Novembre 22, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Reggiana beffata nel finale contro la Feralpi: un pareggio che sa di sconfitta

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La Reggiana pareggia contro la FeralpiSalò in 11 contro 9: Balestrero ristabilisce la parità al 95′

Beffa clamorosa per i Granata, che non riescono a vincere una partita giocata per una settantina di minuti in superiorità numerica. La banda di Nesta disputa un pessimo primo tempo e non riesce a rendersi minacciosa, anzi, subisce un paio di azioni degli avversari, che, però, vanno in spogliatoio in 9: espulso prima Fiordilino poi Butic. Nella ripresa, per fortuna, si vede una squadra più determinata, che, dopo un lungo assedio, stappa il match. Ma è tutto inutile: al 95′ Balestrero approfitta di una disattenzione dei padroni di casa, evidentemente già convinti di aver vinto, e punisce l’undici della Città del Tricolore. Due punti buttati.

Gli ultimi giorni di calciomercato e non solo: tutte le notizie

La Reggiana, negli ultimi giorni di questo calciomercato, è riuscita a piazzare un paio di colpi sia per quanto riguarda le entrate, sia per quanto riguarda le uscite. Innanzitutto, è giunta al termine l’esperienza in maglia granata di Filippo Nardi, poichè, dopo che la società granata ha concluso anticipatamente il prestito dalla Cremonese, l’ex Como è approdato al Benevento. Un atleta a cui vanno fatti i più sentiti ringraziamenti, visto che è stato un giocatore essenziale della squadra che lo scorso anno si è conquistata la Serie B.

Dopo questa cessione, anche difficile da accettare, poichè ci si era affezionati al numero 24, il club si è assicurato un profilo interessante: Alex Blanco. Si tratta di un ragazzo spagnolo proveniente dal Como, squadra che gli ha concesso pochissimi minuti, in grado di giocare come ala, sia a sinistra che a destra. Ha vestito le maglie di Valencia e Barcellona nelle giovanili ed è dotato di un mancino alquanto raffinato. Resterà a Reggio Emilia almeno fino a stagione e, nel caso in cui lui e i suoi compagni dovessero conquistare la salvezza, scatterebbe automaticamente il rinnovo.

Altro grande innesto di Goretti: Diego Stramaccioni. Parliamo di un classe 2001 che quest’anno non sta riuscendo a ritagliarsi un grosso spazio con la Juventus Next Gen e che ha collezionato 1 assist in 4 gare disputate. E’ un atleta interessante, inoltre, poichè è fisico e, allo stesso tempo, duttile: può giocare come difensore centrale e anche come terzino sinistro. Ha sottoscritto un contratto con l’undici della città del Tricolore fino al 2026, tuttavia concluderà la stagione in bianconero, prima di accasarsi alla Regia.

Dopo Nardi, c’è un altro giocatore che ha visto la sua avventura a Reggio Emilia giungere al capolinea: Jacopo Da Riva. Giusto che gli venga concesso di tornare dove potrebbe avere la possibilità di esprimersi al meglio, in seguito a questa parentesi non felice con la maglia granata.

E l’attaccante? Quello che aspettiamo da tanto tempo? Purtroppo, la società non è riuscita a ingaggiare Moro, dopo che lo ha inseguito per diversi giorni. Ad un certo punto sembrava tutto fatto, poi la strada si è fatta in salita ed è rimasto allo Spezia. L’operazione è saltata nell’ultimo giorno di calciomercato e, a pochissimi minuti di distanza dal termine di quest’ultimo, il direttore sportivo ha dovuto ripiegare su Okwonkwo, punta del Bologna. 1,80m di statura, ha giocato oltre 25 partite in Serie A, siglando 3 reti. Inoltre, ha giocato parecchio anche in cadetteria, dove ha realizzato 8 gol in 45 incontri. Profilo indubbiamente interessante, se non fosse che è squalificato per doping fino al 24 febbraio e che non scende in campo da diverso tempo.

Quindi, chiusa questa finestra di trasferimenti, vorrei dire la mia a riguardo, dando una sorta di valutazione. Gli arrivi di Stramaccioni e Blanco sono sicuramente interessanti, però, per il centravanti, andava fatto qualcosa in più. E’ da un’infinità di tempo che va preso e ci siamo ridotti all’ultimo, per poi prendere in prestito un giocatore che non potremo utilizzare per quasi tre settimane. Ho capito che Goretti fa le sue operazioni sempre verso il termine del mercato per una sua strategia, che ho tentato di comprendere, tuttavia ho qualcosa da criticare lo stesso. Questo perchè si è tentato di ingaggiare De Luca e non ci si è riusciti, sono stati fatti diversi nomi ma non è arrivato nessuno. Dunque, dopo almeno una trattativa non andata a buon fine, si è deciso di cercare di prendere un atleta che era stato preso in considerazione a inizio gennaio, quindi un ritorno su una punta che era stata messa un attimo da parte. Saltata anche questa seconda opzione, si è messa una toppa – la toppa della toppa – con un calciatore indubbiamente forte, ma che non rappresenta un investimento sicuro. Non gioca dal 2022, quindi ho l’impressione che impiegherà tanto tempo ad entrare in condizione. Inoltre, c’era un reparto da rafforzare più degli altri, poichè faceva fatica già da tempo e, visto che Gondo, il riferimento offensivo, si è appena procurato un infortunio da non sottovalutare, la soluzione non può essere uno che per diverso tempo non potrai usare, che non sai come stia e che è arrivato a mercato praticamente chiuso. Ogni volta che la finestra trasferimenti apre attendiamo il bomber e ogni volta restiamo delusi. Ovviamente mi auguro che Okwonkwo faccia bene e sia impattante, ma confesso che sono rimasto deluso non dal fatto che sia stato scelto lui, bensì, come già spiegato, per come si è sviluppata la ricerca dell’attaccante.

Chiudiamo il capitolo calciomercato e passiamo a parlare di un altro fatto molto importante avvenuto nei giorni antecedenti al match. L’estremo difensore della Reggiana, Francesco Bardi, ha ottenuto il riconoscimento dedicato a Mirco Valli, tifoso e collaboratore volontario del club scomparso nel 2019. L’ex portiere del Frosinone ha incontrato i familiari e gli amici di Mirco, con cui ha intrattenuto uno splendido momento di condivisione, presso la sede del club.

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

Nesta, in conferenza stampa, ha cercato di schivarsi le domande sul calciomercato, invitando i presenti ad aspettare le parole di Goretti, tuttavia, non si è potuto esentare completamente da ciò. Gli è stato chiesto di Pettinari, giocatore che sembrava destinato a partire, ma che è rimasto. L’ex tecnico del Frosinone ha dichiarato:”Con Stefano tiriamo una riga e si riparte”, dunque il classe 1992 maturato nel settore giovanile della Roma sarà definitivamente reintegrato. Il campione del mondo ha, inoltre, presentato la partita con più frasi interessanti, una delle quali è stata:”I dati dicono che stiamo bene tutti e due: due squadre, per me, che hanno trovato la quadra, rispetto a qualche mese fa”. Per quanto riguarda l’infermeria, nessuna novità: out Gondo, dopo l’ultimo incontro, così come Romagna, ai box da diverso tempo. Il tecnico dei Granata ha, tra l’altro, detto che non vuole dare valore alla classifica, tant’è che ha definito questa partita:”Più difficile di quella di Bari” (la graduatoria non indica quanto sia complicata una partita, quindi) e ha anche spiegato a tutti, sostanzialmente, di non sperare più di tanto nei play-off: l’obiettivo resta quello della salvezza – Bisogna essere umili”, ha dichiarato -. Riguardo quanto si attende da questo match, ha affermato che la Feralpi potrebbe giocare molto compatta, cercando di serrare ogni tipo di spazio. Ha poi aggiunto:”Mi aspetto una squadra molto ordinata, consapevole di quello che deve fare quest’anno, perciò gente che corre, concentrata”.

Le formazioni

Reggiana: Nesta deve schierare un undici leggermente diverso a causa dell’importante assenza di Gondo, passando ad un 3-4-2-1. A protezione della porta di Bardi ci sono i soliti Sampirisi, Rozzio e Marcandalli. I due esterni sono Fiamozzi e Pieragnolo, mentre al centro c’è Bianco, accanto a Crnigoj. Sulla trequarti Girma e Melegoni, unica punta Antiste.

FeralpiSalò: 3-5-2 per gli ospiti. Pizzignacco in porta, retroguardia formata da Balestrero, Ceppitelli e Martella. Bergonzi e Felici sulle fasce, in mezzo Kourfalidis, Fiordilino e Di Molfetta. Reparto offensivo costituito da Compagnon e Butic.

La partita

Dopo l’indimenticabile successo di Bari, la Reggiana scende in campo per affrontare la FeralpiSalò di Zaffaroni, in una partita potenzialmente molto ardua. I Leoni del Garda, seppur siano distanti 8 punti, sono in un grandissimo periodo di forma: nelle ultime 5 partite hanno collezionato tra vittorie, un pareggio e una sconfitta. Soltanto due squadre sono più in forma di quest’undici, attualmente: una è la Cremonese, l’altra è proprio la Reggiana. Si tratta di una compagine che lotta per salvarsi, così come i Granata, seppur questi ultimi si siano significativamente allontanati dalla zona play-out. La compagine lombarda ha faticato, all’inizio, con Vecchi ma, sostituendo allenatore, è riuscita ad ottenere un cambio di andamento e adesso, dopo aver battuto il Lecco 5-1, sogna di salvarsi. All’andata sono stati i Granata ad imporsi per 0-3, nell’incontro di Piacenza.

Una presentazione un po’ più dettagliata della partita fatta in collaborazione con la pagina di Dodicesimo Granata

L’ingresso in campo, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Si parte con il primo possesso che viene gestito dalla FerealpiSalò. Rompono il ghiaccio i Verdazzurri al minuto 3: Balestrero trasmette a Di Molfetta, il quale offre a Compagnon, con cui chiude un uno-due, per poi andare al tiro in porta da posizione ravvicinata. Bardi disinnesca con un intervento fondamentale. Non è scesa in campo con la testa giusta la squadra di Nesta, Gardesani subito vicini alla rete del vantaggio. Continuano a studiarsi le due compagini, ma all’11’ sono ancora gli ospiti, sicuramente più determinati di una Reggiana poco grintosa, a creare i presupposti per fare male all’avversario. Pieragnolo perde maldestramente la sfera in uscita dal basso, Bergonzi converge e tenta invano di resistere alla carica di Girma. La palla diventa buona per Butic, che offre al citato poco fa Di Molfetta, il quale chiude il triangolo e manda alla conclusione il compagno, ma Marcandalli si supera e, con un intervento in scivolata, mura la conclusione del 9. Si iscrive alla partita la squadra di Nesta al quarto d’ora, con un buono spunto di Crnigoj sulla destra, che poi realizza un traversone invitante, ma il suo compagno di squadra con l’80 sulle spalle manca l’appuntamento con la sfera, che dunque prosegue la sua corsa. Resta nei paraggi l’undici di casa con il nominato prima Pieragnolo che, da un duello con Kourfalidis, riesce ad estrapolare un calcio d’angolo. Battuta sul primo palo – la prima di tante, come vedremo -, ma non si conclude nulla. Questa prima fase di match ha visto una squadra prevalere significativamente sull’altra e non stiamo parlando dei Granata. Molto aggressivi gli ospiti, che stanno mettendo in serie difficoltà Rozzio e compagni con diverse manovre travolgenti e un possesso prolungato. La Feralpi è molto combattiva ed è complicato per la formazione di Nesta riuscire a resistere e ad imbastire azioni pericolose. Una gara che mi ricorda vagamente il secondo tempo con il Lecco: ci troviamo nuovamente in difficoltà davanti ad un undici battagliero. Al minuto 23 Crnigoj tocca di testa per Girma, che si contende il pallone con Fiordilino, il quale entra con la gamba alta e tesa e colpisce l’avversario in volto: rosso diretto! La decisione presa dal direttore di gara viene confermata dopo un check in sala VAR.

Il fallo del giocatore della Feralpi, foto: AC Reggiana

Potrebbe cambiare lo spartito, adesso: la Reggiana, dopo aver faticato tanto, potrebbe sfruttare la superiorità numerica per confinare i dieci giocatori di Zaffaroni nella loro metà campo. E, infatti, al 31′ Bianco sperimenta una conclusione insidiosa da fuori, il suo tiro non è angolatissimo ma comunque insidioso, Pizzignacco, chiamato in causa, interviene e, con una parata non impossibile ma comunque decisiva, respinge lateralmente. Raccoglie Pieragnolo, che tenta di mettere in mezzo con un cross basso, la sfera viene toccata da Compagnon, poi diventa buona per il giocatore che poco prima è stato coinvolto nel contrasto che ha portato all’espulsione del numero 16 dei Gardesani. Il 2001 svizzero non riesce a girarsi, quindi appoggia per il capitano della sua squadra, che offre a Melegoni, il quale serve Girma, cercato per la seconda volta nel giro di pochi attimi dai suoi compagni. Il trequartista della Regia abbozza un tiro da fuori, ma Balestrero mura, la sfera resta lì e l’ex Sona e il giocatore della Feralpi se lo contendono; il giovane allenato da Nesta, involontariamente, pesta il piede all’avversario: fallo e cartellino giallo per lui. A circa 10 minuti dal terzo quarto d’ora di partita tenta una conclusione pretenziosa da fuori Crnigoj, tiro murato, poco più tardi ci prova anche Melegoni, touchdown. Ma attenzione perchè in sala VAR si consultano le immagini per una presunta manata di Balestrero su Antiste, avvenuta poco prima che del tiro del nostro numero 72, ma è tutto regolare. Intanto si accascia a terra il nominato poco fa Crnigoj, problemi per lui. Non ce la fa lo sloveno. E questa proprio non ci voleva. Entra, al suo posto, Kabashi. Al 44′ Girma cerca di scodellare un pallone in area di rigore, sporca Kourfalidis, ne scaturisce un nuovo giro dalla bandierina. Il corner viene battuto corto ed è ancora il numero 80 a tentare di scodellare un pallone intrigante in area di rigore, la sfera viene allontanata e schizza al limite dell’area di rigore, dove si trova il giocatore albanese appena entrato in campo, che va al tiro di mancino, ma senza inquadrare il bersaglio. Poco più tardi viene ammonito Butic per aver calciato via il pallone a gioco fermo. Si entra, intanto, nel recupero: 3 minuti concessi. Scintille tra Bianco e l’appena nominato Butic al minuto 48, tanta tensione in campo. Il direttore di gara estrae il secondo cartellino giallo nel giro di pochissimi minuti! Feralpi in 9! Espulso il centravanti dei Gardesani! Espulso anche un membro della panchina dell’undici verdazzurro. Finisce sulla lista dei cattivi anche il centrocampista della Regia scuola Fiorentina, protagonista di questo diverbio con il giocatore allenato da Zaffaroni. Dopo oltre 50 minuti il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi, partita ancora bloccata sullo 0-0.

Prestazione sottotono, finora, da parte dei giocatori di mister Nesta, che hanno sofferto parecchio all’inizio, per poi tentare di reagire, senza creare nemmeno un’occasione da gol. Mancano intensità, creatività e cattiveria sotto porta, dunque il tecnico dei Granata dovrà farsi sentire all’intervallo, perchè questa formazione ci ha abituato a prove nettamente più entusiasmanti.

Il secondo tempo prende il via con i padroni di casa che muovono il primo pallone. La Regia dà dimostrazione di voler cancellare la prima frazione di gara deludente sin dal principio e al 50′ ecco la prima ghiotta chance. Sampirisi premia un grande inserimento di Fiamozzi con un passaggio morbido sulla corsa, l’ex Empoli trova nel cuore dell’area di rigore Antiste, che va al tiro, respinto da Ceppitelli. La sfera diventa buona per Melegoni, che cerca di spedire in fondo alla rete, ma Balestrero si immola e devia il suo tiro, con la sfera che termina alta sopra la traversa! Subito un brivido per la compagine ospite, partenza arrembante della squadra di casa. Non riesce a rendersi pericolosa da corner la Regia. Al minuto 10 di questa ripresa il giocatore di proprietà del Genoa, che aveva avuto la chance di segnare poco fa, disegna un traversone intrigante e trova Fiamozzi all’altezza del secondo palo. Quest’ultimo tenta di proporre al centro, ma Pizzignacco cattura la sfera. Granata minacciosi anche qualche istante più tardi, con Fiamozzi che, con un passaggio illuminante, innesca la corsa di Girma, il quale umilia Ceppitelli, entrato a vuoto in scivolata, con un dribbling. Dopodichè entra in area di rigore, si sposta il pallone sul mancino e calcia sul secondo palo, tiro a lato di un soffio! Giocata sontuosa del trequartista dell’undici di casa, che per poco non trova un gol clamoroso. Zaffaroni intanto manda dentro Zennaro, giunge al termine la gara di Compagnon. Nuova opportunità dalla bandierina dopo 59 minuti, in seguito ad un tiro di Bianco sporcato in angolo. Prova a rendersi pericolosa la squadra di casa, ma non fa altro che tornare al punto di partenza, dopo una deviazione sul primo palo: altro corner. Batte Melegoni, che mette un pallone interessantissimo all’altezza del primo palo, dove si trova Antiste, che cerca di indirizzare verso lo specchio, ma scheggia la traversa! Libera poi l’area Ceppitelli. Altra occasione clamorosa per i Granata! All’ora di gara Nesta cambia due pedine del suo scacchiere: Fiamozzi e Pieragnolo si accomodano in panchina, dentro Portanova e Pajac. Altra chance qualche istante più tardi, proprio con Portanova, appena nominato, che danza sul pallone, sulla fascia destra, poi suggerisce al centro per Sampirisi, il suo tiro subisce una duplice deviazione, poi i Gardesani spazzano. Tenta la soluzione individuale Kabashi al 66′, conclusione senza pretese che si spegne sul fondo. A cavallo tra il minuto 67 e 68 Girma si insinua tra le maglie della Feralpi, la sua serpentina giunge al termine dopo un intervento irregolare di Balestrero, punizione dal limite. Calcia Portanova, ma il suo tiro viene deviato in angolo dalla barriera. Ennesimo traversone all’altezza del primo palo sugli sviluppi di un corner per i padroni di casa, che, però, non riescono a graffiare. Dopo 70 giri di lancette Zaffaroni si gioca due carte: Manzari e Tonetto, che prendono i posti di DI Molfetta e Felici. Nuovo giro dalla bandierina a circa 18 dalla segnalazione del recupero per la Regia, in seguito ad un tentativo del centrocampista numero 90 di fare da torre, sporcato. Altro cross sul palo più vicino, sempre presente Antiste, che non trova lo specchio. Adesso sta diventando troppo prevedibile, su queste situazioni, l’undici di Nesta. Indovinate cosa succede al settantaquattresimo giro di lancette. Sì, altro tiro dalla bandierina. Pallone gettato dalla mischia da Pajac, c’è un colpo di testa, la sfera si impenna e la sua vita si allunga, Girma sale in cielo, poi può provarci Portanova. Il suo sinistro viene murato, dunque va alla conclusione di destro rasoterra, risponde alla grande, con i piedi, Pizzignacco, che, anche all’andata, ci aveva dato del filo da torcere, davvero un grande portiere. Non è finita, però, perchè l’esterno sinistro autore del traversone su corner può disegnare un nuovo cross, ma sbaglia tutto e gli ospiti allontanano e prendono una boccata di ossigeno. Resta lì la squadra di casa, che prepara una controffensiva: passaggio brillante di Melegoni per l’esterno in maglia 29 di proprietà del Genoa, che mette un pallone davvero invitante in area di rigore, su cui arriva Marcandalli, che, di testa, da due passi, non riesce a centrare lo specchio della porta e manda a lato! Granata ancora vicinissimi al vantaggio! Al 77′ arriva il momento di Varela, finisce così la partita del 72 della Regia. Ennesima opportunità dalla bandierina per i padroni di casa poco dopo. Batte Kabashi, che tocca corto per Bianco, il quale offre a Pajac, che si inventa un traversone molto profondo sul secondo palo, laddove si trova Portanova, che ha pochissimo angolo, ma tenta lo stesso la conclusione in acrobazia. Il suo audace tentativo non raggiunge gli esiti sperati, ma non è ancora tramontata questa azione, poichè il giovane prodigio di proprietà della Fiorentina raccoglie e trova Girma sul secondo palo, quest’ultimo indirizza verso la porta di Pizzignacco, che si rifugia in angolo, ma c’era fallo in attacco. Ha saldamente piantato le tende nella metà campo avversaria la formazione di Nesta, che al minuto 79 cerca ancora disperatamente il gol. Il subentrato un attimo fa Varela trova Sampirisi in area di rigore – ormai è un tutto per tutto, anche i difensori della Reggiana riempiono l’area di rigore avversaria -, il quale offre a Kabashi, che, con il suo mancino raffinato, calcia a giro sul secondo palo e mette a segno la tanto attesa rete del vantaggio! Hanno finalmente stappato la partita i Granata, grazie ad un capolavoro del 77!

Il capolavoro di Kabashi in un disegno di Simone Ferrarini

Il tiro da fuori di Kabashi, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

La squadra festeggia sotto la Curva Sud, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

L’albanese condivide con Girma l’emozione del gol, foto: AC Reggiana

Zaffaroni manda in campo Pilati per questo finale, fuori Martella. All’82’ trova spazio Bianco, che abbozza anche un tiro da fuori, murato. Adesso amministra il possesso la squadra di casa, che ha interposto tra sè e l’avversario un vantaggio, seppur tutt’alto che solido. A 4 dall’annuncio dei minuti di extra time la Feralpi porta a casa un angolo, arriva a colpire di testa Balestrero, che manda alto e non di poco. Entriamo nel recupero: 4 giri di lancette. Gioca con il cronometro nel finale la squadra di casa, che conquista ancora un corner. Nemmeno qui viene realizzato qualcosa di concreto. Ammonito, a metà recupero circa, Ceppitelli. Con meno di 50 secondi a disposizione, prova disperatamente di rendersi pericolosa la compagine ospite. Palla profonda, Rozzio sale in cielo, la sfera giunge poi dalle parti di Marcandalli, che scarabocchia e alza un campanile, complicando la vita a Pajac, in duello con Pilati. Il giocatore della Reggiana fa l’unica cosa che non deve fare a partita praticamente terminata: commettere fallo. Punizione per i Verdazzurri, ultima chance. Va a saltare anche Pizzignacco. Manzari disegna il cross e Balestrero arriva a colpire di testa, trafiggendo Bardi. 2 punti buttati. Triplice fischio. Pareggio dal sapore di sconfitta.

La squadra amareggiata dopo il risultato ottenuto, foto: AC Reggiana

Commento e opinioni personali

Oggi non serve alcun commento: bastano i fatti. 2 punti buttati. Abbiamo fatto un primo tempo inguardabile, che mi ha fatto pensare subito che la squadra non avesse la testa giusta. Con totale rispetto per una squadra che è in un momento fantastico come la FeralpiSalò, se sei la Reggiana, in queste partite, devi comandare tu, devi fare il tuo gioco e devi portarti avanti il prima possibile. Noi abbiamo fatto l’opposto: abbiamo sofferto, complice anche l’aggressività dell’avversario, però, indubbiamente, una squadra così non può non creare un’occasione da gol in 45 minuti di partita. Saremmo potuti andare benissimo in svantaggio nella prima metà, perchè loro, che hanno spinto principalmente all’inizio, hanno saputo farci male con niente, senza andare a segno, per fortuna. Noi, invece, senza Gondo non produciamo nulla di nulla là davanti. Nel secondo tempo si è vista una squadra molto più determinata – bravo Nesta in questo -, che ha cercato il vantaggio sin da subito e che, dopo mille sforzi, l’ha trovato. Anche se, pure qui, una cosa va detta: con tutte le palle gol che abbiamo creato, al 70′ saremmo potuti essere sul 2-0, almeno. Non penso ci sia bisogno di specificare che una squadra che gioca in 9 contro 11 sia nettamente svantaggiata. Noi siamo stati in superiorità numerica per la maggior parte della partita e abbiamo faticato lo stesso. E’ vero che, giocando con dei giocatori in meno, stavano tutti rintanati nella loro metà campo, però, comunque, la partita andava sbloccata prima. Poi, sicuramente, avere un centravanti dopo due anni di preghiere non guasterebbe. Comunque, c’è sempre da ricordare il fatto che una Reggiana decima in Serie B non si vedeva da un bel po’ e bisogna essere orgogliosi di questa squadra.

Bardi 6,5: Se nel primo tempo, quando abbiamo sofferto all’inizio, non ci fosse stato lui, i Granata sarebbero andati in svantaggio. A parte ciò viene chiamato in causa poche volte.

Intervento scolastico per l’estremo difensore dei Granata, foto: AC Reggiana

Sampirisi 6: Apparecchia la tavola per il sinistro a rientrare di Kabashi, garantisce una buona sicurezza in copertura. Giocando in 11 contro 9, sia lui che i compagni di reparto vengono sollecitati poco.

Una delle poche certezze dell’undici della Reggiana in questo incontro, foto: AC Reggiana

Rozzio 5.5: Guida la retroguardia con leadership, non commette errori, salvo nel finale sul calcio di punizione.

Il capitano della squadra della Città del Tricolore, foto: AC Reggiana

Marcandalli 5,5: Alza il campanile a fine partita che costa caro ai suoi compagni, poichè Pajac commette fallo un attimo più tardi, dopo essere stato messo in difficoltà da questo suo errore. Per il resto partita priva di grandi sbavature, nel primo tempo salva la porta in scivolata sul tiro di Butic. Nella ripresa, però, si mangia un gol già fatto.

Il clamoroso errore del difensore centrale della Reggiana, foto: AC Reggiana

Fiamozzi 5,5: Gran palla per Girma nell’azione in cui il numero 80 ha sfiorato un gol clamoroso. A parte questo, non riesce ad incidere in chiave offensiva, fatica in fase difensiva.

L’esterno destro dei Granata, andato a segno a Bari, foto: AC Reggiana

Pieragnolo 5,5: La sua bravura nel puntare l’uomo sulla fascia sinistra è importante. Non riesce, tuttavia, ad essere incisivo come solitamente sa fare.

Il numero 3 dei Granata, foto: AC Reggiana

Crnigoj 5,5: E’ la fiera dei 5,5, è vero, ma non ha tanto senso andare più in basso, per ora. Sfortunatissimo, si procura l’ennesimo infortunio (chiaramente ciò non incide sul voto), trova uno spunto interessante sulla fascia destra, seguito da un cross interessante per il trequartista svizzero, che ha mancato l’appuntamento con il pallone. Per il resto poca luce e più ombra.

Il centrocampista sloveno tenta un’incursione palla al piede, foto: AC Reggiana

Bianco 6: Solita qualità, ma non riesce ad essere travolgente come sa essere. Meno sgasate palla al piede rispetto al solito, un paio di tiri imprecisi.

Il centrocampista della Regia protegge la sfera dall’arrivo di Kourfalidis, foto: AC Reggiana

Melegoni 5,5: Tecnica buona, ma inefficace. Non riesce ad essere impattante sul match, non funge da collante vero e proprio tra centrocampo e attacco, non sembra adatto a fare il trequartista: è più una mezz’ala, almeno, dà quest’impressione.

Il numero 72 della Regia porta palla, foto: AC Reggiana

Girma 6: Uno dei più attivi, si rende pericoloso più volte sia nel primo che nel secondo tempo. Gli avversari fanno una gran fatica a contenderlo, ma non trova la fiammata che avrebbe potuto cambiare la partita.

Il fantasista della squadra di Nesta sfugge a Kourfalidis, foto: AC Reggiana

Antiste 5,5: Partita di sacrificio, in una posizione che non padroneggia. Colpisce una traversa, ma trova pochissimi spazi e risulta poco produttivo.

Il centravanti della Regia attacca il primo palo, foto: AC Reggiana

Pajac 4: Non puoi fare quel fallo a partita finita.

L’esterno sinistro dei Granata, foto: AC Reggiana

Kabashi 6,5: Entra nel primo tempo al posto di Crnigoj e imposta subito con precisione. Il suo mancino educato vale il momentaneo vantaggio della Reggiana.

Il centrocampista albanese, foto: AC Reggiana

Portanova 6: Cerca il gol dell’anno in rovesciata, ma non lo trova. Qualche spunto interessante del vecchio Portanova, che non si vedeva da un po’.

Varela 5,5: Tanta corsa, si procura un paio di falli, ma niente di particolare.

Il centravanti della Regia, foto: AC Reggiana

Nesta 6: Privato di un giocatore importante come Gondo, è chiamato a ridisegnare il reparto offensivo, schierando Antiste, ma questa mossa non ottiene i riscontri sperati. Nel primo tempo la sua squadra dorme completamente, nel secondo tempo la sua strigliata all’intervallo porta i suoi effetti. Forse Varela sarebbe dovuto entrare 5 o 10 minuti prima.

Il tecnico a colloquio con i suoi ragazzi, foto: AC Reggiana

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