Reggiana 2-0 Pontedera, i Granata riavvertono i Canarini
11 min readTorna a vincere la Regia, portando a casa 3 punti e accorciando le distanze dal Modena che ha perso in casa con l’Olbia e ha così riaperto la corsa alla vetta della classifica del Girone B. Gubbio e Ancona sono ormai due ricordi lontani, i Granata tornano al successo superando per 2-0 in casa il Pontedera, giocando bene e producendo tanto, con un bel palleggio e con tutti i giocatori, partiti dal primo minuto o subentrati, che hanno dato il massimo. E’ stata dunque una bella prestazione nel collettivo, ognuno ha dato il suo contributo e il gioco di squadra ha fatto la differenza in una partita che non era da sottovalutare. Ci sono ancora tante partite da giocare ed il Modena è primo solo per 2 lunghezze. La Regia, con oggi, ha compiuto già una parte dell’impresa, ora bisogna arrivare alla vetta e la scalata non è più così ripida: le due squadre stanno combattendo duramente e giocando un Derby del Secchia a distanza ormai da tempo, dopo che le due partite in cui si sono scontrate non hanno fatto emergere una vincitrice. Il calendario non aveva di certo aiutato la squadra di Reggio Emilia, ma dopo avere avuto finalmente una settimana per rifiatare ieri si è rivista finalmente la Regia che conosciamo, che ha convinto con gioco e per intensità. C’era la fame di tornare alla vittoria, di recuperare soprattutto c’era la consapevolezza che raggiungere i Gialloblù è possibile; non esistono squadre invincibili in questo campionato, è ormai un girone a due squadre, ma nessuna poteva e potrà arrivare da qui a fine aprile senza fallire. Oggi, fortunatamente, è toccato ai Gialloblù, che hanno giocato contro l’Olbia, formazione che aveva messo in difficoltà anche la Reggiana nella complicata trasferta sarda, in cui però era arrivato il trionfo della squadra di Diana. La sconfitta dei Modenesi è stata annunciata a grande voce da un tifoso granata che aveva preso posto allo stadio Città del Tricolore un’ora prima dell’inizio dell’incontro e che ha così esultato, non proprio con elegante sportività con ma comprensibile trasporto, appena saputo della disfatta in casa dei Canarini.
L’undici di Diana è stato aiutato molto dalla tifoseria, che ha accompagnato i giocatori granata fino all’ultima azione con cori e striscioni, creando una splendida atmosfera.
Nel pre-partita, la squadra di casa si riscalda con qualche esercizio di corsa, stretching, elastici e infine tiri in porta, dopo essere stata accolta nel migliore dei modi appena scesa in campo, con tutti i tifosi che hanno iniziato ad acclamare i Granata prima che potessero ancora iniziare i soliti esercizi.
Le due squadre scendono in campo e, disponendosi sulla classica fila che si crea quando si effettua l’entrata (in cui le due squadre sono divise solo dai direttori di gara) indossano una t-shirt con uno sfondo granata e la scritta “Regia for peace” con l’ultima parola colorata con i colori della bandiera dell’Ucraina.
La Regia ha fatto un’eccezione mettendo su una sua maglia i colori giallo e blu degli eterni rivali, ma l’ha fatto per una buona causa, visto che il ricavato della vendita delle magliette verrà donato alle vittime della guerra.
La differenza tra le due tifoserie è evidente, i tifosi granata sono ben presenti, pochi eroi nel settore ospiti. L’incontro comincia dopo l’accompagnamento dei sostenitori di casa, che cantano: “Ed ovunque sarai, non ti lascerò mai” uno dei cori più classici ed iconici della tifoseria.
Diana ha deciso di schierare la seguente formazione, decidendo di dare spazio ad Arrighini dal primo minuto, che ha fatto una grande partita e ha dimostrato a pieno le sue capacità:
La prima occasione per i padroni di casa arriva dopo solamente 3 giri di lancette, con Sciaudone che rischia di perdere palla al limite dell’area di rigore avversaria, poi sceglie di giocare semplice per Rossi, che effettua un cross di prima mettendo una palla morbida sul secondo palo, dove però non c’è nessuno, se non Perretta, il giocatore del Pontedera si mette davanti con il corpo cercando di proteggere il pallone nella sua corsa verso la fine del campo, ma deve fare con un Libutti che vuole avere a tutti i costi quel possesso e ci riesce, scaricando poi per Rosafio, il numero 7 taglia il campo portandosela avanti con il mancino, si accentra e si crea la possibilità di andare a calciare a rientrare sul secondo palo, come tutti si aspettano, ma scrglie di andare ad una conclusione forte ed improvvisa sul primo, si fa sorprendere Sposito, che però riesce a deviare in calcio d’angolo e ad evitare lo svantaggio.
Dopo 11 minuti arriva il gol della Regia, che stava giocando bene e che era riuscita a rendersi pericolosa poco prima: Sciaudone si mette il pallone sul destro e va al cross per Arrighini, che non è marcato nella maniera migliore dalla difesa, c’è una distanza abbastanza evidente tra lui e l’avversario più vicino, ha quindi lo spazio per andare al colpo di testa, cercando o una sponda o direttamente di spedire verso lo specchio, tenta di allontanare la difesa toscana, ma non ci riesce, la palla resta nel cuore dell’area di rigore, il primo ad arrivarci è Cremonesi, che calcia da distanza ravvicinata, meno di 11 metri (neanche un rigore in movimento) non ha il tempo di reagire l’estremo difensore della squadra ospite, gol della Regia, 1-0.
E’ lo stesso Cremonesi ad innescare il contropiede che, per poco, non si conclude con il gol del 2-0 al minuto 43, la sua palla è perfetta sulla corsa di Lanini, che attacca tutto lo spazio a sua disposizione percorrendo un’infinità di metri palla al piede, del resto la corsa è probabilmente la sua dote migliore, la Regia ribalta l’azione e si distende, il 94 entra in area di rigore, può calciare, poi vede Arrighini totalmente solo in area di rigore, che non vede l’ora di spingere in rete, il torinese sceglie l’altruismo, ma sbaglia il cross e prende in controtempo l’attaccante granata che non può arrivare sul suo passaggio, occasione sprecata dalla Regia per portarsi sul 2-0 poco prima di andare a riposo.
La Reggiana va negli spogliatoi sul risultato di 1-0, senza aver concesso quasi nulla al Pontedera e dopo aver costruito tanto, forse avrebbe anche meritato di più, ma nel calcio la palla entra quando vuole e, nei primi 45 minuti di partita, ha deciso di finire in fondo alla rete per una sola volta.
La Regia inizia il secondo tempo con il piede giusto, rendendosi pericolosa con un tiro dalla bandierina: l’incaricato è Rossi, che sistema per bene il pallone all’interno della lunetta del calcio d’angolo, poi effettua il cross con il destro, nel mezzo dell’area di rigore c’è Libutti, che la difesa toscana si è completamente persa, il 17 è solo e riesce ad impattare di testa senza che gli avversari lo disturbino più di tanto, la palla termina però tra le braccia del portiere, una conclusione non troppo potente e neanche angolata, ma l’errore della retroguardia ospite resta perché è una grave disattenzione che avrebbe potuto pagare ad un prezzo maggiore.
I Granata hanno un’altra grande chance da calcio di punizione con Lanini, il punto di battuta è poco distante dalla linea curva del limite dell’area di rigore, si sistema il pallone per andare al tiro con il destro Lanini, la barriera è anche abbastanza distante, dunque c’è la possibilità di effettuare una conclusione con la palla che superi il muro e scenda in tempo per insaccarsi alle spalle del portiere, tuttavia non è così facile. Il tiro di precisione del numero 94 si infrange sulla barriera, la palla prende però un effetto strano e si impenna, Sposito è costretto a darci uno sguardo perchè non è così scontato calcolare dove cadrà, ma, per sua fortuna, termina sopra la sua porta, tuttavia la Regia ha una nuova chance da corner.
Il calcio è uno sport in cui spesso si paga la minima disattenzione e la cattiveria non è mai troppa. La Reggiana stava giocando meglio, aveva creato tante occasioni e aveva trovato il gol che aveva sbloccato l’incontro nel primo tempo, ma tenere il controllo facendo girare la palla e difendendosi non basta, c’è bisogno di mettere a segno una seconda rete per stare tranquilli e per essere sicuri di conquistare i tanto importanti 3 punti, che, oggi, a Reggio Emilia, pesano più del solito, visto che c’è un Modena da riacchiappare. Per segnare questo gol c’è bisogno di un Arrighini in grande forma che giochi spesso spalle alla porta usando il fisico e guadagnandosi calci di punizioni preziosi anche quando si è in difficoltà nell’uscire dalla propria metà campo. Oltre a queste giocate, serve la zampata del vero attaccante, che sa già dove finirà il pallone e sa già dove attenderlo posizionandosi alla perfezione in area di rigore. E’ il minuto numero 71 quando il subentrato Radrezza realizza un ottimo cross da calcio d’angolo, situazione in cui la Regia può fare male grazie ai giocatori fisici a sua disposizione, ad arrivare per primo di testa è un Cremonesi in forma smagliante, che attacca la porta partendo da dietro e colpisce molto bene di testa, dando forza al pallone, serve un miracolo di Sposito in tuffo a negare ai padroni di casa la rete della sicurezza, ma il gol arriva due secondi dopo, quando Arrighini si tuffa sul pallone lasciato lì dal portiere, che aveva fatto comunque il massimo che potesse fare, il numero 20 si trova la porta spalancata e un pallone solo da spingere, una rete che va a coronare una partita perfetta del classe 1990 e che mette un sigillo sull’incontro.
La Reggiana gioca senza Luca Cigarini, uno dei giocatori più importanti in rosa (basta vedere la sua carriera per capire di che calciatore si tratta) ma un aspetto davvero positivo della prestazione della squadra nel collettivo è stata la capacità di tutti i giocatori scesi in campo nel dare il massimo, si è vista una squadra ampia con giocatori che hanno dato il meglio di loro anche se magari in dubbio di formazione; un bel vantaggio questo, soprattutto visto il calendario che non fa respirare nessuna squadra.
Manca dunque Cigarini, ma a farsi notare è l’altro giocatore d’esperienza: Michele Cremonesi. L’ex Venezia ha dato grande sicurezza quando ha avuto il pallone tra i piedi, i compagni (ma anche i tifosi) possono stare tranquilli quando è lui ad essere in possesso, perchè ha un’ampia visione di gioco ed è rapido nella scelta, sa perfettamente come gestire la palla. Prestazione perfetta: ha sfiorato la doppietta e ha giocato benissimo con i compagni, si è rivelato un vero e proprio punto di riferimento in mezzo al campo per i Granata. Proprio il numero 26 si rivela decisivo nell’azione che per poco non manda in gol Zamparo alla sua centesima presenza in granata: con un passaggio in verticale perfetto trova Sciaudone al limite dell’area di rigore, in una posizione in cui il tiro non è la migliore delle idee però, così decide di alzare la testa, vede Rossi che accompagna la manovra di attacco alla sua destra e lo serve, il numero 5 avanza palla al piede, ma poi viene chiuso, così scarica probabilmente per Radrezza, che mette in mezzo un pallone a cercare i centimetri di Zamparo, ma si rivela un cross troppo lungo, così l’attaccante granata decide di calciare al volo con il sinistro, visto che non ha più la possibilità di andare ad impattare di testa, il suo mancino ad incrociare termina largo di pochissimo, a qualche centimetro dal palo; Regia vicinissima al 3-0, ma sorprende come sia riuscito il numero 30 ad arrivare su questo pallone calciando addirittura al volo.
Il Pontedera, sebbene non abbia fatto un’ottima prestazione contro una delle squadre più importanti del campionato, non sembra voler mollare e ha un’occasione da calcio di punizione, un’altra chance di sfruttare i calci da fermo, che, fino a quel momento, non erano stati utilizzati al meglio. L’addetto alla battuta del calcio di punizione è Milani, che si sistema il pallone per andare alla conclusione con il mancino, il suo tiro scavalca l’ostacolo costruito da Venturi e scende in tempo per finire in fondo alla porta, ma a mancare è di pochissimo la precisione perchè il pallone esce di qualche centimetro, spegnendosi sul fondo dopo essere passato a qualche centimetro dal palo.
Le due squadre continuano a giocare a ritmi molto alti anche nel finale, è una partita infinita e i padroni di casa non vogliono fermare le loro manovre di attacco, non ci può essere una fine e quindi la Regia decide di rendersi nuovamente pericolosa con i cross: Radrezza si occupa della battuta di un calcio di punizione molto distante dalla porta, c’è la possibilità però di effettuare un traversone, così guarda in mezzo, vede Rozzio sul secondo palo e lo trova perfettamente, il capitano esegue la sponda magnificamente e mette questa palla nel cuore dell’area di rigore, dove c’è D’angelo, da poco sceso in campo al posto di Rossi, il numero 27 si trova spalle alla porta e impatta come può, senza comunque rendere la vita facile all’estremo difensore ospite, il quale si distende e blocca il pallone quasi sulla linea di porta.
L’ultima occasione per gli ospiti arriva al 94′ con un altro squillo di Milani, che cerca di rendersi nuovamente pericoloso con il suo sinistro, il tiro non è però così insidioso, blocca Venturi e qui si spengono definitivamente le speranze del Pontedera. Triplice fischio, tre punti, 2 gol, un’ottima prestazione e un segnale importante dato al Modena che adesso deve stare attento; abbiamo visto una Regia perfetta.
E’ stata una bella partita tra Reggiana e Pontedera, hanno giocato molto meglio i padroni di casa, che hanno mostrato la loro superiorità contro un avversario che non è venuto a Reggio Emilia in vacanza, ma per cercare di fare punti, anche se consapevole che non sarebbe stato facile. Per la Regia risultato fondamentale, sia in classifica che mentalmente, perchè fermare una squadra lanciata da ben tre successi consecutivi non è roba da poco neanche se sei una squadra che lotta per la testa della classifica, poi i 3 punti recuperati ai Canarini sono stati quelli che hanno reso ancora più meravigliosa una splendida serata in cui i tifosi di casa si sono divertiti guardando una Reggiana in grande forma e accompagnandola fino alla fine dell’incontro.
Ora bisogna pensare alla partita in trasferta contro la Lucchese di venerdì, in cui la cosa che più conta è vincere per continuare a fare parte di quella sfida a distanza con il Modena per la vetta della classifica, sperando anche in un secondo passo falso dei Gialloblù sabato con la Carrarese, in una trasferta in Toscana dove la squadra di Attilio Tesser arriva dopo un k.o che molto probabilmente è stato un incidente di percorso come quelli che ha fatto nelle ultime giornate la Reggiana; adesso tutte le squadre stanno accusando la stanchezza e ne stanno pagando le conseguenze. In un girone quasi a due, specialmente con partite così ravvicinate, è quasi certo che una delle due prima o poi inciampi, è toccato alla Reggiana ed è toccato anche al Modena, ma ci sono ancora tante partite, l’ansia di sbagliare c’è, ma non bisogna assolutamente farsi prendere dal panico.