Dicembre 21, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Chelsea 2-4 Arsenal (2022) – le partite più belle della storia dei Gunners – Dial Square Italia

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Ci sono delle partite dei Gunners che sono entrate a fare parte della storia del calcio. Non parliamo soltanto di incontri di Premier League o di altri tornei inglesi, ma anche di altre competizioni europee. Ed è per questo che, oggi, si parla di una magnifica prestazione dell’Arsenal di quest’anno. E’ vero che ci sono state partite che i Gunners hanno giocato meglio in tutti gli anni della loro splendida storia, ma questo derby col Chelsea merita di essere ricordato perchè, nonostante poi l’Arsenal non sia arrivato quarto, ci ha regalato grandissime emozioni e quindi non va scordato quello che i Gunners hanno fatto.

E’ il 20 aprile 2022, a Londra, in un’atmosfera stupenda, si gioca uno dei tantissimi derby della capitale inglese. Blues contro Gunners. Un grande classico. L’Arsenal, in classifica, è circondato da nemici ed è chiamato a vincere per difendersi dagli Spurs e per provare a sognare in un terzo posto. Questa partita, come sempre, essendoci una grandissima rivalità tra i due club, va oltre ai punti e tutte e due le squadre vogliono portare a casa la vittoria. Thomas Tuchel schiera un 3-4-1-2 con qualche novità di formazione: Werner e Lukaku davanti (non è una sorpresa che giochino, perchè sono giocatori di alto livello, ma stupisce come, per una volta, partano entrambi dal primo minuto) Loftus-Cheek a centrocampo di fianco a Kantè e una difesa composta da James, Christensen e Sarr. Il primo citato tra questi tre, solitamente, fa il terzino destro, ma è riuscito anche ad imparare il ruolo di difensore centrale in una difesa a 3. Anche l’ultimo è capace di giocare sia come terzino che difensore e quindi il tecnico dei Blues si fida di mandarlo in campo. Super Mik Arteta, come lo chiamano i supporters dei Gunners adesso, schiera un 4-2-3-1 con White terzino destro, novità di formazione dato che sarebbe un centrale, anche se, pure lui, sa giocare abbastanza bene su quella corsia, in difesa. Rob Holding gioca al centro, nella retroguardia dell’Arsenal, in coppia con Gabriel. Elneny a centrocampo, invece, è ormai una certezza. Dopo l’infortunio di Partey, c’è bisogno di un degno sostituto e lui si rivelerà esserlo. Nketiah parte dal primo minuto nel solito ruolo di attaccante, che ha ormai rubato a Lacazette grazie ad ottime prestazioni. Smith Rowe vince il ballottaggio con Martinelli e parte titolare sulla trequarti, a sinistra.

Poco prima che cominci l’incontro, i tifosi del Chelsea mostrano con orgoglio uno splendido striscione in onore di Mount, giovane talento dei Blues che è già diventato l’idolo di tutti a Stamford Bridge.

La partita comincia e c’è subito una grande occasione in favore del Chelsea. Siamo al 4′, Mount va dalla bandierina e calcia con il destro, impattando di piatto, molto bene, la palla rientra e termina in area di rigore, dopo una serie di rimpalli, finisce sui piedi di Marcos Alonso, che, senza pensarci più di tanto, calcia con il sinistro, ma trova la deviazione in calcio d’angolo. E’ stato disturbato al momento del tiro dalla scivolata di Xhaka e anche dall’intervento probabilmente di White, ma, nonostante ciò, è andato alla conclusione e ha subito sfiorato la rete del vantaggio. Al 10′, Smith Rowe non si intende con Tavares e sbaglia un passaggio all’indietro molto pericoloso, Loftus-Cheek interviene e ruba palla, Gabriel prova a fermarlo ma viene superato dal passaggio del giocatore inglese per Lukaku, che è completamente solo e riceve, il più vicino a lui è Xhaka, che corre verso il numero 9 dei Blues cercando di fermarlo, riesce a raggiungere il belga, ma l’attaccante del Chelsea si sposta il pallone sul destro e va alla conclusione ad incrociare, che termina distante dal palo e si spegne sul fondo. Possono tirare un sospiro di sollievo i giocatori di Arteta. Dopo un inizio molto complicato in cui si sono visti soltanto i Blues, l’Arsenal prova a reagire. Tavares cerca Nketiah con un lancio lungo, su cui, però, l’attaccante inglese non può arrivare, Christensen si mette davanti con il corpo e prende il controllo della palla, ma, nel tentativo di eseguire un retropassaggio verso Mendy, colpisce malissimo. Questo errore lancia Nketiah verso la porta, il numero 30 dell’Arsenal (che, dalla prossima stagione, avrà il 14, non un numero qualunque) brucia in velocità il difensore e arriva sul pallone, se lo porta avanti, non c’è nessuno se non Sarr che è lontanissimo e prova a recuperare, riuscendo a raggiungere l’avversario ma non facendo in tempo ad intervenire, la corsa infinita di Nketiah si conclude con un tiro di destro da dentro l’area di rigore su cui Mendy non può intervenire. 1-0 per l’Arsenal, o meglio, come direbbero proprio a Londra “One-nil to the Arsenal!” Il vantaggio dei Gunners, però, dura troppo poco. Al 17′, proprio l’autore del gol, cerca di servire Xhaka con un passaggio all’indietro, che però si rivela troppo corto. Loftus-Cheek anticipa perfettamente lo svizzero, la palla termina sui piedi di Werner, che riceve sulla corsia di sinistra, poi si accentra e sceglie di calciare con il destro, il suo tiro viene deviato, la palla prende una traiettoria difficile da leggere per Ramsdale, il portiere dei Gunners non riesce ad evitare che la palla termini alle sue spalle. Il Chelsea ha pareggiato. A Stamford Bridge, il risultato è di 1-1. Al 26′, l’Arsenal reagisce. Xhaka esce dalla sua area di rigore rischiando tantissimo con un tunnel su Marcos Alonso, poi serve Odegaard, il norvegese riceve nella metà campo della sua squadra, poi vede largo Saka sulla destra e lo serve con una palla perfetta sui piedi, il giocatore in maglia numero 7 avanza e permette ai compagni di salire, si accorge che proprio il numero 8, che gli aveva passato il pallone poco prima, si trova non molto distante dalla lunetta del limite dell’area di rigore, l’esterno inglese decide di servirlo, Odegaard non si fa ingolosire e sceglie di non calciare, anzi, si sposta il pallone sul sinistro, poi vede l’arrivo di Smith Rowe e lo serve, il numero 10 calcia di prima con il destro e fa partire un tiro molto angolato, su cui Mendy non riesce ad intervenire. Il tiro rasoterra del talento dei Gunners vale il nuovo vantaggio degli ospiti.

Poco più di un minuto dopo la mezz’ora, l’Arsenal deve pagare di nuovo e i Blues ritrovano il pareggio. Siamo sulla fascia destra, vicini all’area dei Gunners, White è pressato da Mount, Werner e Marcos Alonso (anche se quest’ultimo si trova più distante e non può intervenire) il tedesco gli porta via il pallone e poi lo lascia a Mount, che se lo sposta sul destro e fa partire un traversone perfetto per Azpilicueta, che, nonostante non sia un centravanti, fa un movimento da attaccante puro e spinge la palla in fondo alla rete. I Blues hanno pareggiato grazie al loro capitano. L’Arsenal, però, non si rassegna e prova a riportarsi in vantaggio. E’ il minuto numero 33 quando Elneny trova molto bene Nketiah, che resiste al tentativo di Sarr di portargli via il pallone e si gira, poi prova a calciare dalla distanza con il sinistro e soltanto una splendida parata in tuffo di Mendy gli nega il 3-2. A neanche 60 secondi dal 45′, i Gunners si fanno sentire nuovamente e sfiorano ancora il terzo gol. Odegaard si trova a qualche metro di distanza dalla lunetta del limite dell’area e vede il movimento di Smith Rowe, decide di servirlo con un passaggio perfetto, il numero 10 entra in area di rigore e si ritrova circondato da ben 4 giocatori avversari, ma, nonostante ciò, riesce a liberarsi di tutti quanti con una giocata meravigliosa, poi va al tiro con il destro, che è molto potente ma non centra lo specchio. Si va a riposo sul 2-2. La partita è molto equilibrata e le due squadre hanno prodotto tante occasioni, esprimendo pure un ottimo calcio. La ripresa si apre con un attacco del Chelsea, che si rende pericoloso con Werner, il tedesco si trova in possesso della palla al limite dell’area di rigore, in posizione abbastanza centrale ma più verso la fascia sinistra, dunque alla destra del portiere dei Gunners, l’attaccante dei Blues si libera di White con un dribbling perfetto poi calcia di sinistro sul primo palo, Ramsdale è attento, ma non c’è neanche bisogno di un suo intervento perchè la palla finisce sull’esterno della rete. Al 57′, il Chelsea è in possesso della palla nella sua metà campo, James serve Azpilicueta con un passaggio in verticale, il capitano, però, stavolta, commette un grave errore e, nel tentativo di servire l’autore dell’1-1 sulla fascia destra, regala la palla a Tavares, che avanza, poi si accorge di Nketiah al limite dell’area di rigore e lo serve con un passaggio in orizzontale, il numero 30 si gira, ma, poi, è costretto a fare i conti con Thiago Silva, che interviene in scivolata, la palla schizza sui piedi di Sarr, che pasticcia e, involontariamente, restituisce all’attaccante dei Gunners, Nketiah prova a dribblarlo, il difensore dei Blues non riesce ad intervenire molto bene, tocca la palla, ma la sfera resta lì, così, il giovane fenomeno dell’Arsenal decide di tirare di sinistro, anche se disturbato da Kantè, e riesce a superare il portiere avversario con un tocco di punta di sinistro che basta per portare i Gunners sul meritato 3-2. Il Chelsea, però, non molla e continua a crederci, consapevole che la distanza che li separa dall’Arsenal è soltanto di un gol. Al 65′, Loftus-Cheek trova James largo sulla destra, non siamo molto distanti dall’area di rigore degli ospiti, è la zona ideale da cui fare partire un traversone, il 24 decide di sfidare Tavares, si porta il pallone sul destro e poi mette in mezzo con un cross basso su cui interviene Ramsdale, senza bloccare ma soltanto respingendo, la palla, dunque, resta lì, Marcos Alonso ne approfitta e calcia, ma Gabriel riesce ad intercettare il tiro in scivolata e a salvare i suoi compagni. La caratteristica che ha reso bellissima questa partita è stata proprio la continuità di occasioni create da parte di entrambe le squadre, sia da chi, in certi momenti, doveva recuperare, sia da chi, in altri, era in vantaggio. Infatti, al 75′, i Gunners tornano all’attacco per provare a chiudere la partita: poco oltre al cerchio di centrocampo, Saka prova a saltare Thiago Silva, che tenta di fermarlo in scivolata, ma il suo tackle, clamorosamente, fa sì che la palla si impenni e finisca sui piedi del subentrato Cedric, che riesce ad arrivare su questo pallone con uno scatto lunghissimo, poi restituisce a Saka, il numero 7 dei Gunners vede sulla fascia sinistra Martinelli e prova a servirlo, ma Mendy esce e blocca in tuffo. Continuano a rendersi pericolosi i giocatori di Arteta, che non mollano e vogliono portare sul 4-2 la partita: è l’82’, Gabriel, dalla difesa, vede Cedric sulla fascia destra, nella metà campo avversaria, e, disegnando una traiettoria stupenda, riesce a servire sui piedi, con un lancio lungo meraviglioso, il compagno, il numero 17 deve però fare i conti con Sarr, che si fa saltare, il giocatore dell’Arsenal entra poi in area di rigore, vede Martinelli che chiama il pallone al centro, è completamente libero, c’è pure Saka al limite che vorrebbe ricevere il passaggio, ma il cross parte malissimo e la palla termina addirittura fuori dall’area, allora prova a raccogliere Tavares, che arriva di scatto e decide di calciare verso lo specchio con il destro, ma non inquadra la porta e fa partire un tiro orribile, che finisce distante dall’obiettivo, neanche vicinissimo al primo palo. Al 90′, l’Arsenal tenta un ultimo attacco: Martinelli è in possesso del pallone sulla fascia destra, vede il movimento di Cedric e lo serve sulla corsa con un filtrante perfetto, il portoghese sceglie di mettere in mezzo per Saka, che è marcato da Azpilicueta, il numero 38 perde completamente di vista il pallone e inizia a trattenere l’avversario, usando proprio le braccia, fino a farlo cadere. E’ calcio di rigore per l’Arsenal! Dal dischetto va proprio il numero 7 inglese, che aveva appena subito il fallo. Il suo tiro di sinistro non si rivela molto angolato, ma sufficiente per terminare alla sinistra di Mendy, che viene spiazzato. I Gunners chiudono così la partita e si portano a casa una bella vittoria in un derby importantissimo. La festa è incontenibile! Stamford Bridge, dopo il gol messo a segno su rigore da Saka, si tinge di rosso e di bianco! London is red! Ramsdale decide di prendere in giro i tifosi avversari, andando da loro e salutandoli. Gesto evitabile, ma che, alla fine, ci può stare, specialmente se consideriamo che partita sia Chelsea-Arsenal.

SUPER MIK ARTETA!

Arteta, con un gioco splendido e costruendo una grandissima squadra, è riuscito a fare sognare i supporters dei Gunners per un intero campionato, nonostante la delusione nel finale di stagione. Dopo tutto quello che ha fatto, si è meritato un riconoscimento dai tifosi, che gli hanno intitolato il coro We’ve got super Mik Arteta, che è già diventato famosissimo. Ma, prima ancora di mostrarne il testo, ci si può permettere di scherzare su un momento molto bello della partita che riguarda proprio il tecnico dei Gunners, dato che, dopo una discussione con il quarto uomo, ha fatto una faccia che è diventata virale sui social e che proprio i tifosi dell’Arsenal hanno deciso di condividere, prendendola sul ridere:

https://twitter.com/Sohluu7/status/1516889262804946946?t=g6iencTEAeN1dgbDKsFN8Q&s=19

Tornando al coro citato prima, ecco il testo con cui i tifosi dell’Arsenal si sono fatti sentire in casa del Chelsea, sovrastando anche le migliaia di voci dei supporters dei Blues:

We’ve got Super Mik Arteta,

He knows exactly what we need,

Kieran at the back, Gabi in attack,

Arsenal on the way to Champions League!

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