Dicembre 21, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Reggiana – Modena

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Reggiana – Modena, quest’anno, non è un semplice “derby del Secchia”. In questa stagione, oltre all’onore, valgono più del solito i punti in classifica, visto che le due squadre si giocano la testa del girone B di Serie C, dato che entrambe hanno 54 punti. L’atmosfera è caldissima – forse più del solito – e le due tifoserie iniziano a provocarsi con largo anticipo dal fischio d’inizio del direttore di gara. Le curve sfoggiano straordinarie coreografie per accompagnare la propria squadra e di quella della Reggiana si possono leggere le parole recitate dallo striscione già prima di un’ora dell’inizio dell’incontro: “Lotta e vinci insieme a noi”.

Le parole, scritte in bianco su sfondo granata, recitate dallo striscione preparato dai tifosi reggiani già nel pre-partita fa capire che non sarà una sfida da poco e che il pubblico di casa vorrà sostenere non poco la Regia nella partita. Le coreografie prendono vita solo quando l’arbitro soffia nel fischietto per decretare l’inizio del match e si vedono finalmente anche quelle della curva ospiti e del Gruppo Vandelli.

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coreografia Gruppo Vandelli
coreografia curva del Modena
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coreografia curva Reggiana

L’atmosfera era più che elettrica, le curve avevano preparato delle splendide coreografie che sembrava facessero a gara per essere la più bella, entrambe recitavano però frasi corte ma incisive, quella riempita dai sostenitori della squadra di casa aveva scelto come parole quelle dette in precedenza più delle altre che si sono iniziate a vedere a neanche trenta secondi dall’inizio dell’incontro:”Avanti Granata”, la fetta di stadio riempita dai Canarini diceva invece:”Anche se in mezzo ai guai… non ti lascerò mai”, il Gruppo Vandelli ne aveva invece preparata una stupenda con tre file di colori, due bianche più piccole e una granata al centro più grande, aveva inoltre coperto i tunnel con dei teloni sempre bianchi e granata e la splendida scritta, sorretta da due mani:”Reggio Emilia” con il tricolore a separare le due parole. Il derby si era acceso senza che 22 giocatori avessero toccato anche solo una volta il pallone, era per entrambe le formazioni la partita più importante della stagione, nessuno aveva intenzione di perdere. L’attesa finisce quando, con leggero ritardo visto che era stato lanciato un petardo dalla curva ospiti in campo e quindi è stato dovuto mettere fuori in fretta, l’arbitro fischia.

La partita è molto equilibrata, a rompere il ghiaccio con una prima occasione è il Modena al minuto 14: Armellino riceve spalle alla porta, ragiona, poi vede che si apre una strada a destra, che viene percorsa da Tremolada, palla perfetta, deve solo calciare per sbloccare l’incontro, ma va al cross basso con una giocata fin troppo altruista, ringrazia Venturi che raccoglie, ringraziano ancora di più tutti i tifosi della Regia che possono tirare un sospiro di sollievo dopo essersela vista brutta. Al 21′ la Reggiana si rende pericolosa realmente, dopo un inizio in cui era partita meglio nonostante l’opportunità concessa agli ospiti, ma senza creare grandi pericoli alla difesa avversaria, l’occasione si crea quando Lanini riceve dopo un gran movimento e calcia con il destro forte e cercando anche la precisione, ma non riuscendo a sorprendere Gagno che si tuffa e fa suo il pallone. A distanza di 12 minuti dalla prima grande opportunità avuta, ma non sfruttata, Tremolada torna a farsi sentire con un tiro potente, non troppo angolato, ma inaspettato, bell’intervento di Venturi che respinge. Un altro squillo granata arriva puntuale al ventottesimo giro di lancette, con Sciaudone che si fa largo palla al piede, poi allarga per Lanini che vuole il pallone e lo riceve, l’ex giocatore della Juventus Under 23 si accentra e sprigiona il mancino, il suo tiro viene respinto, ma non è finita perchè la palla, dopo un rimpallo, prende una traiettoria strana e si alza, quasi invitando il giocatore a calciare al volo nuovamente col sinistro, il tiro è anche questa volta potente, ma termina largo. Al 34′ la Reggiana ha forse la più grande occasione della sua partita per portarsi in vantaggio e se la costruisce da corner, con Radrezza che mette in mezzo e trova la testa di Rozzio che colpisce dando forza al pallone, ma non inquadrando lo specchio, non era facile tenerlo basso, poteva andare peggio al Modena, ma i saltatori sono un’arma a tutti gli effetti per i padroni di casa, oltre alla partita di grande personalità del numero 21 granata che cerca sempre di andare a ricevere e sa sempre come gestire il pallone, anche con una certa eleganza. Si va a riposo a reti inviolate, con la Reggiana che si è vista annullare un gol di Zamparo per fallo di mano, poichè si era probabilmente aggiustato il pallone involontariamente dopo che gli era carambolato addosso in seguito di una conclusione dalla distanza. E’ il 69′ quando i Canarini vanno vicini al gol del vantaggio grazie ad una stupenda punizione di Armellino, che disegna una traiettoria splendida, scavalcando la barriera, ma non venendo baciato dalla fortuna, poichè il pallone si stampa sull’incrocio dei pali, non avrebbe potuto nulla qui Venturi, punizione da manuale del calcio. I tifosi granata hanno visto la loro squadra giocare tutto sommato abbastanza bene, con qualche errore che è avvenuto più che altro perchè non è facile mantenere la concentrazione con tutto questo contesto e con tutto il peso del valore della partita, ma possono sentirsi molto più tranquilli quando al 74′ Gerli viene mandato sotto la doccia dopo aver commesso un fallo abbastanza evidente su Radrezza, che era in giornata e che, sebbene non si fosse reso troppe volte pericoloso negli ultimi metri visto la posizione in cui gioca, aveva aiutato molto i compagni e stava mettendo in difficoltà il Modena, l’inferiorità numerica ha portato la formazione ospite a rivedere i piani tattici, a quel punto bisognava ovviamente correre meno rischi possibili, essere prudenti e soprattutto consapevoli che portare a casa un punto in una situazione del genere è più che sufficiente. Si vede proprio che, dopo l’espulsione, il Modena cambia il suo sistema di gioco e passa ad una difesa a 5, tentando disperatamente di rendersi pericoloso ogni tanto in contropiede, senza però creare mai grandi occasioni. A qualche secondo dall’89’ la Regia si fa sentire di nuovo con un tiro dalla bandierina, stavolta non coi centimetri delle torri ma con un tiro da fuori del 21 granata, che riceve dopo un cross che molto probabilmente era di nuovo per la testa di Rozzio, ma che viene anticipato, Radrezza si aggiusta il pallone e fa partire la botta da lontano di sinistro, blocca Gagno. 95 minuti non bastano per decretare la prima in classifica, ma quei 4 gol di differenza reti che la Reggiana ha in più rispetto al Modena sembra bastino ai tifosi granata per gridare:”Salutate la capolista” anche se chiaramente i sostenitori reggiani non saranno troppo tranquilli vista la situazione, del resto la Reggiana, come il Modena, non può più sbagliare.

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