Reggiana 0-0 Pisa, i Granata ottengono un altro punto importante
16 min readUna Reggiana dalle energie limitate non va oltre il pari con il Pisa: la gara del martedì sera termina 0-0 al Giglio.
Dopo il prestigioso successo contro lo Spezia i Granata vengono fermati da un avversario importante come il Pisa. Regia autrice di una partita buona, ma non esaltante, a causa delle poche energie rimaste in seguito alla dispendiosa sfida di Cesena. L’occasione più grande la trova Gondo, con un tiro parato da Nicolas. Arena fa impazzire la squadra di casa, tuttavia, pur andandovi vicino più volte, non riesce mai a timbrare il cartellino. Un punto prezioso in chiave salvezza.
Tutte le notizie dei giorni prima della partita
Visto che dalla gara del Manuzzi, che ha visto i ragazzi di Nesta collezionare i primi tre punti stagionali grazie alla doppietta di Gondo, sono passati pochi giorni, c’è poco da dire, per quanto riguarda questo paragrafo. Tuttavia, l’unica notizia da condividere è molto speciale.
La Reggiana lunedì ha festeggiato il suo compleanno: 104 anni di vita. Oltre un secolo di tradizione e fedeltà smisurata verso Reggio Emilia e e il colore granata che rappresenta sui campi da calcio di tutta Italia la nostra città. Tanti auguri, Regia!
Inoltre, nello stesso giorno, ha festeggiato il compleanno anche il vicepresidente Giuseppe Fico. Tanti auguri!
Nel prossimo articolo (quello su Ternana-Reggiana, gara di sabato), raccomeremo finalmente la conferenza stampa di Goretti, che ha parlato del calciomercato realizzato dalla società.
La conferenza stampa pre-gara di mister Alessandro Nesta
Nesta, in conferenza stampa, ha evidenziato diversi aspetti che vale la pena condividere. Innanzitutto, ha presentato l’avversario, dicendo:”La partita di domani ci vede affrontare una squadra molto forte, con un allenatore che pretende gioco e che ha dato al suo gruppo una grande organizzazione sia difensiva che offensiva”. Successivamente ha festeggiato il compleanno della nostra società dichiarando:”Abbiamo analizzato la squadra e siamo in buone condizioni, ora serve solo scegliere la formazione giusta e giocare al meglio la nostra gara. Faccio gli auguri a tutti i tifosi della Reggiana, a tutte le persone che collaborano attorno alla società, per una ricorrenza speciale come quella rappresentata dal compleanno del club. Speriamo di fare un regalo alla città”.
Le formazioni
Reggiana: Nesta non può che confermare il 4-3-1-2. Bardi in porta, protetto da una retroguardia costituita da Sampirisi e Pieragnolo, che vince nuovamente il ballottaggio con Libutti, sulle corsie laterali e da Romagna – ancora capitano – e Marcandalli – evidentemente, il problema fisico accusato a Cesena, non era così grave – al centro. Più avanti il solito Kabashi in cabina di regia, affiancato da Crnigoj, il quale colleziona finalmente una presenza dal primo minuto, e Bianco. Portanova agisce sulla trequarti, alle spalle di Antiste e Gondo.
Pisa: La compagine toscana adopera uno schieramento non particolarmente diverso: un 4-3-3. Nicolas tra i pali, davanti a lui Barbieri, Canestrelli, Leverbe e Beruatto. Marin, Barberis e Piccinini a centrocampo. In attacco, sulle corsie laterali, Arena e Jureskin, unica punta Moreno.
I due allenatori, foto: AC Reggiana
La partita
In seguito alla gara di Cesena, terminata con una vittoria destinata a restare nella storia di questo club per 1-2 ai danni dello Spezia, i Granata tornano in campo, con la speranza di guadagnarsi finalmente anche il primo successo casalingo. La banda di Nesta, in un bel momento di forma – non perde dal 29 agosto – deve affrontare una squadra che in classifica ha un punto in più, in un momento in cui ci sono diverse formazioni in poche lunghezze. La compagnie ospite, allenata da Aquilani, reduce da un’esperienza con l’under 19 della Fiorentina che ha fatto sì che si dicesse tanto bene di lui, ha iniziato il proprio cammino il 25 agosto, visto che nella prima giornata avrebbe dovuto incontrare il Lecco – gara rinviata, poichè quest’ultima società non risultava ancora iscritta -, sconfiggendo 0-2 la Sampdoria. A questa gara sono succedute due sconfitte: una per 1-2 con il Pavma e una per 2-0 con il Modena. Successivamente i Nerazzurri hanno ottenuto un punto pregevole contro un grande avversario come il Bari, per poi tornare alla vittoria contro una FeralpiSalò in preda a diversi problemi. Si tratta dunque di un test arduo per i padroni di casa, che, con le residue energie rimaste dopo la gara di sabato scorso, dovranno provare a guadagnare i tre punti.
Dopo un gioco di luci che lascia stupefatti tutti i sostenitori presenti durante la lettura della formazione della Regia e durante l’inno, si comincia.
Il gioco di luci dello Stadio Giglio, foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
L’ingresso in campo delle due squadre, foto: AC Reggiana
Foto: AC Reggiana
L’incontro prende il via con i Nerazzurri – oggi in completo giallo – che gestiscono il primo possesso. I Granata si iscrivono alla partita al minuto 4, con Portanova che, largo sulla destra, premiato da Crnigoj, tenta un traversone, che viene respinto da Jureskin, con la sfera che torna tra i piedi dell’ex Genoa, il quale riesce a sfuggire all’avversario per poi proporre un cross intrigante in area di rigore. Sulla palla messa in mezzo dal trequartista granata si avventa Gondo, che, ostacolato da Canestrelli, non riesce a spingere la sfera verso il bersaglio. Quest’ultima resta tra i piedi dei ragazzi di Nesta, con il centravanti in maglia 11 che trova Pieragnolo con un passaggio all’indietro. Il laterale sinistro scuola Sassuolo trova poi un altro calciatore di proprietà della società neroverde, ovvero Antiste, che controlla e sfodera un tiro verso il bersaglio, che si stampa sulla traversa. Prima chance per la Reggiana, ma il gioco viene interrotto perchè il nominato poco fa Portanova, nella sua azione sulla fascia, si era trascinato fuori, seppur non di molto, il pallone. Visto che non si trattava di una posizione irregolare, non riesco a capire perchè il gioco non sia stato interrotto subito, mi auguro che la regola che sta venendo applicata con gli offside – quella di fischiarli a fine azione, che io non tollero – non venga utilizzata anche per le rimesse laterali. Risposta immediata del Pisa: Piccinini cerca la soluzione individuale calciando da fuori. Tentativo pretenzioso, palla alta sopra la traversa. Al quarto d’ora circa la Curva Sud celebra il compleanno della Reggiana cantando Tanti auguri A.C. Reggiana! Ed esponendo uno striscione che recita il seguente testo:
A TE CHE SEI IL MIO UNICO AMORE
BUON COMPLEANNO A.C. REGGIANA
Lo striscione dei tifosi della Reggiana, foto: AC Reggiana
E, proprio mentre i sostenitori di casa “spengono le candeline” a suon di tamburi e cori, in un clima festoso, l’undici di Nesta si affaccia alla porta di Nicolas. L’invenzione è ovviamente di Bianco, che, con una sventagliata magnifica sulla corsa, riesce a trovare Antiste, l’ex Tolosa innesca un duello con Beruatto, si accentra e poi serve Gondo. L’ex Cremonese si inserisce con i tempi giusti, riceve la sfera e sfodera un tiro affilato verso la porta. Risponde con un intervento sublime l’estremo difensore del Pisa, che, con la complicità di Canestrelli, riesce ad evitare guai, solo angolo per la squadra della Città del Tricolore. Al minuto 17 Marin finisce sulla lista dei cattivi per aver commesso un intervento irregolare ai danni di Crnigoj. Al 20′ Pieragnolo perde maldestramente un pallone sul binario di sinistra, glielo scippa Barbieri, che poi poi trova al limite dell’area Piccinini, che va al tiro di prima intenzione. Bardi si fa trovare pronto e abbatte ogni tipo di speranza di segnare degli avversari. Successivamente, tramite un recupero di Bianco dopo un primo tentativo di uscita non andato esattamente a buon fine, la squadra di casa riesce a raffreddare la situazione, prendendosi anche qualche rischio, con l’estremo difensore della Regia che si trova la sfera tra i guanti. Un attimo più tardi Leverbe entra duro su Gondo – e non è la prima volta -, il direttore di gara comanda un calcio di punizione da posizione importante a nostro favore. Forse bisognerebbe anche cominciare a tirare fuori i cartellini, però. I Nerazzurri, come vedremo, si contraddistingueranno da tutti gli avversari affrontati precedentemente, sotto questo aspetto, riservando ai Granata un gioco piuttosto ruvido. E l’arbitro farà tanti errori. Si occupa della battuta il nostro centrocampista albanese, che calcia verso il bersaglio di sinistro, realizzando una conclusione priva di precisione ma ricca di potenza. La sfera termina la sua corsa dopo aver sorvolato di qualche metro il legno orizzontale. Da sottolineare – e ringrazio per avermelo fatto notare la pagina di Dodicesimo Granata, che vi invito a seguire perchè pubblica contenuti interessanti sul mondo granata -, poichè mette in evidenza la volontà della squadra di non voler buttare via alcun possesso, la fase di costruzione dell’azione dalle retrovie, con i Granata che impostano a 3: restano bassi Marcandalli, Romagna e Sampirisi. A 5 dalla mezz’ora brillante proiezione in avanti di Crnigoj, con un passaggio per il nostro centravanti, andato a segno a Cesena, che attacca la profondità. L’11 della banda di Nesta va a duello con il nominato poco fa Leverbe, arriva sulla sfera e suggerisce al centro per Antiste, che manca clamorosamente l’appuntamento con la palla. L’arbitro interrompe il gioco a fine azione perchè reputa l’intervento del nostro bomber ai danni del centrale avversario irregolare. Ci sono due cose da dire a riguardo: la prima è che se vai a vedere tutte le volte in cui il giocatore del Pisa è entrato in maniera poco corretta ai danni del nostro centravanti, apri il tuo taccuino e noti che il suo nome non c’è, qualcosa allora non va, mentre la seconda è un concetto già detto. Ma perchè devi aspettare? Fischia subito. Poi, magari, nel proseguimento dell’azione, un calciatore si fa pure male. Che regola ridicola! Adesso un direttore di gara ha la metà delle responsabilità di prima, con il VAR. Alla mezz’ora Barbieri scodella un pallone in area di rigore, Marcandalli interviene un po’ goffamente colpendo il pallone di testa e spedendoselo – almeno, così sembra – sullo stomaco. Chiedono un tocco di mano i toscani, ma l’arbitro non è dello stesso avviso. Lo stesso centrale granata perde poi ingenuamente la sfera, che viene prontamente rispedita in area da Marin. Cerca di indirizzare di testa verso il bersaglio Moreo, ma non riesce a colpire come avrebbe voluto, attribuendo alla traiettoria poca potenza e poca precisione. Lo spettacolo offerto dal primo tempo – un po’ insipido, poichè sprovvisto di colpi di scena e occasioni create da ambedue le parti, vista la stanchezza che si fa sentire a causa del poco tempo per riposare avuto a disposizione – raggiunge il suo culmine al 43′. Barbieri lancia lungo di prima su suggerimento di Canestrelli e pesca Moreo, che prolunga di testa, con il nostro centrale ex Pontedera non salta nemmeno, e prolunga. La sfera arriva a Kabashi, che, sempre con l’ausilio del capo, combina un pasticcio, lanciando verso la porta Piccinini. La strada di quest’ultimo si dirama verso destra con un passaggio ad Arena, che sfodera una conclusione radente verso la porta, ma trova la grande parata di Bardi, che mantiene saldamente fissata allo 0-0 la partita! Non è finita, però, perchè l’appena nominato Piccinini ha una chance su ribattuta, ma cestina una ghiotta opportunità sparando alto sopra la traversa – e non di poco -. E qui la banda di Nesta stava per pagare a carissimo prezzo un errore incredibile del proprio regista. Al giro di lancette numero 45 l’arbitro assegna un minuto di recupero. Si va a riposo dopo 45 giri di lancette e un recupero inconsistente che non ha visto nessuna squadra inaugurare il tabellino. Granata che hanno avuto la loro occasione con Gondo, Pisa minaccioso con Arena, a cui è stato negato il gol dall’estremo difensore della Reggiana. Prima frazione di gioco un po’ incolore, che ha visto due squadre esprimere un gioco abbastanza divertente, tuttavia nessuno è riuscito ad incidere. Almeno in parte, la causa di ciò è, come già detto, la scarsità di energie a disposizione. In questa gara potrebbero fare davvero la differenza i cambi.
Subito una sostituzione per i Nerazzurri: fuori Marin, che era sulla lista dei cattivi, dentro Veloso. E’ la squadra di casa a gestire il primo pallone della ripersa. La formazione ospite prova a rendersi pericolosa dopo appena un paio di minuti: Piccinini offre al classe 2000 arrivato dal Gubbio, che, nel primo tempo, aveva avuto un’occasione mastodontica per stappare la partita, ma la sua conclusione si rivela impotente. Un istante più tardi i Granata lavorano in maniera non impeccabile in fase di uscita: Romagna cerca Bianco con un pallone pericoloso e trova l’anticipo di Barbieri, che getta la sfera in avanti. Marcandalli interviene di testa schiacciando a terra, regalando di fatto ad Arena un tiro in porta, che si rivela particolarmente insidioso, tuttavia Bardi riesce a compiere un miracolo e a deviare sulla traversa. ALTRA PARATA PAZZESCA DEL PORTIERE DELLA REGIA! Siamo ancora 0-0 grazie ai prodigi del nostro portiere! I toscani hanno un’altra grande opportunità poco dopo. L’azione nasce sulla destra con Moreo che premia l’inserimento di del proprio terzino destro, che trova in area di rigore Piccinini, il quale, spalle alla porta, offre ad Arena, il quale apparecchia la tavola per un mancino basso ed estremamente potente di Veloso, che per poco non si insacca nell’angolino basso. Il Pisa va ancora vicinissimo al gol del vantaggio! Al 56′ Bianco soffoca un’iniziativa di uno straripante Arena con un fallo tattico che gli costa un cartellino giallo. Poco più tardi Jureskin entra in ritardo in scivolata su Portanova, sulla corsia di destra, peraltro nella metà campo granata. Fallo brutto, inutile e gratuito. Giallo inevitabile. Rumoreggia giustamente il pubblico perchè non è di certo la prima scorrettezza da parte degli ospiti. All’ora di gioco Nesta effettua una tripla sostituzione: Girma, Pajac e Pettinari ereditano i posti in campo di Antiste, Pieragnolo e Gondo. Fuori anche il laterale sinistro numero 3, con ogni probabilità non aveva più birra in corpo. 3 giri di lancette dopo lo scoccare dell’ora di gioco Kabashi viene ammonito per proteste. E, poco dopo, si becca un giallo anche Crnigoj. Due sanzioni nel giro di due minuti. L’allenatore della squadra della Città del Tricolore corre giustamente ai ripari sostituendo il centrocampista sloveno con Nardi. Granata pericolosissimi a 23 dall’ora e mezzo di gara. Il citato poche righe orsono Pajac batte un calcio d’angolo basso sul primo palo, laddove si trova Portanova, che tocca la sfera, facendola giungere dalle parti di Girma, che prolunga di testa sul secondo palo per il centravanti sceso in campo da meno di 10 minuti, il quale indirizza verso la porta. La sfera finisce tra le braccia di Nicolas. Al 73′ l’80 granata, che aveva offerto precedentemente a Pettinari un pallone interessante sugli sviluppi di un corner, loda un ottimo smarcamento di Nardi con un suggerimento intrigante, il 24 offre poi a Kabashi, che trova il laterale sinistro ex Genoa entrato al posto di Pieragnolo largo sulla sinistra. Il 29 disegna un traversone interessante, smanaccia Nicolas, pallone buono per Portanova, che prova a toccare all’indietro per il nominato poco fa Girma. La sfera va a sbattere sulla spalla di Piccinini, il direttore di gara commette un’altra svista concedendo un rigore ai Granata. L’arbitro viene poi chiamato a rivedere le immagini al monitor e cambia idea: penalty cancellato. A 14 dallo scoccare del terzo quarto d’ora della seconda metà Aquilani manda dentro Toure, Vignato e Mlakar, fuori Jureksin, proprio Piccinini e Arena. Poco più tardi Moreo commette fallo su Bianco, altro giallo. E il festival dell’ammonizione prosegue con un cartellino per il centrocampista numero 15 del Pisa appena entrato, per aver messo una mano all’altezza del volto di Nardi nel mezzo di un’azione individuale. Fallo netto, ma mi sembra esagerato scrivere il nome sul taccuino. C’è sicuramente la volontà, da parte del calciatore, di tenere a bada l’avversario, ha esagerato ed è vero, ma, sportivamente, mi viene da dire che qui l’arbitro avrebbe potuto mettere un freno alle sue manie di protagonismo. All’85’ ennesima apertura fantastica di Bianco per Portanova, che, sulla destra, ammaestra il pallone per poi sfoderare una conclusione innocua. Qui è stato troppo egoista, poteva provare a servire Pettinari. Al minuto 90 viene comunicato che l’extra time sarà di 6 giri di lancette. Al secondo giro di orologio di questo recupero ci prova Barbieri con un destro improvviso sul primo palo, parata semplice per Bardi. Altra occasione poco dopo: Sampirisi sterza e propone al centro, Pettinari addomestica nuovamente la sfera, lavora benissimo spalle alla porta, poi offre a Girma, che cerca la conclusione, ma viene ostacolato da Barbieri, che evita guai con una chiusura provvidenziale. Ci riprova un attimo dopo il centravanti granata andato a segno contro la Cremonese: si avventa su un traversone dalla sinistra sul secondo palo di Pajac, ma non inquadra il bersaglio. Palla alta. Dopo 96 minuti e un paio di decine di secondi il direttore di gara decreta il termine dell’incontro. Reggiana-Pisa termina 0-0. Partita equilibrata, caratterizzata da ritmi bassi, un gioco non frizzante e un numero non particolarmente elevato di occasioni da gol.
Per concludere, prima del commento e tutto, volevo parlare della tifoseria del Pisa. Oltre 1000 persone presenti al Giglio il martedì sera, un numero elevatissimo in un momento della settimana non per tutti comodo. Hanno cantato incessantemente per tutto il tempo, senza mai fermarsi. Davvero una tifoseria che non dimenticherò mai. E poi tanti applausi per il loro gesto, vi lasciamo qui sotto la foto dello striscione (post di Vecchia Reggio).
La squadra saluta e ringrazia i tifosi a fine partita, foto: AC Reggiana
Commento e opinioni personali
Poca energia, basso numero di opportunità di segnare create, ritmi tutt’altro che elevati e poca lucidità. Questa però non è una colpa da attribuire alla Reggiana, che, come il Pisa, ha dato il meglio di sè con i mezzi che aveva. E’ stato dato troppo poco tempo ai Granata di riposare, ma non mi metto a contestare il calendario: la Serie B è un campionato così e bisogna farci l’abitudine. Specialmente a centrocampo, abbiamo la coperta corta, infatti Nesta si è portato in panchina tre interpreti di quel ruolo, quando solitamente gioca con quattro, complice le assenze di Melegoni e Da Riva. Secondo me, il nostro allenatore ha pensato che schierare dei giocatori con le energie ridotte, in una gara in cui potevi vincere, fosse meglio di apportare qualche modifica all’organico inserendo dei giocatori freschi ma non particolarmente esperti ed è un pensiero che condivido. Forse, io avrei provato a mettere dentro uno tra Lanini e Varela, tuttavia. Sono due giocatori che stanno sicuramente facendo fatica, però entrambi sono in grado di spezzare la partita quando entrano con l’avversario stanco, sono dinamici e imprevedibili. Poi, loro, avendo ottenuto un minutaggio basso, avevano avuto modo di conservare le forze. Comunque, alla fine dei conti, questo pareggio risulta prezioso. Come ho detto, in questo momento in cui dobbiamo salvarci, ogni punto va ritenuto importante, anche se da 2-0 a favore ti ritrovi 2-2 (vedi la Cremonese). In condizioni fisiche normali avremmo avuto tutte le carte in tavola per trionfare, ma pazienza. Non sono questi i punti lasciati per strada, bensì quelli di Cittadella e Como: più ci penso più sono dell’idea che non avessimo nulla in meno di quelle squadre, eppure contro la prima citata non abbiamo praticamente giocato, contro la seconda abbiamo subito un gol ridicolo che ci è costato caro.
Passiamo alle valutazioni individuali. Bardi super, partita da 8: ci ha permesso di non lasciare il Giglio sconfitti. Ha fatto due parate che mi resteranno per sempre impresse. Sampirisi è uno dei pochi che mi ha dato l’idea che non fosse stanco: non ha mai tirato indietro la gamba, ha sempre combattuto e prestato un servizio importante in difesa. Pieragnolo aveva un’autonomia ridotta ma ha fatto bene le due fasi. Niente male nemmeno Romagna e Marcandalli, che collezionano un altro clean sheet. Unica critica la faccio al secondo citato. Con due colpi di testa eseguiti in maniera pessima ha rischiato di regalare un rigore al Pisa nel primo tempo e nel secondo ha concesso il tiro da cui poi è scaturita la traversa, dopo l’intervento del nostro estremo difensore. Due leggerezze non da poco dettate da una lucidità scarsa, vista la stanchezza. Aveva anche accusato qualche fastidio a Cesena. Tutto sommato, comunque, buona partita. Kabashi disordinato. Innanzitutto ha sprecato un paio di punizioni invitanti calciando malissimo. Poi, sul tiro di Arena che stava per costarci un gol, ha fatto un errore madornale. La sua prestazione è quella che più è stata condizionata dalla stanchezza. Ma ci sta, non gli puoi dire niente. Crnigoj mette ordine e aggiunge esperienza al nostro centrocampo. Bianco… non so più cosa dire. Imposta, corre, ripiega. Anche lui aveva meno forze, ma ha fatto un’altra partita da incorniciare. Pure Portanova è riuscito a rendere bene, svariando in quel ruolo e trovandosi a volte anche largo sulla destra. Gondo non ha avuto un numero esorbitante di occasioni da gol, ma ha disputato una partita abbastanza buona. Per Antiste tanta corsa ma poca finalizzazione (anche proprio poche opportunità di segnare). Pajac mi piace molto: ottima mossa di Nesta a partita in corso, sulla sinistra ha spinto e difeso alla grande. Girma ha fatto uno spezzone di gara apprezzabile, anche per lui poche occasioni per incidere. Pettinari sta proprio bene. Lui e l’ex Cremonese, oggi titolare di nuovo, sono i due più in forma, davanti, ma non possono giocare contemporaneamente. Per il 23 ottimo lavoro spalle alla porta. Bravo Nardi, uno dei più vivaci in campo dal momento dell’ingresso.
Bardi 8
L’estremo difensore granata con il pallone tra le mani, foto: AC Reggiana
Sampirisi 6,5
Romagna 6,5
Il centrale difensivo dei Granata con la fascia da capitano al braccio, foto: AC Reggiana
Marcandalli 6
Pieragnolo 6
Il laterale sinistro scuola Sassuolo, reduce da una brillante partita contro lo Spezia, foto: AC Reggiana
Crnigoj 6
Lo sloveno trova finalmente spazio dal primo minuto, foto: AC Reggiana
Kabashi 5,5
Il regista albanese dei Granata, foto: AC Reggiana
Bianco 7
Portanova 6
Il 90 della Reggiana cerca di gestire il pallone, foto: AC Reggiana
Antiste 6
L’attaccante francese in possesso della sfera, foto: AC Reggiana
Gondo 6
Il centravanti granata, foto: AC Reggiana
Pajac 6,5
L’esterno della Reggiana offre un pallone a un compagno, foto: AC Reggiana
Girma 6
Il trequartista granata difende il pallone da Veloso, foto: AC Reggiana
Nardi 6,5
Uno dei giocatori più vivaci di questa partita, foto: AC Reggiana
Pettinari 6,5
Nesta 7