La storia di Edwin van der Sar, il leggendario portiere del calcio olandese
7 min readCome tutti sappiamo, l’Olanda è famosa per aver dato vita a grandi campioni, pensiamo solo anche a Van Basten e Cruyff. Però pochi ricordano tra questi Edwin van der Sar. Edwin van der Sar è stato uno dei più grandi portieri della storia del calcio; abilissimo coi piedi, durante la sua carriera Van der Sar militò in varie squadre, però la sua parentesi più famosa è sicuramente quella con i Manchester United. Durante la sua carriera è stato anche un pilastro della nazionale olandese (di cui è anche il secondo giocatore con più presenze), con cui però non riuscì a vincere mai nessun titolo
L’Ajax: l’inizio di una carriera leggendaria
Giocò nelle giovanili del Vorrhout, la sua città natale, per poi passare nel 1990 alla squadra dilettantistica del VV Noordwijk, e successivamente cambiare squadra nuovamente ed approdare all’Ajax, dopo aver accettato un contratto offertogli da un emissario dei lancieri. Fece il suo esordio il 23 Aprile 1991 in una gara del campionato olandese contro lo Sparta (partita in cui l’Ajax trionfò per 1-0). Dopo aver giocato tutte le restanti partite di quell’annata, la stagione successiva l’allenatore van Gaal decise di farlo accomodare in panchina per affidarsi all’esperienza dell’allora portiere titolare Stanley Menzo; in quella stagione ottenne il suo primo titolo prestigioso, la coppa UEFA. Nelle stagioni successive, van der Sar riuscì ad aggiudicarsi il posto da titolare e vinse in due anni il campionato olandese e la Coppa d’Olanda.
Nel corso della stagione 1994-1995, oltre ad aggiudicarsi un altro campionato, van der Sar si fece notare anche in Champions, mantenendo più volte la propria porta inviolata (anche in finale contro il Milan). Durante quello stesso anno, il 28 Novembre, andò anche a giocarsi la Coppa Intercontinentali contro i brasiliani del Grêmio. Anche in quell’occasione van der Sar mantenne la porta inviolata, e in più, dato che la partita arrivò fino ai rigori, parò il rigore decisivo per la vittoria dell’Ajax. Nella stagione 1996-1997, van der Sar e l’Ajax rimasero a digiuno di trofei, ma si rifecero la stagione successiva, vincendo il campionato e la Coppa d’Olanda. In quella stagione, curiosamente, van der Sar mise a segno anche un goal su rigore durante la penultima giornata di campionato, e successivamente venne anche premiato miglior giocatore del campionato. La stagione successiva fu la sua ultima all’Ajax: quell’anno, i lancieri vinsero nuovamente la Coppa d’Olanda, battendo per 2-0 in finale il Fortuna Sittard, Durante la sua ultima partita, in un Amsterdam Arena gremita di pubblico, la società dedicò a van der Sar una passerella d’addio, durante la quale venne acclamato da tutto lo stadio.
La Juventus e il Fulham: il periodo più buio
Venne acquistato dalla Juventus nell’estate del 1999 per circa 17 miliardi di lire. Durante la sua prima stagione in bianconero offrì prestazioni abbastanza convincenti, vincendo anche una Coppa Intertorto. Nella stagione successiva, tuttavia, il suo rendimento peggiorò drasticamente, e si rese protagonista di diversi errori in campionato (tra i più criticati fu quello su un debole tiro da fuori area di Marcelo Salas, contro la Lazio). Inoltre, nello scontro decisivo per lo scudetto contro la Roma, favorì il pareggio in extremis dei Giallorossi con un incertezza sulla respinta di un tiro di Hidetoshi Nakata, incertezza che permise a Vincenzo Montella di segnare la rete del pareggio. Aspramente criticato dai tifosi, nell’estate del 2001 venne acquistato dal Fulham per la cifra di 7 milioni di sterline. Esordì in Premier League in una partita persa 3-2 contro il Manchester United. Durante le 4 stagioni al Fulham, vinse unicamente una Coppa Intertorto nel 2002.
Il Manchester United: la consacrazione
Il 5 Giugno 2005, dopo 4 stagioni col Fulham, venne acquistato dai Red Devils per 1.5 milioni di sterline. Fece il suo esordio il 9 Agosto, in una partita valevole per i preliminari di Champions League, contro gli ungheresi del Debrecen, mentre in campionato esordì il 20 Agosto contro l’Everton. Il 26 Febbraio conquistò il suo primo trofeo con la nuova maglia, battendo 4-0 il Wigan Athletic in finale di Carabao Cup (allora conosciuta col nome di Curling Cup).
Il Febbraio 2007 subì il primo infortunio della sua carriera: dopo uno scontro con Robbie Keane, perse i sensi in campo per alcuni minuti. Ritornò in campo 20 giorni dopo. Durante quella stagione vinse il campionato, ma perse la finale di FA Cup contro il Chelsea.
Nella stagione successiva, si rese protagonista nella finale di Community Shield contro il Chelsea, neutralizzando 3 rigori su 3 calciati dai Blues al termine dei tempi supplementari, portando così la sua squadra alla vittoria. Dopo ciò rimase in preda ad un infortunio in allenamento, che lo tenne fuori per diverse gare. Rientrò poi nella partita di FA Cup vinta 2-0 contro l’Aston Villa. Durante la stagione si rese protagonista anche durante la partita contro l’Arsenal a Old Trafford, dove salvò varie volte il risultato, e contro il Liverpool, ottenendo un record mai riuscito a nessun altro portiere dei Red Devils: mantenere la propria porta inviolata contro il Liverpool per 3 stagioni consecutive. Mantenne inoltre la propria porta inviolata per 5 partite in Champions League, trascinando la propria squadra alla finale tutta inglese contro il Chelsea: la partita termino 1-1 al 120′, così si dovette andare ai calci di rigore, dove van der Sar parò il rigore decisivo di Nicolas Anelka, laureandosi campione d’Europa per la seconda volta in carriera. Durante quella stagione vinse anche la Premier League per la seconda consecutiva, grazie alla vittoria in trasferta per 2-0 contro il Wigan.
La stagione 2008-2009 cominciò al meglio con la vittoria ai rigori il 10 Agosto della Community Shield contro il Portsmouth. Il 27 Gennaio 2009 van der Sar ottenne un record storico: mantenne la sua porta inviolata per 1032 minuti, battendo il precedente record di Petr Čech, Migliorò poi questo record fino a 1311 minuti, che poi verranno interrotti durante la partita vinta contro il Newcastle per 2-1. In quella stagione i Red Devils vinsero nuovamente il campionato, ma non riuscirono a laurearsi campioni d’Europa per la seconda volta di fila, venendo battuti in finale per 2-0 dal Barcellona.
Il 23 Dicembre 2009, fu protagonista di una bruttissima disavventura: la moglie fu colta da un emorragia cerebrale nell’appartamento di famiglia nel Cheshire. Subito trasportata in ospedale, la moglie venne descritta come “molto grave”. Van der Sar, che già era fuori da un mese per via di un infortunio al ginocchio, non giocò per un ulteriore mese, salvo poi tornare in campo il 16 Gennaio 2010 in una partita vinta 3-0 dai Red Devils sul Burnley.
Il 22 Maggio 2011 raggiunse le 605 presenze i campionato in carriera (226 con l’Ajax, 66 con la Juventus, 127 con il Fulham e 186 con il Manchester United). Disse addio al calcio giocato nella finalissima di Champions persa 3-1 contro il Barcellona, il 28 Maggio 2011. Il 3 Agosto 2011 venne organizzata una partita in suo onore all’Amsterdam Arena, un amichevole tra l’Ajax e il Dream Team di van der Sar, guidato sa Sir Alex Ferguson, suo allenatore a Manchester.
In totale, nella sua carriera nei club, van der Sar ha disputato 605 partite, subendo 542 goal
La nazionale
Durante la sua carriera, van der Sar fu ovviamente convocato anche in nazionale. Venne convocato per la prima volta nel mondiale del 1994, dove non giocò neanche un minuto. Fece il suo esordio in nazionale il 7 Giugno 1995 contro la Bielorussia. Ottenne il posto da titolare nell’Europeo del 1996, dove l’Olanda arrivò fino ai quarti di finale, per poi essere eliminata ai rigori dalla Francia.
2 anni dopo, al mondiale del 1998, venne eliminati ai quarti di finale dal Brasile ai calci di rigori, e la medesima sorte toccò all’Europeo del 2000 agli olandesi, che vennero eliminati sempre ai rigori dall’Italia, questa volta in semifinale.
Dopo la mancata qualificazione al mondiale del 2002, van der Sar e gli olandesi centrarono la qualificazione all’Europeo del 2004, dove van der Sar fu decisivo ai calci di rigore nei quarti di finale, salvo poi venire eliminati in semifinale dal Portogallo.
Dopo l’Europeo del 2004, sulla panchina degli oranje arrivò Marco Van Basten, che attuò un drastico cambiamento alla squadra, convocando sempre più giovani. Van der Sar rimase uno dei pochi veterani in squadra. Fra il 13 Ottobre 2004 e il 17 Agosto 2005, van der Sar stabilì, inoltre, il record di imbattibilità in nazionale di 655 minuti. Ai mondiali 2006, la cavalcata degli olandesi fu fermata nuovamente dal Portogallo agli ottavi di finale. In questa partita, van der Sar raggiunse quota 113 presenza in nazionale, superando il precedente primato di Frank de Boer (record che sarà poi superato da Wesley Sneijder).
Giocò poi anche l’Europeo del 2008 da titolare e capitano. Dopo aver dominato il girone, l’Olanda si scontro con la Russia agli ottavi di finale. La partita finì 3-1 d.t.s. per i russi, e così si chiuse definitivamente la carriera di van der Sar in nazionale.
In totale, in nazionale van der Sar ha disputato 130 partite (di cui 11 ai mondiali e 19 agli europei) e ha subito 89 goal
Il presente (e commento finale)
Nel 2012, van der Sar ha assunto un ruolo nella dirigenza dell’Ajax come direttore marketing. Dal 6 Settemebre 2015 fa parte del comitato dei lancieri e l’11 Novembre 2016 è stato promosso a direttore generale. Sotto la sua dirigenza, l’Ajax ha raggiunto la semifinale di champions nel 2018-2019, ed è ritornato a vincere il campionato e la Coppa d’Olanda. Attualmente ha un contratto fino al 2023.
Ora, probabilmente voi lettori direte “perché un altro articolo su un portiere?”. Beh, sarò magari un pò di parte, ma penso che il portiere troppo spesso sia un ruolo dimenticato, per cui, nel mio piccolo, ho cercato di ricordare con questo articolo e con i precedenti fatti i portieri (secondo me) migliori della storia. Certo, ce ne sarebbero moltissimi altri (Čech, Zoff, Pagliuca, Dida, Neuer etc.), e magari in futuro parleremo anche di loro, ma per ora ho cercato di raccontare la storia di questi portieri che, per il loro modo di giocare, per il carisma, per le vittorie, hanno fatto la storia del calcio. Perché essere un portiere spesso non vuol dire essere un semplice giocatore, essere un portiere spesso significa che pochi ricordano il bene che fai, ma tutti ricordano quello che fai di male. Quindi, detto ciò, questa era la storia di Edwin van der Sar, non un semplice portiere, una leggenda della Premier League.
(fonte dati: Wikipedia)