto, si è presentato con una prestazione davvero niente male sul campo dei Canarini. I suoi ragazzi, inoltre, sono chiamati a regalare un successo casalingo alla propria gente, dato che manca da molto tempo. Sono, infatti, solamente 15 i punti raccolti all’interno delle mura amiche dal Cosenza; peggio ha fatto solo il Cittadella (con cui la Reggiana ha perso sia all’andata che al ritorno). Ad ogni modo, è interessante anche provare ad analizzare quello che è l’organico dei calabresi, che brulica di talenti cristallini. In un bilanciato 3-5-2, infatti, c’è spazio per il 2000 Dalle Mura in difesa, oltre che per gli esterni Ciervo – 2002 scuola Roma – e Ricciardi – altro ragazzo nato nel 2000 -. Tra l’altro, la regia è spesso affidata a Charlys, 2004 brasiliano che promette particolarmente bene, mentre la coppia d’attacco è costituta da altri due ragazzi nati nel 2000, ovvero Fumagalli ed Artistico – quest’ultimo ha trovato la gioia personale nell’ultimo incontro -. La Reggiana, dunque, è chiamata a svolgere un’altra partita di personalità, con l’obiettivo di interporre un distacco più ampio possibile tra sé e la zona calda.
Le formazioni
Cosenza: 3-1-4-2 per i padroni di casa. Micai in porta, protetto da una retroguardia costituita da Venturi, Dalle Mura e Caporale. Dirige in mediana Gargiulo, coadiuvato da Kouan e da Garritano – si accomoda stranamente in panchina Charlys -. A destra sfreccia Ricciardi, a sinistra Ciervo. Davanti Artistico e Fumagalli.
Reggiana: Viali non riesce a recuperare in tempo Lucchesi e si adatta schierando titolare Sosa, al fianco di Meroni. Il terzino destro è Sampirisi, mentre il sinistro Libutti. In mezzo al campo ci si affida nuovamente alla tecnica di Reinhart, supportato da Sersanti e Ignacchiti. Il tridente offensivo è formato da Portanova, in cerca di conferme dopo un paio di prove poco entusiasmanti, Marras – che ruba il posto da titolare a Vergara – e Vido, che vuole continuare sulla scia positiva.
La partita
L’incontro prende il via con il primo possesso che viene governato dai padroni di casa. Clima davvero unico al Marulla, con i tifosi di fede rossoblu che non si esimono dal contestare una dirigenza autrice di un operato tutt’altro che positivo finora. Sono 107, invece, i supporters della Regia accorsi in Calabria di venerdì sera – per qualcuno è la seconda trasferta da oltre 900 chilometri nel giro di nemmeno una settimana -.
Nei primi giri di lancette, la partita non si infiamma, tuttavia l’impressione è che sia il Cosenza di mister Tortelli a voler detenere il pallino del gioco. Ad ogni modo, le emozioni di questa fase di avvio sembrano quasi rispecchiare gli animi sconsolati delle due piazze, con un gioco non particolarmente intrigante messo in mostra da ambedue le compagini. Il primo timido sussulto si fa attendere circa 9 minuti: è un ben eseguito schema su calcio da fermo che porta Sersanti a spizzare per Meroni, il quale non conclude affatto nel migliore dei modi (non che fosse facile). Rinvio dal fondo per l’undici di casa. Lo spartito torna a farsi tutt’altro che avvincente nei minuti successivi, fino a quando la Reggiana non conquista un calcio d’angolo da un retropassaggio completamente errato dagli avversari. Il traversone di Ignacchiti, però, è troppo lento e sul portiere: facile intervento per Micai. Al 25′, una prolungata azione sviluppata dai Rossoblu in seguito ad un calcio di punizione rimediato da Ciervo termina con un colpo di testa di Artistico, che vede la sfera terminare docile tra le braccia di Bardi. E proprio l’ex centravanti della Juve Stabia lascia un segno indelebile sulla partita pochi istanti più tardi: pescato da un invitante traversone di Gargiulo, spedisce il pallone in fondo al sacco con un’incornata che si rivela vincente. Si fa in salita la gara del Marulla per i Granata di mister Viali, autori finora di una partita davvero anonima.
Gli ospiti vanno ovviamente in cerca di una scintilla e a concedergliela sono i padroni di casa poco dopo la mezz’ora, quando Venturi recapita un retropassaggio scomodo al proprio portiere, il quale non riesce ad addomesticare la sfera e concede un corner. Il traversone congegnato da Reinhart è profondo ed interessante, ma la retroguardia avversaria libera senza fare fatica. Deve attaccare con maggiore convinzione e qualità la squadra di Viali, che finora non è riuscita ad accendere i suoi esterni. Portanova e Marras troppo poco pericolosi finora. Il primo tempo forse più noioso della stagione della Reggiana prosegue con un copione che non cambia, ovvero con la compagine ospite che cerca disperatamente di creare i presupposti per segnare, senza parò intavolare alcuna azione anche solo lontanamente pericolosa. Partita davvero soporifera. Granata in svantaggio alla prima occasione costruita dagli avversari – complice anche una marcatura “bluetooth” di Sosa, in quanto parecchio distante da Artistico sull’azione del gol -. Ad ogni modo, risulta ancora troppo fragile questa squadra, che sta cancellando la bella prova di Catanzaro con una prestazione di poco carattere e sostanza. Bisogna attendere il 40′ per assistere ad un tiro verso il bersaglio da parte dell’undici proveniente dalla Città del Tricolore. Ignacchiti, su intelligente trasmissione di Marras, vede la porta e scocca il tiro, ma manda alto sopra la traversa, seppur di poco. Nei giri di lancette successivi, tra l’altro, l’autore del gol dei Lupi commette fallo su Sersanti e finisce sulla lista dei cattivi. Era diffidato, dunque salterà il derby con il Catanzaro. Declina inesorabile il tempo sul cronometro del direttore di gara ed ecco la segnalazione del recupero: si proseguirà per altri 4 minuti. E, proprio verso il tramonto dell’extra-time concesso dall’arbitro, la Reggiana sfiora il pari. Marras scodella un pallone invitante sul secondo palo, laddove si trova Ignacchiti, il cui tentativo al volo non trova esiti fortunati. La sfera giunge dalle parti di Vido, che prova a centrare lo specchio girandosi fulmineamente. Il suo tiro si tramuta in un assist per Portanova, che, in semirovesciata, scheggia la traversa! Sfiora l’1-1 la banda di Viali! L’arbitro, tuttavia, porta il fischietto alla bocca e – da capire se per un fuorigioco che si fatica a cogliere o per un fallo in attacco – punisce l’undici ospite. Va così in archivio la prima metà di gara. Reggiana sottotono, ma che ha dato una scossa interessante nel finale. L’auspicio è che la seconda frazione possa aprirsi nel modo in cui si è conclusa, magari con un gol ovviamente.
I secondi 45 minuti cominciano con il tecnico dei Granata che, nel tentativo di rendere maggiormente tagliente un’artiglieria che finora ha raramente sollecitato Micai, propone Maggio sin dal principio. A sorpresa, però, esce il playmaker Reinhart. Tenta subito di mostrarsi arrembante la Reggiana: al 49′, Ignacchiti, su invito di Libutti, sfodera una conclusione rasoterra dopo una bella finta, ma non desta alcun pericolo per l’estremo difensore avversario. Prova ad aumentare i giri del motore la compagine ospite: Sampirisi si rende autore di una bella cavalcata sulla destra, poi viene steso da Gargiulo. Sanzione inevitabile e punizione intrigante, tuttavia la retroguardia calabrese reietta la sfera senza alcuna difficoltà sugli sviluppi di questa situazione di gioco. Pianta i picchetti della tenda nei dintorni della porta avversaria la formazione ospite verso il minuto 10 di questa ripresa, conquistando ben tre corner nel giro di poco tempo. L’ultimo di questi si conclude con la sfera che, fortuitamente, termina tra i piedi di Portanova, il quale serve Meroni, che però spedisce alto da dentro l’area piccola. Di positivo sicuramente rimane una buona reazione in questa fase embrionale dell’ultima metà di partita, però, accantonando un attimo questa chance su calcio da fermo, alla Regia serve maggiore qualità, sicurezza e determinazione negli ultimi metri. I Lupi faticano tantissimo in fase di disimpegno dalle retrovie, tra l’altro. Mentre ci avviciniamo all’ora di gioco, il Cosenza guadagna, grazie all’astuzia di Ricciardi, una chance dalla bandierina. Riesce a svettare Caporale, ma Bardi blocca facilmente. Al minuto 62, nel pieno delle operazioni belliche, Viali si gioca due carte interessanti: Vergara e Pettinari. Abbandonano il terreno di gioco due irriconoscibili Portanova e Marras. Corre ai ripari anche mister Tortelli, costretto a sostituire un dolorante Ciervo con D’Orazio. Primo squillo di questa ripresa da parte dei padroni di casa al 65′. C’è tanto spazio in mezzo al campo – rimuovere Reinhart ha avuto queste conseguenze – e Garritano ne approfitta affettando la retroguardia avversaria con una potenzialmente letale imbucata per Artistico. Provvidenziale l’intervento di Meroni, che sporca in corner ed evita guai seri. L’azione su calcio d’angolo termina con un destro al volo dalla distanza calibrato da Ricciardi, che però evapora sul fondo. Reagisce la squadra ospite poco più tardi. Vido conquista una punizione sul binario di sinistra e la batte in fretta e furia, cogliendo impreparata la difesa cosentina. Con un intelligente suggerimento, infatti, serve in area di rigore Vergara, il quale si infiamma per poi sprigionare il tiro, con cui svernicia il primo palo. Secondo legno centrato dall’undici proveniente da Reggio Emilia in questa partita. Tortelli capisce il momento complicato dei suoi e apporta una doppia modifica al suo undici quando siamo al 69′: fuori Fumagalli e Garritano, dentro Charlys e Rizzo Pinna (quest’ultimo, in un Reggiana-Lucchese di qualche anno fa, in Serie C, segnò allo Stadio Giglio da centrocampo, firmando un gol iconico). Nei giri di lancette successivi, viene punito con l’ammonizione D’Orazio; stessa sorte per Sosa pochi attimi in seguito per una trattenuta ai danni di Kouan. Prova una delle ultime mosse un disperato Viali, che ora ripone le sue speranze nelle geometrie di Cigarini; abbandona il terreno di gioco Libutti. L’ex regista del Siviglia, però, perde un brutto pallone in mezzo al campo, consegnandolo a Charlys, giocatore che ovviamente ha una cilindrata totalmente diversa. Il brasiliano percorre tutto il corridoio centrale con una prolungata percussione, che termina con un tiro deviato, fortunatamente disinnescato da un attento Bardi. Purtroppo, la trama della gara non è cambiata. La Reggiana prova a premere ma le azioni proposte sono poche e totalmente innocue, con la differenza, rispetto al primo tempo, che ogni tanto il Cosenza riesce a farsi pericoloso con i ribaltamenti di fronte. Non demorde, ad ogni modo, la formazione ospite. Sampirisi si concede una discesa sulla destra, poi pesca Maggio in area di rigore, con una traiettoria panoramica. L’ex Pro Vercelli suggerisce al volo per Vergara, che però spedisce alto sopra la traversa. E non di poco. Al minuto 81, c’è ancora movimento a bordo campo, sponda Cosenza: giungono al termine le partite di Artistico e Ricciardi, cominciano quelle di Cimino e Cruz. Negli istanti seguenti, il tecnico della compagine proveniente da Reggio Emilia si gioca la carta Girma, protagonista di una staffetta con Ignacchiti. Prova a premere con le ultime irrisorie energie la squadra di Viali: all’88’ il nominato poco fa Cruz finisce sulla lista dei cattivi dopo aver fermato con le maniere forti un’avanzata del terzino destro della Regia. Poco più tardi, viene ammonito anche Sersanti, autore di un fallo ai danni di uno straripante Kouan. Proprio quest’ultimo verrà a sua volta punito per un intervento su Maggio in seguito. E intanto entriamo nel recupero: 5 minuti concessi. Al 93′, una Reggiana sbilanciata si fa cogliere impreparata su un contropiede: arriva a concludere con un destro poderoso in diagonale Rizzo Pinna, ma Bardi si oppone con una parata senzazionale. Passa i secondi successivi a ronzare attorno alla bandierina il Cosenza – com’è giusto che sia – e la Reggiana non riesce ovviamente a ripartire. Nel frattempo, però, l’extra-time si fa più corposo di 60 secondi – scelta arbitrale -. Piove sul bagnato, però, in casa Reggiana, perché Sampirisi prova a rialzare con la forza un avversario terminato per terra e finisce sulla lista dei cattivi. Era diffidato. Salterà il match contro la Sampdoria, fondamentale in chiave salvezza. Leggerezza clamorosa che da un giocatore di esperienza come lui non ti aspetti. I Granata hanno ormai ritratto i remi in barca e i padroni di casa si fanno nuovamente pericolosi con un nuovo tentativo ambizioso e impreciso del citato in precedenza Rizzo Pinna, che non centra lo specchio. Nient’altro di emozionante accade in questo finale. Cala il sipario in seguito ad un inguardabile traversone di Girma, terminato sul fondo. Reggiana sconfitta al Marulla. Prova da dimenticare.
Considerazioni sparse
Non c’è nulla davvero niente da dire: prestazione indecente, non all’altezza di una formazione che deve lottare per salvarsi. La squadra è riuscita a prendere gol nel momento più soporifero della partita – bel gesto tecnico di Artistico sicuramente, ma non era difficile evitare quel gol – e poi una reazione concreta non c’è mai stata. Tolta la traversa di Portanova – autore di una prova comunque sia anonima – e il palo di Vergara, si è visto troppo poco. Troppe imprecisioni negli ultimi metri, un’infinità di cross che squadre di terza categoria realizzano meglio – alcuni fuori, alcuni facilissimi per il portiere -. Mai vista un’azione intavolata come si deve, mai vista una squadra realmente nel vivo della partita. Lo dico da mesi che quest’undici ha veramente poco carattere e l’ha ribadito con una prova terrificante. Non voglio parlare di esoneri per rispetto, ma Viali sta facendo un gran caos e trovo sempre meno note positive nel suo operato. I suoi ragazzi hanno fallito praticamente tutti gli scontri salvezza, giocando con sufficienza e con veramente poco agonismo, perdendo contro formazioni ampiamente alla portata. Il Cosenza ha sbagliato almeno due retropassaggi – regalando dei calci d’angolo – e diversi disimpegni. Niente: i suoi ragazzi non hanno praticamente tirato mai da fuori e gli esterni non hanno mai prodotto niente. La mossa di togliere Reinhart ha soltanto portato alla perdita di equilibrio e alla concessione di voragini in mezzo al campo. Nessuno dei subentrati, tolto Vergara, ha prodotto qualcosa di concreto. La Reggiana non vince dal 26 gennaio. La Reggiana ha raccolto tre punti nelle ultime cinque partite; peggio solo il Mantova. La Reggiana ha tirato una volta in pota contro l’ultima in classifica. La Reggiana ha fallito praticamente tutti gli scontri diretti più importanti – considerando anche i derby -, sbagliando proprio l’atteggiamento. Mi dispiace dirlo, caro Viali, ma la “partita totale” che volevi fare si è rivelata un totale fallimento e tu hai letteralmente peggiorato la situazione schierando dei giocatori che non hanno portato grandi frutti e sostituendo altri ragazzi che dovevano rimanere in campo. Con la Sampdoria ci si gioca tutto, ci si gioca la salvezza. Una prova come questa contro il Cosenza potrebbe veramente sancire la perdita di speranze per tanti dei tifosi granata, ormai costretti ad assistere a delle partite inguardabili settimanalmente.
Le pagelle
Bardi 6,5: Senza di lui, il Cosenza avrebbe chiuso la partita con largo anticipo. Provvidenziale la sua risposta sul tiro di Rizzo Pinna a fine partita.
Sampirisi 5: Perde ampiamente il duello con Ciervo, ma almeno si propone in avanti in diverse occasioni. Salterà la gara contro la Samp per un giallo veramente inutile.
Meroni 6,5: Battaglia tantissimo e spesso vince anche i duelli. Fondamentale una sua scivolata su un suggerimento per Artistico da parte di Garritano, ma non è assolutamente l’unico intervento provvidenziale della sua partita.
Sosa 4: La marcatura bluetooth su Artistico non funziona: il Cosenza si porta avanti nel momento più buio della partita. Quando Kouan lo prende in velocità, fatica moltissimo a stargli dietro: prima rischia che arrivi in porta, poi lo stende prendendosi un giallo. Poca personalità.
Libutti 6: Partita priva di sbavature. Protegge bene e ogni tanto si protrae in avanti, disegnando pure qualche traiettoria interessante.
Ignacchiti 5,5: Fa registrare due tiri da fuori: il primo termina alto di poco, mentre il secondo si rileva innocuo. Globalmente non è una brutta prova, ma manca sostanza.
Reinhart 5,5. Come detto, non condivido la scelta di Viali di sostituirlo a metà gara, però abbiamo assistito a prestazioni più interessanti da parte di questo ragazzo.
Sersanti 5,5: Da non sottovalutare il fatto che disputa uno spezzone importante del match con un vistoso tampone nel naso che lo limita anche nella respirazione. Ad ogni modo, sgasa meno del solito e raramente crea pericoli.
Marras 5: Produce veramente poco. Si dà da fare ma non combina niente di che e la difesa avversaria lo argina senza problemi.
Portanova 5: Dov’è finito il Poranova che conosciamo? Pochi guizzi, poche giocate appartenenti al suo bagaglio tecnico e poca determinazione.
Vido 5: Un fantasma. Mai dentro al vivo della partita e mai pericoloso. Di positivo solo il suggerimento per Vergara, da cui per poco non nasce il pari. Ha vita facile, tuttavia, la difesa avversaria, quando deve contenerlo.
Panchina:
Maggio 5,5: Corre tanto su quella fascia, ma sbaglia diversi cross e non riesce ad incidere.
Pettinari 5: I palloni che tocca si contano sulle dita di una mano.
Vergara 6: Scheggia il legno con una conclusione violenta, ma dopo quell’azione si spegne.
Cigarini 5: Perde un brutto pallone, che per poco non porta il Cosenza a portarsi sul 2-0 con Charlys.
Viali 4: Leggere le considerazioni sparse.
