Novembre 24, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La Reggiana non sa più vincere: al Giglio trionfa la Sampdoria

18 min read

Una Reggiana estremamente deludente perde 1-2 in casa con la Sampdoria e sprofonda in zona play-out

Non riesce ad uscire dal momento negativo l’undici di Nesta, che colleziona un’altra sconfitta piuttosto pesante, perdendo 1-2 contro la Sampdoria. I Granata incassano due reti: il primo al tramonto della prima metà, firmato da Kasami, il secondo all’alba della ripresa, realizzato da De Luca. Nel finale va a segno Portanova, ma il suo sigillo ha l’unica utilità di rendere una sconfitta cocente un filo meno umiliante. Dopo la vittoria della Ternana ai danni del Lecco, la squadra della Città del Tricolore si trova in zona play-out, pertanto non potrà fallire in casa del Sudtirol sabato prossimo.

Tutte le notizie dei giorni prima della partita

Paolo Rozzio, tramite un’iniziativa che ha coinvolto anche uno sponsor della società granata, è stato eletto giocatore del mese di novembre. Il premio gli è stato consegnato dal Presidente Salerno, si tratta della giusta ricompensa per un giocatore capace di essere una colonna portante della squadra anche quando è messo da parte (non ha sempre avuto la maglia da titolare garantita, infatti, ma si è sempre fatto trovare pronto).

Nella sala eventi dello Stadio Giglio si è poi tenuta la solita serata degli auguri natalizi, che ha coinvolto diversi membri del club e i partner.

Tocca, purtroppo – sia perchè non è mai una cosa bella di cui parlare, sia perchè non è la prima volta che accade -, aprire un capitolo sulle restrizioni applicate da chi di dovere in occasione di questo match. Bisogna, innanzitutto, premettere che Reggiana-Sampdoria è una partita che il mondo granata attende da tanto tempo, poichè i liguri hanno spesso militato in categorie superiori. C’è una grande rivalità tra le due tifoserie, tuttavia, è alquanto bizzarro che l’unica soluzione per evitare problemi di ordine pubblico sia quella che è stata presa. Sono state apportate limitazioni a tutti i settori, Curva Sud compresa – mai successo prima -, costringendo, di fatto, i sostenitori provenienti da Genova a disertare la trasferta. Inoltre, il Gruppo Vandelli non ha potuto realizzare una coreografia che sarebbe certamente rimasta nella storia di questo club. Si fa fatica a credere che il calcio possa andare avanti in questa maniera; quando non avrete più nessuno allo stadio perchè li obbligherete a stare tutti a casa e staremo tutti incollati ad uno schermo, forse vi renderete conto dei danni che avete causato ad uno sport magnifico. Onore a chi macina chilometri, onore a chi va fiero di rappresentare la propria città: il calcio è dei tifosi.

Striscione a riguardo esposto dal Gruppo Vandelli durante la partita, foto: AC Reggiana

Ha un nuovo nome l’infinita lista degli infortunati ed è quello di Paolo Rozzio, che ha riscontrato un guaio fisico alla regione inguinale destra.

https://www.instagram.com/p/C031qjoIkNG/?utm_source=ig_web_copy_link&igshid=MzRlODBiNWFlZA==

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

Come di consueto, il tecnico della Reggiana è partito dall’infermeria:”Gondo, rispetto all’ultima partita, ha qualche minuto in più, Kabashi ha fatto due allenamenti con noi”. Come ci si aspettava, l’allenatore della Regia ha poi dovuto rispondere ad una domanda su Pirlo, tecnico dei Blucerchiati con cui, da calciatore, ha condiviso numerose esperienze. Nesta lo ha definito “Un grandissimo amico”. I Granata vanno a caccia di un atteso successo, che manca da fin troppo tempo:”Bisogna fare punti” ha dichiarato il campione del mondo, che ha poi aggiunto:”I giocatori che abbiamo sono in gamba: è gente responsabile che merita di avere qualche gioia in più, di avere più entusiasmo, per prendere un po’ di slancio”. La presentazione della partita è andata avanti con altre parole interessanti:”Dobbiamo imporre il ritmo della partita da subito”. Si è, inoltre, tornati a discutere dell’espulsione rimediata da Girma contro il Brescia, con il mister che ha risposto così in sala stampa:”Ogni giocatore deve capire che questi errori li aiuteranno a crescere e a diventare giocatori più furbi, più esperti”. Proseguendo, l’ex difensore del Milan ha parlato dell’avversario che la Regia affronterà all’interno delle mura amiche:”La Sampdoria è una squadra molto forte, anche loro hanno avuto qualche problema. Davanti sono molto forti, ognuno ha caratteristiche diverse: c’è De Luca che allunga, ha la gamba per farlo, Esposito sa fare un po’ tutto, Valerio Verre è un giocatore di grandissima qualità. Centrocampo tosto, con muscolo, e difesa giovane, ma di talento”. Per concludere, Nesta ha detto una cosa molto interessante su due giocatori che non si vedono regolarmente in campo, ma che rispondono sempre alla grande, quando hanno la possibilità di farlo:”Io ho due jolly: Libutti e Varela. Sono ragazzi in gamba, non ti dicono niente, vanno”.

Le formazioni

Reggiana: Nesta ripropone una retroguardia a 3, modulo 3-5-2. Bardi in porta, in difesa Romagna, Marcandalli e Sampirisi. Sulle corsie laterali sfrecciano Pieragnolo e Fiamozzi, mentre al centro agiscono Nardi – seconda da titolare per questo giocatore, utilizzato, fin qui, non molto dall’ex allenatore del Perugia -, Bianco e Portanova. In attacco Varela e Antiste, con i Granata che sono costretti a rinunciare ad un trequartista puro, vista l’assenza di Girma.

Sampdoria: Gli ospiti rispondono con un 4-3-2-1 – un albero di Natale, visto che siamo in tema -. Stankovic tra i pali, Depaoli, Ghilardi, Gonzalez e Murru compongono la retroguardia. In mezzo al campo Kasami, Yepes e Giordano. Alle spalle di De Luca Esposito e Verre.

Da compagni di squadra ad avversari da allenatori: Pirlo e Nesta, foto: AC Reggiana

La partita

Sulla Sampdoria va fatto un discorso molto particolare, di cui tanti sono già a conoscenza. Per parlare del momento di declino in cui si trova questa società, bisogna infatti tornare allo scorso anno, quando i Blucerchiati non sono riusciti a conquistare la salvezza e sono sprofondati in cadetteria, rischiando addirittura il fallimento. In qualche modo, tuttavia, il club è riuscito a non dover ripartire dalla Serie D – a differenza di quanto sognavano i Genoani, attraverso un coro che ha spopolato in un’estate rovinata (così è stata definita, appunto dai sostenitori rossoblu, una volta appreso il mancato fallimento dei rivali di sempre, la stagione che va da giugno a settembre) – e ad avviare questo processo di “ricostruzione”, dopo la cessione da parte di Ferrero, soltanto una categoria più in basso, seppur con diverse problematiche. Si è deciso di affidare il timone della squadra a Pirlo, che ha esordito sul campo della Ternana, trionfando 2-1, ma cadendo, successivamente, in un vortice di sconfitte. La formazione ligure è infatti rimasta a bocca asciutta dal 25 agosto al 22 ottobre, data di un successo ai danni del Cosenza che ha interrotto una serie negativa. Da lì, dopo un debacle in Coppa Italia – 4-0 con la Salernitana -, tante vittorie, contro Palermo, Modena, Spezia e Lecco, e una sola sconfitta, il 3 dicembre, con il Brescia. Dunque sarà una partita molto complicata per l’undici della Città del Tricolore, che affronta una squadra che sembra, dopo tanto tempo, aver imboccato la strada giusta.

Si parte con il primo pallone che viene mosso dai padroni di casa. Al 2′ entra in ritardo Verre a centrocampo, il cartellino sarebbe più che corretto, ma l’arbitro fa dell’involontarietà di fare male all’avversario del 10 un pretesto per non estrarre il giallo. Poco più tardi rischiano tantissimo gli ospiti, con Stanokovic che viene chiamato in causa, tramite un retropassaggio, da Gonzalez. L’estremo difensore blucerchiato deve stare attentissimo all’aggressività di Varela, che arriva in gran corsa con l’intento di scippargli il pallone, ma il portiere mostra una grande freddezza e si libera dell’avversario con un dribbling piuttosto elegante. Subito dopo c’è un altro intervento un po’ “borderline” da parte di Kasami, ai danni di Sampirisi, ma, nemmeno questa volta, il direttore di gara scrive il cognome del giocatore della Samp sul suo taccuino, beccandosi i fischi di uno Stadio Giglio che si lamenta per il secondo fallo nel giro di poco tempo. Questo, sinceramente, non sembrava meritasse la sanzione disciplinare, il primo, invece, lascia qualche perplessità maggiore. Al minuto 8 sgasata di Yepes sulla destra, quello che, probabilmente, era un suggerimento per il 14, viene sporcato in corner, dunque chance dalla bandierina per i liguri. Qualche istante più tardi propone al centro l’appena citato Kasami, che cerca Esposito, appoggia di testa al portiere Pieragnolo, dopo un duello con l’avversario, che finisce per terra – simulazione piuttosto plateale -. Bardi – uno con cui non si vorrebbe mai litigare – fa suo il pallone poi non si esenta dal riservare qualche parola non proprio amichevole nei confronti dell’avversario, che ha accentuato la caduta. Le scintille non si esauriscono e il centravanti in maglia 9 degli ospiti commette, poco dopo, una scorrettezza ai danni di Bianco, che lo porta a rimediare un cartellino. Al dodicesimo giro di lancette hanno la prima occasione per portarsi in vantaggio gli ospiti. Esposito, citato poco fa, servito da un lancio lungo perfetto di un compagno, orchestra un contropiede molto interessante, liberandosi di Marcandalli con una sterzata e servendo De Luca. Quest’ultimo esegue una finta, con cui si libera agilmente di Pieragnolo, poi va al tiro verso il bersaglio, ma l’estremo difensore della squadra di casa tiene il risultato ancorato allo 0-0 con una parata fondamentale! La squadra di Pirlo ci riprova dalla bandierina, con un timido colpo di testa di Ghilardi, nessun pericolo per Bardi. Al 25′ il centrale difensivo ex Pontedera della Reggiana manda un chiaro messaggio al cliente con la 7 sulla schiena, stendendolo con un un intervento non proprio amichevole sulla destra. Cartellino per lui. Meglio i ragazzi provenienti dal capoluogo ligure in questa prima fase di partita, che hanno condotto diverse azioni pericolose e mantenuto per più tempo il possesso della sfera, Regia che fa fatica ad arrivare dalle parti di Stankovic. Poco meno di due minuti dopo la mezz’ora di gara Sampirisi commette fallo su Verre al limite dell’area di rigore, chance su punizione da posizione molto invitante per la Sampdoria. Calcia il nominato più volte nel giro di non molto tempo Esposito, che scavalca la barriera, ma non inquadra lo specchio: palla alta sopra la traversa. Al minuto 25 Kasami sottrae la sfera a Nardi e sprigiona un sinistro insidioso dalla distanza, che, però, è piuttosto centrale. Bardi si mette in mostra con un eccellente riflesso e allunga la traiettoria della sfera in angolo. Continuano le incursioni avversarie, Reggiana che dà l’impressione di essere parecchio vulnerabile. Ci riprova lo stesso giocatore in casacca 14 poco dopo, con un tiro impotente, che si spegne sul fondo. Altra conclusione abbozzata in seguito da Verre, altro intervento scolastico per l’attento portiere della squadra di casa. Al 38′ il 31 degli ospiti che lavora accanto a Romagna in questa difesa a 3 disegna un traversone intrigante, spedendo la sfera nella zona calda, Portanova, spalle alla porta, offre a Varela, che cerca la conclusione potente ad incrociare, la quale, però si spegne sul fondo. Si lamenta il giocatore in maglia granata che aveva apparecchiato la tavola per il tiro del centravanti numero 7, il quale sostiene che una deviazione di Ghilardi abbia alterato la traiettoria della sfera – e forse aveva ragione – ma l’arbitro assegna un rinvio dal fondo e ammonisce il 90 per proteste. Al 42′ Antiste cerca di mettere un pallone invitante al centro, ma Gonzalez mura di petto, mettendo sapientemente le braccia dietro la schiena per evitare di colpirla con gli arti superiori, il pallone viene poi allontanato e finisce dalle parti di Nardi, che opta per la soluzione individuale, la quale viene murata. Negli attimi seguenti torna a rendersi minacciosa la squadra di casa, con un brillante suggerimento di Fiamozzi, che pesca Bianco al limite, il 42 controlla col petto e scaglia con veemenza la sfera verso la porta, ma deve fare i conti con una prodigiosa parata del portiere avversario, che si tuffa e mette in angolo. Dalla bandierina cercano di rendersi pericolosi i ragazzi di Nesta, senza però riuscirci. In un secondo momento, si inventa un nuovo traversone Nardi, ma si fa trovare pronta la retroguardia blucerchiata, con la palla che, però, si impenna e diventa buona per Marcandalli. Quest’ultimo prova a colpire di testa ma, involontariamente, regala la sfera agli avversari, comportandosi, di fatto, come un difensore aggiunto a protezione della porta della Samp e allontanando dalla zona calda. Scatta così il contropiede dei Blucerchiati, che si distendono con Verre, che riceve largo sulla destra, su invito brillante di un compagno. I Granata sono scoperti e devono stare attenti a quest’iniziativa avversaria, che potrebbe essere fatale. Il 10 della compagine ligure trova Esposito, che vede un’interessantissima linea di passaggio e serve Kasami, che si sposta il pallone sul mancino e va al tiro ad incrociare, trafiggendo Bardi. Rompono l’equilibrio i ragazzi di Pirlo, si mette in salita la partita per i padroni di casa. Vantaggio, tutto sommato, meritato: i Blucerchiati si sono rivelati più pericolosi, fin qui, e hanno mostrato qualcosa in più, a livello di gioco. Gravissimo errore commesso dalla formazione di Nesta, che, da un angolo a favore, ha subito una ripartenza, arrivando ad incassare la rete avversaria. Al minuto 45 vengono annunciati i giri di orologio di recupero: saranno 2. Niente da riportare per quanto riguarda questo supplemento di gara, le due squadre si dirigono negli spogliatoi con la Samp in vantaggio 0-1. La Reggiana, che adesso dovrà rimettersi in carreggiata, avrebbe potuto certamente fare di meglio, in questa prima metà di incontro.

Cambio dal primo di questa ripresa per l’undici della Città del Tricolore: fuori Marcandalli, dentro Szyminski. Si comincia con il primo possesso che viene amministrato dai Blucerchiati. La prima occasione non tarda di certo ad arrivare: dopo meno di trenta secondi, Fiamozzi, chiuso sulla destra, nei pressi della sua area di rigore, cerca di servire Sampirisi, che viene, però, anticipato da Depaoli, che offre a Verre con una giocata di prestigio, il trequartista con la 10 sulle spalle trova poi al limite Esposito, che calcia a rientrare sul secondo palo, innescando, di conseguenza, la grande risposta di Bardi, che respinge, la sfera rimane lì, però, e De Luca la spinge in fondo al sacco, a porta spalancata. 0-2, la cima da scalare è sempre più ripida per la banda di Nesta. Nei minuti successivi si vede una Reggiana che cerca, in qualche modo, di arrivare dalle parti di Stankovic, intervenuto, finora, poche volte. I Granata, tuttavia, non riescono mai ad aumentare significativamente l’intensità e ad arrivare nei dintorni della porta avversaria. Bisogna attendere il 58′ per assistere ad un’occasione e la chance è a favore della squadra che è attualmente in svantaggio, su calcio d’angolo. Dalla bandierina va Portanova, che trova Szyminski sul secondo palo, il quale indirizza verso il bersaglio di testa, palla alta sopra la traversa di pochissimo. Peccato, perchè qui avremmo potuto riaprire la partita. Dopo un’ora di match Nesta si gioca la carta Gondo, che ha smaltito l’infortunio e, pian piano, potrà giocare anche una partita intera, esce Antiste. Fuori anche Nardi, eredita il suo posto in campo Melegoni. Il secondo tempo non cambia spartito: da quando i padroni della partita hanno siglato il bis, i ritmi si sono abbassati e la Regia non è riuscita a impegnare l’estremo difensore avversario. A 24 dall’ora e mezzo Pirlo sostituisce De Luca, giocatore che ha siglato il bis blucerchiato, con La Gumina. Al 69′ chance su calcio da fermo per la Regia, ci troviamo sulla sinistra, molto distanti dalla porta, ma potrebbe scaturire qualcosa da un traversone. Batte Melegoni, che serve Bianco, il talento di proprietà della Fiorentina scodella un pallone morbido in area di rigore, sul quale prova ad arrivare Gondo, che si scontra con Stankovic, uscito dai pali nella speranza di allontanare la sfera con un intervento. Coinvolto, nella contesa, pure Verre, che forse ha spinto il centravanti avversario. Il portiere del Doria e l’attaccante della compagine di casa si scontrano e restano entrambi per terra, per il direttore di gara è fallo in attacco. Mugugna sia il pubblico che la squadra di casa, che non è dello stesso avviso dell’arbitro e vorrebbe il calcio di rigore. La decisione, però, non cambia nemmeno in seguito ad un approfondito check, eseguito dal VAR. Al 73′ Depaoli entra in ritardo in scivolata su Pieragnolo, sulla catena di sinistra, punizione interessante per la Regia e cartellino per il 23. Sul punto di battuta si presenta Portanova, che calcia direttamene in porta, disegnando una traiettoria insidiosa, si rifugia in angolo l’estremo difensore della formazione ospite. Il cross è di Melegoni, il pallone viene allontanato e diventa buono per Pieragnolo, ma il suo tiro va a sbattere sulla sagoma di Esposito, il 3 dei Granata, successivamente, commette fallo su Verre, che aveva protetto la sfera con il corpo. Dopo delle proteste nei confronti dell’arbitro, il classe 2003 vede il suo nome finire sulla lista dei cattivi. Al minuto 78 splendido schema su calcio da fermo eseguito dai Blucerchiati, ci troviamo sulla corsia di sinistra. Giordano tocca corto di tacco per l’appena nominato Verre, poi si getta nello spazio e, libero dalla marcatura, riceve il pallone di ritorno dal compagno, per poi abbozzare quello che forse era un cross, che si tramuta in un innocuo tiro, il quale termina alto sopra la traversa, seppur non di tanto. Intanto, poco dopo, si becca un cartellino per perdita di tempo La Gumina. Qualche secondo dopo Fiamozzi prova una sgattaiolata sulla destra, ma gli ospiti riconquistano la sfera, l’ex Empoli tampona Murru, ennesimo giallo. Nesta fa affidamento sulla freschezza di Lanini, giocatore che ha giocato pochissimo quest’anno, nel finale, fuori uno dei componenti della retroguardia a 3, ovvero Sampirisi. Anche Pirlo apporta modifiche al proprio undici: entrano Ricci e Benedetti, escono Yepes e Verre. Si fanno sentire i Granata all’86’ con un lancio panoramico di Bianco, indirizzato a Varela, ma non precisissimo, Murru legge bene di testa, ma, involontariamente, consegna la sfera proprio al 7, che entra in area di rigore, si accentra, poi calcia di sinistro sul primo palo, ignorando Gondo, completamente libero. La sfera colpisce la parte esterna della rete, sfuma così una ghiotta opportunità. All’ottantanovesimo giro di lancette entrano, nella Samp, Askildsen e Girelli, giungono al termine le partite di Esposito e Giordano. Al 90′ ecco l’annuncio del recupero: 5 minuti. Nel primo di questi giri di orologio di extra time si fa vedere la Reggiana, con un traversone di Pieragnolo che sfila, la sfera diventa buona al limite per il nominato poco fa Varela, che nota l’inserimento di Fiamozzi sulla destra e lo premia. Il 15, oggi ispiratissimo, mette un cross basso sul primo palo, laddove si trova Portanova, che calcia di prima intenzione e supera Stankovic, accorciando le distanze! Sarà un finale elettrico al Giglio!

L’esultanza dell’autore del gol, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

E attenzione perchè subito dopo La Gumina apre il braccio e colpisce in volto Romagna: secondo cartellino giallo per lui, Doria in 10! Batte questo calcio di punizione Bardi, tutti i suoi compagni sono nella metà campo avversaria. Palla profonda del portiere della Regia, allontanano per un attimo i Blucerchiati, ma la sfera finisce dalle parti di Bianco, che disegna un traversone sul secondo palo per Varela, che colpisce di testa e indirizza sul primo palo, senza riuscire, però, a dare forza, si distende e blocca Stankovic. L’ultima occasione della partita è al 96′, con Fiamozzi che calcia forte e spedisce nella zona calda, dopo un tocco di un giocatore che si trovava all’interno della mischia, ha una chance Romagna, che tocca dolcemente la palla, facendole prendere una traiettoria morbida, prova ad arrivarci in scivolata Bianco, ma travolge Ricci e commette fallo in attacco. Triplice fischio, Reggiana-Sampdoria termina 1-2.

Commento e opinioni personali

Parto col dire che, da tifoso, mi sarebbe piaciuto tantissimo assistere a questa partita con una cornice di pubblico diversa. Sportivamente, visto che è capitato anche a noi (vedi a Cesena con lo Spezia, dove tutti davano per scontato che la trasferta sarebbe stata vietata, ma così non è stato e la decisione è stata presa all’ultimo momento), dico che non trovo giusto il fatto che i Doriani abbiano dovuto disertare la trasferta all’ultimo, per colpa di chi non è capace di prendere delle decisioni con un minimo di anticipo. Niente Trasfere libere per loro e per i loro amici di Pavma, a cui è stato negato l’accesso, ma – cosa che mi dà maggiormente fastidio – hanno applicato restrizioni persino con noi, in casa nostra. E’ veramente una cosa che non capisco. E fa seriamente arrabbiare perchè tutta Reggio non vedeva l’ora di ospitare questa squadra – non affronteremo tutti i giorni la Sampdoria – e quella che sarebbe potuta essere una gara stupenda non solo sul campo, ma anche sugli spalti, è stata una gara come tutte le altre (a livello di tifo), con l’unica eccezione che la nostra Curva Sud non ha cantato, giustamente, per i primi 15 minuti, in segno di protesta. Per qualcuno sarà più facile obbligare una tifoseria a non presentarsi allo stadio o dare valanghe di diffide a distanza di tempo, ma bisogna capire, dopo tanto tempo, che il calcio non è questo. Questo sport è dei tifosi e, se continuate a fare così, uccidete il gioco più bello di tutti. Quando saremo tutti davanti a uno schermo, con gli stadi vuoti, forse vi accorgerete del danno che avete creato.

Detto questo, volevo parlare di Nesta, perchè ho letto che diversa gente vorrebbe il suo esonero. Io, sinceramente, sono contrario, poichè non vorrei spezzare la sua intesa con Goretti e, inoltre, credo che, se la società ha messo lui al centro del progetto, debba continuare così. L’unica cosa che si può fare è portargli nuovi giocatori, così che abbia più soluzioni, perchè, in questo momento, la rosa è pinea di infortunati. A gennaio devono arrivare tanti giocatori, in primis un centravanti che faccia la differenza, perchè in questo momento abbiamo solo Antiste. Comunque, in sintesi, a me piace molto appunto Nesta come tecnico, sicuramente è in un momento complicato, ma dettato da una serie di sfortune e problematiche della squadra su cui dovrà lavorare. Più che altro – questa l’unica cosa per cui lo critico – non mi spiego come una squadra allenata da uno che ha giocato miliardi di derby non abbia un briciolo di cattiveria.

Passando alla partita, inutile dire che abbiamo fatto troppo poco. Sono dell’idea che loro fossero più forti di noi, ma potevamo fare qualcosa in più, certamente. Il gioco non è più entusiasmante come quello della Reggiana di inizio anno e questo, secondo me, dipende in parte dal fatto che Portanova si è improvvisamente spento. Oggi, inoltre, eravamo senza il nostro trequartista titolare, quindi, davanti siamo stati del tutto assenti. Hai tanta qualità, perchè Bianco è uno dei giocatori più tecnici che abbia mai visto, ma ora ti serve decisamente qualcosa in più negli ultimi 25 metri. Inoltre, non penso che tu possa andare avanti con Varela titolare per tutto il campionato. E’ un giocatore che mi piace parecchio, che l’anno scorso ci ha svoltato un’annata, però ha veramente poca esperienza e lo dimostra il fatto che oggi abbia pasticciato diverse volte. Antiste è già un giocatore più completo, ma è troppo poco lui da solo. La fase difensiva, invece, mi è piaciuta molto, nonostante i due gol subiti. Romagna e Sampirisi hanno un’esperienza importante alle spalle, Marcandalli farà carriera. E’ una grande retroguardia. Secondo me, parlando dei due gol, puoi giocare anche con l’ultima in classifica, ma, se le lasci la padronanza del gioco e fatichi a salire, è difficile arrivare al clean sheet. E, in questo momento, se ci arrivi fai 0-0, perchè davanti non sei messo bene. Secondo me, non era una Reggiana da fischi, ma il messaggio è chiaro: l’ambiente vuole una scossa e a Bolzano la squadra è obbligata a vincere.

Passiamo alle valutazioni individuali. Bardi sempre decisivo, senza di lui avremmo preso 3 o 4 gol, tante parate fondamentali. Della difesa non boccio quasi nessuno: Romagna, Marcandalli e Sampirisi danno tanta sicurezza e sono tre leader fondamentali per questa squadra. Peccato solo per il secondo citato, che, stanchissimo, perchè gioca di continuo, ha un po’ peccato in fase di impostazione e ha scarabocchiato in certe circostanze. Mi è piaciuto tanto Fiamozzi, che ha collezionato pure un assist. Fase difensiva buona, è stato spesso ordinato, ha smistato bene il pallone più volte e ha corso tantissimo. Pieragnolo mi piace, ma deve crescere in fase difensiva, buona partita, ma non eclatante. Bianco uno dei migliori in campo: i compagni mettono la palla in cassaforte quando passano da lui, che spesso risulta preciso e alimenta azioni pericolose. Nardi non benissimo: non è più il giocatore imprevedibile con la palla tra i piedi dello scorso anno, spesso gioca semplice, si vede raramente. Portanova ha trovato la via del gol, ma non mi è piaciuto. Anche lui non si è visto spesso, poca inventiva, raramente minaccioso. Davanti molto male. Antiste ha faticato a tenere su tutti i palloni, non è mai entrato in partita e non ha mai avuto l’occasione di attaccare la profondità. Varela ha tanta inventiva, ma è veramente poco concreto (e anche poco altruista, poteva fare segnare Gondo). Szyminski ha avuto un’occasione di testa, poi, per il resto, non ha fatto nulla di particolare, classica partita semplice da parte sua. Melegoni non ha fatto così male, la sua tecnica si è rivelata utile, ma non è ancora sufficiente. Gondo non è in forma e si vede, ma in questa squadra non ci sono alternative e bisogna sacrificarsi. Inoltre, gli sono arrivati pochi palloni, così come a Lanini, non valutabile, perchè è entrato tardi. A Nesta non so veramente che voto dare, poichè, magari, non comprendo alcune sue decisioni, ma non riesco a immaginarmi altre opzioni che sarebbero potute essere migliori. Comunque, gli do un’insufficienza per via del fatto che la squadra non ha agonismo e questo deve avere ancor più valore di qualsiasi aspetto tattico.

Bardi 6,5

Sampirisi 6

Marcandalli 5,5

Il difensore centrale con la maglia numero 27, foto: AC Reggiana

Romagna 6

Fiamozzi 6,5

L’esterno destro della Reggiana, autore di una grande partita, foto: AC Reggiana

Portanova 5,5

Trova il gol ma è ancora spento: prestazione non impeccabile di Portanova, foto: AC Reggiana

Bianco 6,5

Il tuttofare della squadra di Nesta, foto: AC Reggiana

Nardi 5

Deludente prova del centrocampista granata, foto: AC Reggiana

Pieragnolo 5,5

Antiste 5

Il centravanti della Regia, foto: AC Reggiana

Varela 5,5

Il giovane attaccante dei Granata, foto: AC Reggiana

Szyminski 5,5

Melegoni 5,5

Gondo 5,5

Lanini s.v.

Nesta 5,5

E comunque Genova è rossoblu.

TUTTI A BOLZANO

Lascia un commento